La Sacerdotessa del Culto Ardente

Corso alle basi per King e Kairi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    8,528
    Reputation
    +561

    Status
    Anonymous


    START...AGAIN

    The starting point of all achievement is desire.



    «“…Questo è tutto. Ti affido anche due studenti, sii così cortese da portarli con te e riportarli indietro. Interi e vivi, intendo. Voglio che stavolta tu tenga un corso normale, accademico e tranquillo. Niente problemi. Il primo guaio che capita posso garantirti che…”»

    Era una bella giornata a Konohagakure no Sato.
    Il cielo, terso e luminoso, accoglieva un sole smagliante che scaldava con affetto tutto ciò che sotto di esso si trovava, ridendo alla vita che correva esuberante e felice tra le vie del Villaggio sempreverde. Il mercato, in lontananza, si imponeva nel teatro dei suoni con le grida dei venditori e le risate dei bambini, mentre giovani Shinobi dall'aria stanca sedevano fuori dai luoghi di ristoro parlando tra loro di sogni, gioie e dubbi…

    E poi c’era l’amministrazione.
    E in amministrazione c’era una finestra aperta.
    E da quella finestra pendeva una persona.
    E quella persona era, ovviamente, Takumi Muramasaki: il burocrate di assegnazione missioni della Tavola di Konoha, fedele ninja che prestava sotto Raizen Ikigami da quando questi era divenuto Hokage.

    «Finisci di leggere la lettera.» Fu una voce femminile a parlare.
    «“…che passerai il resto dell’anno chiusa all’accademia di Konoha a fare lezioni teoriche ai ragazzini di sei anni.”» Ubbidì l’uomo, rileggendo con cura. Benché pendesse all’incontrario a più di dieci metri dal suolo, sorrise. «Non fare quella faccia...è una missione molto importante, questa, dovresti essere onorata.» Aggiunse, ma stavolta fu più cauto a parlare.
    «La faccenda del dover essere onorata per tutte le puttanate che questo Villaggio di merda mi rifila, mi ha stancata. Non voglio fare questa roba, Raizen lo sa bene.» La presa attorno alla caviglia del burocrate scivolò, facendo cadere un po’ più in basso il poveraccio, il quale emise un mascolino e virile versetto strozzato, tanto simile a quello del tacchino cui viene tirato il collo in occasione di un grande evento. «Avete un bel coraggio ad affidarmi DI NUOVO due studenti…non imparate mai dai vostri errori, eh?»

    Cercando di ostentare calma, Takumi Muramasaki sorrise di nuovo, aggiustandosi poi sul naso gli occhiali rettangolari che a causa del copioso sudore (e della presunta forza di gravità) stavano scivolando di sotto.
    […] Non sapeva come contestare quell’affermazione, e a buon ragione: quella donna aveva alle spalle il più alto numero di studenti che, dopo essere andati in missione con lei, si erano ritirati a vita civile. Affidarle altre nuove leve era come sputare sul futuro militare del Fuoco e credere di fare bene.
    Ancora non riusciva a capire perché l’Hokage insistesse tanto a volerle dare quel genere di mansioni…
    «Ascolta, sul tavolo ci sono i fascicoli dei due nuovi studenti… sono certo che se ci pensi potresti cambiare id–…» Un istante dopo impattava rovinosamente alla parete esterna dell’amministrazione, strusciando poi di faccia verso l’alto.
    Mentre con molta dedizione lui lasciava il suo calco frontale sulla facciata dell’amministrazione, sotto di lui qualcuno esclamò un allegro: “Oh, guardate è Takumi! Pare che la Principessa andrà in missione di nuovo!” …il che lasciava aperte molte conclusioni. Tutte molto tristi. Per lui.
    «Una Uchiha Sibilò la voce femminile, stringendo le presa attorno alla caviglia del burocrate, il quale promise agli Dei che non avrebbe mai più giocato a morra cinese alcolica gli incarichi del giorno. Soprattutto se tra questi compariva il dover annunciare un corso basilare a quella donna. «Volete affidare proprio a me una Uchiha…?» L’uomo pregò con intensità (era incredibile quanto fosse divenuto devoto da quando aveva iniziato a lavorare alla Tavola di Assegnazione di Konoha). «…E quest’altro invece? Non sembra tutto sano. Perché diavolo teniamo elementi così strani a Konoha, eh?»
    «Già.»
    Piagnucolò il ragazzo, sorridendo mestamente dopo un lungo attimo di silenzio. «Giuro che non lo so.»
    «Ah no, aspetta… ma questa è la cifra di pagamento della missione?»
    Esclamò a quel punto, con stupore, la voce femminile.
    «Shizuka.» Rispose l’altro, adocchiando in quell’entusiasmo una possibilità di uscire intero da quella faccenda. «Certo che è la ricompensa.» Era salvo, lo sentiva. «Se adesso mi lasci andare, possiamo parlarn–…»
    «Maledizione, dovevi dirlo subito: accetto, Takumi! Accetto!!»
    E così dicendo, mollò la presa.

    Mentre precipitava di sotto Takumi Muramasaki, ventisette anni di sfortuna cronica, sentì le lacrime scivolare verso il cielo, in offerta agli Dei che ancora una volta l’avevano tradito.
    Sperò che all’Ospedale, stavolta, Kaede gli facesse mangiare la pera frullata. I kiwi, del resto, li odiava.

    […]


    “Gentile studente,
    grazie per la candidatura alla prestigiosa Accademia Ninja del Fuoco. Con orgoglio, ti diamo il benvenuto tra le nostre fila.
    Dopo aver analizzato il tuo fascicolo accademico, ti informiamo la data e l’ora della tua prima missione e la formazione del tuo nuovo Team. Sei pregato di presentarti alle Mura di Konohagakure no Sato, il giorno dieci, all’ora del drago.
    Ti consigliamo di portare con te…”


    Il foglio si accartocciò, prendendo lentamente fuoco…
    «Perché diavolo saranno così tanto formali, gli Dei solo lo sanno.»
    …e poi divenne cenere, sparsa al vento da un soffio leggero proveniente da una carnosa bocca rosso rubino.

    Shizuka Kobayashi era una donna famosa alla Foglia, come pure in tutto il resto del Continente.
    Unica Erede del più potente Clan di Sete e Tessuti del Paese del Fuoco, era conosciuta per essere una donna elegante, gentile e altruista; la perfetta incarnazione della Yamato Nadeshiko della tradizione Giapponese.

    «Come si tiene un corso accademico “normale”?»

    Ma Shizuka Kobayashi era anche una Kunoichi. Così pareva, almeno.
    Di lei si sapeva in verità assai poco: che era l’unica allieva dell’Hokage, per esempio, e la Primario dell’Ospedale della Foglia. Per il resto, però, nessuno sapeva alcunché.

    «Credo di dover chiedere quello che chiederebbe Atasuke-ciccia: il nindo eccetera, eccettera…»

    Le sue capacità e la sua posizione, all’interno della Gerarchia Shinobi erano pressoché inesistenti. Nessun registro o archivio parlava di lei.
    Era un’ombra.

    Ma dal sorriso radioso.

    Quando i due studenti fossero arrivati presso le mura del Villaggio, avrebbero trovato la donna –che nella missiva di chiamata figurava come loro maestra– seduta su uno dei bassi muriccioli che avrebbero in verità dovuto ospitare le ispezioni dei Guardiani. E lei, appena li avesse visti e riconosciuti, avrebbe sorriso con gentilezza.

    […] Non molto alta, appariva come una giovane di non più di venti o ventuno anni.
    Il fisico morbido, lontano dai canoni estetici bramati da gran parte delle sue coetanee, era avvolto in un paio di pantaloni di pelle nera, a loro volta racchiusi in stivali alti al ginocchio e muniti di tacco. Anche il bustino che stringeva un seno voluttuoso era scuro, al pari del coprispalle e dei guanti integrali che foderavano due mani piccole e in quel caso intente a sostenere un sacchetto pieno di mochi. Un lungo mantello nero, con una nodachi esageratamente grossa legata alla schiena completavano il suo abbigliamento.
    Era interamente vestita di nero. E non portava alcun coprifronte, come del resto nessun Mon del suo Clan.

    «Benvenuti Gakijiri.» Esclamò la Chunin, alzando una mano a salutare allegramente entrambi i ragazzi. Sembrava incurante di aver appena chiamato i due “piccoli ragazzini”, come se anzi avesse fatto loro un complimento. «Il mio nome è Shizuka Kobayashi, e sono la vostra Sensei.» Il suo tono di voce era impostato e grintoso, ma anche dolce, in quel modo particolare e un po' inaspettato che potevano avere gli amari dal retrogusto dimenticato. «La missione che ci apprestiamo a fare sarà lunga e impegnativa, ma impareremo molte cose insieme!» Disse gravemente. Avrebbe dovuto apparire seria se solo non si fosse subito infilata in bocca un mochi. «Iniziamo a imparare i nostri nomi e qualcosa di noi: qual è il vostro nindo, perché volete diventare ninja e…» Esitò, passandosi un pollice al fianco della bocca per pulirsi della crema con cui si era sporcata. «…e tutta l’altra marea di puttanate che chiedono a voi pivelli all’accademia.» Aggiunse con la fronte aggrottata. Sembrava piuttosto turbata. «Non che a nessuno fregherà mai niente, in missione questi buonismi non servono...ma insomma pare sia obbligatorio che ve lo chieda.» E così dicendo, dopo aver fatto l’occhiolino, avrebbe proteso il sacchetto ai due, muovendolo su e giù in un tacito invito a servirsi. «Vi spiegherò la missione appena avremo finito i convenievoli. E appena il target arriva, magari.» Mormorò, sollevandosi un po’ sul muretto per guardare in lontananza.
    I lunghissimi capelli castani, lisci come seta, ondeggiarono al vento, scoprendo a quel punto un volto ovale dalla carnagione rosea, in cui profondi occhi verde smeraldo troneggiavano curiosi. Anche il mantello si aprì, rivelando il fisico maturo e una brutta cicatrice, che dalla spalla sinistra e passando per i due generosi seni, spariva chissà dove e chissà quanto in basso. Benché fosse bianca, vecchia di anni forse, sembrava per qualche ragione dolesse ancora.

    In lontananza una figura goffa e impacciata, correndo e inciampando benché sostenuta da quattro persone diverse, si dirigeva lentamente in quella direzione.
    Sembrava una ragazza con un cappello.
    E un carretto pieno di valigie.


    Eccoci qua, Dio mi perdoni per il ritardo :zxc:
    Post introduttivo lungo quanto vi pare, è puro free gdr! Introducete i vostri personaggi, divertitevi come preferite!
    L'ora del Drago è dalle 7.00 alle 9.00 del mattino, quindi si parte di buon ora!
    Per il resto nessun accorgimento particolare miei giovani padawan, iniziamo seriamente dal prossimo post :riot:

    Come sappiamo tutti e tre, visto che abbiamo già avuto modo di parlarne, non pongo nessun tempo minimo di posting, ben sapendo i nostri impegni. Sarebbe bello poter tenere un ritmo di un post ciascuno alla settimana, in modo di andare rapidi, ma sono sempre a vostra completa disposizione per tutto!
    Apro presto il topic OT del corso, dove potrete discutere tra di voi e farmi tutte le domande del mondo su regolamento e affini :luv:
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,929
    Reputation
    +17
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline


    La Prima Missione Ufficiale



    Pensato
    Parlato


    Kairi quella notte non aveva chiuso occhio: o meglio, ci aveva provato, invano. Dopo una cena non abbondante ma sostanziosa composta da una buona combinazione di proteine, verdure e qualche carboidrato era andata a letto di buon'ora con tutta l'intenzione di essere in piene forze per la missione il giorno dopo. Ma i suoi piani erano tristemente andati in fumo...
    Aveva passato buona parte della nottata rigirandosi nel letto, immaginando come sarebbe potuta andare la seguente giornata, temendo che figuracce avrebbe potuto fare con il suo sensei, di cui ancora non sapeva l'identità. Era terrorizzata dall'idea di fare errori proprio nella sua prima missione. Per quanto chiunque dicesse che non ci si doveva mai fare influenzare troppo dalla prima impressione, sapeva quanto in realtà essa fosse spesso fondamentale, e quanto potesse essere difficile scrollarsi di dosso una cattiva figura. Non poteva permettersi errori, non in quell'occasione, non dopo tutto il tempo e l'impegno che aveva dedicato a quella causa. Finalmente aveva modo di dimostrare ciò che valeva, e non avrebbe fallito. O almeno così sperava

    Papà, mamma...non vi deluderò!

    Non che suo padre l'avesse mai forzata verso una determinata via o avesse mai preteso nulla oltre a quello che era disposta a dare: al contrario si era sempre dimostrato aperto ad ogni sua scelta, e non poco preoccupato quando la ragazza gli aveva annunciato con orgoglio di voler diventare una shinobi. Ma anche in quel caso l'aveva lasciata compiere le sue scelte in piena autonomia e libertà. Poteva ritenersi fortunata, suo padre era ciò che di meglio una figlia potesse sperare

    Arrivata la mattina la ragazza si era alzata alla buon'ora, un paio di ore prima rispetto all'appuntamento fissato dall'accademia, ed aveva seguito la sua classica ruotine: allenamento mattutino per tenersi in forma, sgranchirsi le ossa ed allungare i muscoli, una buona doccia rinfrescante e rigenerante ed infine una colazione abbondante ma non esagerata. Indossati gli abiti più adatti che aveva per la missione, top nero smanicato con impresso sulla schiena in simbolo degli Uchiha, guanti in pelle anch'essi neri, pantaloni lunghi fino al ginocchio e scarpe comode, non senza dimenticare tutte le protezioni necessarie, finalmente pronta e vestita aveva dato un bacio sulla fronte a suo padre prima di uscire e si era avviata di buon passo verso le mura.


    Immaginatevela con gli occhi neri e non castani


    Raggiunse il luogo dell'appuntamento in anticipo di una decina di minuti, trovando ad aspettarla seduta una donna dal sorriso gentile. Le servirono solo pochi istanti per riconoscerla e quasi le venne un infarto: Shizuka Kobayashi. La sua Sensei era proprio la principessa del clan Kobayashi???

    Perfetto, un'ottimo modo per fare diminuire la mia ansia!

    Pensò fra sé e sé continuando ad avvicinarsi cercando di dissimulare l'evidente nervosismo crescente che provava in quel momento: se avesse fatto una figuraccia in quella missione sarebbe stato un'autentico disastro per la sua autostima! Ma se al contrario fosse riuscita a dimostrare il suo valore, la soddisfazione personale sarebbe stata senza valore.

    Forza Kairi! Questa è una grandiosa occasione per dimostrare chi sei a una delle persone più famose di tutto il Paese del Fuoco

    Raggiunti pochi metri dalla donna fece un lieve inchino di presentazione, aspettando che fosse lei la prima a parlare. Storse leggermente la bocca quando la chiamò "Gakijiri": sentirsi dare della ragazzina da una persona che aveva poco più della sua età un po' la disturbava, ma non disse nulla. Considerato ciò che la donna aveva fatto ed era in grado di fare, poteva anche permettersi di chiamarla in quel modo. Dopo essersi presentata Shizuka domandò quale fosse il suo nindo e le sue motivazione, ma prima che Kairi potesse rispondere cambiò improvvisamente tono, facendo chiaramente capire quanto in realtà quanto ritenesse quelle domande semplici convenevoli inutili. Rimasta leggermente perplessa dalla reazione la ragazza decise in ogni caso di rispondere.

    Mi chiamo Kairi Uchiha, è un'onore fare ufficialmente la vostra conoscenza, Sensei Shizuka. Il mio nindo? Continuare a migliorare sempre, continuare a superare i miei limiti per poter essere in grado di proteggere il mio villaggio ed il mio Clan al meglio, nella speranza di diventare un giorno una dei più grandi esponenti di esso, degli Uchiha. I motivi che mi hanno spinta a diventare ninja sono gli stessi spiegò, fissando con i profondi occhi carbone e sguardo deciso la donna negli occhi. Non sapeva se avesse fatto o meno bene a dire esplicitamente quello che era il suo pensiero, ma mentire o omettere dettagli sarebbe stato completamente inutile se non contro produttivo.

    Rimase in attesa di una risposta del suo compagno di missione, per poi attendere ulteriori spiegazioni riguardanti la missione che era stata a loro assegnata.









    Edited by Kairi Uchiha - 10/5/2016, 09:49
     
    .
  3. King Of Strong Style
        Like  
     
    .

    User deleted


    Kefka si alzò molto presto quella mattina, aveva un appuntamento importante vicino le mura cittadine e non poteva restare al letto a poltrire. Soprattutto perchè il letto non era il suo ma di qualche sfortunato uomo che aveva la moglie che adorava un po troppo i Clown. Si alzò dal letto e scrutò il viso della donna con sguardo dolce.

    Mio Dio....è brutta come la fame morta...che diavolo ho bevuto ieri sera ? Meglio non fare parola del mio incontro ravvicinato con il Big Foot.

    Si stiracchiò ben bene e cominciò a recuperare i suoi panni nella stanza e con sguardo colmo di domande si chiedeva come avessero fatto le sue mutande a finire sul lampadario. Mentre pensava a questa risposta si diresse in bagno per vestirsi e truccarsi. Fondotinta bianco che copriva collo e viso mentre gli occhi erano circondati da un leggero motivo color viola, le labbra anche esse del medesimo colore. Raccolse i lunghi capelli biondi e li legò in una treccia alta, si guardò ancora allo specchio. Poteva restare ore a guardare la sua immagine, si adorava letteralmente.
    Indossò il suo classico vestario composto da stivali a punta di diverso colore,pantalone rosso da cui fuoriusciva la calzamaglia blu della gamba destra,spalliere di diverso colore e tema e una serie di sciarpe colorate legate dietro il collo.



    Appena pronto si mise in posa d'avanti allo specchio e dopo essersi squadrato bene si diresse al piano di sotto. Una colazione era d'obbligo soprattutto dopo lo sforzo fatto la sera prima. Scese le scale cercando di non fare rumore e si diresse nella cucina dell'abitazione. Li si trovava un uomo intento a mangiare. Kefka fece finta di nulla e si diresse all'angolo cucina dove si trovavano dei biscotti al cioccolato. Ad un tratto l'uomo si rivolse a lui con fare altezzoso.

    Bene, tu devi essere il buffone pagato da mia moglie per reggere i bambini oggi. Mettiti al lavoro e la colazione verrà detratta dal tuo stipendio.

    Il Ninja senza girarsi e continuando a sgranocchiare biscotti gli rispose alla sua maniera.

    Bene, tu invece devi essere quell'impotente di suo marito. Ma ehi, ti capisco, anche io avrei problemi a vederla a letto da sobrio. Ma l'hai vista ? Dio mio, sembra l'anello mancante tra uomo e scimmia. I vostri figli hanno preso di lei ? In questo caso basteranno delle banane e delle noccioline per tenerli a bada.

    Appena fini la sua risposta scappò a gambe levate uscendo dalla porta che dava sul giardino. Una fuga rocambolesca con il marito di lei che gli lanciava dietro le padelle della cucina. Della sana attività fisica era la cosa migliore per essere pronto ad andare al negozio di vestiti, oggi c'erano saldi del 40%, un occasione da cogliere al volo. Ma dopo si ricordò l'altro impegno.

    Oh no è vero.....oggi c'è quella cosa dell'accademia....Mi chiedo chi cavolo mi abbia iscritto....

    Cosi ormai demotivato per l'impossibilità di fare shopping ( con quali soldi poi ) si diresse al luogo dell'appuntamento. Camminava per le strade fischiettando a testa alta. Il sole ormai scaldava le strade cittadine che si stavano popolando di persone. I bambini che correvano giocando ai Ninja,i mercanti che sponsorizzavano i loro prodotti, gli ubriachi che tornano a casa e un barbone che si trovava accovacciato dietro un albero intendo a pulirsi le natiche. Ma il povero uomo sembrava non avere nulla per pulirsi e un vero Ninja si riconosce in questi momenti. Il pagliaccio si avvicinò a lui e gli porse la gentile lettera dell'Accademia, carta fine e di 1° qualità, un autentico sollazzo per il fondo schiena di chiunque.

    Dopo quell'atto gentile e con il Karma dalla sua parte arrivò al luogo dell'appuntamento ma non sapendo bene chi cercare precisamente iniziò ad aggirarsi li intorno finchè la sua attenzione non venne attirata da una ragazza che mangiava dolci. Gli era tornata fame e si sarebbe rivolto a lei per scroccare 7 o 8 biscotti o qualsiasi altra cosa che stesse mangiando. Mentre si dirigeva da lei una ragazza si affiancò a lui e prosegui nella sua stessa direzione e appena arrivati di fronte alla "ragazzina dei dolci" si ritrovò letteralmente in mezzo alla presentazione ufficiale del suo Team. In pratica stava derubando la sua probabile insegnate e a vedere tutto c'era la sua compagna di Team. Doppia fregatura.

    La nana sul muretto si presentò in maniera strana. Inizialmente pacata e diplomatica per poi utilizzare un linguaggio da scaricatore di porto. Ma non gli importava dato che gli stava offrendo quei dolci. Mentre Kefka dirigeva la mano nel sacchetto la sua compagna si presentò. Una Ninja diligente che tutti i genitori vorrebbero,con un codice morale e un sogno encomiabile. Che palle.
    Prese una manciata di biscotti dal sacchetto e se li lanciò in bocca sgranocchiando rumorosamente con le mascelle per poi indicare con il dito la ragazza.

    HEI ! HEI ! QUALCUNO HA PERSO UNA RAGAZZA NOIOSA ? QUI C'E UNA RAGAZZA NOIOSA, PROPRIO QUI ECCO ! SE SAPETE DI CHI è FATEMI SAPERE.

    Urlò a voce alta mentre i passanti lo guardavano stranito.

    Molto bello il tuo sogno, originale e divertente. Una vita fatta a rispettare le aspettative di qualcun altro e mantenere alto il prestigio di un Clan. Non darti alla pazza gioia ragazza, il cuore potrebbe non reggerti.

    Disse in tono scherzoso dando qualche pacca sulla spalla della Uchiha. Ora toccava a lui rispondere alla domanda della Sensei o quello che era. Iniziò come suo solito a gesticolare con le mani mentra parlava.

    Leggere il nostro fascicolo era cosi difficile piccolo bonsai mangia dolci ? Comunque per voi io sono Kefka,chiamatemi Kefka. Sono diventato un Ninja perchè guadagno poco e mi sto scocciando a morire sempre di fame. Non mi frega nulla dei cittadini,del Villaggio e del Paese ma a differenza di molti lo dico apertamente. Mi interessa solo di me stesso e di una ristretta cerchia di persone che chiamo "amici". Viso che attualmente ci sono 0 membri volete essere le prime a farne parte ?

    Disse sorridendo e facendo un inchino riverenziale alle due ragazze per poi tornare in piedi a guardare una formica che trasportava una mollica di pane.
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    8,528
    Reputation
    +561

    Status
    Anonymous


    TOO MUCH "DESU"...NE

    Voice is the best quality for a young girl.



