The New Degenerated School of Sand

Riunione di Villaggio

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    Repressi i forti sentimenti generati da quell'inaspettata promozione, Haruki aveva riacquistato la sua proverbiale compostezza. Ora che aveva fatto ordine nell'anima e nel cuore, poteva nuovamente concentrare i propri sensi verso i partecipanti della riunione. Altri tre ninja si erano aggiunti al loro piccolo gruppo di volenterosi, alimentando le probabilità di trionfare e risollevare le sorti del villaggio. Il primo dei ritardatari era stato Hamano Iga. Haruki aveva già sentito quel nome quando Hoshikuzu aveva finto di essere il guardiano di Suna per adescare l'ingenuo monaco. Tuttavia, i suoi sensi gli restituivano un'impressione totalmente opposta a quella che si era fatto ascoltando le voci che giravano sul suo conto. Sembrava che di quel valoroso guerriero non fosse rimasta che un'ombra. All'uomo che aveva difronte mancava un braccio, l'orgoglio degli Iga e la disciplina di un militare. Qualcuno l'avrebbe potuto scambiare per un mendicante senza alcuna difficoltà e anche Haruki, se Hohenheim e il Chikuma non l'avessero accolto con entusiasmo, avrebbe fatto fatica ad associarlo all'uomo valoroso di cui gli avevano raccontato. Anche se quella trasformazione l'aveva deluso, il monaco aveva accolto l'uomo con tutti gli onori dovuti ad un ninja del suo rango. Gli si era avvicinato e, piegatosi in un profondo inchino, l'aveva salutato con il suo solito fare cerimonioso. Benvenuto Iga-san. Sono lieto che lei abbia deciso di prendere parte a questa nostra iniziativa. È inutile sottolineare quanto prezioso potrà essere per noi il suo aiuto, tuttavia - e penso di poter parlare a nome di tutti - vorrei ringraziarla infinitamente per la sua partecipazione. Invece, quando il giovanissimo membro dei Sand Scorpions menzionò la possibilità di usare la sua posizione nel consiglio per facilitare l'elezione di Hoshikuzu a Kazegake, il Miyazawa rispose in maniera molto più concisa. Certo, Hohenheim-san, appena la cerimonia di insediamento si sarà conclusa, farò tutto il necessario perché il trono vacante venga finalmente occupato da un uomo degno di quell'onore. Tuttavia, vedere il comportamento di Hoshikuzu nei confronti della ragazza che li aveva raggiunti dopo il Gigante e l'iga, mutò il suo umore, spingendolo a cercare una soluzione alle intemperanze del suo Maestro.

    Ventilò l'opzione di separarlo fisicamente dalla sua virilità. Quella possibilità, per quanto estrema, avrebbe sicuramente placato i bollenti spiriti del suo sensei, impedendogli per sempre di frequentare postriboli e altre bettole simili. Haruki inorridiva all'idea che il suo futuro Kage potesse tenere un comportamento simile, ma il potenziale che vedeva in quel giovane lo spingeva ad ammorbidire il suo giudizio. Era convinto che Hoshikuzu fosse un diamante grezzo che lui avrebbe dovuto raffinare, fino a trasformarlo nella più splendente delle gemme. Il monaco rosso era sicuro che, grazie all'aiuto di Dio, sarebbe riuscito nell'impresa di renderlo un esempio per tutti i ninja del continente. Correggere il suo vizio ricorrendo a un taglio netto sarebbe stata sicuramente la cosa più rapida da fare, tuttavia, una misura tanto drastica aveva anche alcuni aspetti negativi. Senza genitali gli sarebbe stato difficili procreare e continuare la stirpe dei Chikuma. Il neo Consigliere, tuttavia, benché non fosse un esperto in quel campo, dovette ammettere che esistevano tecniche scientifiche per garantire una prole anche ad un uomo in quella condizione. Risolto quel problema, rimaneva ancora un ostacolo ben più grande. Il Miyazawa avrebbe scommesso che Hoshikuzu non avrebbe accolto con entusiasmo quella sua proposta, anzi l'avrebbe osteggiata con ogni mezzo a sua disposizione. Provare ad immaginare cosa sarebbe successo se gli avesse suggerito un simile intervento lo convinse a ricorrere a metodi più morbidi. La castrazione avrebbe dovuto aspettare. Prima avrebbe provato a usare la diplomazia. Per questa ragione, non avrebbe potuto perdere di vista per un solo istante il suo sensei. Infatti, quando Hoshikuzu propose di dividersi, il monaco rosso avrebbe raggiunto il suo fianco, pronto a seguirlo ovunque fosse andato.


