Tour a Konoha

Free tra Bartok e Waket

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +189

    Status
    Offline

    Senza volto

    I - Nessuna identità



    Finalmente Youkai era giunto a Konoha. La prima ed obbligatoria tappa fu l'ospedale, dove venne accolto senza troppi problemi dopo che lui spiegò velocemente la sua situazione. Mentre terminavano di visitarlo, curando eventuali ferite rimanenti ed assicurandosi sulla sua salute, una delle infermiere fece timidamente capolino dalla porta, interrompendo i due medici nella stanza e rivolgendosi direttamente al ragazzo.

    Ehm...Signor Youkai, giusto?
    Affermativo. Allora? Avete scoperto qualcosa? Dov'è casa mia?
    Purtroppo, non abbiamo trovato dati. Di nessun genere. E' come se... non fosse mai esistito. E' certo di ricordare il suo nome?

    Il ragazzo sgranò gli occhi, sorpreso e leggermente irritato.

    Ma che sciocchezz... Certo che ricordo il mio nome!! Che domande! E' assurdo!! Che significa che non sono mai esistito?! Sono qui davanti a lei! Cerchi meglio, su!!

    Non sapeva quanto si sbagliava. La donna, evidentemente dispiaciuta, balbettò in risposta al ragazzo, senza sapere cosa dire per tirarlo su di morale:

    Ci dispiace, abbiamo espanso le ricerche il più possibile, nemmeno tramite il suo DNA siamo riusciti a trovarla.

    Uno dei dottori prese in mano la situazione, mentendo spudoratamente per difendere l'infermiera. La poveretta, sicuramente inesperta e ipersensibile, pareva sull'orlo di piangere.

    Ma non si preoccupi, è solo una questione di tempo. Avrà la sua identità, ci dia solo un paio di giorni.

    Youkai fulminò i tre con lo sguardo, restando in silenzio per una buona manciata di secondi. Rispose scocciato, abbandonandosi sul lettino con uno sbuffo.

    Bene. Aspetterò. Avete finito coi controlli voi? Vorrei iniziare a farmi un giro in quella che dovrebbe essere casa mia.
    Magari se riesco a trovare qualcosa di familiare recupererò la memoria. Sicuramente qualcuno avrà visto la mia faccia!

    I controlli sarebbero proseguiti per un'altro paio d'ore buone. Tempo adatto per inviare la donna a cercare uno studente, aprofittando dell'orario di fine lezioni, chiedendogli di far fare un giro "turistico" a Youkai, spiegandogli brevemente del suo arrivo improvviso e della sua amnesia, ma senza troppi dettagli.
    Un paio d'ore più tardi, poco dopo che i controlli fossero finiti, l'infermiera entrò nella stanza, dove il medico stava leggendo i risultati al giovane ninja.

    E' sano come un pesce. Certo, fatta eccezione per la sua... "temporanea" amnesia. notando l'infermiera, sussultò per un momento: Ah! E' arrivato? Ottimo, avvertilo che arriva subito.
    E' arrivato cosa? Chi? Un attimo, stava parlando della mia amn...
    Abbiamo trovato un giovane volenteroso che la porterà a fare un giro del villaggio. Questo dovrebbe aiutarlo con la sua memoria, e se così non fosse le permetterà di passare il tempo mentre noi continuiamo le ricerche. Le auguro un buon proseguimento di giornata, la contatteremo non appena ci sarà possibile.
    Ok, ma che diavolo, perchè ha esistato così tanto quando parlava di temporanea?? HEY!!

