La natura Morta

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    Informazioni Pericolose

    I



    Okono stava tornando da Konoha tirando a fatica il suo carrettino. Era una donna di mezz'età che dimostrava però molti più anni di quanti non ne avesse. La grande quantità di rughe sulla fronte e l'espressione sempre preoccupata la facevano sembrare una nonna. Viveva in una piccola casetta a circa 3 ore di distanza dalla capitale del paese della foglia, non aveva vicini e non c'erano altre zone residenziali attorno a lei. La sua esistenza, anni addietro era felice e spensierata, con suo marito Juishi riuscivano a vivere in maniera dignitosa pur non navigando nell'oro. Lei è nata contadina nel paese del suono, Juishi era invece uno shinobi di basso rango cui l'accademia ancora mandava missive. Si erano conosciuti durante una missione dell'uomo, che le aveva rubato il cuore e l'aveva convinta a trasferirsi. Quando, dopo il terribile fatto Juishi era mancato, lei aveva deciso di rimanere dov'era. D'altronde, era nata nel paese degli esperimenti, aveva visto cose inimmaginabili. A differenza di suo marito non sarebbe impazzita, lei non avrebbe perso il senno così facilmente.
    Passando davanti alla casa la donna si fermò per asciugarsi il sudore che le bagnava la fronte, guardandosi intorno con fare spento. Un'osservatore attento avrebbe potuto notare come i suoi occhi si posavano quasi su qualsiasi punto del mondo, tranne verso quello che restava dell'orticello adiacente l'abitazione. Non serve essere un dottore di psicologia per sapere cosa voglia dire questo gesto incondizionato, o ne aveva paura, o ricollegava ad esso un sentimento doloroso.
    Ad un'occhiata più approfondita si sarebbe potuto notare come quello che restava dell'orticello era mera terra putrefatta, non c'era nemmeno un'erba solitaria, nemmeno l'ortica sembrava voler attecchire. Se qualcuno avesse rigirato la terra non vi avrebbe trovato traccia di un vermicello nemmeno a morire, niente di niente. L'orto era circondato da una recinzione in legno rovinata dalle intemperie. Il cancellino si apriva e chiudeva da solo, probabilmente orfano del gancetto che avrebbe dovuto tenerlo fermo. Il tutto dava alla casa un'idea di abbandono e degrado totale.

    00__Atelier_Rua

    Un forte soffio di vento gelido scompigliò i capelli della donna, sul volto della quale si disegnò un'espressione di puro terrore, lei stessa sobbalzò impensierita quando la porta del cancellino dell'orto sbatté rumorosamente. Con la poca velocità che ancora possedeva riprese i manici del carretto e si affrettò a correre verso casa, in preda ad un'ansia terribile. Entrò all'interno dell'abitazione addirittura con il carretto stesso.
    Solo adesso lo stesso osservatore attendo di prima potrebbe notare come la casa, vista da fuori, sembrava totalmente abbandonata. Senza la donna a stagliarsi sul contorno tutto ciò che si vedeva era una casetta desolata, in mezzo ad un prato giallo e morente, senza vegetazione. Solo sullo sfondo della casa, poteva vedersi in lontananza una collina disabitata. Non serviva avvicinarsi per rendersi conto del fatto che fosse totalmente brulla. Non c'erano alberi, non c'erano animali, non c'era vita.
    C'era solo Onoko.



    L'introduzione è volutamente spoglia.
    Sta a voi decidere se vi trovate sul posto curiosando o meno, di spunti ve ne sono.
    Potete anche decidere si essere alla ricerca di Juishi su ordine dell'accademia, altrimenti potete avere ordine diretto dell'hokage, come volete.

    La regola generale è sempre la stessa,
    tutto ciò che non ho scritto io, è a disposizione vostra.



    EldingarWaket

    Kat non riesco mai a taggarla...
     
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    I ~ Missione d'indagine: Fuyutsuki e Yamanaka²


    O

    rmai le sembrava di passare più ore in Amministrazione che alla Tenuta Fuyutsuki. Rientrava tardi a casa, ed ultimamente non aveva avuto tempo per scambiare qualche parola con Ryuhei-sama, suo padre e capo-clan della famiglia, sui suoi rapidi progressi nella via da Kunoichi. Sapeva che ad ogni convocazione, nell’uomo si accendeva una flebile speranza. Forse la sua discendenza di Shinobi e Kunoichi non era perduta, nonostante il disonore e la vergogna che Ai Fuyutsuki aveva gettato su tutto il Clan. Forse c’era ancora una remota possibilità per riportare agli antichi albori il buon nome dell’intera famiglia.
    Era tutto nelle mani dell’Erede dei Fuyutsuki, del candido bocciolo che pian piano stava fiorendo. All’inizio non aveva dimostrato particolari doti nella carriera da Kunoichi. Era troppo emotiva e non riusciva a canalizzare le sue forze verso un obbiettivo. Ma grazie ai costanti incarichi nei territori del Paese del Fuoco e gli allenamenti al Karyuuken, aveva acquisito una buona disciplina, guadagnandosi la fiducia dell’Hokage.
    Raizen-sama le aveva recapitato personalmente una missiva per convocarla nel suo ufficio. Ultimamente non era un evento infrequente, anzi accadeva sempre più spesso che la ragazza, sotto il nome di Ayuuki o Ikuuya, fosse convocata dall’Amministrazione per un incarico. Quindi non si stupì più di tanto quando lesse l’ennesima missiva con il Kanji del decimo Hokage. Forse desiderava un po’ di tempo per se stessa, da dedicare soprattutto a Natsumi-san, sua madre, che dopo la scomparsa di Ai-chan aveva smesso di sorridere. Ma era una Kunoichi ligia al dovere, o almeno lo era diventata grazie agli insegnamenti di Atasuke-sama ed Oboro-san.
    Dopo aver bussato, entrò nell’ufficio dell’Hokage con il suo solito abbigliamento: Tuta smanicata da allenamento bianca con Zip centrale ed un cappuccio, pantaloncini elasticizzati lunghi fino alla coscia, Calze nere e sandali Ninja bianchi. Indossava il coprifronte che copre il Byakugō no In, fasce da combattimento agli arti, guanti protettivi in cuoio ed un Porta Kunai sulla gamba destra. I capelli erano raccolti in una lunga coda con cinque anelli in ottone.
    - Ohayou Gozaimasu! - Salutò con estremo rispetto Raizen-sama, anche se l’uomo non aveva mai apprezzato troppe formalità. - Raizen! - Finalmente la Fuyutsuki era riuscita a “spogliare” il nome del Decimo Hokage da inutili suffissi onorifici. Le era costato molto mordersi la lingua quando stava per aggiungere il suffisso –sama. Lanciò un lieta occhiata all’uomo dietro la scrivania ed attese eventuali direttive. Un segretario al fianco della carica più importante del villaggio di Konoha le affidò un plico con dei documenti, in cui venivano forniti dettagli sulla missione che le era stata affidata. Doveva collaborare con altri due Genin del villaggio e raccogliere informazioni per la Squadra speciale, anche se non indossava maschera o divisa della Radice. Sembrava una missione molto delicata. - Non la deluderò! - Chinò il capo prima di congedarsi.

    [ … ]

    Un passo svento e ben cadenzato permise alla Fuyutsuki in poco tempo di raggiungere le Porte del Villaggio, attraversando la strada principale. Aveva già memorizzato le poche informazioni sul plico con il Kanji del Fuoco. Doveva indagare su un uomo, Juishi, di cui non vi erano più notizie. L’Hokage desiderava che la Genin raggiungesse quella collina, poco distante dall’abitazione della moglie dell’uomo, su cui erano sopraggiunte alcune voci, strani avvenimenti, forse lampi, morte e desolazione. Eventi inspiegabili su cui la Fuyutsuki non aveva ancora espresso un’opinione. Aveva letto con attenzione tutte le informazioni, anche i nomi dei suoi compagni di Team.
    Haruko Yamanaka, una minuta ragazza dalla chioma fucsia, una tonalità che poco s’intona con il suo Clan, ma che aveva dimostrato buone capacità in Accademia. Inoichi Yamanaka, ragazzino dalla chioma bionda e lo sguardo cristallino, compagno di missione al Villaggio di Artigiani a sud di Otafuku e quasi-vittima sacrificale di un fanatico religioso. Due Yamanaka. Conosceva maggiormente Inoichi-kun, con cui era partita poco tempo prima per una missione umanitaria ai confini del Paese del Fuoco. Era un ragazzo ligio al dovere, ed anche se non possedeva particolare esperienza o capacità nel combattimento, era stato una risorsa preziosa per il Team. Confidava nelle sue capacità ed in un suo miglioramento. Infondo non aveva avuto più modo di parlarci o andare in Missione con lui da quel pomeriggio in ospedale. Invece sulla ragazza dalla stramba chioma possedeva solo dati riportati su un rotolo di pergamena.
    - Ohayoo! - Salutò cordialmente l'unico Yamanaka presente alle Porte del Villaggio. I Due neo-genin erano stati convocati in anticipo al cancello di accesso per le pratiche d’identificazione ed entrata-uscita dal Villaggio, ma era presente solo Inoichi-kun. Nella guardiola in legno ad un lato delle enormi porte di Konoha c’erano i soliti Chuunin incaricati all’identificazione di ospiti, stranieri e Ninja. - Inoichi-kun.. come stai? - A giudicare dal suo aspetto sembrava in forma, forse era anche cresciuto un po’. L’ultima volta che lo aveva visto era in un letto di ospedale per la pericolosa perdita emetica che si era procurato a causa delle ferite riportate in missione.
    Dopo alcuni minuti, tra burocrazia e documenti vari, la Fuyutsuki e lo Yamanaka furono fuori dalle porte del Villaggio. La ragazza decise subito di fare un piccolo breafing sulla missione, prima di partire. - Anche se sono la Genin con più esperienza nel gruppo.. non ci sarà nessun Capo-Team tra di noi due. È giusto che impari a cavalcartela anche da soli ed utilizzare la tua testa, senza sottostare ai miei continui ordini. - Decise di mettere in chiaro subito la cose. Non erano più uno studente. Uscivano dalle sicure porte del villaggio per una Missione d’indagine. - Ora ti fornirò i pochi dettagli della missione: Siamo stati assoldati da Okono-san, una contadina con una piccola proprietà a tre ore di distanza dalla Capitale del Paese del Fuoco, per cercare notizie suo marito, Juishi-san, che non risponde più alle sue missive. Non abbiamo altri dettagli su questa storia, solo dicerie che narrano di eventi strani, inspiegabili che sono accaduti nei pressi della collina che affianca la sua proprietà. - Purtroppo non era molto su cui indagare, anzi non era affatto un buon inizio, ma la Fuyutsuki sperava di partire al più presto per iniziare le ricerche. -Possiedi particolari abilità investigative? In questa missione saranno fondamentali. - I suoi occhi cristallini si soffermarono sul Genin. Confidava nel buonsenso dell’Amministrazione sulla composizione delle squadre, lei non aveva particolari doti in questo campo. Improvvisamente un Chuunin proveniente dal Palazzo dell'Hokage, raggiunge il team e consegna un rotolo di pergamena con il Kanji del Fuoco. La ragazzo legge rapidamente la rettifica di Raizen. - A quanto pare Haruko è stata assegnata all'ultimo momento ad un'altro incarico. Ci sarà un Ninja sul posto che ci aiuterà con le indagini. Se non ci sono domande.. direi di partire subito. Faremo solo una pausa, cerca di mantenere il passo! - Annuì con un sorriso prima d’incamminarsi verso il sentiero.

    [ … ]

    Come pattuito con il Genin si concessero solo una pausa, per raggiungere l’abitazione di Okono-san, moglie di Juishi-san. La Fuyutsuki desiderava iniziare subito le ricerche, preservando quante più ore di luce possibile, prima del sopraggiungere delle ombre del tardo pomeriggio. Si accertò che lo Yamanaka mantenessero il passo di marcia, anche se la ragazza dovette necessariamente adeguarlo alla loro velocità. Non voleva prosciugare le loro energie, quindi concesse una pausa e qualche sosta occasionale di pochi minuti. Allo scadere della terza ora di marcia, attraverso ampie strade commerciali o fitte boscaglie, il Team raggiunse la proprietà di Onoko-san. La contadina abitava in un rudere dalle facciate bianche e con evidenti crepe un po’ ovunque. Apparteneva ad una famiglia di umili origini e probabilmente ora capiva come mai era così preoccupata per la mancata corrispondenza del marito. - Siamo… - La Fuyutsuki ebbe un momento d’esitazione. - …Arrivati! - Lanciò qualche occhiata al Ninja alle sue spalle. Sicuramente anche Inoichi-kun avrebbero notato la desolazione che li circondava, anzi la morte che si respirava in quella proprietà. Il corpo della Genin venne attraversato da una strana sensazione, un brivido. Solitamente i campi del Paese del Fuoco, soprattutto quelli situati in questa zona, erano particolarmente rigogliosi. Konohagakure no Sato era riuscita ad accaparrarsi le terre più fertili delle cinque terre Ninja, ed invece nella proprietà di Onoko-san sembrava non crescere nulla. Era completamente priva di flora e fauna. Non si sentiva nemmeno il cinguettio degli uccelli.
    Sospirò leggermente. - Qui è accaduto qualcosa. - Mise in guardia lo Yamanaka, invitandolo implicitamente a tenere gli occhi aperti.
    Cercò di affinare i propri sensi[Percezione 9]. Circondati da una desolazione totale, da putrida e terra priva di vita, la Fuyutsuki si avvicinò alla porta dell’abitazione. Sembrava anche questa disabitata, ma il plico che conteneva le informazioni indicava questo indirizzo. Doveva essere sicuramente l’abitazione della moglie di Okono-san. Bussò. - C’è nessuno? - Bussò ancora una volta. Intanto iniziò a guardasi intorno, secondo la breve missiva dell'Hokage nei paraggi doveva esserci anche il Ninja inviato come supporto per l'assenza della Yamanaka.