    «Ti ho innervosita chiamandoti “ragazzina”?
    Allora dillo, Kairi.»


    Shizuka Kobayashi era una donna poco incline all’insegnamento. In generale era poco adatta a far parte di qualsiasi Team, visto che non ne aveva mai avuto uno: Raizen l’aveva cresciuta per lavorare da sola, ed è quello che faceva. Ragion per cui, lontana da quel genere di delicatezza propria di chi riteneva che le “piccole dosi” facessero “felici tutti” –giacché non è mai possibile rendere felici “tutti” allo stesso modo– non aveva mai lesinato sulla schiettezza.
    «Esprimere i propri sentimenti, esternare i propri desideri, prendere posizione pensando con la vostra mente: non è sbagliato. Molti vi diranno che uno Shinobi deve solo ubbidire e combattere, ma non è così. C’è una dote molto più importante della forza e dell’abilità fisica, ed è l’intelligenza e la personalità di ciascuno.» Disse la ragazza, reclinando leggermente la testa di lato e continuando a guardare Kairi. «Prima di essere ninja siamo esseri umani, con i nostri difetti e i nostri pregi. Se dimentichiamo questo, non siamo altro che carne da macello.» Osservò, chiudendo gli occhi. «Avere il massimo dei voti in tutto ed essere la migliore su carta è splendido…ma se per ottenere questo traguardo sopprimiamo chi siamo, non saremo mai nient’altro che animali.» Nonostante la sua voce fosse gentile, le sue parole potevano non risultare altrettanto piacevoli; eppure lei non sembrava curarsene. Dopo aver offerto alla ragazza un mochi ripieno come se nulla fosse, infatti, si voltò verso l’altro studente. E su questo si soffermò in particolar modo.

    «Kefka, giusto?»

    Chiese, e qualche ragione non sembrò poter fare a meno di aggrottare la fronte. Per un istante parve particolarmente allibita, e non tanto perché quel tipo era in grado di sgranocchiare un dolce morbido come un mochi alla crema (di per sé una Genkai Kekkei degna di nota), quanto piuttosto perché gli Dei sembravano avere un disgraziato senso dell’umorismo. Poteva accettare di essere stata punita onorata del ruolo di sensei…ma ritrovarsi due allievi che sembravano la copia sputata, in atteggiamenti e personalità, di Atasuke e se stessa ai loro originari livelli di pivellaggine, era un po’ troppo.
    Sorrise, più che altro perché mettersi a piangere le sembrava poco opportuno.
    «Esagerare è sempre sbagliato: essere troppo legati alla Legge non va bene.» Riprese a parlare lanciando un’occhiata a Kairi. «Del resto, non avere in mente nessun presupposto della stessa, non è altrettanto buono.» Ritornò a guardare Kefka. «Ognuno ha le sue motivazioni, non sono qui per giudicarle.» Anche perché non gliene fregava un cazzo, ed era scritto dappertutto sulla sua faccia. «Se pensavi di stupirmi parlando così…» Sorrise: era evidente che non ci era riuscito. «…in questo corso, però, non solo imparerai il rispetto per il tuo Villaggio e l’equilibrio dell’essere, ma anche la pudicizia intellettuale e l’eleganza della misura. Lo farai con le buone, oppure, come è toccato a me, con le cattive.» Disse, alzando con gentilezza rapida e aggraziata la mano destra di fronte al viso dell’uomo [Vel.600]. In un istante compresse il pollice con l’indice della mano. E poi, lasciò andare. «Imparerai, Kefka, che la Gerarchia è una vera puttanata, su questo hai ragione, ma che bisogna connettere sempre il cervello alla bocca quando si parla, perché se questo non succede…» Il dito indice impattò contro la fronte del ragazzo. «…non sempre va tutto bene.» Ma non successe niente. Assolutamente niente.
    Ferma al suo posto, la Chunin sorrise ancora una volta.
    Era bella in un modo che ricordava le Principesse delle storie o le bambole di porcellana molto antiche, distante nel tempo come una fiaba difficile da leggere.
    «La prossima volta vomiterai le tue interiora dagli occhi. Tienilo a mente.» Disse con dolcezza la ragazza, reclinando piano la testa di lato per guardare meglio Kefka negli occhi. «Alcuni bonsai sono velenosi, non sottovalutare dall’apparenza.» Ma non si sarebbe spinta oltre.

    […]


    «Ohayou Gozaimesu! Hiyorino Yamanaka…desu!»

    Era una ragazzina. Tredici anni, forse. E con un forte problema linguistico, si sarebbe detto.

    «Questa ragazza è il target della nostra missione: dobbiamo scortarla presso il Tempio Shintoista del Fuoco, a Sud del Paese, per il rito di iniziazione che la renderà una delle Sacerdotesse Bianche.»

    Il confronto tra lei e Shizuka era talmente acuto da far dolere gli occhi: se la prima era infatti una graziosa e goffa bambolina, dal cappellino infantile e una graziosa divisetta gonnello-munita, apparentemente incapace di non inciampare in ogni dove, benché sostenuta da quattro donne adulte dal coprifronte ben in vista; l’altra, interamente vestita di nero e con lo sguardo accicigliato di chi sembrava essere lì per errore e stava chiedendo agli Dei la morte immediata, sembrava la figlia di Tenma, il Dio dell’Inferno.

    «Kyah! Kyah! Non dirlo ad alta voce, Hiyorino si imbarazza…desu!»

    Ad ogni “desu” di troppo, l’occhio di Shizuka Kobayashi ticchettava nervosamente. Benché si tenesse di fianco all'interlocutrice, con il palmo della mano destra ben rivolto verso di lei in un tacito segno di presentazione affettuosa, sembrava sul punto di girarsi e romperle l’osso del collo.
    «Hiyorino-dono possiede qualità uniche nel suo genere, ed è per questa ragione che è stata scelta sin dalla nascita come futura Sacerdotessa del Culto Ardente. Come sapete però, ad ogni nuova pronuncia dell’Altissima sulla giovane “desiderata”, sorgono conflitti, per lo più causati dalle famiglie e dai Clan delle fanciulle che, invece, non sono state scelte. Per questa ragione è stato richiesto il nostro supporto nella scorta.» Mentre diceva così le quattro donne che accompagnavano la futura Sacerdotessa si inchinarono profondamente in direzione dei due studenti, girandosi poi verso un enorme carrello con le ruote (grande almeno 120x190) in cui una piramide di valigie, bauletti e sacchettini erano ben fermati con corde e rampicanti. «Ovviamente non c’è alcuna certezza che capitino problemi di sorta, né riteniamo che possa sussistere un vero pericolo per la vita di Hiyorino-dono.» Iniziando a trafficare in mezzo alla roba, così da poterla stipare meglio, le Yamanaka tirarono fuori dal mucchio un cacciavite, tre cavatappi e un ombrello a forma di coccinella… «Altrimenti, come potete facilmente intuire, non sarebbero stati scelti due studenti accademici.» …Un appendiabiti a forma di pappagallo, due presine disegnate con cocomeri, tre vasi di fiori (con i fiori)… «Voglio quindi che prendiate questa missione non come un pretesto per mettervi in mostra o in buona luce ai miei occhi, ma come una grande opportunità per imparare i fondamenti dell’essere ninja ed acquistare una corretta sicurezza in voi stessi.» …un baule senza lucchetto, otto lucchetti e tre ferri da stiro… «Sentitevi liberi di porre qualsiasi doman–…» …un ramarro marrone (vivo) e un cerbiatto (di peluche)… «Ok, tutto questo è ridicolo: cosa diavolo è tutta questa roba?!»
    Ruggì talmente forte che le quattro donne Yamanaka sobbalzarono, finendo per scontrarsi le une contro le altre come pedine di un domino bizzarro, una visione che sembrò, se possibile, far infuriare ancora di più la Chunin, la quale, facendo roteare gli occhi al cielo, gemette disperata.
    «Sono gli effetti personali della Sacerdotessa.» Rispose una delle quattro.
    «Tutti?!» Abbaiò Shizuka.
    «Abbiamo portato tutto quello che può mettere la Sacerdotessa a suo agio.» Osservò un’altra.
    «Ma è un mucchio di ciarpame!»
    «È necessario che la Sacerdotessa sia a suo agio, altrimenti diventa insicura. Ed è meglio se non diventa insicura.»
    Replicò la terza.
    «Ma si può sapere cosa diavolo succede altrimenti?! Possibile che io debba svolgere missioni senza nemmeno sapere gli estremi della stessa?!»
    «TOP SECRET! TOP SECRET! TOP SECRET!»
    Strillò l’ultima, mettendosi le mani alla testa, subito imitata dalle altre.

    E Top Secret la faccenda rimase, giacché neanche dopo aver afferrato per la testa una delle Yamanaka e averla scossa come un campanaccio Shizuka riuscì ad ottenere alcuna informazione. Ragion per cui, venti minuti di saluti lacrimosi e bestemmie filate tra i denti dopo, il gruppo sarebbe partito verso un nuovo, grandioso e splendido orizzonte pieno di grandi occasioni… senza notizie, ovviamente, e con 80 chili di valigie.

    […]


    Fuori dalle mura di Konoha il Paese del Fuoco si presentava come sempre: soleggiato e ricco di vegetazione. La strada principale, retta e lineare, era larga abbastanza da accogliere un gruppo di cinque persone senza problemi, sorgeva in mezzo ad una foresta fitta, in cui gli alberi alti e dalle grosse chiome spumose vedevano le loro basi ingoiate da una sottovegetazione di felci alti quanto un uomo adulto. Uccellini e animali di bosco scorrazzavano liberamente, abituati alla presenza dell’uomo e poco timorosi dello stesso (per la gioia della Sacerdotessa-pipistrello che strillava ad ogni scoiattolo che si poneva sulla sua strada, facendo piano quanto un Akimichi dentro una cristalleria). In lontananza il rumore di un ruscello guizzava allegramente, e anche se di tanto in tanto le nuvole coprivano il sole, oscurando la strada, non sembravano esserci problemi di sorta.

    «Kairi, Kefka, decidete voi le mansioni e l’organizzazione del team. Analizzate il percorso e l’ambiente circostante e provate a farmi una stima della migliore disposizione.» Forte della convinzione che un acuto spirito di osservazione e un’intelligenza fine fosse l’arma migliore di ciascun essere umano, Shizuka Kobayashi assegnò il suo primo incarico su una stima valutativa.
      «Hiyorino invece cosa deve fare, desu?!»
    «Il percorso, invece, lo deciderò io: da Konoha arriveremo a Otafuki Gai, dove riposeremo e ci rifocilleremo, continueremo poi spediti fino a Keishi, dove si trova il tempio shintoista delle vestiture. Lì terminerà la nostra missione, a nessuno è data sapere la posizione del grande Tempio del Culto Ardente, ragion per cui ceduta la Sacerdotessa, ritorneremo a casa e lasceremo il resto ai membri della Divinità.»
      «Hiyorino potrebbe fare l’esca!! Desu!!»
    «Impiegheremo approssimativamente cinque giorni per arrivare, meno se non avessimo questo carretto.»
      «Hiyorino super arma segretissima top secret!!! Deee…su!»
    «Sentitevi liberi di consultarvi a vicenda e discutere dell’organizzazione migliore, da qui ai confini della Foresta che si affaccia sulla Pianura del Fuoco, del resto, non avremo problemi.»
      «Hiyorino quasi livello Jonin desune!!»
    «…»
      «Hiyorino potrebbe anche fare altre cose!! Desu!!»
    «…»
      «Per esempio vestirsi da muschio e fare il sasso in mezzo alla fores–…»
    «TU NON DEVI FARE NIENTE, SEI L’OGGETTO DELLA MISSIONE, DANNAZIONE! PERCHE’ DIAVOLO VOI YAMANAKA SIATE COSI’ DEFICIENTI?! ME LO SONO SEMPRE CHIESTA! OGNI VOLTA CHE C’E’ UN PROBLEMA CI SIETE DI MEZZO VOI! DOPO GLI UCHIHA, CI SONO GLI YAMANAKA.»


    Silenzio.

    C’erano molte cose che Shizuka Kobayashi sapeva fare, ma molte altre che, purtroppo, non era in grado di gestire. Tra queste ultime c’era il non avere il controllo di una situazione, il vedersi mettere i bastoni tra le ruote durante lo svolgimento del suo dovere, e lo scendere a patti con i ragazzini che piangevano.
    Inutile dire che sarebbero capitate tutte.

    Qualora Kairi e Kefka non fossero prontamente intervenuti, dicendo o facendo qualsiasi cosa che impedisse l’inevitabile, infatti, la piccola Hiyorino Yamanaka si sarebbe messa a piangere. A piangere molto forte
    Zubat
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: (0)
    L’utilizzatore può emettere un urlo che si propagherà entro nove metri. Trovarsi all’interno del raggio causa Semiparalisi e Intralcio Leggero, entrambi per 2 round. È possibile aumentare di 10 l’efficacia se utilizzato “stordiraggio” in combinazione. L’efficacia è pari a 10 per Grado.

    Tipo: Genjutsu - Tameshi/Bakkin
    (Livello: 5 / Consumo: MedioBasso)
    [Da Genin in su]
    . Talmente forte che tutti gli animali della zona sarebbero impazziti, scappando come accadeva prima di un cataclisma naturale.

    «HIYORINO V-VOLEVA ESSERE UTILE…! D-D-D-D-DESU!»

    Avrebbe detto la mocciosa.

    «N-N-NON MI PIACE QUANDO SGRIDANO HIYORINO! HIYORINO DIVENTA INSICURA…DESU!»


    «Questa ragazzina è la peggior piaga nel culo che io abbia mai avuto.»
    Fu il solo commento che la Chunin disse.






    Ok, eccoci qua! Post molto semplice, in cui non succede sostanzialmente nulla, ma è giusto per cominciare a farvi studiare un po' l'ambiente e introdurvi al concetto di malus.
    Nel regolamento trovate tutto a pagina 14.

    Gli status sono condizioni che possono essere inferte al pg in seguito a tecniche di qualsiasi tipo o, in talune circostanze, anche conseguentemente all'ambiente o a determinati presupposti on game (se vi trovate nelle sabbie mobili, per esempio, la vostra ipotetica incapacità di muovervi è segnalata, nel regolamento, con lo status ingombro).
    Gli status possono durare solo un round oppure protrarsi nel tempo, a discrezione della tecnica, del QM e della dinamica dell'azione. Nel secondo caso distinguiamo DnT (danno) Leggero/Medio/Grave, a seconda che la vitalità diminuisca Lieve/Mezza Leggera/Leggera ogni round, e anche in base a quanto può arrivare il danno massimo: Leggera/Media/Grave.
    Tra gli status che durano nel tempo abbiamo: Sanguinamento, Ustione, Dolore.

    Approfondiremo meglio il concetto di "Vitalità e Danni", "Statistiche" e quant'altro al momento opportuno.

    Qualora lo status colpisca una determinata zona del corpo (se vi hanno spezzato una gamba e quindi non potete camminare bene) o appunto come dicevamo l'ambiente che vi circonda è segnalato come difficile (le famose sabbie mobili o una palude), ci troviamo di fronte all'ingombro.
    L'ingombro può essere Leggero/Medio/Grave, nei primi due casi risultate azzoppati e con ingombro. Nell'ultimo caso siete fottuti emh, siete incapaci di muovervi.

    Per la descrizione di ciascuno status vi invito, come detto, a leggere pagina 14. Qualora ci siano alcuni status meno chiari degli altri, li approfondiremo meglio nel topic OT.

    In questo caso ci troviamo a gestire una possibile semi-paralisi con Intralcio Leggero.
    Dico "possibile" perché, come per ogni cosa in game, potete evitare il danno, limitarlo o cambiare la situazione. Anche quando questa sembra irrimediabile, non abbattetevi, c'è bene o male sempre un modo per uscirne (quasi) vivi.
    Ganbatte!


    Edited by Arashi Hime - 13/5/2016, 12:29
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,929
    Reputation
    +17
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline


    Una Cliente Insopportabile



    Pensato
    Parlato


    Lo strano studente che era appena arrivato l'aveva lasciata decisamente perplessa per il curioso aspetto fin dalla prima occhiata. La perplessità si trasformò in irritazione acuta quando quest'ultimo l'additò urlando come una scimmia addestrata definendola noiosa. Quando parlò di prestigio di clan poi si irrigidì, lanciandogli un'occhiata glaciale, la classica occhiata che era solita regalare a chi non le piaceva nemmeno un po', allontanandosi istintivamente di qualche passo quando il ragazzo le diede qualche pacca poco gradita sulla spalla.

    Cosa pensi di sapere tu di un Clan, o del suo prestigio? Se di una cosa non conosci che la punta dell'iceberg, faresti migliore figura non parlandone. E non andrai molto avanti se sei diventato uno shinobi "per noia", così come non andrai molto lontano se penserai solo a te stesso. Per quanto mi dispiaccia ammetterlo siamo io e te siamo un team, e come team dovremmo collaborare per andare avanti

    Replicò con tono freddo e seccato. Non rispose volutamente alla curiosa proposta di amicizia: nemmeno lei in realtà aveva particolari amici, ma quel tizio non le piaceva per nulla al momento, e di certo non era intenzionata a diventare "sua amica". Anche se nonostante tutto avrebbero dovuto collaborare per la missione e perlomeno provare ad andare d'accordo. Sospirò, leggermente scocciata dalla situazione.

    Proprio lo strambo del villaggio doveva capitarmi per la mia prima missione ufficiale...

    Quando Shizuka si rivolse a lei in quel modo rimase...stupita, decisamente. Da sempre era abituata ad insegnanti che al contrario le avevano ripetuto fino allo sfinimento quanto fosse importante per uno shinobi rispettare le regole, e, soprattutto, eseguire gli ordini dei superiori e mostrare loro rispetto. La Sensei al contrario la stava incitando a dire ciò che pensava senza farsi troppe remore. La osservò qualche istante valutando cosa fare e quanto parlare, ed infine decise di seguire il suo consiglio, azzardando un leggero passo verso la direzione da lei indicata senza però esagerare, in maniera tale da tastare il terreno e capire quanto fossero veritiere quelle parole, o se in realtà stesse semplicemente studiandola.

    Mentirei se dicessi che ho apprezzato il termine, ma mi è stato insegnato a mostrare rispetto per i miei superiori, ecco perché non ho parlato. Inoltre, in parte ha ragione, Sensei. Pur essendo quasi coetanee, io sono una ragazzina in confronto a lei quanto ad abilità ed esperienza

    Ammise sia alla donna sia a se stessa, non senza sentire una fitta nel petto mentre il suo orgoglio veniva leggermente intaccato. Nonostante si allenasse da quando aveva memoria, nonostante avessero la stessa età Shizuka era mostruosamente più avanti di lei, e questo non poteva che darle fastidio in qualche modo. Ma sapeva che se c'era qualcuno ad avere colpa della situazione era solo ed unicamente lei stessa: non avrebbe riversato sulla sua Sensei le sue stupide paranoie.

    Un motivo in più per allenarsi e diventare sempre migliore

    E grazie...

    Concluse con un lieve sorriso mentre accettava ed assaggiava il mochi che le aveva offerto. Ascoltò con attenzione anche il discorso della donna al suo compagno di missione, in silenzio e seguendo ogni movimento con lo sguardo: in qualche modo stava forse cercando di impartire già la prima lezione ad entrambi, sottolineando le loro forze e le loro debolezze. Quando poi quest'ultima poggiò l'indice sulla fronte di Kefka fu pronta nel vederlo rimbalzare indietro di qualche metro, ma non successe nulla di simile. Nonostante potesse sembrare impaziente come modi di fare, la loro Sensei sembrava più tollerante di quanto si aspettasse. Non era però d'accordo sul discorso riguardante la gerarchia: era la gerarchia che manteneva l'ordine, era grazie a Kage, Capoclan, Sensei se vi era un'equilibrio nei villaggi e non solo. Senza di essi vi sarebbe stata la pura anarchia, puro chaos.

    -------



    La situazione non sembrò migliorare quando arrivò il target che a quanto pare dovevano scortare per quella missione: una ragazzina bionda irritante quanto una zanzara che tiene sveglia durante la notte mentre si vorrebbe solo dormire, dal suo punto di vista. Rimase ad osservarla con un sopracciglio alzato qualche istante mentre la biondina si presentava a Shizuka, per poi rilassare lo sguardo e fare un leggero inchino quando la sensei la presentò.

    Signorina Hiyorino, sono Kairi Uchiha. Sarà mi...sarà nostra... si corresse lanciando un'occhiata veloce a Kefka, sperando fosse della stessa idea ...premura far si che arrivi senza un solo graffio verso la sua destinazione

    QUESTA QUI possiede doti così uniche del suo genere dall'essere stata scelta come futura sacerdotessa? Hanno tenuto conto anche del carattere quando hanno preso la decisione? Non invidio i seguaci di quel culto...

    Pensò fra sé e sé mentre più la bambinetta parlava, più l'indisponenza che provava nei suoi confronti aumentava, così come sembrava stesse aumentando sempre di più anche quella di Shizuka considerato il tic sull'occhio incontrollabile sul suo viso. Ma quella sarebbe stata solo la prima serie di missioni poco piacevole che avrebbe dovuto affrontare una volta diventata una shinobi, avrebbe dovuto fare del suo meglio in ogni caso. Le sue perplessità aumentarono a dismisura quando vide l'enorme quantitativo di oggetti completamente inutili che si sarebbero dovuto portare dietro, mentre la loro sensei esprimeva esattamente quello che era il suo stesso pensiero. Ma non ci fu verso per convincere nessuna delle 5 donne a cambiare idea. Fra l'insopportabile biondina e quel simpaticone di Kefka si convinse fin da subito che quelle giornate sarebbero state più pesanti e stressanti persino delle sue aspettative.

    Sarà una lunga, lunga missione...

    -------



    Perlomeno il clima sembrava giocare a loro favore, soleggiato ma non troppo caldo, una delle condizioni migliori per viaggiare: non fosse stato per le continue ed incessanti urla isteriche che l'aspirante sacerdotessa lanciava non appena vedeva qualsiasi cosa che fosse per lei anche solo un minimo interessante. Al decimo urlo e quando ormai le sue orecchie non ne potevano già più Kairi si avvicinò con un sorriso accennato alla ragazza, parlandole con gentilezza.

    Signorina Hiyorino, le consiglio di abbassare la voce, se può farlo. Essendo una missione di di sicurezza in questo modo rischia di segnalare la nostra posizione a chiunque possa avere intenzioni malevole. Essendo nostra intenzione non farle succedere nulla se riuscisse a farci questo favore sarebbe una gran cosa

    Se la biondina avesse continuato in quel modo al contrario chiunque li stesse cercando non avrebbe impiegato troppo tempo per individuarli. Sempre che non l'avesse già fatto.
    Shizuka poi affidò loro il primo compito della missione, ovvero la disposizione migliore da attuare durante il percorso: la giovane Uchiha aveva già in mente qualche idea su quale potesse essere la migliore strategia da attuare, ma essendo in due avrebbe dovuto confrontarsi anche con Kefka. Non era granché convinta che al ragazzo fregasse qualcosa della disposizione eventuale, tuttavia si avvicinò in ogni caso a lui esponendo la sua teoria.

