[QdV]La Grande Retata - L'Albergo

Missione per Atasuke, Kyomi e Kazuki

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Il settimo piano

    Per quanto i toni usati dall'uomo (di certo non poteva definirlo "marito") che aveva davanti erano chiaramente fastidiosi per Aro stesso, il consierge non batté ciglio più di tanto, mentre il massiccio uomo al suo fianco pareva decisamente stupito da dove quella discussione stesse andando a parare.
    Sakamoto-sama, la vostra offerta è quanto mai interessante ed ammetto che, non permettendomi di giudicare il vostro rapporto con la vostra consorte, direi che è altresì una proposta molto invitante che anelo a saggiare nella sua integrità., ammise con un cordiale sorriso l'uomo, Farò presente la vostra richiesta al rappresentante dell'Aralia Distribuzioni che si trova presso il nostro settimo piano, mi auguro caldamente che voglia ricevermi, più per interessi egoistici, che non per le opportunità sia vostre, sia dell'Aralia., concluse con fare pacato, zittendo con un secco movimento del braccio ogni possibile obiezione che, evidente, si stava manifestando sul volto del massiccio omone di fianco a lui.
    Quando poi l'Uchiha iniziò a raccontare quali fossero le sue attività, con pessime capacità recitative, l'espressione di Aro stesso passò da incuriosita a, letteralmente, perplessa ed infastidita, sembrava quasi che stesse per chiedere se lo voleva prendere per un idiota, ma, poi il consierge rilassò i propri muscoli facciali e con un sorriso replicò soltanto: Davvero si occupa di stoffe dal Sud, Sakamoto-sama? Non lo avrei mai detto, considerando che parlava di commerci con il Paese del Ferro e lì non sono esattamente degli allevatori di bachi da seta..., scherzò con tono amichevole, mentre il gigante al suo fianco faceva una mezza risata.
    La risposta non portò niente di più che un sorriso compiaciuto sul volto di Aro che rimase ad ascoltare, in silenzio fino alla fine di quelle parole: Sì, il nome dell'Uchiha di cui parla anche lei è stato riferito più volte in giro per Konoha, è un ottimo impiegato dell'Hokage, difficile da corrompere, per quel che ho sentito dire. Personalmente non ci ho mai interagito: ammetto di non essere un uomo che viaggia tanto, sa, il mio lavoro è qui in questo albergo., avrebbe confermato con fare pacato, senza alcun evidente disappunto nel sentire il nome di Atasuke, né alcun astio nei suoi confronti.
    All'ennesima domanda sulla partnership, Aro non parve particolarmente turbato, anzi, se Kiyomi fosse rientrata nella stanza il suo sguardo sarebbe stato pieno di cupidigia verso la kunoichi, non altro, in quel momento: Farò di tutto per accontentare il suo interesse, Sakamoto-sama, furono le uniche parole dell'altro, prima di rivolgersi al massiccio inserviente: Guo, a meno che Sakamoto-sama non desideri il contrario, direi che puoi anche tornare al tuo turno notturno, lo accompagnerò io al settimo piano. e, in effetti, a meno di obiezioni di Atasuke, sarebbe stato solo il consierge ad accompagnare lui e la moglie fino al settimo piano.

    [...]

