Il Retaggio dei Fondatori

Addestramento Haruki/Shunsui

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    Qualcosa era cambiata nell'ombra e Shunsui credeva che, qualsiasi fosse il motivo, doveva entrarci di mezzo Haruki. Il monaco continuava ad essere imprigionato dalle ombre, in una morsa letale. Shunsui non poteva percepire nessun cambiamenti in lui, ma ,del resto, non poteva nemmeno dedicare più che pochi secondi ad osservare il compagno di squadra. Il mostro che aveva davanti era forte e veloce e, cosa ancora più pericolosa, priva dell'istinto di autoconservazione. Shunsui si era reso conto di ciò un secondo dopo aver creduto di aver vinto. La sua strategia aveva infatti dato buoni frutti: nonostante l'ombra avesse schivato un paio dei suoi colpi, era anche caduta in una delle trappole preparate dal ramingo. La detonazione era stata forte e i danni inferti all'ombra ingenti: aveva perso quasi metà del suo corpo! ....ed ora che fa..? Con quei danni addosso, chiunque si sarebbe semplicemente ritirato, qualora avesse ancora avuto le forze di muovesi, ma quello non fu il caso. Come se i danni subiti avessero imbestialito l'essere, l'ombra si gettò su Shunsui nonostante lo stato in cui vessava. Attingendo nuovamente al chakra, il genin irrorò il suo busto con l'energia spirituale, per aumentarne le prestazioni. Al tentativo di presa, il genin reagì ruotando il busto con un movimento antiorario, mentre il braccio oggetto dell'attacco venne prontamente arretrato e la creatura non riuscì ad afferrarlo. Non contenta, l'ombra aprì un'apertura nella testa, rivelando una bocca strapiena di denti acuminati. Il tentativo di morso, per quanto potesse sembrare goffo, in realtà fu veloce e pericoloso, e costrinse il genin nuovamente a potenziare le sue reazioni. Spingendo con forza sul terreno con la gamba sinistra, Shunsui si spostò rapidamente alla sua destra, facendo chiudere le fauci del mostro sull'aria. ...i suoi attacchi si stanno facendo sempre più brutali...di questo passo finirò azzannato o infilzato...così non va... L'ombra sembrava instancabile, mentre il genin sentiva le sue forze diminuire rapidamente. Fortunatamente era stato parsimonioso nell'utilizzo delle sue risorse, ma questo non lo aveva portato molto lontano. La verità era che non aveva davvero un ninjutsu potente da scagliare contro il suo avversario per chiudere lo scontro in rapidità - cosa che era anche necessaria, visto le condizioni di Haruki-. ...se così stanno le cose posso solo tentare il tutto per tutto...

    Stoppò il movimento poggiando con fermezza il piede destro. Si voltò verso il suo nemico, andandogli incontro mentre lui caricava. ...sfortuna... sembrava la parola chiave di quello scontro, ma davvero il genin si sentiva sfigato rendendosi conto che l'ultimo attacco dell'ombra gli poteva essere fatale, considerando quello che aveva in mente. Mentre il braccio dell'ombra, l'unico che gli era rimasto, stava per impattare contro il corpo del genin, Shunsui si spostò leggermente così che, invece che mirare direttamente al cuore, l'attacco avversario mirasse al suo sterno: per lo meno l'osso, per quanto debole, avrebbe schermato gli organi interni. Subì il colpo affidandosi solo alle sue protezioni per ridurre il danno: il corpetto impedì all'affondo dell'essere di passarlo da parte a parte, ma comunque il genin soffrì una ferita ingente al busto da contusione. Allo stesso tempo, il genin ricambiò il favore: impugnata a due mani la sua wakizashi, Shunsui cercò di piantare la lama della sua arma in mezzo alla testa dell'ombra, così da terminarne l'esistenza. Un colpo veloce e netto, portato con la punta dell'arma. AHHHHHHH! cercò di dire il genin, sebbene il colpo dell'ombra gli spezzò il fiato. Indipendentemente se l'affondo fosse andato a termine o meno, il genin avrebbe cambiato la posizione della sua lama, effettuando così un tondo che avrebbe mirato a decapitare la bestia.

