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Informazioni Pericolose
I
Okono stava tornando da Konoha tirando a fatica il suo carrettino. Era una donna di mezz'età che dimostrava però molti più anni di quanti non ne avesse. La grande quantità di rughe sulla fronte e l'espressione sempre preoccupata la facevano sembrare una nonna. Viveva in una piccola casetta a circa 3 ore di distanza dalla capitale del paese della foglia, non aveva vicini e non c'erano altre zone residenziali attorno a lei. La sua esistenza, anni addietro era felice e spensierata, con suo marito Juishi riuscivano a vivere in maniera dignitosa pur non navigando nell'oro. Lei è nata contadina nel paese del suono, Juishi era invece uno shinobi di basso rango cui l'accademia ancora mandava missive. Si erano conosciuti durante una missione dell'uomo, che le aveva rubato il cuore e l'aveva convinta a trasferirsi. Quando, dopo il terribile fatto Juishi era mancato, lei aveva deciso di rimanere dov'era. D'altronde, era nata nel paese degli esperimenti, aveva visto cose inimmaginabili. A differenza di suo marito non sarebbe impazzita, lei non avrebbe perso il senno così facilmente.
Passando davanti alla casa la donna si fermò per asciugarsi il sudore che le bagnava la fronte, guardandosi intorno con fare spento. Un'osservatore attento avrebbe potuto notare come i suoi occhi si posavano quasi su qualsiasi punto del mondo, tranne verso quello che restava dell'orticello adiacente l'abitazione. Non serve essere un dottore di psicologia per sapere cosa voglia dire questo gesto incondizionato, o ne aveva paura, o ricollegava ad esso un sentimento doloroso.
Ad un'occhiata più approfondita si sarebbe potuto notare come quello che restava dell'orticello era mera terra putrefatta, non c'era nemmeno un'erba solitaria, nemmeno l'ortica sembrava voler attecchire. Se qualcuno avesse rigirato la terra non vi avrebbe trovato traccia di un vermicello nemmeno a morire, niente di niente. L'orto era circondato da una recinzione in legno rovinata dalle intemperie. Il cancellino si apriva e chiudeva da solo, probabilmente orfano del gancetto che avrebbe dovuto tenerlo fermo. Il tutto dava alla casa un'idea di abbandono e degrado totale.
Un forte soffio di vento gelido scompigliò i capelli della donna, sul volto della quale si disegnò un'espressione di puro terrore, lei stessa sobbalzò impensierita quando la porta del cancellino dell'orto sbatté rumorosamente. Con la poca velocità che ancora possedeva riprese i manici del carretto e si affrettò a correre verso casa, in preda ad un'ansia terribile. Entrò all'interno dell'abitazione addirittura con il carretto stesso.
Solo adesso lo stesso osservatore attendo di prima potrebbe notare come la casa, vista da fuori, sembrava totalmente abbandonata. Senza la donna a stagliarsi sul contorno tutto ciò che si vedeva era una casetta desolata, in mezzo ad un prato giallo e morente, senza vegetazione. Solo sullo sfondo della casa, poteva vedersi in lontananza una collina disabitata. Non serviva avvicinarsi per rendersi conto del fatto che fosse totalmente brulla. Non c'erano alberi, non c'erano animali, non c'era vita.
C'era solo Onoko.SPOILER (clicca per visualizzare)L'introduzione è volutamente spoglia.
Sta a voi decidere se vi trovate sul posto curiosando o meno, di spunti ve ne sono.
Potete anche decidere si essere alla ricerca di Juishi su ordine dell'accademia, altrimenti potete avere ordine diretto dell'hokage, come volete.
La regola generale è sempre la stessa,
tutto ciò che non ho scritto io, è a disposizione vostra.
EldingarWaket
Kat non riesco mai a taggarla.... -
**Kat**.
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Edited by **Kat** - 19/5/2016, 10:55. -
.Inoichi Yamanaka » Grado Genin » Energia VerdePost Primo
A Konoha stava per arrivare l'estate, il che si sentiva dalla temperatura che aumentava sempre di più e riscaldava quel luogo che aveva tanto sofferto di pioggia e neve per un bel po di mesi. La primavera aveva offerto un clima più respirabile, anche per via dell'aumento di ossigeno creato dalle piante fiorenti. Si respirava un'aria buonissima e profumata.
Quella serata in particolare, c'era un intenso odore di viole appena colte poste in un vaso di una vasta abitazione a due piani.
Un ragazzo dalla ribelle chioma bionda sedeva al tavolo in cucina, indaffarato, mentre sua madre era nella poltrona a godersi una tazza ti dè davanti al libro che stava leggendo in quel periodo.
Sul tavolo, laddove Inoichi era occupato, si trovava una faretra, un arco, dieci frecce ed un kit di veleni a forma di un mini-armadio con tanto di settori e fialette riempite.
Non era diventato Genin da molto ma si era comunque allenato moltissimo e non si poteva dire che non era visibile. La sua forza di volontà era aumentata a tutt'altri livelli, il che si ripercuoteva in un impegno maggiore. Sua madre, in qualche mese, gli aveva insegnato qualche tecnica medica, mentre suo padre qualche tecnica investigativa. Si era anche allenato, insieme ai suoi compagni di squadra (Shikako e Chojiro) con Sarutobi-Sensei. Erano tutti e tre migliorati per quanto riguardava le tecniche di combattimento e strategia. Inoichi soprattutto aveva ripreso un'attività che gli piaceva molto: il tiro con l'arco. Era stato spronato ad allenarsi sulla lunga distanza, vista la sua carenza nel Taijutsu. Infatti, lo Yamanaka stava avvelenando le frecce che possedeva, perché le avrebbe dovuto utilizzare in una missione che avrebbe svolto il giorno seguente. Non più studente ma Genin, sarebbe stato in squadra con Ayuuki Fuyutsuki, che gli aveva salvato la vita mesi fa in una missione umanitaria e con Haruko Yamanaka, la sua vivace cugina che era anche lei diventata Genin da poco.
Quella sera fu proprio lei a presentarsi alla porta del ragazzo. Fu il padre ad aprire però. Era strano vederlo a casa, perché era sempre in missione in luoghi lontani. L'uomo salutò sua nipote e la invitò in casa.
Inoichi non si stupì più di tanto quando la vide, perché anche lui avrebbe voluto andare a visitarla prima di domani, solo che non aveva avuto tempo.
Si era presentata con un paio di costumi.
Inoichi non sapeva esattamente cosa dire, perché era a conoscenza del fatto che si trattava di una missione seria (forse pure pericolosa) ma era anche certo di una cosa: l'idea gli piaceva molto. Il verde gli donava.
Fu così che, il giorno seguente, davanti le porte del Villaggio, i due cugini si presentarono vestiti come per carnevale; Haruko come una donna ragno ed Inoichi come Robin Hood (o Green Arrow?)
Ayuuki! Sto benissimo grazie! E tu?
Salutò la sua salvatrice con un abbraccio (sempre se questa glie lo avesse concesso) e si mise ad ascoltare i particolari della missione. Aveva storto un po il naso quando aveva saputo che non ci sarebbe stato un Jonin come guida al team, ma era comunque felice che in questo modo i tre ragazzi sarebbero potuti spiccare maggiormente per le loro azioni.
Sono passati pochi mesi Ayuuki! Non posso considerarmi un investigatore ma comunque sia qualcosa l'ho imparata! Rispose il ragazzo alla domanda della sua compagna.
Comunque sia, c'era stato un imprevisto. Haruko era stata assegnata ad un'altra missione all'ultimo momento (o, per meglio dire, era stata rimpiazzata). Inoichi ci rimase piuttosto male, perché a quel punto si sarebbe sentito ridicolo ad essere l'unico componente della squadra in costume! Non era lui a decidere, perciò cercò di fare pochi capricci, era consolato dal fatto che ci sarebbe stato un altro Ninja al posto di Haruko, quindi il team non si era depotenziato.
[...]