    Edited by Bartok. - 20/6/2016, 00:14
     
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    E così I due gruppi si divisero raggiungendo rispettivamente il cantiere dei laboratori e le mura del villaggio. Hoshi sapeva che Hohenheim avrebbe fatto un ottimo lavoro con i nuovi guardiani e membri della squadra speciale, a lui sarebbe toccato mostrare ai nuovi aspiranti artigiani il loro futuro laboratorio. Usciti dal ripostiglio della loggia dei Sand Scorpion il rosso si sarebbe stiracchiato un po’ prima di riprendere a parlare ai presenti -NNNgah!!!.. accidenti si stava davvero scomodi li dentro.. giuro che la prossima riunione la terremo all’aperto e che ci sarà una bella grigliata di carne e birra.. fiumi di birra..- l’occhio languido del rosso stava volando verso terre lontane -..sbav.. ma torniamo a noi!.. allora quanti siamo?!..- il rosso avrebbe fatto la conta prima di rivolgere i palmi delle mani verso l’alto e scatenare sotto ai piedi dei presenti un vero e proprio tornado che si sarebbe condensato in due nuvole di vento -Non opponete resistenza e restate sopra le correnti d’aria.. il cantiere è un po’ lontano da qui.. e poi dal cielo sarà più semplice da vedere!..- il Chikuma avrebbe raccolto tutti sopra le sue nuvole di vento prima di sancire la partenza -Let’s go dude!..- e sarebbero schizzati via alla velocità della luce [Nuvola di Vento x2][Tecnica x2][Precisione: Nera+4]


    Nuvola di Vento
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare un costrutto di Vento di dimensioni massime pari a 3 Unità, quintuplicandone le dimensioni. Il costrutto perde qualsiasi capacità offensiva, potrà essere manipolato senza spesa di chakra purché a contatto con l'utilizzatore.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Richiede Manipolazione del Vento I]

    [Da genin in su]
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    [...]




    Hoshi era abituato a vedere il villaggio di Suna da quell’altezza, ma di certo non tutti loro aveva avuto il privilegio di vedere quello che per lui era ordinaria amministrazione. Il sole era sceso dietro l’orizzonte e le prime luci artificiali cominciavano ad accendersi su tutto il villaggio illuminando Suna come un albero di natale -E’ bellissima non trovate?!- il rosso amava davvero profondamente il suo villaggio, fare il ninja per lui era molto di più di un semplice lavoro o modo di vivere -..guardatelo bene ragazzi.. questa è Suna.. il villaggio che tutti noi abbiamo promesso di difendere a costo della vita.. sapete una cosa.. io credo dal profondo del mio cuore che valga la pena correre un rischio simile pur di difenderla!!!- e un gran sorriso esplose sul suo volto, il rosso era forse il più grande idiota del continente, ma di certo anche il più sincero.



    Il viaggio non sarebbe durato poi molto a quella velocità. Volare dava parecchi vantaggi quando si trattava di spostarsi da un luogo ad un altro -Ecco!!!.. siamo arrivati!!!- superati una serie di palazzi piuttosto alti il gruppo avrebbe cominciato a sorvolare una zona piuttosto ampia del villaggio dove un gigantesco cantiere era in opera. Tutto il perimetro di quella gigantesca opera era stato murato quindi da fuori sarebbe stato praticamente impossibile vedere la zona mentre da li tutto era chiaro. Le due nuvole avrebbero sorvolato la zona diverse volte a bassa velocità mentre Hoshi spiegava il suo progetto -..allora che ne dite?!.. i lavori sono appena cominciati e c’è ancora molto da fare ma questo molto presto diventerà il nuovo cuore pulsante di Suna.. una gigantesca fucina di nuove idee che rivoluzionerà il mondo!- l’entusiasmo sprigionato dal rosso poteva essere paragonato a quello di un mega nerd del gioco di carte Yu-gi Ho, emanava quasi luce propria mentre parlava.