    Youkai, preso per le spalle, venne brutalmente spinto fuori dalla stanzetta, senza una risposta. Ringhiando, finì col dare un calcio al cestino del corridoio, imprecando a gran voce, e probabilmente attirando l'attenzione del ragazzo che da lì a poco avrebbe dovuto fargli da guida. L'accompagnatore avrebbe visto questo individuo, furioso, non molto alto ed estremamente smilzo, dai capelli bianchi e gli occhi color porpora, con indosso una felpa blu aperta, che mostrava una semplicissima magliettina bianca, dei pantaloncini neri sportivi, lunghi poco più sotto al ginocchio e decorati con una striscia bianca su di un lato, e, unico dettaglio sano, comuni scarpe, tipiche dei ninja.
    Nel mentre, dall'ospedale uscì una figura con in mano una busta, diretta a passo svelto negli uffici dell'Hokage.


    Edited by Waket - 27/4/2016, 12:30
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    I'll be watching you.

    Group
    Fan
    Posts
    3,042
    Reputation
    +114

    Status
    Anonymous

    Iniziamo bene...

    Tour a Konoha - Post I



    Ottimo. Sussurrai, osservando cosa stava succedendo in quel corridoio dell'Ospedale. Mi toccherà fare da balia ad una testa calda. Aggrappandomi alla speranza che mi stessi sbagliando, mi guardai nuovamente intorno, confrontando ciò che potevo vedere con le indicazioni che mi erano state date. Terza porta sulla sinistra, camera 501, vicino al cestino blu. Sì, era proprio uscito dalla stanza corretta e, a giudicare dall'abbigliamento, non poteva essere un medico o un'infermiere. Inoltre, esclusi subito che fosse un parente o un amico, poiché quel ragazzo non ne aveva. Non avevo commesso nessun errore, quello era il soggetto di cui l'infermiera mi aveva parlato. Si era presentata a casa mia poche ore prima e con fare trafelato mi aveva avvertito del compito ufficiale per cui ero stato scelto. Aveva scandito la parola "Ufficiale" come se fossi un bambino di quattro anni. Pensava che mi sarei rifiutato di obbedirle, se non mi avesse ricordato che l'ordine veniva dall'Amministrazione? In prima battuta, avevo ipotizzato che la sua premura fosse dovuta all'estrema banalità della missione: molti ninja avrebbero trovato offensivo l'essere stati scelti per una cosa simile. Tuttavia, mentre mi raccontava brevemente della situazione di Youkai, mi ero domandato se non ci fosse sotto qualcosa di più complesso. Esistevano molte cose capaci di causare un'amnesia temporanea, ma il fatto che nessuno al villaggio fosse in grado di identificare Youkai mi aveva insospettito. Ovviamente, anche volendo, non avrei potuto rifiutare un ordine proveniente da qualcuno di così ni alto senza incorrere nella collera della mia famiglia. Pertanto, nonostante i miei dubbi, avevo accettato senza rimostranze.



    Lo squadrai da lontano, cercando di trovare altri dettagli che mi avrebbero aiutato a capire meglio che tipo di persona fosse. A giudicare dal suo aspetto, non era uno che passava inosservato. Capelli bianchi e occhi porpora non sono di certo tratti comuni nella popolazione di Konoha. Era molto più basso di me e il suo fisico non appariva particolarmente allenato. Beh, almeno abbiamo qualcosa in comune. Indossava abiti da civile e non sembrava aver con sé nessun arma. Anche io per quell'occasione avevo scelto un abbigliamento piuttosto casual: pantaloni blu lunghi e una maglietta grigia a maniche corte. Il simbolo del clan Akimichi era finemente ricamato sul petto, all'altezza del cuore. Mossi qualche passo nella sua direzione, mentre le mie labbra si piegarono in un sorriso amichevole. Avevo deciso di essere gentile con lui, d'altronde era davvero in una brutta situazione. Probabilmente anche io non avrei reagito molto bene se mi fossi risvegliato in una stanza d'ospedale nelle sue stesse condizioni. A circa un metro e mezzo di distanza dal ragazzo, gli avrei finalmente rivolto la parola. Ciao! Tu devi essere Kuroi Youkai, non è vero? Il mio nome è Itaru Akimichi, piacere di conoscerti. Avrei continuato, mentre con la mano sinistra mi sarei grattato la nuca. Ero un po' imbarazzato da quella situazione e probabilmente se ne sarebbe accorto anche Youkai. A quanto pare mi hanno scelto per portarti a fare un giro di Konoha. Risi cercando di non metterlo a disagio. Io sono pronto, quando vuoi possiamo cominciare il nostro tour. Speravo vivamente che il tutto si sarebbe concluso il prima possibile e che non sarebbe successo niente di strano. Non avevo alcuna intenzione di camminare per ore o di essere coinvolto in qualche losco affare.
     