    Arrivati davanti alla stanza 7B, Aro si sarebbe fermato: c'erano due sgherri, non dei ninja agli occhi dell'Uchiha, poiché privi di chakra, probabilmente bassa manovalanza che stava lì, di guardia, con il loro volto leggermente segnato da dei tatuaggi, nella fattispecie, un numero, 74, inciso per uno sotto l'occhio destro, per l'altro sul mento.
    Il consierge si rivolse ai due, che lo scrutavano con deferenza, ma senza eccessivo timore reverenziale: Devo parlare con Bichi-sama, per poi volgersi verso i due che stava fin lì scortando: Vi chiedo scusa, ma dovrete, per favore, attendere qui giusto qualche minuto, il tempo di introdurvi alla presenza del rappresentante dell'Aralia che si trova in questa stanza. Purtroppo non posso farvi entrare subito assieme a me, spero capiate., era evidente, dalla gestualità, che la situazione fosse spiacevole per il consierge stesso, ma anche dinanzi all'insistenza di Atasuke, non avrebbe potuto farlo entrare subito: sembravano esserci delle regole a riguardo e se l'Uchiha non voleva seguirle, la trattativa sarebbe finita all'istante.
    SE Atasuke avesse accettato le condizioni (e come lui anche Kiyomi), allora i due avrebbero atteso fuori e se avessero avuto percezioni adatte avrebbero potuto sentire parte del dialogo all'interno della stanza.
    Bichi-sama, una parola detta con un tono decisamente alto, C'è qui un uomo che vorrebbe offrirle un'associazione commerciale molto conveniente, propone di dare delle scorte ben armate ai nostri trasporti all'estero, ha dei collegamenti anche nel Paese del Ferro, se può essere interessante, a suo dire...
    Dopo qualche lungo momento di silenzio, una seconda voce si sarebbe sentita: Come mai tanto interesse per i nostri affari, Aro-chan? Normalmente non fai niente di più che la tua sana parte in questo albergo..., la voce era impastata, come se chi parlasse stesse mangiando, il ché avrebbe potuto rendere difficile coglierne tutte le sfumature, ma di certo c'era della sorpresa in quel tono, sorpresa ed incertezza.
    Bé, Bichi-sama, come ben sa ho tutto l'interesse nell'aiutare l'albergo in cui lavoro e queste nuove forniture potrebbero supportare l'Aralia Distribuzioni e, indirettamente, anche noi dell'Helix di conseguenza..., il tono era più incerto di quanto non fosse stato di solito, quasi imbarazzato.
    Arooooo-chan, non prendermi in giro, avanti, la verità! e ci fu un forte schioppo, come qualcosa di molto grosso che s'agitava nell'aria, Ti ha offerto una bustarella? Come fa a sapere dell'Aralia? Chi ha parlato di noi?, ancora la voce, ora molto più decisa, forse eccessivamente rabbiosa.
    Nessuno... è solo che... vede, questo tizio ha una moglie che è un vero schianto e ce l'ha praticamente sbattuta in faccia, a me e Guo, volevano sapere chi riforniva l'Albergo e noi abbiamo parlato... sa, la moglie è... wooh... una gran bella donna, lo vedrà anche lei se gli permette di entrare... ce l'ha offerta per tutta la notte se avesse potuto contrattare con lei... per favore..., il tono era sempre lo stesso, forse un pò più imbarazzato e quasi supplichevole.
    Non ci fu nessuna vera risposta che non fosse un mugugno, prima che, qualche secondo dopo, Aro stesso aprisse la porta e lasciasse entrare Atasuke e Kiyomi (se presente).

    I due si sarebbero ritrovati in una stanza con Aro, tre guardie, anch'esse prive di chakra e con dei numeri tatuati sul volto (due con il numero 73 ed uno con il 71) e poi c'era "Bichi-sama", un ometto basso e tozzo, forse 1.50 per 200kg, seduto sguaiatamente su una poltrona che mangiava con disinvoltura del pollo preso da un grosso contenitore, con le mani schifosamente unte.
    Mi dicono che volete entrare in affari con noi..., esordì l'uomo, con stupore evidente di Aro, che si affrettò a fare le presentazioni: Bichi-sama, questi è Sakamoto-sama, un fiero e valido commerciante che si è trovato presso il nostro villaggio ed albergo per un fortunato caso questa notte... con la propria famiglia, avrebbe presentato anche Kiyomi se presente.
    Sì, quello me lo hai detto, ma mi hai detto anche altro, Aro-chan, che il nostro amico qui è un venditore di armi, che ci offrirebbe delle guardie per i nostri commerci e che ha una bella mogliettina, lo sa che ha fatto la spia? Aro ha la lingua molto lunga... e non solo quella, ho sentito dire da alcune baldracche di Konoha..., avrebbe detto in tono divertito, mentre le guardie intorno ridevano tutte.
    Signor Sakamoto, chiariamo i termini di questo accordo: l'Aralia Distribuzioni, distribuisce di tutto, nel Paese del Fuoco, lei ha agganci in quello del Ferro, il ché è un'ottima cosa. Posso parlare con il mio capo delle sue offerte, ma dubito che avremo bisogno di scorte armate per i nostri maggiori lavori, piuttosto vorremmo offrirle una ricca donazione ed una partnership se ci presenta ai suoi compratori all'esterno del Paese del Fuoco. Denaro, molto denaro, se arricchire i suoi settori di traffico.
    Se lei è interessato, potremo sancire qui stesso il nostro accordo e poi il Capo, che le assicuro prende molto in considerazione le mie parole, sarà ben lieto di accettare tale accordo.
    Deve solo dirmi sì e saremo in affari...
    , a quel punto, il grossoccio omuncolo stava per allungare la mano, Ma naturalmente prima vorrei, nel seguente ordine: farmi sua moglie con Aro, Guo, lei ed i miei sgherri qui, sa, per sancire un'unione più che verbale, e domattina vedere le sue merci. Che ne dice?
    In tutto ciò, c'erano due aspetti interessanti che, probabilmente, gli occhi dell'Uchiha avrebbero potuto notare: il primo erano quattro pezzi di carta, apparentemente tovaglioli sporchi d'olio, che avevano ancora delle tracce di chakra sopra di loro e, cosa più importante, le capacità di "Bichi-sama" sembravano assurdamente irrisorie rispetto a quelle di Aro: era sì un ninja, ma le sue forze, o almeno le quantità di chakra che scorrevano in lui, erano pari a quelle di Kiyomi stessa, mentre il consierge, come già dimostrato, era un ninja molto più esperto, che sapeva nascondere il proprio chakra ed usare fuuinjutsu con estrema furtività.
    Forse quei fattori dovevano essere d'interesse per Atasuke su come continuare la propria recita.
     
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