Il viaggio non fu bellissimo. Non che il biondo si aspettasse chissà quale agiatezza ora che era Genin, ma le ore di viaggio erano comunque troppe, nonostante gli allenamenti e la pausa che si erano concessi. Egli, comunque sia, aveva notato che questa volta era stato più resistente, si era affaticato di meno rispetto alla volta scorsa. Portava con se il costume verde, la sua faretra posta con una bretella sulla schiena (contenente 10 frecce avvelenate), l'arco intorno al torso e due Sai posti sulle rispettive cosce. La mascherina che portava sul viso era fastidiosa, perciò se la tolse dopo un po di tempo, contento del fatto che ora aveva una visuale migliore.
[...]
Dopo qualche ora di marcia, i due raggiunsero la proprietà di Onoko-san, una povera contadina che abitava in una casa sul punto di crollare su se stessa.
In quel luogo c'era una tristezza infinita, come se dei spiriti dell'anti-felicità fossero passati a risucchiare tutto quello che c'era di bello. Una volta arrivati lì, Inoichi si inginocchiò per riposare. Allungò una mano lungo il campo privo, con il palmo aperto. Richiuse il pugno e strizzò un occhio. Dopo riaprì la mano, sperando che con quel gesto spuntassero fiori colorati o semplice erba verdissima, come quella di Konoha. Purtroppo, lo Yamanaka non era dotato di floracinesi, perciò si rialzò a malincuore a si posò le mani sui fianchi.
Dopo qualche secondo di esitazione, Inoichi si avvicinò insieme ad Ayuuki alla porta dell'abitazione.
A quel punto, il ragazzo avrebbe assottigliato lo sguardo e si sarebbe guardato intorno con più precisione, cercando di prestare attenzione ad eventuali dettagli del luogo che, probabilmente, lo avrebbero portato ad una conclusione per trovare degli indizi. Accarezzò con il dito la porta e la parete e ne osservò la presenza di polvere o qualche eventuali resti. Poi, girò l'occhio intorno alla casa e spostò lo sguardo per terra, abbassandosi di conseguenza. Cercò di studiare l'uniformità del terreno e la presenza di impronte di scarpe. Infine, a prescindere dal fatto che avrebbe capito o meno qualcosa, il ragazzo si sarebbe girato verso la sua compagna, dicendo con un tono normale ma leggermente ansioso:
Entriamo?SPOILER (clicca per visualizzare)Utilizzo abilità:Investigatore [1] Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore. Occhio di Falco [1] Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.
Edited by Eldingar - 20/5/2016, 17:07. -
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Soldi facili
I - Missioni rubate
I due ninja non avrebbero trovato nessun supporto ad attenderli alla capanna, almeno ad una prima occhiata. Potevano tranquillamente pensare che si sarebbe semplicemente fatto vedere di lì a poco, o forse più tardi, ma la verità era ben diversa, così come il motivo per il quale Haruko non era presente…[Il giorno prima]
Youkai vagava per il villaggio al pari di un barbone vagabondo. Ormai aveva trovato dimora in una casa invenduta dietro al cimitero, arredata con immobili molto gotici, che a quanto pare nessuno voleva poiché ritenuta infestata. Il giovane aveva sfruttato l’aura di terrore per renderla la propria casa in affitto gratuito, pur facendo attenzione a non farsi beccare e mantenere viva la leggenda dell’infestazione; bastava sbattere qualche persiana, scuotere un paio di catene e subito i pochi curiosi che osavano avvicinarsi alla sua preziosa dimora se la davano a gambe.
Nonostante avesse un comodo tetto sopra la testa, mancavano i soldi per vivere. Non era raro vederlo svignarsela di corsa da un locale dopo aver mangiato a sbafo, talvolta provava persino a far tenere il conto con nomi fasulli. Inutile dire che nella maggior parte dei casi si era ritrovato a dover pulire i piatti per il resto della sera. La cattiva reputazione del quale si stava macchiando non gli andava a genio, perciò si diresse verso l’amministrazione di Konoha, deciso una volta per tutte ad intraprendere una missione.
Diamine, sono o non sono un fottuto ninja? ...Anche se ancora non ricordo, lo sono stato! Fare una missione potrebbe risvegliare i miei ricordi sopiti!
Quell’ingenua speranza bastò per convincerlo. Iniziò a spulciare la bacheca, senza trovare nulla che lo isprasse.
Caccia al ricercato? ...Nah, quelli ci si impiega giorni solo per rintracciarli. Mmh, qualche lavoretto scemo? Uh, no, lui non avrà piacere di vedermi. Lui nemmeno. Ey, ad averlo saputo prima che pagavano così bene per queste stronzate.
Una voce femminile lo fece distrarre. Due ragazze, di cui una con dei capelli rosa legati con due codini, discutevano riguardo ad una missione. Una missione in una zona piuttosto isolata, una semplice ricerca di indizi, e pareva fosse pagata piuttosto bene. Avvicinandosi con cautela, il ragazzo attese che l’amica della kunoichi si congedasse, prima di piazzarvisi davanti con sorriso sornione.
HEY! Splendore! Ma guarda un po’, è una vita che non ci si vede, come stai! Hai tagliato i capelli dall’ultima volta, eh?? Dov’eri diretta?
Youkai iniziò a sommergere di parole la ragazza, fingendo di essere un vecchio conoscente e senza darle modo di chiedere alcun che. Non poteva sapere di aver trovato una preda facile, Haruko aveva amici che non vedeva da secoli e non impiegò molto a bersi la sua storiella. Dopo qualche vaneggiamento, i suoi occhi porpora si posarono sulla missiva che reggeva in mano.
OH? Questo cos’è? Partecipi ad una missione, eh? Fa vedere... On no, no no no no.
Le strappò il foglio dalle mani senza troppi complimenti, leggendolo velocemente in modo da vedere se si trattasse effettivamente la missione della quale stavano parlando. Fingendosi corrucciato e pensieroso, vaneggiò tra sé, prima di riprendere a parlare con la ragazza:
Scusami, zuccherino, mi duole il cuore a dirtelo, ma vedi… Questa missione riguarda la mia povera nonnina. Sai, l’avevo richiesta tempo fa, volevo occuparmene personalmente ma, sai come sono fatti in amministrazione, si distraggono e puf! Danno le missioni alle persone sbagliate. Mi si spezza il cuore a chiedertelo, ma, faresti questo per la mia nonnina? Ha tanta voglia di rivedermi e sono COSì sommerso dalle missioni che riesco a stento ad andare a trovarla.
Haruko credette alla storiella del ragazzo, con tanto di occhi lucidi ed un grosso abbraccio di conforto, cedendogli la missione senza problemi. Il giorno dopo ella si sarebbe comunque presentata alle mura, dimenticandosi di avvertire il cuginetto che lei avrebbe dovuto partecipare ad una diversa missione, unendosi ad un secondo gruppetto poco distante da loro. Avrebbe salutato il cuginetto con un grande abbraccio, rassicurandolo che i rinforzi sarebbero arrivati in men che non si dica, ed accennando all’essere gentili con una signora anziana.
Alla capanna però, dopo una rapida occhiata, pareva non esserci nessun ninja della foglia. Addentrandosi nei dintorni della casetta, Inoichi avrebbe visto, giusto dentro l’orticello, in un piccolo spazio coperto da una tettoia rovinosa, un giovane ragazzo, che dormiva scomodamente dentro una carriola senza una ruota. Sarebbe bastata una spintarella od un rumore deciso a svegliarlo, facendolo alzare di scatto con faccia confusa e voce stanca.
Uhn! Cosa, dove, ci sono, ci sono. ...Aaah, sole… Scusa amico, che ore hai detto che sono?
Strofinandosi il volto con un braccio in modo da togliere un piccolo residuo di bava e scompigliandosi appena i capelli, dopo una lunga stiracchiata si ricordò della missione, e che la notte precedente aveva deciso di presentarsi direttamente sul luogo, dormendo nel primo angolino che aveva trovato. Non era entrato in casa, arrivando la sera da lontano aveva notato che era illuminata, per cui quatto quatto si era creato uno scomodo letto nel quale riposare fino all’arrivo dei due ragazzi.
Ah, sì, i due compagni. ...Sono io che sono troppo vecchio per questo tipo di missioni, oppure siete voi? ...Giusto, le presentazioni. Piacere, Youkai.
