I Semi della Rinascita

Corso delle basi per Davi.Seeker e King Of Strong Style

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    Non erano passati che pochi giorni da quando aveva preso posto in quell'ufficio, ma Haruki si era già messo all'opera per migliorare le condizioni del Villaggio. Non aveva alcuna intenzione di macchiarsi dello stesso peccato dei suoi predecessori, pertanto avrebbe dedicato ogni minuto disponibile alla causa. Avrebbe prestato fede alla sua parte dell'accordo, usando la carica di Consigliere per spianare la strada alla New Degenerated School of Sand. Ormai doveva considerare quelle persone come i suoi migliori alleati, pur non fidandosi completamente di loro. Altre opzioni non erano a sua disposizione: nel bene e nel male si trovavano tutti sulla stessa barca e fino all'elezione di Hoshikuzu a Kazekage avrebbero rischiato insieme. Qualcuno bussò tre volte, interrompendo la continuità dei suoi pensieri, per poi aprire la porta dell'ufficio. Haruki non aveva bisogno di altre informazioni per capire che si trattasse di Shizue Chikuma571b54072b33c, la sua nuova segretaria personale. Il rumore dei suoi passi nel corridoio, il modo con cui aveva picchiato sul legno, il suo odore e il battito del suo cuore, così come molti altri particolari insignificanti ai più, rendevano impossibile commettere qualsiasi errore. Privato della vista, Haruki aveva sviluppato un sistema alternativo, ma estremamente efficiente per riconoscere le persone. Ottenere informazioni precise sui lineamenti di quella giovane, sulla sua acconciatura o sul taglio dei suoi abiti gli era ancora difficile, ma non avrebbe avuto bisogno di conoscere quelle caratteristiche. Inoltre, benché al momento fosse solo, il monaco era spesso accompagnato dal suo attendente Shirai, che aveva il compito di sostituire i suoi occhi. Durante la cerimonia di insediamento, il ragazzino gli aveva dettagliatamente descritto la ragazza. Lunghi capelli di un peculiare rosa, acconciati secondo la tradizione, facevano da cornice ad un volto dai lineamenti fini su cui risaltavano occhi del medesimo colore. L'incarnato, scurito dal sole del deserto, completava il quadro, fornendole un aspetto che molti uomini trovano attraente. Mentre Haruki riportava alla mente quei particolari, la voce della ragazza si diffuse nella stanza, annunciando le ragioni della sua visita. Buongiorno, Consigliere Miyazawa. Le ho portato i fascicoli che mi aveva chiesto. Rimanendo ferma sulla porta, avrebbe atteso una risposta dal suo superiore. Haruki sollevò la testa verso la ragazza, poi, con una mano, le fece segno che poteva avvicinarsi. Quando Shizue ebbe posato i documenti sulla sua scrivania, il rosso l'avrebbe congedata con poche parole. Grazie. Ora puoi andare, Shizue. Un breve inchino e la ragazza l'aveva abbandonato, lasciando Haruki alla solitudine del suo lavoro.


    [Due giorni prima]

    Yukiko Ogata571b545e4270d, pur avendo almeno trent'anni, appariva ancora come una bambina. Haruki non sapeva quali sigilli fossero stati usati per mantenerla in quello stato, ma comprendeva perfettamente le ragioni di una misura tanto drastica. Anche a lei era stato richiesto un sacrificio, tuttavia a differenza del ragazzo, che aveva perso la vista, lei aveva rinunciato al proprio ventre. Non avrebbe mai sentito la vita crescere dentro sé e mai avrebbe sperimentato i piaceri della maturità. Tuttavia, nella sua voce, per quanto infantile, era possibile leggere la sicurezza di una donna pienamente adulta, cosa che rendeva impossibile non riconoscere la sua autorità. In questo rotolo ci sono tutte le informazioni che mi aveva chiesto, Maestro Miyazawa. Con le specie qui descritte, non avrà difficoltà ad aprire una serra adatta alle necessità di Suna Yukiko, infatti, alla recentissima morte di Maestro Kamiki, l'aveva sostituito all'interno del Consiglio del Tempio, diventando uno dei migliori alleati del Miyazawa. I due erano accumunati da un radicato disprezzo verso l'ignavia di Kazutoshi e desideravano ardentemente espandere l'influenza del Culto al resto della Sabbia e agli altri grandi Paesi ninja. Fortunatamente, il rosso non si era nemmeno dovuto affaticare per far sì che quella donna prendesse il posto del suo predecessore. Le sue abilità nel campo della botanica e dell'erboristeria non aveva rivali all'interno delle mura del Monastero. Ora, se non ha ancora bisogno dei miei servigi, vorrei fare ritorno al Tempio. Haruki non avrebbe insistito perché rimanesse. Mentre lui era lontano, era un bene che qualcuno con le sue stesse idee rimanesse al monastero per controllare la situazione. È stato un piacere rivederla, Maestra Ogata. Non ho intenzione di trattenerla al Villaggio, il Consiglio non potrebbe mai fare a meno del suo saggio giudizio.


    [Presente]

    La maggior parte delle semenze necessarie a riaprire la serra erano state recuperate, ma c'erano ancora alcune specie di cui era necessario recuperare un campione. Il rosso avrebbe dovuto spingersi fino ai confini dell'Anauroch per trovare ciò che stava cercando. Per ragioni di sicurezza non avrebbe potuto andarci da solo. Per accompagnarlo in quel viaggio aveva scelto due studenti freschi d'accademia, mettendo in conto che non avrebbero dovuto affrontare particolari difficoltà. Ciò gli avrebbe permesso di completare due suoi doveri contemporaneamente: aiutare il Villaggio a risollevarsi dal punto di vista economico e formare le nuove generazioni. Avrebbe cercato di trasformare quei due in nuovi alleati per la sua causa e quella di Hoshkuzu. Ad informarli del compito per cui erano stati scelti, avrebbero ricevuto una lettera recante il sigillo ufficiale di Suna. Attraverso quella missiva gli sarebbe stato comunicato che il Consigliere Haruki Miyazawa li aveva convocati con un urgenza. Avrebbero dovuto incontrarlo il giorno seguente alle 6 del mattino.



    Benvenuto al tuo corso delle basi! Qui imparerai i fondamenti del gdr e del combattimento. Questo primo tuo post sarà puramente narrativo. Non ci sarà bisogno di scrivere un papiro, ma vorrei che tu mi facessi capire che tipo di persona è Yakira: come ragiona, quali sentimenti prova, quali persone frequenta, etc. Ti ricordo che non puoi gestire i png, fatta eccezione per quellicreati da te - ad esempio i genitori del tuo pg o i suoi amici - e che dovresti evitare il Metagame: nel mio post sono contenute molte informazioni, ma solo alcune sono veramente conosciute da Yakira. Il tuo post dovrebbe concludersi nel momento in cui il pg arriva al palazzo del Kazekage e viene accolto dalla segretaria. Se ci sono dubbi o altri problemi, non esitare a contattarmi.


    Edited by Bartok. - 30/4/2016, 00:54
     
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  2. King Of Strong Style
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    La sua figura vagava senza meta nel deserto da anni, era un abitante di quelle lande desolate, era il protettore di quelle terre nonostante non fossero realmente sue. Era legato a quel luogo per un motivo che non comprendeva e le genti che lo abitavano erano sotto la sua protezione, vagava in luogo in luogo tentando di portare benessere tra i sofferenti senza inutili frasi colme di falsa speranza. Era realista,concreto e diceva apertamente che chi non aveva la forza necessaria per sopravvivere in quel mondo di violenza sarebbe perito.
    Il suo vagare gli lasciava il tempo di pesare molte cose ed era conscio del fatto che lui da solo non avrebbe cambiato concretamente nulla, era solo una debole fiamma in mezzo alla tempesta.

    Ogni settimana si recava a casa di un suo "amico" a Suna, un vecchietto che salvò da una tempesta di sabbia anni prima e con cui aveva mantenuto i contatti. L'anziano e la sua abitazione erano un luogo di ristoro per Kaede.

    Allora ragazzo hai deciso cosa fare della tua vita o sei ancora deciso a morire nel deserto ?

    Kaede era seduto sul pavimento dato che nessuna sedia nell'abitazione poteva reggere il suo peso e il tetto basso non aiutava di certo questa situazione, doveva sempre sedersi a terra,evitare di alzare le braccia o saltare nella maggior parte dei luoghi chiusi. Solo una volta fece una di queste tre cose e fu costretto a risarcire un locandiere del luogo. Con voce profonda rispose al suo vecchio amico.

    Non morirò lo sai bene......ho ancora molto da fare....

    E nel mentre sorseggiava un intera brocca di Sakè dato che i piattini consoni per bere il liquore erano talmente piccoli per le sue mani che rischiava sempre di romperli o fari cadere. Mentre restava poggiato al muro pensava alla domanda del vecchio. Se fosse morto chi avrebbe continuato a difendere le aride terre di Suna e la sua popolazione ? Chi avrebbe preso il suo posto ? Che eredità avrebbe lasciato ?
    Queste domande rendevano concreto un problema, ovvero che tutto quello che stava facendo fosse fine a se stesso. Se non avesse portato un cambiamento vero tutto quello fatto fino ad ora sarebbe risultato inutile. E ad un tratto si senti bussare alla porta.

    Kaede allungò il braccio verso la porta quando il vecchio si mise in mezzo.

    Mi hai già sfasciato una porta mesi fa. Quindi stai fermo e lascia fare a me.


    D'avanti a loro c'era un messaggero che portava una lettera con il sigillo cittadino, probabilmente roba dell'accademia o di qualche funzionario. Il vecchio dopo i ringraziamenti girò la lettera più volte e la porse a Kaede.

    E' per te.

    Il ragazzo prese la lettera e l'aprii con l'unghia del suo pollice tagliando la busta che recava il messaggio. Al suo interno c'era un messaggio di un certo Haruki Miyazawa consigliere cittadino. Non sapeva chi fosse dato che non aveva mai contatti con la politica o con la vita sociale in generale, ma di certo non poteva rifiutare quell'invito. D'altronde con molta probabilità era un modo per aiutare i cittadini del Paese e non poteva di certo tirarsi indietro. Sorrise soddisfatto della cosa.