    Tutti avrebbero visto il cantiere, sembrava che il progetto prevedesse più costruzioni collegate l’una all’altra. Una struttura gigante che sembrava svilupparsi verso l’alto anche se ancora in fase di costruzione -Quella che vedete al centro è la zona centrale dei laboratori.. si svilupperà su una torre dove saranno presenti gli uffici amministrativi.. i negozi e altre zone di svago e prova di quello che verrà realizzato.. sarà una zona adibita all’accoglienza dei clienti..- si perché Hoshi non voleva solo progettare e creare, ma anche vendere e arricchire il suo paese -..si svilupperà su diversi livelli anche verso il basso.. li sotto verranno custoditi i progetti e le invenzioni oltre a fare da magazzino..- mentre parlava il rosso stava indicando diverse zone ancora in fase di costruzione.


    Dalla torre centrale almeno cinque vie si muovevano verso altrettante torri o cupole, altri laboratori -..se osservate bene oltre alla torre centrale ci sono altri cinque laboratori che stanno attorno disegnando una stella.. eheheh.. - il rosso sembrava imbarazzato della cosa, in realtà era stato lui a volere la cosa dato che era lui a metterci i soldi -..i vari laboratori saranno divisi in base al loro scopo.. ci sarà un laboratorio adibito alla carpenteria pesante dotato quindi di una fonderia e una fucina oltre che di tutto il necessario per la lavorazione del metallo e di qualsiasi altro materiale..- le vasche e la strumentazione era già sul posto -..li invece costruiremo un laboratorio adibito alla meccanica.. oltre alla semplice officina ci sarà un poligono di tiro per testare i nuovi progetti.. il laboratorio sarà fornito non solo del necessario per creare ma anche di tutto ciò che serve per testare le nostre invenzioni..- quella struttura poteva essere considerata in tutto e per tutto una vera e propria azienda, una fabbrica adibita alla produzione di massa se necessario, forse unica nel suo genere nel mondo ninja -..ci sarà anche una zona adibita a laboratorio medico.. anche se al momento non credo che verrà utilizzata da nessuno di noi..- le conoscenze mediche del villaggio erano praticamente quasi pari a zero, un problema che andava risolto alla svelta -..ci sarà la possibilità di studiare qualsiasi aspetto della biologia nel rispetto della vita ovviamente.. ho vsto troppe robe strane durante le mie avventure per volerlein casa!!!- la zoan successiva invece sembrava essere costituita da un gigantesco capannone, un vero e propria hangar -..quello invece è un hangar!.. è li che costruiremo i più fantastici e rivoluzionari mezzi di trasporto per le merci.. se vogliamo arricchire il nostro paese dovremo potenziare la nostra rete commerciale.. sono sicuro che un giorno gli scambi avverranno per via aerea e non più per terra e mare.. provate solo ad immaginare!.. niente predoni del deserto o stupide bande di ladri!!!- il rosso aveva le idee chiare sul da farsi, quando parlava di espansione e sviluppo lo faceva sempre con un tono serio e deciso, aveva tutte le intenzioni di riportare Suna ai vertici, tutti si sarebbero rivolti a loro una volta che il laboratorio avesse sviluppato i primi progetti -..l’ultima zona è ancora vuota.. in realtà volevo adibirla a gigantesca banca dati!.. sto lavorando su un progetto piuttosto ambizioso.. una specie di.. ehm come posso chiamarla?!.. rete.. si una rete di comunicazione in tempo reale che possa mettere in contatto chiunque abbia bisogno di informazioni.. si cioè del tipo.. ti trovi in missione no.. e hai bisogno di informazioni.. e puoi semplicemente chiedere a questa gigantesca banca dati quello che ti serve!..- il rosso aveva chiuso gli occhi mentre parlava, non aveva ancora bene le idee chiare tuttavia la sua era un’idea che poteva sicuramente rivoluzionare il mondo se mai avesse trovato un’applicazione sul campo.