Scese dalla carriola con un balzo, finendo di sgranchirsi le gambe, e sentenziando senza sapere come i due fossero organizzati:
Beh! Qua l’aduto sono io, perciò immagino di essere anche il capo. Tu, zuccherino! Bussa alla porta, iniziamo queste indagini, forza! Non si perde tempo, scattare!
Il pivello ignorava la differenza di livello tra i due, e probabilmente Ayuuki glielo avrebbe presto fatto notare, ma Youkai si limitò a sorriderle sornione dopo essersi autoproclamato capo della missione.. -
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Toc Toc
II
Il primo ad arrivare fu dunque Youkai, il quale decise saggiamente di aspettare il resto della compagnia dormendo "comodamente" all'interno di una carriola. La sua scelta poteva essere considerata saggia se la spedizione fosse stata ad Otafuku, o presso l'abitazione di un ricco mercante. Probabilmente Youkai pensava di cavarsela allegramente, invece una volta alzatosi per andare incontro al resto del gruppo si sarebbe sentito stranamente intorpidito il braccio destro, quello che più era vicino al muro dell'abitazione mentre riposava sotto la tettoia. Ad un esame più accurato, qualora avesse deciso di togliersi i vestiti, avrebbe trovato sul braccio destro, proprio affianco al bicipite un piccolissimo segno rosso, come di puntura. A parte questa piccola sensazione al braccio il ragazzo si sarebbe sentito normalmente, a lui la scelta di condividere con il resto del gruppo la notizia.
Ayuuki nel bussare alla porta avrebbe avuto una sensazione strana alle dita. Probabilmente si sarebbe aspettata di impattare contro del mero legno, probabilmente marcio e distrutto come tutto ciò che c'era accanto a loro, ed invece al suo sbattere le dita incontrò un rumore sordo ed il materiale della porta sembrava effettivamente ben più duro di quanto ci si potesse aspettare. Ad un esame più accurato la porta sarebbe effettivamente sembrata di legno, così come l'intera struttura della casa. Ad ogni modo, ovunque il gruppo avesse provato a controllare, la casa avrebbe dato la stessa sensazione, di mero legno mezzo marcio ad un'osservatore superficiale, ma provando a bussare i tre avrebbero invece trovato ad attenderli una struttura particolarmente solida, come se all'interno del legno ci fosse un'anima di metallo.
Per quanto riguardava invece Inoichi fu lui a poter ottenere gli indizi migliori. Quando passò il dito sulla porta per controllare la presenza di polvere ne trovò molta, moltissima. In realtà molto più di quanto sarebbe stato lecito attendersi da un luogo con tutto quel vento. In effetti il legno stesso della casa, per quanto sembrasse messo male sembrava così quasi artificialmente. Non si trattava di un legno vecchio e degradato. Non c'era i visibili segni del tempo che portavano il legno a rovinarsi lentamente, sembrava come se quel legno fosse stato montato già in stato di degrado, e che poi il tempo avesse accelerato le pratiche. Quando poi si concentrò sul terreno non vide inizialmente niente di particolare, sembrava effettivamente terra arida e priva di forme di vita alcune. Solo facendo il giro di tutta la casa, una volta sul retro avrebbe trovato qualcosa degno di attirare la sua attenzione. Proprio dove il terreno toccava l'abitazione, segnando il "confine" della casa avrebbe visto un piccolo filo d'erba. Era piccolino, come se fosse germogliato da poco, ed era visibile solo grazie ad un'analisi attenta. Contrariamente alla logica il filo d'erba tendevo verso il legno della casa, quasi a volersi appiccicare ad esso, e non invece verso l'aria e la luce. Se avesse deciso di prenderlo si sarebbe mostrato come un classico filo d'erba, mentre se avesse preso in mano tutta la zolla questa sarebbe diversa dalle altre. Per la stragrande era sempre terra arida, ma all'interno c'era delle tracce come di bagnato e di umido, come se un tempo ci fosse stata della terrà di qualità. Infine, se si fosse abbassato per raccogliere la zolla di terra, avrebbe sentito per un piccolissimo istante una sorta di ronzio. Fu velocissimo, giusto il tempo di lasciargli il dubbio della consapevolezza, quel dubbio tale non farti dormire la notte. L'aveva sentito davvero, o era stata solo un'impressione ?
Per una decina di minuti buoni nessuno avrebbe risposto alla compagnia. Se invece fossero rimasti attorno alla casa cercando altri indizi, dopo circa una decina di minuti avrebbero sentito una voce femminile, che lasciava una sensazione meccanica dietro di se, emettere un sonoro grido:
ANDATEVENEDopodichè, nessuno avrebbe mai più risposto solo per il momento. Se avessero cercato non avrebbero trovato altre porte sul retro. C'erano solamente due finestre, una per lato della casa, che sembravano particolarmente resistenti. Anche la porta in effetti sembrava resistente, ed i tre avrebbero fatto parecchia fatica se avessero deciso di entrare all'interno con la forza.
A quel punto dovevano solo decidere cosa fare.
La signora, dal tono di voce, non sembrava particolarmente propensa ad accoglierli.
D'altra parte, i tre avevano una missione da portare a termine, dovevano decidere solo come fare.
Attendere ?
Sfondare ?
Trovare una soluzione alternativa ?
A loro l'ardua scelta.. -
.Inoichi Yamanaka » Grado Genin » Energia VerdePost Secondo
La missione era appena iniziata, senza Haruko. Sul posto Ayuuki ed Inoichi avrebbero dovuto trovare un sostituto, ma ad una prima occhiata non videro nessuno. C'era solo un campo desertico ed una casa apparentemente in rovine.
Inoichi cercò di non stupirsi più di tanto da quel particolare, perché in fin dei conti Ayuuki lo aveva informato sulla stranezza di quel luogo.
Egli, dopo essersi tolto il guanto dalla mano destra, accarezzò con il dito la superficie della porta e del muro adiacente. Quello era un gesto che aveva imparato direttamente da suo padre, per controllare la presenza di polvere. Infatti, a seconda della sua presenza, ci sarebbero stati indizi differenti. Egli quella volta ne trovò molta, il dito si sporcò moltissimo, tantè che fu costretto a pulirselo sul pantalone con una sformia infastidita. La sua seconda azione fu quella di controllare il terreno, almeno lì non c'era nulla di strano. Non disse nulla in quel momento. Egli cercò di proseguire quella frettolosa azione investigativa. Allungando il collo e spostanto l'occhio dietro la casa, il ragazzo si sarebbe sentito tentato di andare a controllare anche da quella parte. Nell'orticello della casa, il giovane avrebbe trovato un ragazzo dai capelli bianchi, che riposava tranquillamente in una carriola. Fermatosi di scatto alla sua vista, Inoichi avrebbe schiacciato un rametto sotto il suo piede una volta indietreggiato di un passo. L'albino si alzò e, ancora in uno stato di mezzo tra il sonno e la realtà, chiese che ore fossero. Il biondo non rispose, ma si mise leggermente in difensiva all'inizio, sciogliendosi solo quando il ragazzo si presentò come Youkai, il terzo componente della squadra. Doveva saperlo, l'avrebbero trovato sul campo, non si doveva impanicare subito.
Piacere, Inoichi...
Rispose con ancora un po di diffidenza al ragazzo.
Ayuuki! Ho trovato il nostro compagno di squadra! Disse a voce leggermente alta, affinchè la Genin lo sentisse. Non c'era molta distanza tra di loro, ma l'abitudine di chiamare qualcuno in quel modo lo aveva portato ad alzare il tono di voce.
Lo Yamanaka, aspettando che il ragazzo si dirigesse verso Ayuuki, sarebbe rimasto in quel posto ancora per un po, guardandosi intorno. Come prima, sembrava tutto normale. Tutto, tranne per un piccolo particolare.
Il ragazzo aveva notato un filetto d'erba per terra, lo aveva visto quasi per caso mentre il suo occhio attento perlustrava un po tutti gli angoli. Per i primi istanti non gli aveva dato importanza, infatti si voltò dall'altra parte, ma subito dopo rigirò la testa. Si abbassò e guardò quel filo verde con interesse. Era molto strano che qualcosa potesse germogliare in quell'aridità. La sua punta non tendeva verso il sole, ma verso la casa. Inoichi non ci badò attenzione, perché si prestò a raccoglierlo subito nella sua mano. Si alzò e si diresse verso i suoi compagni.