    Oh oh oh quindi sei diventato una persona famosa ? La città vuole il tuo aiuto ? disse il vecchio

    Kaede lo guardò per un attimo grattandosi il petto con la mano, poi si alzò sulle gambe cercando di rimanere piegato con la schiena per non dare una testata al tetto e con fatica uscii dalla porta dell'abitazione facendo un cenno al vecchio con la mano come per salutarlo, il vecchio sorrise e tornò alle sue faccende.

    Kaede trascorse la notte in un oasi vicino alla città e alle prime luci del mattino si recò di tutta fretta al luogo dell'appuntamento. Le strade della città erano cosi calme e silenziose. Era il momento migliore per godersela senza il rumore e il vociare degli stessi cittadini e dopo 20 minuti di cammino arrivò al palazzo principale.
    Si abbassò per entrare dalla porta e con in mano la lettera cercò il piano giusto fino a quando una graziosa ragazza dai capelli rosei gli fece cenno di avvicinarsi. Era piccola e molto bella,sembrava una di quelle bambole da mettere come soprammobile per non rovinarle.
    Con modi cortesi lo fece accomodare e cosi Kaede si sedette a terra per evitare di rompere le sedie nella sala d'attesa e li attese in silenzio pensando se anche la segretaria si fosse spaventata nel vederlo, non è proprio il massimo terrorizzare ogni persona che si incontri.

    Edited by King Of Strong Style - 29/4/2016, 01:24
     
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  3. davi.seeker
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    Yakira non aveva molto da fare negli ultimi tempi, i suoi genitori non lo consideravano un granché, lavoravano tutto il giorno, e quando tornavano, solitamente era già a dormire nella sua camera. Spesso di divertiva a fantasticare su come doveva essere bella la vita da jonin o da chunin, o addirittura da membro della squadra speciale, oppure, direttamente da kazekage.
    Quando pensava al Kazekage, scalciava via dalla mente ogni pensiero e pensava solo a quello. In futuro gli sarebbe piaciuto molto diventare kazekage... andava bene anche diventare bembro della squadra speciale, ma se fosse diventato kazekage, avrebbe mosttrato a tutti le sue doti.
    Si addormentò...

    Sveglia! Sveglia

    Ad un certo punto i suoi sogni si interruppero... una strana nube nera avvolse ciò che immaginava. Una mano. Una mano gli toccò la gamba.

    Yakira! Ti vuoi alzare? Buone notizie! Un tuo amico ha chiesto se vai in spiaggia al mare con lui!sghignazzò Ah già è vero... noi siamo circondati dalla sabbia esplose in una fragorosa risata E' arrivata una lettera per te!disse questa volta con voce seria Sembra provenire da qualche luogo importante.... Sentì la voce strozzare una risata

    Mamma che c'è? disse Yakira con voce gutturale. Non si era ancora ripreso dal sonno

    Ti dò tre secondi per alzarti, al tre ti tiro io giù dal letto con il solletico! e si mise a ridere, mentre iniziava a contare... le parole iniziarono a scorrere lente nelle orecchie di Yakira, quando, alla lettera "T"

    Eccomi! Eccomi! Dai a me! e rubò la lettera di mano alla madre in modo brusco.

    Nel mentre prendeva la lettera, osservò il viso di lei. Era un viso discreto, un po' a forma ovale, con quei tratti femminili da lasciar a bocca aperta qualsiasi uomo. I capelli erano rossastri, più tendenti all'arancione. aveva una fronte ne troppo grande ne troppo piccola. Il resto del viso lo lasciavano sempre affascinato. Spesso sognava quel viso pure la notte, sognava che una ragazza con un viso simile a quello diventava sua moglie.
    Aprì la lettera, con un movimento secco e rapido

    Cosa c'è scritto? la voce di sua madre era molto entusiasta

    Iniziò a leggere la lettera. Gli occhi scorrevano sulle righe, parola per parola, lettera per lettera. Ancora non ci credeva, era arrivata una lettera dal palazzo del kazekage! Si tirò su il copri bocca e si scarruffò i capelli, come faceva ogni volta che c'era qualcosa di importante. Era eccitatissimo. Non sapeva descrivere le sue emozioni... Mentre si preparava pensò a una cosa... e se la lettera fosse uno scherzo? Se fossero stati i suoi amici a fargli un brutto tiro?
    Non si sa mai... pensò Comunque posso andare al palazzo, e se non fose vero, potrei comunque dire che sono andato al palazzo, e sono stato accolto dal Kazekage in persona
    finì di sistemarsi le calzature e andò si avviò alla porta

    Dove vai birbante? Guai a te se esci senza dirmi niente! e sorrise

    Mamma! è una lettera che viene dal palazzo del kazekage! mi vogliono la! Scusa ma devo scappare!! rivolse un ultimo sguardo alla madre e le sorrise. Anche se il copri bocca impediva alla vista di vedergli la bocca, si intuiva chiaramente che stava sorridendo.
    Uscì.

    Iniziò a correre per il villaggio. Suna era veramente un bel posto. Tutti erano gentili, o almeno lo erano con lui. Yakira era un tipo orgoglioso, non gli interessavano le sfide, ma quando era obbligato a farle, il suo orgoglio gli diceva "O vinci o vinci... Non puoi fare diversamente!", e a quel punto si impegnava al massimo. Iniziò a frugare nei suoi ricordi, e di quando era più piccolo.

    Non gli sembrava aver percorso tutta quella strada, ma era già davanti al palazzo. Salì i primi scalini, entro dal portone, e subito venne accolto da una ragazza dai capelli rosa
     
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    Il Cieco, il Gigante e il Sognatore

    I Semi della Rinascita - Post II



    Le lancette dell'orologio sul muro alle sue spalle scoccarono le 6 in punto. Shizue abbandonò il proprio lavoro, alzandosi dalla scrivani. Seguitemi, per favore. Avrebbe detto ai due studenti, prima di imboccare un lungo corridoio illuminato con lampade elettriche. Nessuno usava più da molti anni le lampade a olio. Infatti, benché l'architettura del Villaggio potesse sembrare spartana e rozza, lo sviluppo tecnologico raggiunto a Suna superava quello della maggior parte dei paesi vicini. Il paese del Vento, fatta eccezione per gli avamposti più remoti, era minuto di un sistema di produzione e distribuzione dell'energia elettrica particolare avanzato. La donna percorse qualche metro, per poi fermarsi davanti ad una porta di legno dall'aspetto piuttosto comune. Bussò tre volte, attese qualche secondo e poi si rivolse nuovamente ai due giovani. Prego, entrate pure. Non li avrebbe seguiti, ma si sarebbe limitata a chiudere la porta alle loro spalle. L'ambiente che li avrebbe accolti, a differenza di quelli precedenti, era caratterizzato da una scarsa illuminazione. Soltanto due grossi bracieri evitavano che le tenebre dominassero quel luogo, mentre nell'aria si poteva sentire un forte odore d'incenso. Fortunatamente, i due fuochi che ardevano placidamente ai lati della stanza gli avrebbero permesso di vedere abbastanza chiaramente. L'arredamento era molto semplice: due scrivanie in legno cariche di rotoli erano poste al centro delle pareti laterali, mentre difronte a loro avrebbero potuto vedere una scrivania del medesimo materiale. Dietro di essa sedeva immobile Haruki, che, come a suo solito, indossava l'abito monastico. Ai due studenti non sarebbe stata offerta la stessa comodità, visto che quella del Miyazawa era l'unica poltrona presente nella stanza.


    Poco dopo che i due ebbero messo piede nell'ufficio, il consigliere avrebbe preso parola, spiegandogli il motivo per cui aveva voluto incontrarli. Sono Haruki Miyazawa, membro del Tempio della Fiamma, rappresentate del clan Chikuma e membro dell'Alto Consiglio di Suna. Siete stati convocati qui perché mi dovrete accompagnare nell'Anauroch. Per il bene del Villaggio, è necessario recuperare alcune piante estremamente rare. Fece una breve pausa, per poi riprendere a parlare. Voi mi aiuterete a raccoglierle. Ovviamente, per quanto questo compito vi possa apparire semplice, non sottovalutate i pericoli che si celano nel Deserto. Molti shinboi si sono avventurati in quelle terre e non hanno mai fatto ritorno. La sua voce lenta e solenne, da predicatore, non sarebbe apparsa spaventosa o inquietante. Quelle parole non volevano essere una minaccia, ma un sincero avvertimento. Suna non era nelle condizioni di perdere altri uomini. Ora, se non avete domande, potete andare. Aspettatemi all'ingresso del Palazzo. Partiremo fra 15 minuti.


    Ho solo un paio di correzioni per Davi: 1. Nella prima parte del post, in alcuni punti, hai usato un colore diverso per il narrato. In questo caso non crea confusione, però stai attento a come imposti graficamente ciò che scrivi. Può aiutarti ad evitare errori o incomprensioni. 2. La lettere aveva il sigillo ufficiale di Suna e c'era chiaramente scritto che è stato un consigliere chiamarvi. È praticamente impossibile che sia uno scherzo. Questa è solo un'imprecisione, ma ricordati che un'errata interpretazione di quello che scrive il master può avere conseguenze più gravi in missione. Se hai qualche dubbio o qualcosa è poco chiaro, chiedi sempre a chi di dovere.

    Bene, ora dovete fare un altro post discorsivo. Niente di difficile. ^^ Oltre a narrare l'interazione con Haruki, vorrei che vi concentraste sui rapporti tra i vostri pg. Avete circa 15 minuti di attesa, quindi sentitevi liberi di discutere, parlare o altro. Ciò che mi interessa è il modo in cui i vostri due pg interagiranno tra di loro. Sentitevi liberi di organizzare in privato le vostre risposte.
     
