[QdV]La Grande Retata - Il Mercato

Missione per Ayuuki, Maki, Akikazu e Asami

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    Falce dei Kaguya


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    Y Danone
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    Il Mercato Orientale di Konoha

    Il Mercato Orientale di Konoha era letteralmente un quartiere, ad Est del Villaggio, una gigantesca zona non realmente abitata, ma tenuta in ordine per funzionare come mercato, sempre ottimamente alimentato ed animato.
    Il Mercato, dalle indicazioni che i quattro giovani ninja avrebbero ricevuto, era di fatto un'area circolare con quattro ingressi, uno per ogni punto cardinale.
    Gli ingressi davano ad altrettanti corridoi, da cui era possibile entrare nelle diverse zone del Mercato: la zona degli abbigliamenti, a Sud-Est; la zona adibita alla vendita di frutta e cibi a breve scadenza, a Nord-Ovest; la zona per gli alimenti a più lunga conservazione a Nord-Est; la zona per i beni casalinghi a Sud-Ovest.
    L'intero Quartiere aveva un raggio di 1 km ed al suo centro c'era un anello, più piccolo, la piazza centrale, di circa 100 metri di raggio, caratterizzato da una grossa fontana costruita per rappresentare il simbolo del villaggio della Foglia, dove, durante il giorno, molti bambini e famigliole, si sedevano, o giocavano.

    Quella notte sarebbe stata abbastanza movimentata, come tutte le notti del mercato: nei settori settentrionali i mercanti ed i loro fornitori contrattavano e scambiavano merci andate a male con quelle ancora buone; nel quartiere Sud-Est alcuni mercanti stavano sistemando le loro piccole botteghe, o i tavoli dove presentavano ogni sorta di vestiario ed egualmente avveniva anche nell'altro settore meridionale.
    Anche i diversi stand dei vari mercanti erano i più variegati: alcuni avevano semplicemente un tavolo con sopra gli oggetti che vendevano, altri avevano piccole salette, altri ancora addirittura dei container con dentro decine e decine di oggetti.
    Le informazioni raccolte dalle investigazioni, sia sul prigioniero dell'Edera, sia mediante altre indagini precedenti, avrebbero dato una lista di sei sospetti in quel mercato che potevano essere legati all'Edera.

    Rasgo: un venditore di coltelli ed altri utensili casalinghi, nel settore Sud-Ovest, secondo le informazioni della polizia di Konoha era stato più volte visto insieme al prigioniero dell'Edera ed era rinomato per essere una testa calda ed un tipo da risse... i coltelli non li vendeva soltanto.
    Mana Yamanaka: aveva un piccolo negozio di fiori nel settore Sud-Ovest, seppur alcune voci sostenevano che più che fiori lei offrisse altri "servizi" e, considerato l'elevato numero di clienti che andavano ogni giorni al suo stand, oltre al fatto che il suo stesso clan avesse interrotto ogni contatto con lei, la ragazza era quanto mai una sospettata.
    Ilo & Sifo: due fratelli che si occupano della vendita del pesce in un piccolo container nel settore Settentrionale. Le indagini della polizia li ritenevano una coppia molto sospetta perché i loro affari erano al limite del fallimento eppure non dimostravano per niente delle difficoltà economiche di qualsiasi genere, anzi. Inoltre, dalle informazioni ottenute nelle investigazioni mentali del prigioniero, era apparso il volto ed il nome di Ilo, il maggiore dei due fratelli.
    Kara: venditrice di alcolici nell'area Nord-Est, anche il suo nome era saltato fuori dalle investigazioni mentali del prigioniero, seppur non era mai stata notata prima da nessuna indagine delle forze dell'ordine della Foglia.
    Luho: venditore di pelli dell'area Sud-Est, un uomo abbastanza anziano e zoppo, secondo alcune voci, uno shinobi ritiratosi dopo una menomazione che lo portò a perdere una gamba: offre sempre al mercato le migliori pelli degli animali più esotici, provenienti da luoghi come Genosha, o le isole al di là del Mare a Nord di Kiri, o ancora strani piumaggi di animali provenienti da oltre Iwa. Nessuno sa come si procuri tutto ciò, né fin dove, ed in che modo, si espandano i suoi commerci.

    Stava al gruppo di giovani shinobi scegliere come individuare ed investigare qualcuno, o tutti, fra questi sei individui, considerando appunto, come aveva detto il loro Hokage: il mercato era un luogo vivo anche in piena notte.

    A breve topic di OT nell'OT del GDR


    Edited by F e n i x - 21/4/2016, 17:29
     
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  2. **Kat**
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    IV ~ Team Gamma: Nuove identità


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    opo aver ricevuto le ultime direttive da Raizen-sama, che consegnò un fascicolo con alcune informazioni sulle attività sospette dell’Edera a Konohagakure no Sato, il Team capitanato dalla Fuyutsuki uscì dagli uffici Amministrativi per poter organizzarsi per la missione d’infiltrazione.
    La Genin prese una profonda boccata d’aria fresca e puntò lo sguardo cristallino verso il cielo stellato. Le strade erano ancora deserte e solo pochi lampioni diradavano le ombre della notte. Solo quando la ragazza varcò l’arcata che separava gli Uffici amministrativi dalla strada principale del Villaggio si rese conto dell’immensa responsabilità che l’Hokage le aveva affidato. Lo strano liquido che aveva assunto e la tristezza di non essere in squadra con Shinpachi-kun, allievo del Dojo, passarono in secondo piano. Ora non era più la ragazzina sprovveduta ed ingenua che aveva quasi rovinato la copertura di Atasuke-sama nella missione d’infiltrazione all’Arena del Purgatorio. Era una Kunoichi del villaggio della Foglia che doveva guidare tre sottoposti in un covo di malviventi.
    Sospirò leggermente per permettere all’ansia ed ai mille pensieri che affollavano la sua mente di abbandonare il suo animo. Era pronta ad indossare una nuova maschera, un nuovo abito. Quello di Capo-Team. Si voltò per osservare con sguardo serio i tre componenti della sua squadra. - Prima d’incamminarci verso il Mercato, direi di fare un piccolo Briefing. Immagino che avete tutti compreso l’importanza di questa missione e la sua pericolosità. Mantenere una buona copertura è di vitale importanze. Se riuscirete tutti a recitare il vostro ruolo ed a combinare le vostre abilità con quelle dei vostri compagni.. tutto andrà bene! - Stava facendo delle premesse. Esigeva rispetto, collaborazione e prudenza. - Niente atti d’eroismo. Come vedete siamo il Team con la minor capacità offensiva. Nessuno di noi sfiora minimamente le capacità di un Chuunin. Ma ciò non significa che siamo meno efficienti ed importanti degli altri Team. La nostra forza sarà nel lavoro di squadra. Esigo rispetto e serietà. - Si soffermò maggiormente Maki-kun, colui che aveva dato chiari segni di poca lucidità. Sperava che la sbronza le era passata e come le aveva consigliato Atasuke-sama aveva intenzione di sorvegliarlo costantemente.
    - Per prima cosa direi di nascondere ogni forma di equipaggiamento e segno di riconoscimento. Saremo solo dei semplici cittadini di Konoha. Non voglio vedere coprifronti o armi in bella vista. - E con questo la Fuyutsuki iniziò a nascondere il suo Porta-Kunai all’altezza del busto, allargando l’elastico e la fascia in tessuto, per poi ricoprirlo con la maglietta della sua tuta. Ruotò il Coprifronte e lo trasformò in una fascia per raccogliere la sua chioma castana. Così facendo ogni simbolo della Foglia era occultato. Aspettò che anche i membri del suo Team facessero lo stesso. - Quali sono le vostre capacità? In cosa siete bravi? Personalmente sono abile nel Taijutsu, preferendo il corpo a corpo senz’armi, e conosco le arti mediche. Potrò supportavi con i Ninjutsu medici se qualcosa andrà storto, ma non commettete la leggerezza di abbassare la guardia! In battaglia non avrei abbastanza tempo per curarvi. - Avverte con serietà per poi attendere le risposte di ogni membro del suo Team.
    Prima d’incamminarsi verso la zona a cui erano stati assegnati la Genin divise equamente i documenti che Raizen-sama le aveva affidato ad ogni membro del suo Team. - Queste sono le informazioni raccolte sulla presenza dell’Edera al mercato del Villaggio. Avete poco tempo per memorizzare tutto. Quando avete memorizzato una pagina di questi documenti passatela al vostro compagno. Tutti dobbiamo essere consapevoli ed informati sulla situazione e i sospettati con cui andremo ad interagire. -
    Senza esitare a questo punto s’incamminò verso il Mercato, situato nella parte Orientale del Villaggio. Era un posto molto frequentato anche al calare del sole, con mercanti e fornitori che contrattavano pazientemente per offrire il miglior prodotto all’alba del nuovo giorno ai clienti. Invitò il suo Team a percorrere strade secondarie e poco illuminate, visto che molti del suo Team non sapevano manipolare ancora adeguatamente il Chakra per camminare su pareti verticali e quindi saltare di palazzo in palazzo. Sfruttò quei minuti di marcia per memorizzare le informazioni riportate sul fascicolo, passandolo anche ai membri del suo Team. Desiderava arrivare al mercato preparata e ben informata. Prima di entrare nel Mercato la Fuyutsuki decise di proporre un ulteriore Briefing, fermandosi in un vicoletto deserto in prossimità dell’entrata Nord. - Secondo le informazioni dell’Hokage.. - E sventolò i fascicoli che avevano appena studiato. - … Ci sono ben sei individui sospetti. Tutti legati al prigioniero dell’Edera, direi di soffermarci maggiormente sulle persone, i cui legami sono stati scoperti con la lettura mentale. È sicuramente un dato rilevante. Dobbiamo capire la natura dei rapporti tra il prigioniero e queste persone. Evitate domande dirette. - Osservò attentamente i tre Shinobi di Konoha. - Inizieremo con i Fratelli Ilo e Sifo, mercanti di pesce nel settore Nord, e Kara, venditrice di Alcolici nell'area Nord-Est. Il fratello maggiore Ilo e Kara sono stati ricollegati al prigioniero dell’Edera grazie alle investigazioni mentali. Ci divideremo in due gruppi. Asami-chan, tu sarai la cugina di Akikazu-kun, in giro per il mercato nella speranza di contenere l’entusiasmo del tuo giovane nipotino, scappato di casa e particolarmente vivace, disubbidiente. Inventatevi una storia plausibile e fate visita ai Fratelli Ilo e Sifo. - Attese eventuali repliche. Non voleva frammentare troppo il Team, data l’inesperienza dei suoi membri. Così facendo le ricerche sarebbero state molto più lente e dispendiose, ma temeva per la sicurezza dei suoi uomini. - Invece noi due, Maki-kun, andremo dalla venditrice di alcolici. Sarai il mio alcolizzato e spregevole fratello maggiore che desidera vendere sua sorella, prostituirla per un paio di bottiglie di Rhum. Siamo orfani da tenera età, accolti nell’orfanotrofio di Konoha. Ora viviamo in miseria in un appartamento nel sobborgo del Villaggio. Sarò Yae Nishimura e tu... Eiji Nishimura. - Abbozzò un lieve sorriso, aveva appena stabilito i ruoli da interpretare. - Ci ritroviamo qui, in questo vicoletto in prossimità del Cancello Nord, per aggiornarci sulle informazioni raccolte. - Annuì. - Ah.. dimenticavo… Siamo la squadra Gamma! Rendiamo l’Hokage fiero di noi. -
    E dopo ulteriori raccomandazioni decise d’iniziare ufficialmente la missione. Infatti si separò dal resto del gruppo, insieme all’alcolizzato per poter addentrarsi nel mercato, che nonostante le ombre della notte sembrava pieno di vita. I due gruppi presero strade diverse, percorsi diversi, per addentrarsi nel settore Nord del Mercato, come pattuito.
    La Fuyutsuki lanciò qualche piccola occhiata verso l’uomo dalla chioma bionda. In effetti, anche grazie al suo aspetto trasandato, appariva più vecchio del necessario. E la copertura calzava a pennello su Maki-kun - Sono certa che non faticherai ad interpretare il tuo ruolo. - Sussurrò all'orecchio dell'uomo. Quella confessione le strappò un sorriso sulle labbra. E mentre si avvicinavano, passo dopo passo, al banco degli Alcolici della sospetta la Genin iniziò a chiudersi nella spalle ed a guardarsi intorno intimorita. Non era una brava attrice, ma stava già entrando nel suo ruolo. Il resto del lavoro era nelle mani di Maki-kun. Lei aveva intenzione di tenerlo d’occhio.


     
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  3. Maki Baian
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    Baian aveva subito una frattura al setto nasale, una al dito e gli erano state strizzate con vigore le parti basse. Tutto questo però non aveva intaccato minimamente il suo spirito.
    Usciti dalla sala amministrativa il biondo camminava con una tranquillità ed una serenità disarmanti, si guardava attorno fischiettando come se fosse a passeggio, sembrava non sentire minimamente la pressione di una missione e appariva e scompariva ad intermittenza alla stregua di uno spettro ora al fianco di Ayuuki ed ora a quello di Asami quasi avesse il dono dell'ubiquità per domandare loro dove abitassero, quali locali frequentassero, che hobby avessero e se a fine missione fossero venute assieme a lui a bere qualcosa per festeggiare.
    L'invito a bere lo estese anche ad Akikazu, fu l'unica cosa che gli domandò, perchè troppo preso dalle due belle kunoichi.
    L'aria fresca e frizzante della notte era un toccasana per il suo post sbronza, si sentiva rinvigorito, più in forma che mai.

    -Prima d’incamminarci verso il Mercato, direi di fare un piccolo Briefing. Immagino che avete tutti compreso l’importanza di questa missione e la sua pericolosità. Mantenere una buona copertura è di vitale importanze. Se riuscirete tutti a recitare il vostro ruolo ed a combinare le vostre abilità con quelle dei vostri compagni.. tutto andrà bene! Niente atti d’eroismo. Come vedete siamo il Team con la minor capacità offensiva. Nessuno di noi sfiora minimamente le capacità di un Chuunin. Ma ciò non significa che siamo meno efficienti ed importanti degli altri Team. La nostra forza sarà nel lavoro di squadra. Esigo rispetto e serietà.-

    Baian notò che Ayuuki si stesse riferendo in particolar modo a lui, ricambiò facendole l'occhiolino.