    .
  3.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    304
    Reputation
    +163

    Status
    Offline
    Incontri Avvenuti per Errore
    I


    Stranamente sentivo delle voci provenire dal corridoio dove si trovava la sala del corso di approfondimento sulle Mani Curative, segno che probabilmente avevano già iniziato ed ero in ritardo, o peggio: avevano già concluso la parte teorica! E dire che avevo puntato sei sveglie e fatto esercizi di meditazione durante la notte per essere pronto al peggio. Tutto inutile! Avevo persino studiato a memoria il percorso per evitare di dover chiedere informazioni e una volta dentro l'ospedale ero andato spedito fino alla saletta che sapevo essere la mia destinazione...ma per l'ennesima volta ero stato inadeguato, e quell'inadeguatezza di strinse il cuore in una morsa tanto caustica che quasi gli occhi tradirono una manciata di lacrime.

    Davanti alla porta che dava a quel corridoio, con la mi semplice tuta da ginnastica, decisi che non avrei permesso a nessuno di mortificarmi ulteriormente per la mia stupidità, quindi recuperai uno straccio dalla tasca e lo indossai a mò di sciarpa. Tutte le mie energie sarebbero state dedicate a controllare la parte superiore del volto per non tradire nessuna emozione, mentre quel tessuto avrebbe protetto il resto del viso da occhi indiscreti...non sarei stato certo quello vestito in maniera più strana, o così speravo. Pochi respiri, quindi aprii la porta, facendo pochi passi all'interno.

    2.-Noragami



    Non feci altro che presentarmi sbrigativamente: Yato Senju. Mi guardai intorno lentamente, scrutando l'ambiente per abbracciarlo con l'intero campo visivo come mi aveva insegnato mio padre. Un corridoio abbastanza sgombro con tutte le porte perfettamente sigillate, segno che nessuno poteva più entrarci e che verosimilmente il mio ritardo era ormai imperdonabile. I due sconosciuti probabilmente erano come me dei ninja medici in addestramento. Non pensai fosse necessario aggiungere altri dettagli sulla mia persona, incrociando le braccia e avvicinandomi ad una finestra che dava sul piazzale antistante l'edificio. Poi mi voltai nuovamente, spalle al vetro, osservando ancora quei due coi miei occhi che, sapevo bene, alle volte potevano risultare quasi disturbanti col loro strano bagliore. Possiamo cominciare, per quanto mi riguarda. Se stavano già parlando evidentemente avevano ricevuto già le indicazioni dagli addestratori e non avevo che loro come punto di riferimento...sotto la sciarpa mi stavo mordendo le labbra per quell'assurdo ritardo che mi aveva fatto perdere l'inizio...ma feci tutto il possibile per non tradire la mia sensazione di disfatta e tirare avanti: sarei stato freddo e calcolatore come ci si aspettava che fossi, costasse quel che costasse. Quei due avevano sicuramente già avuto ordini, e quindi mi sarei limitato a seguirli senza fare menzione del mio ritardo.

    Non potevo minimamente sospettare che ero stato talmente solerte nel non voler perdere il corso da essermi presentato con un giorno di anticipo.