    Se il nemico fosse stato abbattuto, il genin si sarebbe concesso di tirare un respiro di sollievo. Il dolore al petto era molto forte, e ora che la battaglia era conclusa - per lo meno per la sua parte - lo sentiva ancora di più. ...Haruki!... Si sarebbe quindi voltato verso il suo sensei ed amministratore, e lo avrebbe raggiunto. Non sapeva cosa avrebbe fatto quel punto, ma in un modo o nell'altro, avrebbe cacciato il cieco da quella situazione!

    Se il nemico non fosse stato abbattuto, il genin sarebbe arretrato di pochi passi senza lasciare cadere la guardia. Con un movimento rapido della mano sinistra, che si sarebbe distaccata dall'elsa della wakizashi solo momentaneamente, il genin avrebbe ingerito un tonico coagulante
    Tonico Coagulante Inferiore [Tonico]
    Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore complessivo di Media ma non rigenera vitalità.
    Dose massima: 2 al giorno.

    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)
    . Non appena la pallina venne ingerita, il genin avvertì il dolore al petto scomparire. Era pronto per un nuovo round.


    Shunsui Abara




    Chakra:
    Vitalità:



    Riassunto Azioni



    Slot tecnica Avanzata:-
    Slot tecnica Base: -

    I slot azione: S&M
    II slot azione: Tondo per decapitare
    III slot azione: Assunzione tonico


    I slot difesa: Schivata
    II slot difesa: Schivata
    III slot difesa: S&M


    Equipaggiamento Usato



    1 trappola precostruita
    1 tonico coagulante inferiore


    /// OT ///







     
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    Liberazione

    IX




    Finalmente hai deciso di darci ascolto, stupido monaco. Sbottò spazientita la creatura, mentre la sua enorme mole andava a materializzarsi alle spalle del suo portatore. Haruki aveva tentato fino all'ultimo di trovare un modo per liberarsi facendo affidamento solo sulle proprie forze, ma, dopo svariati tentativi, era stato obbligato ad affrontare la realtà. L'idea di dover dipendere da quella creatura lo disgustava, ma non c'erano alternative. Non poteva permettersi di morire in quel luogo dimenticato dagli uomini. Pertanto, aveva aperto lievemente la serratura che teneva sigillato il Rokubi, permettendo al suo chakra di manifestarsi in quella dimensione. L'Ombra, sbigottita da quell'improvvisa intromissione, sembrava aver perso la voglia di chiacchierare. Si era immediatamente allontanata di qualche metro dal monaco e il materiale che la componeva si era condensato, facendole assumere una forma vagamente sferica. Mi ero sbagliata su di te, ragazzino. Non è stato il caso a condurti qui. Sfortunatamente, la creatura non ebbe il tempo di aggiungere altro. Saiken, evidentemente seccato dalla situazione e dall'arroganza mostrata dal custode della Biblioteca, non esitò ad annichilire il nemico con un enorme raggio di chakra. Anche se l'attacco non sarebbe stato sufficiente ad uccidere l'Ombra, avrebbe comunque concesso ad Haruki un'occasione per liberarsi dalla sua influenza.


    Nel mondo reale ciò si sarebbe manifestato in maniera piuttosto chiara anche a Shunsui e Shirai. In principio, i numerosi sigilli presenti sulla superficie del disco metallico che copriva l'ingresso della Biblioteca brillarono per qualche secondo, illuminando l'intera caverna. Successivamente, accompagnato da un boato spaventoso, il corpo del giovane monaco venne scaraventato a parecchi metri di distanza. La schiena di Haruki sbatte con violenza contro una parete rocciosa, ma ciò non fu sufficiente a uccidere il monaco, che cadde a terra con un tonfo sordo.


    Nel frattempo, Shunsui avrebbe potuto osservare il nemico crollare sotto i suoi colpi. Ormai pesantemente indebolita e priva del sostegno del suo creatore, la Progenie non era riuscita a far fronte agli assalti del genin, finendo per essere brutalmente decapitata. il suo corpo si sarebbe poi dissolto, come fosse composto di sabbia nera, non lasciando alcuna traccia di sé. Una sorte identica toccò al nemico affrontato da Shirai.