    Edited by **Kat** - 19/5/2016, 10:55
     
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    Inoichi Yamanaka » Grado Genin » Energia Verde
    Post Primo

    A Konoha stava per arrivare l'estate, il che si sentiva dalla temperatura che aumentava sempre di più e riscaldava quel luogo che aveva tanto sofferto di pioggia e neve per un bel po di mesi. La primavera aveva offerto un clima più respirabile, anche per via dell'aumento di ossigeno creato dalle piante fiorenti. Si respirava un'aria buonissima e profumata.
    Quella serata in particolare, c'era un intenso odore di viole appena colte poste in un vaso di una vasta abitazione a due piani.
    Un ragazzo dalla ribelle chioma bionda sedeva al tavolo in cucina, indaffarato, mentre sua madre era nella poltrona a godersi una tazza ti dè davanti al libro che stava leggendo in quel periodo.
    Sul tavolo, laddove Inoichi era occupato, si trovava una faretra, un arco, dieci frecce ed un kit di veleni a forma di un mini-armadio con tanto di settori e fialette riempite.
    Non era diventato Genin da molto ma si era comunque allenato moltissimo e non si poteva dire che non era visibile. La sua forza di volontà era aumentata a tutt'altri livelli, il che si ripercuoteva in un impegno maggiore. Sua madre, in qualche mese, gli aveva insegnato qualche tecnica medica, mentre suo padre qualche tecnica investigativa. Si era anche allenato, insieme ai suoi compagni di squadra (Shikako e Chojiro) con Sarutobi-Sensei. Erano tutti e tre migliorati per quanto riguardava le tecniche di combattimento e strategia. Inoichi soprattutto aveva ripreso un'attività che gli piaceva molto: il tiro con l'arco. Era stato spronato ad allenarsi sulla lunga distanza, vista la sua carenza nel Taijutsu. Infatti, lo Yamanaka stava avvelenando le frecce che possedeva, perché le avrebbe dovuto utilizzare in una missione che avrebbe svolto il giorno seguente. Non più studente ma Genin, sarebbe stato in squadra con Ayuuki Fuyutsuki, che gli aveva salvato la vita mesi fa in una missione umanitaria e con Haruko Yamanaka, la sua vivace cugina che era anche lei diventata Genin da poco.
    Quella sera fu proprio lei a presentarsi alla porta del ragazzo. Fu il padre ad aprire però. Era strano vederlo a casa, perché era sempre in missione in luoghi lontani. L'uomo salutò sua nipote e la invitò in casa.
    Inoichi non si stupì più di tanto quando la vide, perché anche lui avrebbe voluto andare a visitarla prima di domani, solo che non aveva avuto tempo.
    Si era presentata con un paio di costumi.
    Inoichi non sapeva esattamente cosa dire, perché era a conoscenza del fatto che si trattava di una missione seria (forse pure pericolosa) ma era anche certo di una cosa: l'idea gli piaceva molto. Il verde gli donava.
    Fu così che, il giorno seguente, davanti le porte del Villaggio, i due cugini si presentarono vestiti come per carnevale; Haruko come una donna ragno ed Inoichi come Robin Hood (o Green Arrow?)
    Ayuuki! Sto benissimo grazie! E tu?
    Salutò la sua salvatrice con un abbraccio (sempre se questa glie lo avesse concesso) e si mise ad ascoltare i particolari della missione. Aveva storto un po il naso quando aveva saputo che non ci sarebbe stato un Jonin come guida al team, ma era comunque felice che in questo modo i tre ragazzi sarebbero potuti spiccare maggiormente per le loro azioni.
    Sono passati pochi mesi Ayuuki! Non posso considerarmi un investigatore ma comunque sia qualcosa l'ho imparata! Rispose il ragazzo alla domanda della sua compagna.
    Comunque sia, c'era stato un imprevisto. Haruko era stata assegnata ad un'altra missione all'ultimo momento (o, per meglio dire, era stata rimpiazzata). Inoichi ci rimase piuttosto male, perché a quel punto si sarebbe sentito ridicolo ad essere l'unico componente della squadra in costume! Non era lui a decidere, perciò cercò di fare pochi capricci, era consolato dal fatto che ci sarebbe stato un altro Ninja al posto di Haruko, quindi il team non si era depotenziato.

    [...]

    Il viaggio non fu bellissimo. Non che il biondo si aspettasse chissà quale agiatezza ora che era Genin, ma le ore di viaggio erano comunque troppe, nonostante gli allenamenti e la pausa che si erano concessi. Egli, comunque sia, aveva notato che questa volta era stato più resistente, si era affaticato di meno rispetto alla volta scorsa. Portava con se il costume verde, la sua faretra posta con una bretella sulla schiena (contenente 10 frecce avvelenate), l'arco intorno al torso e due Sai posti sulle rispettive cosce. La mascherina che portava sul viso era fastidiosa, perciò se la tolse dopo un po di tempo, contento del fatto che ora aveva una visuale migliore.

    [...]

    Dopo qualche ora di marcia, i due raggiunsero la proprietà di Onoko-san, una povera contadina che abitava in una casa sul punto di crollare su se stessa.
    In quel luogo c'era una tristezza infinita, come se dei spiriti dell'anti-felicità fossero passati a risucchiare tutto quello che c'era di bello. Una volta arrivati lì, Inoichi si inginocchiò per riposare. Allungò una mano lungo il campo privo, con il palmo aperto. Richiuse il pugno e strizzò un occhio. Dopo riaprì la mano, sperando che con quel gesto spuntassero fiori colorati o semplice erba verdissima, come quella di Konoha. Purtroppo, lo Yamanaka non era dotato di floracinesi, perciò si rialzò a malincuore a si posò le mani sui fianchi.
    Dopo qualche secondo di esitazione, Inoichi si avvicinò insieme ad Ayuuki alla porta dell'abitazione.
    A quel punto, il ragazzo avrebbe assottigliato lo sguardo e si sarebbe guardato intorno con più precisione, cercando di prestare attenzione ad eventuali dettagli del luogo che, probabilmente, lo avrebbero portato ad una conclusione per trovare degli indizi. Accarezzò con il dito la porta e la parete e ne osservò la presenza di polvere o qualche eventuali resti. Poi, girò l'occhio intorno alla casa e spostò lo sguardo per terra, abbassandosi di conseguenza. Cercò di studiare l'uniformità del terreno e la presenza di impronte di scarpe. Infine, a prescindere dal fatto che avrebbe capito o meno qualcosa, il ragazzo si sarebbe girato verso la sua compagna, dicendo con un tono normale ma leggermente ansioso:
    Entriamo?
    Utilizzo abilità:


    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.



    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.

    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Edited by Eldingar - 20/5/2016, 17:07
     
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    Soldi facili

    I - Missioni rubate



    I due ninja non avrebbero trovato nessun supporto ad attenderli alla capanna, almeno ad una prima occhiata. Potevano tranquillamente pensare che si sarebbe semplicemente fatto vedere di lì a poco, o forse più tardi, ma la verità era ben diversa, così come il motivo per il quale Haruko non era presente…

    [Il giorno prima]



    Youkai vagava per il villaggio al pari di un barbone vagabondo. Ormai aveva trovato dimora in una casa invenduta dietro al cimitero, arredata con immobili molto gotici, che a quanto pare nessuno voleva poiché ritenuta infestata. Il giovane aveva sfruttato l’aura di terrore per renderla la propria casa in affitto gratuito, pur facendo attenzione a non farsi beccare e mantenere viva la leggenda dell’infestazione; bastava sbattere qualche persiana, scuotere un paio di catene e subito i pochi curiosi che osavano avvicinarsi alla sua preziosa dimora se la davano a gambe.
    Nonostante avesse un comodo tetto sopra la testa, mancavano i soldi per vivere. Non era raro vederlo svignarsela di corsa da un locale dopo aver mangiato a sbafo, talvolta provava persino a far tenere il conto con nomi fasulli. Inutile dire che nella maggior parte dei casi si era ritrovato a dover pulire i piatti per il resto della sera. La cattiva reputazione del quale si stava macchiando non gli andava a genio, perciò si diresse verso l’amministrazione di Konoha, deciso una volta per tutte ad intraprendere una missione.

    Diamine, sono o non sono un fottuto ninja? ...Anche se ancora non ricordo, lo sono stato! Fare una missione potrebbe risvegliare i miei ricordi sopiti!

    Quell’ingenua speranza bastò per convincerlo. Iniziò a spulciare la bacheca, senza trovare nulla che lo isprasse.

    Caccia al ricercato? ...Nah, quelli ci si impiega giorni solo per rintracciarli. Mmh, qualche lavoretto scemo? Uh, no, lui non avrà piacere di vedermi. Lui nemmeno. Ey, ad averlo saputo prima che pagavano così bene per queste stronzate.

    Una voce femminile lo fece distrarre. Due ragazze, di cui una con dei capelli rosa legati con due codini, discutevano riguardo ad una missione. Una missione in una zona piuttosto isolata, una semplice ricerca di indizi, e pareva fosse pagata piuttosto bene. Avvicinandosi con cautela, il ragazzo attese che l’amica della kunoichi si congedasse, prima di piazzarvisi davanti con sorriso sornione.

    HEY! Splendore! Ma guarda un po’, è una vita che non ci si vede, come stai! Hai tagliato i capelli dall’ultima volta, eh?? Dov’eri diretta?

    Youkai iniziò a sommergere di parole la ragazza, fingendo di essere un vecchio conoscente e senza darle modo di chiedere alcun che. Non poteva sapere di aver trovato una preda facile, Haruko aveva amici che non vedeva da secoli e non impiegò molto a bersi la sua storiella. Dopo qualche vaneggiamento, i suoi occhi porpora si posarono sulla missiva che reggeva in mano.

    OH? Questo cos’è? Partecipi ad una missione, eh? Fa vedere... On no, no no no no.

    Le strappò il foglio dalle mani senza troppi complimenti, leggendolo velocemente in modo da vedere se si trattasse effettivamente la missione della quale stavano parlando. Fingendosi corrucciato e pensieroso, vaneggiò tra sé, prima di riprendere a parlare con la ragazza:

    Scusami, zuccherino, mi duole il cuore a dirtelo, ma vedi… Questa missione riguarda la mia povera nonnina. Sai, l’avevo richiesta tempo fa, volevo occuparmene personalmente ma, sai come sono fatti in amministrazione, si distraggono e puf! Danno le missioni alle persone sbagliate. Mi si spezza il cuore a chiedertelo, ma, faresti questo per la mia nonnina? Ha tanta voglia di rivedermi e sono COSì sommerso dalle missioni che riesco a stento ad andare a trovarla.

    Haruko credette alla storiella del ragazzo, con tanto di occhi lucidi ed un grosso abbraccio di conforto, cedendogli la missione senza problemi. Il giorno dopo ella si sarebbe comunque presentata alle mura, dimenticandosi di avvertire il cuginetto che lei avrebbe dovuto partecipare ad una diversa missione, unendosi ad un secondo gruppetto poco distante da loro. Avrebbe salutato il cuginetto con un grande abbraccio, rassicurandolo che i rinforzi sarebbero arrivati in men che non si dica, ed accennando all’essere gentili con una signora anziana.




    Alla capanna però, dopo una rapida occhiata, pareva non esserci nessun ninja della foglia. Addentrandosi nei dintorni della casetta, Inoichi avrebbe visto, giusto dentro l’orticello, in un piccolo spazio coperto da una tettoia rovinosa, un giovane ragazzo, che dormiva scomodamente dentro una carriola senza una ruota. Sarebbe bastata una spintarella od un rumore deciso a svegliarlo, facendolo alzare di scatto con faccia confusa e voce stanca.

    Uhn! Cosa, dove, ci sono, ci sono. ...Aaah, sole… Scusa amico, che ore hai detto che sono?

    Strofinandosi il volto con un braccio in modo da togliere un piccolo residuo di bava e scompigliandosi appena i capelli, dopo una lunga stiracchiata si ricordò della missione, e che la notte precedente aveva deciso di presentarsi direttamente sul luogo, dormendo nel primo angolino che aveva trovato. Non era entrato in casa, arrivando la sera da lontano aveva notato che era illuminata, per cui quatto quatto si era creato uno scomodo letto nel quale riposare fino all’arrivo dei due ragazzi.

    Ah, sì, i due compagni. ...Sono io che sono troppo vecchio per questo tipo di missioni, oppure siete voi? ...Giusto, le presentazioni. Piacere, Youkai.

    Scese dalla carriola con un balzo, finendo di sgranchirsi le gambe, e sentenziando senza sapere come i due fossero organizzati:

    Beh! Qua l’aduto sono io, perciò immagino di essere anche il capo. Tu, zuccherino! Bussa alla porta, iniziamo queste indagini, forza! Non si perde tempo, scattare!

    Il pivello ignorava la differenza di livello tra i due, e probabilmente Ayuuki glielo avrebbe presto fatto notare, ma Youkai si limitò a sorriderle sornione dopo essersi autoproclamato capo della missione.
     
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    Toc Toc

    II




    Il primo ad arrivare fu dunque Youkai, il quale decise saggiamente di aspettare il resto della compagnia dormendo "comodamente" all'interno di una carriola. La sua scelta poteva essere considerata saggia se la spedizione fosse stata ad Otafuku, o presso l'abitazione di un ricco mercante. Probabilmente Youkai pensava di cavarsela allegramente, invece una volta alzatosi per andare incontro al resto del gruppo si sarebbe sentito stranamente intorpidito il braccio destro, quello che più era vicino al muro dell'abitazione mentre riposava sotto la tettoia. Ad un esame più accurato, qualora avesse deciso di togliersi i vestiti, avrebbe trovato sul braccio destro, proprio affianco al bicipite un piccolissimo segno rosso, come di puntura. A parte questa piccola sensazione al braccio il ragazzo si sarebbe sentito normalmente, a lui la scelta di condividere con il resto del gruppo la notizia.
    Ayuuki nel bussare alla porta avrebbe avuto una sensazione strana alle dita. Probabilmente si sarebbe aspettata di impattare contro del mero legno, probabilmente marcio e distrutto come tutto ciò che c'era accanto a loro, ed invece al suo sbattere le dita incontrò un rumore sordo ed il materiale della porta sembrava effettivamente ben più duro di quanto ci si potesse aspettare. Ad un esame più accurato la porta sarebbe effettivamente sembrata di legno, così come l'intera struttura della casa. Ad ogni modo, ovunque il gruppo avesse provato a controllare, la casa avrebbe dato la stessa sensazione, di mero legno mezzo marcio ad un'osservatore superficiale, ma provando a bussare i tre avrebbero invece trovato ad attenderli una struttura particolarmente solida, come se all'interno del legno ci fosse un'anima di metallo.
    Per quanto riguardava invece Inoichi fu lui a poter ottenere gli indizi migliori. Quando passò il dito sulla porta per controllare la presenza di polvere ne trovò molta, moltissima. In realtà molto più di quanto sarebbe stato lecito attendersi da un luogo con tutto quel vento. In effetti il legno stesso della casa, per quanto sembrasse messo male sembrava così quasi artificialmente. Non si trattava di un legno vecchio e degradato. Non c'era i visibili segni del tempo che portavano il legno a rovinarsi lentamente, sembrava come se quel legno fosse stato montato già in stato di degrado, e che poi il tempo avesse accelerato le pratiche. Quando poi si concentrò sul terreno non vide inizialmente niente di particolare, sembrava effettivamente terra arida e priva di forme di vita alcune. Solo facendo il giro di tutta la casa, una volta sul retro avrebbe trovato qualcosa degno di attirare la sua attenzione. Proprio dove il terreno toccava l'abitazione, segnando il "confine" della casa avrebbe visto un piccolo filo d'erba. Era piccolino, come se fosse germogliato da poco, ed era visibile solo grazie ad un'analisi attenta. Contrariamente alla logica il filo d'erba tendevo verso il legno della casa, quasi a volersi appiccicare ad esso, e non invece verso l'aria e la luce. Se avesse deciso di prenderlo si sarebbe mostrato come un classico filo d'erba, mentre se avesse preso in mano tutta la zolla questa sarebbe diversa dalle altre. Per la stragrande era sempre terra arida, ma all'interno c'era delle tracce come di bagnato e di umido, come se un tempo ci fosse stata della terrà di qualità. Infine, se si fosse abbassato per raccogliere la zolla di terra, avrebbe sentito per un piccolissimo istante una sorta di ronzio. Fu velocissimo, giusto il tempo di lasciargli il dubbio della consapevolezza, quel dubbio tale non farti dormire la notte. L'aveva sentito davvero, o era stata solo un'impressione ?