    Edited by Febh - 1/5/2016, 00:36
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +189

    Status
    Offline

    Aria di libertà

    II - Libertà vigilata



    Respirò rumorosamente per qualche secondo, prima di venir distratto da una voce, giovane ma profonda, proveniente da un ragazzotto ben messo, alto e possente, come solo gli Akimichi sapevano essere.
    Se solo Youkai si fosse ricordato chi fossero gli Akimichi.
    L'albino squadrò a sua volta il ragazzone, fissandolo dal basso all'alto più volte, con il labbro superiore alzato, manco avesse visto la più bizzarra delle creature. La voce ed il volto gli avevano permesso di capire che il ragazzo era sicuramente più giovane di lui, e non riuscì a tenere a freno la bocca:

    Gli ormoni che mi mancavano per crescere te li sei pappati tu, non è vero?

    Una lieve risatina accompagnò il successivo ghigno. Amava ridere delle proprie battute. Con un gesto della mano si rivolse, stavolta in tono più scherzoso, sempre all'Akimichi, era meglio evitare di farsi dei nemici appena arrivati nel proprio paese natale.

    Ey, non te la sei presa vero? E' solo una stupida battuta. Ahah! Tanto piacere Itaru. E... Uhm... Il tuo amico inquietante là dietro, sarebbe?

    Dopo una leggera pacca sulla spalla, alla quale arrivò grazie ad un saltello, il suo sguardo finì verso il secondo arrivato, scrutandolo con attenzione. Non esitò nel presentarsi, Youkai gli si avvicinò, fissandolo in maniera più scrupolosa che con Itaru, tentando anche di abbassargli appena la sciarpa, curioso in maniera eccessiva, allontanandosi in caso di una qualsiasi reazione del ragazzo. Accennando ad un saluto con la testa, si sarebbe presentato a sua volta:

    Youkai. Kuroi Youkai. Sì, iniziamo pure. Dunque!

    Facendo cenno di seguirlo, si diresse verso l'uscita dell'ospedale, spalancandone la porta con un teatralissimo gesto, allargando le braccia quasi a voler abbracciare l'intero villaggio. Dopo aver preso un sospiro profondo, si voltò verso i suoi due accompagnatori, indicandoli uno alla volta, partendo con le sue domande a raffica, senza voler dar troppi dettagli di sè. Non gli andava di spiegar loro la sua situazione.

    Voi due. Siete... ninja, o meglio, ninja in carriera, vero? Dalle vostre facce direi che siete come minimo chuunin con un gran successo sulle spalle, dico bene?

    La sua parlantina eccessivamente sarcastica avrebbe pemesso agli altri due di credere alle sue parole, nonostante tutti e tre pensassero il contrario.

    Avrete sicuramente sentito parlare di me qualche volta, mh? Non so, qualche incarico, un premio... Un pettegolezzo? Una voce di passaggio?? Qualcosa??

    Era evidente come fosse assetato di notizie. Credeva davvero che qualcuno del villaggio dovesse conoscerlo, gli si poteva leggere la convinzione negli occhi. Avrebbe atteso una risposta, prima che un rumore sordo provenire dal suo stomaco portasse l'attenzione di entrambi a lui.

    Urgh, riesco ancora a sentire il sapore di quella sbobba.
    Bene! Direi di proseguire la chiacchierata davanti a qualcosa di commestibile! Ragazzone, mi sembri uno che se ne intende di cibi raffinati, perchè non ci accompagni nel tuo locale preferito? Mostraci le tue abilità da guida turistica.
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    I'll be watching you.