Ancora nessuna risposta, Ayuuki?
Disse alla sua amica con lo sguardo fisso sull'abitazione.
Ecco qui!
Inoichi mostrò il filo d'erba che aveva raccolto poco prima, aprendo il palmo.
Voglio conservare questo filo d'erba, l'ho trovato dietro la casa. E' l'unico che ho trovato, l'unico. Non sembra naturale, non sò... concluse con un tono esitante, tenendo ancora un po per se i pochi indizi che aveva trovato. Prima di farlo, infatti, aveva alzato la mano verso il muro della casa ed aveva cercato di fare un po di forza e pressione. Poi, diede qualche pugno al muro, alla finestra (nella quale guardò di traverso ma senza vedere molto) e poi alla porta.
Si ritrasse indietro di un passo e si voltò sorridente verso i due Genin.
Dunque, qui c'è sicuramente qualcosa di strano. Non so, mi puzza di arti Ninja. Sapete... fece una pausa per aumentare la suspance, nel caso ci fosse stata C'è moltissima polvere sulla porta e sul muro, cosa molto strana considerando il fatto che la casa si trova in un luogo con così tanto vento. mostrò il palmo della mano destra, con la quale aveva appena toccato l'abitazione. Inoltre la struttura della casa è molto più resistente di quanto sembra. Pare che stia per rovesciarsi su se stessa, invece al tatto è abbastanza stabile... ed infine quel filo d'erba, ripeto, FILO, era lì per terra, da solo, avete mai visto un solo filo d'erba da qualche parte? Mi sembra strano anche perché questo posto sembra inospitale per qualsiasi tipo di vegetazione. si prese una pausa fiato, e si rivolse verso il ragazzo albino: Hai notato qualcosa di strano venendo qui? Qualsiasi cosa, non importa per quanto possa sembrare stupida!
Il ragazzo usava un tono professionale, non si era reso conto della sua serietà mentre pronunciava quelle parole, infatti, una volta finito, gli era spuntato sul viso un sorriso imbarazzato. Poi con quel costume...
A prescindere di come sarebbe andata quello scambio di informazioni tra i tre, tra un paio di minuti un'inquietante voce femminile sarebbe esplosa dall'interno della casa che, fino ad allora, sembrava vuota. Il ragazzo balzò all'aria, senza emettere nessun suono o grido.
Cosa è stato?
Disse, rimanendo fermo nel suo posto, pronto a scoccare le sue frecce.
Lasciò agli altri il compito di agire diversamente.
Inoichi preferiva agire in modo prudente e difensivo quella volta.
Edited by Eldingar - 2/6/2016, 18:46. -
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La capanna
II - Gravità fasulla
Youkai si stiracchiò più volte prima di rendersi conto che quel leggero fastidio al braccio non voleva andarsene. Il braccio sinistro, usato come unico cuscino disponibile, aveva finito per intorpidirsi, causandogli un fastidioso formicolio lungo il braccio.
Ma proprio in una catapecchia doveva vivere questa baldracca, non poteva avere una villetta… E questo?
Sullo stesso braccio, all’altezza del bicipite, vi era una piccola puntura d’insetto. Non fu difficile per lui notarla, avendo le braccia scoperte, ma quel regalino lo fece infuriare per qualche secondo.
Ma che cazzo! Una stupida bestia mi ha punto! Fortuna che mi formicola tutto il braccio, altrimenti sai che prurito? Dannata catapecchia. Vediamo di finire in fretta questa missione.
Disse tutto ad alta voce, facendosi ben sentire dai suoi compari, ignorando che Ayuuki fosse una ninja medico. Se lei si fosse interessata alla cosa, Youkai non avrebbe avuto problemi nel mostrarle la puntura, pur senza risparmiarsi qualche battutina.
Inoichi era tornato dalla sua esplorazione piuttosto sconvolto, con un filetto d’erba in mano e ipotizzando che ci fosse qualche trucchetto ninja attorno all’abitazione. Youkai fece a sua volta la stessa prova della polvere, strofinandola tra le dita in modo da farla scivolare, e controllando se la polverina seguiva le comuni leggi della gravità o se, come iniziava ad ipotizzare, veniva attirata verso l’abitazione. In tal caso, avrebbe commentato facendosi sentire da entrambi:
Trucchetti ninja o no, credo che sia una sorta di campo magnetico… Il filo, sì, anche quello puntava all’abitazione, vero?
Rimase silenziosamente a pensare, dimostrando una serietà che fino ad ora era stata oscurata dal suo fare spensierato; sembrava una persona differente, un vero e proprio professionista concentrato sulla missione, nonostante fino a qualche secondo prima si fosse preso la libertà di trattare con sufficienza i suoi colleghi. Ora sembrava molto più collaborativo, e lo avrebbe dimostrato offrendosi disponibile al lavoro di squadra. Per quanto la serietà di Inoichi unita al suo bizzarro costume da arciere fosse ilare, si limitò a ghignare appena, per poi rispondergli con tranquillità, scuotendo la testa:
Sono arrivato con l’oscurità, l’abitazione era illuminata. Avrei preferito evitare di rischiare così tanto dormendo dietro casa, avrebbe potuto vedermi e prendermi per un criminale, ma dormire nel bosco mi pareva un’idea peggiore. Dovevo presentarmi puntuale in qualche modo.
Dopo che i tre si fossero scambiati tutte le informazioni disponibili, una voce, vagamente meccanica, si fece udire dall’interno, con intenzioni molto chiare.
Qui a Konoha l’ospitalità lascia a desiderare.
Si acquattò verso i suoi compagni, parlando a bassa voce, discutendo sulle sue ipotesi.
Campo magnetico, voce meccanica… Siamo sicuri che ci siano degli umani in quella casa? Non vedo forme di vita in giro. Se c’è davvero qualcuno, dubito che si tratti di un’illusa contadina che a stento fa crescere fili d’erba attorno a casa sua. ...Inoichi, Ayuuki. Le parole dolci non ci faranno entrare, e la forza bruta rischia di rivelarci brutte sorprese. Ditemi che volete fare, io controllo una cosa.
Avrebbe atteso una qualsiasi risposta o altre proposte, e poi avrebbe attuato il suo piano. Posizionandosi davanti alla porta, a circa tre metri di distanza, avrebbe attivatotre sigilli , chiudendo gli occhi. Dopo qualche istante li riaprì, e per qualche secondo brillarono di un porpora intenso, cercando qualsiasi presenza dentro la baracca che, piccola com’era, sarebbe finita per intero nel raggio della sua tecnica, impedendo a chiunque vi si nascondesse dentro di restare anonimo.Malosguardo Villaggio: GenericoPosizioni Magiche: Capra, Serpente, Pecora (3)L'illusione si attiva se l'utilizzatore non percepisce le vittime e questa sono presenti entro 12 metri dall'utilizzatore. Le vittime si sentiranno percepite e osservate dall'utilizzatore e non potranno più eseguire movimenti furtivi per 1 round.
L'efficacia è pari a 30.Tipo: Genjutsu(Livello: 3 / Consumo: Mediobasso ) [Da studente in su] SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 8/10
Slot Tecnica: Malosguardo
Edited by Waket - 3/6/2016, 15:48. -
**Kat**.
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Inospitalità
III
Le ricerche del gruppo di shinobi avevano dato alcuni esiti positivi, ma li stavano anche conducendo su delle idee errate. Per quanto i tre avrebbero cercato di rivelare o scoprire un campo magnetico nelle pareti della casa ogni loro tentativo sarebbe andato vano. Lo spiede non venne minimamente attratto, nè tanto meno qualsiasi altro genere di arma metallica avrebbe avuto effetti migliori. Anche la polvere, una volta staccata dalla superficie delle pareti sarebbe tranquillamente caduta a terra. Anzi, quando Youkai fece la sua prova, nel posare il dito per "raccogliere" un po' di polvere ne fece involontariamente cadere parecchia. Un minimo movimento, un piccolo spostamento d'aria e tutta quella attorno alla zona dove aveva posato il dito cadde, con facilità sorprendente.