    Per una decina di minuti buoni nessuno avrebbe risposto alla compagnia. Se invece fossero rimasti attorno alla casa cercando altri indizi, dopo circa una decina di minuti avrebbero sentito una voce femminile, che lasciava una sensazione meccanica dietro di se, emettere un sonoro grido:


    ANDATEVENE



    Dopodichè, nessuno avrebbe mai più risposto solo per il momento. Se avessero cercato non avrebbero trovato altre porte sul retro. C'erano solamente due finestre, una per lato della casa, che sembravano particolarmente resistenti. Anche la porta in effetti sembrava resistente, ed i tre avrebbero fatto parecchia fatica se avessero deciso di entrare all'interno con la forza.
    A quel punto dovevano solo decidere cosa fare.
    La signora, dal tono di voce, non sembrava particolarmente propensa ad accoglierli.
    D'altra parte, i tre avevano una missione da portare a termine, dovevano decidere solo come fare.
    Attendere ?
    Sfondare ?
    Trovare una soluzione alternativa ?
    A loro l'ardua scelta.

     
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    La missione era appena iniziata, senza Haruko. Sul posto Ayuuki ed Inoichi avrebbero dovuto trovare un sostituto, ma ad una prima occhiata non videro nessuno. C'era solo un campo desertico ed una casa apparentemente in rovine.
    Inoichi cercò di non stupirsi più di tanto da quel particolare, perché in fin dei conti Ayuuki lo aveva informato sulla stranezza di quel luogo.
    Egli, dopo essersi tolto il guanto dalla mano destra, accarezzò con il dito la superficie della porta e del muro adiacente. Quello era un gesto che aveva imparato direttamente da suo padre, per controllare la presenza di polvere. Infatti, a seconda della sua presenza, ci sarebbero stati indizi differenti. Egli quella volta ne trovò molta, il dito si sporcò moltissimo, tantè che fu costretto a pulirselo sul pantalone con una sformia infastidita. La sua seconda azione fu quella di controllare il terreno, almeno lì non c'era nulla di strano. Non disse nulla in quel momento. Egli cercò di proseguire quella frettolosa azione investigativa. Allungando il collo e spostanto l'occhio dietro la casa, il ragazzo si sarebbe sentito tentato di andare a controllare anche da quella parte. Nell'orticello della casa, il giovane avrebbe trovato un ragazzo dai capelli bianchi, che riposava tranquillamente in una carriola. Fermatosi di scatto alla sua vista, Inoichi avrebbe schiacciato un rametto sotto il suo piede una volta indietreggiato di un passo. L'albino si alzò e, ancora in uno stato di mezzo tra il sonno e la realtà, chiese che ore fossero. Il biondo non rispose, ma si mise leggermente in difensiva all'inizio, sciogliendosi solo quando il ragazzo si presentò come Youkai, il terzo componente della squadra. Doveva saperlo, l'avrebbero trovato sul campo, non si doveva impanicare subito.
    Piacere, Inoichi...
    Rispose con ancora un po di diffidenza al ragazzo.
    Ayuuki! Ho trovato il nostro compagno di squadra! Disse a voce leggermente alta, affinchè la Genin lo sentisse. Non c'era molta distanza tra di loro, ma l'abitudine di chiamare qualcuno in quel modo lo aveva portato ad alzare il tono di voce.
    Lo Yamanaka, aspettando che il ragazzo si dirigesse verso Ayuuki, sarebbe rimasto in quel posto ancora per un po, guardandosi intorno. Come prima, sembrava tutto normale. Tutto, tranne per un piccolo particolare.
    Il ragazzo aveva notato un filetto d'erba per terra, lo aveva visto quasi per caso mentre il suo occhio attento perlustrava un po tutti gli angoli. Per i primi istanti non gli aveva dato importanza, infatti si voltò dall'altra parte, ma subito dopo rigirò la testa. Si abbassò e guardò quel filo verde con interesse. Era molto strano che qualcosa potesse germogliare in quell'aridità. La sua punta non tendeva verso il sole, ma verso la casa. Inoichi non ci badò attenzione, perché si prestò a raccoglierlo subito nella sua mano. Si alzò e si diresse verso i suoi compagni.

    Ancora nessuna risposta, Ayuuki?
    Disse alla sua amica con lo sguardo fisso sull'abitazione.
    Ecco qui!
    Inoichi mostrò il filo d'erba che aveva raccolto poco prima, aprendo il palmo.
    Voglio conservare questo filo d'erba, l'ho trovato dietro la casa. E' l'unico che ho trovato, l'unico. Non sembra naturale, non sò... concluse con un tono esitante, tenendo ancora un po per se i pochi indizi che aveva trovato. Prima di farlo, infatti, aveva alzato la mano verso il muro della casa ed aveva cercato di fare un po di forza e pressione. Poi, diede qualche pugno al muro, alla finestra (nella quale guardò di traverso ma senza vedere molto) e poi alla porta.
    Si ritrasse indietro di un passo e si voltò sorridente verso i due Genin.
    Dunque, qui c'è sicuramente qualcosa di strano. Non so, mi puzza di arti Ninja. Sapete... fece una pausa per aumentare la suspance, nel caso ci fosse stata C'è moltissima polvere sulla porta e sul muro, cosa molto strana considerando il fatto che la casa si trova in un luogo con così tanto vento. mostrò il palmo della mano destra, con la quale aveva appena toccato l'abitazione. Inoltre la struttura della casa è molto più resistente di quanto sembra. Pare che stia per rovesciarsi su se stessa, invece al tatto è abbastanza stabile... ed infine quel filo d'erba, ripeto, FILO, era lì per terra, da solo, avete mai visto un solo filo d'erba da qualche parte? Mi sembra strano anche perché questo posto sembra inospitale per qualsiasi tipo di vegetazione. si prese una pausa fiato, e si rivolse verso il ragazzo albino: Hai notato qualcosa di strano venendo qui? Qualsiasi cosa, non importa per quanto possa sembrare stupida!
    Il ragazzo usava un tono professionale, non si era reso conto della sua serietà mentre pronunciava quelle parole, infatti, una volta finito, gli era spuntato sul viso un sorriso imbarazzato. Poi con quel costume...

    A prescindere di come sarebbe andata quello scambio di informazioni tra i tre, tra un paio di minuti un'inquietante voce femminile sarebbe esplosa dall'interno della casa che, fino ad allora, sembrava vuota. Il ragazzo balzò all'aria, senza emettere nessun suono o grido.
    Cosa è stato?
    Disse, rimanendo fermo nel suo posto, pronto a scoccare le sue frecce.
    Lasciò agli altri il compito di agire diversamente.
    Inoichi preferiva agire in modo prudente e difensivo quella volta.

    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Edited by Eldingar - 2/6/2016, 18:46
     
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    La capanna

    II - Gravità fasulla



    Youkai si stiracchiò più volte prima di rendersi conto che quel leggero fastidio al braccio non voleva andarsene. Il braccio sinistro, usato come unico cuscino disponibile, aveva finito per intorpidirsi, causandogli un fastidioso formicolio lungo il braccio.

    Ma proprio in una catapecchia doveva vivere questa baldracca, non poteva avere una villetta… E questo?

    Sullo stesso braccio, all’altezza del bicipite, vi era una piccola puntura d’insetto. Non fu difficile per lui notarla, avendo le braccia scoperte, ma quel regalino lo fece infuriare per qualche secondo.

    Ma che cazzo! Una stupida bestia mi ha punto! Fortuna che mi formicola tutto il braccio, altrimenti sai che prurito? Dannata catapecchia. Vediamo di finire in fretta questa missione.

    Disse tutto ad alta voce, facendosi ben sentire dai suoi compari, ignorando che Ayuuki fosse una ninja medico. Se lei si fosse interessata alla cosa, Youkai non avrebbe avuto problemi nel mostrarle la puntura, pur senza risparmiarsi qualche battutina.
    Inoichi era tornato dalla sua esplorazione piuttosto sconvolto, con un filetto d’erba in mano e ipotizzando che ci fosse qualche trucchetto ninja attorno all’abitazione. Youkai fece a sua volta la stessa prova della polvere, strofinandola tra le dita in modo da farla scivolare, e controllando se la polverina seguiva le comuni leggi della gravità o se, come iniziava ad ipotizzare, veniva attirata verso l’abitazione. In tal caso, avrebbe commentato facendosi sentire da entrambi:

    Trucchetti ninja o no, credo che sia una sorta di campo magnetico… Il filo, sì, anche quello puntava all’abitazione, vero?

    Rimase silenziosamente a pensare, dimostrando una serietà che fino ad ora era stata oscurata dal suo fare spensierato; sembrava una persona differente, un vero e proprio professionista concentrato sulla missione, nonostante fino a qualche secondo prima si fosse preso la libertà di trattare con sufficienza i suoi colleghi. Ora sembrava molto più collaborativo, e lo avrebbe dimostrato offrendosi disponibile al lavoro di squadra. Per quanto la serietà di Inoichi unita al suo bizzarro costume da arciere fosse ilare, si limitò a ghignare appena, per poi rispondergli con tranquillità, scuotendo la testa:

    Sono arrivato con l’oscurità, l’abitazione era illuminata. Avrei preferito evitare di rischiare così tanto dormendo dietro casa, avrebbe potuto vedermi e prendermi per un criminale, ma dormire nel bosco mi pareva un’idea peggiore. Dovevo presentarmi puntuale in qualche modo.

    Dopo che i tre si fossero scambiati tutte le informazioni disponibili, una voce, vagamente meccanica, si fece udire dall’interno, con intenzioni molto chiare.

    Qui a Konoha l’ospitalità lascia a desiderare.

    Si acquattò verso i suoi compagni, parlando a bassa voce, discutendo sulle sue ipotesi.

    Campo magnetico, voce meccanica… Siamo sicuri che ci siano degli umani in quella casa? Non vedo forme di vita in giro. Se c’è davvero qualcuno, dubito che si tratti di un’illusa contadina che a stento fa crescere fili d’erba attorno a casa sua. ...Inoichi, Ayuuki. Le parole dolci non ci faranno entrare, e la forza bruta rischia di rivelarci brutte sorprese. Ditemi che volete fare, io controllo una cosa.

    Avrebbe atteso una qualsiasi risposta o altre proposte, e poi avrebbe attuato il suo piano. Posizionandosi davanti alla porta, a circa tre metri di distanza, avrebbe attivato tre sigilli

    Malosguardo

    Villaggio: Generico

    Posizioni Magiche: Capra, Serpente, Pecora (3)

    L'illusione si attiva se l'utilizzatore non percepisce le vittime e questa sono presenti entro 12 metri dall'utilizzatore. Le vittime si sentiranno percepite e osservate dall'utilizzatore e non potranno più eseguire movimenti furtivi per 1 round.
    L'efficacia è pari a 30.


    Tipo: Genjutsu

    (Livello: 3 / Consumo: Mediobasso )

    [Da studente in su]

    , chiudendo gli occhi. Dopo qualche istante li riaprì, e per qualche secondo brillarono di un porpora intenso, cercando qualsiasi presenza dentro la baracca che, piccola com’era, sarebbe finita per intero nel raggio della sua tecnica, impedendo a chiunque vi si nascondesse dentro di restare anonimo.


    Chakra: 8/10
    Slot Tecnica: Malosguardo


    Edited by Waket - 3/6/2016, 15:48
     
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    II ~ Cambio di formazione: L'inizio delle indagini


    S

    icuramente la Fuyutsuki immaginava l’incontro con i membri del suo Team in modo molto diverso. In realtà si aspettava di trovare al cancello principale di Konoha ben due Yamanaka e vestiti decentemente. L’amministrazione le aveva fornito un plico di documenti con i dati dei due compagni di Team. Conosceva molto bene Inoichi-kun, e meno Haruko-chan. Ma purtroppo quest’ultima era stata convocata per un altro incarico all’ultimo momento. Anche la burocrazia del Paese del Fuoco in alcuni casi risultava ridondante e confusionaria. Era stata informata di questo improvviso “cambio” davanti al Gate del Villaggio, senza nessun preavviso.
    Al Capo-Team non restava che riorganizzarsi e sperare che il Ninja inviato come supporto già sul luogo delle indagini fosse altrettanto preparato ed utile. Le sembrava quasi di partire per una missione con una grande incognita. Non conoscere l’identità del proprio compagno poteva destabilizzare gli equilibri della squadra. Non aveva avuto nessun plico sulle abilità ed i dati anagrafici dello shinobi in questione.
    Sul volto della Fuyutsuki comparve un’espressione piuttosto pensierosa. Fortuna che c’era Inoichi-kun, che con la sua cristallina spontaneità la salutò con calore e sincero affetto. La Genin non potè far altro che accoglierlo benevolmente ed accettare il suo abbraccio. Dopo tutto quello che avevano vissuto ed affrontato nel piccolo villaggio di Artigiani a Sud di Otafuku si sentiva inevitabilmente molto legata a lui. Si staccò con un cristallino sorriso dallo Yamanaka. - Mi sento sicuramente più sicura, ora che ci sei tu! - Confessò senza nessun imbarazzo. Anche se possedeva un bagaglio di esperienze maggiori del biondino, era fin da subito nato un rapporto empatico. Erano un ottimo team. - Stò bene! - Purtroppo i due Ninja dovettero mettere da parte i convenevoli e mettersi in marcia per raggiungere l’abitazione di Onoko-san.


    [ … ]

    Non appena il Team della Fuyutsuki calcò lo sterile suolo ai piedi della collina, il Capo-Team intuì subito che “qualcosa” era accaduto nella proprietà di Okono-san. Intorno alla recinzione che delimitava le sue terre c’era una desolazione che la ragazza non aveva mai visto prima. Non c’era forma di vita in quell’orto delimitato da una vecchia staccionata. Non sentiva nemmeno il cinguettio degli uccelli. Anzi non c’erano alberi su cui nidificare. La terra, che generalmente in queste zone era fertile e compatta, sembrava piatta e priva di vegetazione. Il silenzio era profondo, quasi sinistro.
    L’unica forma di vita nel raggio di chilometri in quella zona era proprio Okono-san, la donna che ha richiesto una squadra Ninja per ristabilire i contatti con suo marito. Sulla faccenda c’era ancora un velo di mistero. L’unica certezza che la Fuyutsuki scorgeva era la totale mancanza di vita ed opportunità in quelle terre. Juishi-san come poteva sopravvivere di reddita in una terra tanto sterile?
    Lanciò un’occhiata allo Yamanaka, invitandolo alla prudenza, e si avvicinò all’abitazione bianca nella speranza d’incontrare il suo contatto. Inoichi-kun non se lo face ripetere due volte, ed iniziò ad indagare sulla desolata proprietà. Confidava nelle sue capacità investigative. Ma dov’era il Ninja incaricato dall’Amministrazione di Konoha per supportare il Team della Fuyutsuki? Iniziò a guardarsi intorno.
    Fu lo Yamanaka a scovare il “nascondiglio” del Ninja che Konoha aveva inviato come supporto per l’assenza di Haruko-chan. L’uomo se ne stava appollaiato in una carriola nel cortile di Okono-san, forse in attesa dell’arrivo dei suoi compagni di squadra. Sul volto della ragazza comparve un lieto e gentile sorriso per accogliere Youkai-kun. Desiderava collaborare pacificamente con entrambi e creare spirito di squadra fin dall’inizio. - Piacere di conoscerti! Sono Ayuuki Fuyutsuki. - Anche questa volta fu abbastanza rapida ed essenziale nella presentazione. Preferiva mettere da parte le dovute formalità. Ma i suoi buoni propositi vennero demoliti dall’atteggiamento superficiale e spavaldo dell’uomo dallo sguardo violaceo. - Eh? - Inarcò un sopracciglio, cercando lo sguardo anche dello Yamanaka. In quel momento desiderava solo avvolgere con le sue mani il collo dell’albino e strozzarlo con quanta più forza avesse in corpo. Cercò comunque di trattenersi. Si morse il labbro inferiore. Doveva dare il buon esempio ad Inoichi-kun. Si sentiva moralmente ed affettivamente legata a lui e fare una scenata d’isterismo non era il caso. - Oh si.. Mi sono dimenticata d’informarti che l’Hokage confida nelle mie doti di Leader per questa missione d’indagine. - Abbozzò un sorriso. Lasciò intendere che le supponenti pretese di essere il Capo-Team solo per una questione di anagrafe erano naufragate prima del tempo.
    - Quindi.. risolto questo equivoco… Possiedi particolari capacità investigative? Hai già avuto modo di analizzare questo territorio privo di vita mentre attendevi il nostro arrivo? - La Fuyutsuki non sapeva che Youkai-kun aveva passato il tempo a dormire. Ma il ragazzo albino sembrava preoccupato per una misteriosa puntura di un insetto. - Uhm? - I suoi occhi caddero istintivamente verso il bicipite sinistro. - Ti do un’occhiata. Conosco le arti mediche! - Ciò che insospettì maggiormente il Ninja-medico era la presenza del formicolio. - Sei allergico alle punture d’insetto? Hai particolari allergie? - Solite domande di rito, che venivano rivolte ad un paziente in questi casi. Ma dando un’occhiata in giro capì subito che non poteva essere un insetto ad aver punto Youkai-kun. Non c’era vegetazione, fiori o api in giro. Attese con pazienza che il ragazzo le mostrasse meglio il braccio.
    Cercò di utilizzare le sue conoscenze mediche



