[Gioco] Gli infami venti di Shulva

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  1. Jotaro Jaku
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    Gli infami venti di Shulva



    Nel mondo accademico, Shulva era solo un nome lontano. Intorno al tempo della Fondazione, un enorme terremoto venne udito fin dai ninja occidentali, provenire dal lontano est, ma non c'erano prove di una connessione tra l'evento sismico e la città, e i ninja inviati a investigare, non trovarono nulla per confermare tale connessione. Prima di quel momento, i contatti tra il mondo ninja occidentale e la verde città di pietra, erano stati pochi, sebbene pacifici. Più che altro relazioni commerciali, relazioni amichevoli, ma niente di più; mai una minaccia era giunta da Shulva, ma nemmeno aiuti, questo poichè Shulva non aveva mai dato a vedere il possesso di un esercito, solo di una sorta di milizia per la difesa della città.
    Dopo la fondazione accademica, i collegamenti con la città furono quasi del tutto assenti; solo a kiri, ogni 3 o 4 anni, arrivava una piccolissima delegazione di pochissimi mercanti, i quali avevano sempre meno materiali o merce di scambio, dando la colpa alla crisi dei raccolti e dell'artigianato nel continente orientale, crisi mai quantificata da nessuno in verità; poi col tempo, i contatti terminarono del tutto una decina di anni fa.
    Da un decennio infatti, nessuno aveva più notizie degli Shulviani, nemmeno nel continente orientale, nessuno nel paese del Miele, o limitrofi, aveva contatti con il popolo schivo; in molti pensarono ad una epidemia, altri a un colpo di stato interno, ma la verità non venne mai a galla; solo storie da taverna.
    Tutto taceva, fino ad oggi.


    [...]

    Solitamente, tutte le missioni che richiedono l'intervento dei ninja di qualunque villaggio, arrivano dalle amministrazioni locali al palazzo centrale dell'accademia, che poi dirama le richieste ai vari villaggi, possedendo le schede di ogni ninja. A volte però, capita che in casi molto rari, alcuni individui consegnino direttamente a mano una richiesta di aiuto, come nel caso in questione, rimettendo al capovillaggio in questione, l'onere di informare l'accademia.
    Era una mattina ventosa, a Kiri, ma tranquilla.
    In un periodo di bassa belligeranza, i ninja, anche di alto grado, venivano utilizzati come supporto alla popolazione in lavori umili, o per aumentare la qualità della vita in giro per il continente, quindi capitava che all'arrivo di una richiesta urgente, mancassero le forze da impiegare. Fortunatamente per Kiri, quello non era il caso, infatti nel villaggio erano presenti i migliori combattenti della città.
    Quando alle porte si presentò questo strano ragazzo, quasi senza equipaggiamento, e con una divisa ninja sconosciuta, i guardiani lo perquisirono, e poi, riconoscendo la fretta e la preoccupazione che caratterizzavano il giovane, lo lasciarono passare, e dirigersi in amministrazione.
    Quel giorno, il Mizukage, ovvero l'unica persona che avrebbe dovuto ricevere il messaggio in questione, era assente, probabilmente si trovava dai draghi, o forse in consiglio con un altro Kage; sarebbe stato assente per un giorno al massimo, ma il destino lo volle lontano da Kiri, proprio quel giorno. Al suo posto, non perchè ne stesse facendo le veci, ma proprio perchè si trovava nel suo ufficio, c'era Sanjuro, lo sciamano strambo di Kiri. Il giovanotto non sapeva con chi parlare, e quando si trovò davanti lo strano tizio con tanto di maschera, pensò di avere davanti il temibile Mizukage, descritto a Shulva per generazioni come il più forte combattente della Nebbia, nonchè capo del villaggio.


    [...]

