La natura Morta

V ~ Sala Medica sotterranea: Answers time

in da quando la Fuyutsuki aveva messo piede nella casetta, un senso d’inquietudine si era fatto largo nel suo animo. La casupola, formata solo da due stanze ed un bagno, sembrava così tetra e misteriosa del previsto. C’erano alcuni segni inequivocabili che confermavano la recente presenza di qualcuno in quelle quattro mura, ma della vecchia Onoko-san non c’era traccia. Era svanita nel nulla?
Quando il Team si divise per cercare indizi nell’abitazione o scovare il nascondiglio della metallica e rauca voce che avevano sentito, la situazione peggiorò. E stavolta nemmeno la presunta esperienza della Fuyutsuki la salvò dall’esplosione della trappola in cui era caduta. Non aveva mai visto in vita sua un tavolo e delle sedie che si tramutassero in una letale trappola esplosiva. La cucina venne invasa da una tempesta di schegge di legno. Riuscì a limitare i danni grazie ai suoi riflessi, ma soprattutto alla protezione che indossava sotto alla tunica. Si morse leggermente il labbro inferiore quando i due ragazzi accorsero per aiutarla, o almeno per sincerarsi delle sue condizioni. - Stò bene! Stò bene! - Lo ripeté più a se stessa che per Youkai-kun e Inoichi-kun. Il cuore le era saltato in gola non appena le quattro sedie erano esplose davanti ai suoi occhi. Era stata molto fortunata. Poteva finire peggio. - Non ne ho idea! Mi sono avvicinata di qualche metro al tavolo.. diretta verso la cucina ed è saltato tutto! Credo ci siano sensori di movimento o di pressione. Non vedo nessun filo o botola. - Iniziò a guardarsi intorno confusa.
- Questa non è la normale abitazione di due contadini. E queste trappole sono troppo sofisticate per semplici cittadini del Paese del Fuoco! - Insomma si trovavano di fronte ad un Genio delle trappole. Invitò sia Youkai-kun ed Inoichi-kun a restare accanto alla parete ed avvicinarsi alla porta trovata. - Mi dispiace non ho trovato nulla da mangiare. Ma se vuoi riempirti lo stomaco con una pioggia di schegge... vai pure in cucina. - Rispose ironicamente alla richiesta del biondino. Ciò lasciò intendere che meno cose toccavano in quella casa meglio era per la loro sicurezza.
Quando l’ennesimo ordigno esplose scattò una seconda trappola. Ma fu stavolta un accidentale errore di valutazione dell’albino a farla scattare. Era indietreggiato troppo, temendo di essere coinvolto nell’esplosione. Sfiorò un mobilio che si aprì spruzzando una piccola nube di veleno. Fortunatamente la quantità di sostanza nebulizzata non era abbastanza da infestare l’intera stanza da letto. Solo il ragazzo ne fu colpito. - Come ti senti? - Chiese immediatamente non appena l’albino assunse l’antidoto che gli aveva ceduto. Sospirò leggermente prima di rivolgersi direttamente allo Yamanaka. - Sono il Capo-Team.. è mio dovere documentarmi sulle vostre capacità prima di partire. L’amministrazione del Villaggio mi ha consegnato un piccolo plico con un breve resoconto delle vostre capacità! - Confessò quel segreto al biondino, che era sembrato piuttosto stupito quando la Fuyutsuki lo aveva invitato ad utilizzare la Tecnica della Telecinesi.
Ed era giunto il momento della “discesa” nei meandri dell’abitazione. La modesta casupola di Onoko-san sembrava nascondere un piano sotterraneo. Anche questo era completamente buio e tetro. E per raggiungerlo dovevano scendere delle scale. Le pareti erano formate di un metallo molto resistente. Youkai-kun utilizzò un accendino per illuminare la via. Non era molto, ma in quel momento non reputò abbastanza sicuro utilizzare la legna sparsa in cucina. Le scale sembravano divorate dalle tenebre e passo dopo passo diventava sempre più difficoltosa la discesa. Il nervosismo cresceva nella Fuyutsuki. Potevano essere diretto ovunque, anche nell’ennesima trappola. Per questo tenne gli occhi ben aperti, nel limite del possibile. Si morse il labbro inferiore e rischiò più volte d’inciampare visto che non riusciva a vedere gli scalini.
La discesa fu più tranquilla del previsto, con Youkai-kun che faceva da capo-fila e la Fuyutsuki immediatamente dietro le sue spalle. A chiudere c’era come di consueto Inoichi-kun. Scesero nel piano sotterraneo e dopo che l’albino sospinse con prudenza una porta, si ritrovarono presumibilmente in un’ampia stanza con un’infinità di luci e rumori. Il Buio rendeva tutto confuso ed incerto, ma ora il caratteristico ronzio che aveva più volte udito nell’abitazione era più forte ed alla Genin bastava guardarsi intorno per capire che quella stanza buia era piena di macchinari e dispositivi di alta tecnologia. La voce della misteriosa donna li invitò ancora una volta ad andare via, ma stavolta lasciò trapelare una certa insicurezza. Un elemento che probabilmente sanciva la loro “vittoria” in questo arduo confronto tra capacità Ninja e trappole tecnologiche. Una seconda voce ruppe il silenzio, era maschile, debole e malata. - Onoko-san? Juishi-san? Siete voi? Siamo qui per aiutarvi. - Proferì con un tono di voce molto tranquillo. Nonostante la casupola fosse disseminata di trappole credeva ancora che dietro tutta questa faccenda c’era una ragione plausibile e ragionevole per quel comportamento così ostile.
Aveva così tante domande da porre alla vecchietta, e fortunatamente Youkai-kun fu quello più coraggioso o incosciente iniziando a “giocherellare” con i pulsanti del pannello di controllo. - … - La ragazza fu costretta, come tutti, a socchiudere le palpebre per evitare di essere accecata dalla forte luce. Ormai i suoi occhi si erano leggermente abituati alla penombra dell’accendino. Non appena la sua vista divenne di nuovo nitida soffermò la sua attenzione sull’imponente studio medico in cui erano capitati. Non era mai entrata in Ospedale, non essendo un Ninja Medico di professione, ma conosceva buona parte di quei macchinari visto che possedeva basilari conoscenze mediche

