Il Ventaglio Segreto:L'inaugurazione

[Free aperta a tutti]

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  1. **Kat**
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    IV ~ Attacchi su due fronti: Cocktail e Veleno


    S

    i respirava ari di festa nel gruppetto capitanato da Atasuke-sama e le sue allieve. In realtà il Maestro del Karyuuken non impiegò più di un secondo ad immedesimarsi nell’aria festiva che si respirava all’interno del locale. Sembrò mettere da parte il suo ruolo da Maestro del Dojo, austero e serio con i suoi allievi per condurli verso i Dogmi della base della sua scuola di Kenjutsu.
    La Fuyutsuki sembrava davvero piacevolmente colpita dal cambio di atteggiamento di Atasuke-sama. In realtà l’Uchiha non si era affatto sottratto ai divertimenti e ai piaceri dello Shi-e-En nel Paese delle Sorgenti Termali mesi addietro. Ed anche questa volta riuscì ad adattarsi perfettamente allo spirito generale. Era un uomo dai mille volti, e dagli altrettanti spiriti. Rise alla battuta della sua Allieva, che rubò la famosa citazione di Hoshi-kun, un rinomato Jonin della Sabbia.
    Il termine Ata-boy scatenò l’ilarità generale, anche della composta e tranquilla Miyo-chan, che quasi dovette coprire con ambedue le mani le sue labbra per mascherare quelle incontenibili risate. Anche se la ragazza dagli occhi castani non aveva conosciuto direttamente lo Shinobi di Suna, aveva sentito l’amica narrare quell’aneddoto molto spesso durante le loro cene serali al chiosco o nei rari momenti di noia durante il giorno.
    La Fuyutsuki non si concesse particolare contegno, almeno fino a quando l’Uchiha non la minacciò di morte. Il Maestro del Karyuuken era un uomo imprevedibile, dalle mille sorprese. Aveva a cuore l’incolumità di ogni suo allievo, quindi razionalmente le sembrava davvero difficile prendere sul serio quell’ostile atteggiamento. Li univa un solido legame d’affetto, quasi come un amorevole fratello maggiore ed una irrequieta sorellina minore. Ma la serietà del suo sguardo e l’improvviso movimento della mano sulla Tsuka della Katana le fecero temere il peggio per una frazione di secondo. - Eh..?!? - Non ebbe nemmeno il tempo di razionalizzare. Come sempre il Maestro era preciso, silenzioso ed elegante nei movimenti. Simulò una finta. E quando la Fuyutsuki riaprì gli occhi si accorse di avere ancora la testa ben salda al collo. - Non era divertente.. Atasuke-sama! - Mormorò a denti stretti, mentre distoglieva lo sguardo dalla figura dell’uomo con un lieve imbarazzo sul volto. - Su su.. siamo qui per divertirci. Basta con il broncio! - Provvidenzialmente Miyo-chan intervenne per rasserenare l’animo dell’amica, che si stava riprendendo ancora dallo spavento. Alla fine sul suo volto comparve un sincero sorriso.

    [ … ]