    - Per prima cosa direi di nascondere ogni forma di equipaggiamento e segno di riconoscimento. Saremo solo dei semplici cittadini di Konoha. Non voglio vedere coprifronti o armi in bella vista. -

    Mi piace quando dai degli ordini... sei più sexy!

    Commentò divertito.
    Baian non aveva ancora il coprifronte ninja essendo ancora uno studente, la sacca porta kunai era legata alla cintura, così come il suo hanbo, infilato nella stessa dietro la schiena.
    L'ampio kimono con trama floreale che indossava sopra gli hakama grigio chiaro nascondeva già tutto alla perfezione.

    - Quali sono le vostre capacità? In cosa siete bravi? Personalmente sono abile nel Taijutsu, preferendo il corpo a corpo senz’armi, e conosco le arti mediche. Potrò supportavi con i Ninjutsu medici se qualcosa andrà storto, ma non commettete la leggerezza di abbassare la guardia! In battaglia non avrei abbastanza tempo per curarvi. -

    mmh vediamo... io sono bravo a bere, oziare, sono un discreto ballerino e anche in cucina me la cavo... per il resto sono piuttosto mediocre.

    Rispose sorridendo.
    In realtà, dietro quell'aria da cazzone, si nascondeva un grande esperto nel combattimento ravvicinato: Baian conosceva diversi stili di arti marziali, era un pugile fenomenale ed era anche un esperto di atterramenti e leve articolari come aveva dimostrato durante il suo primo scontro d'allenamento contro Yato Senju riuscendo ad immobilizzarlo con con una leva al tendine d'achille, tecnicamente era due spanne al di sopra di qualsiasi studente, forse anche più esperto di un genin.

    Ayuuki poi fece passare al suo team le carte con le informazioni della missione, raccomandandosi di impararle a memoria e di farle circolare, pagina per pagina, ai compagni non appena memorizzate.
    Baian si limitò a fissarle con sufficienza, forse non le lesse nemmeno, ma prestò estrema attenzione quando la genin espose il piano: lui avrebbe collaborato direttamente con lei e la sua meta era la venditrice di alcolici.
    Dopo tutto sulla sua testa pendeva una duplice spada di Damocle, quella di Atasuke e quella dell'Hokage che lo aveva minacciato senza mezzi termini, non poteva di certo compromettere la missione.


    Sono certa che non faticherai ad interpretare il tuo ruolo


    Baian arrestò il passo.

    Darò il masso gran capo!

    Rispose divertito.
    Chissà se il divieto di alcolici imposto dall'hokage potesse trovare una piccola deroga visto il ruolo che avrebbe dovuto interpretare. Dopo tutto nessuno reggeva l'alcool come Baian, in questo campo era un vero mostro, qualcosa di inumano e qualche bicchierino non avrebbe di certo compromesso la sua lucidità.
    Arrivati nei pressi della bancarella Ayuuki iniziò ad interpretare la sua parte e Baian decise di approfittarne.
    Un sorrisetto maligno segnò il suo volto mentre i suoi occhi celati dalla frangia bionda le gettarono una fugace occhiata realizzando che poteva trarre un'enorme vantaggio dalla situazione.

    Buona Sera

    Il biondo sorrise amichevolmente alla venditrice.

    Voglio del rhum! due barili....che tipo di rhum vendete ? dolce o secco ? da dove arriva ?

    e prima che potesse rispondere aggiunse.

    ...e non raccontarmi stronzate che mi basta un sorso per capire se mi stai dicendo la verità. Non provare a vendermi qualcosa per qualcos'altro.

    Maki la fissò con un certo rigore. Essendo un gran bevitore non stava di certo scherzando, conosceva alla perfezione tutti i tipi di alcolici, le loro varianti e le loro particolarità.
    In questo modo, domandandole sulla provenienza della merce, avrebbe potuto trarre qualche conclusione su un eventuale legame con l'Edera e con i suoi traffici clandestini.

    Per quel che riguarda il pagamento... questa è la mia dolce sorellina!

    Maki l'abbracciò, sorridendo malignamente alla mercante.

    Se la farai lavorare come puttanella, o la venderai nei giusti locali sono certo che sarai tu a fare un affare.

    Seguendo il piano di Ayuuki avremmo saggiato la moralità della venditrice o se avesse legami anche indiretti con la prostituzione e quindi con l'edera ? Era questo il piano della kunoichi?

    Non voglio cercare di convicerti che valga due barili di rhum, ma guarda che bel culetto In quel momento la schiaffeggiò con una vigorosa pacca sulle natiche e che belle tette morbide la sua mano languida poi le avvolse il seno tra palmo e dita per poi strizzarlo a ripetizione come se fosse un anti-stress.

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    Cara Ayuuki sto seguendo pedestremente i tuoi ordini, devo essere il tuo spregevole fratello no ? uh hu uh Pensò divertito consapevole che la ragazza non potesse reagire per non fare saltare la copertura.

    Allora ?! Spinse in avanti indispettito la ragazza verso la bancarella, come se non fosse altro che della merce, un mero oggetto di scambio. Ci stai ? Non ho tempo da perdere!

    La fissò con serietà, come se ci tenesse particolarmente all'affare.
     
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    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato Ayuuki
    Parlato Maki


    Ormai alle squadre furono state assegnate le varie mansioni ed ognuno di loro, dopo il congedo dell’Hokage, si apprestò a raggiungere la porta. Asami Hoshiyama, in squadra con il giovanissimo Akikazu e l’ubriaco Maki, aspettava Ayuuki per uscire dal palazzo e dare il via alla missione. Infatti era lei, incaricata dall’Hokage, a guidare il gruppo dei giovani shinobi. Così, dopo aver preso un fascicolo dalla mani del capo villaggio, uscì dalla stanza seguita dai componenti della sua squadra. Asami fece lo stesso percorso fatto in precedenza, con una sola differenza: questa volta non era sola. Rumore dei suoi passi era accompagnato da quello degli altri e in quel momento il corridoio risultava più chiassoso e animato. La neo-genin avanzava a passo moderato restando leggermente alle spalle di Ayuuki.

    §…§

    Asami, come sempre, incontrava ragazze più basse di lei. Già dall’età di 15 anni la sua altezza era superiore rispetto a quella delle varie ragazze che lavoravano per la famiglia Hoshiyama. In quella casa nessuna donna era più alta di lei. Nemmeno sua madre che nonostante la sua altezza minuta, comunque spiccava per la sua innaturale bellezza ed eleganza all’interno della dimora. Prima o poi sperava d’incontrare qualche ragazza più alta di lei, ma quello non era il luogo adatto. Continuò a camminare guardando la ragazza per poi spostare il suo sguardo sul fascicolo. Lì c’erano tutte le informazioni necessarie per lo svolgimento della missione. Quando oltrepassò gli uffici amministrativi sentì un vento fresco che le accarezzò la pelle e mosse leggermente i suoi lunghi capelli. Il cielo stellato e quest’aria che lei tanto amava, rendevano la serata perfetta. Amava la frescura di quel vento e ancor di più le stelle. Ma per quale strano motiva amava così tanto le stelle? Forse per la loro capacità di riempire il cielo donandogli un’aria mistica. Oppure perchè ogni essere umano si sentiva più al sicuro sapendo della propria presenza. Come una sottospecie di protezione. Forse la loro presenza proprio quella notte non era così casuale, vista la missione che dovevano affrontare i vari shinobi. La ragazza dagli occhi verdi continuò a guardare le stelle con molta serenità. A riportarla alla realtà fu la voce di Ayuuki che introdusse una piccola premessa per la riuscita della missione.

    -Prima d’incamminarci verso il Mercato, direi di fare un piccolo Briefing. Immagino che avete tutti compreso l’importanza di questa missione e la sua pericolosità. Mantenere una buona copertura è di vitale importanze. Se riuscirete tutti a recitare il vostro ruolo ed a combinare le vostre abilità con quelle dei vostri compagni.. tutto andrà bene! Niente atti d’eroismo. Come vedete siamo il Team con la minor capacità offensiva. Nessuno di noi sfiora minimamente le capacità di un Chuunin. Ma ciò non significa che siamo meno efficienti ed importanti degli altri Team. La nostra forza sarà nel lavoro di squadra. Esigo rispetto e serietà.-

    In effetti il team era composto principalmente dalle nuove leve del villaggio. Asami aveva appena ricevuto il coprifronte e non aveva mai affrontato una missione prima di allora. In più tutto ciò che sa del mondo ninja lo ha studiato da vari libri e non da storie narrate dai suoi genitori. Maki e Akikazu erano solo degli studenti ma se il Kage li aveva convocati doveva pur esserci un motivo valido. Ayuuki forse era colei che risultava la più esperta fra i 4. Evidentemente il capo del villaggio già la conosceva e aveva fiducia in lei. Dalle sue parole si poteva percepire un grande senso del dovere e professionalità. Evidentemente i suoi genitori erano già dei ninja e già dall’infanzia gli avevano trasmesso i valori di uno shinobi. Ma come si sarebbe comportata sapendo che in squadra c’era anche l’imprevedibile ninja mezzo ubriaco? La ragazza assunse un’aria pensierosa guardando prima il ragazzo dai capelli biondi e successivamente il Capo-team.

    §Speriamo che vada tutto liscio come l’olio…§

    -Per prima cosa direi di nascondere ogni forma di equipaggiamento e segno di riconoscimento. Saremo solo dei semplici cittadini di Konoha. Non voglio vedere coprifronti o armi in bella vista.-

    Essendo una missione d’infiltrazione era necessario nascondere ogni indizio sulla loro identità. La ragazza aveva indosso il coprifronte, all’altezza del collo, e un piccolo marsupio. All’interno di esso c’erano gli spiedi, i due tonici e uno specchietto in metallo. Inizò a nascondere il coprifronte. Così lo slacciò e, tenendolo con la mano destra, cominciò a guardare la placca metallica con sopra inciso il simbolo del villaggio. Come poteva nasconderlo?

    §Ma certo!§

    Decise di indossare il coprifronte a mò di foulard, sempre intorno al collo. Ruotò il coprifronte così da nascondere la placca metallica. Così sembrava un semplice accessorio. Il problema adesso era il marsupio. Ce l’aveva all’altezza della coscia, ma non voleva rischiare poichè la gonna aperta che indossava non riusciva a coprire del tutto l’equipaggiamento. Visto che all’interno del marsupio c’erano pochissimi oggetti era abbastanza sottile da nasconderlo invece nel suo stivale. Fece avanti e indietro cercando di capire se il marsupio, appena nascosto, poteva dargli fastidio durante la missione.

    §Mmm… Così può andare...§

    Quando tutti i membri della squadra furono pronti per cominciare, la ragazza dagli occhi azzurri pronunciò parola.

    -Quali sono le vostre capacità? In cosa siete bravi? Personalmente sono abile nel Taijutsu, preferendo il corpo a corpo senz’armi, e conosco le arti mediche. Potrò supportavi con i Ninjutsu medici se qualcosa andrà storto, ma non commettete la leggerezza di abbassare la guardia! In battaglia non avrei abbastanza tempo per curarvi.-

    -Davvero? Che coincidenza! Anch’io conosco le arti mediche!-

    Fece un gran sorriso. A quanto pare non era l’unica in quella squadra a voler proteggere gli abitanti del Paese del Fuoco. Era contenta di aver trovato un’altra ragazza con il suo stesso obbiettivo. Però da quanto aveva capito, l’altra genin conosceva solo Taijutsu . Invece Asami conosceva anche varie Ninjutsu offensive.

    -Comunque, oltre alle arti mediche, conosco varie Taijutsu e Ninjutsu… Sono da poco Genin quindi non aspettativi grandi cose...-

    Ed era vero. Avendo avuto la promozione da pochissimo, era forse la genin più debole in quel momento. Ma aveva tutta la vita per migliorare ed essere all’altezza di ogni situazione. Per il momento si limitava a fare il suo dovere, cioè terminare la missione con il massimo impegno. Almeno voleva terminarla senza creare situazioni pericolose.

    -mmh vediamo... io sono bravo a bere, oziare, sono un discreto ballerino e anche in cucina me la cavo... per il resto sono piuttosto mediocre.-

    §... bravo a bere… discreto ballerino...§

    Tutto disse a parte le sue effettive abilità. Alla diciottenne gli scappò una risata cristallina. Come poteva non ridere a questo ennesimo intervento del giovane dai lunghi capelli biondi? Continuò a ridere finché non si rese conto che in quel momento si trovava nel mezzo di una missione e non era il momento di scherzare. Così improvvisamente smise di ridere e schiarì la voce con dei colpi di tosse. Dopodiché cominciò a parlare.

    -... Ehmm… bhé… almeno sa cucinare… io... sono negata… ahahaha…-

    Mentre diceva quella frase, portò la mano destra dietro la nuca e fece un falso sorriso. Infondo voleva alleggerire un pò la situazione, visto che l’intervento di Maki non era uno dei più intelligenti. Ma, con il suo modo diretto e in quella situazione, anche l’intervento della ragazza poteva risultare tale.

    [...]

    Dopo che ognuno di loro aveva esposto le proprie capacità, il Capo-team distribuì vari documenti. Questi documenti contenevano informazioni preziose per svolgere con cautela la missione. Quando toccò ad Asami leggere i vari documenti, cercò di restare concentrata per memorizzare le varie informazioni. Purtroppo la sua memoria non era ottima e tenere in mente ogni singolo dettaglio, soprattutto dei nomi, non era la sua specialità. Così decise di memorizzare la professione di ogni singolo individuo ed associarlo al sospetto individuato. Cercò tenere in mente ogni singola parola chiave.

    §Bene… quindi i sospettati sono… la venditrice di alcool... apparentemente non sospetta; il venditore di coltelli… ha incontrato svariate volte il prigioniero dell’Edera; la fioraia… che, oltre ai fiori, vende anche “qualcos’altro”; i pescivendoli… affari al limite del fallimento… ciò nonostante non dimostrano difficoltà economiche; per ultimo c’è il venditore di pelli… merce dalla provenienza sospetta...§

    Dopo aver memorizzato per bene lo schema creato nella sua mente passò i documenti a chi ne aveva bisogno. Pochi minuti dopo Ayuuki si fermò in vicoletto.