    Group
    Fan
    Posts
    3,042
    Reputation
    +114

    Status
    Anonymous
    Mi sforzai di ridere alla sua battuta per evitare di apparire antipatico. Fantastico! È pure simpatico. Pensai, con un punta di sarcasmo. Avrei potuto aggiungerlo alla lista delle sue qualità, subito dopo la prima, alla cui dimostrazione avevo assistito poco fa: Estremamente irascibile. No, non preoccuparti. Nessun rancore. A quelle parole aggiunsi anche un sorriso di cortesia per seppellire totalmente la questione. Quando Youkai menzionò il ragazzo alle mie spalle, mi girai immediatamente con un espressione dubbiosa dipinta in volto. Non avevo mai visto quel tipo e non ero nemmeno stato informato della sua presenza. Il fazzoletto avvolto intorno al volto e lo sguardo che gli si leggeva negli occhi lo facevano sembrare piuttosto losco, ma la cosa non riuscì a sorprendermi molto. Konoha era piena di gente stramba e anche nella mia famiglia se ne contava un buon numero. Anzi, qualcuno dei parenti avrebbe detto che ero io quello strano. In effetti, non avrei potuto dargli torto. Ero sicuramente un Akimichi dal comportamento insolito. Non ne ho idea. Non sapevo avremmo avuto compagnia. Quindi, imitando Youkai, mi sarei avvicinato al terzo ninja. Chinai lievemente il capo in segno di rispetto, poi mi presentai. Il mio nome è Itaru Akimichi. Piacere di conoscerti. Accolsi con entusiasmo l'intraprendenza dei due. Prima avremmo iniziato quel tour, prima sarei potuto tornarmene a casa. Per questa ragione, quando Youkai si sarebbe incamminato dirigendosi verso l'uscita, l'avrei seguito rapidamente.


    Difronte a alla sua domanda, non potei che rispondere con tutta sincerità. Prima del mio incontro con l'infermiera non avevo idea di chi fosse e non riuscivo a capire perché pensasse che avrei dovuto. La cosa ovviamente, non poté che insospettirmi. Sperai con tutto il cuore di non essere stato coinvolto in chissà quale stramba operazione. No, sfortunatamente non ho mai sentito parlare di te. Potresti raccontarci qualcosa tu, non credi? Anche quando lo strano ragazzo si rivolse a me per la seconda volta, mi limitai a rispondere con voce cortese. Certo, penso di conoscere un ristorante adatto. Avrei anche annuito con il capo, ignorando completamente i suoi commenti sulla mia esperienza in fatto di cibo. Non avevo alcuna intenzione di ritornare sull'argomento. Parlare della mia stazza non mi dava fastidio, ma non amavo essere al centro della discussione. Sarebbe stato decisamente più interessante scoprire qualcosa di nuovo su quei due. Attraversando le vie di Konoha, avrei elencato le principali attrattive che avremmo incontrato. Se Youkai mi avesse chiesto qualche informazione in più, gli avrei risposto gentilmente, nel limite delle mie possibilità. Non ero uno storico, quindi le mie conoscenze non erano particolarmente approfondite. Gli avrei potuto dire lo stretto necessario: quello che sanno tutti i comuni abitanti del Villaggio. Avevo scoperto da poco che nella zona dell'amministrazione era stato recentemente aperto un sushi bar, quindi, per unire l'utile al dilettevole, avevo scelto di condurli in quel luogo. Difronte al locale, avrei interrotto il cammino per rivolgermi ai miei compagni. Che ne dite di questo posto?
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    304
    Reputation
    +163

    Status
    Offline
    Lezioni Mediche al Ristorante?
    II


    Non mi aspettavo un atteggiamento tanto rilassato da chi era in procinto di esplorare le più complesse manovre della tecnica medica, ma in fondo ero io il ridicolo incompetente arrivato in ritardo che si stava mordendo le labbra di nascosto sotto la sciarpa, cercando di passare per un individuo tutto d'un pezzo. Uno dei due, quello meno corpulento, fece cenno di seguirlo e così feci, evitando di sembrare disorientato anche se non avevo la più vaga idea di dove fossimo diretti. Pochi corridoi, una rampa di tre o quattro scalini, la hall e nel giro di breve tempo fummo tutti all'esterno.