    Il giovane, si presentò come Riwa, membro del clan delle Scolopendre, difensori di Shulva, giunto a Kiri per consegnare un messaggio vitale per la sua città e per il suo popolo, pregando l'aiuto di Kiri, in nome della pace che sempre aveva caratterizzato i rapporti tra le due città. Sanjuro, che normalmente avrebbe risposto con un rituale o con una benedizione delle sue, riconobbe la preoccupazione che portava il ragazzo a Kiri, e aprì la pergamena, leggendo il messaggio, senza pensare al fatto che era l'ultimo dei ninja che avrebbe dovuto leggerla. La lettera, era indirizzata al Mizukage, dal capoclan delle Scolopendre.

    CITAZIONE
    "Nobile Mizukage, capo del villaggio della Nebbia, e noto guerriero fin nelle nostre terre. Il mio nome è Surwa, capoclan delle Scolopendre, difensori di Shulva. Giungo a voi nella nostra ora più buia, affidando al mio fratello minore Riwa, questo messaggio. La nostra città è sotto assedio ormai da un decennio, e le nostre forze non riescono più a resistere.
    Le richieste di aiuto inviate ai regni vicini, hanno causato solo l'arrivo di numerosi predoni, interessati ai tesori della nostra città, piuttosto che alla salvezza del nostro popolo; inviateci dei fidati ninja, in modo da avere prova tangibile della nostra situazione, nella speranza di un aiuto dai regni occidentali, antica terra degli Shulviani. E' il nostro momento più disperato, e un vostro rifiuto, significherà senza dubbio la nostra estinzione.
    Surwa "

    Il giovane dai capelli biondi avrebbe confermato il racconto.
    Preoccupato, Sanjuro fece ricorso a tutto quello che sapeva sulla città di Shulva. Quando era guardia del Daimyo dell'acqua, aveva avuto a che fare con gli Shulviani, persino a stretto contatto, risultando persino in debito con alcuni di loro. Avrebbe fatto il possibile per aiutare gli alleati che Kiri aveva ad est, anche se non aveva la minima idea che mentre lui si trovava a Genosha, i rapporti tra Kiri e Shulva, si erano praticamente annullati.
    Sanjuro compilò un foglio presente nella scrivania di Itai, un modulo di reclutamento, firmandolo ovviamente come il Mizukage, e lo inviò con estrema urgenza in accademia, specificando che Kiri avrebbe inviato immediatamente 3 suoi ninja, richiedendo un ulteriore aiuto da un altro villaggio. Akira, Meika e Ryuu avrebbero ricevuto una richiesta di mobilitazione immediata verso il porto di Kiri, per una missione di livello B.
    L'accademia avrebbe inviato il ninja più vicino a Kiri disponibile, che in quel caso, aveva il nome di Haruki, da Suna.
    La missione era catalogata come Soccorso-Investigazione, e recitava di accompagnare lo Shulviano Riwa nella sua città natale, per scoprire cosa succedeva alla Città Infame, per fornire aiuto sul posto, e in caso di pericolo elevato, ripiegare per portare informazioni.


    [Haruki]

    Il Sunese avrebbe ricevuto indicazioni riguardo un randez-vous nel paese del miele con i compagni di Kiri e lo Shulviano, dove, tutti assieme, avrebbero preso parte ad una carovana di mercanti diretti nel paese della Palude, per poi dividersi e arrivare alle porte di Shulva.

    [Il trio Kiriano]

    I tre ninja di Kiri, ritenuti da Sanjuro i più abili, avrebbero preso parte con Riwa ad una traversata verso il paese del miele; il ragazzo era giunto con una piccola imbarcazione attraccata appena fuori Kiri, e dato il buon tempo atmosferico, sarebbero giunto sull'altro continente nel giro di poche ore. Lì avrebbero dovuto attendere Haruki, per procedere tutti assieme fino alle porte di Shulva.

    Nel frattempo, avrebbero potuto ottenere tutte le informazioni possibili dal loro compagno straniero, Riwa, un ragazzo di circa quindici anni, piuttosto magro, con degli sbarazzini capelli biondi, e una grande luce negli occhi. Il ragazzo era cresciuto nella città infame, e forse sarebbe stato la migliore fonte di informazione in mano ai ninja.
     
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