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  5. King Of Strong Style
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    Mentre aspettava la chiamata della segretaria un altro ragazzo arrivò nell'ufficio, era giovane, probabilmente non aveva neanche raggiunto la maggiore età. Dopo il suo arrivo la segretaria tornò da noi e ci condusse nella stanza dove si trovava il nostro committente.
    La stanza aveva una atmosfera calma e rilassata, una leggera luce data dai bracieri illuminava quel luogo che sembrava tutto tranne che un ufficio. Nella stanza erano visibili una moltitudine di pergamene e scartoffie varie, probabilmente affari del Villaggio.
    Intanto l'odore di incenso saliva nelle narici di Sendoh e iniziò ad entrargli in testa, non gli piacevano quegli odori o più semplicemente non era abituato a sentirli. Ed ecco che dalla scrivania centrale si alzò un ragazzo che tutto sembrava tranne che un Ninja, probabilmente la cosa era dovuta al vestiario che indossava. Tutte quelle cose facevano sembrare quel luogo un vero monastero, non c'era niente di un ufficio standard e questo provocò la curiosità di Sendoh verso la figura che iniziò a spiegargli a grandi linee l'obiettivo della loro chiamata.
    Il gigante si limitò ad ascoltare le parole di Haruki, e capii che questa missione era importante per il Villaggio. A lui bastava sapere quello. Avrebbe perso volentieri la vita pur di migliorare la situazione degli abitanti. Non gli serviva nient altro e appena il monaco fini di parlare fece un cenno positivo con la testa.

    Mio signore darò la mia stessa vita per il bene del Villaggio, mi consideri solo un suo strumento per raggiungere uno scopo maggiore. Il deserto non rappresenterà nessun pericolo e chiunque oserà intralciarci verrà falciato e privato della propria esistenza, che sia umano o naturale niente si frapporrà tra noi e il nostro obiettivo.

    E porto il pugno all'altezza del cuore per poi inchinarsi leggermente verso di lui. Questi atteggiamenti cosi remissivi erano in netto contrasto con il suo aspetto, ma aveva riconosciuto nella missione un modo per proseguire l'obbiettivo che si era prefissato da quando la sua mente ha ricordi.
    Dopo quella breve risposta si diresse all'ingresso con il suo compagno e si sedette a terra poggiando come sempre le spalle al muro.

    Anche se sembri un ragazzino non ti farò nessuna paternale, se sei qui è perchè hai le abilità per renderti utile. Il mio nome è Kaede Sendoh, ma puoi chiamarmi come meglio credi, alla fine il nome non è importante. Non sono tuo amico e forse mai lo sarò ma in questo frangente darò la mia stessa vita pur di proteggere te il monaco e la missione in generale. Il nostro solo obbiettivo è quello e nient'altro. La nostra vita è a disposizione degli abitanti del Villaggio. E se per un malaugurato caso io dovessi diventare un peso non esitare a togliermi la vita.....perchè io farei lo stesso con te.

    Kaede fu diretto e distaccato, non voleva coinvolgimenti emotivi, non voleva legarsi a nessuno ma avrebbe collaborato con tutto se stesso con entrambi i Ninja. Ma capii che quell'atteggiamento non sarebbe stato il più congeniale per la missione, doveva mettere da parte il suo carattere solitario per creare un atmosfera più serena. La sopravvivenza di un Team dipende anche da questo, cosi decise di aggiustare il tiro e parlò di nuovo al ragazzo.

    ....comunque qual'è il tuo nome ? E cosa ti ha spinto ad accettare questa missione ?

    Non era capace a fare questo tipo di discussioni e si vedeva lontano un miglio,ma si stava sforzando di essere "amichevole", anche se i risultati sembravano scarseggiare.
     
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  6. davi.seeker
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    Il ragazzo entrò nel palazzo. Era un po' strano, da fuori sembrava una cosa imponente ma rudimentale, ma all'interno era una struttura all'avanguardia, con quelle luci che illuminavano come se fosse presente un sole anche all'interno del corridoio.
    Entrò nella stanza accompagnato dalla ragazza... era presente con lui un ragazzone, forse adulto, piuttosto alto, che non lasciava trasparire alcuna emozione.
    In quella stanza, la prima cosa che notò, fu il cambiamento di illuminazione tra quella e il corridoio. Inizialmente dovette socchiudere gli occhi, perchè il forte contrasto tra luce ed ombra gli faceva confondere le immagini negli occhi. Il posto sembrava quasi una stanza da monastero, forse buddhista, e qul forte odore di incenso non aiutava certo a pensare ad altro. Gli pizzicava un po' il naso.
    Si accorse che il legno utilizzato per gli immobili di quella stanza era sempre il solito. Mentre studiava le nervature del legno del tavolino, gli cadde l'occhio sulle pergamene, che sicuramente nascondevano qualche arte magica, da utilizzare con il chakra.
    In fondo alla stanza, era presente un uomo adulto.
    L'uomo iniziò a parlare.

    Una volta che l'uomo finì di parlare, sentì crescere in lui un miscuglio di emozioni. Non sapeva descrivere quel momento.
    Ad un certo punto l'omone affianco a lui parlò.

    In segno di rispetto, portò anche lui il pugno fatto con la mano destra al cuore, e si inchinò, ma non apprezzò molto quello che disse l'uomo In fin dei conti, non è bene uccidere - pensò- ma alla fine uno fa come crede...
    Dopo che l'uomo alto ebbe finito, prese lui le redini del discorso
    -La ringrazio particolarmente per quello che sta facendo per me, non mi sarei mai aspettato di dover aiutare, o meglio, servire, un uomo del rango come il suo... Sono qui solo per servirla, e portare a compimento la nostra missione, qualunque cosa accada.
    e ripetè il gesto precedente.

    I due uscirono, e, una volta soli nella stanza, l'uomo alto glui parlò, non come amico, ne come fratello, ma come un compagno di misiione, il cui unico scopo è quello di portare a compimento il suo scopo.
    Una volta presentatosi, e avergli detto qualche dettaglio su di lui, gli sembrò che l'omone si stesse sforzando per addolcire al meglio le parlole.
    Gli chiese come si chiamava.

    - Piacere, Yakira Akazuka, del paese del Vento ovviamente. Questa sarà la mia prima missione ufficiale e ciò che mi ha spinto ad accettarla... beh non so, forse il fatto che la lettera che mi è arrivata, provenga direttamente da qua, oppure, il fatto di essere un ragazzo inesperto, mi fa credere che io possa essere un ragazzo eccezionale, che una missione di questo rango sia un qualcosa di impossibile da affrontare per poi raccontarlo ai miei nipoti... Non so, il vero motivo non lo so...-
    Sorrise
    -E tu, perchè hai accettato la missione?-
    attese la risposta dell'uomo
     
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    Sendoh ascoltò la risposta del ragazzo. Nonostante la giovane età la risposta che gli aveva dato era molto interessante. Il gigante sorrise leggermente mostrando i canini sporgenti che aveva, poi si rivolse al ragazzo.

    A differenza di molti non hai le idee chiare.....e questo è un bene. Molti si riempono la bocca con gesta da compiere e traguardi da raggiungere. Tu invece sei sincero e la tua vita è ancora un libro aperto su cui puoi scrivere quello che vuoi.....

    Ma alla successiva domanda rimase in silenzio per qualche attimo. Non gli piaceva parlare di se stesso, ma il ragazzo l'aveva fatto e Sendoh doveva ricambiare la cosa. Cosi cercò di essere breve e conciso.

    Questa missione aiuterà le persone del Villaggio, Suna è in stato di ristrutturazione e ognuno deve fare la sua parte.Lo scopo della mia esistenza è difendere le persone dalla violenza di questo mondo e aiutarle in tutti i modi possibili. E poi ho dei progetti futuri e devo farmi un nome tra i pezzi grossi per poterli realizzare.....

    E segui ancora qualche attimo di silenzio. Ci voleva ancora un po prima che il Monaco si presentasse e sarebbe stato meglio conoscere le abilità del suo compagno di squadra. Solo cosi avrebbero avuto una maggiore funzionalità in caso di pericoli, bisogna sempre conoscere la persona che ti copre le spalle e vedere se sia effettivamente in grado di farlo.

    Riguardo al mero combattimento cosa preferisci ? Lo scontro corpo a corpo ? Quello sulla distanza ? O magari sei un tipo furtivo ? Come ti comporteresti in un ipotetico scontro ? Sono curioso. Per quanto riguarda me sono un tipo da prima linea, devo sfruttare la mia stazza per tenere a bada gli avversari e non mi dispiace fare da scudo umano quando devo. E' meglio conoscerci sotto questo aspetto cosi da risultare più letali ed efficenti in battaglia.

    E stese il suo braccio verso il ragazzo porgendogli il pugno. Una specie di saluto, un gesto per iniziare il loro sodalizio in quella missione. Magari i due avrebbero anche collaborato in futuro, magari quel giovane ragazzo sarebbe diventato un grande Ninja. Tutto era possibile.
    Intanto il tempo passava e all'ingresso del palazzo continuava il solito transito di burocrati e Ninja indaffarati dalle loro faccende. La nuova generazione di Suna era pronta a nascere per ricreare dalle fondamenta un Paese solido e forte. Per Sendoh tutto iniziava quel giorno, con quel ragazzo e quello strano Monaco.
     
