Problemi Familiari

Add per Ryose

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Sempre la stessa storia




    Come spesso accadeva io e mio fratello Oda ci eravamo recati a pranzo a casa dei nostri genitori, una cosa comune nella nostra routine, così come era comune le continue pressioni che mia madre metteva a quel poveraccio di mio fratello.
    Il problema era sempre lo stesso: nostra madre vedeva in lui la continuazione del proprio clan.
    Fin da piccolo mio fratello si era infatti dimostrato affine al mondo spirituale e questo mia madre lo aveva preso come segno che lui fosse un vero Yamanaka, pronto ad ereditare le conoscenze del suo clan, in tutto questo il parere di Oda non era mai stato chiesto, aveva un carattere meno dominante, più simile a quello di nostro padre , il quale non era mai voluto entrare in mezzo a quelle questioni, preferendo che i due se la sbrigassero da soli.
    Come tutte le volte, finito il pasto, mia madre cominciò a tartassare.

    <allora, Oda, quando è che finalmente ti deciderai ad apprendere le abilità del tuo clan?>

    Disse.
    Non negavo che la cosa scocciasse anche a me, è vero, oda era sempre costretto a subirsi quella manfrina, ma io, d'altro canto, ero continuamente escluso da quei discorsi, come se non facessi parte di quella famiglia tanto quanto lui.
    Mio fratello ignorò la domanda e la giornata proseguì come se nulla fosse accaduto, senza che la cosa tornasse fuori, erano freciatine brevi e dette in tono quasi scherzoso, ma sapevo quanto scocciassero a mio fratello.
    Prendemmo il caffè, salutammo i nostri genitori e ci incamminammo verso la nostra dimore.

    -Sai vero che non sei obbligato a far niente di tutto quello?-

    Dissi a mio fratello durante il tragitto.

    -Puoi fare quello che vuoi, essere o non essere uno Yamanaka, dipende solo da te, non da mamma.-

    Attesi una risposta di Oda prima di proseguire.

    -Sai cosa dovremmo fare, andare un po' nel bosco a meditare ed allenarci, alla fine è una bella giornata e sono convinto che calmerà i nervi, inoltre chissà, magari potremmo vedere anche uo di quegli spiritelli del bosco di cui tanto parli!-

    Sorrisi, sapevo per certo che non avremmo mai visto una cosa del genre, ma sarebbe servito a risollevare di spirito mio fratello.
    Ci dirigemmo quindi al bosco dopo essere passati da casa perché io potessi prendere una cosa che mi serviva, una volta giunti nel luogo prestabilito porsi ad Oda una collana dicendo:

    -Tieni, questa me la dette il nonno quando ero molto piccolo e tu a malapena camminavi, allora pensavano ancora che io potessi essere un discendete degli Yamanaka, è sicuramente più tua che mia, viene tramandata da molto nella nostra famiglia e serve a perturbare il flusso del chakra di chi la indossa, così da indurlo a migliorare la propria concentrazione, dicono che , una volta abituati a questa, se la si toglie si è molto più affini al mondo spirituale.-

    Avrei quindi atteso che mio fratello prendesse la collana, solo dopo avremmo cominciato ad allenarci.
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline

    Tesori Di Famiglia



    La mamma è sempre la mamma, soprattutto se è una cocciuta chioccia che si chiama Ahri.
    Alla fine del pranzo, il classico pranzo che una famiglia unita si concede per il semplice desiderio di stare insieme, la madre non riuscì come suo solito a trattenersi, o forse li invitava lì solo per quello...
    <allora, Oda, quando è che finalmente ti deciderai ad apprendere le abilità del tuo clan?>
    Quando finalmente farete un altro bimbo o inviterai qualcuno a mangiare! Mamma porta male essere in 4 a tavola, Saranno vent'anni che lo dico.
    Oda prese una scodella e delle bacchette e le piazzò vicino a se, come ad apparecchiare per un'altra persona, mentre sua madre assorbiva il colpo.

    Oda non negava di voler far parte del Clan, ma aveva paura di perdere Sho, fin da quando la madre aveva scoperto che Oda possedeva delle doti in linea con il clan era diventato un po' il preferito e sapeva che tutto questo infastidiva suo fratello, anche se mai lo avrebbe detto.

    Poco dopo presero il caffè e presero la via di casa, fu proprio lì che suo fratello aggiunse:
    Sai vero che non sei obbligato a far niente di tutto quello?
    Puoi fare quello che vuoi, essere o non essere uno Yamanaka, dipende solo da te, non da mamma.

    Se uno fa scegliere ai propri genitori la propria vita, si merita una vita di merda.

    Era una citazione da un film horror che aveva visto il giorno prima, era calzante e gli permetteva di non parlare sinceramente con Sho, di non dirgli la cruda realtà: da quando era diventato una forza portante non riusciva più a dormire sereno.
    Il fatto che suo fratello fosse un tutt'uno con un essere formato di pura energia e volontà distruttiva era stato un duro colpo per Oda, e ancor peggio era sapere che il legame era labile e il controllo scarso.

