Il Ventaglio Segreto:L'inaugurazione

[Free aperta a tutti]

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  1. Asgharel
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    Un Vecchio Nuovo Locale a Konoha!

    ~Mente Annebbiata? Locale nella Nebbia~






    Se c'era una cosa che si potesse dire essere chiaramente tra le abilità dell'uchiha, certo vi era quella della seduzione, o quantomeno nel saper provocare un qualcosa nel gentil sesso, forse non poco aiutato anche dal suo aspetto.
    A questo però si doveva certo anche aggiungere il suo personale apprezzamento nel rispondere alle sfide che riceveva in continuazione, specialmente quando a sfidarlo era una ragazza ed il campo di sfida era la dialettica. “Oh.. Immaginavo una simile risposta!" «Ma davvero?» Rispose lui, con un ulteriore sorriso mentre quello di lei sembrava ampliarsi leggermente, forse divertita dalla situazione o forse realmente convinta di avere una forma di vantaggio. “Siete davvero capace di unire passione e spirito? Credo sia difficile trovare il giusto equilibrio. E nemmeno un uomo esperto e dedito alla meditazione come voi potrebbe riuscirci. Perché non è questione di allenamento! Ma di sentimenti."
    A quelle parole Atasuke alzò un ciglio, chiedendosi se realmente la ragazza credesse a ciò che diceva o se semplicemente si stava in qualche modo burlando di lui, stuzzicandolo e cercando di fargli fare un passo falso. Passo che non avrebbe certamente compiuto in quel momento, men che meno dopo appena un bicchiere di alcool in corpo.
    «Parole interessanti le tue... sembra quasi che parli per esperienza diretta... Ebbene concordo solo in parte con la tua idea... certo non è l'allenamento a creare il giusto equilibrio, né ci si può aspettare di avere il pieno controllo... sarebbe un'imposizione, non una condivisione» Fece una brevissima pausa, scrutando con attenzione gli occhi di Miyo prima di riprendere con un tono quasi distaccato, come estraneo a quel momento ed alle emozioni legate a quel discorso «Eppure ritengo che più lo spirito viene cresciuto e rafforzato e maggiore e la passione che si riesce ad instillare in ogni nostra azione e più queste nel momento di massima unione potranno risuonare tra loro» Si fermò per un istante, lasciandosi andare ad un lieve sospiro, resosi oramai conto del fatto che quello sterile discorso non poteva parare da nessuna parte, salvo che ella non riuscisse in poche ore laddove molte altre prima avevano fallito e solo due, erano riuscite nell'impresa prima di perderlo. «Tuttavia, come tu stessa dici, non è questione di parole o di allenamento, dunque non vi è modo per dimostrare nessuna delle nostre tesi, se non con la pratica. Ma ahimè temo tu non sia ancora riuscita a conquistare il mio cuore, dunque mi spiace, ma non potrò darti soddisfazione su questa sfida, o quantomeno non questa sera» Si lasciò andare ad una cristallina risata, smorzando la chiusura di quella sfida per evitare inutili e spiacevoli fraintendimenti. In fondo il loro era stato un tranquillo scambio di opinioni, dunque non vi era motivo di lasciarsi rischiando di prendere a male parole sbagliate dette con il tono sbagliato, seppure nel momento giusto.

    […]


    Sorpresa. Questo era ciò che si autodefiniva Miyo dopo aver visto quella scena, eppure, Atasuke volle credere che vi fosse altro oltre alla semplice “sorpresa” forse un pensiero conscio che la ragazza voleva, a ragion veduta, tenere per se. Oppure un pensiero più profondo, qualcosa di arcaico ed involontario che ella nemmeno credeva di pensare nel vedere due giovani donne che si scambiavano tra loro una plateale e palese effusione, forse alimentata dall'alcool o forse da altro.
    Per sua fortuna, l'Uchiha non ebbe l'intenzione, ne il tempo di indagare oltre, venendo interrotto dall'arrivo di Kazuki, presentatosi spavaldamente al tavolo, dimenticando ancora una volta quanto Atasuke tenesse all'etichetta, non tanto per se stesso quanto per l'allievo verso la sconosciuta.
    «Sembra che tu sia fortunato Kazuki... forza, siediti, ma non dimenticare le buone maniere, il fatto che tu sia ad una festa non ti concede il diritto di essere scorte, specialmente con una cara amica di Ayuuki» Porse dunque una sedia all'allievo, facendogli cenno di sedersi, prima di riprendere, almeno in parte, il discorso.