Per quanto riguardava invece l'analisi accurata che la Fuyutsuki fece prima sul segno sul braccio del suo compagno, e poi sul filo d'erba non portarono ad indizi particolarmente rilevanti. Per quanto riguarda il braccio di Youkai c'era solamente un piccolo segno rosso, preciso e leggero. Guardandolo con l'attenzione di chi sa maneggiare gli attrezzi del mestiere e di chi nella sua vita l'ha fatto più di una volta, la ragazza avrebbe capito immediatamente che il segno rosso era il risultato della puntura di un ago, e non di un insetto. Poteva essere una iniezione così come un prelievo, ma indubbiamente non era di natura animale. Ad ogni modo, dopo le medicazioni della giovane Capo-Team il fastidio al braccio migliorò considerevolmente. L'analisi del filo d'erba non portò invece a risultati di minimo rilievo, era solo un filo d'erba che sembrava necessitare di molta acqua. Ad ogni modo, nell'eseguire le operazioni per staccare il filo d'erba e metterlo meticolosamente all'interno della boccetta Ayuuki avrebbe notate anch'essa come la parte di terra attorno al filo non sembrava minimamente far parte dell'ambiente circostante. Non era asciutta e secca come avrebbe dovuto essere.
Non vogliamo ospiti, andatevene. Qui non c'è nessuno. Non lo dirò un'altra volta.Nuovamente quella voce semi meccanica della donna, che non sembrava proprio intenzionata a volerli ricevere ed offrire loro un te, e che terminò il suo monito con una mica tanto velata minaccia. Ad ogni modo, se i due componenti del gruppo avessero seguito gli ordini del capo e avessero continuato la perlustrazione attorno alla casa non avrebbero trovato ulteriori finestre o porte d'accesso. Le uniche " entrare " erano le due finestre che avevano già trovato, e la porta principale. A quel punto Youkai fece la sua illusione, lui non vedeva la vittima, e quindi non seppe mai cosa successe, se la donna ed altri eventuali ospiti erano stati colpiti dalla sua tecnica o meno. Ciò che accadde dopo avrebbe però potuto dargli un indizio.
Una decina di minuti dopo il monito della donna tutti e tre, ovunque fossero stati intorno alla casa, avrebbero potuto sentire un debole ronzio, che ricordava un ingranaggio che si metteva in moto. Sarebbe durato una decina di secondi, ed i tre potevano tranquillamente capire che avevano potuto notarlo solamente visto l'incredibile silenzio della zona, dove l'assenza totale di vento, persone e rumori animali permetteva un silenzio quasi assoluto. Un secondo dopo quel debole sibilo invece avrebbero visto tutti i vetri della casa oscurarsi totalmente, e solo a quel punto probabilmente si sarebbero sentiti in colpa di non aver pensato di guardare all'interno prima, cercando un qualche indizio. I vetri adesso erano totalmente neri, per quanto vicino i tre fossero andati avrebbero solamente potuto "specchiarsi" sugli stessi, senza notare niente di particolare. Invece, rimanendo vicino alla casa se qualcuno di loro avesse avuto dei sensi particolarmente affinati avrebbe potuto sentire il rumore di alcuni passi che si muovevano all'interno dell'abitazione. Erano passi volutamente lenti e leggeri, come se qualcuno all'interno si stesse muovendo furtivo. Seguendoli, i passi si sarebbero spostati da una parte all'altra della casa, e per poter seguire il loro movimento colui che ascoltava avrebbe dovuto muoversi anch'esso lungo il perimetro, difatti se non si fosse mosso non sarebbe riuscito, da fuori, a sentire tutto il percorso. Ad ogni modo, una volta attraversata tutta l'abitazione la persona all'interno sembrò tornare verso il centro della casa, ed a quel punto ogni rumore scomparve di nuovo.
Non c'era nulla che i tre avrebbero potuto trovare ancora, per quanto le loro indagini potessero essere accurate intorno alla casa.
Se però avessero avuto la costanza di attendere, dopo un paio d'ore sarebbe arrivata una folata di vento incredibilmente forte che li avrebbe sbilanciati fortemente. Solo delle persone allenate sarebbero potute rimanere in piedi senza andare faccia a terra.
La prima cosa che i tre notarono era stata la totale assenza di avvisi della folata. Sembrava innaturale, non c'era stato nessun rumore nell'aria ad accompagnare la folata di vento, era arrivata tutta d'un tratto, quasi come se qualcuno di invisibile li avesse spinti verso terra, senza emettere alcun rumore.
L'altra cosa che poterono notare, ed era forse molto interessante, fu che la polvere attorno alla casa adesso era tutta per terra. C'era una quantità incredibile di polvere per terra, mentre invece la casa adesso sembrava quasi perfettamente pulita.
Come poteva allora esserci tutta quella polvere se questo posto aveva delle folate di vento del genere ?
I ricordi di Youkai, arrivato sul luogo la sera prima avrebbero potuto aiutare in questo frangente, e se ci avesse pensato il ragazzo però non sarebbe stato in grado di ricordare polvere particolare o strane cose per terra. Ad ogni modo, ricordava con certezza che durante la notte più di una volta aveva avuto il tipico sgrisolo dovuto alle folate di vento che avevano disturbato il suo sonno.
Edited by lNearl - 4/6/2016, 14:34. -
**Kat**.
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.Inoichi Yamanaka » Grado Genin » Energia VerdePost Terzo
Il trio di giovani Ninja continuava nel suo intento di portare a termine quella particolare missione investigativa. Non c'erano molte cose su lavorare, la possibilità di trovare degli indizi corposi riguardo la scomparsa del marito di Onoko-san era bassa, d'altro canto nemmeno lei rendeva il lavoro facile ai ragazzi. Sembrava che si fosse barricata in casa, attivando la modalità "fastidiosa vecchiaccia". Se infatti all'inizio il suo urlo era risultato spaventoso per le orecchie di Inoichi, la seconda volta che parlò fece innervosire l'animo calmo del biondo del team. Egli odiava perdere tempo, ma più di ogni altra cosa odiava non poter soddisfare i suoi bisogni primari quali il mangiare, il bere e fare la pipì. Aveva percorso insieme ad Ayuuki ben tre ore di viaggio ed aveva sperato che al loro arrivo essi sarebbero stati accolti come si deve, ma così non fu. E di sicuro non avrebbe fatto pipì dietro un albero senza aver poi la possibilità di lavarsi le mani!
Non vogliamo ospiti, andatevene. Qui non c'è nessuno. Non lo dirò un'altra volta.
... cosa? Ragazzi questa qui si prende beffe di noi! trovava assurdo il fatto che erano stati chiamati per aiutare una vecchia signora e, che proprio lei gli invitava di andar via. Il ragazzo non riusciva a capire la logica di quel ragionamento. Anzi, non riusciva a capire più niente. Dalla numerosa quantità di polvere trovata sul muro, al dubbio filo d'erba trovato dietro la casa fino al comportamento misterioso della donna. Era frustrante!
Inoichi-kun.. continua a perlustrare la zona. Non trascurare nessun dettaglio!
Ayuuki, qui non c'è niente! Tutta desolazione! Dobbiamo cercare di parlare con la donna, non troveremo nessun indizio sulla scomparsa di suo marito andando in giro a fare i detective...
Non voleva utilizzare un tono sgarbato con la sua amica (forse nemmeno lo fece), ma voleva concentrarsi sulla informazioni che possedeva la donna. Inoichi era pure l'unico del gruppo con qualche abilità investigativa in più, ma non si considerava molto bravo; sarà stato per la sua insicurezza o per il fatto che si sottovalutava spesso, solo che credeva comunque che Onoko-san sarebbe stata molto più d'aiuto per il gruppo. Infatti, era stata Ayuuki ad aver scoperto due cose interessanti; il fatto che il filo d'erba non era di quei campi e la misteriosa puntura di Youkai.