    -Secondo le informazioni dell’Hokage… Ci sono ben sei individui sospetti. Tutti legati al prigioniero dell’Edera, direi di soffermarci maggiormente sulle persone, i cui legami sono stati scoperti con la lettura mentale. È sicuramente un dato rilevante. Dobbiamo capire la natura dei rapporti tra il prigioniero e queste persone. Evitate domande dirette. Inizieremo con i Fratelli Ilo e Sifo, mercanti di pesce nel settore Nord, e Kara, venditrice di Alcolici nell'area Nord-Est. Il fratello maggiore Ilo e Kara sono stati ricollegati al prigioniero dell’Edera grazie alle investigazioni mentali. Ci divideremo in due gruppi. Asami-chan, tu sarai la cugina di Akikazu-kun, in giro per il mercato nella speranza di contenere l’entusiasmo del tuo giovane nipotino, scappato di casa e particolarmente vivace, disubbidiente. Inventatevi una storia plausibile e fate visita ai Fratelli Ilo e Sifo.-

    La ragazza dai capelli rossi assunse uno sguardo perplesso, alzando leggermente il sopracciglio destro. Il piano di Ayuuki poteva funzionare. Ma la presenza di due ragazzini in un posto che di notte veniva animato solo da venditori e da clienti incalliti, poteva essere al quanto sospetto. Asami preferiva utilizzare una copertura più credibile, come una coppia di ricchi commercianti. Guardò la ragazza dai capelli castani negli occhi, portò la mano destra sul fianco e iniziò ad esporre il suo pensiero.

    -Sinceramente parlando, Ayuuki, ricoprire il ruolo di due ragazzini… nel pieno della notte, può risultare pericoloso… dal mio punto di vista. Può creare meno sospetti un altro ruolo, come quello di una coppia di ricchi commercianti, così potremo girare per il mercato senza creare nessun sospetto. Ovviamente sempre se il mio compagno di squadra è d’accordo con il mio piano…-

    Questa volta rivolse lo sguardo verso il ragazzino. Lei non voleva obbligare nessuno su come agire durante la missione, per questo motivo aspettava la risposta del giovane rivolgendogli un sorriso.

    Invece Ayuuki e Maki dovevano andare dalla venditrice di alcool. Sicuramente il biondo apprezzò la scelta della ragazza.

    -Ci ritroviamo qui, in questo vicoletto in prossimità del Cancello Nord, per aggiornarci sulle informazioni raccolte. Ah.. dimenticavo… Siamo la squadra Gamma! Rendiamo l’Hokage fiero di noi. -


    Dopo questa frase le due squadre cominciarono ad incamminarsi verso l’entrata nord del mercato.

    [...]

    Se il ragazzo precedentemente avesse accettato il suo piano, prima di oltrepassare la zona, Asami avrebbe fermato molti metri prima Akikazu, prendendolo da un braccio.

    -Aspetta Akikazu! Prima di entrare dobbiamo camuffarci.-

    Come recitava il piano di Asami, i due shinobi avrebbero dovuto prendere le sembianze di due ricchi mercanti. Purtroppo non avendo abilità speciale per modificare la voce, avrebbe dovuto trasformarsi per forza in una donna. Così avrebbe materializzato l’immagine di una donna, sulla quarantina d’anni o poco più dai capelli neri raccolti in uno chignon, occhi del medesimo colore dei capelli, occhiali da vista e un vestiario dal tessuto pregiato dai motivi floreali. Dopo aver inquadrato bene l’immagine nella sua mente avrebbe spezzato il sigillo della capra [Tecnica I]. Improvvisamente avrebbe assunto le sembianze di una nobil donna. In più avrebbe diminuito anche la sua altezza reale, portandola a circa 165 cm. Dopodichè avrebbe aspettato anche il suo compagno di squadra per poi immergersi nel immenso mercato. Avrebbe spostato lo sguardo a destra e a sinistra, camminando al fianco di Akikazu guardando con molta attenzione l’immenso posto. Solo dopo minuti dopo i due avrebbero trovato l’obbiettivo.




    Dati Asami
    Chakra: 19/20 Bassi (-1 Tecnica della Trasformazione)
    Ferite:///
    Vitalità: 10/10 Leggere

    Equipaggiamento:
    1 Specchietto in metallo
    1 Tonico recupero minore
    1 Tonico ripristino minore
    10 Spiedi
    Guanti in cuoio

    Slot Difesa I:///
    Slot Difesa II:///
    Slot Difesa III:///

    Slot Azione I:///
    Slot Azione II:///
    Slot Azione III:///

    Slot Tecnica I: Tecnica della Trasformazione
    Slot Tecnica II:///

    Tecnica Utilizzata:

    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:Basso )


    Edited by Zakira - 1/5/2016, 01:39
     
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    AL MERCATO DI KOHONA

    PRESENTAZIONI



    "Parlato/Pensato Akikazu"
    "Parlato Capo-Team


    Appena uscito all'esterno Akikazu prese una bella boccata di aria fresca e ,sempre seguendo il suo Capo-Team, si mise a fischiettare con la testa rivolta verso il cielo. Quando poi la Capo-Team si fermò bruscamente per fare un brifeng Akikazu andò distrattamente quasi a sbattere contro una ragazza poco più bassa di lui. Akikazu era alto più o meno 175 cm e questa ragazza non lo raggiungeva di poco. Se non si sbagliava era stata assegnata proprio al suo Team. Per fortuna la ragazza non si era accorta di niente poiché, a differenza di Akikazu, era attenta a seguire il discorso della loro Capo-Team




    "......Quali sono le vostre capacità? In cosa siete bravi? Personalmente sono abile nel Taijutsu, preferendo il corpo a corpo senz’armi, e conosco le arti mediche. Potrò supportavi con i Ninjutsu medici se qualcosa andrà storto, ma non commettete la leggerezza di abbassare la guardia! In battaglia non avrei abbastanza tempo per curarvi."




    "Che palle! Non ho sentito niente! Perché non mi concentro mai?"




    Pensò Akikazu mentre i suoi compagni rispondevano alle domande poste loro. Così si perse anche quelle risposte e si maledisse mentalmente. Calò poi il silenzio in quel gruppo ed Akikazu si chiese cosa stessero aspettando. Stava per fare quella domanda quando si accorse di non aver ancora risposto alle domande del Capo-Team. Così balbettando un poco all'inizio disse




    "I-Io-Io sono solo uno studente, non ho ancora sviluppato uno stile preferito. Diciamo che ho una preferenza per il corpo a corpo, ma sono ancora inesperto."




    Mentre diceva queste cose si toccò la nuca, imbarazzato e rosso come un peperone. Mentre si stava riprendendo dalla figura di merda gli vennero passati dei fogli che contenevano delle informazioni importanti riguardanti la missione. Per fortuna la sua memoria non era troppo malmessa e così riuscì a memorizzare i nomi, le professioni e le informazioni più importanti riguardanti i sospettati. La Capo-Team assegnò a lui e alla ragazza con la quale si era quasi scontrato il compito di andare a prendere informazioni presso i fratelli Ilo e Sifo. Ma il problema più importante che affliggeva la mente di Akikazu in quel momento critico era la pietrolina che si era misteriosamente infilata nella sua scarpa destra e non voleva saperne di uscire. Gli dava molto fastidio, così tanto che fu tentato più volte di togliersi la scarpa ed eliminare il problema. Quando poi la sua compagna gli chiese cosa ne pensasse del suo piano egli le mostrò una faccia sofferente e poi, appena se ne furono andati gli altri due ninja, si tolse la scarpa e con soddisfazione tolse la pietrolina. Poi, visto che la ragazza lo chiamava si girò e sorridendo disse




    "Scusa per la faccia di prima, ma una pietrolina nella mia scarpa mi stava dando un bel po' di fastidio. Comunque il tuo mi sembra un bel piano!"




    Così mentre la sua compagna si stava trasformando in una signora quarantenne egli si trasformò in un signore trentenne pensando ad un signore molto alto e avvenente. Decise di vestirsi con una giacca nera e dei pantaloni abbinati

    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
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    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
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    . Aveva scelto un signore di quell'età poiché non poteva modificare la sua voce e quindi non voleva assumere le sembianze di una persona troppo vecchia per non essere tradito dalla sua voce troppo cristallina. Prima di entrare nel Mercato però fece un profondo sorriso alla sua compagna e si presentò




    "Sono Akikazu Watanabe e sarà un piacere lavorare con te! Tu come ti chiami?"




    Detto ciò si incamminò al suo fianco iniziando la sua prima e vera missione.


     
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    Falce dei Kaguya


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    Team Gamma - Le due Squadre

    Mercato Nord-Est: Pagoda degli Alcolici

    La Venditrice di alcolici nel settore Nord-Est del grande Mercato di Konoha aveva un'intera sala per l'offerta delle proprie merci, ma forse, non era la definizione più corretta: una sala implicava delle mura che la tenessero chiusa, la sua era una specie di pagoda, una costruzione circolare, parecchio grande, con un gigantesco bancone e dietro lo stesso, al centro, una colonna su cui si potevano vedere alcuni degli alcolici in vendita, una colonna piuttosto alta che apriva sopra di se un tendone, sia per dare un minimo di intimità e sicurezza dagli agenti atmosferici ai clienti, sia, probabilmente, per un senso puramente estetico.
    La Venditrice stessa, malgrado l'ora tarda, era intenta a far scaricare e sistemare diverse casse, per farle sistemare all'interno del suo "negozio", da alcuni fattorini, quando si fermò, sentendo passi inattesi e vedendosi quei due giovani sconosciuti davanti a se.
    Fu il ragazzo a parlare e per tutto il tempo, la donna, decisamente molto più grande, lo guardò in modo perplesso.

    Prima di tutto, ragazzo, se vuoi vendere tua sorella, vai da qualche magnaccio nei quartieri meno eleganti di Konoha, oppure da quella battona di una Yamanaka dalla parte opposta del Mercato, io non commercio persone, ma solo cose da bere!, fu il modo poco gentile e secco con cui la donna si rivolse a Baian, voltando poi lo sguardo verso le merci che aveva in bella vista nel suo "negozio".
    Altra cosa importante: ci sono barili in bella vista? Le mie merci si vendono in bottiglia, per i singoli clienti, o al bicchiere! Vendite all'ingrosso solo per clientele di molto migliori di te, che vorresti vendere tua sorella e te la palpeggi come il lurido deviato che sei..., decisamente Baian non aveva fatto una bella impressione sulla donna.
    Kara, questo il nome della donna, da ciò che i fascicoli dell'Hokage avevano detto loro, si spostò, fermando uno dei fattorini che stavano scaricando le casse, senza minimamente seguire quella discussione, scrutò la cassa, prima che con un semplice cenno del capo convincesse il fattorino a posarla, delicatamente, a terra, ed aprirla.
    Da quella cassa, la donna prese una bottiglia: Questo, ad esempio, è un rhum del Paese del Miele, invecchiato 23 anni; ha un sapore molto persistente e dolce, con un colore, come puoi vedere dalla bottiglia, ambrato, quasi bruno, direi... anche all'olfatto offre odori di melassa molto piacevoli. Ed è solo uno degli alcolici che offriamo... ma che tu, mentecatto di un pervertito, non potrai acquistare finché non avrai vero denaro da offrirmi., avrebbe concluso.

    In tutto quello scambio di battute, forse, almeno Ayuki (o anche Baian se non fosse stato troppo concentrato sugli alcolici e la donna) avrebbe potuto notare un paio di particolari: prima di tutto che i fattorini non lasciavano semplicemente casse piene, ma ne portavano via altrettante con dentro qualcosa, se fossero bottiglie vuote, o meno, non era comprensibile, ma, ad un'osservazione abbastanza attenta si sarebbe notato come le casse non fossero nelle braccia degli uomini più leggere di quelle che lasciavano.
    Inoltre, anche i due fattorini erano piuttosto lugubri, se così si poteva dire, con dei tatuaggi, o cicatrici appena visibili da sotto gli abiti lunghi ed anonimi, se non per il marchio sul retro delle loro casacche, la "Aralia Distribuzioni".
    Forse la donna non si occupava di prostituzione, ma magari qualche tipo di commercio sottobanco lo faceva lo stesso.
    Stava ai due ninja capire come individuare qualche informazione a riguardo.

    Mercato Nord-Ovest: Pescheria Liso

    I due più giovani shinobi diretti verso la pescheria dei fratelli Sifo e Ilio avrebbero trovato un luogo abbastanza semplice ad attenderli: un container, come già i documenti del briefing spiegavano: una struttura di metallo relativamente capiente, alla cui entrata si trovavano in quel momento i due fratelli, intenti ad interagire, a ciò che i due ninja potevano notare, con dei fattorini.
    Dei due solo la kunoichi aveva abilità vagamente sufficienti per percepire, senza essere visti, parte dei discorsi di quel gruppo di persone e ciò che poté sentire, sprazzi dei dialoghi fu:

    CITAZIONE
    Gli affari vanno abbastanza bene qui, direi... non credete anche voi? Abbiamo pochi clienti abituali, ma vi teniamo in fresco la merce, no?
    Finiscila, fratello, lasciali lavorare: hanno ancora 10 casse da caricare ed altre 20 da scaricare per noi... e se li interrompi, non finiranno mai prima dell'alba e lo sai...
    Sì, lo so, la Aralia Distribuzioni deve finire tutti i propri scarichi e carichi prima dell'alba, per poi trasportare tutto nei luoghi stabiliti, lo so.

    In effetti, se i due ninja ci avessero fatto caso, anche i quattro fattorini che facevano avanti ed indietro, mentre i due fratelli li seguivano con lo sguardo, cercando di chiacchierare con qualcuno di loro, avevano delle casacche piuttosto anonime con sopra l'insegna di una singola casa di Distribuzioni per le merci, la Aralia, per l'appunto.
    Ed anche in questo caso, forse, i due giovani ninja avrebbero potuto notare come le casse che portavano via sembravano pesare tanto quanto quelle che consegnavano, seppur, nel caso di una coppia di venditori di pesce con pochi commerci, poteva essere plausibile, per buttar via il pesce andato a male.

    Il vero problema per il duo di ninja travestiti da persone di mezz'età, per quanto meno strani, era come spiegare la loro presenza in cui il mercato era usato più per lo scarico ed il carico delle merci, che per veri e propri commerci ai due venditori di pesce, una volta che questi li avessero individuati.
     
