La natura Morta

VI ~ Trust me: Sopralluogo alla collina

iente da fare. Tutti i suoi tentativi per poter dare un’occhiata al povero e sofferente Juishi-san andarono in fumo, non appena la vecchia e petulante Onoko-san decise di ritornare al piano superiore per non disturbare il riposo del marito. L’uomo era apparso piuttosto suscettibile da qualsiasi alterazione o stimolo esterno. Ogni tentativo di avanzare o provare ad osservare attentamente l’uomo disteso sul lettino medico furono vani. Non le fu permesso di avvicinarsi, anzi fu spinta malamente fuori dal tecnologico laboratorio medico senza poter replicare nulla. Le informazioni che riuscì a raccogliere, nonostante il suo occhio critico, non furono abbastanza da formulare una diagnosi. Sembrava sofferente per “qualcosa” che forse lo logorava dall’interno, visto che non aveva apparenti ferite sul corpo. La sua cute era screpolata e poco tonica data l’età ed il periodo d’immobilizzazione. Ma non riuscì a raccogliere altre informazioni sullo stato clinico di Juishi-san.
Si morse il labbro inferiore non appena si ritrovò al piano superiore a discutere con la bisbetica vecchietta. Era l’unica fonte d’informazione disponibile ed il suo atteggiamento autoritario ed ostile non aiutava di certo. Forse visitare l’ex-Shinobi della Foglia poteva condurre ed informazioni più precise, ma le possibilità di raggiungere il laboratorio sotterraneo erano pressoché nulla, visto che Onoko-san osservava con aria attenta ed austera tutti i presenti.
A questo punto la prudenza di Youkai-kun non fu necessaria, visto che la vecchietta aveva disattivato tutte le trappole ed appariva rilassata in cucina, dove la Fuyutsuki aveva rischiato grosso con quella trappola esplosiva. Sospirò leggermente e per non essere scortese decise di accomodarsi. Non si erano presentati nel miglior modo possibile, irrompendo in casa sua ed intrufolandosi nel suo laboratorio segreto. Doveva solo essere paziente per il bene di tutti, raccogliere le informazioni richieste e tornare a Konohagakure no Sato. - Non volevamo irrompere nella vostra abitazione. Ci scusiamo per l’irruenza della nostra gioventù ed i modi poco consoni usati fino ad ora… ma siamo qui per aiutarvi, e faremo tutto ciò che è necessario. Desidero solo maggiore collaborazione e gentilezza, se possibile! - Ovviamente cercò di essere pacata e non far mancare il sorriso sulle sue labbra. - Non siamo nemici! Siamo dalla tua stessa parte e desideriamo risolvere questa situazione quanto voi. - Sicuramente non capiva tutto quell’astio nei loro confronti. Fin da quando avevano bussato alla porta della blindata casupola di Onoko-san non erano stati accolti ben volentieri, anzi. Sembrava che l’anziana donna celava del rancore nei confronti dei Ninja di Konoha.
I suoi sospetti furono confermati non appena la donna la minacciò, senza essere nemmeno velata. L’odio e la risolutezza della vecchietta erano ben leggibili nelle sue iridi. La Fuyutsuki preferì rimanere in silenzio, nonostante il suo pessimo temperamento che le suggeriva di rispondere a tono alla vecchia bisbetica e stringere le mani al suo collo per strangolarla. Non le erano mai piaciute le persone anziane, soprattutto quelle con problemi irrisolti verso le avvenenti fanciulle. Sospirò leggermente e cercò di trattenersi. Tutto per il bene della missione. Poteva facilmente perdere il controllo e distruggere tutto in quel stanza fino a quando la sua ira non si fosse placata. Ma poi? Doveva ottenere a tutti i costi quelle informazioni.
Ascoltò in rispettoso silenzio gli strani avvenimenti che erano accaduti sulla collina alle spalle della desolata abitazione di Onoko-san. Sorvolò sulla questione del prelievo di sangue di Youkai-kun, anche perché preferiva ignorare ulteriori insulti gratuiti. Alzò le spalle ed invitò l’albino a non perdere la calma, mentre Inoichi-kun se ne stava in silenzio, forse l’unico con un briciolo di auto-controllo. - Se mi fossi accorta che un membro del mio Team era seriamente avvelenato, avrei fatto il possibile per tornare a Konohagakure no Sato e assicurargli le migliori cure del Villaggio. Ma dopo un’attenta analisi non ho rivelato nessun sintomo di avvelenamento. Ma vi ringrazio comunque per i pacati e preziosi consigli.. Onoko-san! - Stava per esplodere. Se credeva che avesse messo in pericolo il suo Team in missione si sbagliava di grosso. Era stata capo-Team diverse volte, e non aveva esitato a ritirarsi dalla missione quando la situazione si faceva troppo pericolosa. Inarcò un sopracciglio e decise d’ingoiare l’amara pillola per evitare di far nascere ulteriori incomprensioni con la bisbetica vecchia.