Anche egli dopotutto ci provò a scoprire qualcosa, utilizzando una specie di tecnica di localizzazione. Lo Yamanaka però non si rese conto a che cosa servisse quel jutsu, infatti qualche secondo dopo la sua esecuzione chiese:
Trovato qualcosa?
Sembrava di no -rispose il ragazzo nella sua mente, vedendo che non ci furono segnali particolari.
Misteri dopo misteri, dopo un paio di minuti il gruppo sentì una specie di ronzio che durò per una manciata di secondi. A quel punto sembrò che la Fuyutsuki riuscì a percepire dei passi grazie ai suoi sensi sviluppati. Se Inoichi si fosse ritrovato in prossimità della casa, lo avrebbe sentito anche lui, ma in quel momento si era seduto su una grossa pietra qualche metro di distanza, con i gomiti sulle ginocchia e le mani che sorreggevano un muso di disapprovazione. Osservava la sua amica che faceva il giro della casa.
Andiamo! Mi sento così ridicolo a stare qui! Perché non vuoi uscire ed aiutarci ad aiutarti, maledetta trollona? non aveva badato a tenere un tono calmo, anzi, stava veramente iniziando a spazientirsi. Si alzò di scatto e si avvicinò con dei passi appositamente rumorosi in direzione dei suoi compagni.
Anche Youkai sembrava spazientito, ma alla ragazza azzardò una proposta, cercando di calmare gli animi dei due.
Io no... non saprei come potremmo fare a non attirare l'attenzione se volessimo entrare in una casa così piccola consapevoli del fatto che ci sia una persona dentro molto prudente e difensiva. Inoltre, starà probabilmente ascoltando le nostre conversazioni. rispose in modo calmo, socchiudendo gli occhi in cerca di una soluzione ed ascoltando un'eventuale risposta del terzo membro del gruppo.
A quel punto il biondo provò ad interagire proprio con Youkai.
Qui i vetri si sono oscurati, non possiamo più vedere nulla. Prima quando abbiamo toccato la casa abbiamo sentito un'inaspettata resistenza. Strano, no? Però... sono solo vetri dopotutto, ed anche quella porta potrebbe essere facilmente distrutta grazie alla forza di Ayuuki. Ah, approposito, non farla arrabbiare! Ti può mettere al tappeto con un solo pugno! concluse, cercando di sdrammatizzare per quel che poteva con una breve risata ed un preoccupato sorriso.
A quel punto, se il ragazzo avesse acconsentito, sarebbe andato intorno alla casa e nelle vicinanze, provando comunque controvoglia di trovare qualcosa che gli potesse aiutare. Egli cercò intorno alla casa pure qualche rubinetto o qualche segno d'acqua. Se l'avesse trovato, il suo umore sarebbe migliorato, restando comunque con il bisogno di fare pipì in un luogo igienico e chiuso. Il luogo si alternava tra momenti di silenzio assoluto con improvvise folate di vento, anche questo dettaglio particolare che tuttavia non fece scoccare nessuna scintilla nel cervello del biondo. Allontanandosi di massimo 50 metri dalla casetta, il Genin avrebbe utilizzato nuovamente le sue abilità investigative sul campo.Investigatore Investigatore [1] Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore. Occhio di Falco Occhio di Falco [1] Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.
SE ritornando dopo un'ora circa dalla sua amica ella avrebbe detto che non c'era presenza di nessun Genjutsu intorno alla casa, egli avrebbe risposto:
Non fa niente Ayuuki, non ci restano molte possibilità allora. Dobbiamo provare con le maniere forti. Aveva posato una mano sulla spalla della ragazza e le aveva parlato con calma, perché non aveva motivo di sfogarsi sulle altre persone, soprattutto sulla persona che lo aveva salvato mesi fa da un pazzoide religioso!
Dopo un po di tempo sarebbe arrivata una potente folata di vento in direzione della casetta, colpendo di conseguenza anche il trio. Quando questo successe, Inoichi si trovava in piedi frontalmente rispetto al vento. Era sovrappensiero, per questo la folata lo fece cadere a terra senza che lui potesse reagire. Cadde sulla spalla destra, allontanandosi di un metro dalla sua postazione. Aveva posato l'arco e la faretra su una pietra nelle vicinanze, liberandosi dal peso in eccesso.
Nel cadere, egli sbattè la testa per terra, che gli provoco un po di dolore e stordimento [-1 Leggera alla testa].
Non riuscì a capire quanto tempo rimase per terra dolorante, infatti non vide come gli altri due reagirono alla potenza del vento. Sicuramente, come aveva detto anche la Genin, c'era lo zampino di qualcuno dietro tutti questi misteriosi avvenimenti. A quel punto, la furia della ragazza sarebbe esplosa. Niente più misurato controllo. Era tempo di passare all'azione.
Quando lo Yamanaka si rialzò, guardo la sua amica come un camion contro la casa, il suo pugno avrebbe tentato di sfondare la porta, gettando nella spazzatura le buone maniere.
Vedi, che ti avevo detto? Non la fare arrabbiare!
Disse il ragazzo a Youkai, usando un tono ironico ma al tempo stesso risoluto.
In piedi, era andato velocemente a riequipaggiarsi con arco e freccie, riposando poi la mano restra alla testa ancora dolorante. A quel punto, si sarebbe preparato all'azione, pronto a scoccare le sue frecce, teneva nella mano sinistra il suo arco, diretto verso il basso.
SE anche l'irruzione in casa fosse fallito, i ragazzi si sarebbero ritrovati costretti ad agire diversamente. Così come pattuito, essi si sarebbero nascosti alla vista della donna (Inoichi si nascose insieme ad Ayuuki), in attesa che uscisse allo scoperto. A quel punto, aprofittando del momento di calma, il giovane avrebbe raccolto il Chakra da tutto il corpo e lo avrebbe concentrato verso le mani che avrebbero iniziato ad emanare una luce verdognola dalle proprietà guaritive. Con entrambe le mani circondate di Hikariton, lo Yamanaka avrebbe tentato di curare la sua ferita alla testa, posizionando appunto le mani in prossimità del danno.[Slot Tecnica I: Tecnica delle Mani Curative: Cura 1Leggera: -1Basso.] Tecnica delle Mani Curative - Shousen Jutsu Villaggio: GenericoPosizioni Magiche: ToccoL'utilizzatore può ripristinare l'energia vitale guarendo i danni e status. La vitalità non verrà ripristinata, non rigenera arti amputati o organi interni distrutti, gli oggetti presenti all'interno delle ferite non sono rimossi. È possibile guarire ferite differenti, entro la Guarigione Massima; è possibile alleviare ferite d’entità superiore la Guarigione Massima. Tipo: Ninjutsu - Hikariton(Livello: 3 / Consumo:Basso per Leggera guarita ) [Guarigione Massima: Leggera per grado] SPOILER (clicca per visualizzare)Inoichi Yamanaka
Energia Vitale: 29/30 Leggere (30/30 se considerata l'ultimo "SE")
Vitalità: 11/12 Leggere
Chakra: 29/30 Bassi
Slot Azione I: ///
Slot Azione I: ///
Slot Azione III: ///
Slot Difesa I: ///
Slot Difesa II: ///
Slot Difesa III: ///
Slot Tecnica I: Tecnica delle Mani Curative
Slot Tecnica II: ///. -
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Compromessi
III - O esci tu, o entro io
La Fuyutsuki chiarì il suo posto nel team, al quale Youkai rispose con un piccolo ghigno, seguito da un leggero inchino:
Beh, non vedo l’ora di vedere le tue abilità in azione allora.
Abilità che non tardarono a farsi notare, almeno una parte di loro. La ragazza si dimostrò una premurosa infermierina, medicando il braccio del giovane e facendo passare del tutto il formicolìo dato, in teoria, dall’averlo malamente usato come cuscino. Mentre la giovane si occupava del teorico pungiglione, l’albino la provocò con qualche battutina maliziosa, per poi impetrirsi quando la kunoichi gli rivelò che si trattava di una puntira artificiale.
...Che COSA?
Youkai portò le mani ai capelli, imprecando a bassa voce. Li strinse, nervoso, sfogandosi poi verbalmente contro Onoko:
Stupida puttana!! Hai tentato di avvelenarmi? O peggio, hai il MIO sangue?! Stupida vecchia, questa è diventata una questione personale.