    Il demone donava grandi poteri, ma metteva Sho in una posizione rischiosa e Oda era sempre il solito scarsone, l'unica possibilità era entrare nel Clan e apprenderne i segreti, Oda si trovava sempre più spesso a pensarlo.

    Non credere che mi dispiacerebbe, solo che ora... ho troppi impegni, troppe cose, troppe davvero e il clan... richiede impegno. Capisci?
    -Sai cosa dovremmo fare, andare un po' nel bosco a meditare ed allenarci, alla fine è una bella giornata e sono convinto che calmerà i nervi, inoltre chissà, magari potremmo vedere anche uo di quegli spiritelli del bosco di cui tanto parli!-
    Mi sembra un'ottima idea

    Recentemente Oda aveva lasciato delle esche nel giardino proprio per stanarli, durante la notte aveva sentito dei versi strani e suo fratello diceva che erano gatti, quante poche ne sapeva sul mondo soprannaturale...

    collana

    Quando arrivarono al bosco Sho gli porse una collana, era di loro nonno e in tutto questo tempo Sho l'aveva custodita.
    Sei sicuro di volerla dare a me?
    Era titubante, era un regalo del nonno per Sho, non per lui, ma se suo fratello avesse insistito avrebbe accettato.
    Uno spago che collegava diverse sfere rosse, divise in 3 gruppi.


    Fece scivolare le sfere tra le dite, saggiandone la consistenza, sembrava una semplice collana.
    Un oggetto del genere doveva essere appartenuto alla famiglia da generazioni, era facile che stesse per superare i 100 anni, l'età in cui tutte le cose acquisiscono proprietà spirituali elevate, Oda ne era convinto e se la mise subito.
    Stiamo a vedere!
    Non appena la sua testa scivolò attraverso quell'antico accessorio non avvertì grandi differenze, o almeno non credeva, si sentiva solo pieno di cibo.
    Mh
    Il suo sistema circolatorio non era stato alterato, eppure sentiva come un fastidio, forse era veramente pieno, ma se era vero che quella cosa alterava il suo chakra, l'unico modo che aveva per saperlo era utilizzarlo.

    Compose rapidamente alcuni sigilli e puntò due dita verso un piccolo sasso, questo tremò debolmente, per poi sollevarsi con fatica, ma come? Oda era in grado di sollevare oggetti decisamente più grandi senza fatica e di muoverli molto più in fretta.
    Ok, funziona, ma come posso usarlo?

    CITAZIONE
    OT/
    Chakra:158/160 bassissimi
    Non ho ancora messo un malus, è una cosa strana avere il flusso di chakra disturbato, per cui immagino che per ora non riesca ad usare bene le tecniche, ma dimmi te
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Disturbo nella forza




    Oda si mise la collana che gli avevo porto e subito sentì che il normale flusso del suo chakra veniva alterato.

    -Sì, sono sicuro che questa stia molto meglio a te, te l'ho detto, è della parte Yamanaka della famiglia, della quale fai sicuramente più parte di me, mi è stato spiegato che altera il normale flusso del chakra rendendone più difficile il controllo e quindi diminuendo l'efficienza delle tecniche ninja, certo, adesso sembra solo un impedimento, ma ti garantisco che se imparerai ad indossarla tutti i giorni come se fosse parte di te ne trarrai vantaggio. Il principio più o meno è lo stesso di questo.-


    Dissi sollevando prima le maniche della maglia e poi il fondo dei pantaloni per mostrare a mio fratello le fasce pesanti che indossavo tutti i giorni e limitavano la velocità dei miei movimenti.

    -in poche parole ti abitui ad un flusso disordinato e discontinuo di charka ed una volta che rimuovi la collana questo torna normale, equilibrato, ciò ti dovrebbe dare la possibilità di sfruttarlo molto meglio. Ora dobbiamo solo pensare a come fartela usare per bene...-

    Dissi portandomi la mano destra al mento con fare pensoso.
    Sicuramente nostra madre avrebbe saputo cosa fare meglio di me, ma sia io che Oda eravamo saturi della sua vista per oggi, quindi non pensavo che rivolgersi a lei sarebbe stata una buona idea, almeno non in quel momento.
    Mi chinai e presi da terra un sasso delle dimensioni di una moneta e lo cominciai a lanciare in alto per poi riprenderlo al volo.

    -Mi ricordo che ti piaceva usare la telecinesi giusto? Beh, con quella addosso sarà sicuramente più difficile da fare, prova a prendere questo...-

    Porsi a mio fratello il sasso che facevo salterellare nella mia mano e ne raccolsi degli altri di varie dimensioni, il più grande poteva avere lo stesso volume del mio pugno chiuso, li porsi tutti a mio fratello e mi allontanai da lui di circa dieci metri.