    […]


    Poco dopo ecco giungere anche Sasori, unitosi anch'egli alla festa, seppure sempre oberato dal lavoro, quando alla fine giunse un'ultima visitatrice, anch'essa Uchiha, per malaugurata sorte della poveretta, quasi isolata da quel gruppo decisamente omogeneo. “Inizio a sentirmi leggermente fuori contesto! Avete per caso organizzato una riunione di Clan a mia insaputa?” A quelle parole Atasuke non potè trattenere una leggera risata ilare, immaginando, solo per un istante come ella potesse sentirsi attorniata com'era da tanti Uchiha, tutti in una volta. “E' un piacere conoscerti, Miyo-chan. Non sei tu a doverti sentire fuori contesto, anzi spero di non aver interrotto nessuna discussione importante, non era mia intenzione” A sorpresa fu l'ultima arriva a rispondere con grazia e gentilezza, cosa che Atasuke non potè evitare di notare, approfittando del momento per inserire una piccola frecciata verso l'allievo. «Capisco come ti senti, tuttavia, non ti preoccupare, non erano in previsione riunioni di alcun genere... hai solo avuto molta fortuna nel vedere tanti Uchiha tutti nello stesso momento...» Afferrò con delicatezza la bottiglietta con il sakè appena ordinato versandosi un secondo bicchiere, prima di levarlo al cielo verso la ragazza, quasi in segno di saluto «Ed ora sai anche perché di solito non esco nelle occasioni mondane... finisce sempre con mezzo villaggio che mi cerca» concluse, sorridendo e buttando la questione sul ridere, scolandosi poi il bicchierino prima di poggiarlo nuovamente con ordine sul tavolo, prima di voltare il suo sguardo puntandolo sul suo allievo.
    «Vedi Kazuki? Questo è il modo in cui dovresti presentarti a degli estranei, impara dalla nostra giovane Kairi» La frecciata era precisa, eppure il suo tono rimase gentile per tutta l'affermazione, senza voler sembrare un vero e proprio rimprovero quale in effetti era.
    Intanto Kairi si era ormai accomodata al suo posto e stava riprendendo il discorso, rivolgendosi nuovamente verso Atasuke. “Bhè, nel clan siete una figura piuttosto famosa, è difficile non conoscervi fra gli Uchiha” «Questo devo ammettere che è vero... Tuttavia, credo che tu non sia qui solo per tessere le mie lodi, o forse mi sto sbagliando?» Il suo sguardo si fece affilato, anche se non sembrò perdere nemmeno per un istante la sua gentilezza. “Mi sono unita a voi perché, nonostante faccia parte del clan e sia nata a Konoha, in realtà non mi sono mai realmente molto integrata nella comunità e non ho avuto modo di conoscere gli altri membri del clan come avrei voluto, sono sempre stata troppo presa da studio ed allenamenti. Vi ho visti tutti qui ed ho pensato fosse una buona occasione per presentarmi” «Davvero?» Chiese lui con tono quasi stupito, anche se nel riverbero della sua voce si poteva udire una nota di tristezza e compassione. Chi meglio di lui in effetti aveva potuto sperimentare l'essere parte di un clan e non poterne far parte come avrebbe voluto?
    Certo la situazione della ragazza era certamente meno problematica della sua, eppure, in quel frangente, con quelle specifiche parole, non potè evitare di sentirsi chiamare in causa.
    «Mi duole ammetterlo, ma a volte il clan sa essere particolarmente odioso su questo punto...» Ammise, osservando Kairi direttamente negli occhi, senza distogliere lo sguardo, ma senza risultare inquisitore o oppressivo. «Ma dimmi... Sono curioso... che cosa hai sentito nel clan sul mio conto?» Chiese sorridente, lasciando giustamente a Sasori chiedere opinioni sul suo locale, nel caso le avesse volute ed evitando di essere esageratamente oppressivo domandandole subito di lei. In fondo Kairi si sarebbe certamente aperta parlando di se nei modi e nei tempi che avrebbe ritenuto più opportuni.