    Siamo in 3 a dover proteggere 5 persone, ed abbiamo anche un carretto non poco ingombrante da dover gestire... disse leggermente sconsolata indicando con un cenno della testa la massa di cianfrusaglie inutili che si stavano trascinando dietro ...quindi dobbiamo organizzarci al meglio vista la situazione. Sistemerei la signorina Hiyorino al centro della carovana vicino al carretto affiancata dalle sue accompagnatrici, le quali dovranno anche tirarsi dietro i suoi bagagli...non possiamo occuparcene noi 3, dobbiamo essere in grado di agire tempestivamente in caso di attacchi e senza ingombri. La mia idea era di lasciare la sensei Shizuka affiancata al target, essendo la più abile è anche quella che in grado di proteggerla al meglio nel caso in cui le cose si facessero difficili davvero. Io e te rimarremmo affiancati a loro sull'esterno ma un paio di metri indietro sue due lati opposti della carovana, in maniera tale da offrire protezione contemporaneamente sia in caso di attacchi laterali che di attacchi dalle retrovie, ed avremo una visuale completa di ciò che accade davanti a noi ed ai nostri fianchi. Difficilmente ci attaccheranno frontalmente se hanno un minimo di strategia, ed anche nel caso in cui lo facessero veramente dovremmo individuarli facilmente. Cosa ne pensi?

    Concluse, rimanendo ad osservare Kefka in attesa di una risposta. Non era troppo fiduciosa il lui, il suo discorso di presentazione non l'aveva per nulla convinta. Se davvero era così egoista e faceva quel lavoro solo per noia, non si sarebbe stupita se avesse deciso di fare ciò che gli pareva senza un filo di logica apparente, e non era convinta che le importasse davvero così tanto difendere Hiyorino.

    Fu il seguente battibecco fra la loro sensei e la Yamanaka però a lasciarla ancora più perplessa; per quanto la ragazzina fosse VERAMENTE insopportabile e lo stesse dimostrando ogni minuto che passava si trattava pur sempre di un cliente e non trovava che quella fosse la maniera più appropriata per comportarsi con lei. Inoltre non le era piaciuta granché la frecciatina lanciata agli Uchiha nel suo sfogo nei confronti della ragazzina, motivo per cui non si fece troppe remore a lanciare un'occhiataccia alla donna: certo, era la sua sensei, certo doveva mostrarle rispetto, ma il sentire parlare male del suo clan era una di quelle cose che proprio non mandava già, soprattutto quando veniva tirato in causa in maniera casuale e gratuita come in quel caso. Prima che potesse rispondere però fu un'altra cosa ad attirare la sua attenzione, ovvero il terrore crescente nello sguardo delle accompagnatrici della biondina. Immediatamente spostò lo sguardo nella direzione di Hiyorino, vedendola sul punto di scoppiare a piangere.
    Ricordò quindi le parole delle donne riguardanti la massa di roba inutili che si stavano trascinando dietro... "È necessario che la Sacerdotessa sia a suo agio, altrimenti diventa insicura. Ed è meglio se non diventa insicura "...ed istintivamente si gettò sulla massa di cianfrusaglie che si stavano portando dietro, andando ad afferrare la prima cosa che le capitò alla mano, ovvero un piccolo cerbiatto in peluche. Si avvicinò quindi alla ragazzina in crisi porgendoglielo, e cercando di essere il più rassicurante possibile cercò di evitare che scoppiasse in una probabile crisi isterica.

    Signorina Hiyorino, la prego non faccia così. Se desidera aiutarci non è piangendo che lo farà...se desidera durante il viaggio può tenere d'occhio la strada davanti a noi ed avvisarci al primo accenno di pericolo, in questo modo saremmo riparati su tutti i fronti

    Disse, sperando che la Yamanaka si calmasse. Non le piaceva per niente il suo modo di fare, era infantile e viziata, ma nella sua visione delle cose per portare a compimento la missione nella maniera più perfetta la felicità del cliente era una cosa da dover tenere in considerazione: la clientela felice del servizio è anche quella che può decidere di tornare, ed il villaggio ninja campava anche grazie a missioni di quel tipo.


     
    .
  6. King Of Strong Style
        Like  
     
    .

    User deleted


    Il tono della Uchiha era freddo e seccato. Le parole di Kefka l'avevano davvero irritata, sembrava davvero tenere a quello che diceva. Ero lo stampo perfetto del Ninja moderno e ad ogni sua parola il ragazzo si convinceva di questo. Si mise le mani dietro la nuca e continuò a canzonarla come faceva con tutti.

    Sappiamo tutti come funziona l'orgoglio dei Clan. Non siete tanto diversi dagli altri. Onore,rispetto,dovere per poi finire ammazzati senza esservi goduti la vita. Una vita al servizio del prestigio e della gloria ? No grazie, tieniti questo divertimento. Per fortuna ogni tanto c'è qualcuno che diserta e abbandona quei posti per divertirsi. E ti prego non farmi la paternale sul mio destino. Io posso fare quello che voglio come voglio e con chi voglio e sopravviverò comunque in questo mondo. I libri non ti insegnano tutto ragazzina....]

    Kekfa aveva il problema di parlare senza rispettare nessuno, non lo faceva con cattiveria, era semplicemente il suo carattere. Credeva che essere schietti fosse la maggiore forma di rispetto verso qualcuno, dirgli realmente quello che pensi senza attutire nulla. Nessuna bugia,nessun modo di fare montato, semplicemente la verità nel suo modo più semplice e onesto. Ma questa cosa l'aveva portato nel tempo a non avere amici o compagni. E' sempre vissuto solo e gli andava bene cosi. Ma per quanto ancora ?

    Ma appena si rivolse alla sua sua insegnante capii chi aveva d'avanti. Un battito di ciglia, tanto era bastato perchè quel nano riuscisse a portare le sue dita sulla fronte del Clown. Rimase con gli occhi sbarrati per un attimo, ma tanto bastò perchè la ragazza lo colpisse con una "schicchera" sulla fronte. La sua risposta all'affermazione di Kefka fu tanto diretta quanto chiara. Gli stava facendo capire che parlare troppo con persone non consone l'avrebbe portato a finire nei guai, forse ammazzato in maniera atroce. Il mondo era pieno di Ninja che avrebbero potuto spezzarlo come un grissino, in quel breve momento la sua mente sempre attiva si resettò per qualche secondo. Non disse nulla inizialmente, si allontanò da lei e gli diede le spalle. Calciò una pietra e rimise le sue mani dietro la nuca.

    Roba da pazzi !

    Esclamò ad alta voce.


    --------




    Dopo quella allegra chiacchierata ecco finalmente arrivare il loro target. No, quello che si avvicinava a loro erano gli emissari della morte in persona. Irritanti vecchie con una simpaticissima e solare ragazzina. Povera piccola a dover sopportare quelle zitelle.
    I modi di fare della piccola erano petulanti,soffocanti,assillanti e fastidiosi, le due Uchiha gli avrebbero volentieri aperto il torace,estratto le corde vocali e usate come filo per stendere il suo corpo al sole fino a quando un gruppo di corvi non avrebbe banchettato fino all'esaurimento della carne sulle ossa.
    Odiava vedere "persone predestinate", persone a cui veniva obbligato il percorso da seguire e la carica da assumere. Era un oltraggio per lui e dentro di se non voleva partecipare alla missione, andava contro i suoi ideali. Ma come poteva la bambina sopravvivere in mezzo a quelle megere ? E quando diceva megere si riferiva a tutte le donne presenti.
    Il Clown senti la presentazione della sua compagna, davvero toccante........una noia mortale. Cosi si diresse dalla piccola e si inchinò a le alzando le braccia verso l'alto e salendo sul carretto dove si trovavano i bauli pieni di cianfrusaglie.

    Mia piccola ragazzina lascia che mi presenti. Io sono Kefka ! Osu ! E sono qui per proteggerti e farti divertire. Osu ! E a differenza della tizia che hai di fronte con me non rischi di addormentarti ! Osu !

    Decise di simulare il modo di parlare della ragazzina, in questo modo avrebbe facilmente fatto amicizia con lei e avrebbe innervosito ancora di più le sue compagne di viaggio. In questo modo vincono tutti. Si sentiva euforico, era la sua prima vera missione, sperava solamente che tutto sarebbe filato liscio. Ma ogni volta che faceva questi pensieri tutto filava nel verso sbagliato e forse le cose non sarebbero state diverse quel giorno.
    Intanto aiutò a mettere in ordine il ciarpame che qualcuno aveva lanciato via dai bauli, tra di essi c'erano oggetti davvero interessanti. Se si fosse tenuto qualche souvenir non credo che qualcuno si sarebbe lamentato.

    Forza vecchie ciabatte andiamo e cercate di mantenere il passo. Abbiamo un orario da rispettare......pf...pffffffff. Bhauhauahuahauha no davvero non ci riesco. Bhauahauhauah

    E si incamminò ridendo come un idiota mentre i soliti passanti lo guardavano con aria timorosa,anzi schifata.

    -------



    Il viaggio procedeva alla grande, il sole scaldava delicatamente la pelle e la foresta aveva un atmosfera davvero surreale e incantevole. Ogni tanto si vedeva Kefka intento ad acchiappare qualche scoiattolo che tranquillamente riusciva a sfuggirgli, queste sue azioni venivano scandite dalle urla divertite della "bimba pacco". Che pacchia quella giornata, praticamente aveva fatto scorta di ghiande e mangiato qualche fungo che aveva trovato per strada e di pericoli all'orizzonte ancora nulla. Dopo ascoltò le parole di Kairi rivolte alla piccola e alle sue urla e Kefka non fece tardare la sua riposta.

    Non starle addosso. E' l'ultimo viaggio da bambina libera. Faglielo godere almeno.

    C'era il pericolo di essere scoperti, ma non voleva negare a Hiyorino anche la più innocente risata. Mentre proseguivano il viaggio "Ms. Simpatia" si avvicinò a lui e gli espose in maniera diretta e precisa il suo piano. Tatticamente era perfetto, degno di una mente fine ed allenata. Un ottimo pano per garantire la sicurezza del gruppo. Si stiracchiò ben bene e sbadigliò non appena la ragazza fini di esporglielo. Il Clown in quel momento cambiò voce,divenne più profonda e dura. Praticamente cozzava con la sua classica parlata. Sgranò gli occhi ed iniziò a muovere nevroticamente le dita.

    Siamo in 3 a difendere 5 persone ? Sei sicura ? Il mio compito, anzi il nostro compito è proteggere Hiyorino non quelle vecchie che si porta dietro. Non siamo un gruppo di balie e questa non è una gita in campeggio, ci sono dei pericoli e se quelle vecchie non sono capaci a difendersi allora è un problema loro. Morirò volentieri per la bambina ma per nessuna cosa al mondo metterò a rischio la mia vita per quelle miserabili megere è chiaro sciocca Uchiha ?

    Rimase per qualche secondo in silenzio, era successo di nuovo. Chiuse gli occhi e tirò un gran sospiro, poi con il suo classico tono di voce si rivolse gentilmente alla sua compagna mentre fece un leggero inchino con il busto. Si sentiva particolarmente in colpa per la cosa ma tentò di non darlo a vedere nascondendo il viso.

    Scusa....non farci caso...sono..sono cose del passato..eh. Ah accidenti..

    E gli diede di nuovo le spalle aumentando il passo. Era successo di nuovo, ormai sempre più spesso accadeva. Ma doveva fare finta di nulla come ha sempre fatto da quel giorno. La mano gli tremava e l'occhio destro iniziò ad avere uno strano e leggerissimo tic. Ma neanche poco dopo un urlo gli entrò in testa facendogli tremare i piedi. Questa volta era il Bonsai ad avere esagerato, sgridò la piccola Hiyorino per un qualche motivo. Quella nana non sopportava la bimba e non si era fatta remore nel farglielo notare.
    Il Clown si diresse subito da lei per vedere cosa fosse successo e guardò Kairi consolare la piccola con un Peluche. Fantasia portami via. Ma almeno ci stava provando.
    Con il suo fare anche lui decise di consolare la bimba.

    Oppure piccola puoi venire sulle mie spalle ! Osu ! E andare a caccia di scoiattoli ! Osu ! e poi possiamo lanciare qualche ghianda alla vincitrice del premio "Madre dell'Anno". Possibilmente in testa......ehm e mentre sei sulle mie spalle puoi giocare anche con il Peluche

    Poi si girò verso Shizuka che aveva dato inizio a tutta quella scenetta strappa lacrime. Il suo classico sorriso beffardo, tanto simpatico quanto odioso gli si stampò sul viso. Quel casino era colpa della loro insegnante che diventava per Kefka sempre più strana da capire ma almeno non si stava annoiando.
    Ma intanto gli venne da pensare, ora che ci faceva caso quell'urlo non era normale e quella parola "Top Secret" non faceva che rimbombargli in testa senza contare la reazione delle vecchie al Villaggio.. Qualcosa non andava in quella situazione, i 3 Ninja non erano stati informati di tutto o almeno questo pareva a Kefka. Cosi mentre Kairi restava con la piccola si avvicinò all'orecchio di Shizuka e gli sussurrò i suoi dubbi.

    Non credo che ci sia bisogno che te lo dica ma quelle vecchie nascondono qualcosa sulla piccola. Qui le cose non sono ben chiare....

    E si allontano velocemente da lei tornando da Hiyorino asciugandole le lacrime con un drappo del suo abito e accarezzandogli gentilmente la testa.

    Stai tranquilla. Quando sarà il momento ci tornerai sicuramente utile. SUPER ARMA TOOOOP SECRET !

    Disse mettendosi in una buffa posa sperando di strappare un sorriso alla piccola.
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    8,528
    Reputation
    +561

    Status
    Anonymous


    ACCIDENTS

    Have patience. All things are difficult before they become easy.



    Shizuka Kobayashi non era mai stata una donna paziente, e quando si ritrovava a dover scortare una bambina prodigio di cui non conosceva le abilità, ma che sapeva poter essere braccata a causa delle stesse, il suo metro di tolleranza scendeva rapidamente. Non apprezzava lavorare senza avere le informazioni di cui necessitava, ne conseguiva che se non gliele avessero date, se le sarebbe prese. Le mezze misure non facevano per lei.
    L’idea di far scoppiare in lacrime la mocciosa era dunque l’idea migliore per vedere con i propri occhi cosa fosse capace di fare –niente di bello, ipotizzò quando notò che le quattro coglione che l’accompagnavano si erano allontanate dieci metri dietro il carretto di carabattole, quando la piccolina si era messa a piagnucolare–, ma non aveva preso in considerazione che i due suoi allievi sarebbero intervenuti per calmarla. Ragionevolmente in una missione di scorta si presupponeva di dover tenere un profilo basso e non indicare la propria posizione… la scelta che avevano fatto, dunque, era giusta.
    ...Ma che poteva saperne lei, che non aveva mai propriamente avuto ciò che si definiva “senso della misura”?
    «Sì, sì, ricevuto Uchiha-sama, me ne vado.» Disse la Chunin, alzando le mani verso l’alto quando vide Kairi lanciarle uno sguardo raggelante. «“Corso accademico e senza problemi”.» Ripeté a se stessa, girando sui tacchi e allontanandosi. «Farò in altro modo.» Insomma, avrebbe sedato una delle femmine e ripulito lei la mente "senza problemi". «Odio questa missione…» E non sembrava essere l’unica a pensarla a quel modo. Kefka appariva tutt’altro che felice di trovarsi lì, la sua lingua tagliente sembrava esserne la prova, ma dopotutto per quanto poco favorevole fosse, si dedicava a ciò che doveva con un’attenzione non dissimile da quella dell’Uchiha, anche se forse meno “ortodossa”. Dopo averle sussurrato all’orecchio un’accortezza che lei trovò piuttosto divertente vista la sua ovvietà, si sbrigò infatti a correre dalla bimbetta.

    Hiyorino Yamanaka, con gli occhioni pieni di lacrime, era nel mentre ancora inginocchiata a terra, con le mani al viso e il naso gocciolante.
    «H-Hiyorino non è stupida…desu!» Stava dicendo, guardando ad intermittenza Kairi e Kefka. Il labbrino inferiore tremava pericolosamente. «Non è stupida…credo…» Gemette, prendendo il peluche a forma di cerbiatto e stringendolo a sé. «…N-non lo so più…» Pigolò. Chiudendo gli occhioni si lasciò pulire il musino, acquattandosi come un cucciolotto quando il Clown le accarezzò dolcemente la testa. «H-Hiyorino non…guardare la strada…?» Si girò a fissare Kairi. Sembrava piuttosto ansiosa, adesso. «P-pensi che Hiyorino…Hiyorino possa farlo…o-onee-chan?» Chiese titubante, come se le fosse appena stato dato il compito più impegnativo di tutta la missione. Evidentemente per lei lo era, giacché pian piano la faccina si cominciò a corrugare in un’espressione dolente e lei, arricciando il naso, fece una smorfia. «E…e…se Hiyorino sbagliasse…?» Arricciò ancora di più il naso, tremando. «Se non arrivasse mai il momento in cui Hiyorino sia utile…?!» Schiuse un poco la bocca, chiudendo un occhietto. «…Hiyorino non è capacETCCIU’!!!!!!»

    E improvvisamente… starnutì.

    jpg
    Nel mentre Shizuka Kobayashi era appoggiata al carretto di valigie, dieci metri più indietro, e stava fissando le quattro Yamanaka, cui aveva chiesto senza mezzi termini di “parlare”.
    «Non abbiamo niente da dire!» Esclamò una di queste.
    «Non ci toglierai nessuna informazione, Kobayashi!» Urlò l’altra, piegandosi per guardare la situazione alle spalle della Chunin, poi però improvvisamente, impallidì. «OH NO!» Strillò.
    «HA STARNUTITO!» Gemette una terza, terrorizzata. E il solo dire quella frase fece voltare tutte quante a fissarsi negli occhi.
    Girandosi alle sue spalle, l’Erede dell’Airone inarcò un sopracciglio, guardando la scena. «E allora? Avrà preso freddo.» Commentò, perplessa. «Sono un medico, al limite posso darle un’occhi–…»
    «E’ TUTTO FINITO.»
    Ululò però la prima delle guardie, balzando in piedi assieme alle altre. «DOBBIAMO AVVERTIRE IL CAPOCLAN!»
    «CI DISPIACE!»
    Gemette un’altra, portandosi le mani alla bocca.
    «BUONA FORTUNA!» Annunciò la terza, segnandosi la fronte.
    «BON VOYAGE!» Concluse la quarta, toccando vistosamente un pezzo di ferro.

    E detto questo, scapparono. Letteralmente: tagliarono la corda.
    Ancora immobile al suo posto, Shizuka Kobayashi guardò con occhi vuoti le guardiane darsela a gambe, indecisa se rincorrerle o assassinarle, e per un attimo si sentì una perfetta deficiente. Alzando piano gli occhi al cielo, sorrise infatti mestamente: quale Dio aveva offeso per ritrovarsi in quella situazione…? Perché a lei –si domandò, girandosi a fissare il trio di mocciosi per poi sospirare–…?

    «Oh no…s-scusatesu…l’ho fatto d-di nuovo…desu!»
    Mentre si riavvicinava al gruppo, la Principessa del Fuoco notò ad una prima occhiata che l’apprendista sacerdotessa era sul punto di mettersi a piangere. Guardava infatti per qualche motivo i due ragazzi con aria sconvolta, stringendosi la gonnellina con pugni chiusi come se avesse fatto chissà cosa.
    «P-p-p-però state tranquilli…a-a-andrà bene…f-forse non ora...m-magari tra q-qualche giorno...d-desu…» Gemeva, mortificata.
    «Che è successo? Li hai presi a ceffoni?» Chiese ironicamente Shizuka, quando si fu avvicinata al gruppetto ed ebbe constatato l’atmosfera tesa: in effetti nessuno si muoveva. Abbozzò un sorriso di circostanza, più che altro perché arrivati a quel punto la situazione era talmente incomprensibile che se avesse voluto capire cosa stava succedendo non le rimaneva che guadagnarsi la fiducia della mocciosa e interrogarla mentalmente alla prima buona occasione.
    «Oh no.» Rispose la piccola, scuotendo la testa in modo concitato. «Ho invertito loro l’anima!»
    «Ah, ma certo.» Replicò la Kobayashi, gentilmente. «Mi sembra log–…TU COSA?!» Urlò talmente forte che la bambina saltò con il culotto per terra una seconda volta, portandosi poi subito le mani alla testa, che si agguantò con fare angosciato.
    «N-NESSUN PROBLEMA! LE L-L-LORO CAPACITA’ SONO L-LE STESSE! DESU!» Strillò, agitata.
    «NON E’ QUESTO IL PUNTO!» Ruggì la Chunin, allibita. Ed ecco qua perché non apprezzava gli Yamanaka: aveva imparato ad odiare la Genkai di quel Clan di biondi da quando aveva capito che tenerli a bada era un lavoro complicato persino per una Creatrice come lei. «Va bene, nessun problema.» Mormorò dopo qualche istante, cercando di calmarsi. «Con quale dei due ti sei invertita?»
    «Hiyorino non si è invertita con nessuno. Ha invertito loro due.»
    Rispose la bimbetta. «Desu.» Aggiunse, puntuale.

    Silenzio.

    «Prego…?» Sussurrò con voce rotta la donna, che solo ora cominciava a capire davvero.
    «L-l’abilità di Hiyorino non è quella del Clan... è simile, ma non uguale...cioè...Hiyorino inverte le anime degli altri…n-non la propria…e…H-Hiyorino non è capace di far tornare l-le cose come p-prima…per ora...cioè, al Tempio imparerà come fare...e-emh...» Mormorò la piccina nel silenzio che si era venuto a creare. «E-emh…q-quindi… Kirei onee-chan…» E così dicendo indicò il corpo di Kefka. «...Osu Onii-chan…» E puntò l’indice contro il corpo di Kairi. «E-eccoli…d-desu…»
    «Cioè…» Balbettò Shizuka Kobayashi, fissando pietrificata i suoi due allievi. «Quando diventi “insicura” la tua innata si attiva da sola e al posto del medium consueto…starnutisci?» Hiyorino Yamanaka annuì seriamente. «E hai invertito l’anima, con tutte le abilità e conoscenze?» Annuì di nuovo. «E non sai ripristinare la situazione?» Un altro cenno positivo. «Oh, ora è tutto chiaro.» La donna sorrise dolcemente. «E quindi...ora come pensiamo di fare?»
    «Boh!»
    Rispose la sacerdotessa, sorridendo a sua volta.