    -Probabilmente all'inizio non ce la farai nemmeno a farmeli arrivare addosso, quindi per adesso cerca quantomeno di raggiungere la distanza che ci separa, per la forza e la precisione ci penseremo poi.-

    Così detto mi misi in posizione di combattimento, ero abbastanza convinto che nessun sasso per il momento sarebbe arrivato a colpirmi, ma non si sa mai, una pietra in faccia non fa mai piacere, quindi sempre meglio esser pronti ad evitarla.


    CITAZIONE
    Ot/ Non mi interessa che consideri gli slot azione per ogni lancio, sei libero di fare quanti tentativi vuoi, l'esercizio termina quando un sasso raggiunge effettivamente Sho, sii pure autoconclusivo su questo.
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline
    Ascoltò attentamente mentre suo fratello gli spiegava come quella collana funzionava e come avrebbe potuto migliorare le sue capacità, Oda non si stupì delle fasce che suo fratello indossava.
    Quelle fasce erano un simbolo di duro lavoro, non molti sarebbero stati disposti ad un allenamento praticamente costante e spossante come quello, ma Sho ci riusciva, e ce la faceva perchè aveva capito quello che anche Oda cominciava solo a intuire: essere solo forti non basta, bisogna essere migliori degli altri per poter sopravvivere nel loro mondo, o per avere il diritto di difendere qualcuno.

    D'accordo allora, iniziamo subito


    Oda aspettò che suo fratello si allontanasse e poi si concentrò un attimo su se stesso, sul suo centro.
    Avvertiva chiaramente il disturbo, non bloccava il suo chakra, era perfettamente libero di fluire nel suo corpo, provò quindi a mandare una piccola quantità al proprio braccio sinistro[bassissimo in forza]
    Avvertì la sensazione ormai familiare di quella contrazione spasmodica, una forza innaturale rispetto al suo solito, che poi svanì.

    Il chakra all'interno del suo corpo scorreva normalmente e solo al momento di uscire, per essere applicato in una tecnica, veniva disturbato; quasi come se fosse diventato più sensibile ai disturbi esterni, doveva provare a lanciare un altro sasso.
    Compose i sigilli per eseguire nuovamente la telecinesi, scelse un sasso piccolo e ne assunse il controllo, quindi cercò di lanciarlo ancora, volò solo un metro, a dir tanto due, per poi cadere.

    Ne abbiamo di strada da fare


    Riprovò diverse volte ad eseguire il lancio, almeno una decina, convinto che la chiave fosse nella ripetizione del gesto in modo da renderlo un automatismo, ma quei sassi non volevano saperne di andare più lontani e lui aveva già sprecato un bel po' di energie e tempo.

    Eseguì ancora la tecnica, sempre su un piccolo sasso, questa volta però non procedette come sempre, ma preparò la quantità di Chakra esatta per la tecnica, separandola da quello che circolava nel suo organismo, quindi con la massima velocità la spinse fuori per eseguire la tecnica.
    Un impulso energetico di durata molto breve, ma relativamente intenso, questo fece viaggiare il sasso per ben 4 metri, certo una miseria rispetto alla gittata originale di Oda, ma c'era stato un miglioramento ora doveva solo insistere.

    Scelto un nuovo sasso, compose i sigilli e richiamò il chakra, lo concentrò qualche istante per poi liberarlo il più in fretta possibile.
    I sassi successivi furono un successo, volando sempre più lontani, fino a cadere poco distante da Sho, talmente vicino da rotolargli in mezzo ai piedi.
    Oda si concentrò su un sasso e lo lanciò, ormai si sentiva arrivato si girò con noncuranza, ma suo fratello non rispose, aspettò qualche secondo.

    Non è arrivato vero?


    Si voltò per notare come suo fratello lo guardasse con fare sconsolato, aveva esultato troppo presto...

    “Che figura”


    Si concentrò di nuovo, prendendo controllo di un sasso di dimensioni medie, quindi rilasciò il chakra tutto insieme, il sasso divenne un proiettile.
    Si mosse nell'aria senza essere stato toccato e stava per prendere Sho nello stomaco, Oda non poteva riprenderne il controllo, ormai era troppo lontano.

    Scusa Sho


    Aggiunse poco dopo, sorridendo.

    CITAZIONE
    Chakra: ???
    note: Non ho specificato la velocità del sasso, ma sicuramente meno di verde
    edit: Svista mia


    Edited by Ryose - 19/11/2015, 14:52
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Tiro alla fune




    L'ultima pietra scagliata da Oda arrivò a destinazione, tuttavia la forza con la quale era stata scagliata non creava nessun tipo di potenza ofensiva, il sasso infatti rimbalzò sul mio torace e cadde a terra.

    -Beh, almeno ci sei arrivato!-

    Dissi ridendo a mio fratello.

