La natura Morta

Free

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. lNearl
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,620
    Reputation
    +73

    Status
    Offline

    Il Bunker

    V




    Gli intrepidi eroi inviati dal sommo Hokage erano finalmente entrati nell'abitazione. Nonostante qualche avversità erano riusciti ad evitare un po' di trappole, ma soprattutto a sopravvivere a quelle che avevano invece attivato.
    La più sfortunata fu proprio la Fuyutsuki, il capogruppo finì nella trappola della cucina, ma dimostrò grande abilità nell'uscirne praticamente indenne o con ben pochi graffi rispetto a quelli che avrebbe potuto rimediare. L'albino era un tipo distratto, ma a sua fortuna bastò l'antidoto della compagna a risolvere ogni suo genere di problema con il veleno.
    Superato anche l'ultimo tappeto esplosivo la compagnia della foglia si trovà a dover scendere un bel piano di scale. Tra le varie stranezze della compagine, di cui uno dei membri vestito in costume, forse la più tremenda era la totale assenza di una torcia o dell'inventiva di ricavare qualcosa del genere prima di scendere negli abissi di un Bunker che non conoscevano, in una casa disseminata di trappole.
    Avevano avuto tutti gli indizi necessari per capire che la prudenza era una qualità fondamentale in quella missione, così come era stato chiaro che non si trattava di far delle semplici domande ad una vecchietta gentile. Ad ogni modo, forse per lo spirito troppo focoso delle loro origini, non si soffermarono a valutare l'idea di trasformare tutte le schegge della cucina in potenziali torce o di rompere parte della porta d'ingresso per usarla in tal modo.

    Il capofila si sarebbe dunque fatto avanti con molta speranza ed armato di un possente accendino. La discesa della scala fu semplice, contro ogni probabilità. Dopo essere scesi per circa dieci metri in profondità si ritrovarono in un piccolo pianerottolo con una sola porta chiusa. L'accendino non poteva certo essere una fonte di luce particolarmente valida, ma spostandolo con santa pazienza sarebbero riusciti a notare una pulsantiera proprio accanto alla porta.
    A qualunque genere di esame avessero sottoposto la porta e la pulsantiera, queste sarebbero sembrate si di buona qualità, ma niente più di quello che erano. Non sembravano nascondere rumori o strutture particolari, ed anzi se avessero provato ad aprire la porta questa si sarebbe sorprendentemente aperta.



    Ho detto di non entrare!!! Andate via!!!


    Era sempre la voce della donna. Solo che rispetto a prima si sentiva molto più chiaramente. Inoltre si poteva percepire un diverso tono di voce. Se prima sembrava un comando proveniente da un'autorità o perlomeno da una persona abbastanza sicuro, che voleva chiaramente trasmettere una minaccia, adesso la voce era indecisa. Si poteva addirittura ritenere che la donna avesse paura.
    Una volta aperta la porta la situazione non sarebbe comunque cambiata. Non c'era luce, ed il misuro accendino non poteva far luce in tutto l'ambiente. Dalla corrente d'aria che l'apertura aveva sprigionato i tre fogliosi avrebbero potuto capire con facilità che la stanza in cui stavano per entrare era particolarmente grande, forse quanto l'intera abitazione al piano di sopra, forse ancora di più.
    Sparse per l'intera superficie della stanza potevano vedere diverse spie accese. Alcune rosse, alcune gialle. A tratti lampeggiavano o emettevano suoni. Altra caratteristica della quale si sarebbero immediatamente accorti una volta aperta la porta era la presenza di un costante ronzio di fondo. L'impressione, visto che non avevano minimamente luce sufficiente per vedere l'interno, era che ci fosse una moltitudine di oggetti tecnologici di diverso tipo.



    Cosa succede Onoko ?

    I tre sentirono una debole voce maschile provenire da un paio di metri davanti a loro. L'impressione era che si trattasse quasi di un lamento, la voce sembrava provenire da una persona anziana e particolarmente malata. Immediatamente dopo sentirono due brevi passi, più o meno sempre nella stessa posizione, e poi avrebbero sentito il classico " SHHH " pronunciato dalla donna. La situazione sarebbe rimasta in stallo, e dovevano essere i fogliosi a risolverla.
    Se avessero avuto il coraggio di provare ad usare la pulsantiera che avevano visto precedentemente, sarebbero con facilità riusciti ad accendere la luce del locale, per riuscire finalmente a vedere qualcosa.