    Dovette correre veloce per evitare che la Chunin la strangolasse.

    […]


    «Dunque…ritornando alla missione… avete preso una decisione in merito alla composizione della squadra?»

    Fu presto evidente che la situazione avrebbe dovuto mantenersi in quel modo.
    Benché Shizuka avesse afferrato la sacerdotessa e le avesse infilato nel naso un ciuffo di erba per farla starnutire, l’avesse poi scossa per un piede a testa in giù e si fosse persino impegnata a sgridarla con tutta la rabbia accumulata… non ottenne niente più di qualche complesso da analisi psichiatrica.
    …Insomma, erano fottuti.
    «Kairi, Kefka.» La Chunin scosse la testa, guardando i corpi invertiti e riformulando il nome a seconda dell’anima assegnata a ciascuno. «Visto l’imprevisto delle nostre accompagnatrici, siamo in quattro ora.» Evitò di dire che avevano tagliato la corda appena la loro protetta aveva commesso il fattaccio. Più che altro perché se lei si fosse trovata al posto dei due, sapendolo sarebbe tornata indietro per sterminare il Clan. «Decidete chi porta il carretto e chi affiancherà Hiyorino-dono.» E così dicendo indicò un materasso arrotolato da cui uscivano due gambe dal basso e un ciuffo di capelli biondi dall’alto. A quanto pareva era in quel modo che la sacerdotessa aveva deciso di affrontare la vergogna per il fatto commesso.

    jpg
    Silenzio.


    «Ho un forte mal di testa.» Commentò Shizuka Kobayashi, massaggiandosi le tempie con la mano destra. «Beh, in ogni caso ne discuteremo camminando. Avviamoci.»
    A dispetto di tutti i piccoli inconvenientiMalus dovuti al cambio di corpo: -1 in Velocità e Precisione
    Status: Scoordinato
    x2 round
    che i due allievi avevano a causa dell’inversione spirituale, che li faceva camminare come dinosauri zoppi (il che non aiutava la credibilità di quel gruppo, con un carretto piramidale di ciarpame, una bambina-futon, due Veloci Raptor epilettici e una donna con la faccia da assassina seriale), il team arrivò senza problemi alla Piana del Fuoco, la più grande pianura del Paese.
    Anche lì la vegetazione era rigogliosa, anche se meno folta: sprazzi di alberi dalla chioma spumosa si alternavano a macchie di bassi cespugli, e l’erba, da alta che era nella foresta, arrivava ora all’altezza delle ginocchia. Vista la bella giornata, era indubbiamente uno spettacolo splendido.
    «F-f-facciamo un picnic!» Disse una vocina soffocata all’improvviso, e il futon con le zampe iniziò a saltellare in modo concitato in avanti. «Desu! Desu!!»
    «Tu stai zitta, cataclisma.» Ordinò la Chunin, schioccando la lingua come una frusta per poi tornare a guardare i due studenti. «Da questo momento in poi siamo più scoperti, quindi tenete gli occhi aper…»

    «Ah!»


    Sparì.
    Letteralmente, sparì.

    Di punto in bianco, Hiyorino –distante dal gruppo appena dieci passi– sprofondò nell’erba alta come se fosse stata inghiottita nel nulla, ma un secondo dopo riapparì alla vista schizzando via dal terreno, chiusa in una rete gigante, verso l’ultimo della fila di alberi che costeggiavano l’entrata nella Piana del Fuoco e che progressivamente si aprivano a foce verso la distesa erbosa.
    Neanche a dirlo, furono nemmeno tre i secondi che separarono il caos.
    Una pioggia di frecce si scagliò a tutta velocità contro il gruppo, partendo contemporaneamente dagli alberi posti a cinque metri di distanza a destra e a sinistra del percorso, dirigendosi con una traiettoria speculare e simile per ambo le parti, dall’alto verso il basso, puntando addosso ai tre ninja [Slot Azione (I): Kunai 4 x lato, vel.100]. Ma non era finita, giacché appena un istante dopo qualcosa si mosse frontalmente agli shinobi, e d’improvviso sei corde schizzarono in avanti, come fossero dotate di vita propria, mirando la gola e le mani di ciascuno dei ninja [Slot Tecnica:
    Tecnica delle Corde - Ayatsuito no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può immettere il chakra verso i fili di nylon e corde, aumentando le capacità di utilizzo: sfruttando dei supporti potrà spostarsi come fossero liane, o evitare una caduta appigliandosi a sostegni solidi senza utilizzare rampini. Può imbrigliare facilmente un avversario causandogli sempre un Intralcio Leggero; la vittima dovrà usare la forza e 1 slot azione per liberarsi dalla presa, oppure usare la propria manualità per disfare i nodi, tramite uno slot gratuito lento. Ogni azione sopra descritta richiede almeno uno slot azione per essere effettuata dall'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Basso - Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
    Vel.125]
    , che se non avessero in qualche modo evitato quell’attacco si sarebbero ritrovati imbrigliati come bestie da soma e trascinate in avanti, cadendo dunque carponi. L’attacco proveniva proprio dall’albero da cui il fagotto-futon-bambina pendeva come un insaccato di Kumo, e da cui un bagliore tradì la presenza di qualcosa…o qualcuno… difficile dirlo in quel momento.

    La situazione si era messa male per il gruppo… che fare?

    In tutto questo, Shizuka Kobayashi:
    «Che palle.»





    Boooom, siete stati invertiti :sisi:
    Scusate il fanservice, ma dovevo vedere Kairi nel corpo di Kefka e Kefka in quello di Kairi, prevedo scene da spaccarsi in due :sisi: <-- *unica che si diverte*

    Come puntualizzato nel post le vostre capacità sono le stesse, quindi vi portate dietro tecniche, abilità e tutto il resto. Del resto si presuppone che queste rimangano connesse alla psiche, non al fisico.
    Il fatto di trovarvi dentro il corpo di un'altra persona però vi causa dei malus: -1 tacca a Velocità e -1 tacca (x2 round) e lo status scoordinato (x2 round).

    In questo post partiamo ovviamente dall'inizio, affrontiamo dunque il concetto di statistiche primarie e secondarie, e iniziamo a gettare le basi del "combattimento".

    Le regole del combattimento le trovate da pagina 5 in poi, leggetevi tutto per capire cosa dico NEL DETTAGLIO.



    Del combatt iniziamo a dire che l'attacco è sempre ipotetico, e la difesa è sempre certa.
    Se vi attaccano, siete voi a decidere se la dinamica va o meno a segno, è cioè sempre autoconclusiva (ovviamente siamo realistici, per favore, il bello del game è giocare con correttezza e divertirci tutti insieme, non spawnare senza senso).
    Se voi attaccate, dovete usare l'ipotetica, ossia una frase non certa che lascia dunque spazio al vostro avversario di decidere o meno la difesa, come prima detto. Potete al limite, se volete, definire cosa succede QUALORA l'opponente non schivi o non lo faccia in modo sufficiente, come ho fatto io nel post. Ricordate però che anche qualora inseriate le conseguenze è sempre "SE" l'altro "NON" fa. Nulla è certo, mi raccomando.

    Avete, all'interno di ciascun round di combatt, tre tipologie di slot da utilizzare: 3 Slot Azione, 3 Slot Difesa e 2 Slot Tecnica.
  8. Gli slot Azione è il numero di azioni OFFENSIVE che potete svolgere.

  9. Gli slot Difesa è il numero di azioni DIFENSIVE che avete a disposizione.

  10. Gli slot Tecnica servono egualmente per attaccare, ma utilizzando Tecniche Avanzate, Base e Speciali.


  11. Ogni round è un post, diciamo. Dura in media dai 6 ai 18 secondi. Sono dunque azioni molto veloci.

    Gli Slot Azione hanno delle caratteristiche, posso essere attacchi in mischia (una singola azione o movimento elaborato), attacchi doppi (un'azione speculare, identica e contemporanea portata con due arti/armi, come due pugni tirati contemporaneamente nello stomaco allo stesso modo per la destra e la sinistra), attacchi a distanza (effettuati con armi, che si differenziano per la grandezza, mi raccomando).

    Estrarre alcuni tipi di equip è considerato slot azione: meccanismi, bombe e tonici. A meno che non abbiate abilità che confutano quanto detto (e voi non le avete, ma io sì HAHAHAHA).

    Se volete, potete convertire uno slot Azione in uno Slot Difesa.

    Disarmare e afferrare l'avversario, sono considerati slot Azione.

    Muoversi è considerato, solitamente, slot Azione. Notiamo però che il primo movimento OFFENSIVO del round che sia entro sei metri, è considerato slot Gratuito, ma non è ripetibile, cioè è utilizzabile una volta a round. Vedremo dopo cosa sono gli Slot Gratuiti.

    Gli Slot Difesa sono molto semplici, vi difendete da pericoli x che vi piovono addosso: potete schivare, parare oppure spostarvi. Ci sono anche altre dinamiche di Difesa, come il Subisci & Mena, il Counter etc, ma le vedremo successivamente perché sono più complicate. Se volete leggervele, intanto, va bene.

    Gli Slot Tecnica invece sono tutte le Tecniche Base e Avanzate. Potete usarne 2 a round, una Base e una Avanzata. Se avete un'innata e la attivate, quella è considerata Slot Tecnica. Molto semplice.

    Gli Slot Gratuiti invece sono le azioni in linea di principio non offensive né difensive. Servono ad estrarre armi (tranne l'equip già detto), fare finte, effettuare passaggi di cose tra PG, ma anche attivare meccanismi, apporre Veleni e così via. Se vi leggete il regolamento sicuramente non troverete difficoltà!

    Le statistiche le trovate da pagina 9 del Regolamento in poi!



    Le statistiche primarie sono: Forza, Velocità, Resistenza, Riflessi.
    Le secondarie: Agilità, Precisione, Concentrazione, Intuito.

    Leggetevi bene le definizioni per capire nel dettaglio a cosa è utile ciascuna statistica, e state soprattutto attenti agli incrementi o decrementi di tacche nelle statistiche secondarie, che portano con sé vantaggi e svantaggi per il PG (un esempio: ottenere +3 tacche a concentrazione concede un +10 ad un Genjutsu/Fuuinjutsu/Ninjutsu utilizzato nel round; un malus di -3 tacche a precisione, invece, depotenzia di -10 tutte le Taijutsu eseguite)!

    Fate attenzione: in difesa contano i Riflessi e la Resistenza, in azione Forza e Velocità.

    Ogni PG possiede, per ciascuna di queste statistiche, delle Tacche. Si parte da una base di 100 (energia bianca) ad un 700 (energia nera).
    Le tacche possono subire dei vantaggi/svantaggi, dei bonus/malus temporanei e aumenti/diminuzioni. Dipende da molti fattori (Tecniche Speciali, Status, Impasti e così via, la casistica è varia, vi consiglio di leggere).

    Qualora vi troviate ad affrontare avversari con tacche più elevate delle vostre, potete, qualora lo riteniate opportuno, "impastare" ossia darvi momentaneamente più tacche per equiparare/superare l'avversario. Ogni grado ha un massimo di tacche che si può attribuire, è il cosiddetto CAP (Studenti +3, Genin +4, Chunin +6, Jonin +8). Se siete storditi come faine cieche e decidete di impastare di più, andate in OVERCAP, superate cioè il limite consentito dal vostro corpo e per punizione subite Paralisi per un round o Semiparalisi per due round.
    NON CONFONDETE OVERCAP CON SOVRAIMPASTO.
    Il sovraimpasto danneggia la vostra vitalità, non vi infligge status.



    Ullalà quanto ho scritto, in effetti non ho più voglia.
    Beh che dire mi sono sicuramente scordata qualcosa, leggete tutto il regolamento, non morite per quelle due trappolucce, KEFKA NON TOCCARE LE TETTE A KAIRI, KAIRI NON GUARDARE NEI PANTALONI DI KEFKA.

    A presto e good luck :zxc:


    Edited by Arashi Hime - 24/5/2016, 20:58
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,929
    Reputation
    +17
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline


    Ridatemi il mio corpo!!



    Pensato
    Parlato


    Nonostante Kefka le rispose dicendo quanto ben conosceva il significato dell'orgoglio di clan, la giovane Uchiha dubitava che lo studente ne avesse in realtà la minima idea: solo chi ne faceva parte poteva davvero capire che cose si provasse a riguardo, e quanto a volte il peso delle aspettative altrui potesse essere più difficile da sopportare di quanto chiunque ne fosse al di fuori potesse immaginare. Ma lo scopo di quella giornata non era di certo convincerlo del contrario Sarebbe fiato sprecato anche cercare di farglielo capire

    -------

    La prima parte del viaggio sembrò proseguire abbastanza tranquillamente, Kairi ignorò le ennesime frecciatine che il ragazzo-clown non perse occasione di lanciarle, non le interessava più di tanto e non aveva particolarmente voglia di perdersi in discussioni che sarebbero state solo infantili. Rimase più perplessa quando dopo aver esposto a Kefka il suo piano, quest'ultimo cambiò radicalmente modo di parlare, espressione e persino movimenti del corpo: per diversi istanti le parve di avere di fronte una persona completamente diversa, che in qualche modo le fece raggelare in sangue nelle vene. Ma dopo pochi istanti si allontanò leggermente imbarazzato, addirittura scusandosi per l'accaduto e tornando ad essere quello di poco prima. La ragazza rimase ad osservarlo con aria stupita e perplessa allo stesso tempo, senza dire una parola. C'era decisamente qualcosa che non andava in quel ragazzo oltre a tutte le stranezze che aveva già dimostrato di possedere, a partire dall'andare in giro vestito e truccato da clown. Tutto questo non è un buon segno e porterà più guai di ciò che temevo all'inizio... pensò fra sé e sé.


    Fortunatamente il seguente tentativo combinato suo e del ragazzo di tranquillizzare la rumorosa Yamanaka andò a buon fine, e la ragazzina accettò di buon grado il suo peluche tranquillizzandosi almeno in apparenza. Quando con gli occhi ancora pieni di lacrime chiese loro se poteva davvero rendersi utile la giovane Uchiha sorrise con fare rassicurante, annuendo leggermente con la testa Certo che si, un paio di occhi in più fa... ma non fece in tempo a terminare la frase, improvvisamente e senza riuscire a capirne il motivo, perse conoscenza. O perlomeno, fu quella la sua impressione.

    Si risvegliò dopo pochi istanti di buio, trovandosi con le ginocchia a terra mentre la testa le girava più che mai. Ma che diamine è successo... pensò tenendo una mano sulla fronte e rialzandosi ad occhi chiusi: appena fu di nuovo in piedi barcollò però pesantemente, trovandosi improvvisamente senza equilibrio. Le servì qualche secondo per ritrovare finalmente la stabilità. Aprì gli occhi osservando la situazione nel tentativo di capire l'accaduto, mentre la Yamanaka e la sua Sensei stavano proseguendo in un discorso per lei al momento senza senso

    «Hiyorino non si è invertita con nessuno. Ha invertito loro due.»
    «Prego…?»


    Fu mentre sentiva quelle esatte parole che davanti a sé vide nient'altro che...se stessa! Impiegò diversi secondi per realizzare, stropicciandosi le palpebre con le mani per cercare di schiarire la sua vista. La perdita di coscienza le aveva evidentemente creato un po' di confusione mentale: fu solo in quel momento che si accorse che le mani non erano le SUE mani. Istintivamente guardò il resto del suo corpo, accorgendosi finalmente dell'accaduto. Per qualche assurda ragione, era finita nel corpo di Kefka! Rimase qualche secondo pietrificata e senza parole fissando le mani tremanti mentre il suo viso sbiancava ancora di più nonostante il pesante trucco. Non era possibile.
    STIAMO SCHERZANDO!!! DITEMI CHE QUESTO E' SOLO UN PESSIMO INCUBO, UN GENJUTSU, VI PREGO!!! urlò con voce maschile, tastando il "suo" corpo con aria sconvolta, dimenticandosi completamente di essere in missione in quel momento e di quanto fosse necessario mantenere il silenzio. Ma più passavano i secondi, più si rendeva conto che era tutto reale. Alzò lo sguardo terrorizzata verso il suo corpo; se lei era lì dentro, dunque Kefka era al suo posto? NON VA BENE, NON VA BENE!! QUEL TIZIO E' DENTRO IL MIO CORPO ORA??? NON POSSO ACCETTARLO! quasi ruzzolando non essendo per nulla abituata a quel corpo a lei estraneo si gettò sulla Yamanaka afferrandole le mani ed osservandola seria, seppur la sua voce facesse intuire quanto in realtà fosse completamente ed assolutamente in panico in quel momento.
    Dolce Hiyorino... disse cercando di risultare il più gentile possibile, anche se in quel momento la sua unica tentazione era quella di prendere per il collo la piccola biondina e stringere forte...stavi scherzando quando hai detto che non sai come farci tornare nei nostri corpi, giusto? Non potrai pensare che io possa fare il resto della missione in QUESTE condizioni, vero? concluse, passando lo sguardo fra la ragazzina e la sua Sensei, pregando che quest'ultima trovasse una soluzione.

    Soluzione che però nessuno fu in grado di trovare...
    Ditemi che sto sognando, che domattina mi sveglierò per iniziare la vera missione ma dopo l'ennesimo pizzicotto, dovette rassegnarsi all'assurda verità. Era nel corpo del clown, e non aveva la più pallida idea di come ritornare nel suo.

    ------

    Tutti i seguenti tentativi di fare starnutire la biondina scambianime risultarono vani, ed il malumore di Kairi cominciò a crescere sempre di più. Quella situazione stava mettendo alla prova tutta la sua buona volontà ed il suo autocontrollo era pericolosamente al limite massimo: in tutta la sua vita ricordava ben poche situazioni in cui era stata così nervosa e sul punto di mordere alla giugulare chiunque le si avvicinasse troppo o le dicesse una parola per il verso sbagliato. Ma si costrinse a rimanere tranquilla E' la tua prima missione, devi fare bella figura e fare del tuo meglio. E' la tua prima missione devi fare bella figura e fare del tuo meglio...E' la... continuava a ripetersi fra sé e sé, cercando di rimanere allo stesso tempo il più concentrata possibile Se però non riesco a tornare nel mio corpo io giuro che quella ragazzina maledetta la ammazzo, a costo di diventare Nukenin! Non posso tornare al villaggio in queste condizioni, cosa direbbe mio padre poi? E il mio clan?? al solo pensiero sentì una nuova ondata di rabbia crescere dal suo petto come una fiammata, e si costrinse ad espirare profondamente e lentamente per calmarsi, con gli occhi chiusi Tranquilla. Una soluzione deve esserci, una volta arrivati al tempio la troveremo. Se quelle 4 megere non fossero scomparse certo che la situazione sarebbe stata più facile!!

    Ascoltò le parole della Sensei Shizuka per poi voltarsi a guardare la Yamanaka che avvolta nella coperta in quel modo sembrava in maniera ridicola un grosso Futomaki Perlomeno adesso sta un po' zitta... pensò acida. Camminare nel corpo di Kefka era ben più difficoltoso delle sue aspettative, ed era necessaria buona parte della sua concentrazione anche solo per non rischiare di cadere ad ogni passo. La sensazione di essere in un corpo maschile era spiacevolissima Ma come diamine fanno a camminare bene con sto affare in mezzo alle gambe... ed i vestiti scelti dallo studente erano tutt'altro che comodi per una missione simile: per non avere ulteriori impicci Kairi aveva tolto ogni mantello o pezzo di stoffa che potesse essere di intralcio dall'abito arrotolando il tutto e mettendolo in una saccoccia. Nel caso in cui Kefka avesse replicato per la situazione si sarebbe limitata a mandargli un'occhiata scocciata replicando con voce altrettanto poco allegra Stai tranquillo, una volta che saremo tornati normali potrai rivestirti come credi. Voglio solo essere più comoda persino parlare era una sensazione stranissima...Sentire le sue parole pronunciate con la voce e la cadenza del clown la metteva qualche modo ulteriormente in difficoltà, motivo per cui fino ad allora aveva cercato di parlare il meno possibile, risultando persino più silenziosa ed introversa del solito.
    Affianca tu la ragazza, io mi occuperò del carretto esclamò, e senza aspettare una risposta cominciò a spostare quella massa di valigie inutili che la Yamanaka di era portata dietro. Dopo il simpatico scherzo che le aveva combinato preferiva starle il più lontano possibile, finché la situazione glie lo avesse permesso. Così quando il futon saltellante scomparve urlando qualcosa riguardante un pic nic non poté fare a meno di poggiare con aria rassegnata e sconvolta una mano sulla fronte scuotendo la testa Ma perché proprio a me...?

    Non ebbe il tempo di fermarsi sulle domande esistenziali però: dopo pochi istanti la Yamanaka venne sbalzata in aria, attivando automaticamente quella che sembrava una trappola. 8 kunai puntarono verso di loro, 4 da destra e 4 da sinistra: se non avesse fatto qualcosa in fretta sarebbe stata trafitta come uno spiedino. La sua mente reagì di istinto ed allo stesso modo fu seguita dal corpo. Impastando il chakra e dirigendolo verso le gambe per aumentare la sua velocità [Slot Difesa I, +1 tacche, Riflessi 125, consumo 0.25] si gettò in avanti di un metro con una capriola riuscì a schivare le armi, che passarono sibilando poco sopra la sua testa.
    Non fece però nemmeno in tempo a rialzarsi, appena alzò la testa vide corde, più simili a serpenti che ad oggetti inanimati tanto sembravano comandate da una volontà, dirigersi velocemente verso di lei. Decisamente troppo veloci per i suoi gusti. Maledizione! senza aver il tempo di pensare ad altro ed essendo ancora a terra a seguito della capriola impastò il chackra [Slot Difesa II, +2 tacche, Riflessi 150, consumo 0.50] concentrandolo sulle braccia e sulle gambe per amplificare la propria potenza, finendo con il saltare verso l'alto lanciandosi con tutti gli arti, quasi fosse un gatto.

    Ancora in aria notò uno strano bagliore provenire dall'albero su cui era appesa come un salame la biondina. Appena ricaduta al suolo la giovane Uchiha afferrò uno shuriken dal suo portarmi, lanciandolo in direzione dei riflesso che aveva appena intravisto: quello non voleva essere un vero attacco, quanto una sorta di diversivo per far si che l'avversario si rendesse a loro maggiormente visibile nel tentativo di evitare l'attacco. [Slot Azione (I): Shuriken vel.75 causa Malus Scoordinato]


    OT/
    Vitalità:8/8

    Chakra: 9.25/10
    Consumi: Basso in Riflessi per Slot Difesa I, MedioBasso in Riflessi Slot Difesa II


    Slot Difesa
    I- Schivata
    II- Schivata

    Slot Azione
    I - Lancio Shuriken

     
    .
  13. King Of Strong Style
        Like  
     
    .