    Haruki, visibilmente provato da tutti gli eventi che si erano susseguiti nelle ultime ore, che fosse stato raggiunto dai due genin o meno, avrebbe allungato la mano destra verso una delle tasche della sua divisa, estraendone un paio di tonici che subito si infilò in bocca. Quei pochi medicinali non sarebbe riusciti a curarlo completamente, ma sarebbero bastati per restituirgli le forze necessarie ad alzarsi e a camminare. Inoltre, il chakra demoniaco avrebbe accelerato il processo di guarigione, aiutandolo a rimettersi in sesto per affrontare il deserto. Ricongiuntosi con Shunsui e Shirai, avrebbe insistito perché il gruppo si rimettesse immediatamente in viaggio. Se gli fossero state chieste spiegazioni su quanto era accaduto, si sarebbe limitato a rispondere brevemente. Vi racconterò tutto più tardi. Ora dobbiamo tornare al Villaggio. Quest'area dev'essere delimitata e sorvegliata. Nessuno deve avvicinarsi alla grotta. Dalla voce, i due non avrebbero fatto a fatica a capire che, qualunque cosa fosse successa, l'aveva profondamente turbato. Dopo quelle poche parole, si sarebbe chiuso in un silenzio che non avrebbe interrotto fino alla fine del viaggio di ritorno.
     
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    Con sollievo, il genin della Sabbia vide l'ombra, che lo aveva attaccato fino ad un momento prima, svanire come polvere, una volta che la testa della creatura venne divisa dal corpo. Ingerito un tonico per curare le sue ferite, ed alleviare il dolore al petto che gli mozzava il fiato, Shunsui si guardò intorno alla ricerca dell'Amministratore. Haruki era ancora avvolto da quella strana serie di sigilli, mentre combatteva contro un nemico invisibile. Shirai, invece, aveva anche lui battuto il suo avversario. I due si scambiarono un rapido sguardo prima di gettarsi a capofitto a salvare il monaco della Fiamma, quando un'esplosione di luce li avvolse. In principio, i sigilli sulla superficie metallica dell'ingresso della biblioteca iniziarono a vorticare,poi emisero un'esplosione di luce che costrinse il Ramingo a coprirsi gli occhi, bloccandosi. ...cacchio..! Quando li riaprì, vide l'amministratore a terra, poco distante, un po' ammaccato ma, tutto sommato, in buona forma.

    Shunsui si sarebbe avvicinato rapidamente al monaco: Ehi Haruki, stai bene...uff meno male...devo dirtelo, non ci speravo proprio di rivederti sano e salvo...onestamente pensavo che saremmo morti tutti...e poco ci è mancato! Avrebbe aiutato il monaco, se ne avesse avuto bisogno, quindi avrebbe lanciato un'occhiata all'ingresso della biblioteca. E quindi...ora che si fa? Da una parte, l'istinto di conservazione del ragazzo gli diceva di andare via da quel posto il prima possibile. Dall'altra, il genin non aveva fatto tutta quella strada per vedere solo la porta di ingresso di quello che stavano cercando. Tuttavia, il monaco sembrava avere piuttosto chiare le idee al riguardo. ...ma come...ce ne andiamo senza nemmeno dare un'occhiata...? Avrebbe detto senza troppa convinzione. Alla fine, si sarebbe arreso alla volontà del leader della spedizione. Facendo marcia indietro, il genin si sarebbe anche lui avvolto nel silenzio anche aveva contagiato i suoi compagni. Haruki sembrava visibilmente scosso da quello che era accaduto, al punto da far chiedere al genin cosa l'amministratore avesse visto e percepito una volta entrato in contatto con il disco pieno di sigilli. Stava quasi per chiederglielo, ma alla fine non lo fece.

    Il viaggio di ritorno verso Suna sembrò durare decisamente di più rispetto all'andata. Nonostante questo, il genin sentì il suo spirito sollevarsi tanto più si avvicinava alle mura del suo villaggio. Una volta arrivati, Shunsui si sarebbe accomiatato dai suoi compagni a meno di dover ottemperare ad altri incarichi. All'inizio di tutta quella storia, gli era stato fatto capire chiaramente che il tutto doveva essere tenuto sotto la massima segretezza, quindi assunse che, se il monaco avesse voluto far delimitare e sorvegliare la zona, avrebbe trovato lui i canali ed i mezzi per risolvere quella faccenda.
     
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