    Conoscenza Medica (Base) [1]

    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di 1/2 leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.

    per poter analizzare la ferita. C’era un segno rosso, la pelle intorno a quella che sembrava una puntura era arrossata. Con calma la Genin estrasse dal suo Kit di Pronto Soccorso del ghiaccio, garze ed una pinza di piccole dimensioni. Per prima cosa utilizzò un po’ di disinfettante con garza per pulire la puntura e provare a rimuovere l’eventuale pungiglione con movimenti decisi, ma delicati. Con l’aiuto della millimetrica pinza proverebbe ad analizzare la puntura ed accertarsi della reale causa. Era davvero una puntura d’insetto? Poi infine avrebbe avvolto un po’ di ghiaccio in una garza pulita per creare un impacco. - Per precauzione tienilo per alcuni minuti. Ridurrà il gonfiore. - La vasocostrizione poteva ridurre il gonfiore. Avrebbe utilizzato tutte le sue conoscenze mediche ed analitiche per risalire alla causa di quella ferita. C’era qualcosa di strano.
    A quanto punto si avviò verso la porta dell’abitazione nella speranza d’incontrare Onoko-san. Le nocche della mano destra sfiorarono con decisione il legno della porta per poter bussare. Percepì quasi subito quella “strana” resistenza lignea. Non si aspettava un materiale tanto resistente, soprattutto in un’abitazione così malridotta. La Fuyutsuki si aspettava un legno marcio e meno resistente, che ben s’intonava con la desolazione circostante e l’estrema povertà in cui vivevano i contadini in quelle aride terre. C’era qualcosa di strano, qualcosa che sfuggiva ai suoi sensi. Fortuna che c’era l’acuto occhio di Inoichi-kun.
    L’attenzione della Fuyutsuki si spostò sullo Yamanaka, che dopo aver analizzato il cortile ed i campi incolti circostanti tornò con uno stelo d’erba tra le mani. Gli occhi cristallini della ragazza si soffermarono sull’unica forma di vita vegetale ai piedi della collina. - Posso analizzarlo? - Chiese con estrema gentilezza verso il biondino. Anche se aveva messo in chiaro i ranghi gerarchici con Youkai-kun pochi minuti prima, non si sentiva d’imporre la propria autorità su Inoichi-ku. Lo considerava come un compagno di squadra e non un sottoposto. - Ho imparato a riconoscere ogni forma vegetale autoctona del Paese del Fuoco. - Le sue letture di Erbologia nella sede segreta della Radice potrebbero tornare utili all’intero Team. Era abbastanza ferrata in conoscenze da Erborista e sperava di poter riconoscere la classificazione di quel vegetale e capire se fosse autentico o meno. C’era qualcosa di strano in tutta questa faccenda. Maneggerebbe con estrema cura lo stelo d’erba per poterlo analizzare con perizia e rievocare le immagini del suo erbario. Si concesse un paio di minuti per pensare. Sperava di poter trovare qualche indizio grazie alle sue conoscenzeCompetenza Erboristeria – Utilizzo le conoscenze in Erbologia che deriva dalla competenza per la creazione di Veleni ed Antidoti..
    Qualunque fosse stato il risultato di quella minuziosa e precisa indagine, avrebbe estratto dal Kit di Pronto soccorso

    Kit di Primo Soccorso [Vario]

    Si tratta di un set di accessori medici, ad uso unico dei ninja medici. Può essere utilizzato per 10 medicazioni. Richiede le Conoscenze Mediche Base.

    Tipo: Supporto-Supporto

    Dimensione: Piccola

    Quantità: 1

    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 50)

    una provetta abbastanza capiente con due gocce d’acqua per contenere lo stelo d’erba senza danneggiarlo o separarlo dall’umida zolletta di terra. Lo avrebbe inserito all’interno del recipiente di vetro con una pinza per suture, delicata e precisa per non alterare quello stelo smeraldino. Ovviamente non avrebbe richiuso la provetta per evitare di far appassire il vegetale in assenza di ossigeno. Era solo una protezione per garantire l’incolumità di quella prova. Ogni dettaglio poteva essere fondamentale per risolvere quel mistero. - Lo conservo io!- La parte superiore del completo possedeva ampie tasche, che permettevano di custodire meglio la provetta.
    Le osservazioni di Inoichi-kun furono più rivelatrici di quello stelo d’erba. Lo Yamanaka, grazie alle sue buoni dote investigative, era riuscito a captare dettagli estranei alla ragazza. Annuì con serietà alle parole del biondino. Era ancora troppo presto per saltare a delle conclusioni, ma avrebbe sicuramente preso in considerazione la sua opinione. - Hai un buon occhio.. Inoichi-kun! Direi di continuare a cercare indizi in giro. Ho il presentimento che non sia accaduto nulla di buono ai piedi di questa collina. - Sospirò. Sembrava quasi di non essere nel Paese del Fuoco. Aveva studiato minuziosamente la Flora del suo Paese d’origine, eppure non aveva mai visto in nessun angolo del territorio del Fuoco una simile desolazione, così estranea e sospetta.
    Anche Youkai-kun, con espressione piuttosto seria, avanzò alcune ipotesi. Lo sguardo leggermente perplesso della Fuyutsuki si soffermò sull’Albino. - Sicuro? -Lo Yamanaka non aveva parlato di magnetismo o forze attrattive verso l’abitazione, ma la ragazza preferiva non escludere nessuna opzione. Sicuramente quella baracca sembrava piuttosto “strana”. Estrasse uno spiedo

    Spiedi [Distanza]

    Simili a lance di piccolissime dimensioni, gli spiedi sono leggeri, veloci e possono raggiungere massimo 15 metri.

    Tipo: Da Lancio-Perforazione

    Dimensione: Minuscola

    Quantità: 6

    (Potenza: 5 | Durezza: 3 | Crediti: 5)

    , un’arma dalla forma di ago con una lamina metallica al suo interno e si avvicinò prima alle pareti bianche dell’abitazione e poi a porte e finestre. Provò in entrambi i casi ad avvicinarsi alla casupola per testare la sua presunta forza attrattiva. Se davvero ci fosse stata una forza magnetica lo spiedo, lasciato a pochi centimetri dalla superficie, ne sarebbe sicuramente attratto, confermando l’ipotesi dell’albino.
    La Genin intanto attendeva con ansia che la porta si aprisse. Le sue aspettative vennero deluse. Minuto dopo minuto l’angosciante silenzio presente nella proprietà di Onoko-san non svanì. Dall’abitazione non arrivò nessuna risposta. Quindi la ragazza iniziò a passeggiare lungo il perimetro della casupola bianca, cercando di buttare un occhio anche verso le finestre laterali. Si accorse che le finestre erano altrettanto resistenti, costruite con legna non affatto usurata dal tempo. Passarono altri preziosi minuti e dall’abitazione non arrivò nessuna risposta. - Uhm.. eppure l’indirizzo è questo! - Iniziò a mormorare tra sé. Ormai erano passati già dieci minuti e la Fuyutsuki rimaneva imperterrita e caparbia davanti a quella porta. - Le Porte e le Finestre sembrano in buono stato.. a differenza di tutto il resto. - Mormorò ad alta voce.
    Improvvisamente una rauca e meccanica voce invitò il Team di Konoha a lasciare il luogo. Il silenzio che regnava in quel luogo venne improvvisamente interrotto, solo per una frazione di secondo. Non erano soli. Qualcuno abitava nella casupola. - Youkai-kun gira intorno all’abitazione. Cerca un’entrata secondaria. Voglio un resoconto dettagliato di tutto il perimetro: Porte, finestre, vie d’uscita e grandezza della struttura. - Decise di dare i primi ordini in giro. - Inoichi-kun.. continua a perlustrare la zona. Non trascurare nessun dettaglio! - Visto le eccellenti doti dello Yamanaka nell’investigazione, preferiva affidargli un compito adatto alle sue abilità. Invece la Fuyutsuki aveva intenzione di parlare con l’anziana donna che si nascondeva in casa. O almeno a giudicare dalla tonalità e dal timbro della sua voce, apparteneva sicuramente ad una donna.
    - Ohayou Gozaimasu! - Alzò la voce per essere certa che la sua voce raggiungesse l’interno dell’abitazione. - Siamo un Team di Ninja inviati da Konoha per poter indagare sugli strani avvenimenti che sono accaduti intorno a questa collina. - Scandì tranquillamente le sue parole, senza allontanarsi troppo dalla porta. - Stiamo cercando la signora Okono-san. È lei? Sa dove possiamo trovarla? - La Fuyutsuki decise di utilizzare la diplomazia per invitare la donna ad uscire allo scoperto. Forse era semplicemente troppo timorosa o spaventata per fidarsi di tre sconosciuti. La Genin preferì mostrarsi sincera e pacifica per invitare la donna che si nascondeva nella casupola a concederle un minimo di fiducia. - Siamo qui per aiutarla. Per aiutare tutti.. ammesso che ci siano persone ancora in vita in mezzo a tutta questa desolazione. - Non c’era l’ombra di flora e fauna intorno alla collina, a parte il germoglio d’erba individuato da Inoichi-kun. La Genin preferì optare per soluzioni più pacifiche, almeno per ora.


     
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    Inospitalità

    III



    Le ricerche del gruppo di shinobi avevano dato alcuni esiti positivi, ma li stavano anche conducendo su delle idee errate. Per quanto i tre avrebbero cercato di rivelare o scoprire un campo magnetico nelle pareti della casa ogni loro tentativo sarebbe andato vano. Lo spiede non venne minimamente attratto, nè tanto meno qualsiasi altro genere di arma metallica avrebbe avuto effetti migliori. Anche la polvere, una volta staccata dalla superficie delle pareti sarebbe tranquillamente caduta a terra. Anzi, quando Youkai fece la sua prova, nel posare il dito per "raccogliere" un po' di polvere ne fece involontariamente cadere parecchia. Un minimo movimento, un piccolo spostamento d'aria e tutta quella attorno alla zona dove aveva posato il dito cadde, con facilità sorprendente.
    Per quanto riguardava invece l'analisi accurata che la Fuyutsuki fece prima sul segno sul braccio del suo compagno, e poi sul filo d'erba non portarono ad indizi particolarmente rilevanti. Per quanto riguarda il braccio di Youkai c'era solamente un piccolo segno rosso, preciso e leggero. Guardandolo con l'attenzione di chi sa maneggiare gli attrezzi del mestiere e di chi nella sua vita l'ha fatto più di una volta, la ragazza avrebbe capito immediatamente che il segno rosso era il risultato della puntura di un ago, e non di un insetto. Poteva essere una iniezione così come un prelievo, ma indubbiamente non era di natura animale. Ad ogni modo, dopo le medicazioni della giovane Capo-Team il fastidio al braccio migliorò considerevolmente. L'analisi del filo d'erba non portò invece a risultati di minimo rilievo, era solo un filo d'erba che sembrava necessitare di molta acqua. Ad ogni modo, nell'eseguire le operazioni per staccare il filo d'erba e metterlo meticolosamente all'interno della boccetta Ayuuki avrebbe notate anch'essa come la parte di terra attorno al filo non sembrava minimamente far parte dell'ambiente circostante. Non era asciutta e secca come avrebbe dovuto essere.


    Non vogliamo ospiti, andatevene. Qui non c'è nessuno. Non lo dirò un'altra volta.

    Nuovamente quella voce semi meccanica della donna, che non sembrava proprio intenzionata a volerli ricevere ed offrire loro un te, e che terminò il suo monito con una mica tanto velata minaccia. Ad ogni modo, se i due componenti del gruppo avessero seguito gli ordini del capo e avessero continuato la perlustrazione attorno alla casa non avrebbero trovato ulteriori finestre o porte d'accesso. Le uniche " entrare " erano le due finestre che avevano già trovato, e la porta principale. A quel punto Youkai fece la sua illusione, lui non vedeva la vittima, e quindi non seppe mai cosa successe, se la donna ed altri eventuali ospiti erano stati colpiti dalla sua tecnica o meno. Ciò che accadde dopo avrebbe però potuto dargli un indizio.
    Una decina di minuti dopo il monito della donna tutti e tre, ovunque fossero stati intorno alla casa, avrebbero potuto sentire un debole ronzio, che ricordava un ingranaggio che si metteva in moto. Sarebbe durato una decina di secondi, ed i tre potevano tranquillamente capire che avevano potuto notarlo solamente visto l'incredibile silenzio della zona, dove l'assenza totale di vento, persone e rumori animali permetteva un silenzio quasi assoluto. Un secondo dopo quel debole sibilo invece avrebbero visto tutti i vetri della casa oscurarsi totalmente, e solo a quel punto probabilmente si sarebbero sentiti in colpa di non aver pensato di guardare all'interno prima, cercando un qualche indizio. I vetri adesso erano totalmente neri, per quanto vicino i tre fossero andati avrebbero solamente potuto "specchiarsi" sugli stessi, senza notare niente di particolare. Invece, rimanendo vicino alla casa se qualcuno di loro avesse avuto dei sensi particolarmente affinati avrebbe potuto sentire il rumore di alcuni passi che si muovevano all'interno dell'abitazione. Erano passi volutamente lenti e leggeri, come se qualcuno all'interno si stesse muovendo furtivo. Seguendoli, i passi si sarebbero spostati da una parte all'altra della casa, e per poter seguire il loro movimento colui che ascoltava avrebbe dovuto muoversi anch'esso lungo il perimetro, difatti se non si fosse mosso non sarebbe riuscito, da fuori, a sentire tutto il percorso. Ad ogni modo, una volta attraversata tutta l'abitazione la persona all'interno sembrò tornare verso il centro della casa, ed a quel punto ogni rumore scomparve di nuovo.
    Non c'era nulla che i tre avrebbero potuto trovare ancora, per quanto le loro indagini potessero essere accurate intorno alla casa.
    Se però avessero avuto la costanza di attendere, dopo un paio d'ore sarebbe arrivata una folata di vento incredibilmente forte che li avrebbe sbilanciati fortemente. Solo delle persone allenate sarebbero potute rimanere in piedi senza andare faccia a terra.
    La prima cosa che i tre notarono era stata la totale assenza di avvisi della folata. Sembrava innaturale, non c'era stato nessun rumore nell'aria ad accompagnare la folata di vento, era arrivata tutta d'un tratto, quasi come se qualcuno di invisibile li avesse spinti verso terra, senza emettere alcun rumore.
    L'altra cosa che poterono notare, ed era forse molto interessante, fu che la polvere attorno alla casa adesso era tutta per terra. C'era una quantità incredibile di polvere per terra, mentre invece la casa adesso sembrava quasi perfettamente pulita.
    Come poteva allora esserci tutta quella polvere se questo posto aveva delle folate di vento del genere ?
    I ricordi di Youkai, arrivato sul luogo la sera prima avrebbero potuto aiutare in questo frangente, e se ci avesse pensato il ragazzo però non sarebbe stato in grado di ricordare polvere particolare o strane cose per terra. Ad ogni modo, ricordava con certezza che durante la notte più di una volta aveva avuto il tipico sgrisolo dovuto alle folate di vento che avevano disturbato il suo sonno.