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    V ~ Alla Pagoda di Kara: La ragazzina e l'orco alcolizzato


    A

    ppena furono fuori dall’Amministrazione di Konoha, la Fuyutsuki cercò d’impartire un po’ di ordine nel suo Team. Probabilmente era la Capo-Team più giovane tra i tre scelti da Raizen-sama, ma non aveva nessuna intenzione di guidare con disattenzione i suoi compagni di squadra o lasciarli liberi nel Mercato del Villaggio senza una buona copertura. Il Team Gamma non doveva essere da meno. Quindi propose un rapido breafing prima d’incamminarsi verso la Zona designata dall’Hokage.
    Ciò che impensieriva maggiormente la Genin, non era la pericolosa missione che le era stata affidata, e nemmeno i rischi che poteva correre. Sarebbe stata in grado di contenere l’esuberanza e il tracotante spirito di Maki-kun? L’uomo dalla chioma bionda, anche se era stato minacciato e malmenato dai suoi superiori, non aveva perso di certo il suo spirito esuberante. Sembrava quasi che la sua testa fosse così leggera per la totale mancanza di materia grigia. O almeno questa era la pessima impressione che stava dando alla Fuyutsuki con le sue continue domande inopportune e sgradite avance.
    - Piantala. - Mormorò a denti stretti per non interrompere quel momento di quiete e concentrazione nel bel mezzo del Briefing. Invitò tutti i membri del suo Team a nascondere equipaggiamento e coprifronte. Non era il caso di mostrare troppi segni di riconoscimento. La ragazza osservò ad uno ad uno i Ninja, per essere certa che il loro aspetto fosse assolutamente anonimo. Dovevano sembrare dei semplici cittadini di Konoha. Ciò che avvantaggiava l’intero Team Gamma in questa missione era sicuramente il fatto che i loro volti erano sconosciuti alla maggior parte dei cittadini del Villaggio. Erano solo un gruppo di studenti Accademici e Genin, nessun ruolo di prestigio.
    Ascoltò con estrema attenzione i punti di forza e debolezza di Asami-chan e Akikazu-kun. E rimase sconcertata, ormai stata diventato un’abitudine, alla risposta di Maki-kun. Era davvero uno studente che non spiccava per nessuna dote? Probabilmente la sua passione per l’Alcool non lo rendeva uno studente modello. Cercò di trovare una giusta combinazione tra le loro scarse e ridotte capacità.
    Tirò un sospiro di sollievo non appena la Kunoichi dalla chioma rossa confessò le sue abilità mediche. Sicuramente erano basilari, ma ciò permetteva all’intero Team di avere ben due Ninja capaci di curare. Un dettaglio da non sottovalutare. - Molto bene. Sicuramente le tue capacità ci saranno utili. - Annuì mentre spostò lo sguardo verso il più giovane del Team. Il ragazzino sembrava piuttosto inesperto e dall’attenzione labile. Sperava solo che ciò non mettesse in pericolo l’intero gruppo, soprattutto in una missione così importante, dove bisognava dosare attentamente le parole e le proprie azioni. Bisognava restare vigili ed attenti. - Va bene. Un Team variegato di Ninja ha la finalità di colmare le lacune di ogni singolo membro. Se collaborerai con la tua partner tutto andrà bene! - Rassicurò il ragazzino che sembrava piuttosto confuso e distratto.
    Durante il percorso verso il Mercato di Konogakure no Sato, invitò tutti i membri del suo Team a memorizzare il fascicolo che Raizen-sama aveva concesso alla Fuyutsuki. Conteneva tutte le informazioni utili sui principali sospetti, eventuali complici dell’Edera che si erano annidati nelle fondamenta del Mercato. Asami-chan sembrava una ragazza molto sveglia ed espose saggiamente i suoi dubbi sulle identità di copertura che la Fuyutsuki aveva pensato per loro. - Uhm.. Preferisco compagni di Team capaci di ragionare con la propria testa, che semplici sottoposti pronti a seguire ogni mio ordine. - Sicuramente l’osservazione della ragazza non l’aveva infastidita. - Siamo Ninja poco conosciuti al Villaggio, dato il nostro rango, quindi la Trasformazione potrebbe non essere necessaria. Ed anche compere notturne potrebbero risultare molto sospette, non sappiamo se i negozi sono aperti o stanno solo rifornendo il banco di prodotti freschi. Appoggio comunque la vostra iniziativa, state attenti! La Trasformazione non è sempre la scelta migliore. - Avvertì i due ragazzi prima di dividersi.

    [ … ]

    La Genin aveva preferito portare con sé l’Alcolizzato. Non si fidava di lasciarlo da solo con la rossa e nemmeno con il ragazzino dalla chioma corvina. Seguì alla lettera il suggerimento di Atasuke-sama, doveva sorvegliarlo e punirlo non appena avrebbe commesso una leggerezza.
    Data a differenza d’età, non poteva pensare ad una copertura migliore. In realtà confidava nelle naturali doti di alcolizzato di Maki-kun per rendere quella copertura credibile. Non appena misero piede nel variopinto ed affollato mercato di Konoha, la Fuyutsuki dovette immedesimarsi nella parte della sorellina indifesa e spaventata. Iniziò ad assumere una postura meno spavalda, inarcando leggermente la schiena in avanti. Occhi sbarrati per il timore, lanciando occhiate soprattutto verso il biondo. Doveva apparire intimorita, come una ragazza che aveva subito ingiustizie e soprusi dalla vita, mal protetta dal fratello maggiore. Le mani erano raccolte davanti al petto, congiunte all’altezza del torace. Si stringeva nelle spalle e manteneva il passo cadenzato e sicuro dell’Alcolizzato. Probabilmente Maki-kun era ancora un po’ brillo, quindi non doveva sforzarsi poi tanto nel recitare il suo ruolo.
    Non appena furono giunti nel negozietto per alcolici di Kara, la cui complicità con il prigioniero dell’Edera era saltata fuori solo con la lettura mentale, la Fuyutsuki iniziò a guardarsi intorno, senza perdere quell’atteggiamento timido e sottomesso. - K…Konbanha! - Salutò anche lei la donna dietro al bancone e lasciò la parola allo studente Accademico. Maki-kun era completamente a suo agio in quelle vesti. E la sua approfondita conoscenza di Rhum ed alcolici poteva rivelarsi molto utile. Insomma iniziava ad essere soddisfatta del suo compagno di Team, anche se non apprezzò il suo modo troppo diretto. Evitò di alzare gli occhi al cielo. Si era subito giocato la carta della compravendita della sorellina indifesa in pochi secondi, senza prima conoscere Kara. La Fuyutsuki avrebbe utilizzato sicuramente un approccio più discreto e meno diretto, anche perché desiderava comprendere se in qualche modo anche la Yamanaka fosse coinvolta con l’Edera. Ma per prima cosa bisognava comprendere il ruolo della venditrice di alcolici in tutto ciò.
    Solo in un secondo momento capì come mai l’uomo dalla chioma dorata l’aveva subito offerta come risarcimento alla sua mancanza di denaro. Iniziò a palpeggiarla per sfruttare la situazione a suo vantaggio. Un gesto vile, che la Fuyutsuki non avrebbe dimenticato. Il suo corpo s’irrigidì per il disgusto, sentimenti che ben s’intonavano per una sorellina minore sfruttata e maltrattata dal fratello maggiore. Sentimenti spontanei e veritieri. Non si era nemmeno sforzata di fingere o recitare la propria parte. - O..Oniisan! - Si divincolò da quella sgradevole presa per compiere un passo indietro. - Sono certa… che i nostri genitori non permetterebbero una cosa del genere. Anche se non ci sono più. - Abbassò lo sguardo e cercò di strizzare gli occhi per raccogliere qualche lacrima. Provò a pensare a sua sorella, Ai-chan, e versare qualche lacrima per quel sentimento di abbandono dopo il suo Tradimento.
    La sua recita fu abbastanza convincente, visto che Kara prese subito le sue “difese” non appena notò l’atteggiamento dispotico e da pervertito che aveva assunto Maki-kun. La Fuyutsuki si limitava solo ad abbassare la testa in cerca di una via di fuga da quella situazione. Quasi per dipingere l’uomo al suo fianco come l’orco cattivo della situazione. La venditrice di alcolici fu fin da subito preziosa nel fornire involontariamente importanti informazioni. Aveva esplicitamente accusato Mana Yamanaka di occuparsi di prostituzione nel suo negozio. Un dettaglio che la Genin archiviò nella sua mente. - Signora.. le porgo le mie più sincere scuse per il comportamento di mio fratello. - Sprofondò nella vergogna. Era quasi sul punto di giustificare l’atteggiamento sconsiderato di Maki-kun, quasi per confermare quel rapporto di sudditanza che c’era e che faceva parte della recita pattuita.
    Il Capo-Team rimase in silenzio, permettendo al ragazzo d’interagire con il sospetto. In quel momento i suoi occhi saettarono in ogni angolo della pagoda. Era in cerca d’indizi. I suoi sensi[Percezione 9], così sensibili ed attenti, riuscirono a scorgere diversi particolari. I fattorini, dall’aspetto piuttosto lugubre e poco raccomandabile, stavano non solo scaricando la merce, ma caricavano anche altre casse. Potevano essere sicuramente bottiglie vuote, ma la tensione dei loro muscoli e lo sforzo che impiegavano nel sollevarle smentiva le normali aspettative. Non erano bottiglie vuote. Probabilmente Kara arrotondava le sue entrate con una certa dose di contrabbando. Ma era troppo presto per avanzare una simile accusa, anche solo per un sospetto.
    La Fuyutsuki provò ad avvicinarsi con discrezione verso i due lugubri fattorini. Si accostò all’inizio verso una mensola con alcune bottiglie di vino. Non lesse nemmeno le etichette applicate su di esse, o almeno fece finta di leggerle. Cercò di avvicinarsi quanto possibile alle Casse che stavano caricando e scaricando i due individui, nella speranza d’individuare un’ulteriore indizio. Lasciò a Maki-kun l’arduo compito d’intrattenere Kara. Confidava nelle sue capacità d’intrattenitore. - Psssss! - Cercò di attirare l’attenzione di uno dei due fattorini, nella speranza di costringerli ad interrompere momentaneamente il loro lavoro. Desiderava apparire solo come una disperata fanciulla in cerca di un’ancora di salvezza dal Fratello cattivo. - C’è posto anche per me in quella cassa? - Affermò con un filo di voce, per non farsi sentire da Maki-kun e Kara, continuando la sua recita. Occhi che vagavano verso il presunto fratello, senza celare il suo timore per quell’alcolizzato. - Sembrano molto pesanti. - Solo un’innocente osservazione di una ragazzina. - Portatemi via con voi. Potrei aiutarvi con quel carico.. potrei lavorare per “Aralia Distribuzioni” e dare una svolta alla mia vita! - Era una ragazzina priva di protezione, ingenua e con nulla da perdere. L’obbiettivo perfetto per un’associazione criminale, sempre pronta a reclutare reietti dalle strade. - Ho più forza di quanto pensate! - Era l’unica verità che aveva proferito negli ultimi cinque minuti.


     
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    Dopo la riunione con il Capo-Team, ruolo assunto da Ayuuki Fuyutsuki, il gruppo, formato da Asami Hoshiyama e Akikazu Watanabe, era pronto per la missione. Come proposto dalla ragazza dai capelli rossi, i due decisero di entrare all’interno del mercato nascondendo la propria identità. Ma, come aveva fatto notare l’altra genin, molto probabilmente nessuno li conosceva visto che erano dei semplici shinobi. Nonostante ciò appoggiò l’idea di Asami, mettendoli comunque in guardia. Di sicuro Ayuuki sapeva come muoversi in queste situazioni grazie alla sua notevole esperienza. Ma la neo-genin amava trasgredire le regole o, in questo caso, gli ordini e fare di testa sua almeno per una volta. Questo suo comportamento di sicuro deriva dalla sua situazione familiare e dal potere che suo padre aveva sull’intera famiglia. Quando durante gli anni dell’adolescenza scoprì il suo vero scopo, violò le numerose regole che impose il capo-famiglia rendendosi in poco tempo una persona libera e indipendente.
    Così i due shinobi della foglia si prepararono alla missione utilizzando quindi la Tecnica della Trasformazione. La ragazza assunse le sembianze di una donna aristocratica mentre lo studente si trasformò in un giovane uomo dai vestiti eleganti. Prima di entrare nel mercato lo studente si presentò.

    -Sono Akikazu Watanabe e sarà un piacere lavorare con te! Tu come ti chiami?-

    Iniziò a fissarlo intensamente negli occhi. Per farlo dovette alzare la testa, poichè con la tecnica della trasformazione diminuì anche la sua altezza reale. Asami non aveva mai visto questo ragazzo per il villaggio. E lo stesso valeva per gli altri due che, nel frattempo, erano già alle prese con la missione. Lo guardò per alcuni secondi dopodichè gli rivolse un sorriso.

    -Piacere di conoscerti! Io sono Asami Hoshiyama.-

    Dopodichè i due s’inoltrarono all’interno del mercato.

    [...]

    Il mercato di Konoha aveva diverse entrate e i due shinobi della foglia avevano preso l’entrata Nord. Infatti il loro obbiettivo erano i fratelli Ilo e Sifo. I due commercianti si occupavano della vendita del pesce. Cosa c’era di male in quell’attività? Perchè i due erano sospettati?
    L’attività dei due fratelli era al limite del fallimento ma nonostante ciò non sembravano soffrire della crisi economica. Come riuscivano a pagare le varie spese? Con molta probabilità, oltre alla merce che vendevano abitualmente, compievano anche degli atti illeciti. L’unico modo per scoprirlo era quello di raggiungere i due sospettati per scoprire in realtà cosa tramavano. Per raggiungere l’obbiettivo la ragazza dai capelli rossi, seguita da Akikazu, percorrevano i vari corridoi. La maggior parte dei commercianti avevano numerosi container per la conservazione della merce. Altri invece avevano un tavolo o una semplice sala dove esponevano i loro prodotti. Nonostante l’orario all’interno del mercato erano tutti indaffarati. Ma la ragazza non si stupì più di tanto visto che quest’informazione gli era già stata anticipata dall’Hokage. Con passo deciso percorreva i vari corridoi. Con gli occhi si guardava intorno per scovare i due venditori ed osservarli, senza dare nell’occhio. Il problema però era trovarli.