    Quello che ci guidava sembrava essere anche quello più in vena di chiacchierare, anche se non mancai di cogliere un certo velato sarcasmo nelle sue parole: solo perché era arrivato prima e aveva sentito le spiegazioni pensava di essere meglio di me? Se non fossi stato ormai molto più maturo, dopo la missione nel Paese del Mare, probabilmente sarei scattato come una molla, ringhiandogli contro. Ma ero una persona diversa, molto più determinata quindi decisi di soprassedere all'insulto (almeno lo avevo percepito così) e rispondere come se nulla fosse. Anche se taciturno, ero stato addestrato a conversare per ottenere informazioni, ed in quel momento scoprire qualcosa, qualsiasi cosa sull'obbiettivo del corso era di fondamentale importante. Non sono un Chunin. Ma sono stato recentemente promosso a Genin dopo una missione molto complessa nel Paese del Mare. E no... Aggrottai le sopracciglia quando l'altro chiese se lo avessimo mai visto. Non mi pare che ci siamo mai incontrati.

    Continuavamo a camminare, apparentemente diretti verso un posto dove mangiare per "continuare la chiacchierata". Mi stavano prendendo in giro o dovevamo sfruttare le mani curative per qualcosa relativo al cibo? Magari estrarlo dal corpo senza passare per la bocca? O trattare il vomito? O indurlo magari...forse era un esercizio per le intossicazioni da veleni o affini! L'Akimichi (piuttosto longilineo per le stazze a cui ero abituato) puntò dritto verso un Sushi-bar, rafforzando i miei sospetti: il pesce era spesso causa di intossicazione quando non era fresco...e Konoha non stava certo sul mare. Sorrisi tra me e me, felice di aver colto un pezzo del puzzle, ed entusiasticamente (anche se trattenendo una discreta pacatezza nei toni) annuii. Mi sembra il posto ideale per continuare.
    In genere mangiavo solo cibi cucinati da me o da mia madre, ma non sarebbe stato male avere qualcosa di diverso ogni tanto. Un peccato che avremmo poi dovuto trattare quel pasto come se fosse velenoso. Tu sei una guida turistica, allora? Chiesi all'Akimichi, chiedendomi cosa se ne facesse di un corso avanzato uno con quella professione...anche se saper prestare soccorso sicuramente era qualcosa di essenziale.

    In un modo o nell'altro eravamo dentro al piccolo locale dove un cuoco dall'aria tutt'altro che conciliante [Immagine di Riferimento] stava in piedi dietro ad un bancone con nastro trasportatore su cui scorrevano continuamente i piatti che preparava proprio davanti a tutti con movimenti bruschi eppure stranamente eleganti mentre pressava il riso o disponeva alghe e pesce. ANCORA IN PIEDI? PRENDETE POSTO! Ringhiò non appena entrammo...sfatando il mito del cuoco come figura silenziosa e distaccata che si esprimeva solo come cucina...a quanto sembrava quel tipo era burbero e maleducato, ma i suoi piatti erano di prima scelta. Non credo avremo problemi a considerarlo ostile per questo pasto. Borbottai mentre prendevamo posto, del tutto inconsapevole del fatto che gli altri non avrebbero avuto idea di ciò che intendevo.

    Dunque... Dissi una volta seduto. Avete già esperienza nel campo? Con questo genere di cose, intendo. Io intendevo le arti mediche e gli avvelenamenti, ma probabilmente gli altri due avrebbero pensato a tutt'altro. Io ho una buona infarinatura grazie a mia madre, che lavora all'ospedale, ma non ho ancora seguito un programma rigoroso. Allargai le braccia. A parte questo...avete interessi particolari? Uno stile a cui rifarvi? Forse sarei sembrato fin troppo rude ed indagatore, forse avrebbero frainteso il mio tono per qualcos'altro, ma a dirla tutta stavo solo cercando di fare conversazione nella speranza di strappar loro qualche stralcio di informazione su come avremmo dovuto usare le arti mediche in quel particolare e per me decisamente anomalo contesto.
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +189

    Status
    Offline

    Terzo grado

    III - Gruppi ninja segreti?