Conoscenza Medica (Base) [1]
Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di 1/2 leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
. E proprio grazie ad esse la Fuyutsuki cercò di raccogliere quante più informazioni possibili, sfruttando la vista sul povero Juishi-san disteso su un lettino al centro della sala. Era intubato e monitorato costantemente da alcune macchine, che probabilmente lo tenevano in vita. Infatti il cambio di luminosità della stanza destabilizzò leggermente il suo equilibrio fisico tanto che accelerò il suo battito. La Genin provò ad osservare con occhio clinico il gracile vecchietto settantenne disteso sul lettino per poter ricavarne indizi ed informazioni sul suo stato di salute. Non poteva visitarlo per ovvie ragioni, ma già dal colorito della pelle, dalla sua postura, dalla sudorazione, lo stato della cute, la mimica facciale e la quantità di tubi e sensori che erano disposti sul suo corpo poteva ottenere informazioni utili.
- S.. Signore delle Tenebre? - Ripetè gli apparenti deliri dell’anziana figura. Non riuscì a ricollegare nessuna persona o volto a quell’appellativo. A chi si riferiva? Alzò le spalle cercando risposte da Onoko-san, che purtroppo era impegnata a tranquillizzare le condizioni del marito. Una mascherina per evitare che le situazioni esterne potessero agitarlo, oscurandogli la vista. Il terrore che si respirava in quella Sala Medica era ben palpabile. Ma non erano i tre Ninja della Foglia a scaturire questa forte emozione. - Prima che sia troppo tardi? - Ancora una volta fu costretta a ripetere le parole delle anziane figure. - Cosa stà accadendo qui? In queste terre prive di vita? Perché avete così paura? - Ma forse era troppo presto per fare queste domande, visto che l’unico pensiero dell’anziana donna era preservare l’incolumità di suo marito, invitando i tre Shinobi ad allontanarsi. - Conosco i Ninjutsu Medici e possiedo buone conoscenze in questo campo. Potrei visitare vostro marito? Cosa gli è successo? - Cercò di tranquillizzare in qualche modo la donna. - Siete voi che vi prendete cura di lui? E tutti questi macchinari medici da dove vengono? - Chiese con altrettanta enfasi. Aveva bisogno di risposte. A quanto pare i due “contadini” nascondevano molti segreti. Era certa che loro due fossero la chiave per risolvere questa situazione.
La Fuyutsuki fu spinta indietro con veemenza non appena provò ad avvicinarsi per visitare l’anziano uomo. La sua indole le imponeva di prendersi cura di tutti i cittadini del Paese del Fuoco, anche se non apparteneva ai ranghi medici. Aveva studiato da sé l’arte Medica, ottenendo comunque buoni risultati anche senza l’ausilio di un Maestro. Ed in quel momento si sentiva in dovere di fare qualcosa per Juishi-san. Sembrava soffrire molto. Non aveva un buon aspetto. - Posso dargli un’occhiata? Cercherò di donargli un po’ di sollievo. Di cosa soffre? Come mai è ridotto in questo stato? Cosa gli è successo? - Ora che erano a fuori portata dalla stanco orecchio del Marito, Onoko-san sembrava più “collaborativa”, anche se insisteva sul concetto di andare via e lasciarli in pace. Non sembravano richiedere il loro aiuto. Eppure l’amministrazione del Villaggio li aveva inviati lì per fornire supporto ed indagare sulla misteriosa collina alle spalle della proprietà dei due contadini. Ma forse tutto era collegato, quell’atteggiamento diffidente e terrorizzato, lo stato pietoso in cui riversava Juishi-san e la totale mancanza di vita all’esterno dell’abitazione.
Se Onoko-san non le avesse permesso di visitare l’uomo, avrebbe seguito il resto del gruppo verso il piano superiore, dove la donna si dimostrò molto più socievole ed accomodante offrendo a tutti del Thè. Ovviamente la Fuyutsuki evitò di toccare qualsiasi cosa all’interno dell’abitazione, rimanendo al fianco di una parete con le braccia conserte e lo sguardo vigile ed attento. Non aveva nessuna intenzione di bere veleno o cadere nell’ennesima trappola della donna. - Potete raccontarci tutto ciò che vi è capitato? Dal principio. - Ci doveva essere per forza un inizio di questa situazione. - Siete il più dettagliata possibile. - Avvertì la ragazza, prima di lanciare un’occhiata ai due Genin. Lasciò il resto dell’indagine a loro due. - Dai nostri dati non risulta che siete una Kunoichi o un medico.. eppure nella vostra abitazione c’è così tante trappole e tecnologia medica. Chi siete davvero? - Sospirò leggermente. - A chi o cosa si riferiva vostro marito con il “il signore delle tenebre”? Rispondete con calma a tutte le domande che vi ho posto. - Puntò lo sguardo su Onoko-san. Era il momento di avere delle risposte.