    §Ma dove sono?§

    Purtroppo un grande difetto della diciottenne, forse anche il più strano, era la perdita dell’’orientamento. Infatti da quando si era trasferita a Konoha aveva riscontrato questo problema, trovandosi la maggior parte delle volte in luoghi a lei sconosciuti oppure ritornando al punto da dov’era partita. Tutto ciò le accadeva quando non era accompagnata da nessuno. Fortunatamente al suo fianco aveva Akikazu quindi non c’era questo pericolo di finire da tutt’altra parte del mercato o perfino a Kiri. Pochi minuti dopo Asami riuscì a intravedere un container. Vicino ad esso c’erano diverse persone. Alcune di queste erano indaffarate a trasportare della merce. Altre due persone invece stavano chiacchierando tra di loro. La ragazza iniziò ad avvicinarsi all’obbiettivo senza farsi vedere. Almeno sperava di non farsi vedere.

    §...§

    Non voleva avere subito un approccio diretto con i due fratelli ma voleva solo osservare i movimenti dei commercianti e dei 4 fattorini. In più grazie ai suoi sensi [Percezione 6] poteva sentire il discorso dei due venditori. Secondo uno dei due gli affari andavano abbastanza bene nonostante i pochi clienti abituali. Che tipo di clientela serviva? Era una vendita all’’ingrosso o al dettaglio? Il dialogo tra i due non finì e il l’altro uomo rispose al fratello in maniera scorbutica.

    -Finiscila, fratello, lasciali lavorare: hanno ancora 10 casse da caricare ed altre 20 da scaricare per noi... e se li interrompi, non finiranno mai prima dell'alba e lo sai…-

    Perchè mai una coppia di venditori che non aveva molti compratori doveva ordinare tutte quelle casse? In più perchè tutte quelle casse da scaricare?

    -Sì, lo so, la Aralia Distribuzioni deve finire tutti i propri scarichi e carichi prima dell'alba, per poi trasportare tutto nei luoghi stabiliti, lo so.-

    §Aralia Distribuzioni?§

    Perchè l’Aralia Distribuzioni doveva finire il proprio lavoro prima dell’alba? Cosa accadeva dopo il l’alba? In quali luoghi dovevano essere trasportate le varie casse? Avevano altri lavori da svolgere? Oppure sia l’Aralia che i due venditori in realtà avevano qualcosa da nascondere? Perchè c’era così tanta agitazione da parte dei due fratelli riguardo la questione merci? E in più come dovevano giustificare la propria presenza i due shinobi? Già perchè quella zona del mercato era destinata al carico e allo scarico delle merci. Mantenendo i nervi saldi iniziò ad avvicinarsi al container.

    §Per scoprire qualcosa riguardo a questa storia, devo fare per forza delle domande… Spero solo di non farmi scoprire… altrimenti sarà la fine.§

    Non aveva mai fatto un interrogatorio, nemmeno per scherzo. Eppure riguardo la sua famiglia aveva così tante domande da fare. In quel caso però non si trattava di una missione ma solo di una sua personale curiosità. Ma in questo caso, in contesto molto più pericoloso, si rischiava il fallimento della missione. Solo al pensiero gli gelava il sangue. Lei era da poco diventata genin ed era stata convocata dall’Hokage in persona per partecipare a questa missione. Forse era la neo-genin migliore in circolazione all’interno del villaggio. Oppure aveva sentito parlare dell’addestramento effettuato con il maestro Asmodai, superandolo con l’approvazione di quest’ultimo. Non sapeva ancora la reale causa della scelta del capo-villaggio ma di certo non voleva deluderlo. Come non voleva deludere tutti coloro che erano stati convocati quella notte.

    #Coff...Coff#

    Cercò di attirare l'attezione dei due fratelli con dei colpi di tosse una volta arrivata lì. Alternava lo sguardo tra i due venditori. Anche se un velo di preoccupazione si diffuse nel suo animo, la ragazza dai capelli rossi cercò di mantenere la calma, sfoggiando uno dei suoi sorrisi. Assunse un espressione altezzosa. Invece il suo sorriso esprimeva superbia. Forse così facendo poteva intimorire entrambi i fratelli. Ma in fondo aveva a che fare con degli uomini d'affare. Il suo piano poteva anche non andare a segno.

    -Salve. Mi hanno detto che da queste parti ci sono due commerciati che vendono dell'ottimo pesce fresco... spero di aver trovato le giuste persone...-

    All'ultima frase la ragazza, anzi la donna, fece un sorriso amichevole. Dopodichè assunse un espressione seria. Aveva appena iniziato la fase di contrattazione.

    -Allora cosa vendete d'interessante? E quanto costa?-


    Spostò lo sguardo per alcuni secondi sul container. Da quella distanza poteva vedere che tutte le casse evidentemente erano di ugual peso poichè i fattorini si sforzavano sia con quelle appena prese dal container sia quelle che consegnavano ai due venditori.

    §Molto probabilmente è la merce andata a male... però... perchè prendere tutta questa merce se non riescono a venderla? Mmm... questa storia non è chiara...§

    Spostò lo sguardo verso i due fratelli per poi proferire di nuovo parola.

    -Posso acquistare la merce qui oppure c'è un punto vendita in zona? Posso controllarla? Sapete io preferisco non rischiare con i miei soldi ...-

    Cosa avrebbero fatto i due fratelli? Avrebbero risposto ai due "compratori"?
     
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  9. Maki Baian
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    Baian seguì pedestremente il piano di Ayuki, ma a quel punto realizzò di non avere ottenuto alcun risultato.
    Eppure era stato piuttosto bravo e credibile nelle parti dello spregevole fratello, aveva addirittura abusato della situazione per allungarle le mani addosso.
    E ora cosa doveva fare ?
    Nella sua zucca vuota non c'era un pensiero, un'idea, nulla.
    Come poteva collegare o trovare la prova che la commerciante fosse o meno alle dipendenze dell'Edera ?
    Tutto quel riflettere lo stava stressando.
    Forse Ayuki sapeva cosa fare, lui non ne aveva idea, pertanto decise di fare quello che gli riusciva meglio: bere e oziare.
    Si avvicinò al bancone scansando via la sorellina che per vie traverse gli aveva fatto capire di smettere e anche se poteva abusare ancora della situazione per le sue perverse manie non voleva tirare troppo la corda.
    Forse non potrò permettermi due barili, ma per un paio di bottiglie non ci sono problemi!
    Appoggiò entrambe le mani sul bancone, sporgendosi in avanti con il busto, come a volersi avvicinare alla commerciante.
    In questo modo, con la sua figura, stava schermando Ayuki e la situazione alle sue spalle, per quanto fosse possibile.
    Conosco benissimo il rhum del paese del miele, versamene un bicchiere!
    ...
    Mi hai dato del mentecatto e del cliente di serie B, ma sappiamo entrambi cosa si vocifera sui commercianti di questo mercato: attività di facciata, truffe, merci contraffatte... forse sei tu una venditrice di serie B!
    Le sorrise cercando di provocarla, da come aveva descritto il suo rhum sembrava essere una commerciante che "amava" i suoi prodotti.
    ...come il tuo rhum!
    Magari Kara si sarebbe sentita ferita nell'orgolio "attaccando" e insinuando che la sua mercanzia non fosse di primissima qualità e magari per dimostrargli il contrario gli avrebbe offerto qualche bicchiere omaggio come prova, questo era ciò che sperava Baian.
    Aveva la gola secca e un paio di bicchierini in quei momenti "morti" della missione gli avrebbero schiarito di sicuro le idee.
    Forse avrebbe anche scoperto qualcosa di interessante.
    Una cosa era certa: lui era tranquillo, serafico, come se fosse ad un qualsiasi bancone di un qualsiasi bar per bere qualcosa.
     
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    AL MERCATO DI KOHONA

    I DUE FRATELLI



    Legenda
    "Parlato Asami"
    "Parlato/Pensato Akikazu"

    La ragazza rispose subito ad Akikazu, presentandosi con un sorriso.


    "Piacere di conoscerti! Io sono Asami Hoshiyama."


    Poi si incamminarono verso il mercato. Mentre stavano camminando Akikazu notò che la sua compagna si girava continuamente a guardare qualsiasi cosa le passasse sotto gli occhi, mostrando una grande attenzione. Akikazu seguendo il suo sguardo notò diverse bancarelle, diversi container e una moltitudine di persone. Nonostante l'ora tarda, infatti, il mercato era pieno di gente, di suoni, di sensazioni. Ad Akikazu venne in mente un episodio della sua infanzia. Quando era ancora piccolino infatti sua madre adorava portarlo in giro ed egli si divertiva moltissimo in queste uscite, ma si divertiva sopratutto quando accompagnava sua mamma al mercato; infatti lì da qualunque parte si girasse c'erano nuove cose da scoprire, nuove persone da vedere, nuovi oggetti sconosciuti con cui giocare. Mentre Akikazu pensava a questo, sorrise dolcemente.



    Alcuni minuti dopo i due arrivarono in vista dei due fratelli e si avvicinarono senza farsi scoprire. I due erano intenti a parlare, davanti all'entrata di un contaneir,c on dei fattorini che portavano fuori delle casse. Akikazu si stava rapidamente eccitando. Questa era la sua seconda missione da quando era diventato un ninja e già gli era stata affidata una missione importante. In più stava conoscendo tantissime persone nuove ed era felice di far conoscenza con delle persone che stimolassero la sua curiosità . Mentre la ragazza stava cercando di ascoltare la loro conversazione Akikazu giocava con i pollici. Alla fine stanco del gioco e di aspettare senza far niente le chiese sottovoce


    "Che stanno dicendo?"


    Senza perder tempo Asami si avvicinò ai fratelli e attirando la loro attenzione con un colpo di tosse fece loro alcune domande. Erano delle domande mirate e che a detta di Akikazu erano più che perfette. Mentre la ragazza parlava Akikazu osservava ciò che stava succedendo vicino a quel container: c'erano dei fattorini che stavano spostando delle casse; ogni fattorino portava un logo di agenzia di trasporto merci, l'Aralia Distribuzioni, sopra le proprie casacche. Sembrava tutto normale: chi si insospettirebbe nel vedere dei fattorini che trasportano delle casse in un mercato?. Ma ad Akikazu questa normalità parve sospetta e dopotutto a loro era stato detto di fare attenzione ad ogni particolare. Comunque l'unica cosa da fare era rimanere ad osservare .Se ci fosse stata una possibilità di inserirsi nella conversazione avrebbe solamente detto:


    "Da dove viene il pesce che vendete? Ogni tanto vado a pesca e volevo sapere se qui vicino ci fossero posti dove poter pescare. D'altronde i vostri pesci hanno fama di essere i migliori di tutta Kohona!"


    Detto ciò se ne sarebbe stato in silenzio, osservando con attenzione tutto ciò che i fattorini stavano facendo





     
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    Falce dei Kaguya


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    Le due squadre del Team Gamma

    Mercato Nord-Est: Pagoda degli Alcolici

    Kara non sembrò apprezzare il fatto che quel tizio deviato, che si palpeggiava la sorella, si fosse quasi spaparanzato sul suo bancone: Togliti, che me lo sporchi tutto!, sbottò anzi, facendogli un gesto di andarsene con una pezza, quasi fosse una grossa mosca fastidiosa.
    Le parole successive sul Rhum di serie B, però, non furono apprezzate altrettanto, tanto che, con una velocità che non aveva molto da invidiare a diversi ninja, Kara bloccò la mascella dello studentello alcolizzato nella morsa della sua mano destra: Vediamo di capirci. Io normalmente apprezzo gli alcolizzati, come qualsiasi venditrice di alcolici, ma la mia non è roba di serie B! Da tutta Konoha e dintorni vengono a bere ciò che io offro! Hai idea di quanto io guadagni qui? Hai idea degli affari che faccio?, gli ringhiò contro, mentre con la forza di una sola mano, lo aveva sollevato di peso. Decisamente la venditrice di alcolici non era una persona comune.

    In una situazione più fortunata, o almeno meno violenta, si trovava intanto la "sorella".
    Ayumi avrebbe potuto, a ben osservare le casse, notare qualcosa: non erano, infatti, tutte realmente più pesanti, ma solo alcune: la terza che gli vide spostare (su quante?), poi le successive sembravano decisamente più leggere. Forse c'era uno schema? Avrebbe dovuto studiarli più a lungo per capirlo.
    Ad ogni modo, quando si presentò loro, i due uomini furono inizialmente perplessi, si guardarono fra loro, finché uno, dai corti capelli, alzò le spalle: Non credo che tuo fratello durerà per molto, ragazzina, ma se vuoi veramente un lavoro... prova a sollevare quella cassa laggiù, avrebbe suggerito, indicando intanto la scenetta di Maki sollevato di peso dalla locandiera.
    Il secondo scaricatore avrebbe alzato le sopracciglia, chiaramente allarmato, non per la scenetta di Kara,ma piuttosto per la proposta di sollevare una cassa.
    Quella va bene., avrebbe semplicemente detto il primo, mentre, chiaramente, l'altro si guardava intorno, ma, ad uno sguardo più attento al suo linguaggio del corpo si sarebbe capito che stava contando le casse!
    Ad ogni modo, se Ayumi avesse scelto di sollevare la cassa, l'avrebbe trovata leggera, almeno per un ninja, di certo non conteneva niente di pieno, come il rumore di bottiglie che sbattevano le une con le altre avrebbe chiaramente fatto capire.
    Ma era possibile per una ragazzina, così succube, avere la forza di sollevare una cassa che poteva contenere almeno una dozzina, se non di più, di bottiglie vuote? Era una prova di qualche tipo quella?

    Mercato Nord-Ovest: Pescheria Liso

    L'altra coppia, intanto, aveva raggiunto il container del pesce dei fratelli Sifo ed Ilio e s'erano, alla fine, fatti notare dagli stessi con le loro domande.
    La prima cosa che avrebbero, forse, notato i due ninja era che nel dire "ottimo pesce", i due fratelli si guardarono stupiti e, per chi aveva una buona vista, persino alcuni dei fattorini ridacchiarono fra loro nel sentire quelle parole.
    Sì, penso che sia proprio di noi che voi avete sentito parlare, esordì uno dei due, non fermandosi nemmeno quando una risata degli scaricatori echeggiò fin dove loro si trovavano.
    Abbiamo diversi tipi di pesci: spigole, tonni, salmone, ricciola... tutto quello che desiderate, persino alcuni molluschi e crostacei, tutta roba di ottima qualità, come il fatto che ci riforniscano costantemente, dimostra. Voi se desiderate qualcosa a prezzo basso, di certo la migliore qualità - prezzo qui in mezzo ce l'ha il tonno, un ottimo taglio ed ancora più basso il prezzo rispetto a Salmone ed altri suoi simili., iniziò ad elencare con aperta soddisfazione, prima dell'ultima domanda: Certament che può acquistare qui e, se vuole, possiamo anche mostrare direttamente cosa vendiamo, naturalmente che possiamo, non si compra il pesce a scatola chiusa, no?, avrebbe sorriso l'uomo, indicando le casse più vicini per poi iniziare a scrutarle con attenzione.