    Edited by lNearl - 4/6/2016, 14:34
     
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    III ~ Inospitalità: Tra Realtà ed Illusione?


    I

    l mistero continua ad infittirsi. Le terre di Onoko-san sembravano completamente deserte ed aride. Nessuna forma di vita riusciva a proliferare in un ambiente così inospitale e desolato. Il sesto senso della Fuyutsuki si attivò non appena mise piede su quelle terre prive di vita. L’unica abitazione che sembrava abitata era quella casupola bianca dalla porta ed dalle finestre particolarmente resistenti. C’era qualcosa di strano anche in quella povera e trasandata casupola. Tutto sembrava così strano e misterioso.
    Youkai-kun optò per una ipotesi piuttosto bizzarra, ma che la Genin preferì valutare personalmente. Né lo Spiedo e né qualsiasi altro equipaggiamento metallico che indossava, furono attratti dagli infissi e le pareti dell’abitazione bianca. Bastò un minimo movimento o vuoto d’aria per staccare quella coltre di polvere dalle pareti della casupola. Quindi il presunto magnetismo percepito dall’Albino fu il primo insuccesso delle ricerche del Team.
    Ciò che preoccupò maggiormente la ragazza era la “ferita” che aveva riportato Youkai-kun. Non aveva ancora ben capito come se l’era procurata. Ma sicuramente non era opera di un insetto. Quindi scartò subito il pericolo di anafilassi per il leggero bruciore e formicolio del braccio. I suoi occhi cristallini si soffermarono sulla puntura, leggermente arrossata. Era un foro chiaro e preciso. Qualcuno aveva prelevato od iniettato qualcosa nell’organismo del ragazzo. - Non è stata una buona idea dormire all’aperto. E stavolta non è colpa degli insetti notturni. Qui non sembra esserci anima viva. - Trasse rapidamente le sue conclusioni. - Ma c’è sicuramente qualcuno di umano. - Sospirò leggermente, mentre frugava nel suo Kit di pronto soccorso, riordinando il materiale utilizzato. Ripose il rotolo di garze pulito e le pinze anatomiche con cui aveva analizzato la ferita. Invitò Youkai-kun a tenere ancora un po’ l’impacco freddo. - Sospetto che qualcuno abbia voluto prelevarti o iniettarti una sostanza. -
    Purtroppo non poteva essere sicurissima delle sue ultime affermazioni. Aveva bisogno di più tempo per analizzare meglio il suo sangue. Da una tasca della tunica bianca estrasse una siringa pre-riempita di antidoto

    Antidoto Base [Tonico]

    Devono essere riferite ad un particolare tipo di veleno (C1, C2); altrimenti è inefficace. Una dose di antidoto annulla tutti gli effetti del veleno scelto al termine del round dell' assunzione.

    Tipo: Supporto-Supporto

    Dimensione: Minuscola

    Quantità: 1

    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 15)

    . - Se inizi a sentirti strano.. assumi questo. È un antidoto capace di debellare diverse sostanze. Non possiede un ampio spettro d’azione.. ma potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte. -Affidò il suo unico antidoto all’albino. Preferiva riportare a Konohagakure no Sato tutti sani e salvi. O almeno questi erano i suoi buoni propositi.
    La Fuyutsuki decise di occuparsi della conservazione dello stelo d’erba. Era l’unica traccia di flora nell’orto di Onoko-san. Ed era piuttosto sospetto. Perché la terra era così arida e sterile? Notò che la zolla di terra ai piedi dello stelo d’erba era particolarmente ricca d’acqua. Ad un primo occhio la consistenza della terra era diversa da quella che circondava il Team di Konoha. - Uhm.. Credo che questo stelo d’erba provenga da un altro luogo. Sicuramente non appartiene a questo campo! - Ripose la provetta con il normalissimo stelo nella tasca posteriore dei pantaloncini neri. La situazione continuava ad essere piuttosto confusa, fin troppo confusa.
    Ancora una volta il silenzio tombale venne interrotto dalla voce semi meccanica della donna. Non sembrava intenzionata ad ospitare il Team di Konoha. Anzi gli Shinobi si ritrovarono davanti ad un muro di freddezza ed inospitalità. Non erano i benvenuti. E la Fuyutsuki, dall’alto della sua ingenuità, non ne capiva la reale motivazione. Infondo erano lì per aiutare. Le sfuggivano degli importanti tasselli per venire a capo della situazione. I suoi compagni di Team la informarono che l’abitazione non era particolarmente grande e che le uniche vie d’accesso erano la porta frontale e le due finestre laterali.
    Un improvviso ronzio meccanico, probabilmente un ingranaggio che ruotava, fu percepito dall’intera squadra, anche dalla Fuyutsuki. Inarcò un sopracciglio perplessa, non riuscendo a comprendere la provenienza di quel rumore, udibile appena grazie al totale silenzio e desolazione che li circondava. Le finestre vennero oscurate. La ragazza, passando accanto ad una di esse, si rese conto che non riusciva più ad intravedere nulla, se non la sua immagine riflessa. Non sembrava una semplice abitazione. Non era tanto trasandata e povera come appariva. Sembrava più un fortino in cui si era barricata una donna. Perché essere così diffidente nei confronti del prossimo?
    Rimase comunque in prossimità della porta e grazie ad i suoi fini sensi[Percezione 9], riuscì a percepire i movimenti furtivi della donna che si nascondeva dentro alla casupola. Percorse con calma il perimetro dell’abitazione, cercando di seguire quel rumore di passi. La Fuyutsuki si ritrovò prima da un lato e poi dall’altro lato dell’abitazione, fino a quando la donna ritornò al centro di essa, forse in attesa di essere lasciata in pace. In giro non sembravano esserci ulteriori dettagli. Probabilmente le risposte che cercavano le avrebbero ottenute entrando in quella casa. Non amava utilizzare le maniere forti o far prevalere l’autorità di Konoha in quelle terre tanto povere quanto desolate. Ma quell’inospitalità iniziava quasi a diventare sospettosa. Che nascondesse qualcosa?
    - Manteniamo la calma! - Proferì quelle parole verso l’Albino ed il biondino, che iniziavano ad essere spazientiti per l’insistente inospitalità della donna e la desolazione che li circondava. La Fuyutsuki cercò di prendere le redini della situazione ed elaborare un piano per entrare in quella casupola e continuare le indagini. All’esterno non c’era altro, se non desolazione e silenzio. - Youkai-kun ed Inoichi-kun pensate ad un modo per entrare senza dare troppo nell’occhio. Ai lati dell’abitazione ci sono due finestre. - Lanciò un’occhiata all’albino. - Hai abilità da scassinatore? - Chiese con un barlume di speranza. Lei avrebbe potuto sfondare la porta da un momento all’altro, ma non le sembrava il caso, almeno per ora. Poi si rivolse direttamente allo Yamanaka. - Sono certa che troverai un modo per abbattere quel vetro oscurato. - Donò fiducia ai membri del suo Team. Dovevano trovare un modo per entrare e comunicare con la misteriosa figura che si celava al suo interno. Poteva essere l’unica chiave utile per risolvere questo mistero. - Ci ritroviamo davanti alla porta tra un’oretta. - Programmò anche un briefing nel caso i loro tentativi fossero falliti.
    La ragazza rimasta sola iniziò ad osservare attentamente la facciata anteriore dell’abitazione. Le crepe e l’aspetto trasandato della casupola non lasciavano affatto immaginare che la porta e le finestre fossero così resistenti. Inoltre i vetri delle finestre erano completamente oscurati. C’erano troppe incongruenze o dettagli che le sfuggivano per trovare una soluzione plausibile a ciò che stava accadendo intorno a sé. Tutto ciò che stavano vivendo era reale? Non aveva mai visto una zona del Paese del Fuoco così desolata. E le dicerie che circolavano intorno alla Collina sullo sfondo dell’abitazione di Onoko-san non mettevano a tacere i suoi timori. L’ombra del sospetto iniziò ad inquietare il suo animo. C’era qualcosa di profondamente sbagliato ed irreale in tutto ciò. Forse era frutto di un Genjutsu? Soluzione piuttosto azzardata, ma essendo la Genin più esperta del Trio preferì controllare che i loro sensi non fossero distorti da un’illusione. Cercò di accumulare un bel po’ di Chakra nel tessuto nervoso. Cervello che venne inebriato di Chakra, quasi a formare in incorporeo e sottile scudo. Mani che composero il sigillo della Tigre, mentre gli occhi cristallini della Fuyutsuki vennero adombrati dalle palpebre. Provò a percepire intorno a sé eventuali distorsioni, controllando anche il normale decorso del suo sistema circolatorio. - KAI! - Provò ad espellere il Chakra in modo da deflettere eventuali Genjutsu ed interrompere eventuali interferenze esterne
    [Slot Tecnica I & II][Genjutsu Kai – Efficacia 30 – Consumo: Medio – Nota: Ho utilizzato la massima Efficacia della Tecnica del Rilascio. Al QM decidere il consumo necessario e se va a buon fine]. A questo punto provò a riaprire gli occhi per poter controllare se l’irrealistico paesaggio fosse mutato o cambiato in qualche modo.
    Se i tentativi della Fuyutsuki e quelli dei suoi compagni di Team non fossero andati a buon fine, i Ninja di Konoha si sarebbero riuniti come pattuito dopo un’oretta d’indagini e tentativi vari. La ragazza avrebbe atteso con pazienza sia Youkai-kun che Inoichi-kun per poter chiedere aggiornamenti sulla situazione. - Allora? Novità? - Chiederebbe speranzosa aggiornamenti ai due ragazzi. - Vi informo che tutto ciò che stiamo vivendo.. corrisponde alla Realtà! Sembra strano.. ma questo paesaggio desolato non è frutto di un Genjutsu. Ho già cercato di deflettere un’eventuale illusione, nonostante non riesca ancora a trovare una soluzione logica a tutto ciò. - Informerebbe i due dei suoi tentativi vani, sperando di ricevere risposte quantomeno incoraggianti. Dopo aver condiviso le varie informazioni raccolte e con il passare di un’altra ora tra riflessioni e supposizioni, sarebbe arrivata l’improvvisa folata di vento. Un vento piuttosto anomalo, senza nessun preavviso ed una nuvola in cielo. Un dettaglio che sicuramente non sarebbe sfuggita al Capo-Team. Ma prima avrebbe provato a difendersi da quell’improvviso spintone all’indietro. Per mantenere l’equilibrio proverebbe a spostare il baricentro verso il basso, allargando leggermente le gambe, e poggiando il ginocchio destro a terra. Le braccia si allungherebbero verso la terra polverosa del viale, in cerca di un appiglio per non cadere all’indietro. Socchiuderebbe leggermente gli occhi per evitare che granelli di polvere entrassero nella mucosa oculare. Grazie alla sua enorme resistenza e forza fisica dovrebbe rimanere in piedi, o più precisamente in ginocchio, limitando al minimo i danni. Chakra che dovrebbe irrigidire i suoi muscoli e stabilizzare il suo baricentro [Slot Difesa I][Parata con piegamento in avanti – Resistenza 475 vs Forza 400 – Impasto +3 – Consumo: Basso – Danni: 1 Lieve – Graffio al ginocchio destro]. Dovrebbe riportare solo un piccolo graffio al ginocchio destro, essendo stata spinta all’indietro di alcuni centimetri per la sorprendente forza della folata di vento.
    - State bene? - Si accerterebbe delle condizioni dei due ragazzi, prima di guardarsi intorno e ragionare sull’improvvisa folata di vento. Non sembrava un evento atmosferico e avrebbe reso partecipe sia Youkai-kun che Inoichi-kun dei suoi dubbi. - Non sembra una folata di vento.. normale! C’è lo zampino di qualcuno dietro a tutto questo. - Un’arteria pulsante sulla tempia della ragazza testimonierebbe la sua improvvisa perdita del self-control. - Dobbiamo entrare in questa casa! Ed interrogare la donna! State indietro. Appena avrò sfondato questa porta mantenete la guardia alta, non escluderei eventuali trappole! - Si dimostrerebbe lapidaria e risoluta. Infatti dopo essersi accertata che i due ragazzi sarebbero ad una distanza di sicurezza, si posizionerebbe di fronte alla resistente porta. Amplierebbe la base d’appoggio divaricando le gambe, stabilizzando il suo baricentro. Caricherebbe il pugno destro su un lato, ruotando il busto in senso orario. Muscoli che si tenderebbero, mentre il pugno destro inizierebbe ad emettere un bagliore azzurro. Un’abnorme quantitativo di Chakra sarebbe concentrato in un unico punto, nel suo pugno, richiamando la sua potenza distruttiva anche grazie alla doppia fascia da combattimento che era avvolta sull’arto. - SHANNAROOOOO! - Scaricherebbe tutta la sua frustrazione, digrignando i denti, contro quella porta. Chakra Distruttivo che si riverserebbe impetuoso contro il suo obbiettivo.
    Guanti

    Guanto in Cuoio [Protezione]

    Un paio di guanti che offre una discreta protezione senza intralciare la mobilità delle mani. Vengono forniti in coppia.

    Tipo: Protezione-Supporto

    Dimensione: Piccola

    Quantità: 1

    (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 10)

    in cuoio che la proteggerebbero da eventuali imprevisti e schegge di legno. Pugno che c’entrerebbe la porta con violenza, senza nessuna esitazione
    [Slot Azione I][Pugno con Chakra Distruttivo alla porta – Forza 450 – Velocità 400 – Distruzione ad Area: ¼ Basso a colpo - Tocco Distruttivo: 1,5 Bassi - Potenza: 10 Base + 20 Fasce da combattimento x2 + 30 Tocco distruttivo – Resistenza porta 50 vs Potenza pugno 60]. Forza del Pugno che dovrebbe estendersi uniformemente, anche solo per pochi centimetri, sulla superficie della porta per facilitare l’impresa di sfondamento. A questo punto per prudenza, temendo eventuali trappole, si sposterebbe con un salto laterale di quasi 5 metri sulla destra per sfuggire ad eventuali pericoli
    [Slot Gratuito I][Salto laterale – 5 m – Vel 400].
    Se anche il tentativo d’irruzione nella fatiscente abitazione fosse fallito, allora la Fuyutsuki avrebbe riorganizzato il Team e le idee. Avrebbe optato per un approccio molto meno invasivo, invitando Inoichi-kun e Youkai-kun a nascondersi nell’orto ed attendere che l’anziana signora uscisse quando la situazione si sarebbe calmata. La Fuyutsuki si sarebbe nascosta dietro alla carriola o uno spoglio albero pazientemente, sperando di non creare il benché minimo rumore. Non restava che attendere e sperare.