    Davanti a loro avrebbero visto un'enorme laboratorio tecnologico. Al centro c'era un lettino rigido, sul quale era collocato colui dal quale era giunta la voce. Affianco, seduta su una sorta di sgabellino, c'era una donna anziana. L'uomo sul lettino dimostrava una settantina d'anni, ed al suo corpo erano collegati diversi tubi e sensori, i quali poi attraverso un sistema di cavi erano collegati ai dispositivi più disperati. Solo adesso avrebbero potuto capire di trovarsi in una sorta di centro medico d'ultima generazione. Le spie rappresentavano solamente alcuni segnali dei diversi strumenti, mentre per quello che era il ronzio di fondo la spiegazione era fin troppo ovvia.
    Una volta accesa la luce avrebbero visto lo sguardo sgomento di Onoko, che avrebbe prontamente portato le mani sul viso, mentre una sorta di cardiofrequenzimetro affianco al lettino e collegato con l'uomo sopra disteso avrebbe iniziato a diagnosticare un'accelerazione considerevole dei battiti di quest'ultimo.


    Juishi calmati, calmati, va tutto bene.

    Il tono di voce della donna era apprensivo, era subito scattata in piedi e passava con un certo nervosismo appena l'apparecchio aveva iniziato a squillare.


    Juishi calmo. Adesso i signori se ne andranno, adesso i signori se ne andranno!

    è arrivato, il signore delle tenebre è arrivato!

    La donna a quelle parole avrebbe guardato il trio con apprensione e paura. Non le sembrava di vedere davanti a se nessun signore delle tenebre. In realtà anch'essa non vedeva niente più che tre giovani personaggi, di cui uno palesemente in costume e fuori luogo. Ad ogni modo, dopo diversi anni vissuti nel terrore e nel panico generato dalle storie raccontate dal marito l'avevano portata ad un livello di fobia fuori dal normale. Motivo per il quale, dopo aver collocato una sorta di benda nera di quelle che si usano per dormire sugli occhi del marito, in maniera che potesse stare più tranquillo, si sarebbe poi spostata, frapponendosi tra i ragazzi ed il lettino. Il suo sguardo si sarebbe quindi fatto serio.



    Non so cosa vogliate, ma dovete andarvene subito! Prima che sia troppo tardi!


    A quel punto, con il classico fare minaccioso che solo una nonna è capace di imporre, si sarebbe fatta avanti spingendoli verso il pianerottolo dal quale erano arrivati, finchè non fosse abbastanza lontano dal marito perchè non la sentisse parlare. La donna sembrava particolarmente preoccupata dal fatto che il marito si potesse agitare. Si trattava di una semplice preoccupazione tipica della fedeltà dei coniugi nei confronti del malato, o dietro quest'apprensione si celava una paura di qualche altro genere ?


    Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato qualcuno a fare domande! Abbiate l'accortezza, dopo aver fatto tutto questo trambusto, di andare al piano di sopra. Non voglio che mio marito si stanchi più del dovuto. Risponderò alle vostre domande e voi ve ne andrete poi alla svelta lasciandoci alla nostra vita.

    Prima di avvicinarsi alle scale la donna avrebbe premuto un pulsante, e dopo qualche secondo il numero di ronzii interni all'abitazione sarebbe calato drasticamente. Con un cenno, fece capire che le trappole erano state disattivate e fece cenno con la mano destra ai ragazzi di salire, mentre con la sinistra mimò il gesto di prendere un thè.
    Dopo tutte le storie fatte precedentemente per farli entrare adesso si comportava in questo modo ? Aveva addirittura disattivato le trappole, e per dimostrarlo se i ragazzi non si fossero fidati avrebbe addirittura aperto la fila, lasciandoli alle sue spalle. La donna sembrava evidentemente preoccupata e stava facendo di tutto pur di non far sentire la presenza degli estranei al marito. Il giovane gruppo di ninja avrebbe fatto bene a capirne il motivo.
    Ad ogni modo, se l'avessero seguire lei li avrebbe condotti in cucina, dove premendo un tasto avrebbe fatto comparire un nuovo tavolo con quattro sedie per i suoi ospiti, ed una volta seduti, avrebbe fatto cenno di fare le loro domande.
    Era evidente che non andavano di moda le parole sprecate.
     
    .
31 replies since 2/5/2016, 10:14   501 views
  Share  
.