    […]


    Non passò molto che la sitazione finì per precipitare in fondo al baratro. Ripresasi, per così dire, dallo shock, Ayuuki sembrava essere ritornata dal bagno alla carica. Peccato solo che lo avesse fatto senza i suoi abiti, di cui si era certamente disfatta in precedenza e si era messa a ballare assieme al corpo di ballerini stipendiati da sasori, mettendosi certamente in ridicolo nella sua totale mancanza di autocontrollo.
    Certo con il suo corpo giovane e formoso stava attirando molti sguardi curiosi, come di fatto già stavano facendo i danzatori, ma per sua fortuna, anche gli occhi dei due allievi di Atasuke si posarono sulle forme messe a nudo della ragazza.
    Dopo pochi secondi i due infatti erano già pronti in prima linea a sbavare, come una discreta fetta dei presenti arrapati ed annebbiati dall'alcool, tuttavia, quando i due si resero conto che si trattava proprio della loro kohai Ayuuki, il loro sguardo deviò immediatamente in direzione di Atasuke, che senza dare apparentemente peso a ciò che lo circondava, si dedicava in quel momento a sorseggiare un'altro bicchiere della sua bottiglietta. “Quella ragazza non era seduta a questo tavolo poco fa? E' una vostra amica? Perché nel caso credo dovreste fermarla, non mi sembra esattamente lucida in questo momento...” Con sguardo distratto [Abilità] Atasuke guardò nella direzione del palco, individuando Ayuuki ed osservandola per alcuni istanti per fingere maggior disinteresse sulla sua condizione.
    In realtà però, l'aveva già adocchiata mentre usciva dal bagno, tuttavia sapeva di non poter intervenire subito e che, anzi, non avrebbe potuto farlo direttamente senza compromettere certamente il proprio onore e quello della ragazza, senza parlare del dojo. Dunque aveva atteso, ben consapevole che Shinpachi e Sanosuke si sarebbero certamente fatti vivi ed a quel punto era giunto il momento di agire. «Sembra che la piccola Ayuuki sia andata un filo troppo oltre...» Commentò Atasuke, volgendo lo sguardo verso i due allievi nella folla e lanciando loro un chiaro segnale d'intesa, prima di proseguire, rivolgendosi a Miyo. «Miyo-chan... non preoccuparti... Ci penseranno i miei allievi... tuttavia, se volessi andare a ricontrollarti il trucco... mi sembra di vedere una leggera sbavatura dall'occhio... Sasori» Disse voltandosi per un istante verso l'amico e proprietario del locale mentre le mani, ben nascoste sotto al tavolo componevano l'unico seal che gli necessitava «L'altro giorno non mi avevi anche parlato dei fumogeni per rendere l'ambiente più interessante?»
    E proprio mentre diceva quelle parole, rapida iniziò a levarsi una fitta nebbia, fin troppo fitta, che ridusse notevolmente il campo visivo dei presenti nel locale, concedendo ai due allievi dell'uchiha di correre rapidi al centro della sala, afferrare Ayuuki e portarla letteralmente di peso via da quel posto, andandosi a rifugiare rapidamente nel bagno. [Tecnica]
    Atasuke era rimasto al suo posto, osservando la scena e sorseggiando placidamente il suo sakè, contando i secondi che necessitavano ai suoi allievi per compiere il recupero prima di lasciare che la nebbia si disperdesse nuovamente, ripristinando le normali condizioni di visibilità. «Non male, non male davvero questi fumogeni... solo forse un pelo troppo potenti... dovresti farli controllare, non è normale che si arrivi a non vedere praticamente più niente, non credi?» Aveva un tono tranquillo, fin troppo tranquillo, specialmente se si teneva conto del fatto che la sua allieva era letteralmente svanita dal palco, così come anche i suoi due allievi.

    […]


    Intanto, Ayuuki, dopo essere stata avvolta dalla nebbia dell'alcool, si sarebbe forse resa conto dell'annebbiarsi rapido della sua vista, seguita da una presa non indifferente [Statistiche] che se la caricò letteralmente in spalla, portandola velocemente via, oltrepassando una porta prima di posarla nuovamente a terra in quello che sembrava essere, di nuovo, il bagno delle donne.
    “Ayuuki! Che ti è preso là fuori!?” “Infatti! Che ti è preso Ayu? Non avrai mica esagerato con l'alcool?”
    Davanti a lei, statuari e con uno sguardo esageratamente serio, visti i personaggi, vi erano Sanosuke e Shinpachi che con forza l'avevano tirata via dal palco riportandola al bagno ed appoggiandola delicatamente alla parete dello stesso, osservandola con sguardo serio e stranamente preoccupato... Se davvero credeva di essere in un sogno, si sarebbe forse convinta di stare a poco a poco scivolando in un incubo?


    Ebbene si, godetevi amichevolmente la nuova grafica per i post :ghu:



    Edited by Asgharel - 13/6/2016, 12:52
     
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