    User deleted


    Kefka era preoccupato, dannatamente preoccupato. perchè doveva succedere proprio ora ? Perchè doveva venir fuori in quel momento ?Il ragazzo sapeva di dover mantenere la calma e l'autocontrollo per evitare che "lui" uscisse. Ma i guai non vengono mai da soli e un semplice starnuto rese vano ogni suo tentativo di controllarsi- Fu un momento, un attimo e tutto cambiò radicalmente.
    Per un attimo si fece tutto buio, gli occhi smisero di vedere e si sentii tremendamente strano. Quel breve ma intenso shock bastarono per far assopire Kefka, per nascondere la sua personalità e cambiarlo. Non era più Kefka, quella parte di lui era completamente diversa dall'allegro ragazzo conosciuto fino a quel momento.

    ..........

    Da quanto tempo non uscivo da li ? Giorni ? Settimane ? Mesi ? Poco mi importava, finalmente ero di nuovo fuori e mi sarei goduto tutto il tempo che avevo a disposizione e la situazione aveva reso le cose più divertenti. Aprii gli occhi ancora intontito e iniziai a guardarmi attorno per mettere a fuoco la zona circostante finchè non notai il mio corpo proprio d'innanzi a me. Ero proprio io, ma se io sono io allora chi è quello in me ? La soluzione era semplice, quella stronzetta da 4 soldi aveva combinato qualche casino. Avrei dovuto spaccargli la testa con un sasso, probabilmente le ragazze sarebbero state d'accordo. Che euforia tornare in libertà.

    Dopo qualche attimo di silenzio iniziai a guardare il "mio" nuovo corpo. Giovane,formoso e sodo. Non poteva andarmi meglio. Era sempre stata una mia fantasia essere nel corpo di una donna e finalmente quel momento era giunto. Oh dolci Dei finalmente mi ripagate per le mie innumerevoli sofferenze.
    Iniziai a sbirciare all'interno della maglietta intravedendo un bel davanzale per poi girarmi a guardare il sedere. Carrozzeria da sballo.
    Ma poi la mia attenzione venne colta dal mio vecchio corpo. Come sempre quell'idiota di Kefka aveva esagerato con il trucco e con gli abiti, voleva a tutti i costi far convivere tre gusti diversi in un solo corpo, io sinceramente non ho mai sopportato il suo esagerato sfarzo ma la mia voce in capitolo era davvero ininfluente.
    La situazione oscillava tra l'imbarazzante e il divertente, una bilancia perfettamente calibrata.

    Oh si dolcezza, ora sei nel mio corpo. Se vuoi usufruire del "pendolo" fai pure ma attenta quando vai al bagno, potresti fartela sui piedi se non ci sei abituata. Comunque complimenti per la carrozzeria, avrò parecchio con cui distrarmi durante il viaggio.

    dissi sogghignando tra me e me.

    Oppure potremmo spogliarci qui e ora e vedere com'è farlo con il proprio corpo. Mmmmm deve essere una bella esperienza.

    E mi avvicinai al mio vecchio corpo leccando con la lingua una guancia. Il trucco andò sulla lingua, era amaro ma contemporaneamente la situazione era dolce e stuzzicante. Mi sarei divertito tantissimo quel giorno,sembrava una festa organizzata solo per me, per festeggiare la mia libertà anche se provvisoria.
    E intanto l'artefice di questa cosa era stata arrotolata dentro una coperta o qualcosa di simile. Poveretta. Lei ci fa un cosi bel regalo e viene tratta in questo modo ? Meritava almeno che gli amputassimo i tendini dei piedi per questo scherzetto, ma anche per fargli pagare le innumerevoli scocciature di quel viaggio, dal carretto alle 4 vecchie balorde che avevano tagliato velocemente la corda.
    Avrei voluto inseguirle e cucirle tra loro, ma non avevo un ago o un filo abbastanza resistente e probabilmente sarei stato fermato in qualche modo da una delle due ragazze che erano con me.
    Iniziai a squadrarle entrambe e la mia mente si riempii di immagini di dubbio gusto, avrei potuto fare un sacco di cose divertenti con loro ma come sempre "l'altro" mi bloccava. Che sia dannato lui e il suo stare in mezzo in queste decisioni.


    Mentre il viaggio proseguiva la cosiddetta Kairi iniziò a togliere gli strati del vestito di Kefka, come darle torto. Quell'imbranato non aveva il senso della misura o del gusto e vestirsi in quel modo in una missione era la cosa più sciocca da fare. Non era il suo campo nella maniera più assoluta, ma fortuna vuole che ci sia io ora. Tra di "noi" sono probabilmente quello più esperto in questo campo o almeno lo sono più di Kefka.
    Intanto la mia compagna mi disse di rimanere di fianco alla bambina, forse voleva tenermi lontano da lei ? Aveva forse vergogna per quella situazione ? O forse gli stava sul cazzo Kefka ? O magari entrambe le cose.

    Hei zuccherino mi abbandoni solo soletto con il tuo corpo ? Non so se ti conviene fufufuf

    Intanto la marmocchia iniziò a saltellare in giro sul prato blaterando di un qualche pic-nic. Potevamo giocare a tiro al bersaglio per far passare il tempo e per sfogarci di tutta la situazione. Come poteva un essere tanto piccolo portare tanti problemi ? Come faceva quell'idiota di Kefka ad adorarli ? Se dipendesse da me li metterei a spaccare sassi con un sasso. Che bel gioco di parole :luv:

    Ma quel momento di prese in giro ebbe vita breve. Ad un tratto la bambina scassa cavolo venne letteralmente intrappolata da una rete ben nascosta al suolo che la tirò rapidamente in alto intrappolandola ma almeno tenendola fuori dal campo di battaglia e subito dopo un breve intervallo di tempo ecco una pioggia di frecce provenire da ambo i lati, mentre invece frontalmente un mucchio di corde si dirigeva frenetico verso di noi.
    E finalmente del pericolo. Quanto mi piacevano quelle situazioni, rischiare la vita, farsi male,sangue,dolore e il corpo della Ninja da difendere, non avrei mai permesso che si procurasse qualche graffio o almeno ci avrei provato....forse.

    In quei momenti davo il meglio di se stesso, erano attimi, ma tanto bastò per farmi capire la situazione. Chi ci stava attaccando aveva avuto una buona idea. Colpire dai lati e frontalmente. Ma l'idiota non aveva tagliato la via di fuga aerea. Le frecce puntavano verso il basso e le corde frontalmente, bastava semplicemente saltare in alto per annullare quella rudimentale tattica d'attacco. Ma forse le corde potevano cambiare direzione e saltando sarei rimato esposto. Era meglio affrontare i percioli singolarmente senza incappare in qualche eccesso di superbia che mi avrebbe messo nei guai.

    Impastai velocemente del Chakra nelle gambe e mi spostai verso le frecce per passargli sotto (Slot Difesa I, +1 tacche, Riflessi 125, consumo 0.25). Quest'ultime si piantarono al suolo mentre un lembo del mio vestito venne trafitto, le avevo schivate per un pelo. Quel nuovo corpo dava ancora problemi nei movimenti, ma non avevo tempo per pensarci.
    Quelle dannate corde animate si stavano dirigendo verso di me,dovevo superarle in qualche modo o neutralizzarle. Schivarle o neutralizzarle ? Guardai le "mie" tette per cercare consigli e conforto in quel momento difficile.

    Tranquille bellezze, vi tengo al sicuro io.

    Dovevo essere perfetto nell'esecuzione, era un gioco pericoloso, in bilico fino all'ultimo. Una tranquilla camminata sul filo del rasoio, l'adrenalina era a mille e tirai fuori la lingua leccandomi le labbra con sguardo quasi posseduto. Che goduria.
    Estrassi 3 Kunai e li tenni nell'indice,nel medio e nel mignolo tramite l'apposita fessura sopra il manico. Le corde erano vicinissime, impastai altro chakra nelle gambe (Slot Difesa II, +1 tacche, Riflessi 125, consumo 0.25) e appena le corde si trovarono di fronte a me ruotai su me stesso e spostandomi contemporaneamente sulla destra con un movimento lateralmente le feci scorrere di lato facendomi superare e spostandomi dalla loro traiettoria.Le sentii strusciare sulla mia schiena provocandomi un leggero bruciore sulla pelle.
    Durante la rotazione mirai all'albero verso cui Kairi aveva lanciato lo Shuriken, notai solo di sfuggita qualcosa. In quel momento era difficile mettere a fuoco ma dovevo agire d'istinto.
    Se c'era davvero qualcuno avrebbe probabilmente schivato l'attacco della sua compagna saltando in alto o scendendo dall'albero. L'alternativa è che fosse rimasto fermo bloccandone l'attacco. Meglio tagliargli le vie di fuga, dovevamo sfruttare ogni minima probabilità di vittoria.
    Appena finii la rotazione impasta l'ennesima quantità di chakra (Slot Azione I, +1 tacche, Velocità 100, consumo 0.25) e lanciai i 3 Kunai contemporaneamente. Uno in alto,uno verso la base dell'albero e uno in mezzo alle sue fronde. Mirai a lui e alle sue due probabili vie di fuga.

    Durante il lancio caddi a terra dato che le corde continuarono a muoversi dietro di me sbilanciandomi e facendomi cadere al suolo.Non ero riuscito a schivarle perfettamente, quel corpo non era ancora al massimo. Guardai le armi sfrecciare in aria sperando di mettere fine a questa storia. Mi trovavo in una situazione scomoda. A terra ero praticamente senza difese o comunque non potevo difendermi al meglio.

    SU FATTI AMMAZZARE !!!!! FATTI AMMAZZARE !!!!!

    Urlai in modo isterico e divertito
    Vitalità:8/8
    Chakra: 9,25
    Consumi:
    Basso+basso+basso (0.75)

    Slot Difesa: 2/3 ( schivata + schivata )
    Slot Attacco: 1/3 ( 3 Kunai )
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    8,528
    Reputation
    +561

    Status
    Anonymous


    SOMETHING WRONG

    Nothing can stop the man with the right mental attitude from achieving his goal...maybe



    Sapeva perfettamente di non dover ridere. Non era proprio il caso, era la loro maestra dopotutto, la figura che avrebbe segnato la loro vita da quel momento in poi, e se era dunque pur vero che loro (Kairi quantomeno) cercassero di fare bella figura con lei, anche lei doveva provare a farla con loro…
    …eppure vedere l’Uchiha invertita camminare a gambe larghe per il problema logistico di avere un orologio a cucù nascosto nelle mutande e adocchiare il Clown palparsi vistosamente le tette, cui addirittura rivolgeva dolci parole d'amore, era un po’ troppo per il suo autocontrollo. Suo malgrado, dunque, si voltò tappandosi la bocca con una mano. Non emise un solo sibilo, per lo meno questo, ma la sua mente echeggiarono potenti risate.
    «Ah.» Che cessarono non appena il Clown parlò, rivolgendosi alla Uchiha. «Ah…?» Ripeté la kunoichi, voltandosi a fissare il corpo della ragazza all’interno del quale l’anima dell’uomo giaceva. Per un attimo, esitò. «Tu…» Fece un passo avanti, si abbassò verso Kefka e inarcò un sopracciglio. «…chi diavolo…» Esitò per un lungo, lunghissimo istante. I suoi profondi occhi verde smeraldo non si discostarono nemmeno per un secondo da quelli neri del corpo della giovane. «…ti ha messo in testa questa perversione assolutamente allucinante?!» Domandò alla fine, tutto di un fiato.
    Gli Dei lo perdonassero… scopare con il proprio corpo, stando con l’anima in quello di una creatura del sesso opposto? Ma che diavolo di follia sessuale era mai questa? Come stramaledizione aveva potuto solo concepire una cosa del genere?!

    …Doveva provarci.
    Assolutamente.

    […]


    «Che palle.»
    Mormorò tra i denti questo, Shizuka Kobayashi, quando percepì la caduta della Sacerdotessa e l’inizio dell’attacco incombere.
    Ebbe tutto il tempo di farlo, giacché agli effetti la velocità di quella dinamica era, ai suoi occhi, pressoché ferma: vide infatti distintamente la rete aprirsi sotto la Yamanaka, simile alle fauci di una bestia meccanica; i kunai scattare dagli alberi a ciascuno dei suoi lati e persino le corde schizzare in avanti qualche istante dopo. Ferma nel suo posto, percepì tutto con una nitidezza tale che, suo malgrado, non poté fare a meno di aggrottare la fronte. Se quello era il livello dei loro nemici, allora…
    «Oh Dei, aiuto!» Urlò quelle parole quando i suoi allievi erano già scattati come molle chi in alto e chi in basso per scansare il primo attacco che lei, invece, si limitò a schivare spostandosi indietro con molta semplicità [Slot Difesa I, stat.Viola] «Siamo sotto attacco! La missione è in pericolo!» Rincarò con tono di voce grossolano, deviando il suo incedere obliquamente verso sinistra ed evitando così, con ampio margine, anche la corsa rettilinea delle corde [Slot Difesa II] «Che ne sarà di noi??»

    Era talmente falsa che qualcuno, udendola, avrebbe forse potuto sentire le proprie orecchie zampillare sangue a spruzzo, ma i due studenti erano davvero troppo impegnati a fronteggiare l'imboscata per farci caso. Con ogni probabilità quella era la prima volta che qualcuno li attaccava con l’intenzione (piuttosto blanda, osservò la Shinobi) di seccarli, e l’adrenalina del momento rivelò perfettamente lo stile di combattimento di ambedue: accademico e conciso il primo, eccessivo e arrogante il secondo.
    Erano talmente diversi, quei due, che se li avesse cercati con intenzione era certa che non li avrebbe trovati, ma fu lieta di notare che, nel pericolo della fase offensiva, ebbero di che ragionare allo stesso modo. Nessuno dei due aveva preso in considerazione il lavoro di squadra, entrambi erano troppo impegnati per ricordare che facevano parte di un team e che le forze unite erano meglio di una forza singola...ma per essere la prima volta non era affatto male, anzi! Se la cavavano!

    Più o meno.

    I due studenti, subito dopo essersi difesi, decisero che la priorità della missione non fosse quella di salvare il target della stessa, ma di attaccare il bagliore che videro provenire dall’albero dal quale pendeva la Sacerdotessa, probabilmente convinti che questo fosse il loro nemico.
    Beh, si sbagliavano: la luminescenza che adocchiarono entrambi, difatti, si rivelò essere nient’altro che uno specchio per le allodole. O uno specchio in generale. Nel senso che era proprio uno specchio, bello grosso anche, appeso al ramo dell’albero incriminato da cui la trappola aveva penzolato.
    “Aveva penzolato”, tempo passato, perché quando il kunai di Kairi arrivò ad infrangere lo specchio –che si spaccò con un brutto rumore–, la rete all’interno della quale era imprigionata la sacerdotessa-futomaki si lacerò, cadendo come una pera matura in mezzo all’erba. A quel punto, la vicenda si frazionò in tre nitidi momenti: al primo kunai di kefka, che tagliò di netto la chioma dell’albero spuntando poi dalla parte opposta, la trappola della sacerdotessa si mostrò nuovamente alla vista; al secondo kunai, che si piantò nel tronco, si capì che sotto la ragazzina insaccata c’era una sorta di macchinina elettrica con le ruote; al terzo, che si conficcò disastrosamente in terra, fu evidente che il marchingegno meccanico non aveva nessuna intenzione di rimanere fermo, come dimostrò mettendosi rapidamente in moto. In appena un secondo, aveva preso velocità [Inseguimento. Carretto magico: Vel.175]

    Insomma, in poche parole i due poveri ragazzi non solo erano dentro un corpo non loro, avevano anche rotto uno specchio (sette anni di guai) e come se non bastasse avevano appena perduto il target della loro missione per una scelta non giusta.
    […] Beh, un vero successone.

    «COSA DIAVOLO STATE FACENDO? HANNO RAPITO LA SACERDOTESSA!»
    Il ruggito di Shizuka Kobayashi avrebbe colto i ragazzi completamente di sorpresa, non tanto per la prevedibilità dell’esclamazione, quanto piuttosto per il rumore gutturale della voce della Chunin…che tutto avrebbe potuto essere, tranne che felice. Se i due studenti infatti si fossero girati, si sarebbero ritrovati di fronte la maschera di un Oni: gli occhi della donna fiammeggiavano come dardi infuocati e la sua bocca rubiconda, corrotta in un ringhio furioso, sembrava la fauce di una bestia pronta a divorarli.
    …Fu presto evidente ad entrambi che stavano rischiando la pelle: o si buttavano alla salvezza della sacerdotessa, o si buttavano da qualche altra parte. Da un dirupo, magari.
    Sempre meglio che finire in mano a lei.
    «RIPRENDETELA IMMEDIATAMENTE!»
    Nonostante l’aura di puro terrore che avrebbe potuto avvolgere i due giovani all’idea di sentire le loro ossa venir spezzate come mikado da quel piccolo bonsai velenoso, quando e se i due studenti avessero deciso di seguire la sacerdotessa... si sarebbero resi conto che la loro sensei non li stava seguendo.
    «Ops, mi sono scordata il nostro carretto ♥» Si sarebbe giustificata da distanza, alzando una mano a salutare entrambi. «Beh, io porto le valigie…ganbatte kudasai! ♥» Cinguettò, mentre con il pollice della mano destra si segnava la gola e piegava poi il dito verso il basso. Tradotto in parole il messaggio era pressoché questo: “Riprendete la nostra protetta, o vi ammazzo”.

    Era sempre così rassicurante.

    […]


    «Questo trabiccolo non ci reggerà tutti…le tue invenzioni fanno schifo, nii-san!»
      «…ma perché devo sempre essere offeso?»
    «Lasciate perdere queste idiozie! Dobbiamo assicurarci di non essere seguiti…Ganju, vai tu!»
        «Ricevuto!»

    Quello che ad una prima occhiata si era rivelato un carretto con le ruote era in verità, a tutti gli effetti, una sorta di macchina elettrica guidata da un uomo che indossava un caschetto a forma di orso. Il tizio indossava un bracciale, collegato con un tubo alla pancia della macchina, e con gli occhi cerchiati di stanchezza, di tanto in tanto tossiva sbavando. Fatto stava che il soggetto in questione guidava in qualche modo il marchingegno, sul quale si trovavano anche un tipo panciuto, una grossa rete chiusa con una corda sacra, un cinghiale tatuato e un bambinetto con i capelli marezzati.
    Purtroppo, per quanto sarebbe stato bello ritenere il contrario, quella non era l’inizio di una barzelletta, ma di un incubo: colui che era stato chiamato con il nome di Ganju saltò infatti giù dalla macchina, seguito a ruota dal cinghiale coatto, e balzando sul dorso di questo, ma solo dopo aver indossato un paio di occhialoni da velocista, si gettò di corsa in direzione opposta rispetto al carretto meccanico su cui rimasero dunque solo i due strambi fratelli e la sacerdotessa insaccata.
    Da quel momento, per i due studenti…
    «…panico fu!»



    La sua voce tuonò prepotentemente, mentre lui, portando le mani al cielo, si issava in tutta la sua (effettivamente massiccia) altezza sul dorso del suino da combattimento, a sei metri di distanza dal duo.
    «Il mio nome è Ganju, e sono qui per proibirvi di passare!» Anche se effettivamente non si capiva la ragione per cui dovesse presentarsi visto che in quel contesto si poneva alla stregua di un criminale, il tipo sembrava tenerci in modo particolare. «Avrete sicuramente sentito parlare di me!» Aggiunse infatti, mostrando un enorme sorriso. «Ho recitato in diverse sit-com.»

    Ah.

    «Mi dispiace, ma oggi non rilascio autografi: sono qui per farvi fuori.» Tuonò con voce roboante, componendo tre sigilli in rapida successione. Improvvisamente il suo sguardo cambiò. «Quello che è scritto deve essere compiuto. Sono solo un esecutore della giusta causa.» E senza aggiungere un’altra sola parola, estrasse dall’obi del suo abito tre kunai, che lanciò verso i due studenti con getto orizzontale e speculare [Slot Azione I]Vel.150, For.100, Prec.100. Il lancio così diretto avrebbe mirato con la prima arma al braccio destro di Kairi, ben sapendo che se il colpo fosse andato a segno avrebbe reso impossibile o quantomeno difficoltoso l’uso dell’arto alla giovane; con il secondo all’addome di Kefka, un punto ricco di terminazioni sanguigne e dunque con tutte le conseguenze del caso; mentre il terzo, quello centrale, sembrava essere semplicemente lanciato con lo scopo di distrarre i due ragazzi. Obiettivo che non avrebbe potuto essere meglio mantenuto.
    Se i due studenti avessero guardato bene il manico del kunai si sarebbero infatti resi conto che l’impugnatura era avvolta in una carta dipinta…che aveva tutto l’aspetto di essere una cartabomba!
    La situazione si faceva spinosa, anche perché qualora i ragazzi avessero seguito con lo sguardo quel kunai anche solo per un secondo, si sarebbero improvvisamente resi conto della trappola nella quale erano caduti [Slot Tecnica I]Distrazione Illusoria
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Scimmia, Sepente (3)
    L'illusione si attiva toccando un'arma, oggetto o parte del corpo desiderata: se la vittima osserva la zona scelta, attiverà l'illusione, subendo una forte distrazione, come se angosciato da una sensazione di pericolo imminente. La vittima sarà distratta e avrà un malus di 2 tacche ai Riflessi; tramite l'utilizzo di uno slot azione è possibile annullare la distrazione, ma non la riduzione dei riflessi. L'illusione dura 1 slot. L'efficacia è pari a 10.

    Tipo: Genjutsu - Tameshi/Bakkin
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]
    , come il loro corpo avrebbe fatto intendere loro.
    «Non avete possibilità contro di me.» Disse ancora l’uomo, che del povero coglione che si era rivelato poc’anzi non sembrava avere più niente, come dimostrò balzando con un salto giù dal cinghiale. Estratto un dadaoDADAO [MISCHIA]
    Il dadao è una particolare sciabola di tradizione cinese, lunga circa mezzo metro. È definita a una mano e mezza, in quando è utilizzabile sia con una
    che con due mani.
    Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Media
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 45)
    [Da studente in su]

    dalla cintola cominciò a correre verso i due studenti. «Siete spacciati.»
    Se i due apprendisti ninja non avessero fatto niente si sarebbero ben presto trovati il folle addosso, il quale non avrebbe esitato a girarsi subito verso Kefka e arma in pugno avrebbe cercato di accoltellare l’uomo sulla gamba destra, con un movimento dall’alto verso il basso che se fosse andato a segno avrebbe trafitto la fascia muscolare della coscia, rendendo inutilizzabile l’intera gamba [Slot Azione II]Vel.125, For.150, Pre.100. Ma non era finita qui: se Kairi avesse infatti tentato in qualche modo di agire sul nemico, questi non avrebbe esitato a caricare un calcio, il quale sarebbe stato portato verso il volto della ragazza con un movimento semicircolare e parallelo al terreno. Un attacco poco pericoloso? Non era così, giacché dal sandalo dell’uomo fuoriuscì una lamaLAMA INTERNA [MISCHIA]
    Si tratta si un innesto metallico nel corpo del ninja che può essere applicato negli arti superiori o inferiori. Una lama d'acciaio viene applicata direttamente sulle ossa ed i muscoli. La lama deve rientrare entro i limiti anatomici della zona in cui innestato; può essere retrattile o fissa.
    Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 45)
    [Equipaggiamento esclusivo di Oto]
    [Da studente in su]

    proprio nell’istante in cui questo avrebbe iniziato l’attacco, ragionevolmente diretto agli occhi della giovane! [Slot Azione III]Vel.125, For.150, Pre.100

    Non bene, per niente bene…e se a questo si sommava che il cinghiale sembrava essere sul punto di caricare il gruppo, e che nel mentre la macchina elettrica su cui si trovava la sacerdotessa si allontanava sempre di più… Cosa ne sarebbe stato di loro?!