    Ad ogni modo il cantiere era davvero immenso, abbastanza da permettere a diverse centinai di persone di muoversi al suo interno, più che un laboratorio quella sembrava una vera e propria base -..allora che ne pensate?!.. ovviamente ad ognuno di voi sarà riservato un laboratorio personale con il quale lavorare.. le aree saranno di libero accesso inoltre molte persone disoccupate a Suna potranno trovare lavoro così.. ci vuole un sacco di personale per mandare avanti un bestione del genere!!!..- il Chikuma credeva fermamente nel suo progetto -..sono sicuro che avrete un sacco di idee per migliorare la cosa!.. forza non siate timidi.. mi piacerebbe conoscere la vostra opinione!!!..- da soli non si poteva far nulla, come diceva sempre suo nonno Furui, l’unione fa la forza, e qualla situazione non faceva eccezione.


    OT/ Ok per chi viene ai laboratori con Hoshi do la possibilità di crearsi un suo angolo di paradiso all’interno dei laboratori. In pratica i laboratori saranno aperti a tutti i ninja di Suna che potranno usufruire di un loro spazio personale, una piccola officina. Magari dite cosa vi piace e cosa no e se avete qualche proposta per migliorare il progetto o idea, insomma sbizzarritevi.
     
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    I Laboratori
    Suna


    Shunsui guardò uscire i ninja diretti alle mura sentendosi un po' in soggezione. Forse sarebbe dovuto andare con loro, ma doveva ammettere che vedere quello che il Rosso stava preparando attirava molto di più la sua attenzione. Hoshi non perse un attimo e li condusse fuori dalla struttura. Una volta all'aperto, Shunsui sentì svanire il senso di claustrofobia che, fino a quel momento, non sapeva nemmeno di provare. Trasse un profondo respiro dell'aria calda di Suna, sentendosi rinvigorire:Molto meglio... Con un breve preavviso, il jonin della Sabbia richiamò a se l'aria della zona fino a formare una nuvola sotto i piedi degli shinobi.Ma ti guarda che figata... pensò sbigottito Shunsui, la cui abilità nelle arti magiche impallidiva di fronte a quella dimostrazione di ninjutsu, che probabilmente rappresentava l'abc del parco tecniche di Hoshi. La nuvola fece un balzo in avanti e verso l'alto quasi all'improvviso. Shunsui perse un secondo l'equilibrio e si aggrappò, un attimo prima di rotolare già verso il vuoto, alla prima cosa che trovò: la manica del braccio di Hoshi:Cacchio ma quanto va veloce? questo è quello che avrebbe voluto dire, ma l'accelerazione gli aveva spinto lo stomaco in gola ed, invece di parole, una sorta di mugugno sarebbe uscito dalla bocca del Ramingo.

    Dopo pochi secondi la nuvola aveva interrotto la sua corsa e si era posizionata in maniera stazionaria sopra il villaggio, che appariva particolarmente piccolo a quell'altezza. Per fortuna Shunsui non soffriva le altezze - comunque provò un senso di vertigine perchè davvero erano molto in alto - ed i suoi occhi si riempirono del panorama sottostante. Si davvero è stupendo... disse lo studente con voce sognante. Hoshi era davvero un buon capo: con poche parole era riuscito ad istillare un senso di appartenenza dell'animo del giovane che aveva provato solo quando si trovava con la sua compagnia ambulante. La sensazione era magnifica.... servire Suna non sarebbe un brutto modo di passare la propria vitapensò il ragazzo dagli occhi dorati, per un attimo dimenticandosi del motivo che lo aveva spinto, in primo luogo, ad abbracciare la vita militare. Con un nuovo salto in avanti, la nuvola che li ospitava percorse i cieli di Suna fino a portare tutto il gruppo sopra un grande cantiere a cielo aperto. Nonostante la serie di edifici non fosse ultimata, era possibile individuare un'architettura che aveva come punto centrale una torre piuttosto alta. A partire da lì, una serie di strade si diramavano per connettere la struttura ad altre costruzioni più basse, sebbene decisamente grandi, a formare una sorta di stella. Con il solito ardore che lo contraddistingueva, Hoshi spiegò quanto più in dettaglio possibile le varie zone del campus, e le differenti mansioni che si sarebbero dovute svolgere lì. Sentendo tutto quello che era in programma, Shunsui non potè che rimanere impressionato: Wow.. chi l'avrebbe mai detto che a Suna si stava sviluppando il più grande centro di ricerca applicata ed ingegneria del Paese del Vento...che dico, dell'intero continente! La quantità di persone che vi avrebbe lavorato, la forza economica che sarebbe servita a mandare avanti quel posto...Shunsui aveva avuto esperienze come piccolo commerciante, ed onestamente non riusciva ad immaginare cosa comportasse portare un'attività economica a quelle scale. Ma la cosa più bella era che Hoshi stava mettendo tutto quello a disposizione dei ninja di Suna. Cioè potrò lavorare anch'io in una cosa così grandiosa! Wow...davvero ho fatto bene a farmi un giro ai Laboratori!

