Festa a Sorpresa

IX ~ La scultura di ghiaccio: Un bacio-rubato

li occhi cristallini della Fuyutsuki vagavano per il giardino in cerca d’ispirazione. Aspettava che il suo estro creativo si mettesse in moto per addobbare in modo impeccabile il cortile di Daichi-kun. Fortunatamente le panchine in pietra, la fontana centrale ed il gazebo bianco donava già un aspetto piuttosto elegante alla location. Ma mancava quel tocco femminile che solo la Kunoichi di Konoha poteva dare. Infatti si concesse qualche minuto per pensare, senza badare troppo alle reali preferenze di Daichi-kun e Ryuu-kun. Anzi ironia della sorte, o per una piccola vendetta, la ragazza decise di affidare i compiti più “noiosi” ai due ragazzi. Gonfiare un bel numero di palloncini o essere a corto d’idee per i festoni non era una situazione semplice da risolvere. Ma doveva pur fargliela pagare in un modo o nell’altro ai due ragazzi che avevano quasi sabotato la buona riuscita della festa di Miyo-chan. Il primo, quello con la bandana, volontariamente ed il secondo, quello dallo sguardo ingenuo e dallo spirito altruista, involontariamente.
L’idea di dirigere i “lavori” per l’addobbo del cortile rinnovò il suo buon umore. Amava comandare, soprattutto quando alle sue dipendenza c’era Daichi-kun. E Ryuu-kun? Lui pagava semplicemente le conseguenze di aver urtato la persona sbagliata nel bel mezzo del Mercato di Konohagakure no Sato. Ma tutto sommato quel ragazzo, per quanto potesse essere strano per la sua cultura Kiriana, non era male. Il classico paladino dal cuore d’oro. Il ragazzo che tutte le sue amiche avrebbero voluto al loro fianco. Era gentile, altruista e pieno d’iniziativa.
- Cos’è quella faccia? Sono certa che te la caverai più che bene con le decorazioni del gazebo. - Precisò con un sorriso non appena notò un’espressione piuttosto contrariata sul volto del Kiriano. Probabilmente era l’unico compito che non desiderava avere, ma il destino era stato crudele. - Su su.. sono certa che hai la fantasia necessaria per creare qual festone. Dopo ti aiuto! Non posso mica affidare questo compito a quella testa-vuota di Daichi-kun? - Espose le sue ragioni senza preoccuparsi troppo della presenza del diretto interessato a pochi metri dal duo di Ninja. - Ehi… ti ricordo che sono presente! Abbi almeno la decenza di sparlare di me in mia assenza. Ayuu-faccia-ciccia! - Il ragazzo con la bandana espose il suo risentimento senza troppi giri di parole. I due si lanciarono qualche occhiata di sfida, poco amichevole. Ma alla fine Daichi-kun preferì continuare a gonfiare i palloncini. Lo riteneva più costruttivo ed utile che discutere con la Fuyutsuki.
I lavori procedevano bene, almeno fino a quando alla Kunoichi di Konoha non venne in mente di creare una scultura di ghiaccio al posto del solito festone di Buon Compleanno. Aveva promesso a se stessa che avrebbe regalato all’amica la festa di compleanno più bella degli ultimi decenni. E ci sarebbe riuscita. Ovviamente aveva bisogno ancora dell’aiuto del Kiriano. Aveva sentito dalle sue stesse labbra che i Ninja del Paese dell’Acqua potevano condensare il loro Chakra Suiton fino a farlo diventare ghiaccio. O qualcosa del genere. Non aveva capito bene il meccanismo, ma pretendeva che Ryuu-kun ne fosse capace. - Dai.. non puoi deludermi! Non puoi deludere Miyo-chan! Voglio una scultura di ghiaccio per il suo compleanno e l’avrò! - Era pronta anche a sequestrare il Kiriano e mandare una missiva di minaccia al Mizukage per avere la sua statua di ghiaccio entro 4 ore dalla Festa di compleanno. Iniziò a stringere i pugni e sbattere i piedi a terra come una bambina.
Il suo animo si rasserenò non appena Daichi-kun e Ryuu-kun concordarono con la sua “folle” ma originale idea. Entrambi si misero all’opera per poter esaudire le richieste della Fuyutsuki. Anche se far scolpire la scultura a mano dalla Taijutser non era una buona idea. Abbozzò un lieve sorriso e si fece da parte, puntando le iridi sui due ragazzi. Il Kiriano componendo alcuni sigilli creò ben tre cinque copie di se stesso. Ma non era una Tecnica della Moltiplicazione “normale”. Infatti la ragazza notò subito che le copie erano corporee, visto che il piccolo esercito di Ryuu-kun iniziò a raccogliere quanta più acqua possibile, aiutato dal ragazzo con la bandana. Daichi-kun rientrò in casa per trovare bacinelle, pentole e recipienti di grosso calibro. Non aveva ancora ben capito cosa il Ninja di Kiri avesse in mente, ma decise di seguire le sue direttive. Riempirono le bacinelle con la pompa da giardino che veniva utilizzata pe irrigare il prato del cortile ed il ragazzo si tenne pronto per congelare quella massa d’acqua con il suo Jutsu Fuuton.
- Wow! - La Konohana non riuscì a trattenere un urlo di sorpresa non appena Ryuu-kun iniziò a plasmare l’acqua che avevano raccolto all’interno dei recipienti. Si formò una sfera d’acqua, quasi come se fosse un muro o un guscio protettivo, che poi venne prontamente congelato dal Jutsu di Daichi-kun. La ragazza rimase letteralmente senza parole. Non aveva mai visto un Ninja così portato nella manipolazione delle energie Suiton. Sicuramente era una caratteristica comune a tutti, o quasi, gli Shinobi e le Kunoichi del Paese dell’Acqua. Un po’ come a Konoha con i Jutsu Katon. Ma la collaborazione tra Ryuu-kun e Daichi-kun non era ancora finita. Recuperata un altro po’ d’acqua, il duo unì a quella scultura di ghiaccio uno squalo d’acqua intento quasi a domare le onde dell’oceano o in procinto di attaccare una preda. Il ragazzo salì sulle spalle di una delle copie del Kiriano per poter riutilizzare il Jutsu Fuuton ed abbassare la temperatura fino allo zero. Un ottimo gioco di squadra che aveva dato un risultato sorprendente. Forse l’immagine dello squalo era poco femminile, avrebbe preferito una sirena, ma per questa volta poteva accontentarsi. Daichi-kun scese dalle spalle della copia d’acqua solo dopo aver inciso con un Kunai la frase “Buon Compleanno!”.
- Siete stati fantastici! - E stavolta la Fuyutsuki lasciò da parte tutto per poter abbracciare con affetto e riconoscenza entrambi i ragazzi. In realtà dispensò abbracci anche per le copie del ragazzo. Anche loro avevano un cuore no? L’emblematico dilemma delle copie corporee. Dopo aver abbracciato un po’ tutti con gli occhi che ancora le luccicavano per l’entusiasmo e la sorpresa continuò a lavorare sugli addobbi.