    Inconsapevolmente la Genin si era lasciata incastrare in una sfida che aveva già perso in partenza. La sua giovane età e la mancanza di esperienza con l’Alcool non la vedevano favorita in quella personale lotta di bevute con Kazumi-san. Ma ogni occasione era buona per dimostrare all’Uchiha ed a se stessa che era migliore della sua pupilla su ogni fronte, anche nell’arte del bere. Probabilmente poteva reggere un massimo di tre-quattro bicchieri e si stava già pericolosamente avvicinando alla fine della contesa.
    Sicuramente le provocazioni della rossa non l’aiutavano a ritrovare quel briciolo di buon senso che aveva nella sua testolina. Anche per questo si era lasciata accompagnare da Miyo-chan. Quando la sua razionalità veniva offuscata, per esempio da accessi di rabbia o emotività, interveniva lei con il suo metodico atteggiamento tranquillo e pacato. Raramente la ragazza dalla chioma corvina perdeva la pazienza. Gli occhi color miele di Miyo-chan non persero di vista la sua amica, stava decisamente esagerando con l’alcool. Ma non era ancora giunto il momento di fermarla.
    Intanto la Fuyutsuki continuava a controbattere alle acide battute della nemica dalla chioma scarlatta tra un cocktail e l’altro. Non aveva nessuna intenzione di dichiarare la resa. - Acerba? - Inarcò un sopracciglio per poi lanciare uno sguardo verso il suo discreto ma elegante Kimono, che nascondeva il corpo di una giovane donna tra le pieghe del variopinto tessuto. - Uhm.. Credo che tu sia rimasta indietro nel tempo con la tua testolina scarlatta. Lo Shi-e-En è passato da parecchi mesi ormai. Non c’è più nulla di acerbo in me! - E con fierezza poteva finalmente mostrare le sue curve oltre il taglio del Kimono. Era una donna, una giovane donna. Non aveva più bisogno di riempire i suoi vestiti con cuscini per improvvisare delle curve femminili o truccare il volto per sembrare più grande.
    Come previsto Kazumi-san sottrasse Atasuke-sama del suo Cocktail per equiparare la contesa. Ora avevano bevuto la stessa quantità di Alcool, ed i primi effetti sul volto della Fuyutsuki iniziavano ad essere evidenti. Si sentiva stranamente accaldata e la sua gola non smetteva di bruciare. Kazumi-san ci andava giù pesante con le sue bevande dallo strano ed impronunciabile nome. Un rossore comparve sulle sue guance e non era per l’imbarazzo. Con andatura ferma ed ancora stabile le sue giovani donne si allontanarono dal tavolo dell’Uchiha per parlare senza alcun disturbo. - Certamente, maestro! - Proferì all’unisono con la rossa.
    Arrivate al bancone furono subito servite, anzi la rossa impedì all’oste di portare via la bottiglia. La Fuyutsuki, anche se iniziava a sentirsi nauseata dall’Alcool che aveva appena assunto, non batté ciglio e lasciò che la ragazza riempisse il suo quarto bicchiere. Per ora riusciva ad essere ancora abbastanza lucida, anche perché il suo fiuto da Gossip si era appena attivato. Sentiva aria d’amore tra Atasuke-sama e Kazumi-san. La ragazza sembrò stupita, visibilmente stupita. Anche se in un primo momento negò tutto, o almeno si preoccupò di non recepire l’esplicitò messaggio della Genin. - Nulla che già non sappia? - Ripetè tempestivamente le sue parole, senza lasciarla finire. In realtà nemmeno ascoltò il proseguimento del suo discorso. Desiderava coglierla alla sprovvista e strapparle una confessione. - Quindi significa che ti sei già dichiarata da tempo? Che vi frequentate assiduamente tra le mura del Karyuuken all’insaputa di tutti? - Assottigliò lo sguardo. Pretendeva delle risposte. Si avvicinò maggiormente con lo sgabello. Da lontano Miyo-chan ed Atasuke-sama potevano fraintendere quell’avvicinamento, come due amiche di vecchia data pronte a confessare le loro pene d’amore. - Atasuke-sama ti porta con sé ad ogni ricevimento formale o informale come sua accompagnatrice.. nonostante ci sia un’allieva molto più carina di te al Dojo.. - Ovviamente stava parlando di se stessa. -…Perché portare quella più vecchia e meno carina.. allora? Ci deve essere per forza un coinvolgimento emotivo tra voi due! - L’attenzione della Fuyutsuki non sembrava affatto offuscata dall’Alcool. Inarcò un sopracciglio in direzione della ragazza. - A me puoi dirlo..non lo saprà nessuno!- Era persino pronta a giurare sui Kami. Ovviamente per “nessuno” intendeva lei, Miyo-chan, le sue amiche e tutti gli allievi del Karyuuken. Era uno “scoop” impossibile da non condividere.