    Quando Hoshi finì di parlare, Shunsui era galvanizzato all'idea di poter partecipare ad un'iniziativa del genere. La sua fantasia stava già galoppando:Wow Hoshi sono senza parole. Io nella mia modesta esperienza ho visto un po' tutti i tipi di lavorazioni meccaniche ed ho prestato servizio presso più o meno qualsiasi tipo di artigiano ti possa venire in mente, ma mai ho visto una cosa del genere...è davvero impressionante. Spiegami una cosa: è da un po' di tempo che sto studiando la fabbricazione e l'utilizzo dei veleni; quindi mi chiedevo, una parte dei laboratori sarà anche dedicata a questo studio? Immagino servirà una serra, e dei laboratori dove sintetizzare delle tossine e studiare quelle già presenti in natura di origine animale e vegetale...e... scusa mi sto facendo prendere dall'euforia ahah! C'era poi un secondo punto che Shunsui voleva toccare:Stavo pensando: certamente è un'ottima cosa utilizzare le competenze che svilupperemo in questo centro per fare un po' di soldi, ma non lasceremo emigrare troppe conoscenze al di fuori del Villaggio? Certo Konoha, Kiri e Oto sono alleati, ma ...bhè non so, tu cosa ne pensi?
     
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    Era in situazioni come quella che il peso del suo sacrificio si faceva sentire, grave e opprimente, impedendogli di comprendere appieno il mondo che lo circondava. Mentre sorvolavano il villaggio su una delle nuvole create da Hoshikuzu-sama, il monaco rosso non avrebbe potuto in alcun modo godere della bellezza di una simile vista. Non avrebbe mai potuto ammirare il villaggio in tutta la sua bellezza, nemmeno ora che i progetti del suo Sensei stavano finalmente diventando realtà. Haruki non aveva mai dubitato delle proprie scelte, anche se era innegabile che risvegliarsi in un mondo avvolto nell'oscurità aveva costituito un grosso trauma per il giovane. Eppure tutto ciò non faceva altro che rinsaldare in lui la convinzione di aver fatto la cosa giusta. Proprio ora in cui la cecità non gli permetteva di osservare la meravigliosa opera che stava sorgendo al centro del villaggio, si rendeva conto di quanto fortunato fosse e di quanta bellezza la Fiamma aveva portato nella sua vita. Ciò che aveva sacrificato era nulla in confronto a quanto gli si estendeva difronte. Infinite possibilità ora aspettavano solo che lui le cogliesse. Chi l'avrebbe mai pensato che uno come lui, nato nella polvere, senza un nome e senza un motivo per vivere, presto avrebbe seduto su uno degli alti scranni del Consiglio di Suna?