    -Diciamo che il controllo generale c'è, adesso fossi in te mi concentrerei sulla forza e l'efficienza delle tecniche che usi.-

    Mi cominciai ad avvicinare a mio fratello camminando mentre riflettevo su come poter migliorare la sua concentrazione nel flusso di chakra.
    Ripensai alle esperienze che avevo dovuto affrontare da quando ero stato legato al demone, dopo quell'avvenimento infatti dovetti nuovamente imparare a gestire il chakra in maniera efficiente, minimizzando , se non annullando, l'influsso che l'immensa potenza del Gobi aveva sulla normale circolazione del mio chakra.
    Ripensai agli allenamenti con Raizen, a come inizialmente anche solo focalizzare l'energia in un punto definito mi risultava difficoltoso.

    "Mmm, magari può funzionare."

    Presi una corda dallo zaino che portavo sempre dietro, era lunga circa cinque metri, composta di tre diverse cordicelle individuali arrotolate in modo destrorso, il che la rendeva particolarmente robusta, adatta a sopportare tensioni longitudinali anche molto elevate.

    -Prendi questo.-

    Dissi ad Oda porgendogli uno dei due capi della corda mentre io, con la mano destra, impugnavo l'altro.

    -Semplice esercizio fratellino, tira finché non mi fai perdere la presa, so che sei più grosso di me, ma non pensare che sarà un compito facile, ahahahah.-

    Mi ero infatti allenato duramente in quel periodo e questo mi aveva reso decisamente più forte di Oda, l'unico modo che aveva per strapparmi la corda di mano era riuscire a concentrare correttamente il suo chakra per aumentare la sua forza fisica.
    Mi posizionai a circa cinque metri da mio fratello, in modo che la corda fosse ben tesa.

    -Allora, ti va di cominciare?-

    Dissi sorridendo in maniera provocatoria, alla fine eravamo fratelli, tutta la nostra vita era stata una sfida continua tra noi, non dissi ad Oda che avrebbe addirittura dovuto usare il chakra per togliermi di mano quella corda, volevo che lo capisse da solo, il vero esercizio infatti non sarebbe stato quello che avevo proposto, bensì il lavoro che mio fratello avrebbe dovuto fare per arrivare ad eseguire l'azione.

    "Speriamo non ci metta, questa corda mi fa sudare le mani."

    Dopo che mio fratello avesse cominciato la prova, avrei fatto finta di sbadigliare, volevo punzecchiarlo, sapevo che era per lui lo stimolo giusto.



    Ot/ Sho ha una forza di 400, quando eguagliata l'esercizio finisce avendo tu raggiunto l'impasto massimo concesso dal tuo grado [Mediobasso], ovviamente non riesci ad impastarlo subito, cominci con il riuscire ad impastare massimo un Bassissimo.
    Mi interessa il procedimento con cui aumenti l'afflusso di chakra nella zona interessata, strutturalo su due round di combattimento, quindi 6 slot azione totali.
    Sho sbadiglia dopo il termine del primo round.
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline

    Tiro alla fune


    Sho si lasciò andare in una breve risata, prima di porgere ad Oda una corda, il prossimo allenamento consisteva semplicemente nel strappargliela di mano.
    Neanche un momento di riposo? E in che modo tirare la fune può aiutarmi ad aumentare la mia forza spirituale?

    Normalmente non sarebbe stato un problema utilizzare la telecinesi tutto il pomeriggio, ma purtroppo non era una situazione normale e lo sforzo mentale per ottenere quel debole controllo su un chakra che non voleva ubbidire lo stavano cominciando a fondere, si sentiva le orecchie e la fronte scottare. Lo sguardo di Sho fu ancora una volta abbastanza chiaro: non ci sarebbe stata nessuna pausa.
    Ok, preparati

    Serrò la corda sotto l'ascella destra afferrandola saldamente con entrambe le mani, quindi spostò il peso leggermente indietro, praticamente appoggiandosi alla resistenza che la fune offriva.
    Le braccia erano lievemente piegate e porgeva il fianco sinistro a Sho, le ginocchia erano piegate in modo che le cosce si trovassero poco sopra la linea del parallelo.
    Con un unico movimento di gambe e tronco cercò di arretrare rapidamente, le spalle erano retratte e spinte verso il basso per creare un unico blocco con il tronco. La strategia di Oda consisteva semplicemente nell'utilizzare i muscoli più grandi del corpo e la posizione per imprimere la massima forza possibile alla corda e far perdere la presa a Suo fratello.[Slot azione I - Forza:300]
    “Macché?”
    Sho non si mosse di un millimetro, quando era diventato così forte?
    Certo il demone poteva avere influito, ma quello che aveva davanti era Sho: non vi era alcun segno di possessione demoniaca.
    “Più forte di me? Così tanto?”
    Un moto di orgoglio mentre si abbassava violentemente per poi lanciarsi indietro concentrando tutto il chakra che poteva verso le gambe per irrobustirle.[Slot azione II - Forza:325]
    Stesso risultato, o quasi, il fallimento è un insegnante ottimo quanto spietato, la delusione aveva acceso una lampadina nel cervello di Oda.
    “Non riesco ad impastare altro chakra, la collana disturba il flusso verso l'esterno così come quello all'interno del mio corpo. Eppure ce n'è, lo sento in me, ma è meno preciso, solo una piccola parte fa quello che deve”

