[QdV]La Grande Retata - L'Albergo

Missione per Atasuke, Kyomi e Kazuki

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. F e n i x
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,993
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Mercanzia







    Si era concluso tutto per il meglio, buon per loro. Raizen non era mai fiducioso dei suoi riconoscenti quando si trattava di infiltrazione, generalmente aveva una cura dei particolare assai superiore, soprattutto quando si parlava di Atasuke la cui mente era troppo cristallina per essere propensa all’inganno.
    Alzò gli occhi al cielo mentre pensava cosa sarebbe potuto succedere all’interno della stanza.
    Quando Kiyomi menò lo scappellotto Raizen lo sentì arrivare ma non se ne preoccupò minimamente dato che l’entità del colpo non era sufficiente nemmeno a sciogliere la Henge.

    Beh, che ti prende?
    Non riconosci più lo stile?
    Non è mica la prima volta che salvo le tue chiappette in extremis.


    E già il cambio di tono avrebbe dovuto dare qualche indizio, ma il Colosso non lasciava nulla al caso, doveva avere un modo per farsi riconoscere, ed al contempo doveva essere un modo discreto, quindi passò qualche istante mentre era di spalle a Kiyomi ad armeggiare con i pantaloni per poi voltarsi col membro in mano.
    E non era quello di un bambino, anzi, a dirla tutta faceva impressione a vederlo tra le mani di un bambino, dopotutto era l’arnese di un uomo alto oltre due metri ed a lui proporzionato, il che voleva dire che era praticamente un’altra gamba.

    Dovresti riconoscerlo.

    Disse mentre glielo sbatteva sul tavolino senza troppi complimenti.
    Impossibile non riconoscere Raizen dopo quel gesto, troppo da Raizen, senza contare che non era facile trovare un organo degno di un uomo di due metri dietro tutti gli angoli.

    Quindi, ora che abbiamo chiarito di chi stiamo parlando.

    Disse rimettendoselo nei pantaloni con qualche difficoltà.

    Purtroppo farlo in questa situazione mi farebbe abbastanza ribrezzo, per cui sarà per un’altra volta.
    E abbassa la cresta, altrimenti siamo sempre in tempo per tornare sulla pista dello stupro di gruppo.
    Inutile fare il galante qui, mai un grazie!
    MAI!


    Dal canto suo, si sarebbe limitato ad una abbondante cena, ma l’avrebbe consumata in camera per non dare nell’occhio con la quantità di roba che avrebbe ingurgitato, doveva essere pronto per l’indomani. E soprattutto non era una novità che fosse particolarmente goloso, e quell’albergo aveva delle cucine tutt’altro che da sottovalutare: quella notte Atasuke avrebbe avuto una stecca decisamente fastidiosa da pagare.
    Aragosta, manzo kobe, sashimi di fugu, tonno pinne rosse…
    Quella sera il portafoglio di Atasuke avrebbe pianto.
    L’indomani mattina, di fatto giusto poco dopo aver completato la digestione ed essersi riposati sarebbero dovuti partire.
    La notte era stata sfruttata dal clone per radunare ciò che aveva a disposizione per preparare la carovana.
    Le armi. Durante il suo apprendistato ne aveva creato una quantità sufficiente a riempire una carovana, bastava semplicemente rimuoverle dalla terra in cui le aveva riposte: aveva prodotto armi così affilate da trapassare il terreno semplicemente grazie alla gravità, e grazie ad essa testava la sua bravura, più affondavano meglio erano, e li le abbandonava.
    Non avrebbe mai pensato che il suo cimitero gli sarebbe tornato utile.
    Raccolse le spade migliori, e dopo aver recuperato il materiale dorato produsseVisto il tempo a disposizione mi limito a queste, ho assegnato un costo ad entrambe ben superiore per giustificare una potenza e durezza maggiorate, il totale per entrambe può arrivare intorno ai 250 crediti visto il tempo a disposizione di Raizen, e per armi simili direi che sono proprio due pezzi da museo due singole armi: uno shuriken e una wakizashi.
    Avrebbe poi riunito il tutto insieme ai provenienti delle armerie disponendole in un doppiofondo che non era difficile trovare nelle carovane, ma Konohamaru era un tipo sveglio, non poteva di certo permettere che le armi facessero rumore mentre la carovana si spostava, per cui tutte le armi erano singolarmente avvolte in dei panni di stoffa.
    Ad operazione conclusa nel doppio fondo erano presenti vari scompartimenti, una vetrina di tutto rispetto a più strati il primo dei quali era occupato paradossalmente dalle armi migliori: le spade, o per meglio dire le lame, trasportarle singolarmente era molto più semplice ed occupava poco spazio, e dopotutto produrre le parti mancanti per renderle sfruttabili era questione di poco ed era un lavoro fattibile per chiunque, cosa ben diversa dal produrre la lama.
    Erano presenti circa una quindicina di lame al di sotto delle quali si trovavano scomparti con shuriken, kunai e tutto l’armamentario basico, eccezion fatta per le armi speciali di villaggio ed armi troppo ingombranti. Tuttavia ogni pezzo era presente in un numero non inferiore a dieci.
    Quando Bishi giunse al deposito carovane avrebbe potuto osservare come i vestiti venivano scostati per mostrare il primo fondo rimovibile, il bambino avrebbe parlato solo quando le prime armi vennero snudate, non sembravano in buono stato, qualcuna presentava ancora un brut de forge ed altre qualche chiazza di ruggine, ma era parte del gioco.