    Statistiche ~
    Forza ~ 475
    Velocità ~ 400
    Riflessi ~ 400
    Resistenza ~ 400

    Agilità ~ 400
    Precisione ~ 400
    Concentrazione ~ 400
    Intuito ~ 400

    Movimento ~ 15m/slot
    Salti ~ 5metri
    Percezione ~ 9
    Furtività ~ 0

    Chakra ~ 34,25/40 Bassi
    Vitalità ~ 13,75/14 Leggere
    En. Vitale ~ 29,75/30 Leggere - Graffio al ginocchio destro

    Tempistica ~
    Slot Azione I ~ Pugno alla porta
    Slot Difesa I ~ Parata con piegamento in avanti
    Slot Tecnica I ~ Genjutsu Kai
    Slot Tecnica II ~ Genjutsu Kai
    Slot Gratuito I ~ Salto laterale

    Tecniche ~

    Rilascio - Genjutsu Kai

    Villaggio: Generico

    Posizioni Magiche: Tigre

    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l’efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l’Efficacia con un’altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou

    (Livello: 4 / Consumo: 1/2 Basso ogni 5 d'efficacia )

    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]



    Off ~ Abbiamo diviso il Post in più ipotetiche. Ovviamente al fallimento della 1° si procede con la 2° e così via! Anche Chakra e Vitalità varieranno a seconda delle ipotetiche :3

     
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    Inoichi Yamanaka » Grado Genin » Energia Verde
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    Il trio di giovani Ninja continuava nel suo intento di portare a termine quella particolare missione investigativa. Non c'erano molte cose su lavorare, la possibilità di trovare degli indizi corposi riguardo la scomparsa del marito di Onoko-san era bassa, d'altro canto nemmeno lei rendeva il lavoro facile ai ragazzi. Sembrava che si fosse barricata in casa, attivando la modalità "fastidiosa vecchiaccia". Se infatti all'inizio il suo urlo era risultato spaventoso per le orecchie di Inoichi, la seconda volta che parlò fece innervosire l'animo calmo del biondo del team. Egli odiava perdere tempo, ma più di ogni altra cosa odiava non poter soddisfare i suoi bisogni primari quali il mangiare, il bere e fare la pipì. Aveva percorso insieme ad Ayuuki ben tre ore di viaggio ed aveva sperato che al loro arrivo essi sarebbero stati accolti come si deve, ma così non fu. E di sicuro non avrebbe fatto pipì dietro un albero senza aver poi la possibilità di lavarsi le mani!

    Non vogliamo ospiti, andatevene. Qui non c'è nessuno. Non lo dirò un'altra volta.
    ... cosa? Ragazzi questa qui si prende beffe di noi! trovava assurdo il fatto che erano stati chiamati per aiutare una vecchia signora e, che proprio lei gli invitava di andar via. Il ragazzo non riusciva a capire la logica di quel ragionamento. Anzi, non riusciva a capire più niente. Dalla numerosa quantità di polvere trovata sul muro, al dubbio filo d'erba trovato dietro la casa fino al comportamento misterioso della donna. Era frustrante!

    Inoichi-kun.. continua a perlustrare la zona. Non trascurare nessun dettaglio!
    Ayuuki, qui non c'è niente! Tutta desolazione! Dobbiamo cercare di parlare con la donna, non troveremo nessun indizio sulla scomparsa di suo marito andando in giro a fare i detective...
    Non voleva utilizzare un tono sgarbato con la sua amica (forse nemmeno lo fece), ma voleva concentrarsi sulla informazioni che possedeva la donna. Inoichi era pure l'unico del gruppo con qualche abilità investigativa in più, ma non si considerava molto bravo; sarà stato per la sua insicurezza o per il fatto che si sottovalutava spesso, solo che credeva comunque che Onoko-san sarebbe stata molto più d'aiuto per il gruppo. Infatti, era stata Ayuuki ad aver scoperto due cose interessanti; il fatto che il filo d'erba non era di quei campi e la misteriosa puntura di Youkai.
    Anche egli dopotutto ci provò a scoprire qualcosa, utilizzando una specie di tecnica di localizzazione. Lo Yamanaka però non si rese conto a che cosa servisse quel jutsu, infatti qualche secondo dopo la sua esecuzione chiese:
    Trovato qualcosa?
    Sembrava di no -rispose il ragazzo nella sua mente, vedendo che non ci furono segnali particolari.
    Misteri dopo misteri, dopo un paio di minuti il gruppo sentì una specie di ronzio che durò per una manciata di secondi. A quel punto sembrò che la Fuyutsuki riuscì a percepire dei passi grazie ai suoi sensi sviluppati. Se Inoichi si fosse ritrovato in prossimità della casa, lo avrebbe sentito anche lui, ma in quel momento si era seduto su una grossa pietra qualche metro di distanza, con i gomiti sulle ginocchia e le mani che sorreggevano un muso di disapprovazione. Osservava la sua amica che faceva il giro della casa.
    Andiamo! Mi sento così ridicolo a stare qui! Perché non vuoi uscire ed aiutarci ad aiutarti, maledetta trollona? non aveva badato a tenere un tono calmo, anzi, stava veramente iniziando a spazientirsi. Si alzò di scatto e si avvicinò con dei passi appositamente rumorosi in direzione dei suoi compagni.
    Anche Youkai sembrava spazientito, ma alla ragazza azzardò una proposta, cercando di calmare gli animi dei due.
    Io no... non saprei come potremmo fare a non attirare l'attenzione se volessimo entrare in una casa così piccola consapevoli del fatto che ci sia una persona dentro molto prudente e difensiva. Inoltre, starà probabilmente ascoltando le nostre conversazioni. rispose in modo calmo, socchiudendo gli occhi in cerca di una soluzione ed ascoltando un'eventuale risposta del terzo membro del gruppo.
    A quel punto il biondo provò ad interagire proprio con Youkai.
    Qui i vetri si sono oscurati, non possiamo più vedere nulla. Prima quando abbiamo toccato la casa abbiamo sentito un'inaspettata resistenza. Strano, no? Però... sono solo vetri dopotutto, ed anche quella porta potrebbe essere facilmente distrutta grazie alla forza di Ayuuki. Ah, approposito, non farla arrabbiare! Ti può mettere al tappeto con un solo pugno! concluse, cercando di sdrammatizzare per quel che poteva con una breve risata ed un preoccupato sorriso.
    A quel punto, se il ragazzo avesse acconsentito, sarebbe andato intorno alla casa e nelle vicinanze, provando comunque controvoglia di trovare qualcosa che gli potesse aiutare. Egli cercò intorno alla casa pure qualche rubinetto o qualche segno d'acqua. Se l'avesse trovato, il suo umore sarebbe migliorato, restando comunque con il bisogno di fare pipì in un luogo igienico e chiuso. Il luogo si alternava tra momenti di silenzio assoluto con improvvise folate di vento, anche questo dettaglio particolare che tuttavia non fece scoccare nessuna scintilla nel cervello del biondo. Allontanandosi di massimo 50 metri dalla casetta, il Genin avrebbe utilizzato nuovamente le sue abilità investigative sul campo. Investigatore



    Investigatore [1]

    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.

    Occhio di Falco

    Occhio di Falco [1]

    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.


    SE ritornando dopo un'ora circa dalla sua amica ella avrebbe detto che non c'era presenza di nessun Genjutsu intorno alla casa, egli avrebbe risposto:
    Non fa niente Ayuuki, non ci restano molte possibilità allora. Dobbiamo provare con le maniere forti. Aveva posato una mano sulla spalla della ragazza e le aveva parlato con calma, perché non aveva motivo di sfogarsi sulle altre persone, soprattutto sulla persona che lo aveva salvato mesi fa da un pazzoide religioso!
    Dopo un po di tempo sarebbe arrivata una potente folata di vento in direzione della casetta, colpendo di conseguenza anche il trio. Quando questo successe, Inoichi si trovava in piedi frontalmente rispetto al vento. Era sovrappensiero, per questo la folata lo fece cadere a terra senza che lui potesse reagire. Cadde sulla spalla destra, allontanandosi di un metro dalla sua postazione. Aveva posato l'arco e la faretra su una pietra nelle vicinanze, liberandosi dal peso in eccesso.
    Nel cadere, egli sbattè la testa per terra, che gli provoco un po di dolore e stordimento [-1 Leggera alla testa].
    Non riuscì a capire quanto tempo rimase per terra dolorante, infatti non vide come gli altri due reagirono alla potenza del vento. Sicuramente, come aveva detto anche la Genin, c'era lo zampino di qualcuno dietro tutti questi misteriosi avvenimenti. A quel punto, la furia della ragazza sarebbe esplosa. Niente più misurato controllo. Era tempo di passare all'azione.
    Quando lo Yamanaka si rialzò, guardo la sua amica come un camion contro la casa, il suo pugno avrebbe tentato di sfondare la porta, gettando nella spazzatura le buone maniere.
    Vedi, che ti avevo detto? Non la fare arrabbiare!
    Disse il ragazzo a Youkai, usando un tono ironico ma al tempo stesso risoluto.
    In piedi, era andato velocemente a riequipaggiarsi con arco e freccie, riposando poi la mano restra alla testa ancora dolorante. A quel punto, si sarebbe preparato all'azione, pronto a scoccare le sue frecce, teneva nella mano sinistra il suo arco, diretto verso il basso.
    SE anche l'irruzione in casa fosse fallito, i ragazzi si sarebbero ritrovati costretti ad agire diversamente. Così come pattuito, essi si sarebbero nascosti alla vista della donna (Inoichi si nascose insieme ad Ayuuki), in attesa che uscisse allo scoperto. A quel punto, aprofittando del momento di calma, il giovane avrebbe raccolto il Chakra da tutto il corpo e lo avrebbe concentrato verso le mani che avrebbero iniziato ad emanare una luce verdognola dalle proprietà guaritive. Con entrambe le mani circondate di Hikariton, lo Yamanaka avrebbe tentato di curare la sua ferita alla testa, posizionando appunto le mani in prossimità del danno. [Slot Tecnica I: Tecnica delle Mani Curative: Cura 1Leggera: -1Basso.]

    Tecnica delle Mani Curative - Shousen Jutsu

    Villaggio: Generico

    Posizioni Magiche: Tocco

    L'utilizzatore può ripristinare l'energia vitale guarendo i danni e status. La vitalità non verrà ripristinata, non rigenera arti amputati o organi interni distrutti, gli oggetti presenti all'interno delle ferite non sono rimossi. È possibile guarire ferite differenti, entro la Guarigione Massima; è possibile alleviare ferite d’entità superiore la Guarigione Massima.

    Tipo: Ninjutsu - Hikariton

    (Livello: 3 / Consumo:Basso per Leggera guarita )

    [Guarigione Massima: Leggera per grado]



    Inoichi Yamanaka
    Energia Vitale: 29/30 Leggere (30/30 se considerata l'ultimo "SE")
    Vitalità: 11/12 Leggere
    Chakra: 29/30 Bassi

    Slot Azione I: ///
    Slot Azione I: ///
    Slot Azione III: ///

    Slot Difesa I: ///
    Slot Difesa II: ///
    Slot Difesa III: ///

    Slot Tecnica I: Tecnica delle Mani Curative
    Slot Tecnica II: ///


    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
     
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    III - O esci tu, o entro io



    La Fuyutsuki chiarì il suo posto nel team, al quale Youkai rispose con un piccolo ghigno, seguito da un leggero inchino:

    Beh, non vedo l’ora di vedere le tue abilità in azione allora.

    Abilità che non tardarono a farsi notare, almeno una parte di loro. La ragazza si dimostrò una premurosa infermierina, medicando il braccio del giovane e facendo passare del tutto il formicolìo dato, in teoria, dall’averlo malamente usato come cuscino. Mentre la giovane si occupava del teorico pungiglione, l’albino la provocò con qualche battutina maliziosa, per poi impetrirsi quando la kunoichi gli rivelò che si trattava di una puntira artificiale.

    ...Che COSA?

    Youkai portò le mani ai capelli, imprecando a bassa voce. Li strinse, nervoso, sfogandosi poi verbalmente contro Onoko:

    Stupida puttana!! Hai tentato di avvelenarmi? O peggio, hai il MIO sangue?! Stupida vecchia, questa è diventata una questione personale.

    Era davvero infastidito, sapeva che ciò che era successo era tutta colpa sua, addormentarsi così vicino la casa era stata una mossa forse un po’ troppo azzardata, ma al momento preferiva far ricadere tutte le colpe sulla vedova, non essendo previsto che avesse materiale medico in casa adatto a produrre veleni o chissà cos’altro sfruttando il suo sangue.
    Lo scoprire che la teoria del campo magnetico era troppo azzardata lo riportò alla ragione. La rabbia non lo avrebbe aiutato a concentrarsi a dovere, e se voleva delle risposte, doveva raggiungere Onoko. Peccato che anche la sua tecnica fu in parte fallimentare, poiché non riuscì a percepirla come sperava.

    Dannazione… Questa donna è tutto meno che una civile. Deve aver usato una qualche tecnica di rilascio, non riesco a percepirla come dovrei.

    Ayuuki fortunatamente si premonì di percepirla, anche se, forse troppo concentrata, non condivise la sua scoperta con il resto del gruppo.


    Se il rilascio non avesse funzionato, I tre si sarebbero riuniti per pensare ad una strategia, e la leader chiese speranzosa all’albino se quest’ultimo se la cavava con gli scassinamenti. Lui sussultà appena: sicuramente era più abile di un comune civile, essendosi allenato per via delle sue numerose marachelle al villaggio nello scassinare porte o finestre di piccoli negozi per procurasi qualche spicciolo o del cibo a sbafo. Giusto il minimo per sopravvivere, non era un vero e proprio criminale, solo un poveraccio che ancora non guadagnava abbastanza con le missioni.

    Beh. Si scrocchiò mani e collo, sicuro di sé. Non sarò il migliore in circolazione, ma posso sicuramente tentare. Diciamo che un po’ di esperienza l’ho fatta. Ah, con permesso.

    Data la capigliatura di Ayuuki, era impossibile che quest’ultima non avesse almeno una forcina tra i capelli, che venne rimossa con cura, pronta ad essere utilizzata come attrezzo di scasso. Piazzandosi davanti alla porta, aprì la forcina infilandola con cura nella serratura, e facendosi aiutare con l’udito, cercò di sbloccare un meccanismo alla volta, in modo da arrivare ad aprire la serratura. Se dopo una buona mezz’ora non fosse riuscito a sbloccare nulla, si sarebbe spostato sulla finestra, cercando se ci fosse una serratura esterna e tentando di scassinarla allo stesso modo.


    Se lo scassinamento non fosse andato a buon fine, Youkai avrebbe gettato l’ormai rovinata forcina a terra, ringhiando verso la porta. Condivideva la rabbia con Inoichi, che seppur leggermente più controllato, probabilmente visto il suo buonismo, era evidentemente spazientito. Quest’ultimo si premonì di dargli un consiglio su Ayuuki, temendo rischiasse di ricevere una sonora batosta se proseguiva con il suo atteggiamento, reazione che fece ridacchiare l’albino, che si chinò verso il biondo sussurrandogli il suo “segreto”:

    Vedi, Ino… Le donne devi farle arrabbiare, altrimenti non saranno mai interessate a mostrarti il loro lato migliore pur di farti cambiare idea. E’ tutta strategia.