    Riguadagnò la posizione, continuando a puntare le gambe e mantenendo la corda in tensione.
    Il suo chakra si muoveva confusamente, quando provava ad impastare del chakra, solo una piccola quantità si traduceva in un aumento effettivo di forza, che dovesse reclutarne di più?
    Richiamò la massima quantità di chakra che gli era possibile, compresse gli addominali e digrignò i denti, quasi volesse spremere il proprio tantien come un'arancia.
    Mandò con violenza il chakra nelle cosce, e spinse ancora. [slot azione III - Forza 350]

    Come prima, solo la minima parte di quello che era arrivato alle gambe si era tradotto in un potenziamento, il resto era rimasto lì intorno a muoversi casualmente per poi tornare al tantien o disperdersi sotto forma di calore. Suo fratello sbadigliò guardandosi un po' intorno senza soffermarsi nemmeno su di lui.
    “Ma certo, quando impasto il chakra devo visualizzare il bersaglio, concentrarmi su un solo punto, in modo da richiamarlo tutto lì ”

    Provate a guardare un foglio bianco, il vostro sguardo si muoverà sullo stesso senza alcuna meta, ma se ci fosse un pallino nero? Il vostro sguardo sarebbe irrimediabilmente attirato dall'anomalia. Per metterla più semplice era come guardare qualcuno con un brufolo in fronte, uno di quelli belli grossi e bianchi: non puoi distogliere lo sguardo.

    Decise di partire con una quantità di chakra più precisa , ma stavolta si concentrò solo sulla gamba sinistra. Visualizzò un punto al centro del quadricipite, e diresse tutta l'energia lì.
    Spinse ancora. [Slot Azione IV - Forza 350]
    Sembrava aver funzionato, o perlomeno aver portato un miglioramento, ma ancora c'era uno spreco.

    Si concentrò nuovamente sulla gamba sinistra, restrinse il punto immaginario al centro della coscia.
    Strattonò ancora, per la prima volta da quando avevano iniziato quello strano esercizio vide suo fratello sforzarsi seriamente per non perdere la presa.[Slot V- Forza 375]

    Forse aveva trovato la strada giusta.
    “Guarda questa, mezzasega”
    Questa volta avrebbe utilizzato la quantità massima di chakra che i suoi muscoli potevano sopportare, si concentrò ancora sul puntino, mentre il resto del suo corpo diventava un foglio bianco, solo il punto e il suo centro erano importanti.
    Lì collegò con una linea che seguiva il suo sistema circolatorio, con la mente seguì ogni curva di quella linea, percorrendola come se fosse un sentiero sicuro in mezzo ad un bosco pieno di bestie, partendo dal proprio centro fino ad arrivare al puntino.
    Non importava cosa fosse il puntino o come fosse fatta esattamente la linea, quel sottile segno nero in un mare di bianco era l'unica cosa importante.
    Non appena sentì il muscolo della coscia tendersi all'inverosimile, spinse ancora. [slot VI – forza 400]
    Cadde all'indietro, aveva tolto la corda a Sho.
    Sho non voleva dire vittoria? Prossima volta che andiamo da mamma spetta a me l'ultimo pezzo di ciccia
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Sempre la stessa storia: parte due




    Sorrisi lasciando andare la corda quando Oda raggiunse, grazie all'aiuto del chakra, una forza sufficiente ad eguagliare la mia, quello che disse dopo era però una chiara provocazione, una frecciatina degna di mio fratello.
    Mi avvicinai con calma mentre lui ancora stava seduto a terra, riavvolgendo la fune con un lento movimento circolare, sulla faccia avevo un mezzo sorriso, giunto in prossimità di mio fratello gli porsi la mano per aiutarlo a rialzarsi.

    -Da quello che posso vedere, caro fratellino, sono io quello in piedi, mentre tu sei a sedere sporco di terra, ti sembra una tua vittoria?-

    Una volta che Oda si fu rialzato mi girai e cominciai a raccogliere altre pietre.

    -Non pensare di aver finito eh! Ancora c'è molta pratica da fare, devi riuscire a meccanizzare il nuovo flusso del tuo chakra per usarlo in tempi brevi, pensa se tu ti trovassi in situazioni di pericolo, non ti potresti permettere di fare tutti quei tentativi, quindi vediamo di unire l'utile al dilettevole, eheheheheh.-


    Risi in modo maligno, un'espressione che mio fratello conosceva fin troppo bene.
    Mi distanziai da lui di circa dieci metri, una volta raggiunta tale distanza mi voltai rapidamente e scagliai il primo sasso che avevo in mano verso il ginocchio sinistro di mio fratello.