    Mi permetta.

    Chiese educatamente prendendo una delle lame ed una pietra squadrata. A ben vederla era una pietra da affilatura, e non era decisamente un pezzo di scarsa qualità, ma non era stato conservato insieme alle armi, bensì sotto il sedile del cocchiere.

    Come le dicevo, mai mettere nello stesso sacco polli e becchime.

    Le pietre da affilatura infatti potevano costare ben più delle spade stesse!
    A Raizen bastarono poche passate per eliminare quello strato di incuria che nascondeva i gioielli da lui trasportati, rivelando un metallo perfetto, segno del fatto che quel mercante si intendeva di armi ben più della media di qualsiasi altro mercante in quello stesso campo.

    Trasporto le spade in questo stato perché in caso le carovane venissero perquisite troverebbero solo pezzi di poco conto, almeno all’apparenza.
    Finire la lavorazione in loco è molto più sicuro e quando il risultato è quello che vede l’effetto “wow” gioca a favore dell’acquisto.


    Ultimata l’ispezione delle spade si sarebbe passati alle altre armi, una buona fattura, si presentavano sicuramente meglio, ben affilate e pronte all’utilizzo.

    Queste sono abbastanza comuni come qualità, buona, ma non spendo troppe risorse per loro, le armi da lancio soprattutto non vengono ricercate pregiate, dopotutto sono usa e getta, un pezzo pregiato invece imporrebbe il recupero, ed immaginerà che è abbastanza ridicolo.

    Scendendo ulteriormente, avvolte in del finissimo lino, stavano le due armi dorate ed accanto al loro un lingotto del materiale dorato puro ed uno già lavorato, con una damascatura che avrebbe fatto impallidire qualsiasi fabbro, le armi, al livello dello stesso lingotto erano di un eleganza così armoniosa da sembrare quasi gioielli, ma la perfezione degli angoli e dell’affilatura la dicevano lunga.
    Raizen prese la wakizashi con mano da mercante, una mano prudente quanto esperta, ma attenta a valorizzare lo strumento persino in un movimento così semplice.

    Ci vuole poco per mostrare l’efficacia di armi simili.

    Prese un kunai normale e fece cozzare tra di loro i fili e non fu difficile notare la tacca comparsa nella tozza lama del kunai mentre quella della spada era del tutto intonsa.
    Lo shuriken invece venne passato a Bishi stesso per un lancio di prova e potè notare che aveva un bilanciamento perfetto che avrebbe allungato la normale gittata di parecchi metri.

    Queste armi, Bishi-sama, non conoscono rivali.

    Conclusa l’ispezione avrebbe richiuso tutto posizionando tutto come in origine.

    Non le nascondo che vado fiero di quelle armi.
    Fortunatamente non tutti hanno il mio stesso fiuto.
    A questo punto, se non ha rimostranze o ulteriori domande possiamo concludere questo accordo.
    Mi dica pure come vuole che io proceda con suo venerabile cugino, non so se ha in mente qualche versione particolare della storia.


    Si rimise alle mani e decisioni del grassoccio Bishi, era lievemente impaziente, ma nasconderlo [Recitazione] non era difficile per lui.
     
    .
48 replies since 9/4/2016, 08:42   705 views
  Share  
.