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    Verso l'Oasi

    I Semi della Rinascita - Post III


    Puntuale come sempre, Haruki si presentò al punto d'incontro in perfetto orario. Invece degli abiti monastici, il Jinchuuriki indossava la divisa standard delle forze armate di Suna. Il drappo nero teso sul suo volto era l'unico elemento del suo vestiario precedente che il monaco rosso portava ancora. Accanto a lui, Shirai era vestito alla stessa maniera, ma reggeva sulle spalle un voluminoso zaino. In esso era stipato tutto l'occorrente per recuperare e conservare adeguatamente le piante che avrebbero recuperato. Difronte ai due studenti, il giovane attendente si esibì in un leggero inchino per salutarli, poi si presentò. Ciao! Io sono Shirai! Piacere di conoscervi. Sul suo volto era presente un sorrisetto vispo, tipico dei bambini che hanno appena combinato una qualche marachella. Haruki invece, non si sprecò in altri inutili convenevoli. Voglio raggiungere l'Oasi prima che faccia buio, quindi fate del vostro meglio per starci dietro. La sua voce, come sempre, non avrebbe espresso nessun sentimento, facendolo apparire distaccato ed estremamente formale. Senza aggiungere null'altro, il Consigliere e il suo discepolo si sarebbero messi in viaggio muovendosi a gran velocità. Per evitare di seminare immediatamente i due studenti, aveva scelto un passo che i due avrebbero potuto tenere per lungo tempo, anche se non senza qualche difficoltà. Anche se nulla del suo comportamento lo lasciava intendere, Haruki era rimasto piuttosto impressionato dal gesto di Kaede e dalla grande dedizione che aveva mostrato. Il monaco aveva osato sperare di aver trovato un'anima affine, qualcuno che condividesse i suoi valori e i suoi obiettivi. Qualcuno ben lontano dalla decadenza morale di cui era stato spettatore fin dal suo ritorno a Suna. Per questa ragione, le sue aspettative nei confronti del ragazzo erano piuttosto alte. Yakira invece, non aveva ancora avuto modo di lasciare un'impressione nitida nella mente del Consigliere, ma era sicuro che quella missione gli avrebbe fornito la giusta opportunità per mettere in mostra il proprio talento. Il loro obiettivo si trovava all'interno di un canyon di medie dimensioni, nella zona sud-orientale del deserto che circondava il Villaggio. Era un luogo infestato da pericolosi scorpioni e banditi pronti ad assaltare i mercanti che osavano avventurarsi in quelle zone. Per queste ragioni, quasi nessuno si spingeva mai fino a quell'eremo. Ciò tuttavia, aveva permesso alla natura di svilupparsi senza essere disturbata dalla presenza umana. Infatti, le particolari specie presenti in quel luogo - sia animali che vegetali - non potevano trovarsi altrove. Per raggiungerla, avrebbero dovuto attraversare uno stretto passaggio tra le rocce che li avrebbe resi estremamente vulnerabili ad un'imboscata. Sfortunatamente, non era possibile accedere all'Oasi da nessun'altra entrata, quindi non avrebbero potuto evitare quel pericolo. Haruki, per non creare inutili preoccupazioni nei suoi compagni di missione, aveva deciso di tenere per sé quelle informazioni. Inoltre, avrebbe potuto sfruttare quella situazione per testare la loro prontezza dei due studenti difronte ad una minaccia inaspettata.


    A circa dieci ore dalla partenza, quel piccolo gruppo di ninja si trovava ormai molto vicini al loro obiettivo. Il Miyazawa, considerato il loro anticipo rispetto al piano di viaggio, aveva permesso ai suoi sottoposti di fare una rapida pausa, così da potersi rifocillare e ripartire al pieno delle forze. Per questa ragione, ora che si trovavano a circa un centinai di metri dalla loto meta, poco distanti dall'uscita del passaggio scavato nella roccia, gli studenti sarebbero stati pronti al combattimento. Haruki sapeva con certezza che sarebbero stati presto attaccanti. I banditi conoscevano solo qualche nozione rudimentale sulle arti ninja, quindi non erano in grado di nascondersi efficacemente ai suoi sensi. [Competenza] Percezione: 12

    Blind Warrior
    Maestria: L'utilizzatore è in grado di combattere sopperendo alla mancanza della vista con gli altri sensi. Combatte come se posseduta e sempre attiva l'abilità 'Combattere alla Cieca'. Il bonus alla percezione è di +3 anzichè +6
    [Da Genin in su]


    Sensi di Ragno
    Speciale: La percezione dell'ambiente dell'utilizzatore tramite gli altri sensi è aumentata. Risulta in grado di orientarsi come se posseduta la vista e di percepire gli obbiettivi entro i limiti della sua percezione ipotizzandone caratteristiche fisiche e dimensioni. Non potrà notare colori o dettagli di piccole dimensioni. Alcuni oggetti di dimensione ridotte, a discrezione del QM, non potranno essere percepiti.
    [Da Genin in su]



    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore. Movimento: 12 metri.


    Seguire le Tracce (Base) [2]
    Conoscenza: L'utilizzatore può trovare le tracce lasciate da altre persone presenti entro 3 metri per il valore di Percezione posseduta.
    Qualche metro più avanti, le sue supposizioni si trasformarono in realtà. Le grida dei cinque banditi fendettero l'aria come la lama di un coltello, rompendo la tranquillità che aveva caratterizzato il loro viaggio fino a quel punto. Non dividetevi! Uniti sarà più difficile affrontarvi. Haruki urlò ai due studenti. Calandosi rapidamente lungo la roccia, quegli uomini avrebbero incalzato il gruppetto prima che potessero reagire. Una volta a terra, il primo scagliò tre kunai che sfrecciarono rapidi verso il monaco rosso. [Slot Azione I] Poi, usando la lama che teneva nella mano destra, avrebbe continuato ad assaltarlo menando un tondo diretto alla gola [Slot Azione II] e un affondo verso il suo cuore [Slot Azione III]. Era evidente che non avesse intenzione di mostrare alcuna pietà nei confronti di quelli avventurieri, ma Haruki non avrebbe fatto di meno. Sfortunatamente per lui, le capacità del monaco erano ben superiori a quelle di un comune ladruncolo. La mano destra del Consigliere andò rapidamente alla borsa che teneva legata in vita estraendo un Kunai. [Slot Gratuito Istantaneo] Impugnandolo saldamente, avrebbe deviato i tre proiettili verso di lui, facendoli cadere alle sue spalle. [Slot Difesa I] Poi, con un piccolo balzo, indietreggiò di un metro per schivare il secondo colpo. [Slot Difesa II] Il terzo colpo fu intercettato dalla lama del pugnale, non sortendo alcun effetto. [Slot Difesa III] Rapido e letale, Haruki avrebbe risposto a quell'assalto tracciando un arco con la lama del Kunai. Aveva mirato direttamente alla gola del suo avversario, così da terminarlo nel modo più rapido e indolore possibile. [Slot Azione I] La vita di strada gli aveva tolto la capacità di considerare la vita umana un bene inestimabile, mentre l'educazione monastica gli aveva insegnato a non tollerare il peccato. Un sorriso cremisi comparve sul collo dell'uomo che crollò a terra, senza emettere alcun suono. Prima che toccasse il suolo, la vita aveva già abbandonato il suo corpo. [Danno] Forza! Occupatevi di quei due! Io e Shirai fermeremo gli altri. Haruki esortò gli studenti a seguire il suo esempio, sconfiggendo il più rapidamente possibile gli uomini che avevano davanti. I banditi, infatti, sbigottiti dalla rapida dipartita del loro compagno avevano esistano, fornendo ai due Sunesi l'opportunità di attaccarli prima che loro facessero lo stesso.


    Vitalità: 14 leggere
    Chakra: 50 Bassi
    Armi usate:
    Kunai [Distanza]
    Piccoli pugnali a lama quadrangolare, affilati sui due angoli stretti; alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. I kunai hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Taglio/Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 10)


    Bene, bene. Ora le cose si fanno più complicate. Nel prossimo post dovrete attaccare i due banditi, cercando di batterli il più rapidamente possibili. Siete liberi di scegliere liberamente come agire, ma dovete tenere presente le regole del combattimento. Quindi, se non l'avete già fatto, date un'occhiata al regolamento.

    Per questo turno dovrete descrivere solamente la fase offensiva, visto che non siete ancora stati attaccati. Pertanto è necessario ricordare che avete a disposizione 3 Slot Azione e 2 Slot tecnica Base (Uno di questi può essere usato per effettuare una Tecnica Avanzata, nel vostro caso è possibile usare soltanto una Avanzata per turno). Gli Slot azione possono essere usati per attacchi fisici (Pungi, calci, lanciare armi, etc), Muoversi (consultate il regolamento per sapere di quanto potete spostarvi in base alla vostra energia), oppure effettuare attacchi più complessi come Prese o Disarmi. È importante la sportività: i vostri attacchi non possono essere autoconclusivi. Dovete lasciare al vostro avversario la possibilità di decidere come e se difendersi. La difesa, infatti, è totalmente autoconclusiva. Durante il vostro turno potrete effettuare anche quelle che vengono definite "Azioni gratuite", che non richiedono di spendere uno Slot Azione. Vi cito direttamente il regolamento per avere una rapida panoramica di quello che vi è permesso fare: "Le Azioni Gratuite sono azioni non offensive e non difensive effettuabili in un round. Non sono limitate numericamente, ma solo dal buonsenso del giocatore. Sono suddivise in 3 categorie:
    Istantanee: estrarre armi, estrarre oggetti conficcati, movimento (6m, 1 volta a round da utilizzare al primo movimento offensivo del round, non divisibile).
    Veloci: effettuare finte, passare un oggetto, lanciare 1 oggetto senza volontà offensiva.
    Lente: attivare/caricare [Meccanismi] non offensivi, applicare [Veleni], creare oggetti."
     