    -Schiva, checca!-

    Il sasso era lanciato più velocemente di quanto i normali riflessi di Oda potessero permettergli di schivare, questa prova era simile alla precedente, avrebbe dovuto impastare il chakra come poco prima, ma stavolta doveva farlo in maniera repentina ed efficiente, a meno che non volesse essere preso a sassate.

    -Balla, balla ahahahaha!-

    Un susseguirsi di sassi che miravano alle varie parti del suo corpo venne scagliata contro mio fratello, la visione era abbastanza esilarante.
    Non appena finii le "munizioni" mi avvicinai ad Oda e dissi:

    -Susu, visto che sei migliorato? Da qui in poi non ti resta che affinare il tutto, se hai ancora bisogno fammelo sapere eh Pfffff...-

    Trattenni una risata, per quel giorno ci eravamo allenati abbastanza.

    [Una settimana dopo, Casa dei genitori]



    Il prianzo non era ancora pronto, mentre nostra madre Ahri finiva di preparare e nostro padre si limitava a leggere, come sempre, presi Oda da parte per chiedergli una cosa che mi premeva particolarmente.

    -Secondo te dovrei dirglielo? Cioè , la conosci mamma, come reagirebbe?-

    Dissi piano indicandomi il ventre sul quale nascondevo il sigillo che legava ill Gobi al mio spirito.

    -Pure tu non è che l'hai presa proprio bene...-

    <prontoooooo...>

    Gridò nostra madre, era meglio non farla aspettare, quando si metteva a strillare era in grado di spaccare i timpani come niente al mondo.
    Con calma ci sedemmo a tavola e ci gustammo il pranzo in tranquillità, fino a che la solita domanda non venne fuori.

    <allora, Oda, quando è che finalmente ti deciderai ad apprendere le abilità del tuo clan?>

    Non si impegnava nemmeno a cambiare le parole di quella frase, sembrava un disco registrato, io e mio padre ci guardammo e sospirammo, portandoci entrambi la mano sugli occhi, quasi esasperati da quella situazione.
    Chissà però cosa avrebbe risposto mio fratello questa volta.
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline

    SEI UN FOLLE SHO!


    sono io quello in piedi gnegne
    scimmiottai mio fratello mentre accettavo il suo aiuto in modo da alzarmi prima e riprendere un po' di fiato, poggiando le mani sulle ginocchia.
    Quando alzai lo sguardo mio fratello aveva collezionato un bel numero di sassi e purtroppo sapevo anche cosa voleva farci, riconoscevo quello sguardo malefico, voleva dire: “botte”.

    Il primo sasso mi colpì senza che io potessi fare niente, se non difendermi con le braccia, poste davanti al corpo, ne rimedia un bel livido al braccio sinistro.[ferita leggera]
    Per il secondo sasso ero pronto, impastai il chakra nelle gambe seguendo la stessa tecnica del tiro alla fune e, beh, venni colpito ancora, interrompendo la concentrazione.[leggera all'addome]
    “Ma porcaccia”
    In una situazione reale era impossibile seguire quel particolare schema con cui ero riuscito ad incanalare il mio chakra durante il tiro alla fune, i tempi molto più ristretti non mi permettevano di eseguire tutta la faccenda della visualizzazione.

    Il terzo sasso lanciato da mio fratello non fece altro che convincermi ancora di più di quella mia idea, interrompendo nuovamente la mia concentrazione, ancora una volta non ero stato abbastanza veloce da schivarlo.[ferita leggera]
    “Ho troppo poco tempo, devo rendere il tutto naturale”

    Intanto dovevo rivolgere l'attenzione a me stesso, mentre Sho prendeva un'altra pietra richiamai il chakra alle gambe, per cercare di impostare una schivata laterale, venni colpito sullo stinco sinistro, il dolore pulsante faceva capire che ne sarebbe venuto fuori un bel livido.[ferita medio-leggera]
    “Per tutti i Kami, fa male un casino se ti prende bene”
    Reclutare il chakra, selezionare la zona di applicazione e poi usarlo, il problema principale stava proprio lì: l'esecuzione in sequenza di tutte quelle operazioni era lenta.
    Basti pensare a come vi comportate quando vi lanciano una palla: voi non calcolate la traiettoria della pallina, quindi scegliete quale braccio usare per fermarla e poi alzate il braccio, ma combinate le operazioni senza rendervene conto. Beh, dovevo fare praticamente la stessa cosa.