Era davvero infastidito, sapeva che ciò che era successo era tutta colpa sua, addormentarsi così vicino la casa era stata una mossa forse un po’ troppo azzardata, ma al momento preferiva far ricadere tutte le colpe sulla vedova, non essendo previsto che avesse materiale medico in casa adatto a produrre veleni o chissà cos’altro sfruttando il suo sangue.
Lo scoprire che la teoria del campo magnetico era troppo azzardata lo riportò alla ragione. La rabbia non lo avrebbe aiutato a concentrarsi a dovere, e se voleva delle risposte, doveva raggiungere Onoko. Peccato che anche la sua tecnica fu in parte fallimentare, poiché non riuscì a percepirla come sperava.
Dannazione… Questa donna è tutto meno che una civile. Deve aver usato una qualche tecnica di rilascio, non riesco a percepirla come dovrei.
Ayuuki fortunatamente si premonì di percepirla, anche se, forse troppo concentrata, non condivise la sua scoperta con il resto del gruppo.Se il rilascio non avesse funzionato, I tre si sarebbero riuniti per pensare ad una strategia, e la leader chiese speranzosa all’albino se quest’ultimo se la cavava con gli scassinamenti. Lui sussultà appena: sicuramente era più abile di un comune civile, essendosi allenato per via delle sue numerose marachelle al villaggio nello scassinare porte o finestre di piccoli negozi per procurasi qualche spicciolo o del cibo a sbafo. Giusto il minimo per sopravvivere, non era un vero e proprio criminale, solo un poveraccio che ancora non guadagnava abbastanza con le missioni.
Beh. Si scrocchiò mani e collo, sicuro di sé. Non sarò il migliore in circolazione, ma posso sicuramente tentare. Diciamo che un po’ di esperienza l’ho fatta. Ah, con permesso.
Data la capigliatura di Ayuuki, era impossibile che quest’ultima non avesse almeno una forcina tra i capelli, che venne rimossa con cura, pronta ad essere utilizzata come attrezzo di scasso. Piazzandosi davanti alla porta, aprì la forcina infilandola con cura nella serratura, e facendosi aiutare con l’udito, cercò di sbloccare un meccanismo alla volta, in modo da arrivare ad aprire la serratura. Se dopo una buona mezz’ora non fosse riuscito a sbloccare nulla, si sarebbe spostato sulla finestra, cercando se ci fosse una serratura esterna e tentando di scassinarla allo stesso modo.Se lo scassinamento non fosse andato a buon fine, Youkai avrebbe gettato l’ormai rovinata forcina a terra, ringhiando verso la porta. Condivideva la rabbia con Inoichi, che seppur leggermente più controllato, probabilmente visto il suo buonismo, era evidentemente spazientito. Quest’ultimo si premonì di dargli un consiglio su Ayuuki, temendo rischiasse di ricevere una sonora batosta se proseguiva con il suo atteggiamento, reazione che fece ridacchiare l’albino, che si chinò verso il biondo sussurrandogli il suo “segreto”:
Vedi, Ino… Le donne devi farle arrabbiare, altrimenti non saranno mai interessate a mostrarti il loro lato migliore pur di farti cambiare idea. E’ tutta strategia.
Gli fece l’occhiolino, rasserenato da quella piccola parentesi.
Beh, non ci resta che aspettare. Prima o poi dovrà uscire, e noi saremo pronti ad accoglierla.
Fece scrocchiare le mani, facendo ben intendere ai suoi compagni cosa intendesse.
Dopo non troppo tempo, una folata di vento prese i tre alla sprovvista: Youkai estrasse rapidamente due kunai, cercando di piantarli nel terreno, posizionandosi controvento e far presa per tenersi sul posto. Se non ci fosse riuscito, sarebbe ruzzolato per un paio di metri, rannichiandosi per limitare i danni.
C’è altro?! Gridò, alzandosi con vari lividi addosso. Scrollandosi di dosso il terriccio, si avvicinò a passi pesanti verso la casupola, quando la rabbia di Ayuuki, fin’ora sopita, venne fuori, accanendosi con violenza sulla porta. Youkai si irrigidì, ascoltando l’avvertimento di Inoichi intimidito.
Credo… credo ascolterò il tuo consiglio.
Bugia. Non sarebbe mai riuscito a trattenere le sue battute, pur sapendo il rischio a cui andava incontro.Se l’attacco alla porta fosse riuscito, Youkai si sarebbe precipitato verso il buco appena creato, senza però mettere effettivamente piede in casa ma osservandone prima gli interni. In caso contrario, avrebbe atteso assieme agli altri due che l’anziana uscisse, poiché non sarebbe riuscito a pensare ad altro.. -
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Trappole
IV
Le parole rivolte alla vecchia non ebbero alcuna risposta. Nemmeno la tecnica di rilascio messa in atto dalla capo gruppo avrebbe dato alcun risultato, se non un discreto spreco di chakra da parte della Genin. Le ricerche dello Yamanaka attorno alla casa invece lo avrebbero portato a ritrovare attorno alla casa una piccola zolla di terra umida. Un normale osservatore non se ne sarebbe accorto, ma la differenza di colore data dalla maggiore quantità di acqua nella terra, e la diversa densità dovuta all'umidità erano state due caratteristiche colte dal giovane raffinato. Non c'era nessun filo d'erba in superficie, ma se avesse aperto la zolla avrebbe facilmente intuito che c'erano diversi seme e alcuni piccoli germogli. Con il tempo, e dell'acqua forse un giorno sarebbero potute diventare piante, ma per il momento non era niente di più che un semplice pezzo di terra più umido di quella attorno ad essa. A lui valutare se investire del tempo a riguardo.
Per quanto riguarda il tentativo di scassinare la porta, non fu particolarmente felice. Youkai non riuscì a far scattare nessuna serratura con il suo grimaldello improvvisato. DI tutta risposta invece sentì, dopo qualche secondi di tentativi, un piccolo sibilo. Sarebbe durato appena un istante e poi sarebbe scomparso.
Finalmente, dopo aver speso diverse ore attorno alla casa il gruppo capì, forse spaventato dalla forte folata di vento, che rimanere ad attendere e cercare fili d'erba nel terreno non li avrebbe portati lontani. A prendere la decisione fu la capo gruppo, che in perfetto stile assestò un'ottimo colpo alla porta, della quale saltarono con un rumore secco i cardini, mentre la stessa veniva scaraventata all'interno ed impattava contro un muro poco lontano, provocando un forte rumore di lamiera che sbatte. Se volevano passare inosservati la prossima volta avrebbero dovuto inventarsi qualcosa di diverso.
Invece, fu da apprezzare il movimento della capo team volto ad allontanarsi dalla porta dopo averla abbattuta. Fu solamente quello a salvarla dalla piccola esplosione provocata da una trappola. Tutto il team era fuori dal raggio dell'esplosione, e nessuno ne rimase ferito. Forse però, avrebbero capito cosa li aspettava.
Muovendosi attorno alla porta avrebbero potuto spiare gli interni. Non si vedeva molto, le finestre oscurate facevano entrare poca luce nelle stanze adiacenti, che già di per se avevano un arredamento molto austero e poco luminoso. Ad ogni, senza dover fare un passo all'interno i tre avrebbero capito che immediatamente a destra della porta c'era quella che doveva essere la zona giorno. Si intravedeva in lontananza un lavabo ed i fuochi, e davanti ad essi c'era un piccolo tavolo adatto ad una coppia. Non si vedevano ulteriori stanze, nè tanto meno si vedevano raggi laser o fotocellule. Se c'erano altre trappole, erano ben nascoste.
Alla sinistra della porta invece si intravedeva la camera da letto. Era una camera da letto normale, c'era un letto matrimoniale abbastanza spazioso. Il letto però non era stato risistemato, eppure sembrava che si fosse alzata una sola persona, difatti le lenzuola erano scosse solamente dal lato sinistro. Mentre quello destro rimaneva ordinato, con il suo cuscino ed il giusto risvolto delle coperte. C'erano poi i due comodini. Non si vedevano altre stanze, ma probabilmente la camera da letto era collegata con il bagno, indicativamente dal lato opposto a quello in cui si trovava il gruppo.