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  9. F Freddy 11
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    Fumihiko girovagava per il villaggio di Suna, in cerca di un lavoro o qualunque cosa gli sarebbe potuta essere utile; non aveva nessun amico, ma ormai la gente sapeva di poter contare su di lui quando aveva bisogno di qualcosa; e Fumihiko non chiedeva altro: fiducia, che avrebbe poi portato ad un guadagno personale. C'era anche chi gli regalava qualcosa, probabilmente per pietà, un ragazzo di 13 anni che viveva da solo e senza una casa; ma a Fumihiko non importava affatto l'opinione altrui, la sua era l'unica che contava.
    In quel momento era alla ricerca di un posto in cui dormire, per questo si era recato in una locanda dove era ormai diventato famoso.
    Hey, ragazzo, abbiamo un lavoretto ed una stanza libera per te, se ci stai!
    Fumihiko detestava chiedere qualcosa a qualcun altro, anche se spesso era stato costretto a farlo; per questo fu soddisfatto quando al locandiere era bastato solo vederlo per rivolgersi a lui.
    Sai che sono in grado di fare qualunque cosa, al giusto prezzo.
    Probabilmente non era vero, ma Fumihiko lo credeva veramente, doveva crederci veramente, perché se non l'avesse fatto lui non l'avrebbe fatto nessun altro.
    Non pensi mai di essere un tantino troppo sicuro di te, ragazzo?! Ma finché continui a fare quello che ti chiedo, sei libero di fare quello che vuoi.
    A Fumihiko piaceva quel tipo, o meglio, il modo di fare di quel tipo, al contrario di molte altre persone che si preoccupavano per lui o lo compativano, il locandiere dava retta solamente alle azioni. Anche per questo circa una notte su due Fumihiko si ritrovava a dormire lì.
    Non è un lavoro difficile, devi solamente consegnare questo affare a Hiroyuki, del mercato; suppongo tu lo conosca già.
    Detto questo gli consegnò quell' "affare", che Fumihiko ricordò di aver già visto; i suoi genitori erano mercanti, e Fumihiko ricordava sua madre che gli mostrava quell'oggetto e gli raccontava la sua storia. Ma adesso sua madre era morta, e ricordare il passato serviva solamente a farlo esitare.
    Consideralo già fatto.
    Disse Fumihiko al locandiere prima di avviarsi verso il mercato.
    Stava cominciando a fare buio, ma Fumihiko non era spaventato: lui era uno shinobi, e presto sarebbe diventato il migliore shinobi che Suna e il mondo ninja avessero mai visto; shinobi voleva dire aiutare la gente, ma voleva anche dire fama e gloria, e soprattutto, voleva dire dimostrare il proprio valore.

    Stava sorgendo il sole quando Fumihiko si risvegliò; la sera prima aveva svolto quella commissione ed aveva trovato il suo posto nella locanda, dove, prima di addormentarsi, aveva letto un volume, proprio come ogni sera; perché Fumihiko doveva diventare perfetto, e non poteva affidarsi solamente alla sua forza ed alle sue conoscenze ninja, doveva temprare anche la mente.
    Si alzò dal letto e trovò una lettera davanti alla sua porta, e Fumihiko pensò subito che la dovesse aver lasciata il locandiere; così si diede una sciacquata per svegliarsi completamente ed afferrò quella lettera. Una lettera sigillata; non poteva essere del locandiere.
    Fumihiko la aprì con una certa apprensione, e rimase per qualche secondo basito dopo aver letto quelle parole: era stato invitato al palazzo del Kazekage alle 10.30 di quella mattina, da un consigliere di nome Haruki Miyazawa, di certo una persona importante. Non era qualcosa che capitava tutti i giorni e Fumihiko sperò che qualcuno avesse finalmente riconosciuto le sue capacità.
    No, io non devo sperare niente, so bene quello che sono in grado di fare e non ho bisogno del riconoscimento di nessuno!
    Fumihiko non si sarebbe mai affidato a nessuno, ma, in realtà, sperava che un giorno gli altri si potessero affidare a lui, e lui non le avrebbe deluse; erano pensieri che non ammetteva neanche a sé stesso, ma forse quella convocazione poteva essere un primo passo.
    Fumihiko uscì dalla locanda, e in attesa che l'orologio segnasse le dieci del mattino passò il tempo lanciando shuriken contro un bersaglio da lui disegnato su un muro, per allenarsi e scaricare la tensione; ogni mattina infatti Fumihiko si allenava, a lanciare gli shuriken, a fare i sigilli, o a combattere in un corpo a corpo, in modo da poter sempre migliorare.
    Finalmente le dieci arrivarono, e Fumihiko si avviò verso il palazzo del Kazekage;ci era passato più volte davanti ma non era mai entrato, ma niente era in grado di stupirlo più di tanto, per questo il suo sguardo rimase inespressivo come sempre.
    Fumihiko trovò ad accoglierlo una ragazza dai capelli rosa, probabilmente incaricata di farlo; solitamente Fumihiko sarebbe rimasto in silenzio, ma incredibilmente l'impazienza e la curiosità superarono l'orgoglio.
    Sono qui perché ho ricevuto una lettera dal consigliere cittadino, Haruki Miyazawa, come penso già sappia; vorrei sapere il motivo di questa convocazione e quando potrò incontrarlo.
    Fumihiko rimase in attesa della risposta, continuando a fissare la ragazza coi suoi impassibili occhi grigi.
     
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    Tun tutun tutun tutun tutun TOFFH!


    - MAAAAMMMMAAAAAAAAAAA!! DOVE SEEEEII?! - E' mattino presto e so perfettamente quanto mia fratello detesti le persone che fanno rumore di prima mattina. Lo faccio apposta, credo da sempre, non so perchè, ma la mia famiglia è sempre così silenziosa e io odio il silenzio che mi diverto così tanto nel farlo, anche a costo di buscarle dopo essere scappato. In fine dei conti però svegliarsi tardi è un problema suo, di quel quel pigrone, non di certo mio. - MAAAAMMMMAAAAAAA, DOVE SEI?! DEVO FARTI VEDERE UNA COSA!! - Questa mattina però è strana, c'è qualcosa che non mi torna. Il nonno? Dov'è finito il nonno? La sua sedia è vuota. E poi, no, aspetta. Mio fratello non mi ha tirato nul... Mi volto rapidamente verso il piano di sopra. Quasi aspettandomi un oggetto proveniente dalle scale porto le braccia a protezione del volto, chiudo un occhio convinto dell'arrivo della solita scarpa puzzolente. Nulla. Nessun rotolo, nessuna scarpa e nessun oggetto pericoloso in arrivo, solo il rumore dei vicini e del vento. Ma come è possibile? Non sono nemmeno le nove del mattino!!

    Quasi prendendoci gusto continuo con il mio monologo. - ALLORA DOVE SIETE TUTTI?! IO DEVO RACCONTARVI UNA COSA, NON NASCONDETEVI ALTRIMENTI PASSO TUTTO IL GIORNO A RACCONTARVI STORIE. AVETE SENTITO SI!? - Cucina, nulla. Sala da pranzo, nulla. Faccio scorrere la porta di casa, tiro fuori la testa e nel piccolo giardino all'ingresso c'era solo e soltanto la solita sabbia. Persino il cane non era a casa!! - Ma che diavolo! Mi hanno lasciato solo! Almeno potevano lasciarmi la compagnia di BubuBubu il cagnolone di famiglia Questa me la pagano, stanno sicuri. Appena tornano a casa io... io parlo per almeno quattro ore consecutive. Mio padre dovrà mettermi in punizione per farmi smettere! E io volevo fargli vedere la nuova tecnica! c'ho messo tutta la notte per imparare quel simbolo e nessuno è qui per vederlo. Che antipatici! - E ora cosa faccio...? - Mi esce dalla bocca questo pensiero, chino la testa e lascio andare le gambe. Finisco seduto sull'uscio di casa con i piedi nudi nella sabbia. Non faccio nemmeno in tempo a finire il disegno che stavo facendo con il pollicione sulla sabbia che una voce attira la mia attenzione.

    - Questa è la casa di Doki e Hikari Shinkiro? -

    Alzo lo sguardo e mi trovo davanti un fantafantastico ninja del villaggio! Uno vero!! Guarda il suo coprifronte! E' tutto pieno di graffi! Questo deve essere almeno un Jonin! Ma che dico, sarà un membro della squadra speciale! Il capo! Si si! - Si signore! - Scattai in piedi - Questa è la casa di Doki, Hikari, Osamu, Shu, Aoi e Bubu Shinkiro! Io signore sono Aoi Shinkiro, cosa posso fare per lei? - Persino il ninja mi guardò perplesso, questa storia di essere un chiacchierone proprio non va giù a nessuno! Tutte le volte che dico di essere un figlio del clan Shinkiro, non mi credono. - Uh, che bambino arzillo che sei. Piuttosto sono in casa i tuoi genitori? - Ecchénontipareva. - No. Non sono in casa e non so nemmeno dove sono, sono sceso poco fa e non c'era già nessuno. Forse sono in piazza, forse nel deserto. O forse sono scappati, fuggiti e non torneranno più... MA può dire a me signore! Qualsiasi cosa io debba riferire ho una memoria di ferro! - E così gli faccio pure un bel dispetto. Vedranno.

    - Non importa, devo riferire delle questioni a tuo padre. Questioni che non posso dire a te, piccolo. - Nemmeno me ne rendo conto che la sua mano è già sulla mia testa, due o tre passate e sento il mio ciuffo andre qui e lì. Mannaggia! Un occasione sfuamata per fargliela pagare. Oggi non me ne va bene una, quasi quasi mi rimetto a letto. - Però piccolo, ho anche qualcosa per te! - COOOSA?? PER ME? CHE BELLO, CHE BELLO! - CIOOEEE'?? - Non riesco a trattenermi nella risposta. Probabilmente sto sorridendo! Si, certo che sorrido!

    Il ninja mi passa una lettera e aggiunge - Quando vedi tuo padre, digli che è stato cercato! Ciao piccolo! - Che bell.. SPARITO! WOW! Non ha mosso nemmeno un granello di sabbia ed è sparito!! Fantaaaastico! E la lettera? Ora la apro! Ancora a piedi scalzi strappo il sigillo e inizio a leggere!