    Inoltre, anche se aveva perso i due occhi con cui era nato, ne aveva guadagnati molti altri, la cui vista era ben più acuta di quanto la sua sarebbe mai potuta diventare. Shirai, Hoshikuzu, Shunsui, Hoheheim, Ryoshi e tutti gli altri suoi compagni di villaggio l'avrebbero guidato nel suo cammino, mentre lui gli avrebbe indicato il volere di Dio. Una rapida intuizione interruppe il flusso dei suoi pensieri, sottolineando quanto sciocco fosse stato il suo dispiacere iniziale. La Fiamma gli aveva già donato tutti gli strumenti necessari per poter tornare ad osservare il mondo. Ancora una volta si stupì di quanto poco fosse consapevole dell'enorme considerazione che Colui-che-arde-in-eterno aveva per lui. Dio aveva così a cuore la buona riuscita della missione dei suoi discepoli che aveva già creato un metodo affinché Haruki potesse essere testimone della bellezza del creato. La cosa lo riempì allo stesso tempo di gioia e contrizione. Gioiva perché ancora una volta aveva trovato una conferma dell'importanza della sua vocazione, mentre era scioccato dalla sua incapacità di rendersi conto delle infinite risorse che erano state messe a sua disposizione. Come poteva pensare di servire adeguatamente la sua causa se non riusciva nemmeno a comprendere ciò che gli era concesso fare? Accantonò quell'interrogativo, promettendosi che avrebbe passato il resto della giornata a redimersi da quel peccato. Il flagello e il cilicio l'avrebbero aiutato. Ora, invece, doveva concentrarsi su altro. Compose un rapido sigillo, poi allungò la mano verso il suo Maestro. Se permettete, Hoshikuzu-sama, vorrei che mi lasciasse usare i vostri occhi per poter guardare gli impianti che state costruendo. Una volta ottenuto il permesso dal Chikuma, Haruki l'avrebbe toccato, dando inizio al jutsu
    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'illusione si attiva tramite il contatto con la vittima. L'utilizzatore sarà in grado di interrogarla, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche leggendo la mente. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda.
    L'efficacia è pari a 30. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.

    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso ogni domanda )
    [Da genin in su]
    , Che cosa vedete, Hoshikuzu-sama? Il mondo cessò di essere buio, mentre un costante flusso di immagini invadeva la sua mente, permettendogli di sopperire alla sua disabilità. Tutto ciò è magnifico, Hoshikuzu-sama. Sono sicuro che riuscirete a gestire i laboratori in maniera più che egregia. Se mi è concesso darvi qualche consiglio, vorrei ricordarvi che ho intenzione di studiare la botanica, così da poter creare filtri e farmaci. Immagino che poter fare affidamento su una struttura tanto avanzata potrebbe aiutarmi in questa impresa, voi non credete? Inoltre, io e Shunsui-san potremmo collaborare, vista l'affinità tra i nostri interessi. Estasiato dalla grandezza delle opere che si stavano costruendo, Haruki non avrebbe aggiunto altro, rimanendo in silenzio per il resto del viaggio. Aveva già alcune ottime idee per contribuire all'economia e allo sviluppo economico del villaggio. Appena possibile le avrebbe formalmente presentate al Chikuma.


    Non metto nessuna tabella riassuntiva, perché non credo ce ne sia bisogno.
     
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    I ninja sospesi in volo con il rosso sembravano piacevolmente sorpresi del cantiere in costruzione. Haruki a sorpresa del rosso aveva utilizzato la tecnica di interrogazione mentale per vedere tutta la zona, un trucchetto niente male che sorprese il rosso trovando l’idea quanto mia geniale -Oh?!.. ah capisco.. usando l’interrogazione mentale puoi vedere ciò che sto vedendo io.. uhuhu.. in questo caso..- il rosso avrebbe cambiato leggermente il flusso dei sui pensieri mettendo ogni tanto le immagini delle concubine nude che aveva sollazzato in tutta la sua vita. Di sicuro il monaco della fiamma avrebbe apprezzato il regalo del Jonin. Vivere in un mondo oscuro lontano dalle forme femminile doveva essere un inferno e in fin dei conti Hoshi voleva bene ad Haruki, almeno fino a quando non partiva con le sue solite prediche -..visto che roba Haruki.. uhuhuhu.. che dune vero?!.. uhuhuh..- forse Shunsui non avrebbe capito subito quel che stavano facendo i due, ma aveva poca importanza, forse un giorno il rosso avrebbe premiato anche lui allo stesso modo.