Tutto l’odio ed il rancore accumulato dalla donna in quattro lunghi anni si riversò sul giovane Team della Foglia non appena iniziò a parlare di quella terribile notte, quando un fulmine cadde su un collina e nefasti eventi colpirono gli abitanti di queste tranquille e prospere terre. Ascoltò con estremo interesse il racconto della donna, comprendendo in parte i sentimenti negativi che nutriva per il Paese del Fuoco. Nessuno era intervenuto, nessuno si era interessato della scomparsa di un’intera collina per ben quattro anni. Perché inviare una squadra di Ninja proprio ora? Sospirò leggermente, placando la sua ira repressa nei confronti di Onoko-san. Forse c’era stato un grosso e spiacevole equivoco, ma colui che ne stava pagando le conseguenze era il povero Juishi-san. Stava male, molto male. E la sua consorte aveva speso la fortuna di una vita per proteggere se stessa e sperare in una vita migliore in futuro. Sul volto della Kunoichi comparve uno sguardo triste. Erano stati abbandonati al loro destino. Sicuramente c’era una spiegazione plausibile, ma Onoko-san non voleva sentire ragioni.
- Mi dispiace per tutto ciò che vi è accaduto. Ma sono sicura che il mio dispiacere non sarà utile per migliorare le cose qui… quindi cosa possiamo fare realmente per voi? Non esitate a chiedere. Siamo stati inviati qui, anche se con un ampio margine di ritardo, per aiutarvi Onoko-san. Abbiamo ricevuto la vostra richiesta d’aiuto, che è stata inascoltata per troppi anni. - Sospirò prima d’indicare il suo coprifronte. - Non riuscirò a comprendere il dolore che provate quando vedete vostro marito disteso sul lettino oppure la rabbia che covate quando osservare questo simbolo, questo coprifronte. Ma se desiderate davvero che le cose cambino qui, forse dovreste lasciarvi aiutare. Non vi abbandoneremo, di nuovo! - Non era mai stata particolarmente empatica, o almeno in missione cercava di essere fredda ed archiviare i suoi sentimenti infondo al suo cuore. Ma non poteva essere così insensibile. - Avete bisogno di sangue? Se volete posso donarvi un po’ del mio. - Ovviamente non poteva parlare anche per gli altri. - Avete bisogno di medicine o erudite conoscenze mediche? Parlerò personalmente con l’Amministrazione di Konoha per supportare le spese mediche per Juishi-san. - Allungò la mano verso la testa, per scostare la chioma castana su una spalla e scogliere il nodo del suo coprifronte, privandosene con un sorriso. - Vedete? Con o senza questo simbolo di Konoha, l’istituzione che tanto odiate, resto una ragazza disposta ad aiutarvi. Non lasciate che la rabbia offuschi il vostro buon giudizio! Pensate alla salute di vostro marito, alla vostra felicità ed a quella dei cittadini di queste terre che come voi hanno sofferto per questo nefasto evento. - Cercò di allungare la mano per afferrare quella della donna. Era sinceramente disposta ad aiutarla. - Comprendo il precario stato di salute di Juishi-san, ma forse visitandolo potrei fornire accurate informazioni ai Ninja-Medico dell’Ospedale ed aiutare l’Amministrazione a risolvere questa faccenda. - Sospirò. - Lasciate solo che vi aiuti. - Un sussurro, prima di ritornare seduta compostamente sulla sedia ed attendere una risposta dalla donna. Sperava di essere stata convincente, anche se la sua non era una recita. Anzi aveva serie difficoltà a mentire.
Lasciò che Inoichi-kun e Youkai-kun esponessero tutti i loro dubbi. Lo Yamanaka sembrava silenzioso, forse elaborava con discrezione e pazienza tutte le informazioni acquisite, cercando una spiegazione plausibile. Ma per ora non fece parola dei suoi dubbi, ma nascose entrambe le mani sotto al tavolo, che erano già poggiate sulle sue gambe, per poter comporre il sigillo della Capra. Cercò di mantenere il sigillo per diversi minuti, mentre il suo Chakra fluiva nel suo cervello per prepararsi al lancio del suo Genjutsu. A quanto pare non aveva bisogno di comunicare verbalmente con la Fuyutsuki per capire le sue intenzioni. Era bastato solo un impercettibile e rapido gioco di sguardi. E mentre l’illusione veniva preparata minuziosamente dallo Yamanaka, la Kunoichi continuò a parlare con l’anziana donna per rabbonire il suo animo e preparare il campo fertile per l'IpnosiIpnosi
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Capra (7)
L'illusione si attiva se la vittima è presente entro 9 metri l'utilizzatore e non lo percepisce o non lo considera una minaccia. L'utilizzatore può impartire un ordine alla vittima; l'ordine non può danneggiare sé stesso o terzi. L'efficacia è pari a 40.