    [Intanto a Konoha un’ora e mezzo prima]


    «…Per queste ragioni, sei stato richiesto come supporto al Team S.»
    Takumi Muramasaki sorrideva benché le cinque donne che aveva alle spalle, tutte bionde e con un preoccupante tic nervoso all’occhio destro –segno imminente di un ictus, o di un problema ereditario del Clan Yamanaka, a cui tutte chiaramente appartenevano–, stessero piangendo disperatamente alle sue spalle.
    «Hiyorino Yamanaka-dono è la futura Sacerdotessa del Tempio Shintoista del Fuoco, le sue abilità uniche e l’importanza della sua posizione la rendono una carta vincente tra le fila del nostro Villaggio.» Takumi ricominciò a parlare, rispiegando rapidamente la missione per essere sicuro che l’individuo che gli sostava di fronte, nell’ufficio amministrativo di Konohagakure no Sato, avesse ben compreso. «Deve arrivare sana e salva a Keishi…ma purtroppo qualcosa è andato storto.» Mormorò, lanciando un’occhiata a dir poco furiosa alle povere galline in preghiera che, adocchiando quell'espressione, parvero raggelarsi. «Porta questo alla tua Capogruppo.» Continuò, porgendo al giovane uomo un rotolo ninja sigillato con una combinazione Fuuinjutsu di quarto livello. «Lei è Shizuka Kobayashi, Chunin.» Proseguì rapidamente, ben sapendo che il tempo stringeva e che tutto poteva volgere al peggio da un momento all’altro. Non per la missione in sé, probabilmente, ma per il carattere di Shizuka: se questa avesse infatti scoperto la verità da sola, avrebbe distrutto molto più di quello che qualsiasi ricchezza del suo famoso Clan avrebbe potuto ripagare…la conosceva troppo bene, ormai…purtroppo. «Questi invece sono i tuoi compagni di Team: Kairi Uchiha e Kefka.» Allungò sopra la sua scrivania di legno massello tre fascicoli, in cui la foto di una procace donna dagli occhi verdi e lo sguardo sarcastico affacciava accanto al volto austero, bello ed elegante di una ragazza mora, e all’espressione strafottente ed eccentrica di un uomo dall’età imprecisata intento nella peggiore delle smorfie. «L’esito di questa missione è nelle tue mani, adesso…» Fissando in faccia il tipo, Takumi Muramasaki, iniziò a sudare. «…Yue Haibane-kun.»

    Era il peggior Team che avesse mai visto.
    Il peggio assortito. Il peggio composto.
    Con ogni probabilità il più pericoloso tra quelli appena formati.

    Massaggiandosi la fronte il burocrate trattenne il fiato, lanciando un’occhiata alla sagoma del neo studente che si stava congedando con il rotolo e una mappa accuratamente dettagliata disegnata da quelle inutili zecche delle guardiane Yamanaka, le quali alla fine, almeno alla fine, qualcosa di utile l'avevano fatto.
    Pregò che non fosse troppo tardi.

    Shizuka Kobayashi era famosa per molte cose, ma tra queste non c’era la pazienza.

    ...Eppure, se Yue Haibane avesse corso a tutta velocità, sarebbe riuscito a riprendere il gruppo in tempi incalzati; tali da ritrovarsi all’imbocco della Piana del Fuoco proprio nel momento peggiore: il combattimento era appena cominciato[Nuovo studente: subentra all’attivo in questo round, gestione del round a sua discrezione].
    Era appena arrivato e aveva di fronte a sé già una scelta: cosa fare?

    Intanto qualcuno, sopra un carretto in movimento, pigolò con vocina sommessa…
    «…ma è un pic-nic segreto a sorpresa….Desu?!»





    Visto il cospicuo arrivo di gente, ci prendiamo anche Lunae! Benvenuto!
    Arriva all'attivo dell'ultimo round, quindi decide lui come agire e cosa fare.

    Oggi parliamo di imboscata, inseguimento e di danni, visto che l'altro giorno Kairi era in panico e penso che stavolta vi potranno essere utili.

    Premetto subito che le dinamiche che stiamo incontrando non sono quelle effettive e strette della vera "imboscata" e del vero "inseguimento", principalmente perché non credo che possiate ancora sostenerne uno, ma ho voluto mettere le basi molto blande perché avrei piacere che leggeste le definizioni sul regolamento: trovate tutto a pagina 12 ed è veramente molto intuitivo, quindi non mi soffermerò sopra ^^

    Analizziamo piuttosto ciò che è necessario tenere a mente durante un combatt.
    Abbiamo già parlato di statistiche, di slot e di impasti. Questa è solo una fetta di ciò che effettivamente è giusto valutare quando ci si trova in una situazione di pericolo in cui si ingaggia combattimento.

    Parliamo di Vitalità.
    La Vitalità rappresenta la massima quantità di danni che può subire prima di svenire. L'unità di misura della vitalità è la Leggera.
    Trovate la tabella della vitalità per ENERGIA a pagina 8

    Apro subito una piccola parentesi: cos'è una "Leggera"?
    Insieme alle altre unità simili è uno dei due "sistemi di misurazione" del nostro regolamento per quanto attiene alle difese e alle ferite.
    L'unità più bassa è la "Lieve", si subisce ogni attacco di potenza 3, che corrisponde ad 1/4 di Leggera, la quale è la misura "tonda" (passatemi il termine) che corrisponde difatti ad un attacco di potenza 10. Non fatevi scoraggiare, può sembrare complicato ma in verità è questione prettamente matematica: trovate la tabella a pagina 8

    1. Tornando alla vitalità, possiamo dire che si subisce una Leggera ogni colpo di potenza 10

    2. Se un arto da 6 Leggere in su, è possibile che venga attribuito uno status, il quale può essere: paralisi, rottura, amputazione; oppure è possibile subire danni ai muscoli o ai nervi [tutto è solitamente a discrezione del QM oppure del player che gestisce la difesa]

    3. SE VENITE COLPITI ALLA TESTA con 6 o più Leggere subentra un trauma cranico, il coma e addirittura la morte.

    4. SE VENITE COLPITI AL BUSTO con 12 o più Leggere subite danni agli organi interni, coma e morte.

    5. Da 30 Leggere in su...indovinate un po'? Sì, esatto: coma e morte.

    6. Ricordando il presupposto per cui a chi si difende spetta la gestione totale e autoconclusiva appunto della difesa, il player può decidere di non subire effetti extra. Tengo ancora una volta a ricordare la sportività e la lealtà di valutazione durante un combatt, difficile da gestire senza alcun dubbio, ma essenziale per il buon gioco di tutti!

    Cosa succede se perdete Vitalità?
    State morendo
    Siete fottuti

    Potete recuperarla senza alcun problema: la vitalità si ripristina infatti di 1/4 Leggera per ferita ogni giorno. Riposarsi e mangiare ripristina interamente la vitalità. Compiere azioni tranquille e non fortemente impegnative permette di recuperare fino a 3 Leggere, ma se avete una ferita aperta il recupero è ridotto.
    Se avete medici in team siete avvantaggiati, ovviamente, ma ricordate che il QM è libero di gestire queste condizioni a sua discrezione qualora il caso lo richieda.

    Parliamo invece di Chakra.
    Il Chakra rappresenta l’energia presente nel ninja e la riserva ne definisce la quantità. L’unità di misura del chakra è il Basso.

    Abbiamo detto che la "Leggera" è il sistema di misura che attiene alla Vitalità, ed ecco che il "Basso", ed equivale a 10 di chakra, è quello che attiene al chakra, e dunque agli attacchi e alle tecniche e in generale alle dinamiche di combatt.
    L'unità base è il Bassissimo, che rappresenta 1/4 di Basso, l'unità standard. La porzione massima è l'Abissale, che non vedrete pressoché mai e se lo vedete sietedeipowerplayeremaxvibanna.

    Il chakra può essere utilizzato per effettuare Tecniche o per migliorare temporaneamente le proprie prestazioni. Ogni utilizzo del chakra riduce la riserva di chakra. Terminare la riserva di chakra implica svenimento, coma o morte.
    Un ninja rigenera il 10% della propria riserva ogni ora di attività leggera. Riposarsi e rifocillarsi rigenera completamente la riserva di chakra.

    Insomma facciamo un esempio: da energia bianca avete 10 bassi di Chakra, ciò significa che avete 100 Chakra (10x10). Se vi dico di impastare un mediobasso, andate a controllare nella tabellina che trovate a pagina 8 e vedete che è la misura superiore al Basso, quindi spendete 20 (2 volte un Basso) e quindi quanto Chakra vi rimane?
    Sì, è semplice matematica!

    Anche il calcolo dei Danni è proprio matematica, né più né meno.

    Diciamo che ogni tacca di vantaggio della Forza (attaccante) rispetto la Resistenza (difensore), aumenta di 5 la Potenza dell’attacco, viceversa, ogni tacca di vantaggio della Resistenza (difensore) rispetto la Forza (attaccante), diminuisce di 5 la potenza dell’attacco. L’aumento di potenza si applica come ultimo bonus dopo gli altri garantiti da tecniche/abilità. La potenza minima è 3.
    Attenzione!
    Perché le cose cambiano in caso di colpo senz'arma (di base 10 esclusi potenziamenti e i calcoli sopracitati), colpo con arma (varia a seconda del tipo di Equip con cui venite colpiti, ma di norma è sempre doppio rispetto alla potenza dell'arma stessa), tecniche o bombe (si rispettano le statistiche dell'attaccante, rammentando però che il calcolo danni si misura come quello del colpo con arma)

    Come si misura durante un combattimento se rischiamo di prenderle o meno?
    Bisogna calcolare la differenza tra i nostri riflessi e la velocità dell'attaccante, tutto qua: se la velocità con cui venite attaccati è maggiore rispetto ai vostri riflessi, potete impastare se desiderate, ma se non lo fate il colpo va a segno.

    Kairi mi aveva espresso perplessità in merito alla tabella, e io dico subito che quello è uno schema indicativo per far capire agli utenti possibilità più concrete rispetto alle altre di difendersi/subire: non calcolate in base a quella tabella rispettandola come l'ave maria, perché non è strettamente necessario.
    La tabella è orientativa, per calcolare danni e attacchi in un combatt dovete tenere a mente quanto ho appena spiegato e poi, con il tempo, imparerete a farci l'occhio. E' solamente questione di abitudine, altrimenti, ovviamente, non si farebbero i corsi alle basi!

    1) Attacco in Corpo a Corpo: cazzotti, calci, testate, morsi ecc... La potenza è pari a 10. I [Potenziamenti] aumentano la potenza base dell'attacco. Ogni tacca in più di Forza dell'attaccante (A) rispetto alla Resistenza del difensore (D) aumenta la potenza di 5, al contrario se la Resistenza del D è maggiore della Forza dell'A la potenza si riduce di egual misura (-5/tacca). Il Bonus massimo che puoi ottenere in questo modo è pari a +10 da Studente, +20 da Genin, +30 da Chunun, +40 da Jonin.

    2) Attacco con Arma da [Mischia] o a [Distanza]: La questione dell'incremento/decremento di potenza in base alla Forza/Resistenza è identico al discorso di prima. Solo che la potenza base è pari alla potenza dell'arma (es. una Wakizashi ha potenza 30, la potenza base è pari a 30). Inoltre l'incremento massimo per via della differenza tra forza e resistenza è pari a 2 volte la potenza dell'arma, mentre il decremento minimo è pari a metà la potenza dell'arma.
    Esempio
    Energia Blu (Forza 500) contro Energia Gialla (Resistenza: 200). Ci sono 12 tacche di differenza.
    L'energia Blu attacca la Gialla con un Kunai, potenza 10. Ci sono 12 tacche di differenza, 12 x 5 = 60, dunque il kunai dovrebbe avere potenza 70. Non è così. Il kunai può arrivare a massimo potenza 20 (10 x 2).
    Se il kunai lo lanciasse la Gialla contro la Blu, avrebbe potenza minima comunque pari a 5.

    3) Tecniche e Bombe: La potenza è pari a quella della tecnica/bomba. Solo che l'attacco è considerato sempre avere forza parienergia il difensore.
    Per cui una bomba di potenza 30 lanciata da una Blu o da una Nera o da una Bianca sono egualmente potenti. Vale sempre il discorso differenza frza/resistenza, varia solo che qui la forza dipende dall'energia del difensore. Se il difensore è bianca la Forza sarà 100, se Gialla 200 ecc...
    valgono gli stessi limiti dell'attacco con arma se la resistenza è troppo bassa o troppo alta

    Tutto chiaro?
    Allora andate!

    Ah sì, ottimo lavoro nel precedente post Kairi e King, difesa ottima e buon tentativo di attacco: mi ha sdubbiato l'impasto eccessivo di Kairi (perché tutte quelle tacche quando te ne potevi risparmiare un po'?), mi è piaciuto molto l'idea di King di impastare in velocità per compensare i malus dell'inversione del corpo anche se il resto della difesa era un po' agguazzagarbugli.
    Niente male davvero comunque, sono tanto orgogliosa, bravissimi :luv:
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,929
    Reputation
    +17
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline


    Palestrati e Chinghiali



    Pensato
    Parlato


    Rabbrivìdì quando Kefka con il suo corpo si avvicinò a lei con fare suadente, e fece letteralmente un salto di un metro buono indietro quando il ragazzo la lecco con il suo stesso viso, rimanendo poi diversi secondi in un vero e proprio stato di shock Mi ha leccata...mi ha leccata con il mio corpo... quella era probabilmente la cosa più strana che le era mai successa in vita sua, e l'unico motivo per cui non arrivò un pugno diretto sul viso del ragazzo fu per il fatto che fosse nel suo corpo: non avrebbe avuto proprio il coraggio di menare se stessa. Alla proposta di sesso con corpi scambiati rispose lanciando un'occhiata irata allo studente Prova ad avvicinarti e non mi farò remore anche se sei nel mio corpo mentì, sperando di risultare abbastanza convincente. Non sapeva proprio come gestire quella situazione al meglio e la cosa le causava non pochi problemi: abituata com'era ad organizzare ogni cosa quella situazione la mandava decisamente in confusione totale. Non volle nemmeno pensare al momento in cui sarebbe dovuta andare in bagno...

    -------------------------

    Entrambi riuscirono ad evitare gli attacchi avversari, ma sbagliarono evidentemente strategia...pensando che un'eventuale nemico si trovasse sull'albero diressero i loro attacchi lì, ma il suo shuriken andò ad infrangersi contro un vero e proprio specchietto per le allodole. Dopo soli pochi istanti la rete dentro la quale si trovava la piccola scimmia urlatrice bionda si staccò dall'albero, andando a cadere su uno strano carretto che correva decisamente più veloce delle sue aspettative Maledizione!! Abbiamo sbagliato tutto
    Le urla quasi inumane della loro sensei si fecero immediatamente sentire, e come era presumibile la donna era tutt'altro che contenta: si girò un'istante ad osservarla, ma notando la faccia praticamente indemoniata della donna spostò subito lo sguardo per evitare di peggiorare ancora la situazione: faceva veramente paura, e la giovane Uchiha sentì un brivido freddo percorrerle la schiena all'idea di ciò che avrebbe potuto fare loro se non avessero recuperato la Yamanaka.
    Si mise immediatamente all'inseguimento incitando Kefka a fare lo stesso con un gesto della mano, ma la coppia fu velocemente bloccata da uno strano tizio palestrato in sella ad un cinghiale che si presentò loro dicendo di essere...un famoso attore di sit-com? Un'enorme gocciolina di disagio si formò sulla testa della ragazza, mentre quella situazione diventava ogni secondo più assurda Ci siamo fatti fregare da questi tipi...???

    Quando l'uomo lanciò i kunai verso di loro non rimase ad aspettare che raggiungessero il loro obiettivo: impastando il chakra per estrarre il più velocemente possibile 3 kunai dal suo portarmi li lanciò verso quelli dell'attaccante, ed a seguito dello scontro tutte le armi ricaddero a terra con un leggero tintinnio metallico.
    Fu solo osservando i kunai cadere a terra che si accorse della cartabomba, o almeno di quella che le sembrava tale, attaccata ad uno di essi. Istintivamente fece un salto indietro aspettandosi da un momento all'altro l'esplosione che dal suo punto di vista sicuramente li avrebbe sicuramente feriti in maniera molto grave. Stava quasi per avvisare i compagni di mettersi in salvo, quando si accorse che il pezzo di carta non stava né bruciando né iniziando a bruciare come qualsiasi normale carta-bomba avrebbe dovuto fare. Eppure la sensazione di terrore e pericolo imminente che provava nel guardarlo era reale, seppur non giustificata in nessun modo. Che fosse...
    NON GUARDARE I KUNAI PER NESSUN MOTIVO! urlò sperando di cuore che Kefka non facesse la follia di voltarsi esattamente ad osservarli Credo che ci sia un genjutsu su uno di essi! nel caso in cui fosse stato davvero così questo avrebbe spiegato il motivo del lancio del terzo kunai non diretto a nessuno in particolare. Si trattava di una doppia distrazione...

    Distrazione che effettivamente raggiunse il suo scopo, solo allora troppo presa dai suoi ragionamenti la ragazza si accorse che il tizio che si era presentato come Ganju si era lanciato addosso a Kefka con tutta l'intenzione di fargli molto, molto male. Nel frattempo il suo cinghiale sembrava avere tutta l'intenzione di caricare verso i due ragazzi, mentre il carretto si allontanava da loro sempre più.
    Non poteva di certo stare a guardare il suo corpo venire malmenato in quel modo, né poteva lasciare in difficoltà il compagno. Cercando di muoversi il più velocemente possibile nonostante le difficoltà del corpo non suo e l'intontimento generale che ancora provava a causa del genjutsu e prendendo l'ultimo kunai rimasto nella mano sinistra si lanciò verso il palestrato; prima che potesse fare qualcosa quest'ultimo la attaccò con un calcio diretto proprio al viso. La giovane Uchiha impastò il chakra nel braccio destro, lo stesso braccio su cui fin dall'inizio della missione aveva applicato delle bende rinforzate che aveva comprato il giorno stesso in cui aveva ricevuto notizia della sua prima missione per essere preparata al meglio.
    Impastò il chakra condensandolo solo sul braccio destro per aumentare la propria resistenza e con un movimento rotatorio dal basso verso l'alto andò a bloccare con l'avanbraccio bendato il movimento del calcio prima che potesse raggiungere il suo viso.

    Ora tocca a me fu la risposta gelida della studentessa, che tentò di afferrare con la mano appena utilizzata la gamba che aveva bloccato in parata, mentre spostando il busto in maniera tale che fosse parallelo ad essa alzò il kunai che teneva nella mano sinistra con tutta l'intenzione di conficcarlo alla maggiore velocità che le era concessa in quel momento contro la rotula del ginocchio dell'avversario.

    Girò poi lo sguardo verso il cinghiale pronto a caricare e mollò la presa dalla gamba dell'uomo portando la mano destra, indice e pollice uniti a formare un cerchio, sulla bocca. Dopo aver ispirato la giusta quantità di aria e concentrato la giusta quantità di chakra soffiò all'interno del circolo appena creatosi creando un soffio infuocato che andò a creare una palla di fuoco che si gettò velocemente e direttamente verso il grosso animale [Vel. 75, For. 100] . Sperava che con una così grossa quantità di fuoco la bestia fuggisse in preda al panico; l'uomo-armadio era già abbastanza difficile da gestire senza che ci si mettesse anche l'animale in mezzo.

    Abbassò la mano destra con il fiatone: aveva utilizzato ormai una quantità ingente di chakra e nonostante si allenasse continuamente, non era abituata a mantenere simili ritmi Non potrò continuare così per molto...spero che Kefka riesca a finire questo tipo il prima possibile. La situazione si faceva sempre più critica, attaccati da due avversari probabilmente più forti di loro mentre il loro obiettivo si allontanava sempre più velocemente, non potevano lasciare il carretto si distanziasse più di così, Shizuka li avrebbe uccisi. E quella donna arrabbiata faceva decisamente più paura di qualsiasi avversario avessero davanti in quel momento.
    Decise dunque di fare un'ultimo sforzo, accumulando parte del chakra che le era rimasto e portando il suo fisico al limite lanciandosi alla maggior velocità che le era concessa verso il carretto, sperando che il compagno non appena sistemato il palestrato facesse lo stesso. Provo a stargli dietro non possiamo lasciarli scappare! Il cinghiale dovrebbe essere sistemato, una volta che hai finito questo palestrato raggiungimi!





    OT/
    Vitalità:7/8

    Chakra: 4.25/10
    Consumi: 0.50 in Riflessi per Slot Difesa I, 0.50 in Resistenza per Slot Difesa II, 3 per Slot Tecnica I, 1 per l'inseguimento


    Slot Difesa
    I- Parata
    II- Parata
    III-

    Slot Azione
    I - Annullamento Distrazione
    II - Attacco in Mischia
    III - Inseguimento

    Slot Tecnica
    I - Katon: Goukakyuu no Jutsu
    II -




    Edited by Kairi Uchiha - 10/6/2016, 16:23
     
    .
  16.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    942
    Reputation
    +9

    Status
    Anonymous
    Idioti, siamo stati degli idioti completi. Siamo caduti nella trappola più banale che esistesse, uno specchio , fregati da un dannatissimo specchio. Mentre subivamo l'attacco ci siamo completamente dimenticati del nostro obiettivo, ovvero proteggere il panzarotto che parlava troppo. Potevamo davvero essere definiti Ninja ? Al massimo eravamo una coppia di coglioni ed infatti i coglioni sono sempre 2. Salvo qualche brutta esperienza sessuale.
    Ci lanciammo all'inseguimento di quel carretto, io che inseguivo una bambina legata. Le voci sul mio conto non sarebbero di certo migliorate se qualcuno mi avesse visto.
    Intanto la Sensei rimase ad occuparsi del carretto. Se c'era una cosa che era riuscita a fare fino ad ora è stato schivare i problemi, ma d'altronde quella era compito mio e di Kairi, se ci avesse aiutato avremmo solo dimostrato la nostra inettitudine. Dovevamo assolutamente riscattare la brutta figura fatta poco prima.

