[Gioco] Gli infami venti di Shulva

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  1. Jotaro Jaku
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    La via per Shulva



    Riwa fu accolto calorosamente dai ninja di Kiri e dal messo di Suna. La sorella gli aveva narrato dei Kiriani come di gente fredda come i luoghi che abitavano, ma le cose erano molto cambiate da quando i primi Shulviani avevano abbandonato il continente per cercare una casa lontana dalla guerra. La traversata verso il Miele fu tranquilla, così come il congiungimento con Haruki di Suna. Al giovane Riwa piacevano questi ninja, erano giovani e pieni di energia; dovevano piacergli, perchè erano l'ultima speranza della sua città.
    Nei momenti di calma, o di noia, i ninja diressero quesiti allo Shulviano, chiedendogli di narrare loro i dettagli principali riguardo l'organizzazione della città di pietra, così come riguardo la sua storia. Riwa avrebbe risposto prontamente a tutte le domande come si confà ad un giovane soldato interpellato da dei superiori.

    - Shulva, la mia patria, è una città scavata nella roccia, in profondità nel terreno. E' stata fondata dagli uomini del vostro continente, molti decenni fa, dai pellegrini che fuggirono alla grande guerra per proteggere le loro famiglie. Per molto tempo la città è cresciuta in popolazione e ricchezza, nessun nemico aveva mai superato il Ponte, l'entrata principale, fino a 30 anni fa. Io non ero ancora nato, quindi posso solo riportarvi i racconti di Shulva: 3 decenni fa, un grande terremoto ebbe origine nelle profondità, e da esso nacque un orribile miasma, una corrente di aria marcia che uccise gran parte della popolazione. Come se non bastasse, quasi contemporaneamente, i due clan principali della città furono come corrotti da qualcosa di orribile, e si ribellarono, iniziando a massacrare i loro stessi fratelli. Ora la poca resistenza è chiusa tra due fuochi. Fuori dalla città sono accampati i briganti che vogliono saccheggiarla, e nella parte più interna, i rivoltosi vogliono eliminare i pochi di noi rimasti fedeli. -

    Durante il racconto, lo sguardo del ragazzo iniziò a disallinearsi con quelli dei ninja, procedendo a fissare il vuoto in mezzo ai propri piedi. La situazione doveva causargli molto dolore a livello personale. Era chiaro che i pochi rimasti a difendere la città, non avevano molte speranze in cuor loro, di vincere questa lotta. Riwa riprese.

    - Nel villaggio ci sono due soli clan, e ogni Shulviano appartiene ad uno di questi due: il clan delle Scolopendre, di cui faccio parte, ovvero la milizia, e il clan delle Lucciole, ovvero i soldati speciali. Prima del cataclisma, entrambe le famiglie contavano migliaia di membri. Oggi noi siamo rimasti in meno di duecento, mentre le lucciole non saprei, non si fanno vedere molto spesso, ma non penso siano più di qualche decina. Mentre i rivoltosi sono molti più di noi, ci superano in numero di 3 o 4 volte. Ma non ne abbiamo una certezza esatta. -

    Quindi il giovane combattente avrebbe spiegato ai ninja la conformazione della città, e fugato i dubbi riguardanti la motivazione dell'isolamento di Shulva, rendendo chiaro ai ninja che la situazione in quel luogo era molto peggiore di come la lettera lasciasse presagire; mettendo in chiaro che la loro missione era più di indagine, che di aiuto diretto. In 4 avrebbero potuto fare il giusto, ma sarebbero stati testimoni del grande pericolo che la caduta della città avrebbe generato, per tutti.

    - Shulva è stata creata verticalmente, su 4 pilastri. I pilastri sono collegati tra loro in modo che il primo, l'unico attaccato unicamente al soffitto e non anche alle pareti della grotta, si unisca al secondo. Il terzo si trova accanto al secondo, dalla parte opposta della grotta, e il quarto è situato alla fine di questa, davanti al terzo. Ogni pilastro è collegato da una serie di ponti di pietra posti a vari piani della città. Al momento, la resistenza è barricata dentro al primo pilastro. Abbiamo notizie di piccoli focolai di resistenza nel secondo dalle Lucciole, infiltrate dentro di esso. Non sappiamo nulla di cosa succeda nel terzo, tantomeno nel quarto, che già al tempo della pace era appannaggio di pochi membri della città.
    A rendere il tutto più ospitale, nelle montagne fuori da Shulva e nelle pianure oltre queste, sono accampati clan di banditi che a rotazione provano a sfondare i cancelli. Ecco spiegato il motivo del nostro isolamento, ci è difficile vivere all'interno, e veniamo massacrati se proviamo ad uscire. Io stesso per giungere a voi, ho dovuto viaggiare da solo, di notte, nascondendomi il più possibile per non essere localizzato, e dovremo fare lo stesso anche noi, se vogliamo entrare senza essere scoperti. -


    Il gruppo avrebbe potuto trovare molte carovane che avrebbero offerto loro un passaggio sicuro dal paese del Miele all'ultima grande città nel paese della Palude, prima dei Grandi Acquitrini. Riwa avrebbe spiegato ai ninja che per raggiungere Shulva avrebbero avuto due scelte. La prima, più rapida, sarebbe stata quella di attraversare direttamente le paludi; la pericolosità sarebbe stata piuttosto bassa, nella peggiore delle ipotesi avrebbero trovato sul loro cammino molti insetti, qualche belva, e forse piccoli gruppi di saccheggiatori o reietti, oltre a qualche mercante coraggioso. Ma certamente avrebbero puzzato in maniera terrificante, cosa che in direzione Kiri non avrebbe causato molti problemi, infatti Riwa aveva scelto quella strada all'andata; ma al ritorno, essendo l'entrata del passo di Shulva subito dopo le paludi, non ripulirsi accuratamente avrebbe di sicuro significato essere scoperti dai segugi dei vari predoni accampati fuori da Shulva. Seguire questo percorso avrebbe richiesto 3 giorni.
    Se invece avessero voluto percorrere una strada più lunga, ma più sicura, a parte per le intemperie, avrebbero dovuto indirizzare il cammino dalle paludi, verso nord ovest, circumnavigando il paese della Palude, scegliendo le montagne del paese del Lupo, quindi quelle del paese dell'Uccello, quindi fino a quelle nel confine della Foresta, e sarebbero arrivati a Shulva da nord. Avrebbero avuto la compagnia di carovane di mercanti, soldati dei vari regni posti a protezione delle strade, molto freddo, e poca palude. Ma avrebbero impiegato quasi 2 settimane. Secondo il giovane, data la situazione in cui versava Shulva, il tragitto più breve sarebbe stato il migliore, ma lui era un miliziano, non esperto di tattiche ninja, nella sua mente c'era solo la fretta. Stava ai ninja la scelta del percorso da seguire. Lo Shulviano si sarebbe adattato.


     
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