    [Due ore dopo]

    Eccomi, eccomi, eccomi! Nono sono in ritardo, puntuale come dice sempre Nonno! Ooooooddio che bel palazzo!! Papà mi ci doveva portare e invece ci sono venuto da solo! Ah ah! Oramai non hanno più scuse, sono stato addirittura convocato da? Chi era che mi ha deciso di convocarmi? Va bene, poi controllerò sulla lettera! Faccio in tempo a chiedere dell'uffico del Consigliere Miyazawa, salgo rapidamente le scale, giro l'angolo e... BOOOH che botta! Ma contro cosa diavolo ho sbattuto? Alzo lo sguardo e fisso un individuo davanti a me. Occhi grigi e sguardo da morto. - Mi scusi signore! Non mi aspettavo di trovarla proprio qui dietro l'uscio, mi scusi! - Ma mi sento osservato. Una signorina mi guarda. Certo che mi guarda, sono appena andato a sbattere! Ma io non mi sono mica fatto male! Hop hop, sgattaiolo dal tipo che ho di fronte e mi piazzo davanti alla signorina - Salve Signorina! Io sono Aoi Shinkiro! Ho ricevuto una missiva che diceva di presentarmi qui alle ore dieci e trenta in punto! Sono qui e in orario signorina! -
     
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    Ormai eravamo pronti per iniziare il viaggio nel deserto, ma a noi con sorpresa si aggiunse un ragazzino che indossava sulla schiena uno zaino quasi più grosso di lui. Si presentò in modo vivace facendo trasparire la sua tenera età, ma dagli abiti che indossava si capiva immediatamente che era un Ninja di un certo livello, magari anche più forte di me ma questo era tutto da vedere.
    Alle poche parole del Sensei mi limitai ad annuire ad annuire con il viso per poi mettersi in viaggio con il suo compagno alla volta dell'ocano di fuoco che tanto caratterizzava il Paese del Vento.

    L'andatura del Maestro e del suo assistente era moderata, ma si stavano palesemente trattenendo per non lasciarci indietro. D'altronde la mia stazza non mi permetteva rapidi spostamenti, anche se negli anni sono riuscito ad acquisire una certa mobilità che ha molte volte spiazzato i miei nemici. Ero si una montagna, ma era rapido e mortale come una frana. Il deserto era vasto, infinito e l'occhio non riusciva a scorgere la fine di tutto questo. Molti Paesi hanno il Mare, per noi era questo il nostro mare. Caldo e letale come l'abbraccio della morte. Le persone di questo Paese sono dure e forti come le rocce, crescono in un ambiente povero e ostile, ma è proprio questa la loro forza, la nostra forza.
    Dopo ore e ore di viaggio giungemmo alla meta, si trattava di un canyon non particolarmente grande, ma la cosa che più mi colpii era la flora e la fauna che l'abitavano. Specie che non avevo neanche mai visto da quelle parti ed era stranamente affascinante scoprire un simile paradiso nel deserto. Questo andava oltre le semplici Oasi, questo posto poteva diventare un luogo di aiuto e soccorso per i paesani, poteva fungere da luogo di ristoro per i viaggiatori o per coltivare piante e salvaguardare animali. Era un piccolo paradiso da dover difendere, da valorizzare. Il deserto sa fare anche questi regali. Sorrisi soddisfatto mentre continuavo a guardarmi intorno. Iniziai studiare la zona e i suoi "abitanti" e a memorizzare tutto quello che vedevo.

    .....cielo.....tutto questo....

    Non riuscivo ad esprimere a parole quello che provavo, non l'avevo mai fatto e probabilmente mai lo farò. Ma mi venne naturale dire qualcosa, anche se in questo caso erano parole prive di significato vero.
    Cominciai a rovistare nella mia bisaccia ed estrassi la mia mappa personale. L'avevo disegnata nel corso degli anni e su di essa erano riportate le principali Oasi, i luoghi d'attacco dei banditi e i vari insediamenti del Villaggio abitati e non. Era il mio modo per sopravvivere anche settimane in quell'inferno, era il mio modo di andare avanti.
    Poggiai la mappa a terra e con un pezzo di grafite iniziai a segnare quel luogo sulla mappa. Quel posto poteva essere molto utile, ma come sempre la bellezza e la pace sono costrette a finire. Infatti poco dopo un gruppo di banditi ci tendette una goffa imboscata. Iniziarono a calarsi con le funi dalle pareti rocciose come un branco di scimmie che scendono scoordinate da un albero.
    Quegli schifosi ammassi di letame volevano davvero tentare di ucciderci ? Erano davvero cosi sciocchi e sprovveduti ? Il loro destino venne scritto con quella loro azione contro di noi. La loro vita stava per trovare la fine più brutale possibile.
    Il Sensei venne immediatamente attaccato da uno di loro ma come se nulla fosse lo uccise nella maniera più aggraziata e violenta possibile. Delle schivate e qualche passo gli bastarono per mandare a vuoto l'attacco nemico, e con un rapido e semplice movimento della sua mano gli tagliò la gola sporcando la terra di sangue.

    I compagni del povero malcapitato restarono pietrificati dalle azioni del monaco, chiunque avrebbe approfittato del momento. Ma la mia vittima doveva conoscere il motivo della sua morte. Non uccido mai senza un motivo e TUTTE le mie vittime devono conoscere il perchè delle mie azioni.
    Mi avvicinai verso uno di loro camminando lentamente, la mia enorme figura si avvicinava a quell'uomo tremolante che ancora doveva riprendersi dallo shock di prima e di certo un gigante che cammina verso di lui non l'aiuta di certo a calmarsi.

    Avete osato infestare questo luogo con la vostra putrida esistenza......questo posto non deve essere avvelenato dalla vostra presenza.......voi non dovevate essere qui.....perchè ora troverete la morte......mi dispiace stolto....ma hai scelto da solo il tuo destino...ora...MUORI !

    Non avevo l'eleganza e la classe nel combattere del Sensei, ero rude, violento, ma dannatamente efficace. Le mie mosse sembrano goffe a prima vista, ma la bellezza non mi appartiene.

    Nonostante non fossi ancora un Ninja la vita nel deserto mi aveva reso più forte di molti miei pari grado, una fortuna in quel caso.
    Mi lanciai contro il mio avversario aprendo le braccia, la mia figura enorme si avvicinava inesorabilmente verso di lui e con un rapido movimenti tentai di spappolare la sua testa tra le mie mani ( Slot Azione I Velocità 200 Forza 200 ). Le braccia aperte servivano per limitarne in parte i movimenti laterali e tentai di sfruttare al meglio le mie lunghe leve.
    Ma se si fosse abbassato per schivare la mia morsa mi sarebbe bastato tirare un calcio ascendete con la mia gamba mirando alla bocca del suo stomaco cosi da spappolargli gli organi interni ( Slot Azione II Velocità 200 Forza 200 )

    Il suo destino era scritto, ora toccava a me compierlo.

    Vitalità:10
    Chakra: 20 Bassi
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    [Aoi e Fumihiko]



    Shizue Chikuma, seduta alla sua scrivania, contemplava l'enorme quantità di documenti che le stavano difronte, maledicendo gli anziani per l'ingrato compito che le avevano affidato. Sbuffò, sforzandosi di reprimere la voglia di ribaltare tutto e scappare nel deserto. Lei non era fatta per stare tutto il giorno in un ufficio a occuparsi di barbose pratiche burocratiche. Lei era nata per il campo di battaglia, per difendere il proprio villaggio dalla prima linea, non per nascondersi tra vecchi faldoni impolverati. Ma in cuor suo sapeva di meritarsi di stare lì ad ammuffire. Durante l'ultima missione aveva davvero fatto un casino. Alcune persone erano morte e lei era sopravvissuta per miracolo. Non era stata congedata con disonore solo perché appartenga al prestigioso clan Chikuma. Questo, ovviamente, non era bastato a salvarla dai sensi di colpa. La voce di un ragazzo interruppe il flusso dei suoi pensieri, riportandola alla realtà. Shizue sollevò un sopracciglio, sorpresa da ciò che aveva appena sentito. E questo cosa diavolo vuole? Il Sacerdote delle carte da bollo aveva lasciato il villaggio qualche ora fa, era impossibile che avesse convocato anche quel ragazzo. Il Consigliere non si trova a Suna al momento, probabilmente dev'esserci stato un disguido. Potrei vedere la lettera che le è stata mandata? Haruki Miyazawa era un rigido bacchettone con l'elasticità mentale di un novantenne e il fisico di un diciassettenne, ma era sempre preciso e puntuale, al limite dell'ossessione. Come ninja non era nulla di straordinario, ma sarebbe potuto essere incoronato Re dei Burocrati. Era impossibile che avesse commesso un errore simile. Quando Fumihiko le ebbe consegnato la lettera, Shizue la lesse rapidamente. Sfortunatamente, prima di poter formulare un qualsiasi pensiero pensiero, fu distratta da una voce infantile che catturò la sua attenzione. Un altro? Cosa cazzo sta succedendo? Mascherò il disappunto con un sorriso dolce e salutò il giovanissimo Aoi. Buongiorno piccolo, ti dispiacerebbe darmi anche la tua lettera, per favore? Confrontare i due documenti cancellò qualsiasi suo dubbio. La firma di Haruki era stata falsificata, mentre qualcuno doveva aver rubato uno dei timbri ufficiali che Shizue teneva nella sua scrivania. Maledetto moccioso! C'era solo una persona che poteva aver fatto una cosa simile: Shirai, l'attendente personale del monaco rosso. Era l'unico da conoscerlo così bene da poterne falsificare la firma. Questa volta non l'avrebbe passata liscia. Oh no, una volta che quella peste sarebbe tornata al villaggio gli avrebbe dato una bella lezione. Tuttavia, ora aveva una questione più importante da risolvere. In qualche modo, doveva occuparsi di quei due studenti. Anche se erano stati convocati per un errore, la ragazza era sicura che il Consigliere non avrebbe disdegnato il loro aiuto. Inoltre era curiosa di sapere come il Sacerdote delle carte da bollo avrebbe scoperto che il suo allievo si era messo a far confusione con documenti ufficiali. Immaginare come avrebbe deciso di punirlo la mise di buon umore. Il sorriso sul suo volto si allargò. Non li avrebbe lasciati tornare a mani vuote. Ormai aveva già deciso cosa fare. Come dicevo all'altro ragazzo, c'è stato un errore e siete stati convocati all'ora sbagliata. Non preoccupatevi, anche se il Consigliere è partito da qualche ora, so come raggiungerlo in fretta. Fece l'occhiolino ai due studenti, poi si alzò dalla scrivania. Seguitemi, per favore.