    Intanto quel fottuto carretto viaggiava velocissimo e a piedi sarebbe stato difficile starci dietro ma giustamente le cose si complicarono ulteriormente. Qualcosa si avvicinava verso d noi a gran velocità, un porco con un idiota sopra.
    La sua presentazione era qualcosa di abominevole, rimanere inorriditi era il minimo di fronte a quello spettacolo. Questo tizio e Kefka sarebbero andati maledettamente d'accordo ed era mio compito evitare il loro incontro, la mia vita faceva gia abbastanza schifo e quella compagnia doveva assolutamente essere evitata. Ma mai giudicare un libro dalla copertina, per quanto sembrasse un idiota totale quel Ninja aveva delle abilità non indifferenti, almeno se paragonate alle nostre attuali abilità.

    Il suo attacco fu rapido e ben orchestrato, mirava ad ucciderci nella maniera più veloce possibile. Immediatamente lanciò verso di noi 3 Kunai e altrettanto velocemente estrassi i miei per contrastare il suo lancio, ma Kairi fu più veloce di me e fu questa la mia ennesima fortuna.
    Deviò abilmente i Kunai lanciati ma subito dopo mi urlò di non guardarli, parlava di un genjutsu o qualcosa di simile. Non riuscii bene a capire a cosa si riferisse data la dinamicità di quel momento,ma le poche parole che compresi bastarono per farmi chiudere girare dall'altra parte.
    Ma quell'idiota non era solo. Il suo cinghiale ci stava caricando e anche questa volta la Uchiha fu rapida nell'agire. Sparò verso quel porco una palla di fuoco sperando di spaventarlo, era pur sempre un animale ma forse era stato addestrato a non avere paura del fuoco ? Era un rischio bello alto affidarsi ai comportamenti naturali degli animali, ma in quella situazione dovevamo aggrapparci a tutto. Corpi scambiati, bambina rapita e un idiota che cercava di ucciderci mentre un porco ci veniva addosso. Ma che cazzo succedeva in quella missione ? Sembrava essere in una storia per bambini.

    Ma ora la mia attenzione doveva essere rivolto all'attore di Sitcom, fu rapido ad agire e dovevo fare altrettanto anche io. Estrasse velocemente un Dadao puntando senza troppi indugi alla mia gamba. Furbo il tizio. Voleva minare la mia mobilità, la mia unica fortuna ( l'ennesima ) era che doveva occuparsi anche di Kairi e quindi la sua attenzione era divisa per due persone.
    L'arma si avvicinava velocemente verso la mia coscia e avevo ancora il problema di quel corpo che non mi apparteneva, ma sapevo gia cosa fare, mi stavo abituando a non stare nel mio corpo e quindi impastai chakra ( Slot Difesa I +1 tacche Riflessi 125) nelle mie gambe e mi spostai lateralmente per schivare il colpo ascendente.

    Riuscii in parte nella nella mia impresa , era riuscito a colpirmi, non aveva lacerato il muscolo ma la lama mi trafisse un lato della gamba, c'era riuscito, mi aveva ferito. La gamba iniziò a sanguinare sporcando i vestiti e il terreno sottostante. Nulla di grave, ma quel corpo non era mio e dovevo trattarlo al meglio delle mie possibilità. Ma oltre questo non volevo semplicemente riportare danni dato che la mia compagna era ridotta a uno straccio e non potevo rischiare di fare la sua stessa fine.
    E appena pensai a questa cosa rimasi immobile per qualche secondo. La vidi scattare verso il carretto. Era visibilmente stanca, aveva praticamente salvaguardato la mia salute a discapito della sua. Si stava spremendo fino al limite ma nonostante ciò continuava senza paura ad andare avanti e si lanciò all'inseguimento del carretto.
    In quel momento capii qualcosa....non so cosa precisamente, ma vedere lei che si stava letteralmente uccidendo per questa missione mi smosse dall'interno. Ricordo le parole di scherno di Kefka rivolte a lei ad inizio missione, la sua mancanza di rispetto verso il suo Clan.
    Neanche a me fregava nulla ma per quello che stava facendo meritava il mio rispetto e anche quello di Kefka. Ma non riuscivo a vederla in quello stato mentre io avevo solo subito una ferita alla gamba, dovevo fare qualcosa anche io.

    Misi la mano sulla ferita sanguinante e intanto con l'altra mano strappai un lembo della mia tunica per poter fermare almeno in parte il sanguinamento. Iniziai a guardare il mio avversario mentre Kairi continuava a correre verso il carretto. Non dovevo perdere tempo con quell'uomo, ma come potevo fare ?
    Le sue abilità Ninja erano sicuramente migliori delle mie e nulla impediva che sul carretto ci fossero avversari più forti di lui o di pari livello. Se ciò fosse corrisposto a realtà Kairi avrebbe fatto una brutta fine e avremmo fallito la missione....anzi saremmo morti schiattati.
    Dovevo darmi una mossa e per qualche secondo pensai di dover fare uscire "lui". "Lui" era portato per il combattimento nonostante lottasse come una bestia selvaggia ma se la sua personalità avesse preso possesso del corpo sovrastando la mia ci sarebbero stati grossi guai.
    Non avrebbe avuto rispetto per quel corpo e probabilmente si sarebbe ferito gravemente pur di uccidere quel buffone che avevamo d'avanti.
    No, non era ancora il momento di farlo uscire. Bastavo io.

    Basti tu ? Ma se ti sei fatto colpire come un idiota ! Kefka bastardo torna dentro, ora non è il momento di dire le tue solite ovvietà. Tornare dentro ? Ma sei pazzo ? L'hai sentito ? E' un attore di Sitcom, magari potrebbe trovare un ngaggio anche per me. Brutta testa di cazzo di un Clown ma ti hanno fottuto il cervello quella sera ? Questo vuole ammazzarci dannazione e tu pensi a dei cazzo di provini ? [color=greenUff andiamo sto scherzando giuggiolone, sai bene che io punto al Cinema. Figuriamoci se mi accontento di una Sitcom. Comunque volevi chiamare "lui" ? Ma ti sei rincitrullito ? [/color] Era solo un pensiero idiota. E tanto basta per risvegliarlo. E tanto non avrebbe le sue droghe quindi probabilmente manco riuscirebbe a ragionare lucidamente. Ricordi l'ultima volta con quel signore che non voleva venderg.. BASTA CAZZO ! TORNA DENTRO E NON ROMPERE LE PALLE. SE DOVESSI AVERE BISOGNO DI TE TI CHIAMERO'. Ti voglio bene anche io <3. Che peste ti colga Kefka

    Iniziai a discutere con Kefka ad alta voce. La mia tonalità cambiava a seconda di chi fosse a parlare. La sua era una voce più fine e delicata, mentre la mia era più dura e grezza. Era facile riconoscere chi stava parlando a chi o almeno era facile per chi sapeva tutta la faccenda che c'era dietro. Agli occhi di un estraneo ero semplicemente un pazzo dei tanti.
    Ma non era c'era tempo per quelle cazzate, dovevo restituire il favore a quel buffone che avevo di fronte. Non ci piacevano le arti magiche, abbiamo sempre preferito il combattimento corpo a corpo. Era più diretto e in determinati frangenti più efficaci ma costituiva anche un Handicap in certi casi. Molti Ninja abbracciano vari stili di lotta, io preferivo specializzarmi su una singola cosa, sicuramente risultavo meno versatile ma sicuramente più efficacen.

    Dal suo attacco avevo capito che le sue abilità di Ninja erano superiori alle mie. E se avessi continuato ad impastare Chakra per schivare i suoi attacchi avrei perso rapidamente le forze. Ma era comunque impossibile uscirne vittoriosi senza sforzarsi, una brutta situazione la mia ma paragonata a quella di Kairi era oro colato.

    Ok schifosissima sottospecie di vita senziente ora è il mio turno. Preparati.

    Poi mi girai verso Kairi.

    Giuro che se ti fai uccidere ti ammazzo chiaro ?!?

    Mi tirai su le maniche del vestito e mi misi in posizione formando i 4 sigilli per attivare la Tecnica della Moltiplicazione del corpo ( Slot Tecnica I ).

    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
    L'utilizzatore può creare dei cloni di se composti da chakra; saranno identici all'utilizzatore al momento dell'esecuzione. Le copie non possono produrre suoni, lasciare impronte o muovere oggetti al loro passaggio, posseggono un'ombra, hanno Velocità pari energia l'utilizzatore. Le copie possono essere create entro 3 metri dall'utilizzatore e possono allontanarsi entro 15 metri dal luogo di creazione. Se colpiti o scontrati contro una superficie solida si dissolvono in una nuvoletta bianca che rimarrà presente per circa un secondo. I cloni possiedono la controparte inoffensiva di qualsiasi arma del ninja che le ha create; non hanno potenzialità offensive e tutti gli attacchi sono considerate finte. Il movimento effettuato va conteggiato come movimento dell’utilizzatore, salvo non compia una traiettoria simile o speculare. Il clone può rimanere attivo massimo 3 round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:¼ Basso per copia )
    [Cloni Massimi: 2 per grado ninja]


    Subito di fianco a me apparvero due cloni con le mie stesse fattezze. Minghia se ero bello. Ora Distrazione numero 1. Io e miei cloni ci tirammo già la parte superiore della maglia mostrando il seno come mamma l'aveva fatto. Bello sodo e tondeggiante. Ogni uomo non avrebbe resistito nel volerle palparle e sono un modo facile per distrarre una persona del sesso opposto ( e non ). Tutti gli uomini hanno l'arnese facile li sotto, io lo sapevo bene ( anche troppo ) quindi ogni minimo vantaggio anche se incomprensibile doveva essere sfruttato.
    Ci lanciammo contro di lui scambiandoci di posto durante la corsa per tentare di confonderlo ancora di più mentre le tette continuavano a rimbalzare all'unisono, sembrava un concerto, un concerto di tette. Forse dovrei organizzare un Tour ?
    Appena mi trovai nelle sue prossimità attuai la 2° parte della mia porno strategia. Misi la mano nella bisaccia afferrando dei sonagli che strinsi ben bene nel palmo per evitare che suonassero e intanto continuammo a dirigersi verso di lui. Ormai ci trovavamo a una distanza di quasi 6 metri da lui.
    Mandai i miei cloni ad attaccarlo frontalmente, sapevo benissimo che non avrebbero fatto danni, ma sarebbero stata la distrazione numero 2.
    Appena si trovarono di fronte a lui annullai la tecnica e i cloni scomparvero in una nuvola di fumo bianco che sarebbe durata poco. Dovevo approfittare di quel secondo, di quelle nuvolette bianche per attuare la 3° parte del mio attacco.
    Appena i miei cloni si dissolsero lanciai immediatamente dei sonagli contro di lui ( Azione Gratuita I ) che iniziarono a "scampanellare" producendo rumore. Quella era la 3° distrazione. Un secondo o qualcosa in più. Tanto mi bastava. Mi trovavo ormai vicino a lui e scommisi su una delle mie Tecniche preferite. Non aveva sigilli e questo aiutava.Ma prima di eseguirla lanciai dei Kunai ( 3 ) verso l'alto ( Slot Azione I Forza 100 velocità 75 ). Il senso di lanciare dei Kunai in alto ? Semplice, concatenare questo attacco apparentemente senza senso a quello successivo.

    Impastai altro Chakra, forse troppo ed eseguii una delle mie tecniche preferite Slot Tecnica II Sovraimpasto + 3 tacche Velocità 150 Forza 100.

    Alzata della Foglia - Konoha Tounyuu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, se entro 6 metri dal proprio obiettivo, può sparire ricomparendo sotto l'avversario. Da questa posizione può sferrare un calcio ascendente che può scagliare l'avversario fino a 3 metri d'altezza. Il danno massimo è pari a mezza leggera; può causare Stordimento finché sospeso in aria. Non è possibile impugnare armi, PpCC esclusi. È possibile combinarla con la tecnica 'Attacco Concatenato del Leone' o 'Vento Ascensionale della Foglia' sfruttando uno slot tecnica base per attivarla.
    Tipo: Taijutsu - null
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]


    Mentre eseguii la tecnica impasti più Chakra del dovuto per aumentare l'efficacia del colpo se mai fosse andato in porto. Probabilmente avrei danneggiato il mio corpo, ma era evidente che da quello scontro ne sarei uscito comunque con le ossa rotte o quasi. Quindi era meglio darci dentro fin da subito sperando in qualche miracolo.
    Il mio scopo era colpirlo lanciandolo in aria per poi sperare che i Kunai che avevo lanciato lo colpissero in qualche modo. Se avesse schivato tutto sarebbero stati aczzi amari. Intanto le bombe continuavano ad andare un po dove volevano. Dovevo metterci un guinzaglio.

    Vitalità: 5,5/8
    Chakra: 6,75/10

    Slot Difesa I ( colpito )


    Slot Tecnica I ( Moltiplicazione del corpo ) 2 cloni
    Slot Tecnica II ( Alzata della foglia )

    Speriamo di aver sovraimpastato bene :ghu:
     
    .
  17. Lunæ
        Like  
     
    .

    User deleted


    “Dulce bellum inexpertis”


    Insomnia.



    Bum.
    Bum.
    Bum.

    Il tempo che fugge, scandito dalla vita stessa..

    Non è facile la condizione di chi trovi rumoroso il proprio battito cardiaco.
    Certo, non è facile nemmeno fissare il soffitto per tutta una notte, immaginando inesistenti cambi di luce nell’angosciante illusione che il Sole sia già sopraggiunto.

    No, no, non così presto..

    Peccato avesse iniziato ad esser “così presto” già dalle tre del mattino.
    La superficie del soffitto formicolava di lucine immaginarie da svariate ore.
    Yue trovò persino il tempo di chiedersi se non sarebbe stato possibile, con la dovuta attenzione, riuscire a percepire la formazione di quegli spigolosi coaguli di sporco, all’angolo degli occhi, che talvolta accompagnano il risveglio.

    L’alba della prima missione era imminente e lui l’avrebbe affrontata senza aver chiuso occhio.

    Probabilmente morirò. si ripeteva, sogghignante, incapace però di cogliere fino in fondo la sua stessa ironia.


    Instinctus et infirmitas.



    I colori della notte sembrarono essersi attardati subito sotto le sue palpebre, in vistosi segni cupi.
    Bastava poco per indorarsi pillole del genere e menzionare la “notte” funzionava quasi sempre.

    Correva a perdifiato, ripetendo ossessivamente le informazioni acquisite poco prima della partenza mentre il paesaggio attorno a lui scorreva rapido, suscitandogli sensazioni di colori in costante mescolanza.
    Percepiva con fastidio, disagio e severa autocritica l’umido interno dei guanti, pregno del suo sudore nervoso.

    Quando udì rumori in lontananza il mondo s’ovattò improvvisamente, sottomesso al prepotente e violento incedere del cuore del giovane.
    Ormai prossimo al luogo di battaglia gli venne spontaneo allentar il passo..
    Avrebbe potuto giurare, dinanzi alle divinità tutte, che il suo assordante battito cardiaco non provenisse più dal solo petto:
    per un istante, il suo insano immaginario lo mise dinanzi alla visione del suo corpo deformatosi ad assumere le sembianze d’un amarantino, grottesco muscolo cardiaco, pulsante e lucido di sangue.
    Chiuse gli occhi, scuotendo impercettibilmente il capo ad allontanar da sé fuorvianti visioni.
    Affondò un canino sul labbro inferiore affidando al dolore, come tante altre volte, la speranza di recuperare lucidità.

    Proseguendo, infine, lo spettacolo che gli si parò innanzi fu frenetico, tanto che col senno di poi avrebbe dovuto ammettere a denti stretti che fu il suo immediato smarrimento ad impedirgli di prendervi parte con più fruttuose tempistiche..
    Un boccone amaro.

    Pur scorgendo la sequenza nel suo insieme, non mancando di notare gli elementi in procinto d’allontanarsi dal campo di battaglia, si soffermò sul necessario riconoscimento degli studenti che avrebbe dovuto assistere..

    Soffocò un rigurgito.
    Un sapore corrosivo ne invase la bocca, l’immagine d’una lingua liquefatta ne predominò i pensieri.

    Basta.

    Inspirò e..

    Stabilì istintivamente un percorso che lo avrebbe portato ad attraversare il luogo dello scontro, dando priorità al combattimento corpo a corpo sostenuto dalla giovane Uchiha, proseguendo poi verso la suina fiera e continuando in direzione di quegli altri individui in progressivo allontanamento, all’inseguimento dei quali vide lanciarsi il restante studente.

    Estrasse il suo kusari fundoKusari Fundo [Mischia]
    Il Kusari Fundo è una lunga catena di metallo, con due pesi alle estremità. La lunghezza del Kusari Fundo è pari a 3 metri. Poteva essere usato come lazo, ovvero per afferrare o bloccare persone ed oggetti: può causare Intralcio Medio finché attorcigliato attorno ad un obiettivo.
    Tipo: Catena-Contusione/Immobilizzo
    Dimensione: Media
    Quantità: 1
    (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 35)
    a cui, componendoSlot Tecnica (Avanzata) 1: Kokohi no Jutsu - Efficacia 20 - Consumo Medio Basso furtivamente i sigilli necessari al Kokohi no JutsuPercezione Falsata - Kokohi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Cinghiale (5)
    L'illusione si attiva senza medium: l'utilizzatore modificherà l'aspetto esteriore di un oggetto, senza cambiare la dimensione. La vittima non vedrà l'aspetto reale dell'oggetto ma l'inganno dell'utilizzatore, subendo l'illusione osservandolo. L'illusione è permanente finché non rilasciata. E' possibile aggiungere degli automazioni e piccole azioni ripetitive. Il consumo è pari a Basso ogni 10 d'efficacia.
    , mutò aspetto in un kunai mediamente più grande del normale.
    I gesti parvero precedere l’idea che solo progressivamente, d’istante in istante, stava delineandosi nei suoi tumultuosi pensieri.

    Rapidamente, con uno scatto che lo vide affidarsi in toto agli avampiedi per ogni falcata, percorse circa cinque metriAzione Gratuita istantanea: movimento (6m, 1 volta a round da utilizzare al primo movimento offensivo del round, non divisibile) portandosi a circa sette metri dal grossolano avverario, alla superiorità del quale pareva dar segni di cedimento la ragazza.
    Sfruttando lo slancio ottenuto, cadenzò una serie di passi alternati da decisi movimenti rotatori del busto atti ad imprimere altrettanta rotazione alla catena della sua arma, mediante fugaci avvolgimenti sugli avambracci.
    Nell’istante in cui gli parve riconoscere, nella studentessa, l’intenzione di portarsi al di sotto del suo avversario, trovò il momento più adatto a lanciareSlot Azione 2: Lancio dell’arma - Sovrimpasto - +3 Tacche a Vel 175 - For 100 - Consumo Basso l’arma camuffata in direzione del nemico, trovandosi ad una distanza finale da questi di circa quattro metri.
    A giudicare dalle condizioni dei due studenti sentiva d’avere ben poche speranze di poterlo sopraffare sul piano fisico, come se su questo non fossero di per sé già sufficienti a scoraggiarlo le sue irrinunciabili insicurezze.
    Puntò tutto sulla possibilità d’intralciarne i movimenti, nel tentativo di riuscire eventualmente ad agevolare le strategie fisiche messe in atto dalla ragazza.
    Mirando sin da principio ad ottenere un vantaggio strategico più che infliggere dei danni, confidava che l’illusoria sembianza d’un’arma perforante inducesse il bruto ad una difesa o controffensiva che in realtà non tenesse conto del potenziale avvolgente della catena e per questo non aveva lesinato chakra nell’infondervi l’illusione, così come nell’esecuzione dei movimenti del lancio.

    La sua attenzione si spostò, poi, come inizialmente pianificato, sulla belva che i ragazzi avevano evidentemente contato di riuscire a metter in fuga puntando sulle sue istintive paure animali.
    Volendo coprire gli spostamenti dell’altro ragazzo optò per una linea d’azione strategicamente simile.
    A dirla tutta, l’indola di Yue ne condizionava palesemente la mentalità tattica ed il suo preponderante immaginario non mancava, mai, di far capolino ogni qualvolta fosse d’uopo una decisione.
    Specie se improvvisata.

    Fece ricorso all’Henge no JutsuTecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Basso )
    per assumere le sembianze di quello che sapeva essere un predatore naturale del cinghiale:
    la tigre.
    Nel processo di trasformazione, l’idea stessa di abbigliarsi della propria immaginazione parve infondergli rinnovato vigore, a dispetto dell’incosciente sperpero di energie perpetrato sin dal suo ingresso in battaglia.
    Visualizzò, con orgoglio e gratificazione, le proprie giovani membra rivestirsi di cicatrici oblunghe, vermiglie, striature facentesi via via nere di tenebra sino a stabilizzarsi nell’elegante manto del possente felino.
    Pensò bene, constatando le notevoli dimensioni della bestia nemica, d’adeguare le sue stesse dando sfoggio, infine, d’un’imperiosa creatura le cui labbra d’inchiostro vibravano d’eccitazione mostrando, di tanto in tanto, la minacciosa dentatura.

    Avrebbe, così, provato a fornire al cinghiale un’ulteriore valida ragione per cedere ai propri istinti di conservazione, curandosi però di frapporsi tra esso ed il carretto in fuga così che, laddove si fosse abbandonato effettivamente alla fuga, avrebbe scelto una direzione che non lo avrebbe portato a costituire, di nuovo, un ostacolo per il gruppo.

    Se l’effetto desiderato fosse stato raggiunto e l’energumeno non avesse rappresentanto ulteriormente un problema, il nostro timido eroe si sarebbe unito all’inseguimento degli altri nemici in fuga, pur non comprendendone appieno i motivi.
    Mantenendo, finché possibile, quelle tigrate sembianze che parevano esser capaci di fargli dimenticare la sua inquieta e fragile personalità.

    In tutto ciò, trascurò distrattamente di presentarsi in qualunque modo ai compagni.


    Vitalità: 8 - ½ [Sovrimpasto] =
    Chakra: 10 - 2 [Kokohi no Jutsu] - 1 [Sovrimpasto] - 1 [Henge no Jutsu] = 6

    Slot Azione 1: Movimento
    Slot Azione 2: Lancio dell’arma
    Slot Azione 3: /

    Slot Tecnica 1: Kokohi no Jutsu
    Slot Tecnica 2: Henge no Jutsu

    Azioni Gratuite: primo movimento non offensivo del round, estrazione dell’arma
     
    .
  18. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted





    La Sacerdotessa del Culto Ardente

    ~Alcuni Minuti Prima~





    “Uchiha-sama! Uchiha-sama!!”

