Il Ventaglio Segreto:L'inaugurazione

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  1. Asgharel
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    Un Vecchio Nuovo Locale a Konoha!

    ~Rotture e Recuperi~





    Il discorso che stava prendendo piede tra il maestro della Karyuukene e l'amica di Ayuuki stava ormai prendendo una piega quantomeno ambigua, per quanto piacevole potesse essere.
    I due avevano opinioni differenti, contrastanti per certi versi, ma a ben guardare non poi così distanti l'una dall'altra. Solo sembravano osservare il medesimo argomento da angolazioni leggermente differenti.
    Alla fine, però, sembrò voler essere proprio l'Uchiha a chiudere quel punto, dando non solo un taglio netto al discorso stesso ma anche all'intesa che andava formandosi su quell'argomento, avitando di andare pericolosamente più a fondo, con il rischio di raggiungere un eventuale punto di non ritorno. Punto che Atasuke non aveva intenzione alcuna di superare. Non in quella sera, non a quel modo e probabilmente non con quella ragazza.

    [...]


    Alle parole di Kairi, Atasuke sorrise, comprendendo che ella aveva decisamente un'altro tipo di problema, nato, a differenza del suo, da un impegno forse eccessivo nello studio, anziché da un passato tormentato e additato dal clan come “non giusto”.
    «Capisco... dunque nel tuo caso si tratta di studio anche troppo intenso...» Rispose cordialmente, prendendo la parola dopo aver ascoltato con attenzione le parole della ragazza. «Comprendo quindi anche come tu non abbia fortunatamente avuto il piacere di scontrarti con qualche frangia più... come dire... legata alle tradizioni del clan... Ma temo che questo non sia il luogo adatto a questo tipo di discussione... Tuttavia, sarò ben lieto di invitarti per un té se vorrai unirti a me uno di questi giorni per fare due parole» Concluse sorridente, prima di riprendere dall'argomento forse più importante, o quantomeno per la studentessa. «Dunque sei vicina ai tuoi esami... Che dire, per ora mi sembri già decisamente più avanti di alcuni genin su cui ho avuto piacere di posare le mani... Dunque credo che saprai rendere la tua famiglia molto orgogliosa, come il clan stesso, Kairi» Un sorriso sincero, unito ad un gentile cenno di incoraggiamento con il capo.
    “So ciò che mi ha detto mio padre di voi: si chiama Izuna ed è un membro della polizia, non escludo vi conosciate almeno di vista. So che siete uno dei ninja più promettenti del nostro clan e che non si esclude che in futuro possiate diventare capoclan” «Izuna... Ricordo il nome ma in questo momento, spero non me ne vorrai, non riesco a rammentare il volto... Comunque ricordo che sia uno degli elementi puù validi con cui ho avuto il piacere di collaborare. Davvero un brav'uomo. Dedito al suo lavoro ed alla famiglia e...» In quell'istante, Atasuke sembrò raggelare, rammentando in quell'attimo di chi si stesse parlando e ciò che sapeva essere accaduto alla moglie dello stesso. Passarono alcuni istanti, nulla di più, anche se nella sua mente furono interminabili, mentre un alone di vergogna annebbiava la sua mente. «... Ora ricordo... Izuna... Perdonami, spero di non essere stato scortese. Ad ogni modo, conosco bene tuo padre. Un uomo valoroso, non c'è che dire e non sai quanto mi faccia piacere sapere che lui la veda in questo modo»
    Sorrise con grazia, lasciando che poi il discorso proseguisse con quella che era ormai divenuta la più gettonata delle domande verso gli Uchiha, a cui volle rispondere Kairi, togliendogli di fatto l'incombenza di ripetere l'ormai trita e ritrita solfa che tuttavia continuava a sembrare un mistero alla maggior parte degli abitanti esterni a quello e agli altri clan maggiori. «Esattamente... Devo ammettere che la tua preparazione mi stupisce Kairi, sono sempre più convinto che la tua promozione sia ormai solo questione di tempo...» Sorrise alla ragazza, portando poi lo sguardo si Miyo, rivolgendo a lei la successiva parte del discorso. «Non bisogna mai confondere la casata con il semplice cognome... Molti di noi sono parenti, questo è certo e non è innegabile che alcuni rami continuino ad intrecciarsi tra loro, spesso con l'assurda convinzione che questo aiuti a mantenere il sangue forte e puro... Tuttavia, ormai non è un segreto che molti sono Uchiha di “acquisizione” proprio per essersi uniti al clan con il matrimonio, altri derivano ormai da ceppi talmente distanti da poter essere considerati a tutti gli effetti famiglie a se stanti... Un po in fondo come tutti i clan maggiori del villaggio che contano molti tra i loro ranghi» Concluse, lasciando che il discorso tra le due proseguisse oltre fino alla “presentazione” decisamente poco degna della Karyuuken di Ayuuki, che sotto ai fumi dell'alcool si era lasciata andare dando spettacolo. Certo piacevole per gli occhi di molti, ma triste per gli occhi del suo maestro che seppure non mostrasse mai, o quasi, i suoi sentimenti, soffirva personalmente nel vedere i suoi allievi compiere azioni sconsiderate.