    Gli fece l’occhiolino, rasserenato da quella piccola parentesi.

    Beh, non ci resta che aspettare. Prima o poi dovrà uscire, e noi saremo pronti ad accoglierla.

    Fece scrocchiare le mani, facendo ben intendere ai suoi compagni cosa intendesse.
    Dopo non troppo tempo, una folata di vento prese i tre alla sprovvista: Youkai estrasse rapidamente due kunai, cercando di piantarli nel terreno, posizionandosi controvento e far presa per tenersi sul posto. Se non ci fosse riuscito, sarebbe ruzzolato per un paio di metri, rannichiandosi per limitare i danni.

    C’è altro?! Gridò, alzandosi con vari lividi addosso. Scrollandosi di dosso il terriccio, si avvicinò a passi pesanti verso la casupola, quando la rabbia di Ayuuki, fin’ora sopita, venne fuori, accanendosi con violenza sulla porta. Youkai si irrigidì, ascoltando l’avvertimento di Inoichi intimidito.

    Credo… credo ascolterò il tuo consiglio.

    Bugia. Non sarebbe mai riuscito a trattenere le sue battute, pur sapendo il rischio a cui andava incontro.


    Se l’attacco alla porta fosse riuscito, Youkai si sarebbe precipitato verso il buco appena creato, senza però mettere effettivamente piede in casa ma osservandone prima gli interni. In caso contrario, avrebbe atteso assieme agli altri due che l’anziana uscisse, poiché non sarebbe riuscito a pensare ad altro.
     
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    Trappole

    IV



    Le parole rivolte alla vecchia non ebbero alcuna risposta. Nemmeno la tecnica di rilascio messa in atto dalla capo gruppo avrebbe dato alcun risultato, se non un discreto spreco di chakra da parte della Genin. Le ricerche dello Yamanaka attorno alla casa invece lo avrebbero portato a ritrovare attorno alla casa una piccola zolla di terra umida. Un normale osservatore non se ne sarebbe accorto, ma la differenza di colore data dalla maggiore quantità di acqua nella terra, e la diversa densità dovuta all'umidità erano state due caratteristiche colte dal giovane raffinato. Non c'era nessun filo d'erba in superficie, ma se avesse aperto la zolla avrebbe facilmente intuito che c'erano diversi seme e alcuni piccoli germogli. Con il tempo, e dell'acqua forse un giorno sarebbero potute diventare piante, ma per il momento non era niente di più che un semplice pezzo di terra più umido di quella attorno ad essa. A lui valutare se investire del tempo a riguardo.
    Per quanto riguarda il tentativo di scassinare la porta, non fu particolarmente felice. Youkai non riuscì a far scattare nessuna serratura con il suo grimaldello improvvisato. DI tutta risposta invece sentì, dopo qualche secondi di tentativi, un piccolo sibilo. Sarebbe durato appena un istante e poi sarebbe scomparso.
    Finalmente, dopo aver speso diverse ore attorno alla casa il gruppo capì, forse spaventato dalla forte folata di vento, che rimanere ad attendere e cercare fili d'erba nel terreno non li avrebbe portati lontani. A prendere la decisione fu la capo gruppo, che in perfetto stile assestò un'ottimo colpo alla porta, della quale saltarono con un rumore secco i cardini, mentre la stessa veniva scaraventata all'interno ed impattava contro un muro poco lontano, provocando un forte rumore di lamiera che sbatte. Se volevano passare inosservati la prossima volta avrebbero dovuto inventarsi qualcosa di diverso.
    Invece, fu da apprezzare il movimento della capo team volto ad allontanarsi dalla porta dopo averla abbattuta. Fu solamente quello a salvarla dalla piccola esplosione provocata da una trappola. Tutto il team era fuori dal raggio dell'esplosione, e nessuno ne rimase ferito. Forse però, avrebbero capito cosa li aspettava.
    Muovendosi attorno alla porta avrebbero potuto spiare gli interni. Non si vedeva molto, le finestre oscurate facevano entrare poca luce nelle stanze adiacenti, che già di per se avevano un arredamento molto austero e poco luminoso. Ad ogni, senza dover fare un passo all'interno i tre avrebbero capito che immediatamente a destra della porta c'era quella che doveva essere la zona giorno. Si intravedeva in lontananza un lavabo ed i fuochi, e davanti ad essi c'era un piccolo tavolo adatto ad una coppia. Non si vedevano ulteriori stanze, nè tanto meno si vedevano raggi laser o fotocellule. Se c'erano altre trappole, erano ben nascoste.
    Alla sinistra della porta invece si intravedeva la camera da letto. Era una camera da letto normale, c'era un letto matrimoniale abbastanza spazioso. Il letto però non era stato risistemato, eppure sembrava che si fosse alzata una sola persona, difatti le lenzuola erano scosse solamente dal lato sinistro. Mentre quello destro rimaneva ordinato, con il suo cuscino ed il giusto risvolto delle coperte. C'erano poi i due comodini. Non si vedevano altre stanze, ma probabilmente la camera da letto era collegata con il bagno, indicativamente dal lato opposto a quello in cui si trovava il gruppo.
    Dal momento in cui avevano fatto saltare la porta i tre non avrebbero mai più avuto alcuna risposta. Qualsiasi richiamo avessero usato, o qualsiasi genere di negoziazione avessero tentato di mettere in atto non avrebbe dato risposta. D'altra parte, avevano fatto saltare una porta, non potevano certo sperare di ritrovarsi la vecchiate attenderli con un tè caldo.
    Ai tre non rimaneva che entrare e perlustrare la casa. In cucina non avrebbero trovato altro che trappole varie, mentre se si fossero addentrati all'interno della camera da letto ed avessero aperto la porta in fondo alla stanza avrebbero trovato una scala che scendeva in profondità. Molto in profondità nel terreno. La scala stessa, e le pareti attorno ad essa erano di fattura ben diversa dal resto della casa. Erano di acciaio, e se avessero provato a tastare si sarebbero immediatamente resi conto di quanto fosse resistente, sintomo che forse ciò che la coppia aveva costruito al piano di sotto era qualcosa che andava ben al di là della loro immaginazione. A loro scegliere se scendere negli abissi di quella casetta abbandonata da dio.
    Ad ogni modo, per poter arrivare ad aprire quella porta e trovare la scala, avrebbero dovuto superare tutta una serie di trappole disseminate per il piano terra, che avrebbero trovato in base ai loro movimento. D'altra parte, chi si sarebbe infilato sotto terra senza aver dato una controllata al piano terra ?



    Eccoci qui. Vi allego la mappa della casa.
    Non fate caso allo schifo della scrittura, già io scrivo male, poi Paint non è proprio un mio alleato.
    Ad ogni modo, qui c'è la legende dei simboli.


    2 x Stelle Viola ( Quella subito dopo la porta deve ancora esplodere, non è quella già esplosa. ) Sono dei normali tappeti che voi potete vedere tranquillamente.

    CITAZIONE
    Stelle viola : Tappeto a pressione. Basta passarci sopra perchè esploda.
    L'esplosione ha raggio 2 metri. La potenza è pari a 15.

    3 x Armadi pieni di gas. I due armadi che ci sono in camera da letto e quello gigantesco della cucina. Per intenderci, I rettangoli con l'esterno in Marrone / Marroncino e l'interno Rosa.
    CITAZIONE
    Armadio gas: le ante dell'armadio hanno un sensore. Se qualcuno si muove entro due metri da esse queste si aprono rilasciando un gas velenoso. Il gas ha raggio 3 metri, vel 250.
    Chi respira il gas ha un malus di 1 tacca per energia ai Riflessi.

    2 x Quadrati con interno viola ( Letto e tavolo della cucina )

    CITAZIONE
    Sensore aspirante: Se l'utilizzatore passa entro un metro e mezzo dal tavolo/ letto il sensore si attiva. Il tavolo / letto Inizierà ad assorbire l'aria attorno ad esso risucchiando tutti i presenti verso se stesso. Il risucchio ha raggio 3 metri. La potenza è pari a 10. Per uscire dal risucchio bisogna spendere uno slot tecnica e medio di Chakra.
    Se mentre si viene risucchiati si passa vicino ad altre trappole, queste si attivano.

    2 x comodini
    CITAZIONE
    Comodini di gas : Se si attiva il risucchio del letto i comodini emetteranno entrambi del gas. Il gas ha raggio d'azione pari a 2 metri. Chi inala il gas sarà Stordito e Scoordinato.

    4 x Sedie cucina
    CITAZIONE
    Sedie : Se attivato il risucchio del tavolo della cucina le sedie esploderanno in tantissime schegge di legno. Ha raggio 3 metri. Potenza 5 ogni sedia. Velocità pari alla vittima - 2 tacche.

    Eccoci qui.
    Per regolarvi con i metri sappiate che la casa ha una superficie di 30 Mq. Quindi il lato più lungo è 6 metri, quello più corto 5 metri.
    Non voglio che vi mettiate a fare le misurazioni in scala, è solo per avere un indicazione di massima.
    é lasciato tutto alla vostra onestà.
     
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  14. **Kat**
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    IV ~ Irruzione esplosiva: Le trappole