    Sho caricò un altro lancio, avrei eseguito un saltello laterale per evitarlo, quindi il chakra doveva andare alle gambe .
    Evitai il sasso di poco, mio fratello sorrise lanciandone un altro in rapida successione che mi colpì sulle braccia, poste a croce davanti al corpo.[ferita leggera]
    “Cambia pure il ritmo”
    Il mio tempo di reazione era troppo lungo, dovevo essere pronto prima ancora di vedere il colpo, o meglio, il mio chakra doveva esserlo e forse avevo un'idea.
    Schiacciare il tantien e comprimere il chakra come una molla, al momento in cui lo avessi rilasciato sarebbe andato velocemente in posizione liberandosi dalla forzatura che gli stavo imponendo.

    Sho puntò al mio busto con il successivo sasso, fui felice di constatare che questa volta ero riuscito a schivarlo muovendomi con il corpo.[Riflessi: 400]
    Era un'azione istintiva, non c'era distinzione tra pensiero, movimento e chakra tutto doveva avvenire contemporaneamente, perché quello era l'unico modo per salvarsi da un'altra sassaiola.

    Ne lanciò un altro e lo evitai accovacciandomi, mentre il chakra rendeva la mia azione repentina, la molla pareva funzionare a dovere.[Riflessi 400]
    Parai il lancio successivo con le braccia, rinforzando gli avambracci con il chakra.[ Resistenza: 375 - ferita lieve]
    Ora smettila però, credo di aver capito come fare, ma basta!
    Sho continuò con altri 3 lanci, il primo lo evitai con una rapida schivata di lato, eseguendo una piroetta che terminai dandogli le spalle, proprio per questo il successivo lancio mi prese in testa.
    Ei, la vuoi piantare?

    Mentre mi giravo urlando il terzo colpo arrivò diritto sulla mia fronte.
    Istintivamente portai le mani alla testa, una davanti ed un dietro, come a cercare di volermi strofinare via il dolore.
    Ei, smettila di ridere, chiaro?
    Mio fratello continuò a ridere per tutto il viaggio.

    […]


    Nella settimana successiva non mi tolsi mai la collana del nonno, avevo inoltre problemi a dormire.
    Pensavo a come quella collana fosse arrivata fino a me, che fosse la volontà di mio nonno, la volontà del Clan a portarla verso il suo vero padrone? Uno Yamanaka.
    Il pensiero non mi abbandonava la notte, rendendomi difficile e agitato il sonno, pensai più volte di togliermi la collana.
    Il simbolo di quello che ero, la mano invisibile di un destino da cui non potevo fuggire, quell'ornamento rappresentava tutto questo e forse anche molto di più.

    […]


    La settimana dopo, sempre dai nostri genitori, mi rivolsi a mio fratello:
    Certo, non potrai nasconderlo per sempre, ma ora è meglio se lasci stare.
    Corsi rapidamente a tavola quando nostra madre ci chiamò per il pranzo e cominciai a mangiare, quando la solita domanda arrivò mi stupii io stesso della risposta.
    Oggi io diventerò uno Yamanaka, sono pronto.
    L'ingranaggio si era veramente iniziato a muovere e per quanto temessi quello che sarei potuto diventare era la mia sola scelta, dovevo diventare ciò che ero nato per essere, Sho aveva bisogno di me. Era finito il tempo dei capricci.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Un nuovo Yamanaka




    A tavola calò il silenzio, mai in tutti quegli anni Oda aveva soddisfatto le richieste di nostra madre, eppure adesso sembrava determinato ad apprendere la tecnica del suo clan, beh, del nostro alla fine, cioè, più o meno.

    <sono così felice!>

    Disse nostra madre alzandosi ed andando ad abbracciare Oda per poi prendergli le guance tra le mai e stringerle con forza dicendo:

    <ma chi è il mio ometto tutto spiritualoso? Chi è?>

    -Sono io?-

    <no.... Sho, no...>

    -Non sono mai io però.....-

    Dissi incrociando le braccia mentre mio padre mi dava delle dolci pacche sulla spalla.

    Dai che tu si il mio di ometto!

    -Si ma te sei vecchio e brutto.-

    Per tutta risposta mio padre si pose la mano destra sul cuore e la strinse con forza, come se avesse un forte dolore al centro del petto, intanto la mano sinistra era stretta a pungo e sembrava maledire il cielo mentre il suo volto esprimeva un'espressione chiaramente ferita e dolente.

    -Dai pa che scherzo!-

    Dissi con un gran sorriso.

    -Ma non troppo.-

    Conclusi tornando estremamente serio.

    [...]



    Mia madre condusse sia me che Oda all'esterno, sul retro della casa, per iniziare l'addestramento di mio fratello.