    Che si poteva aspettare, se negli archivi non avevano trovato informazioni di lui, come potevano sapere due qualsiasi ninja chi fosse? Purtroppo si era illuso che avrebbero saputo dirgli qualcosa, mostrandosi leggermente frustrato, tornando alla realtà quando fu l’Akimichi a chiedere di lui.

    ...Io? Ah... Raccontare, sì.

    Venne preso alla sprovvista da quella richiesta. Ci fu una lunga e percepibile pausa, prima della sua risposta. Era evidente come si trovasse in difficoltà, per quanto la domanda sembrasse semplice; riprese a parlare con un tono di voce leggermente acuto, che andava ad intensificare il suo senso di disagio in quel momento.

    Beh! Uhn… Eh eh! Potrei raccontarvi un sacco di cose, ma non a stomaco vuoto! Non fatevi ingannare da questi vestiti da straccione, me li hanno dati all’ospedale. Si fece più chino, facendo avvicinare i visi dei due al suo, sussurrando appena Sapete, che non si sparga la notizia, ma… Credo di essere un pezzo grosso qui. Insomma, quei ninja di cui nessuno sa nulla e che fanno tutto obbedendo solo al… all’Hokage, no?

    Si era fatto un minimo di cultura popolare leggendo i giornali, quel poco che bastava per sapere cosa fosse la figura dell’Hokage perlomeno. Con la sua piccola “confessione”, sperava che trapelassero alcune informazioni. Doveva esserci un buon motivo se nessuno sembrava conoscerlo e se rintracciare i suoi dati era tanto difficile, e far parte di una società segreta poteva essere una delle motivazioni. Parlarne a due semplici ninja, non avendo idea di cosa si stesse dicendo, non era la migliore delle idee. Se le voci avessero iniziato a circolare da loro, il giorno dopo sarebbe sicuramente uscita la notizia di un qualche misterioso gruppo segreto nascosto al popolino, con tanto di misteri complottisti che avrebbero creato storie assurde per settimane.
    Concluse la sua affermazione attendendo un qualsiasi tipo di risposta. Si sarebbe poi dato una scrollata di spalle, proseguendo la strada verso il ristorante e accennando di riprendere il discorso più tardi.




    Vennero accolti con discreto calore da un omone massiccio, a giudicare dal vestiario il cuoco, che li invitò cordialmente a sedersi. Youkai si irrigidì, sudando freddo per qualche istante, per poi puntare entrambe le dita fingendosi rilassato verso l’energumeno, commentando con un leggerissimo tremolìo:

    Heeey! Grazie del consiglio, fustacchione. Il mio amicone qui dice che siete i migliori in zona, e, beh, non vedo l’ora che mi sorprendiate con le vostre delizie.

    Ordinò un leggero antipasto di sushi ed un primo piatto, mettendosi poi comodo con le spalle sulla sedia ed ascoltando le domande di Yato. Agrottò la fronte per qualche secondo, non sicuro di aver capito la sua domanda, ascoltandone poi le successive e illuminandosi, come se avesse effettivamente capito il senso della domanda.

    Ah! Ninja medico, eh? Hmm… Non credo sia il mio stile. Non sarei finito quasi morto tra la neve altrimenti… VOGLIO DIRE. EHE. Credo… credo di essere più puntato verso l’assassinio. Sì. Devo rifarmi un po’ le ossa, sono arrugginito ultimamente. E tu che ci dici, bambinone? Qual’è la specialità del tuo clan?

    I suoi ragionamenti erano un po’ campati in aria, ma chiacchierone com’era non era riuscito a trattenersi. Probabilmente il dubbio si stava insinuando tra i due, c’era solo da vedere se avessero voluto approfondire la cosa. Se si fossero creati momenti di silenzio, Youkai avrebbe semplicemente fatto saettare gli occhi tra i due, accennando un sorrisetto poco convinto, senza però proferir parola.

    Sarà meglio che quel cuoco si sbrighi, almeno ho una scusa per starmene zitto.
     
    .
6 replies since 26/4/2016, 20:03   121 views
  Share  
.