    Shizue condusse Aoi e Fumihiko alla terrazza sulla sommità del palazzo dell'Amministrazione. Da quel luogo potevano vedere tutto il villaggio senza che la loro vista fosse ostacolata dal alcun ostacolo. La ragazza si morse un dito perché uscisse un po' di sangue, compose alcuni rapidi sigilli e infine toccò il suolo. Dal punto esatto in cui aveva poggiato la mano, comparve immediatamente un enorme falco. Doveva essere alto almeno 10m. Con un balzo elegante, la Chikuma salì sul dorso dell'animale, per poi rivolgersi ai due studenti. Spero che nessuno di voi abbia paura di volare.



    [Kaede]



    Esattamente come il Gigante aveva previsto, il bandito, concentrata una modesta quantità di chakra nelle gambe, si chinò rapidamente per schivare il suo primo colpo. Tuttavia, l'uomo, vedendo sollevarsi la gamba di Kaede verso di lui si pentì immediatamente di quella scelta, poiché da quella posizione non sarebbe riuscito in nessun modo a evitarla. Senza farsi scoraggiare, avrebbe invece sfruttato la sua condizione per portare un rapido contrattacco. La potenza del colpo del suo avversario non era sufficiente a causare ferite gravi, quindi anche se colpito, sarebbe riuscito a reagire con prontezza. Infatti, non appena il piede impattò contro il suo addome, il criminale avrebbe cercato di portare con la destra un gancio controlli ginocchio della gamba che Kaede aveva usato per il suo assalto. Approfittando della confusione che la sua pronta reazione avrebbe generato, il bandito scattò rapidamente in piedi e, usando la mancina, tentò di eseguire un montate, mirando al mento dello studente. Altrettanto velocemente avrebbe chiuso il suo assalto con un altro gancio, questa volta portato con la destra e diretto alla tempia sinistra del suo avversario.


    Bene, ho solo qualche piccola correzione sul post di King: Avresti dovuto approfittare del vantaggio che avevi e usare tutti gli slot che a tua disposizione. È importante non sottovalutare mai gli avversari, sopratutto quelli di cui non si conosce nulla. Inoltre, anche se in questo caso è ovvio, oltre alle statistiche, dovresti sempre specificare la potenza dei colpi.

    Con questo post volevo introdurvi allo step successivo, per quanto riguarda il combattimento. Come vedete ho usato un'azione speciale, il Subisci&Mena. Oltre a questo, le altre meccaniche speciali sono Ado (attacco d'opportunità) e Counter. La spiegazione fornita dal regolamento è sufficientemente chiara, quindi mi limiterò a citarvela:

    Il Subisci e Mena (S&M) è una reazione offensiva a discapito della propria difesa. Con il Subisci e Mena si rinuncia alla propria difesa per un ipotetico attacco successivo che coglie di sorpresa l’avversario. Il Subisci e Mena può essere effettuato solo sull'ultima azione offensiva di una combinazione offensiva di colpi. È possibile rafforzare la propria difesa tramite il chakra e variare leggermente la traiettoria del colpo subito ma lo si subirà comunque. Richiede 1 slot Azione e 1 slot Difesa.

    La Counter è l'esecuzione di una tecnica per difendersi da una tecnica offensiva avversaria. È possibile effettuare tecniche offensive in reazione a tecniche offensive avversarie se il numero di posizioni magiche è pari o superiore. Le tecniche difensive possono essere utilizzate sempre in reazione a tecniche offensive; è considerata un'azione sleale solo se il numero di posizioni magiche della tecnica difensiva è oltremodo superiore quella offensiva. Richiede 1 slot Tecnica.

    L’Azione d’Opportunità (AdO) è la possibilità di agire, con una singola azione, interrompendo le azioni fatte dell’avversario se è presente entro 9 metri dall’attaccante. L’AdO si attiverà durante la metà dell’azione o azioni che interrompe. Richiede 1 slot Azione.
    Utilizza 2 Slot Azione consecutivi per fini non offensivi; si attiva a qualsiasi distanza.
    Utilizza 1 Slot Tecnica per una tecnica con 5 o più posizioni magiche.
    Utilizza 1 Slot Azione per allontanarsi.
    Utilizza 1 Azione Gratuita Lenta.
    Utilizza 2 Azioni Gratuite Veloce.

    Oltre a queste, durante un combattimento vi sarà possibile utilizzare degli attacchi speciali, ovvero Prese e Disarmo. La prima vi permetterà di afferrare l'avversario e infliggergli danno. Richiede uno slot Azione e ogni Slot Azione consumato dopo il primo vi permetterà di infliggere un danno pari alla differenza tra la Forza dell'attaccante e la Resistenza del difensore. Il disarmo, come è ovvio, vi permetterà di privare l'avversario dell'arma che possiede, scagliandola a 6 metri di distanza. Richiede uno slot Azione e perché abbia successo è necessario che l'Agilità dell'attaccante superi la Forza del Difensore.
     
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    - COOOOSA? Un errore signorina? Ma... -

    A me non me ne importa nulla se qualcuno ha fatto un errore!!! Sono qui perché qualcuno si è divertito a prendermi in giro e quando lo pizzico passerà proprio un brutto quarto d'ora. Perché io da qui non mi schiodo fino a che non risolvono questa cosa... voglio proprio vedere come faranno a gestire un bambino di sette anni e mezzo, offeso, innervosito e soprattutto chiacchierone. Pfh! E ora cosa dovremo fare secondo questa tipa? Aspettare qui che lui ritorni, eh? Ha detto che c'è stato un errore e questa cosa è già inammissibile! Ora mica possiamo stare a perdere tempo! Siamo ninja mica villani o guerrieri da quattro soldi! Guarda te che maleducati! NESSUN RISPETTO! Nemmeno si è presentata e sorride pure! Ma ti sembro tonto io? Eh? E adesso dove sta andando? - Signorina! - Mica puoi lasciarci qui così! Ti tampino fino alla morte, sappilo!

    - Scusi Signorina ma adesso mica possiamo stare qui ad aspettare una vita. Cosa facciamo nel frattempo? La missione ormai è andata? Oppure c'è un’altra missione pronta per noi? AH! Sarà forse lei la nostra insegnante? Anche perché se il consigliere è partito non tornerà a breve e quindi come faremo a renderci utili per il nostro villaggio? Forse potrebbe davvero insegnarci Lei qualche arte ninja! Ma sono anche sicuro che il Consigliere è un maestro più bravo... Senza offesa eh! Ma dove ci sta portando? Dov'è che andiamo? Queste scale dove portano? Il Consigliere non sarà mica partito per il terrazzo del palazzo? Ghghgh no, ovvio che no! E allora dov'è che stiamo andando? GH, non so se l'ha capito che io sono un bambino molto curioso e... PORCA PUPAZZA! -


    WOOOOOOW! Ma da qui si vede tutto il villaggio! Devo avvicinarmi al parapetto! Che bellezza da qua su! Aspetta, allora: quella è la piazza del mercato, lì a destra c'è la via del vento e.. AH AH! Quella è casa mia! Si, si, vedo la cupola della stanza di mio fratello nascosta da quella del vicino! Pensa te che bello deve essere poter venire tutti i giorni qui! - Quindi signorina Lei ci ha portato qui perché così potevamo vedere il villaggio? Ora capisco è bellissimo! - E più giù c'è il negozio che piace tanto al nonno! Da qui non si vede perché è troppo basso ma sono sicuro che c'è anche il cortile dove gioco con Jinkai e Nané! Poi lì sotto c'è l'emporio e più giù ancora il quartiere del clan! Che bellezza! Ora però?

    Guarda un pò questa antipatica segretaria che non vuole rispondere, ora gli attacco un altra carovana di chiacchiere che finirà per sognarmi pure questa notte. - Allora Signorina segretaria, cosa dobbiamo fare noi qui... WOW! - Ma allora il suo piano era portarci qui sopra per... FARCI VEDERE L'AQUILA GIGANTE! AH ORA CAPISCO! - AAAAH! Siamo qui per studiare l'aquila del villaggio della sabbia allora! E' grande, è imponente, è fiera! - Uhm - Cosa? Volare? Dovviamo volare davvero!?!?! - Non ci credo, non ci credo, non ci credo! - CHEEEEEE FIGATAAAAAAAA! - Devo salire per primo! Si, si, che bello! Sono sicuro che sarà divertente un mondo! E poi non ho mai visto il villaggio dall'alto! NON CI POSSO CREDERE STO PER VOLARE SOPRA ALLA TESTA DI TUUUUUTTO IL VILLAGGIO!

    - Bhe, che aspettiamo? Dai dai, Signorina andiamo! -



    desert_by_cyberkolbasa-d8r0c8e

     
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    Gli occhi grigi dello studente di Suna restarono impassibili quando un irritante ragazzino si presentò con la sua stessa missiva, e perfino quando scoprì che si trovava lì per un banale errore; ma dentro Fumihiko la rabbia cominciò a crescere e ad espandersi in ogni angolo della sua mente.
    ~Non dovevi fidarti di nessuno; non dovevi fidarti di quella lettera, non dovevi fidarti del cancelliere e nemmeno di questa segretaria. Solamente tu conosci il tuo vero potenziale e solamente tu lo puoi farlo fruttare. Sei stato uno sciocco a farti delle false speranze.~
    Quel "disguido" era l'ennesima prova del suo ragionamento e Fumihiko fece per andarsene senza aprire bocca, quando la segretaria disse ai due aspiranti shinobi che avrebbero comunque svolto la missione per la quale erano stati convocati.
    Questo non cancellava di certo il torto subito, ma Fumihiko non avrebbe di certo snobbato la sua prima missione ufficiale (anche se fu tentato di farlo).
    Solamente in quel momento cominciò a prestare attenzione a ciò che il ragazzino blaterava: appena la segretaria aveva smesso di parlare aveva incominciato a lamentarsi facendo una sceneggiata ridicola. Almeno aveva dimostrato di non accettare qualunque cosa gli fosse capitata; ben magra consolazione immaginandolo come suo compagno di missione (di cui avrebbe fatto volentieri a meno: Fumihiko preferiva lavorare in solitarie, in modo che colpe e meriti di quello che succedeva fossero stati solamente suoi.)