    Purtroppo Kazumi-san decise di passare all’offensiva, e gli argomenti non le mancavano affatto. Il suo volto sprofondò nel rossore per l’imbarazzo. Si sentì per alcuni secondi vulnerabile. Non si aspettava di certo un colpo così diretto da una ragazza schiva e riservata. Inarcò un sopracciglio. Aveva deciso di sfoderare anche lei i suoi artigli. E la Fuyutsuki non poteva fare altro che combattere il veleno con il veleno. - Ehi! Ehi! Stiamo parlando di te.. e delle tue pene d’amore. Non delle mie. - Preferiva stendere un velo pietoso su quell’argomento. Non era stata particolarmente fortunata in amore, almeno per ora. Shin-kun e Sano-kun continuavano ad ignorarla, o almeno non si accorgevano che la loro compagna di allenamenti non era più un’acerba ed impulsiva ragazzina. - E poi perché dovrei dichiararmi? Shin-kun e Sano-kun dovrebbero accorgersi di me.. prima che qualcun’altro rapisca il mio cuore. - Ed ogni filtro sembrava saltato dopo il quarto bicchiere. Nel frattempo la rossa stava già rifornendo il suo bicchiere vuoto. - Anzi dovrebbero anche affrettarsi! E duellare tra di loro per ottenere le mie attenzioni e… KYAAAAA! - Avvampò. Si stava agitando e non riuscì a controllare le sue mani finendo per infrangere il bicchiere a terra. -Oh! - Avrebbe dovuto risarcire il proprietario del Ventaglio Segreto per quel bicchiere rotto?
    Miyo-chan invece stava parlando affabilmente con il Maestro della sua migliore amica. Aveva “visitato” il Dojo di Konoha solo saltuariamente e non si era mai spinta oltre i Torii all’ingresso. Era riuscita ad intravedere solo i sentieri immersi nella placida natura ed alcuni allievi che si allenavano all’aperto. Per il resto il Karyuuken restava un grande mistero per lei. Quindi quando Atasuke-sama la invitò personalmente a visitare il Dojo, la ragazza ne fu davvero molto contenta. - Allora ne approfitterò ben volentieri del vostro invito! - Annuì con molta convinzione. Sicuramente una delle sue migliori qualità era la curiosità e la sete di apprendimento, una visita al Dojo dell’Uchiha non poteva far altro che accrescere le sue nozioni ed arricchire la sua esperienza. - Oh si.. ben volentieri! Anzi direi di farci portare anche qualcosa dal buffet! Inizio ad avere un po’ di fame e non si beve mai a stomaco vuoto. - Come sempre Miyo-chan si dimostrava sempre più coscienziosa della sua migliore amica, che si era lanciata in una folle sfida di alcool con l’allieva prediletta del Karyuuken.
    L’Uchiha riuscì a richiamare l’attenzione di cameriere che vagava per i tavoli servendo i vari invitati. Riuscì a recuperare un vassoio con vari assaggi del buffet. C’era di tutto in quel piatto, da specialità del locale ai piatti più tradizionali del Paese del Fuoco. La ragazza allungò la mano per afferrare uno stuzzichino. Ovviamente accettò ben volentieri l’ordinazione dell’uomo, che si preoccupò di recuperare un Cocktail anche per lei. - Siete molto gentile. Scommetto che le donne del villaggio faranno la fila per godere delle vostre attenzioni. - Era innegabile il fascino che traspariva dall’Uchiha. E per Miyo-chan era il momento di passare all’attacco. Anche lei era molto curiosa di conoscere meglio il Maestro del Karyuuken e scoprire la situazione della sua sfera sentimentale. - Allora? Non siate timido o troppo modesto. - L’avvertì prima di sorseggiare il suo Cocktail. Anche Miyo-chan, per quanto seria e composta potesse essere, amava il gossip.
    Il fulcro della discussione si spostò verso Okada-sensei, il Chuunin criticato ed amato da tutto il Villaggio di Konoha. La ragazza dalla chioma corvina aveva decisamente un’opinione “diversa” del teorico. Apprezzava il suo metodo d’insegnamento, anche se impostato sul terrore e continue verifiche a sorpresa, ma non cadeva nel suo stesso errore. Considerava la teoria e la pratica allo stesso livello d’importanza. Abbozzò un sincero sorriso verso Atasuke-sama. - Non ci ho ancora pensato in verità. Per ora cerco di affinare le mie capacità e guadagnarmi il giubbotto da Chuunin. Poi sarà l’esperienza e le mie passioni a guidarmi verso la giusta strada. - Aveva le idee abbastanza chiare. - E voi? Che progetti avete per il futuro? - Ribaltò la domanda.


     
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