Dal momento in cui avevano fatto saltare la porta i tre non avrebbero mai più avuto alcuna risposta. Qualsiasi richiamo avessero usato, o qualsiasi genere di negoziazione avessero tentato di mettere in atto non avrebbe dato risposta. D'altra parte, avevano fatto saltare una porta, non potevano certo sperare di ritrovarsi la vecchiate attenderli con un tè caldo.
Ai tre non rimaneva che entrare e perlustrare la casa. In cucina non avrebbero trovato altro che trappole varie, mentre se si fossero addentrati all'interno della camera da letto ed avessero aperto la porta in fondo alla stanza avrebbero trovato una scala che scendeva in profondità. Molto in profondità nel terreno. La scala stessa, e le pareti attorno ad essa erano di fattura ben diversa dal resto della casa. Erano di acciaio, e se avessero provato a tastare si sarebbero immediatamente resi conto di quanto fosse resistente, sintomo che forse ciò che la coppia aveva costruito al piano di sotto era qualcosa che andava ben al di là della loro immaginazione. A loro scegliere se scendere negli abissi di quella casetta abbandonata da dio.
Ad ogni modo, per poter arrivare ad aprire quella porta e trovare la scala, avrebbero dovuto superare tutta una serie di trappole disseminate per il piano terra, che avrebbero trovato in base ai loro movimento. D'altra parte, chi si sarebbe infilato sotto terra senza aver dato una controllata al piano terra ?SPOILER (clicca per visualizzare)Eccoci qui. Vi allego la mappa della casa.
Non fate caso allo schifo della scrittura, già io scrivo male, poi Paint non è proprio un mio alleato.
Ad ogni modo, qui c'è la legende dei simboli.
2 x Stelle Viola ( Quella subito dopo la porta deve ancora esplodere, non è quella già esplosa. ) Sono dei normali tappeti che voi potete vedere tranquillamente.CITAZIONEStelle viola : Tappeto a pressione. Basta passarci sopra perchè esploda.
L'esplosione ha raggio 2 metri. La potenza è pari a 15.
3 x Armadi pieni di gas. I due armadi che ci sono in camera da letto e quello gigantesco della cucina. Per intenderci, I rettangoli con l'esterno in Marrone / Marroncino e l'interno Rosa.CITAZIONEArmadio gas: le ante dell'armadio hanno un sensore. Se qualcuno si muove entro due metri da esse queste si aprono rilasciando un gas velenoso. Il gas ha raggio 3 metri, vel 250.
Chi respira il gas ha un malus di 1 tacca per energia ai Riflessi.
2 x Quadrati con interno viola ( Letto e tavolo della cucina )CITAZIONESensore aspirante: Se l'utilizzatore passa entro un metro e mezzo dal tavolo/ letto il sensore si attiva. Il tavolo / letto Inizierà ad assorbire l'aria attorno ad esso risucchiando tutti i presenti verso se stesso. Il risucchio ha raggio 3 metri. La potenza è pari a 10. Per uscire dal risucchio bisogna spendere uno slot tecnica e medio di Chakra.
Se mentre si viene risucchiati si passa vicino ad altre trappole, queste si attivano.
2 x comodiniCITAZIONEComodini di gas : Se si attiva il risucchio del letto i comodini emetteranno entrambi del gas. Il gas ha raggio d'azione pari a 2 metri. Chi inala il gas sarà Stordito e Scoordinato.
4 x Sedie cucinaCITAZIONESedie : Se attivato il risucchio del tavolo della cucina le sedie esploderanno in tantissime schegge di legno. Ha raggio 3 metri. Potenza 5 ogni sedia. Velocità pari alla vittima - 2 tacche.
Eccoci qui.
Per regolarvi con i metri sappiate che la casa ha una superficie di 30 Mq. Quindi il lato più lungo è 6 metri, quello più corto 5 metri.
Non voglio che vi mettiate a fare le misurazioni in scala, è solo per avere un indicazione di massima.
é lasciato tutto alla vostra onestà.. -
**Kat**.
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Edited by **Kat** - 26/6/2016, 17:14. -
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Trappole
IV - Campo minato
L’esplosione prese Youkai alla spovvista che sobbalzò, pur aspettandosi che la vecchia avesse un qualche sistema di protezione, dato come si era comportata fino a quel momento. Tuttavia era un sistema piuttosto brusco.
Trappole espolosive?! Mio Kami. Ce ne saranno sicuramente altre all’interno…
Con cautela, l’albino fece capolino in casa, osservandosi in giro. Non era granchè arredata, ma la scarsa luce che riusciva a malapena ad entrare dalle finestre rendeva difficoltoso riuscire a muoversi senza rischiare di sbattere da qualche parte, o peggio, cadere in qualche trappola.
Non può essere andata lontano. Ci sarà sicuramente una porta o una botola nascosta.
Acquattato, attese ordini da parte della Fuyutsuki, nonostante le sue precedenti battute sembrava davvero la più portata del gruppo. Non gli dispiaceva seguire i comandi di un superiore se si fidava di esso, ma aveva una missione personale: recuperare la sua boccetta di sangue, o trovare l’antidoto per qualsiasi cosa gli avessero iniettato, anche se riteneva la prima opzione più credibile data l’assenza di effetti collaterali, dopo tutto quel tempo passato.
Accennando ad un saluto militare, approvò i comandi della capa.
Roger.
Davanti all’entrata, un tappeto, che Youkai credeva nascondesse una botola. Prendendolo con delicatezza, lo alzò: se avesse trovato il meccanismo che con la pressione avrebbe dovuto far scattare la trappola, avrebbe evitato di poggiarci di nuovo il tappeto onde evitare di farla esplodere per sbaglio, avvertendo i suoi compagni del meccanismo. Se il meccanismo si fosse trovato dentro il tappeto e fosse quindi nascosto alla vista, l’albino avrebbe semplicemente spostato il tappeto, lasciandolo contro la parete, riparando anche gli altri due dall’ignara trappola.
Niente botola qui. Dove sei, vecchiaccia…
Avvicinandosi alla camera da letto, notò una seconda porta, richiamando a sé il biondino:
Ey, Inoichi! Che hai trovato tu? Non capisco, non riesco a precepire nul-
Il rumore di un’esplosione interruppe il suo discorso. Fortunatamente si trovava nella camera da letto, e gli bastò scostarsi dietro la parete per ripararsi dal botto. Rapidamente, si fiondò verso la Fuyutsuki, appena liberatasi dalla presa, se avesse dovuto aiutandola a rialzarsi.
Stai bene? Diavolo, quella vecchia inizia a darmi davvero sui nervi. Come hai fatto a far scattare quella trappola??
Date le dovute spiegazioni, Youkai avrebbe richiamato il compare all’attezione.
Non avvicinarti a nulla. Non toccare i cassetti. ...Quella è l’unica porta? Non può essere andata da altre parti, se fosse uscita l’avremmo vista.
Ayuuki e il biondino si ingegnarono per far esplodere con la forza la trappola. Youkai, per distanziarsi dal colpo dell’espolosione, finì di fronte all’armadio, facendo scattare la trappola.
MERD-
Si coprì come potè, venendo investito dalla nube tossica. Sperando che gli altri due non fossero stati colpiti dalla nube, estrasse dalla tasca il piccolo antidoto che gli era stato dato in precedenza da Ayuuki, iniettandoselo non appena la trappola esaurì il gas.
Puttana. Con chi crede di avere a che fare.
Determinato più che mai nel volerle fare parecchie domande, alla domanda di Ayuuki rispose con un secco Sì, estraendo il suo accendino con fierezza. Con i due alle spalle, dopo aver aperto la porta diede un occhiata verso il basso, notando come le scale sembravano procedere all’infinito. Deglutì, incerto, prendendo fiato e iniziando a scendere i gradini, con quella piccolissima luce data dal suo accendino.SPOILER (clicca per visualizzare)Non metto in questo post gli schemini con gli status perchè non so se l'antidoto ha effetto oppure no. In caso modifico o li aggiungo nel successivo.