    La giovane recluta sembrava allietata dalla costruzione della struttura, ma soprattutto eccitata dalla possibilità di poter usufruire di quell’opportunità di crescita -Non preoccuparti Shunsui.. la struttura è stata ideata per ospitare ogni genere di laboratorio.. da quelli meccanici a quelli medici.. verranno costruiti laboratori di ogni genere.. e sarà una struttura completamente autonoma.. una città nella città..- il rosso aveva studiato a lungo il progetto per quell’edificio, o forse meglio dire serie di edifici concatenati. Ogni zona poteva agire per conto suo e allo stesso tempo era interconnessa con tutte le altre strutture per creare una sinergia globale -..mio nonno dice sempre.. l’unione fa la forza!.. se sono quel che sono lo devo a questa frase sapete.. se non avessi seguito questo consiglio molto tempo fa.. forse oggi non sarei nemmeno qui!..- il rosso si era passato l’indice destro sotto al naso -..solo se restiamo uniti e lavoriamo insieme possiamo evolverci e passare al prossimo livello.. gli individui per quanto forti o speciali alla fine sono destinati solo a morire.. nessuno è perfetto.. e se non si ha qualcuno su cui poter contare per rialzarsi esiste solo l’oblio!..- il Chikuma credeva fermamente nel lavoro di squadra. Molti potevano dove nessun uno poteva, era quella la forza che stava cercando, la forza dell’unione.


    Quando Shunsui sollevò le sue perplessità il rosso avrebbe sorriso al ragazzo -Ahahah.. è vero.. forse esportare le nostre tecnologie potrebbe essere una mossa un po’ azzardata.. e in effetti nel nostro mondo è sempre stato così.. la segretezza e lo sviluppo di armi è sempre stato alla base della vita ninja.. ma io dico.. che senso ha tenere segreta un’arma che tanto poi il nemico può copiare e rivolgere comunque contro di te.. tanto vale dargliela.. e fargliela pagare a caro prezzo per investire poi il denaro accumulato in un’arma ancora più forte!!!- insomma, al rosso non interessava mantenere segreti con gli altri villaggi, ciò che cercava era ricchezza per il proprio paese e se questo voleva dire svelare qualche segreto allora il prezzo non era poi così alto -..se ci fossiliziamo nei vecchi concetti siamo morti.. guarda Suna.. il villaggio è ridotto così perché fino ad oggi non ha saputo evolvere in qualcosa di diverso.. dobbiamo osare se vogliamo raggiungere la grandezza.. restando fermi finiremo solo per essere sepolti vivi dalla sabbia.. e io non voglio finire certo sottoterra.. io voglio volare amici miei.. voglio volare libero nel cielo.. più in alto possibile!..- il Chikuma stava letteralmente sognando ad occhi aperti. Di sicuro le sue strategie non erano tutto oro colato, ma per quello c’erano i suoi amici. Se volare troppo in alto poteva farlo precipitare allora ci sarebbero stati loro a prenderlo e riportarlo in quota -Quella che sta per cominciare per Suna ed il continente è una nuova era.. ci saranno numero e dure battaglie da combattere e se non saremo adeguatamente preparati purtroppo per noi non ci potrà che essere la disfatta..- il Chikuma si era fatto serio per qualche istante prima di puntare la sua nuvola verso terra -..forza.. diamoci da fare!!!.. Abbiamo molto lavoro da fare!!!- la rivoluzione era cominciata.



    OT/ Chiudiamo sta giocata che ormai va avanti da troppo tempo e nessuno posta! BASTARDI!!!
    Assegno uno stemma a tutti i partecipanti che hanno fatto almeno 3 post fatevi la Timeline! :sisi:
     
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    Sorvolando il villaggio grazie al jutsu creato da Hoshikuzu-sama, qualcosa turbò la mente di Haruki. All'inizio erano poche immagini oscene di donne in situazioni decisamente poco pudiche, ma con il tempo iniziarono a farsi sempre più frequenti. Ascoltando le parole del suo Sensei, sembrava che a lui non stesse succedendo nulla di strano. Infatti, gli aveva appena chiesto se era riuscito ad ammirare le splendide dune di sabbia che circondavano il Villaggio. Ancora una volta il Turbine Rosso doveva ringraziare la mancanza di senso dell'umorismo del suo giovane allievo. Se il Miyazawa si fosse accorto che quelle interferenze erano frutto della sua volontà e non un'ennesima prova per testare la sua fede, si sarebbe sicuramente arrabbiato, finendo per iniziare una delle sue prediche eterne. Considerando che il Chikuma era già stato vittima dei suoi sermoni, avrebbe dovuto considerarsi estremamente fortunato. Tuttavia, la sua fortuna sarebbe ben presto terminata. Convinto che quell'evento fosse stato mandato dalla Fiamma per mettere nuovamente alla prova la sua volontà, il monaco aveva preso a concentrarsi per evitare anche solo di pensare a quelle immagini di perversa lussuria. Ad ogni donnina in abiti succinti, Haruki rispondeva con immagini di torture, supplizi ed evirazioni. Un misto di viscere sanguinolente, bulbi oculari strappati e lingue tagliate avrebbe invaso la mente del monaco rosso e di riflesso anche quella di Hoshikuzu. Probabilmente il poveretto avrebbe rimpianto quello scherzo.