[ … ]

Dopo ore di duro lavoro, aiutati anche dalle copie di Ryuu-kun, i tre Ninja riuscirono ad addobbare tutto il giardino prima del calare del sole. Ormai le amiche della Fuyutsuki non avevano più scuse plausibili per tenere occupata Miyo-chan.
Il cancello principale era stato decorato con coccarde viola e palloncini blu, disposti in una decorazione floreale. Entrati all’interno della proprietà dell’Akira e seguendo il sentiero sulla destra si poteva raggiungere il retro del cortile. Il sentiero era circondato da palloncini e candele profumate che avrebbero illuminato il cammino della festeggiata. Una volta giunta sul retro dell’abitazione c’era la fontana da cui zampillavano giochi acquatici, panchine in pietra per gli ospiti ed il gazebo bianco ben addobbato con festoni e coccarde viola. I palloncini, anche questi blu, erano disseminati un po’ ovunque in modo casuale. Daichi-kun aveva portato all’esterno un tavolo e delle sedie che avevano disposto all’interno del gazebo ben illuminato da lanterne orientali. Anche gli angoli del cortile erano ben illuminati, mentre al centro del cortile c’era quella titanica scultura di ghiaccio creata dal Kiriano.
La Fuyutsuki era piuttosto soddisfatta del risultato ottenuto. Era orgogliosa del lavoro dei suoi schiavi, anzi dei suoi ragazzi. Fece un saltello di gioia. - Ah! È tutto perfetto.. come immaginavo. Senza di voi non sarei riuscita a donare a Miyo-chan la festa che merita. Mi sopporta fin dall’Accademia… ha davvero tanta pazienza con me. - Ammette con profonda sincerità. Aveva un bel caratterino, difficile da domare. Ma in quel momento lasciò da parte ogni barriera o muro per poter ringraziare sia Daichi-kun, il suo eterno rivale in Accademia, sia Ryuu-kun, un Kiriano che si era offerto di aiutarla senza chiedere nulla in cambio. - Grazie davvero! - Abbracciò entrambi.
Purtroppo le sue richieste furono inascoltate. I Kiriano non aveva intenzione di fermarsi alla festa di compleanno di Miyo-chan. Ciò creò una forma di dispiacere nella ragazza, che si manifestò con un’espressione piuttosto corrucciata. Ma era disposta a capire le sue motivazioni. Probabilmente c’era dell’altro che lo costringeva a tornare dai suoi parenti. Forse non si sentiva a proprio agio con così tanti sconosciuti. Non poteva di certo biasimarlo. La Fuyutsuki dovette lasciarlo andare. - Uff! Spero quantomeno di rivederti ancora una volta prima della tua partenza a Kirigakure no Sato. È stato un piacere conoscerti! - La ragazza era già pronta agli adii? Ovviamente sperava di poter stabilire un legame con quel ragazzo così altruista e genuino.
Da quando aveva incontrato Ryuu-kun non aveva smesso di sorprendersi per il suo animo gentile e devoto agli altri. Ed il loro primo incontro si concluse con altrettante sorprese. Lo sguardo della ragazza divenne leggermente perplesso quando il Kiriano iniziò a balbettare timidamente. Le sue parole divennero sempre meno sicure. E lasciò spazio all’azione. Le loro labbra si unirono per la frazione di pochi secondi. Le aveva appena rubato un bacio e come il più furbo dei ladri scappò via prima che la Fuyutsuki potesse dire qualcosa. - … - Anche lo stesso Daichi-kun rimase senza parole per quel gesto avventato ed imprevedibile. - Oh… Lo straniero di Kiri non smette di sorprenderci! - Iniziò a sghignazzare, nascondendo un pizzico di nervosismo. La Fuyutsuki osservò la sagoma di Ryuu-kun allontanarsi. Cosa gli era saltato in mente? Perché baciarla senza un’apparente motivo? Cosa significava quel gesto? - Baka. - Mormorò a denti stretti.
La festa di Miyo-chan stava per iniziare. Ma i Kami sicuramente avrebbero concesso altre occasioni ai due giovani Shinobi per chiarirsi. Sicuramente le loro strade si sarebbero di nuovo incrociate.