    Nel frattempo, l'altro fratello stava parlando con lo studente della missione: Dove peschiamo il pesce? In verità, quasi tutto ci viene da alcuni pescatori nostri collaboratori, vivono quasi tutti nei confini più settentrionali del Paese del Fuoco, in fondo Konoha mica è sul mare?, avrebbe riso, alla sua stessa battuta, l'uomo, prima di continuare, Il nostro pesce, appunto, proviene dalle zone Nord, nel mare che bagna sia il Paese del Fuoco, sia il ben più agitato Paese del Fulmine, non le consiglio di andare così, da solo ed in modo impreparato, a pescare in un'area tanto sensibile., suggerì infine.

    Nel frattempo, Asami si sarebbe avvicinata alle casse di pesce. Il fratello che era con lei, Ilio, dalle foto ricevute nel briefing, spostò la prima cassa, come se non fosse il caso di aprirla, nella pila davanti alla quale si era posizionato, ed aprì quella subito sotto, mostrando degli ottimi tranci di salmone.
    Vede, signorina, il salmone migliore del continente, probabilmente! Ed il prezzo, si fidi, è più che giusto per questa qualità, anzi, persino spaventosamente basso! Mi dica, piuttosto, chi vi ha consigliato il nostro container? E come mai proprio a quest'ora?, avrebbe domandato nella più piena tranquillità.
    Due domande dirette che, però, nascondevano al loro interno tante bugie da saper mantenere, ci sarebbe riuscita la kunoichi?
     
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  12. **Kat**
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    VI ~ Aralia Distribuzioni: Le indagini


    L

    a Fuyutsuki riuscì ad avvicinarsi alla coppia di fattorini che stava caricando alcune casse di bottiglie vuote. O almeno questo doveva essere la loro principale occupazione. Ma fin da subito, partendo dal loro aspetto piuttosto lugubre e poco raccomandabile, era sorto in lei il sospetto che “Aralia Distribuzioni” non era solo una compagnia di carico-trasporto merci, ma qualcosa di più. Forse la stessa Kara-san recitava un copione per poter favorire il contrabbando di merci nella sua pagoda. Il Capo-Team della giovane squadra di Genin aveva preferito dividere in due il gruppo per accelerare le ricerche, ed aveva lasciato Maki-kun alle prese con la venditrice di Alcool.
    Quindi la ragazza soffermò tutta la sua attenzione verso i due uomini che trasportavano alcune casse. Ora che aveva quasi azzerato le distanze, avvicinandosi con un pretesto piuttosto plausibile, poteva notare alcuni dettagli. Il lavoro dei due Facchini era meticoloso e ben organizzato. Non portavano via le varie casse alla rinfusa, senza un particolare ordine. Dietro quell’aspetto trasandato e sinistro c’erano due uomini che stavano compiendo qualcosa di losco sotto ai suoi occhi. La Fuyutsuki doveva decifrare la situazione, andare oltre alle apparenze.
    La forza che impiegavano per sollevare le casse non era sempre la stessa. E non tutte le casse erano “piene”, come aveva ipotizzato prima di avvicinarsi maggiormente al misterioso duo. C’era uno schema che stavano seguendo, probabilmente per eludere i controlli di Konoha e garantire la salvaguardia della merce di contrabbando. Non potevano riempire tutte le casse allo stesso modo, altrimenti rischiavano di farsi scoprire prima del previsto. Quindi ora toccava alla Kunoichi della Foglia essere più furba del loro stratagemma. Provò a contare il numero di casse presenti. Visto che entrambi gli uomini avevano una muscolatura simile, o almeno così sembrava, tentò di tenere il conto delle casse che richiedevano più forza fisica delle altre. Osservava con attenzione i loro muscoli che si contraevano, il modo con cui afferravano le casse ed il movimento che utilizzavano per sollevarle. Erano tutti segni inconfutabili per riconoscere quelle “piene” e quelle “vuote”. Provò a contare le casse di contrabbando, intervallate da quelle meno pesanti, per stabilire il rapporto tra esse ed il ritmo di carico-scarico. Era una procedura lenta e meticolosa, non si concesse nemmeno un attimo di pausa o distrazione. Infatti nemmeno si accorse che Maki-kun era già nei guai. I suoi sensi[Percezione 9] erano concentrati sui facchini e le casse.
    Fu uno dei due uomini, quello dai capelli corti, ad avvertite la spaventata e succube sorellina di Maki-kun l’alcolizzato che il ragazzo era stato sollevato da Kana-san con un’inaudita forza. Una forza muscolare che non poteva avere una semplice venditrice di Alcolici, una cittadina qualunque. In quel momento la Fuyutsuki capì di aver fatto centro. Entrare in contatto con i sospettati che erano stati confermati dalla lettura mentale era stata una mossa scaltra, ma in quel momento non poteva prestare soccorso a Maki-kun e rovinare l’intera copertura. Confidava in quel biondino pieno di risorse. Era uno stupido, parlava troppo e beveva come se non ci fosse un domani, ma era certa che nascondesse qualche capacità utile alla missione. Sperava solo che non perdesse la calma e rovinasse tutto.
    - Onii-Baka! - Rispose con un’offesa gratuita per l’alcolizzato di Konoha. Fece spallucce. Non intervenne. - Si mette sempre nei guai! Ma.. ma… - Abbassò leggermente lo sguardo, come il tono della voce. Inscenò un improvviso malessere o disagio che percorse il suo viso. Era solo una ragazza combattuta tra il suo fittizio terrore che nutriva per il fratello ed l’unica opportunità che dopo anni d’ingiustizie le era capitata per poter liberarsi della “protezione” di quel viscido parente. Era in bilico, o almeno sembrava di esserlo. In realtà dentro di sé c’era davvero un conflitto interiore. Andare a salvare Maki-kun o restare ad indagare sulle casse di contrabbando? Ma non appena ripensò alle sue mani che palpavano le sue forme femminili, preferì lasciarlo al suo destino. Anzi se Kana-san lo avrebbe un po’ picchiato non poteva fargli che bene. - … Voglio una mia opportunità. Una salvezza.. solo per me. - Sperò di essere convincente. Anche perché non poteva far saltare l’intera copertura. Scosse leggermente la testa, trattenendo false lacrime. Le bastava davvero poco per farsi venire le lacrime agli occhi. Non era un’attrice. Ma bastava ripensare al tradimento di sua sorella maggiore ed al disonore dell’intero Clan per far comparire un barlume di malessere e sofferenza sul suo volto.
    Alla Fuyutsuki non era sfuggita la faccia allarmata dell’altro uomo. Non era diretta né alle sue lacrime trattenute o alla difficile situazione in cui si trovava Maki-kun. Semplicemente stava verificando che la cassa che le era stata indicata non fosse “piena”. A quanto pare non era l’unica che stava contando le casse. La Kunoichi non ebbe alcun dubbio quando si avvicinò alla cassa. Sicuramente conteneva bottiglie vuote. Provò a spostarla un po’. Ed avvertì fin da subito il rumore delle bottiglie vuote. La sua era solo una tenue prova per poter dare l’impressione di essere la stessa sorellina succube ed intimorita da anni di soprusi dal fratello maggiore. - Oh.. sembra più pesante di quanto pensassi! - Ammise con un lieve sorriso. - Ma ho già fatto una lavoro simile.. sapete? Raccoglievo il grano nei campi e la frutta nei frutteti a Nord di Konoha. - Abbozzò un innocente sorriso. - Alcune ceste erano davvero pesanti! - Quindi questa volta piegò leggermente le gambe e chinandosi sulle ginocchia cercò di afferrare la cassa. La sollevò per alcuni centimetri ed iniziò a portarla dove i due energumeni le avrebbero indicato. Il suo viso si contorse dallo sforzo, senza esagerare. E fece più di una pausa. - Tranquilli… ci riesco da sola! - Proferì con un filo di voce non appena iniziò ad asciugarsi alcune goccioline di sudore sulla fronte. Non era sicuramente il risultato dello sforzo fisico appena compiuto, ma pura tensione. Era stata abbastanza convincente?
    - Dove trasporteremo tutte queste casse? - Chiese con un filo di voce. Intanto approfittò della situazione per poter osservare meglio il posto in cui i due fattorini stavano accatastando le casse da portare via o caricare nella Pagoda. Provò ad osservare la loro disposizione ed il modo con cui venivano adagiate. Forse stavano mettendo da parte le casse “piene” da quelle vuote? La Fuyutsuki provò ad osservare tutto con particolare attenzione. Ogni dettaglio poteva essere cruciale per risolvere il caso.
    Abbozzò un lieve sorriso sul suo volto in direzione dei due facchini. - Posso avere anche io una divisa come quella che indossate? Ormai faccio parte anche io di Aralia Distribuzioni! - Proferì con la tipica genuinità di una ragazzina della sua età. Lo sguardo cristallino si spostò sulle casacche con il marchio della ditta di distribuzioni. Cercò di acquisire quanti più dettagli possibili, anche dall’aspetto dei due uomini. Tra cicatrici, tatuaggi ed aspetto trasandato non sembravano semplici fattorini. - Lavorate da molto tempo per l’Aralia? Vi pagano bene? - Chiese con sorriso che mostrava finta ingenuità. - Dove si trova la vostra Sede? Forse dovrei parlare con il vostro Capo per poter entrare a far parte della compagnia. Di solito non funziona così? - Innocenti domande, ben mirate a comprendere meglio la scala gerarchica e le dinamiche all’interno della pseudo-associazione criminale.


     
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    La missione era appena iniziata ma la notte era ancora lunga. I due shinobi della foglia, Asami e Akikazu, percorrevano le vie del mercato fino ad arrivare all’obbiettivo: fratelli Ilo & Sifo. Entrambi si occupavano del commercio del pesce in quel immenso mercato e la loro attività forse non era molto illegale. Ci vollero diversi minuti per Asami trovarli tra le numerose bancarelle e container. I due commercianti erano già indaffarati ma non erano i soli. Ad aiutarli c’erano alcuni fattorini che caricavano e scaricavano delle casse. Ascoltando i vari discorsi dei due indagati la diciottenne scoprì che quei due fattorini lavoravano per l’Aralia Distribuzioni e non avevano tempo da perdere. Per Asami l’Aralia Distribuzioni era totalmente sconosciuta. Magari tra i mercanti era una famosa ditta di distribuzioni ma non riusciva a capire la fretta di finire il lavoro prima dell’alba. Probabilmente la società nascondeva qualcosa di molto più grosso. Così partì all’attacco, insieme ad Akikazu, e iniziò a tempestare di domande ai due fratelli. Alla prima domanda la ragazza notò un atteggiamento divertito dei due fattorini che iniziarono a ridere fra di loro. Anche i due venditori sembravano stupiti dalle parole pronunciate dalla ragazza che nel frattempo assunse uno sguardo irritato.

    -Sì, penso che sia proprio di noi che voi avete sentito parlare.-

    Questa volta le risate erano ancora più forti ed Asami non poteva ignorare questo assurdo comportamento. Non staccò gli occhi dai i due che continuavano a ridere, burlandosi dei due ninja. Il volto della genin era ancora più infastidito. Ma non poteva farsi scoprire altrimenti la loro copertura saltava compromettendo la missione. Così, tirando un sospiro di sollievo e cercando di ignorare quel comportamento insolito, fece altre domande ai due fratelli. E puntualmente ricevette delle risposta. Ma questa volta la ragazza non ascoltò minimamente le parole del commerciante che nel frattempo stava facendo un elenco di tutta la merce a disposizione di basso prezzo rispetto alla concorrenza, nonostante l’ottima qualità.

    §Se vale così tanto perchè falla pagare così poco? Non ha alcun senso...§

    Asami forse non era una mercante professionista ma sapeva per certo che le cose di valore andava apprezzate. E l’unico modo per farlo era quello di esprimere questa qualità in prezzo. E la maggior parte delle volte la somma era piuttosto elevata. Come i numerosi vestiti che aveva nel suo armadio in villa. Un ottimo tessuto per un prezzo esageratamente alto. O come i vari gioielli, decorati con pietre preziose, indossati dalla madre con tanto orgoglio. Per la famiglia Hoshiyama queste erano spese di poco conto. Come comprare il pane. Ma l’oro, in quella famiglia, non si mangiava ma serviva solamente ad adornare la dimora. E la maggior parte delle spese se ne occupava suo padre pronto ad acquistare anche la merce più costosa. Ma soprattutto lui riusciva a capire la vera qualità dai tarocchi. Purtroppo le donne della famiglia Hoshiyama non avevano nessuna voce in capitolo riguardo a questioni d’affari. Forse l’unica componente donna della famiglia ad aver avuto un istruzione su questo campo fu proprio Asami, anche se i risultati non furono quelli sperati. Per questo motivo la missione, per la kunoichi, non era una passeggiata. Fortunatamente sapeva le basi di quel complicato sistema economico, sperando di sopravvivere dopo quell'interrogatorio.