    Pochi secondi dopo, i discorsi del trio si fecero nuovamente seri. Haruki condivideva le preoccupazioni di Shunsui e, anche se apprezzava le buone intenzioni del suo maestro, non era affatto d'accordo con lui. Alcune armi non dovevano essere condivise con il resto del mondo. Alcune armi non dovevano essere possedute da nessuno. Il Miyazawa non si fidava delle persone che lo circondavano ed era fermamente convinto che certi poteri andassero eliminati dal mondo, affinché nessuno potesse abusarne. Bijuu in primis. Per questa ragione il monaco aveva iniziato a studiare i fuuinjutsu, così da riuscire a crearne uno sufficientemente potente da sigillare per sempre quelle creature abominevoli. Se tutto fosse andato come voleva, nessuno avrebbe più dovuto temere la distruzione causata da uno dei nove. Hoshkuzu-sama, le vostre nobili intenzioni sono ammirevoli, tuttavia, temo che Shunshui-san abbia ragione. Alcune conoscenze dovrebbero essere gelosamente custodite dal Villaggio. Per evitare che il nemico le rubi e le usi contro di noi, non dovremmo anticiparli, vendendole al miglior offerente, ma potenziare la difesa e le forze speciali del villaggio, cosicché nessun segreto possa uscire dalle mura di Suna. Detto ciò, si sarebbe nuovamente chiuso nel suo profondo silenzio, attendendo una risposta.
     
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    I Laboratori
    Suna


    Parlare con il Rosso era sempre un'esperienza emozionante. Il ragazzo e futuro leader di Suna, nonostante l'esperienza e la forza, manteneva un tono carico entusiasmo, proprio del bambino più curioso e volenteroso. Shunsui era convinto che quella fosse la chiave del suo successo, la chiave che gli permetteva di guidare e coinvolgere gli altri. Lui non ne era immune. Sentendolo parlare ancora dell'organizzazione dei laboratori, lo studente della Sabbia incominciò a fantasticare su tutto quello che avrebbe potuto realizzare. Gli avevano offerto su un piatto d'argento i mezzi per poter dar vita a tutte le sue creazioni: ed ad un uomo come lui non si poteva offrire di più:Anch'io sono convinto dell'importanza del lavoro di squadra. Quando viaggiavo con la mia Compagnia l'ho potuto sperimentare in prima persona: una comunità che si aiuta e si sostiene progredisce rapidamente e vive serena. Mi fa piacere che questa idea sia immutata in un contesto come quello di un villaggio ninja, dove la guerra è sempre dietro l'angolo.

    Per quanto riguardava il suo secondo quesito, chiaramente aveva toccato un tasto incerto. Hoshi nella sua visione comunitaria voleva dare fiducia agli altri villaggi, aprendo completamente le porte di Suna in cambio di una lauta ricompensa. Haruki non era della stessa idea. Shunsui sapeva poco di lui, ma da come parlava e vestiva, era chiaro che il ragazzo era stato cresciuto con una forte disciplina di stampo militare. Secondo Haruki, alcuni segreti non potevano essere condivisi, e la segretezza avrebbe rafforzato la potenza militare del Villaggio. Shunsui chiaramente si rispecchiava in questa visione, più che in quella del Rosso. Ma, come per prima, il ragazzo del Vento aveva la straordinaria capacità di guidare le persone e di riuscire in quello che faceva. Shunsui aveva già piena fiducia in lui e nel suo giudizio: qualunque cosa avesse deciso, sarebbe stata la decisione giusta.
     
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