    Una voce femminile rieccheggiava lungo le sale del gate del villaggio, dove il capo dei guardiani si adoperava per portare avanti il lavoro di controllo delle mura del villaggio. “Chi lo cerca?” Fu una voce melliflua quella che rispose a quella della donna dai lunghi capelli biondo paglierino che si affannava per correre lungo i corridoi della struttura. “S-siete voi Atasuke uchiha?” “No, e continuo a voler sapere perchè lo cercate” Rispose lui freddo e distaccato mentre i suoi occhi inquisitori incombevano in quelli di lei con fare minaccioso. “I-io sono Aki Yamanaka, ho bisogno del suo aiuto per-” “Fermati. Non mi interessa affatto. Vai via, abbiamo fin troppo lavoro qui alle mura”
    La voce del guardiano era ferma e senza esitazione alcuna. Inutile dire che la donna sbiancò nel vedersi ricacciata a quel modo senza alcuna spiegazione proprio da coloro che avrebbero dovuto difendere il villaggio ed i suoi occupanti. “M-ma come!? Voi non dovreste” “Finiscila” “Ma io avevo saputo che il maestro Uchiha... lui...” “Mi stai annoiando” “Ma mia sorella!” “Vattene”

    «Che succede Sougo?»


    La voce di Atasuke spezzò letteralmente il susseguirsi agitato di quella discussione che sembrava avanzare in un crescendo di ansia e forza nelle parole. Un escalation completamente annichilita dalla pacatezza dell'Uchiha che uscì dal suo ufficio con alcuni documenti in mano, intento a leggerli con la dovuta attenzione. “Nulla, Atasuke, solo questa donna che” “Atasuke-sama! Vi prego, ho bisogno di aiuto” Ella sembrò quasi implorarlo, scavalcando l'Okita e rivolgendosi direttamente al maestro della Karyuuken.
    Inutile dire che rimase sorpreso nel vedere una simile richiesta di aiuto da quella che sembrava a tutti gli effetti essere una Yamanaka, dunque una appartenente del villaggio. «Ti prego, calmati e dimmi che cosa è successo» Ella per poco non scoppiò a piangere, ma si fece forza, trattenendo l'emnozione e lo spavento per cercare di dare il più completo dei resoconti. “Mia sorella... Hiyorino Yamanaka la futura sacerdotessa del tempio del fuoco, è partita oggi verso il tempio con una scorta, guidata da Kobayashi-sama...” «Lo so, ho personalmente registrato l'uscita... dunque qual'è il problema?» “Il problema... il problema è che... i sensitivi hanno notato che ha cambiato direzione! Sta andando a forte velocità nella direzione opposta! E Shizuka sama, come i due studenti non sono con lei” A quella affermazione tutto fu chiaro nella mente dell'Uchiha, il quale non aveva altre opzioni, conscio dell'importanza della ragazza, se non dirigersi personalmente sul posto per recuperarla o quantomeno cercare di rimettere a posto le cose. «Ho capito... sapresti dirmi l'ultima posizione nota?» Chiese con fare garbato, prima di prepararsi a raggiungere il gruppo a velocità sostenuta...

    [...]


    ~Intanto, Sul campo di Battaglia~


    Uno sbuffo venen lanciato dall'uomo, dall'attore, dal bandito o da quel cavolo che fosse nel vedere che il suo mirabolante attacco veniva abilmente annullato dal pagliaccio con il lancio di altrettanti kunai, perfettamente mirati ad intercettare il suo attacco. Tuttavia egli non si diede per vinto, portando di fatto a segno il colpo successivo alla gamba della ragazza, anche se questa era riuscita, quantomeno in parte, a ridurre l'entità del danno. [NOTA]
    Ma al sorriso per il colpo riuscito, seguì un profondo grugnito nel vedere il proprio attacco che veniva nuovamente bloccato dall'abile clown che sembrava dare letteralmente fondo a tutte le proprie abilità e possibilità.
    Quelli che seguirono poi, furono svariati rigoli di sangue che uscivano dalle narici dell'uomo, chiaramente distratto da quella terna di petti femminili, contornati da rosei e piacevoli seni.
    La distrazione ebbe particolare effetto, causando nell'uomo una interessante perdita continua di sangue leggera dalle narici. [Status] Ma soprattutto non gli fecero pensare alla gamba, che intanto veniva violentemente infilzata da parte della ragazza nel corpo del clown, ferendolo non poco e limitandone la capacità motoria. [Ferita] Tuttavia, troppe cose accaddero perchè l'uomo, decisamente potente ed abile, ma non avvezzo a confrontarsi contro “veri” shinobi, potesse reagire come si doveva.
    Infatti proprio mentre la ragazza svaniva, così come i suoi piacevoli seni, questi riguadagnava la concentrazione utile, in parte risvegliato dal dolore alla gamba, ma non abbastanza in fretta da notare l'assalto del terzo assalitore, appena giunto, sbucando rapidamente dalla finestra.
    Mentre questi scagliava il suo attacco, il misterioso attore cercò di spostarsi fuori dalla linea di tiro del ragazzo, finendo, di fatto, per incappare nella trappola dello stesso, facendosi avvolgere dalla catena nascosta dall'illusione, poco prima che la ragazza gli ricomparisse sotto, scagliandolo in aria contro ai Kunai che aveva precedentemente lanciato. Questi colpirono l'uomo, anche se il potenziale offensivo era particolarmente ridotto data la difficoltà di esecuzione della combinazione e la bassa brobabilità che le armi, nuovamente in caduta verso il terreno, fossero di fatto pericolosamente puntate verso l'avversario. [Ferita]
    Intanto, la vampata di fuoco andò ad abbattersi verso il cinghiale, il quale, pur essendo un animale addestrato e pronto a caricare il team, sembrò non farsi affatto impensierire da quella fiammata, rispondendo con uno sguardo ancora più aggressivo ed alcune sbuffate dal grugno.
    E proprio mentre la fiammata avanzava, il cinghiale smosse il terreno con le potenti zampe, scalciando un paio di volte e caricando a testa bassa la vampata ed il misterioso clown che l'aveva provocata. [Slot Tecnica] [Ferita]
    La fiammata impattò contro la bestia che lanciò un grido, più di furia che di reale dolore, continuando la sua carica con il pelo abbrustolito che continuava a bruciare e che per un po avrebbe potuto ustionare chiunque ne venisse a contatto.
    In tutto questo, la bestia non aveva minimamente degnato di uno sguardo la tigre che si era palesata sul campo di battaglia.
    °Eccoli la... sembrano in difficoltà° Pensò l'uchiha osservando durante il suo ultimo balzo il campo di battaglia dove vi erano una tigre, un clown ed una Uchiha in stretto combattimento contro un cinghiale in fiamme ed un uomo ancora atterrato che stava cercando di divincolarsi dalla stretta del Kusari-fundo.
    “YAAAHHRH BASTARDI! ORA GIURO CHE VE LA FACCIO PAGARE!” Sbraitò l'uomo, palesemente innervosito da quanto accaduto e dal dolore provocatogli dalla caduta di stile (e non solo). Quasi all'unisono anche il cinghiale urlò al vento mentre il suo pelo ancora in fiamme si avviava all'estinzione, sia che avesse colpito il clown, sia che questi fosse riuscito a schivare l'attacco.

    Se Kefka, o meglio: il suo corpo, fosse riuscito nel suo intento di fuggire, allontanandosi dal campo per continuare l'inseguimento da solo, Atasuke avrebbe compiuto il suo ultimo balzo atterrandogli proprio davanti, bloccandone la corsa ed afferrandolo, smorzando la sua corsa ruotando su se stesso, compiendo un unico giro per poi tenerlo fermo davanti a se. «I tuoi compagni hanno bisogno di te. Fuggire non servirebbe a nulla. E se invece avessi pensato di inseguirli da solo, lascia stare, sarebbero in vantaggio e per te sarebbe la fine. Sei quasi allo stremo delle forze. Un gruppo avanza In gruppo» Disse, con sguardo gentile, anche se la maschera demoniaca sembrava dire tutto l'opposto sulla natura di quella misteriosa figura ammantata in un mantello nero senza alcuna effige visibile.

    Se invece, tutti fossero rimasti asserragliati e pronti a controbattere, Atasuke sarebbe atterrato direttamente al centro del campo a braccia conserte, osservando tutti i presenti con attenzione con aria decisamente poco raccomandabile, avvolto nel suo nero mantello senza simboli e con il volto celato dalla maschera rappresentante un oni spietato.

    In tutti i casi, al suo arrivo, l'uomo avrebbe iniziato a blaterare bestemmie a ripetizione, cercando di divincolarsi rapidamente dalla catena, mentre l'animale, visivamente sempre più innervosito lo caricò direttamente a piena potenza senza porsi il minimo problema. Il problema per la povera creatura era che non sapesse assolutamente con chi aveva a che fare. Egli infatti rimase fermo, immobile, impassibile, lasciandosi colpire e venendo scagliato in aria. Possibile che quell'intruso fosse realmente tanto sciocco e debole da farsi colpire così facilmente dopo un entrata in scena tanto misteriosa? Sfortunatamente per loro, nessuno poteva vedere il sorriso dell'uomo mentre volava nell'aria. [Slot Tecnica] [Abilità]
    Tutti però poterono vedere come il corpo di questi sembrasse quasi rallentare a metà del volo, fino a fermarsi, iniziando a disgregarsi in creature informi dal colore nero come la notte, che iniziavano a vorticare attorno al corpo che a poco a poco stava svanendo. Solo alla fine, avrebbero capito che quei rapidissimi animali erano in realtà corvi gracchianti che con ferocia continuarono a vorticare, finendo per puntare direttamente sul soddisfatto cinghiale, beccandolo e graffiandolo con becchi ed artigli, quasi a volerlo letteralmente squartare vivo.
    Inutile dire che per le ferite subite e per lo shock di una simile visione del tutto innaturale la bestia si accasciò a terra ansimante, perdendo completamente i sensi. “CHE COSA HAI FATTO!? CHE DIAVOLO HAI FATTO A HONZU! BASTARDO!” Urlò l'uomo vedendo il suo animale cadere a terra, mentre l'uomo ammantato di nero veniva a riformarsi non distante da lui, anzi, ad appena un passo da lui, tanto che non si trattenne dall'afferrarlo con forza al collo, sollevandolo da terra per il colletto. «Nulla, in confronto a quello che farò a te se oserai anche solo pensare di mentirmi» “C-COSA DIAVOLO SEI!?!?!” «Un demone, sceso su questa terra per mondarla dai suoi peccati. Tu sai chi è la ragazza che avete rapito, vero?» “Q-quale ragazza!? I-io non so niente!” «Oh... ma davvero? Allora credo che gli Shinigami apprezzeranno un nuovo spirito per il mondo dei morti... Mi dicono che sono a corto di attori per gli spettacoli del crepuscolo» Il suo tono era greve e la voce quasi roca. Decisamente poco amichevole e carica di tensione omicida. “V-va bene! Parlerò! Ma tu fammi scendere! Ti prego” «Parla e forse potrai vivere» Sibilò lui di rimando “Si sono diretti verso Otafuku, è li che avevamo l'incontro per consegnare la ragazza!” «Con chi!?» “Non lo so! So solo che un tizio, un monaco mascherato ci ha detto di venire qui, prendere la ragazza ed eliminare tutti, non so altro! LO GIURO!” «Hmmm... Ragazzi... avete qualcos'altro da chiedergli prima di lasciarlo andare?» Chiese, discostando lo sguardo dall'uomo ed osservando i tre, o meglio, i due e la tigre, lasciando loro il tempo e la possibiltà di porre eventuali domande in merito.

    [...]


    Quando tutti ebbero posto le loro domande e l'uomo avesse risposto, Atasuke avrebbe nuovamente ripreso in mano la situazione, poggiando delicatamente a terra l'uomo spazzolandogli l'abito e rimettendolo bene in tiro. (per quanto fosse possibile ovviamente)
    «Molto bene, grazie per le informazioni. Non ti preoccupare per il tuo animale, si riprenderà presto...» Disse in tono decisamente amichevole, anzi, decisamente troppo amichevole “Oh, grazie, grazie, scusateci, giuro che non-” Ed egli non ebbe il tempo per terminare la frase che la tsuka della spada dell'uomo lo zittì con un rapidissimo e potente colpo direttamente all'addome, spezzandone il fiato e facendolo letteralmente accasciare a terra. «Non ti preoccupare... tu e la tua bestia vi risveglierete presto... ma nelle prigioni di konoha» Commentò, riponendo l'arma al suo posto, mentre la sua voce, seppur distorta dalla maschera indossata sembrava aver completamente cambiato tono e tonalità divenendo molto più amichevole e decisamente meno inquietante. Quasi in contrasto con la maschera e l'abbigliamento indossato.
    Ormai rimaneva solo più lui con i tre studenti, dunque fece cenno ai tre di raggiungerlo rapidamente, dato che aveva delle precise direttive da dare loro.
    «Non preoccupatevi per loro. Non sono fuggiti, sappiamo dove stanno andando ed ora avete un inseguitore a guidarvi» Li rassicurò, osservando che due di loro avevano qualcosa di strano nel loro chakra. Non conosceva le specifiche dei due, dato che non li aveva ancora mai incontrati prima, tuttavia, i suoi occhi percepivano qualcosa di strano, come se i due corpi risuonassero di un chakra diverso, un chakra sbagliato. [Abilità] «Prima di proseguire però avete necessità di riprendervi. Tu, pagliaccio, sei decisamente a corto, il tuo chakra è debole, quasi allo stremo. Tu invece hai subito qualche ferita, ma nel complesso non sei molto mal ridotta. Tu invece sei fresco come una rosa. Buona l'idea della tigre, ma forse poteva essere utile qualcosa di più aggressivo» Commentò, passandoli tutti in rassegna uno ad uno, prima di frugare tra le tasche sotto al mantello, estraendo alcuni tonici che porse ai due che avevano preso il combattimento fin dall'inizio. «Non abbiamo il tempo di rifocillarvi completamente, quindi prendete questi, immagino sappiate cosa siano. Intanto prendetevi qualche minuto per dirmi TUTTO quello che è successo finora, ma soprattutto...» Ed i suoi occhi si fecero particolarmente affilati nell'osservare Kairi e Kefka «Spiegatemi perchè voi due avete il chakra in una simile dissonanza.»
    E così si mise comodo, ascoltando le risposte dei due e tutto ciò che il terzo, appena giunto, poteva riferire in merito. Solo alla fine sarebbero ripartiti per l'inseguimento, ma i tre ancora non sapevano che quella sarebbe stata la corsa più rapida della loro vita...


    Allora, riprendo da dove eravate stati lasciati. Devo ammettere che è probabile che troverete qualche incongruenza o una netta sterzata nell'impostazione della role... Mi scuserete ma ho uno stile leggermente diverso da Arashi XD
    Per il resto rimangono valide le solite regole: Se avete dubbi o altro potete contattarmi nell'OT del corso, via MP, via chat del forum, via Discord, via mail, etc, etc...
    Valutazioni e quant'altro le troverete nell'OT del corso :zxc:
    Ma vi anticipo che state andando alla grande :zxc:

    Le info cercherò di darvele direttamente nei post quando ci saranno pezzi di regolamento in particolare inerenti, per il resto cerchiamo di divertirci e di chiudere questo add il più in fretta possibile :riot:
    Dal prossimo post considerate che la giocata parte come una sorta di restart, quindi considerate tutti e tre riserva e vitalità nuovamente al 100% ed i malus azzerati
    Ora non si scherza più e richierete seriamente le penne :ghu:

     
    .
  19.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,929
    Reputation
    +17
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline



    Due Misteriosi Individui

    5° post



    Pensato
    Parlato


    Il suo attacco sull'uomo sembrò andare a segno, complice il fatto che Kefka avesse utilizzato un diversivo che aveva colto completamente impreparato l'uomo, cogliendo piuttosto di sorpresa anche Kairi: era il SUO seno quello che stava sballonzolando libero ed al vento davanti agli occhi dello sconosciuto, e la cosa non poteva che farla infuriare. Seppure la strategia avesse funzionato avrebbe dovuto fare un paio di serie chiacchere con il suo compagno di squadra. Inoltre vedere l'arma dell'avversario infilata in quella che era la sua gamba non rendeva la situazione più felice per lei...Il mio corpo...il mio povero corpo!
    Tuttavia la missione aveva la precedenza e non poteva lasciarsi distrarre o fermare da una simile situazione: complice l'arrivo di un nuovo ragazzo che l'Uchiha non aveva mai visto ma che sembrava intenzionato per qualche motivo ad aiutarli si convinse a continuare il suo inseguimento verso la Yamanaka in fuga: lo sguardo di Shizuka-Sensei era stato chiaro, se non avessero ritrovato la ragazza non sarebbe finita bene per loro. Per nulla bene.


    Sentì dei passi di zoccoli in carica, accorgendosi solo in quel momento che il fuoco non solo non aveva avuto l'effetto desiderato sul grosso cinghiale, ma sembrava addirittura averlo fatto infuriare ancora di più: interruppe la sua corsa verso il carretto per difendersi dall'animale che correva verso di lei, che fortunatamente avanzava ad una velocità più che affrontabile. Si era ormai abituata al nuovo strano corpo ed i suoi movimenti erano più fluidi rispetto a prima, le bastò dunque fare una capriola verso destra per evitare l'animale in carica, continuando il suo inseguimento.

    Fu però interrotta da una misteriosa figura in maschera che dopo essersi piazzata davanti a lei le disse con un tono gentile, che quasi stonava con il viso demoniaco, di tornare indietro verso i suoi compagni. La ragazza, decisamente sorpresa dalla situazione, riuscì semplicemente ad esclamare un Non sto fuggendo, non fuggirei mai! Ma dobbiamo riprendere quel carretto! la figura mascherata era un alleato o un nemico? Era forse arrivato assieme al ragazzo che pochi istanti prima li aveva aiutati contro l'energumeno?


    Le risposte non tardarono ad arrivare: l'uomo in maschera prese in pieno la carica del cinghiale e la giovane Uchiha per poco non spiccò un salto con l'intenzione di attutire la caduta di quello che secondo lei era ormai un corpo svenuto. Quando però quest'ultimo si dissolse in quelli che riconobbe solo dopo diversi secondi essere grossi corvi neri che attaccarono e misero KO il grosso animale rimase paralizzata, osservando la scena senza capire. Chiunque fosse il nuovo arrivato indubbiamente non era uno sprovveduto, e doveva solo pregare i kami che fosse effettivamente un loro alleato: se potevano forse gestire il palestrato ed il cinghiale, era indubbio che contro di lui non avrebbero potuto fare assolutamente nulla.
    Sembrava però che il fato fosse dalla loro parte, e dopo il dialogo fra quello che ormai era un prigioniero e l'uomo mascherato la ragazza ebbe la conferma che si trattava di un alleato: scosse la testa quando quest'ultimo chiese se avevano domande per il grosso omaccione. Sembrava abbastanza terrorizzato da aver detto la verità e le bastava sapere dove fosse diretta la Yamanaka in quel momento. Gli altri erano dettagli che non le interessavano.


    Quando l'uomo mascherato fece cenno loro di avvicinarsi la ragazza nel corpo del clown lo fece a piccoli passi, studiando attentamente la situazione ed il nuovo arrivato: il tutto si era evoluto in una maniera che non avrebbe mai e poi mai immaginato.
    Quando l'individuo le passò i tonici li accettò con un leggero Grazie..., non usando il solito tono gentile ed educato che la contradistingueva solitamente con tutti i nuovi arrivati...era troppo stanca e troppo stranita dalla situazione per pensare alle buone maniere in quel momento. Dopo aver ingoiato il tonico in un sorso Che saporaccio...me li ricordavo migliori al gusto... alzò lo sguardo verso lo sconosciuto decisa a rispondere alle sue domande Il nostro chakra è in dissonanza perché questo non è il mio corpo. Quello... esclamò, alzando la mano ed indicando Kefka ...è il mio corpo! La dolce Yamanaka ha ben pensato di starnutire ed improvvisamente ci siamo trovati con le anime invertite senza che la ragazza sapesse minimamente come farci tornare indietro. E' da ore che siamo in questa situazioneEd ora che li abbiamo lasciati fuggire chissà per quanto tempo ancora dovrò rimanere in questo stramaledettissimo corpo! pensò fra sé e sé, senza però dire nulla a riguardo, nonostante il suo malumore fosse chiaramente percepibile dal tono della sua voce e dal modo di parlare così diverso dal suo solito. E non mostrare mai più ciò che mi appartiene a tutti come se fosse merce esposta in vetrina continuò volgendo questa volta lo sguardo verso Kefka Non ne hai alcun diritto. La strategia potrà anche essere risultata vincente, ma...bhè, semplicemente non farlo mai più!concluse decisamente irata. Fece un grosso respiro cercando di scacciare in questo modo la tensione ed il nervosismo che provava in quel momento, facendo mente locale sull'accaduto.
    Siamo partiti questa mattina assieme a Shizuka-sensei...a proposito, che fine ha fatto? domandò guardandosi attorno alla ricerca della donna per poi riportare lo sguardo verso la maschera dell'uomo e continuare con la sua spiegazione Dovevamo scortare la Yamanaka al Tempio del Culto Ardente, dove doveva essere eletta come nuova sacerdotessa. Assieme a noi fino a poco fa c'erano anche 4 donne che la accompagnavano, ma si sono dileguate non appena la ragazza ha starnutito ed i nostri corpi si sono invertiti...Abbiamo continuato il viaggio da soli fino a quando la signorina Hiyorino è caduta in una trappola: abbiamo cercato di salvarla ma i nemici erano più furbi di noi, ci siamo lasciati distrarre da un diversivo ed hanno avuto il tempo di prendere la ragazza, caricarla sul carretto che stavo inseguendo e scappare via. Abbiamo incominciato l'inseguimento immediatamente ma siamo stati bloccati da quest'uomo ed il suo animale fece un cenno con la testa verso i due corpi svenuti E così abbiamo cercato di fermarli. Come ho detto poco prima non stavo scappando, stavo cercando di recuperare la ragazza poco fa. Poi siete arrivato voi, ed eccoci qui. Posso sapere chi siete, entrambi? Siete di Konoha anche voi, giusto? concluse, passando lo sguardo dall'uomo in maschera al ragazzo che fino a poco prima era trasformato in tigre Siete arrivati praticamente assieme, quindi immagino che foste alla nostra ricerca. Non posso che ringraziarvi, il vostro aiuto è stato provvidenziale...non so come saremmo riusciti a cavarcela senza di voi onestamente... concluse facendo un piccolo inchino ad entrambi mentre il suo umore tornava stabile, e di conseguenza anche le sue buone maniere ritornavano, in concomitanza al corpo che pian piano riprendeva le energie ed era sempre meno stanco: il tonico cominciava ad avere effetto.



    Kairi Uchiha - Riassunto Round

    Vitalità: 8/8 Leggere
    Ferite: -

    Chakra: 10/10 Bassi
    Consumi:
      Slot Difesa 1: - Schivata Rif. 100
      Slot Difesa 2: -
      Slot Difesa 3: -
      Slot Azione 1: -
      Slot Azione 2: -
      Slot Azione 3: -
      Slot tecnica 1: -
      Slot tecnica 2: -

    NOTE: -

     
    .
25 replies since 9/5/2016, 19:34   450 views
  Share  
.