    [...]


    ~Little Reunion~


    Quando la "nebbia artificiale" si diradò, lasciando nuovamente campo visivo ai presenti, Atasuke sorrise nel sentire il commento di Kairi, comprendendo che ella forse aveva quantomeno intuito ciò che era accaduto. Ulteriore segno positivo della sua preparazione, mentre con lo sguardo seguiva Miyo che si dirigeva al bagno delle signore, dove i suoi tre allievi la stavano, più o meno consciamente, aspettando.
    "Adesso sembra davvero una riunione di clan" «E forse lo è, in un certo senso, Kairi-chan...» Introdusse Atasuke, con il suo tono gentile «Anche se di certo non è una riunione ufficiale...» Fece per mettersi comodo, prima di rendersi conto di essere stato sgarbato in quel momento, non avendo di fatto offerto nulla alla ragazza. «Ma che sgarbato!» Esclamò verso se stesso, accentuando la questione ma senza alzare inutilmente la voce o scomporsi più di quanto non fosse necessario. «Sbaglio o non ti ho ancora chiesto se gradisci qualcosa da bere?»
    Attese dunque una risposta dalla ragazza, prodigandosi eventualmente nel soddisfare la sua richiesta, qualora Sasori, essendo il proprietario del locale, non si fosse mosso a sua volta anticipandolo.

    [...]


    Quando poi la richiesta della ragazza fosse stata soddisfatta o quantomeno comunicata allo staff, Atasuke avrebbe quindi ripreso il discorso, approfittando di quel momento di relativa riservatezza e solitudine. «Kairi... sarò franco... prima, ho volutamente messo alla prova le informazioni che hai su di me perchè dovevo capire una cosa...» Il suo sguardo si fece serio, seppure non volesse perdere una piccola scintilla di gioia e spensieratezza adatta all'occasione. «Tu hai avuto la fortuna di avere un padre meraviglioso che sperabilmente ti ha mostrato il mondo per come è ed in parte per come dovrebbe essere... Ma sfortunatamente...» Si concesse una breve pausa, abbassando lo sguardo sul tavolo, come a voler cercare le parole adatte prima di riprendere la questione, riportando i suoi occhi corvini in quelli di lei. «Il clan è diviso. Alcuni di noi sono rimasti legati alle tradizioni, forse anche troppo. Al punto di essersi fatti razzisti e di non accettare quelli che non hanno il sangue puro, condannando chi ha la colpa di essere nato da un genitore non appartenente al clan... Altri sono divenuti progressisti, a volte anche troppo, al punto di prendere quasi in odio le antiche tradizioni, quasi come fossero carta straccia, retaggio di un passato ormai in disuso, buono solo per accendere il fuoco... Altri, come tuo padre, sono più equilibrati e vedono il bene nell'equilibrio tra innovazione e tradizione... è a questo che mi riferivo quando dicevo che il clan sa essere odioso...» Il discorso era serio e cupo, forse anche troppo, motivo per cui Atasuke decise di smorzare i toni, riportando una nota allegra, tagliando la questione e chiudendo quel capitolo, o almeno per quella serata.
    «Ma parliamo di cose serie, Kairi...» Ed il suo tono tornò ad essere leggero e spensierato come doveva essere «Mi pare quantomeno scontato che a breve riuscirai a diventare una abile genin... cosa pensi di fare in futuro? Nel senso: hai qualche progetto in mente? Qualche obbiettivo particolare?»
    E si mise comodo, osservando la ragazza, in attesa di una sua risposta ed eventuali domande.

    [...]