    Proseguendo, mentre il ragazzino continuava ad importunare quella povera segretaria, Fumihiko ed il suo piccolo gruppo cominciarono a salire delle scale, che li condussero su una terrazza panoramica che mostrava quasi interamente il villaggio di Suna; poteva perfino vedere la locanda dove "lavorava" e quella che un tempo era la casa dei suoi genitori.
    ~Ma poi mia madre è stata uccisa mentre mio padre non ha alzato un dito per difenderla.~
    Era da quel momento che aveva capito di non potersi fidare di nessuno, ed il suo mondo sereno e felice era stato distrutto. Era andato via di casa, da quel momento non aveva più rivisto suo padre ed aveva cercato di pensare a lui il meno possibile.

    Fumihiko dovette ammettere che la bellezza di quel luogo era notevole, ma al contrario del bambino non dimostrò apertamente il suo entusiasmo, e certamente non pensò che la segretaria li avesse portati lì per ammirare il paesaggio. Aveva cominciato ad intuire cosa volesse fare, e quando evocò quell'aquila gigante ebbe la certezza di cosa stavano per fare (e dell'ingenuità del suo compagno).
    Quel gesto non gli fece di certo dimenticare ciò che aveva saputo poco prima; ma non si sentì affatto in colpa con sé stesso per aver avuto bisogno della segretaria, che aveva solamente rimediato al "disguido" avvenuto; al contrario delle volte in cui era costretto a chiedere un favore a qualcuno.
    Salì così sul dorso dell'aquila subito dopo il ragazzino, che stava dimostrando quanto fosse infantile esibendosi in un'altra sceneggiata ridicola, entusiasta per il volo a bordo del volatile che stavano fare e per il panorama che avrebbe visto; mentre sembrava essersi dimenticato della missione che stavano per svolgere.
    Volare era tra le cose che Fumihiko non aveva mai fatto, ma non era spaventato e nemmeno eccitato, sperava solamente che il ragazzino non cominciasse a tormentare lui anziché la segretaria durante il volo.
    "Io sono pronto, quando vuole possiamo partire!"
     
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    I'll be watching you.

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    I Semi della Rinascita - Post V



    Beh, quantomeno sono stati veloci. Commentò la colossale lumaca rinchiusa dentro il monaco rosso. Shizue era appena atterrata nell'oasi e Haruki si stava avvicinando a lei e alla grossa aquila che aveva evocato. Dovresti controllare meglio i tuoi sottoposti, piccolo monaco. Siamo sicuri che Itai non avrebbe mai permesso ad un suo attendente di giocargli uno scherzo simile. Saiken, oltre all'usare il plurale maiestatis per irritarlo, amava prendersi gioco del suo jinchuuriki. Non osare paragonarmi a quell'infedele, bestia. Sibilò mentalmente Haruki, per poi stupirsi di sé stesso. Da quando teneva in considerazione l'opinione di quell'abominio? Oh, sei troppo suscettibile, mortale. È normale che noi ti si dia utili e preziosissimi consigli. Non ricordi il nostro primo incontro? Abbiamo il dovere di educarti. I tuoi precedenti maestri hanno fatto un pessimo lavoro. Scosse la sua enorme testa gelatinosa sottolineando la grande delusione che provava. Ora taci, demone. Devo occuparmi di questioni più importanti delle tue idiozie. Il monaco rosso interruppe bruscamente il contatto mentale stabilito dall'immortale, concentrandosi sul mondo materiale. Mi spiace per l'inconveniente, mi assicurerò personalmente che il colpevole venga punito. Disse, rivolto alla giovane Kunoichi. Poi, scambiati i convenevoli necessari all'occasione, senza badare agli altri due ninja, aggiunse. Ora può andare. Baderò io agli studenti. Shizue, oltre ad aver stretto un contratto con le aquile del deserto, era un'abile sensitiva e ciò le aveva permesso di comunicare con il monaco mentre volava a molti chilometri di distanza. Pertanto, Haruki era stato messo al corrente della faccenda qualche ora prima, mentre lei e i due studenti erano ancora in volo.

    La comunicazione della Kunoichi gli era arrivata poco dopo che lui e il suo team avevano sconfitto i banditi e raggiunto l'oasi. Fortunatamente, avevano appena iniziato a costruire il riparo per la notte, cosicché non ebbero difficoltà a espandere il campo base per accogliere altre due persone. Poi, non volendo sprecare altro tempo, aveva immediatamente inviato Shirai, Kaede e Yakira a cercare alcune piante, tra cui l'orchidea di Kambo, una specie estremamente rara da cui gli scorpioni giganti del deserto sembravano essere attirati. Oltre ad aiutarlo nella costruzione della serra, quei campioni gli avrebbero permesso di infliggere una prima punizione al suo attendente e , allo stesso tempo, di saggiare ulteriormente le abilità dei due studenti, infatti non sarebbero riusciti a recuperare molti di quei fiori senza essere aggrediti da una di quelle orripilanti bestie del deserto. Occupatosi di queste faccende, aveva continuato da solo a organizzare il campo base perché fosse munito di tutto ciò che aveva bisogno.

    Congedata Shizue, Haruki avrebbe atteso che Aoi e Fumihiko fossero scesi dal volatile, poi gli avrebbe immediatamente assegnato un lavoro da svolgere. I due avrebbero immediatamente scoperto che il Consigliere non era di certo una persona a cui piacesse perdersi in chiacchiere. Dirigetevi a nord-ovest. A circa due chilometri di distanza da qui in linea d'aria dovreste trovare un altro specchio d'acqua. Per raggiungerlo dovrete percorrere un sentiero roccioso che passa attraverso una grotta sotterranea. Usciti dal tunnel, riconoscerete l'oasi perché ha la forma di una mezzaluna. In quel luogo dovrete raccogliere i semi dei Cactus del Tormento Rosso. Bisogna rompere il fusto per trovarli. Porse ai due studenti una mappa della zona, un'illustrazione della pianta che avrebbero dovuto cercare e due piccoli sacchetti di tela ricoperti da strani simboli che probabilmente avrebbero riconosciuto come fuuinjutsu. I cactus non erano nient'altro che dalle sfere rossastre di qualche decina di centimetri di diametro che spuntavano dalla sabbia. Numerosissimi spine ne ricoprivano la superficie e su alcuni avrebbero anche potuto osservare fiori di un colore blu acceso. Quel accostamento di tonalità così contrastanti conferiva al vegetale un aspetto molto peculiare. Difficilmente qualcuno l'avrebbe potuto confondere con qualcos'altro. Portatemi la maggior quantità di semi che riuscite a trovare prima che cali il sole. Questo è tutto per ora. Avete delle domande? Messi a tacere i dubbi degli studenti, Haruki li avrebbe congedati, lasciando che si dedicassero al loro compito. Bene, ora potete andare.


    Ok, per questo turno ho preparata un minigioco facile facile. Nelle future giocate non è improbabile che il master vi metta difronte a enigmi e prove che esulano dal puro combattimento, qui ne proverete una versione molto semplice. Inoltre, visto che dovrete "attaccare" le piante, il vostro prossimo post mi permetterà di vedere come impostate i turni di combattimento, così da correggervi in caso di errore. Ora veniamo alle regole: Il viaggio dura un'ora all'andata e 90 minuti al ritorno. Dal momento in cui vi mettete in cammino, avete 4 ore prima del tramonto. L'obiettivo è recuperare 70 semi a testa. Se ne prendete di più, meglio per voi. Nell'oasi incontrerete 4 tipologie di Cactus del Tormento Rosso:
    - Piccoli (diametro di 15 cm) - Potenza: 10 Durezza: 1- Con 10 minuti di lavoro vi permetterà di raccogliere 5 semi.
    - Medi (Diametro di 30 cm) - Potenza 9 Durezza: 2 - Con 20 minuti di lavoro vi permetterà di raccogliere 15 semi.
    - Grandi (Diametro di 1 m) - Potenza 10 Durezza 3 - Con 30 minuti di lavoro vi permetterà di raccogliere 35 semi
    - Enormi (Diametro di 3 m) - Potenza 30 Durezza 2 - Con 60 minuti di lavoro vi permetterà di raccogliere 45 semi.
    Sono parienergia a voi. C'è grande abbondanza di ogni tipologia di pianta, quindi non c'è rischio che vi facciate concorrenza. Potete comunque collaborare o separarvi. Uno slot Azione/tecnica vi permette di distruggere e prendere i semi di un solo cactus. Collaborare, usando due Slot Tecnica/Azione sulla stessa pianta vi permette di dimezzare i tempi di lavoro. L'importante (per la vostra incolumità) è che alla fine abbiate preso tutti i semi e che torniate prima che scenda il sole.

    Cito il regolamento per ricordarvi come si fa a spaccare gli oggetti:
    Durezza: La durezza è la resistenza dei materiali: è possibile danneggiare oggetti con durezza pari o inferiore l’arma attaccante; la durezza massima è 5. Un’arma si rompe se la potenza dell’attaccante è superiore alla potenza del difensore per la durezza. Per esempio, un kunai (potenza 10 durezza 3) può essere rotto da un’arma di potenza 35 o superiore, pari durezza. Le tecniche (emissioni) offensive possono sempre danneggiare gli oggetti in uso; l'equipaggiamento
    riposto e non utilizzato è considerato immune alle tecniche. Gli oggetti si considerano con potenza 20 e durezza variabile in base al materiale (plastiche/vetro 1, legno/mattone 2, metallo/roccia 3); sono sempre considerati parienergia la fonte del danno.


    Edited by Bartok. - 12/8/2016, 21:03
     
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