    §...§

    La domanda successiva non fu per scoprire se avevano altri punti vendita ma solo per fare altre domande generali, così da non essere scoperta. In realtà non gli interessava minimamente se avevano altri container dove conservavano la merce. In quel momento stava recitando solo la parte della ricca mercante desiderosa di acquistare della merce interessante. Per fortuna fino a quel momento la ragazza non era stata scoperta e sperava solo di non aver creato sospetti con tutte quelle domande. Inoltre la tarda ora non giustificava la presenza dei due mercanti in cerca di acquisti. Anche se per Asami poteva essere un comportamento del tutto normale. Nonostante ciò il venditore si offrì a voler mostrare all’acquirente la merce appena arrivata, cercando di dimostrare che ciò che disse in precedenza fu la pura verità. Inoltre la ragazza doveva farsi dire qualcosa di più sull’Aralia Distribuzioni e sul loro strano comportamento. Anche Akikazu aveva posto una domanda. Fortunatamente decise di rispondere l’altro fratello, intrattenendo lo studente nella discussione. Asami nel frattempo seguiva Ilo, anche se lei personalmente non ricordava il suo nome, per controllare la merce. Prima di andarsene però la ragazza guardò Akikazu. Era uno sguardo che trasmetteva tranquillità. Entrambi dovevano restare calmi e non farsi prendere dal panico altrimenti rischiavano di essere scoperti. In più la ragazza non sapeva se i due fattorini, vista la loro fretta di caricare e scaricare la merce, erano armati o peggio sapevano anche loro le arti ninja. Quella zona era tutto un mistero: dall’attività commerciale dei due fratelli all’identità dei due shinobi che, per non farsi scoprire, utilizzarono la tecnica della Trasformazione per nascondere la loro vera identità. Più che una missione sembrava una scena di teatro. Ma evidentemente le missioni di investigazione funzionavano così. Asami aveva molto da imparare sulla vera vita di uno shinobi e questa era l’occasione giusta per applicare ciò che aveva studiato. O che ha cercato di studiare.
    La diciottenne seguì il mercante vicino ad una pila di casse. Strana la decione di spostare la prima e aprire quella subito sotto. Perchè mai fare una cosa simile? Cosa nascondeva quella cassa? Asami la osservò per alcuni secondi per poi spostarsi con lo sguardo non appena l’uomo aprì una cassa.

    -Vede, signorina, il salmone migliore del continente, probabilmente! Ed il prezzo, si fidi, è più che giusto per questa qualità, anzi, persino spaventosamente basso!-

    Ed infatti era proprio vero. All’interno della cassa c’erano tranci di salmone freschi e di ottima qualità. La ragazza rimase colpita dalla merce appena comprata. Guardò con aria compiaciuta la merce appena mostrata. Ma ancora non si chiedeva com’era possibile venderla a basso prezzo. Cosa nascondevano i due fratelli? Nonostante queste preoccupazioni, la ragazza cercò di mantenere un’aria sorpresa per continuare la messa in scena. Ma le successive domande del commerciante riuscirono a destabilizzare la tranquillità della ragazza anche se non lo diede a vedere.

    -Mi dica, piuttosto, chi vi ha consigliato il nostro container? E come mai proprio a quest'ora?-

    §!!§

    A quanto pare al mercante fu strana la presenza della donna a quell’ora. Soprattutto perchè quella era una zona di carico e scarico merci. Ma anche la domanda dell’uomo poteva fargli saltare la sua copertura. Questo vuol dire che confermava la sua cerchia ristretta di clienti e che non ne aveva altri al di fuori di quelli abituali. E soprattutto che i suoi clienti non si presentavano ad orari mattuttini. Come era abituato suo padre. Asami poteva anche non capirci niente degli affari di famiglia. Forse perchè le era del tutto indifferente riguardo la provenienza di tutti questi soldi e dell’immenso patrimonio che si ritrovava. Ma la maggior parte delle volte sapeva che il padre si svegliava molto presto, insieme a dei suoi collaboratori, per recarsi ai vari mercati per avere i prodotti prima di tutti gli altri imprenditori oppure nelle sue numerose aree di produzione. E questo lo faceva anche lo zio Bumi che, come il fratello, aveva fiuto per i grandi affari. Una bugia da raccontare già ce l’aveva. Ma come poteva risultare credibile alle orecchie del mercante?

    §Sono una signora di quarant’anni… ce l’avrò un marito...§

    Ed ecco come uscire indenne, sperava, da quelle due maledette domande d’impatto che l’avevano messa in crisi. La scusa del marito funzionava sempre. Almeno sua madre nominava sempre suo marito durante le sue conversazioni con le sua amiche o servitù per ogni vestito o gioiello nuovo. Per fortuna Asami aveva pensato bene di trasformarsi in una signora distinta e dai modi raffinati. Almeno cercava di risultare così. Ma essendosi trasformata in una signora di quarant’anni per quale motivo il mercante l’aveva chiamata “signorina”? Era un modo per prenderla in giro? Oppure voleva stregarla con un complimento simile? O peggio ancora voleva tirarla in una trappola per fargli scoprire la sua vera identità? Forse a volte Asami poteva risultare sbadata. Ma non in questo caso! Era troppo concentrata sulla missione per avere la testa fra le nuvole. Assunse un’aria quasi divertita e irritata contemporaneamente. Per poi rivolgere la parola all’uomo.

    -Chiariamo alcuni punti, ragazzo...
    Punto primo: molto probabilmente dimostro meno anni di quelli che ho ma sono una donna sposata, io. Apprezzo il tentativo di farmi sentire una giovane ragazza ma per tanti anni mi hanno chiamato signora e per me rappresenta un gentile modo per portare rispetto.-


    Aveva preso ad esempio sua madre che portava rispetto e allo stesso tempo veniva rispettata da tutti. Era conosciuta come la moglie del nobile Hoshiyama ed essendo quindi una donna sposata con una figlia di 18 anni preferiva l’appellativo di signora e non sopportava, stranamente, chi gli dava meno di 40 anni e, normalmente come accadeva per tutte le donne di quell’età, chi gliene dava più di 50 anni. Guardò Ilo con aria altezzosa e nel frattempo pensava cosa dire per rispondere alle sue domande. Ma a grandi linee lo sapeva già. Ma aveva bisogno di tempo per formulare le frasi giuste così da far credere che ciò che stava dicendo era la pura verità.

    -Punto secondo: Io sono venuta qui per conto di mio marito poichè, per un malore, non è potuto venire. Molto probabilmente un suo amico e forse anche un vostro cliente gli ha
    consigliato questo container per l'alta qualità del pesce... ma con tutta onestà io non lo so. E' mio marito che si occupa degli affari di famiglia. Lui viene spesso al mercato per comprare diversa merce... si reca abitualmente quando il sole è già alto nel cielo.-


    Assunse uno sguardo pensieroso portando la mano destra sotto al mento. Dopodichè continuò a parlare con la sguardo perso nel vuoto.

    -Da settimane mi parlava di questo container... Si... me ne parlava spesso... Ma finora non aveva mai avuto il coraggio di presentarsi... Sapete... come me anche lui ama molto il denaro.-

    Disse l’ultima frase con aria quasi divertita, disegnando un piccolo sorriso con le labbra. Ma quando proferì di nuovo parola il suo sguardo diventò serio e determinato. Come voler dire che ciò che stava per dire era legge e non poteva essere contestato. Questo tono lo usava abitualmente il padre anche nelle normali discussioni. Ed Asami non poteva mai dimenticare i suoi modi di fare.

    -Ma io ho un altro modo di agire rispetto a quello di mio marito...Come diceva mio padre "Chi prima arriva meglio alloggia".Si! Questo vale anche per le attività commerciali. Io non voglio farmi scappare le occasioni sotto al naso…-

    Ma forse tutti i commercianti si comportavano così. Allora Perchè per Ilo era così strano quel tipo di comportamento? Era anche vero che quella zona era destinata solo al carico e allo scarico delle merci. Ma l’aveva detto anche lui stesso che poteva comprare i prodotti direttamente dal container. Evidentemente la sua clientela comprava per davvero solo la mattina sul tardi. Ma anche i due fratelli facevano gli acquisti a tarda mattinata oppure a tarda notte? Per stuzzicarlo un pò la kunoichi fece domande in più per scoprire come agiva il commerciante in materia di acquisti, muovendo le lenti da vista che indossava e guardandolo negli occhi con aria compiaciuta.

    -Ma voi potete capirmi... in fondo anche voi siete dei commercianti e il vostro profitto deriva da questa attività, giusto?-

    §...§

    -Bisogna essere astuti per vendere ed accaparrarsi la merce migliore, non è vero?-

    Ma ciò che la diede più fastidio, anche da un punto di vista personale, fu il comportamento dei dipendenti dell’Aralia Distribuzioni. Era difficile dimenticare le risate contro ciò che aveva detto precedentemente. E voleva scoprire qualcosa di più su di loro. Ma non poteva nominare e chiedere di parlare direttamente con la società che si stava occupando del carico e dello scarico delle merci in quell’istante, poichè nessuno dei due fratelli l’aveva nominata direttamente ai due “compratori”.

    -...E bisogna avere anche un buon team per garantire il successo dell'attività. Il tuo socio può anche avere la stoffa del commerciante... ma per quanto riguarda gli altri due... Mmm... non ci siamo proprio. Sono stati a dir poco maleducati... A ridere in quel modo così... non saprei… non riesco a trovare nemmeno il termine adatto...-

    Dopodichè assunse uno sguardo irritato ma il tono era piuttosto calmo.

    -Allora mi state prendendo in giro?-

    Almeno cercò di essere calma poichè la ragazza iniziò ad alzare la voce cercando di farsi sentire anche dai due fattorini. Inoltre li aveva puntati anche con l'indice della mano destra, anche se in realtà stava indicando da tutt'altra parte visto che il suo sguardo era concentrato sul mercante.

    -Li avete assunti VOI?
    ……………………….
    DOVRESTE LICENZIARLI!-


    E indipendentemente da cosa disse o non disse il commerciante, elle rispose sempre con voce alta.

    -E PRETENDO SUBITO DELLE SCUSE!-

    Forse la questione stava cadendo troppo sul personale...



    Dati Asami
    Chakra: 19/20 Bassi
    Ferite:///
    Vitalità: 10/10 Leggere

    Equipaggiamento:
    1 Specchietto in metallo
    1 Tonico recupero minore
    1 Tonico ripristino minore
    10 Spiedi
    Guanti in cuoio

    Slot Difesa I:///
    Slot Difesa II:///
    Slot Difesa III:///

    Slot Azione I:///
    Slot Azione II:///
    Slot Azione III:///

    Slot Tecnica I:////
    Slot Tecnica II:///

    Tecnica Utilizzata:



    Finalmente ce l'ho fatta dopo due volte che si è spento il computer mentre scrivevo il post! :riot:
    Il disagio :ghu:


    Edited by Zakira - 12/7/2016, 14:08
     
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    Le Investigazioni del Team Gamma

    Mercato Nord-Est: Pagoda degli Alcolici

    Mentre Maki veniva oltremodo agitato dalle forti mani della venditrice di alcolici, Ayuumi aveva iniziato una conversazione con i due fattorini della Aralia Distribuzioni.
    Dapprima era rimasta ad osservarli, in silenzio, forse i due uomini ci avevano fatto caso, forse, semplicemente non se ne erano curati finché la ragazzina spaventata non gli si era avvicinata; in ogni caso le sue parole sembravano aver convinto quello dai capelli più corti fra i due.
    A ben studiarli, in così poco tempo, forse non avrebbe capito molto del modo di calcolo delle posizioni di alcune casse più importanti di altre, ma intanto poté osservare che le casse venivano lasciate sulla fiancata orientale di un ripiano a pochi passi dalla pagoda stessa, mentre quelle che venivano riprese erano posizionate dentro un grosso carro, che poteva portare fino a 30 casse di quelle dimensioni, per un totale di chissà quante bottiglie, oltre 300!

    Ad ogni modo, l'uomo dai capelli più corti sembrò averla presa in simpatia, tanto che ridacchiò persino quando la ragazzina disse di aver già caricato diversi oggetti pesanti nel compiere dei lavori verosimilmente stagionali.
    Da quanto tempo sei costretta a lavorare, ragazzina? Non hai una famiglia, oltre a quello scemo? , chiese, accennando al mezzo ubriaco che veniva agitato come un panno da pulire a mezz'aria dalla venditrice di alcolici.
    Posa la cassa sopra la terza da sinistra, per favore., avrebbe aggiunto, dando un attimo in più di attenzione alle azioni della kunoichi che, forse, in quel momento avrebbe notato come vi fossero solo 7 casse a partire dal fondo del carro, sul lato che gli era stato indicato, su una fila che poteva contenerne fino a 10 e, dopo di ciò, le altre erano state stivate sopra le prime.
    Nello specifico, avrebbe notato, la prima fila aveva quattro casse, una sopra l'altra, la seconda ne aveva tre e lei stava mettendo la seconda della terza fila... una combinazione di certo particolare.
    Meno particolare fu, comunque, la reazione dei due uomini alle successive domande di quella che ai loro occhi era una ragazzina: entrambi sorrisero, per quanto l'uomo dai capelli corti in modo più bonario, mentre l'altro con fare, decisamente più scocciato, tanto da iniziare a bisbigliare fra loro.
    Questo, però, avrebbe dato alla kunoichi il tempo di osservarli meglio: entrambi avevano diversi tatuaggi addosso, era vero, dei più svariati e dalle forme più strane, ma la cosa più particolare era che entrambi, uno sul bicipite sinistro (quello dai capelli corti) e l'altro alla base del collo, avevano tatuato il numero "35"... una scelta piuttosto strana, a meno che non avesse un significato specifico per entrambi.
    Ed un significato era forse anche dietro il simbolo dell'Aralia Distribuzioni: un triangolo equilatero senza la base, iscritto in quello che sembrava un cerchio, ma che, ai sensi affinati della kunoichi sarebbe stato ben evidente essere un unirsi di rampicanti diverse... come vere e proprie edere.
    Sì, mi fa pensare a mia figlia... ma che ci vuoi fare, sono un sentimentale..., avrebbe sentito queste parole, dette con un tono un pò più alto dall'uomo dai capelli corti, verso l'altro, prima che i due finissero di disquisire e riportassero l'attenzione sulla kunoichi.
    Non possiamo darti una casacca come la nostra, ragazzina, non siamo certo noi a decidere qui chi può lavorare e chi no. Ed il nostro capo, bé, ha delle serie regole riguardo al lavoro minorile, non possiamo certo far lavorare chi dovrebbe passare il suo tempo a studiare e divertirsi., avrebbe detto cordialmente, Facciamo così: tu ci aiuti a caricare qualche altra cassa e ti guadagni con un pò di onesto lavoro qualche decina di ryo, anche di più, se ci sbrighiamo, ok?
    Occupati di quelli nella quinta fila lì sotto, va bene?
    , avrebbe suggerito l'uomo, senza rispondere alla domanda su dove le casse dovessero andare, o su dove si trovasse il loro capo.
    In compenso, però, Ayuuki avrebbe potuto notare come gli avessero fatto saltare la bellezza di 6 casse, prima di indicargli la prossima da prendere.
    Un caso? O forse no? E, soprattutto, come si sarebbe comportata la kunoichi?

