Exam²

La biondina chiuse la bocca e tornò con la schiena diritta più che poteva a causa della scottatura provocatale dalla tecnica del suo compagno durante l'ultima azione dell'esame.
Adesso toccava alla sostituta dire la sua opinione e pensò mentre la squadrava con determinazione.

Per favore fai passare il mio compagno, abbiamo collaborato, ma non possiamo passare entrambi. Lui ti ha colpita, io sopporterò le risate e lo scherno di mio padre ma... andrò avanti e rifarò il corso e l'esame...ma ti prego... ma che fa?.

Quando la genin aprì bocca e prese la targhetta di metallo con il kanji della foglia, il coprifronte, per il quale i due avevano lottato così duramente finendo anche per ferirsi le sopracciglia si aggrottarono non capendo cosa volesse fare.
Lo stupore si dipinse sul volto della kunoichi quando l'esaminatrice spezzò la targhetta in due pezzi e gliene porse uno mentre l'altro lo dette all'Uchiha.
Lo prese con mano un po' tremante, per l'adrenalina che stava scemando, ma sopratutto per lo shock di essere passata anche lei, non se lo immaginava proprio.

Riuscì a dire dopo essersi schiarita la voce grazie.... grazie mille! Oh kami! Sono passata, sono passata!Cioè... siamo passati! La ringrazio! Naturalmente questo non è che l'inizio, ma sono pronta a dare anche la vita per proteggere il mio villaggio e le persone che ci abitano, compreso mio padre... all'ultima parola storse un po' la bocca con disgusto.

Pensò mentre si inchinava profondamente in segno di ringraziamento alla genin che stava andando via dal campo di battaglia. Non vedo l'ora di vedere la faccia di mio padre quando saprà che sono passata... che sono una kunoichi adesso! Che da questo momento in poi lui non potrà più fermarmi, che potrò finalmente fare quello che ho sempre desiderato... proteggere il mio villaggio!

Il pensiero le venne interrotto dall'abbraccio del suo compagno, un abbraccio sincero che lei non si aspettava, si irrigidì non era abituata al contatto umano, ma sopratutto il tocco delle mani di lui sulla schiena ustionata le provocò un gemito di dolore che le uscì strozzato dalle labbra.

Sì! Cel'abbiamo fatta! Scusa...per la schiena, davvero non era calcolato bene, non volevo farti male! Che ne dici se per festeggiare andassimo a mangiare qualcosa? Anche un tè veloce prima di tornare a casa? Sempre che tu non abbia da fare...Allora ti va? chiese non guardando il ragazzo negli occhi arrossendo sul viso.

Non aveva mai invitato nessuno fuori, lei non aveva molti amici questa era la prima volta che poteva dire di avere un amico.
Aspettò la risposta del ragazzo e se fosse stata positiva si sarebbe incamminata con lui fuori dal terreno dell'esame andando a prendere un tè e un paio di dango con un sorriso a trentadue denti stampati in faccia.