    ~Riunione di Gabinetto~


    I due erano davanti a lei, braccia conserte e sguardi preoccupati. Ma a dirla tutta, forse, lo sguardo più preoccupato alla fine forse era quello di Ayuuki, quantomeno quando si rese conto che quello non era un sogno e che la sua amica era veramente arrabbiata con lei, tanto da mollarle un sonoro cazzotto sul cranio. “Non dirmi che l’ho.. fatto davvero!?!” Sanosuke e Shinpachi si guardarono per un istante, quasi a voler decidere chi dei due dovesse darle la brutta notizia ed alla fine, fu il turno di Sano "Ayuuki... hai ballato nuda in mezzo al locale, ti rendi conto?" Non vi era saccenza nelle sue parole e nemmeno la più lontana delle tracce di qualche sentimento o intenzione atta a voler sottolineare lo sbaglio o lasciar serpeggiare il dubbio di un giudizio. Non la stava giudicando, stava solo, tristemente, sottolineando la verità, con quanto ne sarebbe conseguito alla presenza di Atasuke.
    "Ed inventati una scusa plausibile." "E non dimenticare che devi convincere Atasuke... sai quanto prende a male cose simili" aggiunge Shinpachi, in tono quasi allegro, atto a smorzare leggermente la tenzione che si era venuta a creare, ma senza dimenticare che in realtà il peggio doveva ancora arrivare. Per quanto Atasuke fosse sempre pacato e gentile, i suoi allievi più "scalmanati" avevano già avuto il piacere di una delle sue ramanzine e potevano certamente confermare che in quei momenti la sua natura sembrava quasi cambiare, quasi come diventare un demone.
    Come avrebbe reagito la ragazza una volta resasi conto anche di quel "dettaglio" decisamente non da poco? Ormai le uova erano rotte e non poteva sperare di uscirsene senza che Atasuke incombesse su di lei, dunque... che si sarebbe inventata?
    Nel frattempo, però, mentre la Fuyutsuki si rivestiva in uno dei bagni Miyo ringraziò i due, che sfortunatamente non ebbero il tempo materiale di replicare che ecco una cliente del locale uscire da uno dei bagni ritrovandoseli davanti. "KYYYYAAAAAAA!" Un urlo acuto, stridente e dannatamente fastidioso, che terminò con ogni cosa che volava in testa ai tre, anche se il bersaglio principale erano ovviamente i due. "PERVERTITI! ANDATE FUORI! QUESTO è IL BAGNO DELLE DONNE! BASTARDI GUARDONI! FILATE FUORI!"
    Inutile dire che i due non poterono fare altro che uscire a quel punto, con la salva di oggetti che continuava a piovere su di loro con un ritmo tale che venne naturale chiedersi se non stesse utilizzando un jutsu di moltiplicazione per continuare ad avere così tanta roba o se in quella pochette ella non avesse nascosto un rotolo da richiamo pieno di ogni cosa esistente al mondo.
    Ma in fondo, c'era da ammettere che i due, usciti dalla porta, facevano comunque il loro figurone con gli abiti pieni di cianfrusaglie da donna e con rossetti e lucidalabbra incastrati nei capelli... In fondo era difficile per chi se li trovava davanti in quel momento capire se fossero stati bersaglio di un bombardamento pesante o se si fossero letteralmente dati alla pazza gioia in quei bagni. "Hmm... lucidalabbra alla fragola, uno dei miei preferiti!" Commentò Sano, sfilandosi un tubetto dai capelli ed osservandolo con la dovuta perizia. "Non c'è nulla da fare... le ragazze con questi lucida labbra son le migliori" Ribattè shinpachi con aria seria. Per quanto serio potesse apparire con due rossetti infilzati nella sua chioma quasi a sembrare due corna, s'intende. "Che dici, abbiamo una possibilità?" "Con quella dici?" "Esatto" "Assolutamente si, guarda..." "WOHAHAHAHA! Figlio di buona donna!"
    In seguito, i due non mostrarono a nessuno che cosa fosse scritto in quel foglietto che Shinpachi aveva tirato fuori dal suo abito, ma la leggenda (ed i loro racconti successivi) narra che in tutto quel trambusto ella fosse riuscita a scrivere o quantomeno a lanciare a loro un bigliettino appallottolato con su scritto il suo indirizzio di casa ed un invito alquanto dettagliato in merito al raggiungere lei e una sua sorella gemella...



     
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