Tipo: Genjutsu - Tameshi
(Livello: 4 / Consumo: Medio )
[Da genin in su]. - Ho notato che Juishi-san riesce a parlare nonostante le sue condizioni, si lamenta di qualcosa in particolare? Ha parlato di un Signore delle Tenebre.. io credo alle sue parole.. forse dietro tutta questa faccenda c’è qualcuno con delle capacità fuori dal comune o non dissimili al comune Ninjutsu. Dice qualcosa in merito a quella notte? Avete detto che voi gli “credete” a differenza dei Medici che lo hanno visitato. Quindi questo significa che vostro marito custodisce informazioni importanti su questa faccenda. E voi siete l’unica a conoscere ciò che proferisce. Cosa ha detto a riguardo? - Chiese con estrema cautela, sperando di aver addolcito Onoko-san con le sue parole ed auto-convincerla che qualora parlerà non sarà opera di un Jutsu, ma frutto della sua spontanea libertà. - Siete sicura che erano comuni fulmini? Ciò non giustifica la totale mancanza di vegetazione intorno alla collina. Avete parlato di Maledizione.. in riferimento a questo? Le terre bruciate prima o poi si risorgono dalle loro ceneri.. a quanto pare non è ricresciuto nulla nei resti di quella collina? -
E dopo queste ultime parole, lo Yamanaka provò a lanciare il suo Genjutsu, fedele del fatto che Onoko-san non poteva considerarlo come una seria minaccia e non conosceva minimamente le arti illusorie, non essendo una Kunoichi. - Vi prego Onoko-san.. abbiamo bisogno della vostra sincerità. Rispondete alle domande di Ayuu-chan e riferiteci ciò che vostro marito vi ha confessato in questi anni su quella terribile notte. - L’ordine impartito al cervello dell’anziana donna dovrebbe essere mascherato dal suo tono gentile e dal discorso ematico della Fuyutsuki. Mantenne il contatto visivo, mentre le onde di Chakra illusorio provarono ad abbattere le difese mentali della donna e costringerla, inconsapevolmente, a parlare.

[ … ]

Una volta ottenute quante più informazioni possibili da Onoko-san, il Capo-Team decise di fare un sopralluogo nella collina, o almeno di quello che restava della collina distrutta dal misterioso fulmine. Quindi dopo aver ringraziato e salutato l’anziana contadina, non prima di averle promesso sincero aiuto ed assistenza dal Villaggio di Konoha, il gruppo di Shinobi della Foglia partirono per raggiungere il luogo incriminato, dove i guai di Juishi-san ed Onoko-san sono iniziati circa quattro anni fa.
Il luogo si trovava a circa un chilometro a Nord dell’abitazione della vecchietta, quindi seguirono le sue precise indicazioni per raggiungerla. La Kunoichi adeguò il suo passo a quello dei due ragazzi, che erano nettamente più lenti di lei. Li affiancò durante il viaggio e senza abbassare troppo la guardia iniziò ad esporre i suoi dubbi. - La situazione è più grave di quanto pensassi. Per quanto mi dispiaccia dirlo, ma credo che l’Amministrazione di Konoha abbia sbagliato ad ignorare questo evento per quattro anni! Se fossimo intervenuti prima forse avremmo ottenuto più informazioni e un’accoglienza diversa. - Riteneva quasi assurdo che il Villaggio non fosse intervenuto per così tanto tempo. Forse la scomparsa di una collina nel bel mezzo del nulla non aveva avuto la giusta importanza che meritava, tra altre missioni che gli Shinobi portavano a termine ogni giorno. Sospirò leggermente. - Juishi-san potrebbe essere confuso per gli eventi che ha vissuto. Ma a quattro anni dall’incidente credo che un barlume di verità c’è nelle sue parole. - Sospirò. - Signore delle Tenebre e Maledizione della Collina. - Osservò con serietà entrambi i ragazzi. - Credo sia improbabile che un fulmine a ciel sereno colpisca una collina fino a farla sparire. Ci deve essere lo zampino di qualcuno. Teniamo gli occhi aperti e non esponiamoci troppo al pericolo! - Accelerò il passo per poter raggiungere quanto prima la collina, o almeno la voragine che si trovava al posto della collina. Durante il viaggio afferrò alcune foglie, staccandole dagli alberi, frutti e steli d’erba freschi. Forse le sarebbero servite durante le indagini.
Non appena giunti sul luogo lo Yamanaka provvederebbe subito a mettere a disposizione le sue abilità[Percezione 9 / Investigatore / Occhio di Falco] da investigatore per il bene del Team. Infatti i suoi occhietti chiari ed attenti, i sensi sopraffini e le sue abilità nel trovare indizi verrebbero utilizzati per cercare informazioni in quella desolazione.