    Mercato Nord-Ovest: Pescheria Liso

    Asami ebbe prontezza nel rispondere alle parole di Ilio, uno dei due venditori di pesce che avevano raggiunto lei e l'ultimo membro del Team Gamma.
    L'uomo la guardò inizialmente un pò imbarazzato, quando la donna davanti a lui specificò di essere sposata e che proprio il marito l'aveva consigliata di dirigersi in quella pescheria, esponendo tutta una serie di informazioni più che verosimili, almeno per la maggior parte e lamentandosi del modo di fare dei fattori poco lontano.
    Mi scuso immensamente, specie per i nostri fattori, ma anche per il mio modo di rivolgermi a lei, signora.
    Ammetto, anzi, di non essermi nemmeno ancora presentato: il mio nome è Ilio, piacere di fare la sua conoscenza.
    , esordì con estrema cordialità, prima di riprendere: Sono lieto di sapere che la fama della nostra piccola attività sia arrivata fino a vostro marito, tanto da fargli desiderare farci visita e mi dispiace sapere che non sta bene, spero niente di grave.
    Ad ogni modo, capisco perfettamente il suo punto di vista, signora: anche noi andiamo a lavoro di prima mattina, ma, spesso, lo ammetto, siamo obbligati dai nostri fattorini.
    , ammise con un sorriso che, finì per deformarsi in una smorfia di disappunto nell'indicare i due che avevano riso poco prima.
    Purtroppo loro non sono nostri diretti sottoposti. Come mio fratello ha spiegato al vostro... accompagnatore... noi non peschiamo direttamente il pesce che vendiamo, ma ci viene portato attraverso una compagnia di distribuzione di prodotti, l'Aralia Distribuzioni e loro sono due fattorini della stessa.
    Ovviamente, per evitare che nelle ore in cui è più trafficato il mercato sia affollato anche dai fornitori dei beni che vengono venduti, è consuetudine che le merci vengano portate e riprese alle ore tarde della notte, o presto al mattino, ma ammetto che è difficile vedere dei clienti così presto al mattino, per quanto il vostro ragionamento, signora, non si può che dire corretto.
    , avrebbe ammesso con un sorriso finale l'uomo.
    Questo, però, non rende il loro comportamento minimamente perdonabile, quindi, le assicuro che avviserò i diretti superiori alla Aralia Distribuzioni, perché i due siano puniti., avrebbe aggiunto con tono serio, seppur, ad un occhio ed un orecchio attento, i due fattorini non sarebbero affatto apparsi spaventati, bensì vagamente infastiditi soltanto da quelle parole.
    Ad ogni modo, avete interesse in questo salmone? Posso anche mostrarvi altri tagli di pesce di ottima fattura, se volete!, avrebbe continuato l'uomo, prima voltarsi e chiedere: Se mi è permesso, comunque, signora, chi è vostro marito?, una domanda che, di per se, avrebbe richiesto una risposta adatta da dare.
     
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  15. **Kat**
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    VII ~ Sonagli e contrabbando: L'incidente


    P

    rima d’interagire con i due uomini la Kunoichi era riuscita ad osservare in silenzio il loro lavoro, che non sembrava monotono e privo di “ragionamento” come sembrava. Due semplici fattorini avrebbero caricato il carro senza nessuna logica, affrettandosi per poter portare a termine nel più breve tempo possibile il carico di casse con bottiglie vuote. Ed invece gli uomini dell’Aralia Distribuzioni procedevano con meticolosa calma e le sembrava quasi che uno dei due stesse contando il numero di casse. Ma per comprendere la complessa disposizione aveva bisogno di tempo, più tempo. Quindi le fu difficile ad una prima occhiata capire la disposizione delle casse e quando i fattorini caricavano quelle “non-vuote”. Notò che le casse venivano tutte adagiate in prossimità della facciata orientale della pagoda, dove alcune seguendo uno schema ancora indecifrabile venivano caricate su un grosso carro.
    La sua attenzione venne catturata da uno dei due uomini, quello con i capelli più corti che sembrava averla presa a simpatia. Forse il suo modo di fare l’aveva compito, o semplicemente era stata così brava ad interpretare la parte della “sorellina indifesa” che chiunque ci sarebbe cascato. Abbozzò un lieve sorriso. Finalmente aveva la loro attenzione. - Ho iniziato a lavorare molto presto. Anzi credo di non possedere ricordi in cui non fossi già con le mani in un campo a raccogliere grano o frutta! - Ammise tristemente. - I nostri genitori sono morti quando ero piccola. Avevo cinque anni, quando il loro carro è stato preso d’assalto da alcuni briganti.. erano degli umili commercianti senza radici. E non avendo altri tutori, siamo stati costretti a vivere in un orfanotrofio.. fino a quando Onii-Baka non ha raggiunto la maggiore età ed è diventato il mio tutore secondo la legge di Konoha. - Sospirò. - La Legge molto spesso è ingiusta! Non trovate? - Piccola e velata provocazione per notare una loro reazione. - A quel punto ho dovuto trovare un lavoro in nero che mi permetta di sopravvivere, anche se i nostri risparmi finiscono sempre spesi in un’osteria di Konoha da mio fratello. - Preferì non dare ulteriori dettagli della sua triste storia. Era pur sempre una storia molto sofferta da raccontare a cuor leggero, quindi si preoccupò di pensare a qualcosa di poco piacevole per inumidirsi gli occhi ed assumere un’espressione verosimilmente triste, sofferente. - Mi chiamo Yae Nishimura. E voi? - Si riferiva maggiormente all’uomo dalla chioma corta, ma sperava di attirare l’attenzione anche dell’altro.
    Dopo aver trasportato la sua prima cassa come “prova” per ottenere una sorta di fiducia dai due uomini dell’Aralia Distribuzioni, le fu indicato il posto esatto in cui poggiarla. Visto gli occhi incollati dei fattorini dovette seguire alla lettera le istruzioni. Non era ancora il momento di agire. Infatti piegò le gambe ed afferrò la cassa, simulando un po’ di sforzo fisico, per interpretare la ragazzina indifesa, e la ripose sulla terza fila di casse. Notò subito la strana disposizione. Nella prima fila c’erano solo quattro casse, poi tre ed infine due. Perché non procedere in modo ordinato e lineare? Probabilmente i due uomini stavano distribuendo in modo omogeneo le casse da contrabbando, confondendole con quelle con le bottiglie vuote. Forse il contenuto di merce da contrabbando variava anche da fila a fila, altrimenti non si spiegava il diverso numero, decrescente, delle casse già disposte sul carro. Ma preferì subito ritornare dai due uomini per non farli insospettire.
    Nonostante si fosse calata perfettamente nella sua parte, non ottenne molte risposte. Infatti i due energumeni tatuati iniziarono a confabulare tra di loro, escludendo la Fuyutsuki dai loro discorsi. Ma proprio in quel momento saltarono all’occhio altri particolari. Il loro corpo sembrava una mappa geografica per l’abnorme quantità di tatuaggi che possedevano, uno su tutti però spiccava. Entrambi, in posti diversi, avevano tatuato il numero “35”. Avevano un significato particolare? La scelta stilistica del logo di Aralia Distribuzioni era altrettanto singolare, con dell’edera che circoscriveva quel simbolo. Insomma i dubbi che quei due tizi appartenessero all’associazione criminale dell’Edera stavano diventando quasi certezze. Ma era troppo presto per avanzare accuse o passare all’azione. Doveva assolutamente scoprire cosa trafficavano e soprattutto dove si trovava la loro base.
    La Fuyutsuki riuscì a comprendere solo la parte finale dei loro discorsi, dove l’uomo con la chioma scura e corta affermava di rivedere in lei sua figlia, una debolezza che la Kunoichi non poteva lasciarsi sfuggire. Quindi ampliò il proprio sorriso mentre attendeva chiare risposte dai due. - Ma non tutti sono così fortunati da poter studiare e godersi la spensieratezza dei propri anni. - Precisò prontamente, anche se a nulla valsero le sue parole, visto che non erano intenzionati a rivelare la posizione del loro Capo. - Va benissimo! - Non poteva chiedere di meglio. Lavorare con loro poteva essere una buona opportunità per scoprire il loro traffico di merci. Ma doveva essere discreta ed attenta a non farsi scoprire. - Non vi deluderò! - Iniziò a saltellare sul posto tutta contenta, per apparire come la ragazzina ingenua che inconsapevolmente contribuiva a trasportare merce di contrabbando. - Ahi! - Annuì prima di avvicinarsi alla quinta fila di casse da caricare. Aveva notato che le aveva fatto saltare ben sei casse, probabilmente contenenti qualcosa d’incriminante.
    Senza fare ulteriori domande iniziò a svolgere il suo lavoro. Anche questa volta simulò una certa dose di difficoltà nel trasportare le casse.
    Possedeva con sé un set
    Sonagli [x5] [Vario]
    Dei sonagli sferici che producono un buffo rumore al minimo movimento. Sono fatti in oro o metallo meno pregiato, sono dotati di un gancetto chiuso che permette di portarli appesi a collanine o oggetti simili. Utilizzabili anche per la creazione di trappole e allarmi molto semplici.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 3 | Crediti: 5)
    di campanellini quindi qualora si fosse accorta che una delle casse che trasportava possedeva un peso maggiore delle altre, provò ad inserire nelle asse di legno, celandolo per bene, una piccola sfera di metallo con un sonaglio per poter contrassegnare la cassa e renderla facilmente riconoscibile all’udito non appena la caricava sul carretto. Durante le breve pause che si concedeva, adagiata la cassa al suo fianco e provò a sedersi su una delle sei casse che le erano state proibite. - Uff! - Sbuffò asciugandosi la fronte perlacea di sudore. Era più nervosismo che reale sudore per lo sforzo fisico. Attese che gli occhi dei due uomini fossero lontani, eventualmente intenti a caricare le loro casse, e cercò di fare lo stesso con alcune delle casse. Purtroppo aveva solo cinque campanellini. Era una sfida d’abilità e di precisione. Grazie ai suoi fini sensi[Percezione 9] ed all’incredibile manualità

    Manualità [1]
    Abile: L'utilizzatore può fare e disfare facilmente i nodi, creare oggetti in rapidità, compiere altri lavori di precisione con discreta velocità. Creare oggetti richiederà slot gratuito Veloce anziché Lento.
    che possedeva per lavori di estrema precisione tentò di contrassegnare, lontano da occhi indiscreti e con i più disparati pretesti, di contrassegnare quelle casse in cui si presumeva che c’erano merce da contrabbando con dei sonagli. Provò ad essere il più discreta, silenziosa ed attenta possibile, senza perdere di vista il suo compito. Era una situazione snervante, che richiedeva molta pazienza e nervi saldi.
    Dopo aver “marchiato” alcune casse decise di creare un diversivo in modo da scoprire, inscenando un incidente, il contenuto di una delle casse che le era stata proibita. Sorreggeva con le sue mani una delle casse che le erano state assegnate e non appena si ritrovò a pochi centimetri da una delle sei casse saltate, individuando quella che non aveva contrassegnato con i campanellini, simulò una caduta. Pose la gamba destra davanti alla sinistra, mentre l’altra toccava “accidentalmente” il tacco della gemella, sbilanciando il baricentro in avanti. In quel momento sembrava che il tempo si fosse fermato. Mentre cadeva in avanti, certa di aver calcolato bene le distanze, con la mano sinistra applicò una lieve pressione frontalmente sulla cassa che trasportava per essere sicura che il suo contenuto e le assi di legno cedessero al contatto con l’altra cassa. Mentre invece la gemella, scivolando con rapidità verso il basso, appena sotto il fondo della cassa, con la scusa di ripararsi dalla caduta e celata dalla cassa stessa, accumulò un po’ di Chakra distruttivo nel palmo della mano per allungare il braccio e toccare al momento dell’impatto con il suolo la cassa designata, una delle sei che aveva saltato. Doveva sembrare un incidente, e per il forte impatto delle casse entrambe dovrebbero andare in frantumi, aiutate grazie al suo tocco Tocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo 1/2 Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: 1/2 Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 2 Bassi]

    [Da Genin in su]

    Distruttivo. Chakra che verrebbe rilasciato non appena le sue dita sfiorerebbero la cassa, nella speranza che il legno ceda sotto il suo tocco
    [Nota] [Tocco distruttivo per distruggere cassa - Forza 475 - Vel 400 - Bonus Potenza: +40 (Tocco Distruttivo) +20 (Fasce a Combattimento) - Consumo: 2 Bassi - Nota: Non conoscendo la durezza delle casse ho considerato il più alto consumo in bassi per il tocco distruttivo]. - KYAAAAHHHHH! - Urlò, fintamente spaventata per la caduta. Provò a puntare lo sguardo verso la cassa “incriminata”, qualora fosse riuscita a distruggerla e rivelarne[Percezione 9] il contenuto. Questa era la sua occasione per capire cosa l’Aralia Distribuzioni trasportava nella Pagoda di Kara-san.
    Sperava inoltre che qualche schegge si ficcasse nelle sue dita per lamentarsi prontamente. - AHI! Mi sono fatta male! - Occhi spaventati ed inumiditi dalle lacrime che si soffermerebbero sui due uomini, nella speranza di ricevere l’aiuto di cui una ragazzina aveva bisogno. - Ho bisogno di una medicazione! Mi è entrato qualcosa nel dito. - Continuò a lamentarsi. - Mi aiutate? Mi serve un bagno per pulire la ferita. Mi fa male. Chi mi accompagna? Mi fa male! - Insistette sull’orlo di una crisi di pianto.



    Statistiche ~
    Forza ~ 475
    Velocità ~ 400
    Riflessi ~ 400
    Resistenza ~ 400

    Agilità ~ 400
    Precisione ~ 400
    Concentrazione ~ 400
    Intuito ~ 400

    Movimento ~ 15m/slot
    Salti ~ 5metri
    Percezione ~ 9
    Furtività ~ 0

    Chakra ~ 38/40 Bassi
    Vitalità ~ 14 Leggere
    En. Vitale ~ 30 Leggere

    Tempistica ~
    Slot Azione ~ -
    Slot Difesa ~ -
    Slot Tecnica ~ -
    Slot Gratuito ~ -

    Tecniche ~

    Off ~ Stò utilizzando le statistiche e le abilità postate durante l'iscrizione alla QdV :3

     
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28 replies since 9/4/2016, 08:25   494 views
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