    E

    ra facile, molto facile perdere la calma in una situazione del genere. Eppure la Fuyutsuki, nonostante il suo temperamento ed il suo carattere spesso lunatico, riuscì apparentemente a mantenere la calma. Forse non voleva deludere le aspettative del suo Hokage, che le aveva affidato ancora una volta la guida di un Team di Genin. O semplicemente desiderava dare il buono esempio ad Inoichi-kun, un neo-Genin con cui aveva affrontato una missione umanitaria ai confini del Paese del Fuoco.
    Non appena Youkai-kun manifestò un fastidioso formicolio al braccio, la Fuyutsuki si adoperò per poter alleviare quel fastidio e scoprirne la causa. Purtroppo l’albino non prese affatto bene la notizia che qualcuno aveva prelevato o iniettato qualcosa nel suo circolo sanguigno. - Non saltiamo a conclusioni affrettate. Non sappiamo ancora se la donna che si nasconde in casa c’entri in tutto questo! - Precisò con un sorriso, nella speranza di calmare il ragazzo appena conosciuto. - Comunque.. fa buon uso dell’antidoto che ti ho dato. - Piccolo avvertimento per Youkai-kun. Aveva solo un antidoto con sé. Poteva creare un altro in caso d’emergenza, ma prima doveva organizzare un piccolo campo da Erborista e ciò richiedeva molto tempo. Quindi si aspettava che l’albino trattasse con i dovuti riguardi la siringa pre-riempita che gli aveva donato.
    Lanciò una piccola occhiata verso Inoichi-kun che perse quasi la pazienza per non aver scoperto nulla di nuovo grazie alle sue doti da investigatore. - Mi fido di te… Inoichi-kun. Sono certa che non mi deluderai! - Ripeté con un sorriso. Non aveva badato troppo al tono che il biondino aveva usato, ma era comprensibile. Quella che stavano vivendo era una situazione frustrante. Ma credeva in lui ed infondendogli un po’ di fiducia in se stesso era la scelta più saggia che potesse fare.
    Si sentiva comunque moralmente responsabile di entrambi i ragazzi, essendo il membro più esperto del Team. E perdere la calma non avrebbe portato a nulla, anche se capiva il disagio dello Yamanaka che aveva affrontato un viaggio di tre ore con ben poche soste ed anche il pessimo temperamento di Youkai-kun. Anche lei era una testa-calda. Ma per il bene della missione aveva deciso di mettere da parte ogni sentimento o insicurezza. Per questo motivo richiamò i due Genin alla calma, per evitare di essere influenzata dai loro stati d’animo. Sospirò leggermente e riorganizzò le ricerche, distribuendo chiari e precisi compiti. Dovevano solo avere fiducia nelle loro capacità e nel suo buonsenso. Ovviamente lasciò che l’albino prelevasse dalla sua fluente chioma castana alcune forcine. Ne usava un bel po’ per tenere in ordine i capelli, raccolti in una lunga treccia con cinque anelli in ottone.
    La Fuyutsuki decise di utilizzare il Genjutsu Kai per escludere l’eventuale presenza d’illusioni nei paraggi. Tutto ciò che la circondava le sembrava così irreale e misterioso. Non riusciva a trovare la chiave di lettura adeguata per uscire da quella situazione. Forse c’era lo zampino di un Ninja dietro tutto questo. Sospirò leggermente quando si rese conto di aver sprecato una discreta quantità di Chakra al vento. Non c’era nessun Genjutsu da schermare.
    Quando anche Youkai-kun ed Inoichi-kun ritornarono con un magro bottino d’informazioni ed un’improvvisa folata aveva sbalzato via quasi tutti i presenti, la Kunoichi di Konoha perse la pazienza. L’unica opzione plausibile in quel momento era entrare in quella piccola e resistente abitazione ed interrogare la donna che si nascondeva dietro le sue mura. La sua inospitalità iniziava ad essere sospetta. E quella folata di vento sembrava così poco naturale.
    Decise di concentrare tutta la sua rabbia e frustrazione nel suo pugno destro. Ma il suo non era un gesto sconsiderato, senza un minimo di calcolo. Grazie agli allenamenti al Dojo di Atasuke-sama, aveva imparato a canalizzare la forza delle proprie emozioni. Inoltre il suo controllo del Chakra era pressoché perfetto, lasciando che il suo pugno s’illuminasse di un’aura azzurrina. Chakra distruttivo che si scaricò con precisa e controllata violenza verso la porta dell’abitazione. L’impatto creò un sordo tonfo che frantumò il silenzio circostante.
    In quel momento non badò agli avvertimenti d’Inoichi-kun o alla faccia basita di Youkai-kun. I suoi pugni erano molto pericolosi. Ed era concentrata sul suo obbiettivo. Cardini che si piegarono come burro sotto la sua forza e Porta che volò via infrangendosi con un rumore assordante su una parete poco distante. La prudenza salvò la Fuyutsuki da un’improvvisa esplosione. In prossimità dell’atrio d’ingresso s’innescò una trappola esplosiva che non ferì nessuno membro del Team. La Genin di Konoha era stata abbastanza scaltra e scattante da spostarsi in un lato dopo aver abbattuto l’ostacolo. - Una trappola. - Mormorò tra sé. Lanciò un’occhiata alle sue spalle, dove c’erano i due ragazzi. Era un avvertimento. Nessuno accorse alla porta. Nessuna “dolce” vecchietta. Di Onoko-san nemmeno l’ombra. A quanto pare per qualche ragione che ancora ignorava i Ninja della Foglia non erano i benvenuti in quelle terre desolate. - Tenete gli occhi aperti. Potrebbero esserci altre trappole. -
    Istintivamente estrasse un Kunai
    Kunai [Distanza]
    Piccoli pugnali a lama quadrangolare, affilati sui due angoli stretti; alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. I kunai hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Taglio/Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 10)
    dal suo Porta Kunai e Shuriken ben allacciato alla coscia destra. Strinse il manico dell’arma nella sua mano destra e mantenne la guardia ben alta. Lanciò un’altra occhiata al suo Team, che era in attesa di direttive o di qualcuno che uscisse dall’abitazione, e fece cenno di attendere. Desiderava fare prima un piccolo sopralluogo.
    Con estrema prudenza la Fuyutsuki affiancò l’uscio ormai annerito dall’esplosione della trappola e provò ad esporsi in avanti, ruotando la testa prima a destra e poi a sinistra. Notò fin da subito il silenzio e il buio che regnavano sovrani all’interno dell’abitazione. L’unica fonte di luce sembrava provenire dalla porta che aveva appena sfondato, visto che i vetri delle finestre erano stranamente oscurate. Sulla destra c’era una cucina con tavolo e sedie. Invece sulla sinistra un letto matrimoniale con due comodini. Nonostante il tavolo era per due, il letto era stato utilizzato da una sola persona. Probabilmente qualcuno si era appena alzato da esso, visto che era disfatto solo da un lato. La Kunoichi non provò a richiamare l’attenzione della vecchietta che si nascondeva in casa. Stavano per entrare in una zona sconosciuta e segnalare la propria posizione al nemico era la cosa più stupida che potesse fare. - … - Gli interni della casupola sembravano alimentare i suoi sospetti: Era l’abitazione di Juishi-san ed Onoko-san. Ma perché tanta segretezza ed inospitalità? Anzi probabilmente erano disseminate in giro altre trappole. Un sospetto, non una certezza. Due contadini non potevano di certo possedere trappole o meccanismi tanto sofisticate.
    Si scostò dall’uscio ed indietreggiò con alcuni saltelli senza dare mai le spalle alla porta dell’abitazione. Preferiva essere molto prudente. Affiancò con il volto serio i due ragazzi. - Sembra una normale abitazione di 30 mq. Non resta che entrare e perlustrarla da cima a fondo! - Sospirò, cercando di nascondere il nervosismo. - Fortunatamente è molto piccola. Sulla destra c’è la cucina.. invece sulla sinistra la camera da letto. Non sono riuscita a vedere altre stanze, ma probabilmente c’è anche un bagno. Non ci sono molti posti per nascondersi. Tenete gli occhi aperti e non attaccate se non sarà assolutamente necessario! - Cercò complicità e determinazione negli occhi dei due ragazzi. La situazione era più pericolosa di quanto pensava.
    - Entreremo mantenendo la formazione. Io farò strada.. Youkai-kun mi seguirà ed Inoichi-kun chiuderai la fila. Ci coprirai le spalle. - Dopo aver pattuito il piano d’azione la Fuyutsuki fece un cenno con la testa e varcò con prudenza la soglia dell’abitazione. Gli occhi cristallini si soffermarono su un punto preciso dell’atrio. Il pavimento era annerito e seriamente danneggiato dall’esplosione. Si tenne lontana dal tappeto centrale, marciando lungo la parete. Lasciò che Youkai-kun lo analizzasse.
    Dopo alcuni passi il Team era di fronte ad un bivio. Il muro su cui si era schiantata la porta separava la casupola in due aree, una zona giorno ed una zona notte. Lanciò un’occhiata ai due ragazzi ed iniziò a fare alcuni cenni. Preferiva non parlare. Non sapeva cosa c’era in agguato dietro l’angolo. La Fuyutsuki invitò Yuokai-kun ed Inoichi-kun ad addentrarsi all’interno della stanza da letto. - Perlustrate la camera da letto. Io provvedo alla cucina! - Proferì con un filo di voce per evitare di manifestare chiaramente la sua posizione. Il Capo-Team coprì le spalle ai due ragazzi. Infatti rimase in prossimità dell’atrio per avere una visuale completa sia della zona giorno che della zona notte. Alternò lo sguardo tra i due ragazzi per assicurarsi che nessuno li attaccasse alle spalle. Passarono i minuti e la ragazza non riuscì ad individuare nessuna presenza. Dove si era nascosta l’anziana donna? Un sospiro fuoriuscì dalle labbra della Genin ed impugnando ancora il Kunai nella sua mano destra si mosse verso la cucina. Inconsapevolmente la Fuyutsuki si era avvicinata a circa un metro e mezzo dal tavolo, diretta forse verso il mobilio sopra la cucina. Un meccanismo scattò e mise in allarme la Genin. - Cos..?!? - Provò ad avvertire anche gli altri membri del Team, sperando che non cadessero anche loro in altre trappole. Non fece in tempo. Al centro del tavolo si attivò un dispositivo di risucchio con un raggio di tre metri. L’aria veniva risucchiata all’interno della trappola trascinando con sé qualsiasi cosa all’interno della stanza, anche la ragazza.
    Provò ad imporre la propria forza fisica[Forza: 475 – Resistenza: 400 vs 10 Potenza Sensore aspirante] per resistere alla trappola. Ora capiva anche l’origine di quella misteriosa folata di vento all’esterno dell’abitazione. Nonostante gli sforzi la Fuyutsuki ne rimase intrappolata. Opponeva resistenza per non essere trascinata ulteriormente verso il tavolo, ma non riusciva ad indietreggiare come desiderava. Purtroppo il sensore fece scattare anche un’altra trappola. Ben quattro sedie esplosero, spargendo all’interno della cucina una tempesta di schegge in ogni direzione. Il rumore dell’aspirazione fu per alcuni secondi sovrastato da ben quattro esplosioni, che rimbombarono all’interno dell’abitazione. Era finita nella trappola nemica.
    Fortunatamente possedeva degli ottimi riflessi che le permisero di limitare al minimo i danni. Inoltre era anche ben equipaggiata per la missione. La mano destra si mosse con estrema destrezza per deviare un paio di schegge di legno dirette verso il suo viso, la zona più delicata del suo corpo. Riuscì ad interporre la lama del suo Kunai davanti ad alcune schegge deviandone la traiettoria. Ma la maggior parte degli altri minuscoli proiettili furono parati dalla Cotta di Maglia
    Cotta di Maglia Inferiore [Protezione]
    Indossabile sotto dei vestiti, questa leggera cotta di maglia costituita da sottili anelli di ferro intrecciati ricopre e protegge il busto e gli arti superiori.
    Tipo: Protezione-Supporto
    Dimensione: Grande
    Quantità: 1
    (Potenza: 30 | Durezza: 3 | Crediti: 135)
    che indossava sotto la casacca bianca. Il busto e le braccia della Fuyutsuki rimasero completamente illesi, grazie alla protezione che indossava sotto agli indumenti. Purtroppo non riuscì a proteggere tutto il suo corpo, infatti alcune schegge di legno si conficcarono sulle cosce, provocandole una smorfia di dolore sul volto
    [Slot Difesa I][Parate schegge con Cotta di Maglia – 400 Riflessi vs 350 Velocità – 30 Potenza Difensiva vs 20 Potenza Sedie esplosive – Danni: Mezza Leggera – Graffi superficiali alle gambe]. Dopo essere riuscita a difendersi dalla trappola esplosiva la Fuyutsuki decise di accumulare un bel po’ di Chakra nei suoi arti inferiori per uscire dal raggio d’azione del sensore d’aspirazione che continuava ad attirarla verso il tavolo. Chakra che irrorò i suoi muscoli e grazie ad uno sforzo delle leve inferiori riuscì a compiere un salto all’indietro ed sottrarsi dalla morsa attrattiva [Slot Tecnica I][Fuga dal Sensore aspirante – Consumo: Medio]. Tirò un sospiro di sollievo non appena si portò in salvo. - State bene? Non toccate nessun’altro mobilio! La Casa è disseminata di trappole. - Si morse il labbro inferiore. Si sentiva responsabile per quella leggerezza che avevano commesso. Non avrebbe mai immaginato che dietro ad un tavolo e delle sedie si nascondesse una trappola mortale.
    Fortunatamente Inoichi-kun fu più attento nelle ricerche a differenza dello stesso capo-Team. E riuscì a trovare una porta all’interno della camera da letto.
    La Kunoichi percorse il corridoio alla sua destra, dopo aver superato la camera da letto. Preferì tenersi ben lontana dal letto o dai comodini. Aveva quasi il presentimento che ogni cosa era pericolosa in questa casa. Onoko-san e Juishi-san non erano semplici contadini. Ammesso che dietro tutto questo c’era il loro zampino. - Cosa hai trovato Inoichi-kun? Youkai-kun.. stai bene? - Sussurrò non appena le fu indicata dal biondino una porta sul fondo della stanza. Era forse un ripostiglio dietro cui si nascondeva la donna? Ma prima di tutto si assicurò che l’altro ragazzo stesse bene. Era stato colpito da una trappola velenosa. Fortunatamente non aveva esitato ad utilizzare l’antidoto che gli aveva ceduto. Intanto i suoi occhi si soffermarono sul tappeto ai piedi della porta. Aveva un aspetto piuttosto familiare. Probabilmente anche questo celava un ordigno esplosivo come quello dell’ingresso. - Fermi! - La ragazza fermò il suo passo e quello delle persone che stavano alle sue spalle a circa 3 metri dalla porta ed il tappeto. - Potrebbe essere una trappola. Inoichi-kun potresti spostare il tappeto con la tua Telecinesi? -
    La ragazza chiese allo Yamanaka di spostare grazie alla Tecnica della Telecinesi il tappeto per verificare che sotto di esso non ci fosse nulla di pericoloso. Ed invece il Team di Konoha ritrovò una trappola esplosiva. La Fuyutsuki non sapeva disinnescare una bomba, ma per poter attraversare la porta, dovevano necessariamente farla esplodere.
    Tra le mani aveva ancora il suo Kunai. Prese la mira e con un rapido movimento della mano lanciò l’arma da lancio al centro del tappeto nella speranza di colpire il meccanismo che si celava dietro ad esso [Slot Azione I][Lancio Kunai per attivare Tappeto a pressione – Velocità lancio 475 – Precisione 400 – Potenza: 8]. Quando il Kunai impattò contro il filo intrecciato del tappeto si udì un “click” ed una successiva esplosione. La pressione esercitata dall’Arma da lancio fu sufficiente ad attivare il meccanismo della trappola. L’esplosione rimbombò ancora una volta nella piccola casupola, mentre il team correva ai ripari per non essere colpito dall’onda d’urto, anche se erano fuori portata. E quando la polvere si diradò la porta era spalancata ed alcune scale s’intravedevano nell’ombra. - Avete una torcia con voi? - Purtroppo non aveva con sé nessun oggetto luminoso. Intanto si avvicinò con estrema prudenza e sembrava che non ci fossero altri meccanismi. Ovviamente si tenne lontana da altri tappeti e mobilio della stanza da letto.
    L’albino estrasse un accendino e si offrì di fare da “guida” per l’intero Team. In realtà non avevano molte scelte, i sotterranei dell’abitazione sembravano davvero privi d’illuminazione.
    Non appena iniziò la discesa verso i meandri della piccola abitazione capì fin da subito che c’era qualcosa che non andava. Qualcuno aveva costruito un “Bunker” in questa zona sperduta e desertica. La mano della ragazza sfiorò l’acciaio delle pareti di quel cunicolo. Ma cosa si nascondeva oltre questa scale?



    Statistiche ~
    Forza ~ 475
    Velocità ~ 400
    Riflessi ~ 400
    Resistenza ~ 400

    Agilità ~ 400
    Precisione ~ 400
    Concentrazione ~ 400
    Intuito ~ 400

    Movimento ~ 15m/slot
    Salti ~ 5metri
    Percezione ~ 9
    Furtività ~ 0

    Chakra ~ 31,25/40 Bassi
    Vitalità ~ 13,25/14 Leggere
    En. Vitale ~ 29,25/30 Leggere - Graffio al ginocchio destro, Graffi sparsi sugli arti inferiori.

    Tempistica ~
    Slot Azione I ~ Lancio Kunai per innescare tappeto a pressione
    Slot Difesa I ~ Parata schegge con cotta di maglia
    Slot Tecnica I ~ Fuga dal sensore aspirante
    Slot Gratuito ~ -

    Tecniche ~

    Off ~ Nulla da segnalare :3



    Edited by **Kat** - 26/6/2016, 17:14
     
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    Trappole

    IV - Campo minato



    L’esplosione prese Youkai alla spovvista che sobbalzò, pur aspettandosi che la vecchia avesse un qualche sistema di protezione, dato come si era comportata fino a quel momento. Tuttavia era un sistema piuttosto brusco.

    Trappole espolosive?! Mio Kami. Ce ne saranno sicuramente altre all’interno…

    Con cautela, l’albino fece capolino in casa, osservandosi in giro. Non era granchè arredata, ma la scarsa luce che riusciva a malapena ad entrare dalle finestre rendeva difficoltoso riuscire a muoversi senza rischiare di sbattere da qualche parte, o peggio, cadere in qualche trappola.

    Non può essere andata lontano. Ci sarà sicuramente una porta o una botola nascosta.

    Acquattato, attese ordini da parte della Fuyutsuki, nonostante le sue precedenti battute sembrava davvero la più portata del gruppo. Non gli dispiaceva seguire i comandi di un superiore se si fidava di esso, ma aveva una missione personale: recuperare la sua boccetta di sangue, o trovare l’antidoto per qualsiasi cosa gli avessero iniettato, anche se riteneva la prima opzione più credibile data l’assenza di effetti collaterali, dopo tutto quel tempo passato.
    Accennando ad un saluto militare, approvò i comandi della capa.

    Roger.

    Davanti all’entrata, un tappeto, che Youkai credeva nascondesse una botola. Prendendolo con delicatezza, lo alzò: se avesse trovato il meccanismo che con la pressione avrebbe dovuto far scattare la trappola, avrebbe evitato di poggiarci di nuovo il tappeto onde evitare di farla esplodere per sbaglio, avvertendo i suoi compagni del meccanismo. Se il meccanismo si fosse trovato dentro il tappeto e fosse quindi nascosto alla vista, l’albino avrebbe semplicemente spostato il tappeto, lasciandolo contro la parete, riparando anche gli altri due dall’ignara trappola.

    Niente botola qui. Dove sei, vecchiaccia…

    Avvicinandosi alla camera da letto, notò una seconda porta, richiamando a sé il biondino:

    Ey, Inoichi! Che hai trovato tu? Non capisco, non riesco a precepire nul-

    Il rumore di un’esplosione interruppe il suo discorso. Fortunatamente si trovava nella camera da letto, e gli bastò scostarsi dietro la parete per ripararsi dal botto. Rapidamente, si fiondò verso la Fuyutsuki, appena liberatasi dalla presa, se avesse dovuto aiutandola a rialzarsi.

    Stai bene? Diavolo, quella vecchia inizia a darmi davvero sui nervi. Come hai fatto a far scattare quella trappola??

    Date le dovute spiegazioni, Youkai avrebbe richiamato il compare all’attezione.

    Non avvicinarti a nulla. Non toccare i cassetti. ...Quella è l’unica porta? Non può essere andata da altre parti, se fosse uscita l’avremmo vista.

    Ayuuki e il biondino si ingegnarono per far esplodere con la forza la trappola. Youkai, per distanziarsi dal colpo dell’espolosione, finì di fronte all’armadio, facendo scattare la trappola.

    MERD-

    Si coprì come potè, venendo investito dalla nube tossica. Sperando che gli altri due non fossero stati colpiti dalla nube, estrasse dalla tasca il piccolo antidoto che gli era stato dato in precedenza da Ayuuki, iniettandoselo non appena la trappola esaurì il gas.

    Puttana. Con chi crede di avere a che fare.

    Determinato più che mai nel volerle fare parecchie domande, alla domanda di Ayuuki rispose con un secco , estraendo il suo accendino con fierezza. Con i due alle spalle, dopo aver aperto la porta diede un occhiata verso il basso, notando come le scale sembravano procedere all’infinito. Deglutì, incerto, prendendo fiato e iniziando a scendere i gradini, con quella piccolissima luce data dal suo accendino.


    Non metto in questo post gli schemini con gli status perchè non so se l'antidoto ha effetto oppure no. In caso modifico o li aggiungo nel successivo
     
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31 replies since 2/5/2016, 10:14   497 views
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