[QdV]La Grande Retata - L'Albergo

Missione per Atasuke, Kyomi e Kazuki

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Offerta e controfferta

    Una smorfia sarebbe affiorata, per giusto un secondo, sul volto di Aro, al commento del "piccolo uomo" sulla scarsa finezza dei metodi dei suoi presunti "seguaci", ma così com'era affiorato, sarebbe scomparso.
    La discussione, comunque, si focalizzò poco dopo sull'argomento principale: l'eventuale associazione economica, e di "import-export", fra l'Aralia, o chi loro rappresentavano, e quel giovane venditore di armi nel Paese del Ferro.
    Quando Bishi-sama smise di parlare, fu "Konohamaru" a dire la sua e quando nominò la famiglia Kurogane fu evidente come sia il placido omone dinanzi a lui, sia il consierge, furono come scossi da una silente scudisciata, tanto furono stupiti di sentire quel nome dalla bocca di chi gli appariva come un bambino: ora sapevano di star parlando con qualcuno che conosceva realmente quel mondo.
    La proposta successiva era evidente che stava svegliando l'interesse di Bishi: quel misterioso individuo stava offrendogli qualcosa di spaventosamente invitante e conveniente, soprattutto conveniente!
    Tant'è che quando Raizen pose la sua domanda, l'omone si sporse in avanti, quasi stesse osservando un qualche gustoso manicaretto, una smorfia di pura avidità sul volto: No, purtroppo, signor Konohamaru, non posso garantirle quello che mi chiede, non io personalmente, ma posso parlare in vece del nostro capo., sussurrò con un sorriso sempre più ampio in volto, Bishi-sama..., balbettò appena Aro, ma l'altro gli fece un cenno con la mano per zittirlo, quasi stesse allontanando una mosca fastidiosa.
    Vede, il nostro capo è mio cugino e si fida ciecamente delle mie parole e pareri, stesso clan! Mio padre è il fratello maggiore di sua madre! Parlerò per lei con mio cugino e, di certo, le potrà garantire tutto quello che chiede..., confermò con aria soddisfatta l'omone.
    Bishi-sama, mi scusi se vi interrompo, ma credo che il capo generale dell'Aralia potrebbe avere una controfferta, non esattamente questa potrebbe essere l'offerta di suo gradimento... io di certo non posso parlare in vostra vece, ma penso che forse questo tipo di proposte con tanta certezza sarebbe meglio non farle, non crede?, domandò con tono deferente.
    Bishi lo guardò con qualcosa fra la perplessità ed il disappunto, poi virò più sulla seconda: Aroooo-chan, non ti mettere in mezzo in cose che non ti riguardano! Sei stato assunto per occuparti della protezione di questo luogo da eventuali ninja e, devo ammettere, che in tal senso fai un buon lavoro, hai individuato i due guardiani del signor Konohamaru, qui presenti, ma non mettere bocca in questioni che vanno oltre il tuo ruolo!, lo ammonì con voce decisamente dura, dinanzi la quale, l'altro chinò semplicemente il capo, restando in silenzio ed indietreggiando di un passo.
    A ben vedere con una nota di annoiata accettazione sul viso.
    Forse, ad avere l'occhio di Atasuke, ci si sarebbe adesso finalmente resi conto, date le parentele di Bishi, come mai un ninja con le capacità di un genin (fuori forma) fosse quello che dava gli ordini, anziché il consierge, le cui qualità, quanto meno per potenzialità del suo chakra, di certo non erano da meno di quelle dello stesso Uchiha.
    Bishi, ad ogni modo, si voltò di nuovo verso "Konohamaru", ascoltando il resto del suo discorso, relativamente alla possibilità di vedere qualche loro "prodotto" ed uno sguardo preoccupato si dipinse sul suo volto, quando l'altro parlò dei rischi per l'albergo.
    In effetti, mio cugino non sarebbe contento se perdessimo l'albergo per qualche motivo..., convenne, per poi voltarsi verso il consierge e fare un cenno con il capo, quasi s'aspettasse da lui una risposta.
    Se non può, giustamente, portare fin qui la sua merce, potremmo organizzare un incontro per lei, Bishi-sama, presso il punto dove avete lasciato le merci stesse. Potrebbe visionare quanto in loro possesso e valutare poi un incontro con il suo venerando cugino, non credete sia meglio?, avrebbe chiesto il consierge ad entrambi.
    Mi sembra una più che fattibile possibilità! Signor Konohamaru, lei che ne pensa? Sarebbe disposto, domattina stessa, ad incontrarmi dove avete le vostre merci e mostrarmi qualcosa? Poi contatterò mio cugino e parleremo di questo affare!, suggerì Bishi, lasciando al "piccolo uomo" il tempo di valutare la risposta.

    Intanto, giacché Kiyomi s'era inserita nel discorso, dopo essersene bellamente fregata degli eventi in corso, con grande disappunto di Atasuke, il massiccio omone le rivolse uno sguardo, simile a quello che si potrebbe dare ad una fetta di torta ormai fredda, per poi voltarsi, nuovamente, verso Aro, che subito prese la parola: Sì, Kiyomi-san, purtroppo avevo da subito notato che eravate entrambi degli shinobi e quando la vostra particolare recita me ne ha dato l'occasione ho voluto sia testare le vostre reazioni, nello scoprire che anch'io possedevo una riserva di chakra, sia piazzare sul tuo bellissimo corpo dei sigilli di localizzazione, sai, per ogni eventualità.
    Mi permetto di suggerire che, finché il contratto con l'Aralia non sarà concluso, i sigilli restino lì dove sono, anche per la vostra sicurezza, nel caso ci sia bisogno di raggiungervi velocemente.
    , concluse con tono pacato, più verso "Konohamaru", che non verso la kunoichi, o Bishi stesso.
     
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