    <sho, fa come ti ho detto prima. Oda , chiudi gli occhi>

    Una volta che mio fratello avesse chiuso gli occhi avrei prontamente eseguito la tecnica della moltiplicazione del corpo per creare cinque mie copie.
    I sei me si sarebbero quindi nascosti nella vicinanze della casa, in un raggio massimo di centottanta metri di distanza da mio fratello, questa era la distanza massima che mi aveva imposto mia madre.
    La prima copia distava trenta metri da mio fratello, da essa la seconda era distante altri trenta metri e così via, fino al mio corpo originale, il più distante.
    Naturalmente i cloni non erano semplicemente l'uno dietro l'altro, tra di loro si trovavano sfalzati e persino a diverse altezze disto che un paio di loro si erano nascosti su degli alberi e sul tetto di una casa vicina.

    <bene Oda, adesso dimmi dove si trova tuo fratello Sho, tutti gli Sho, e bada bene, voglio che li veda, di percepirlo semplicemente son capaci tutti i sensitivi, quello che voglio da te è che tu apra il tuo occhio interiore, caratteristica tipica di noi Yamanaka , che ci permette di distinguere distintamente la posizione delle fonti di chakra, anche se non siamo in grado di percepirne le alterazioni o i proprietari, forza, non perdiamo tempo!>

    L'espressione di mia madre era divenuta estremamente seria, su quelle cose certo non scherzava, soprattutto non dopo tutti gli anni che ci aveva messo a convincere Oda ad accettare quell'addestramento.



    Ot/ Easy peasy, usa l'occhio psionico, il raggio massimo del livello 1 è 180 metri dopo 4 round di concentrazione, quindi concentrati!
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline
    Oda, lo Yamanaka
    E andiamo mamma, smettila per favore!
    Cercai di divincolarmi dalla presa di quella donna, improvvisamente quella scelta così difficile era stata ridotta ad una scenetta comica, una gag di poche vignette in mezzo alla storia principale.

    [...]


    Mia madre condusse sia me che Sho all'esterno, sul retro della casa, per iniziare il mio addestramento.
    Come al solito nostra madre si dimostrava una donna di poche parole, mi disse di chiudere gli occhi e ubbidii mio malgrado, chissà quale tiro mancino aveva organizzato.
    bene Oda, adesso dimmi dove si trova tuo fratello Sho, tutti gli Sho, e bada bene, voglio che li veda, di percepirlo semplicemente son capaci tutti i sensitivi, quello che voglio da te è che tu apra il tuo occhio interiore, caratteristica tipica di noi Yamanaka , che ci permette di distinguere distintamente la posizione delle fonti di chakra, anche se non siamo in grado di percepirne le alterazioni o i proprietari, forza, non perdiamo tempo!
    Si signora Madre
    Sua madre come al solito era rapida nell'impartire ordini, ma avida di consigli ed era un fatto sorprendente considerato quanto fosse chioccia in generale.
    Senza perdere altro tempo Oda comincio a concentrarsi percepire il chakra gli era sempre riuscito in maniera abbastanza intuitiva, primordiale, come quando in mezzo alla folla ti senti un paio d'occhi puntati addosso.
    Il miglior modo per ascoltare è in completo silenzio, quindi cercai di concentrarmi per eliminare ogni distrazione finchè

    TUD


    Quello era il rumore della mia fronte sul terreno, arrosii.
    Sperai sinceramente che nessuno se ne fosse reso conto, soprattutto mio fratello, aprii un occhio per guardarmi in torno con fare circospetto.
    "No ok, non mi ha visto nessuno. Che poi, che c'è di male? Abbiamo appena pranzato, la pennica ci sta."
    Ripresi subito a concentrarmi, non sapevo se la mia gaffe era stata notata, ma era meglio cercare di sbrigarsi a far succedere qualcosa.
    Richiamai il chakra verso il centro della fronte mentre cercavo di concentrarmi sull'ambiente esterno, anche solo percepire mia madre sarebbe stato un primo passo, scaccia dalla mente i pensieri riguardo alla figuraccia di prima e riuscii a sentirlo.[Attivazione della tecnica speciale]
    Non la vedevo, né sentivo il suo respiro, ma sapevo che era lì ad uno o due metri da me.
    Il nuovo senso con cui mi trovavo a convivere era strano e per certi versi più spartano rispetto alla percezione del chakra dei normali sensitivi. Percepivo il chakra e la sua posizione con chiarezza, ma non il colore o la quantità, tantomeno la sua natura.

    Ebbi bisogno di qualche momento per abituarmi, era come fare un'indigestione di informazioni feci dei grandi respironi, inspirando dal naso e espirando dalla bocca, era un gesto naturale che mi aiutò a rilassarmi, quando mi fui rilassato e mi resi conto di essermi adattato comincia a concentrarmi per aumentare il mio raggio di percezione.
    L'obbiettivo del'esercizio era di trovare Sho e io sentivo solo una fonte di chakra, oltre la mia, probabilmente mi sarei dovuto focalizzare di più.
    Strinsi le mani nel sigillo del serpente, regolarizzando il respiro, ancora seduto con le gambe incrociate, continuavo a concentrarmi in mezzo alla fronte dove per gli indiani si trova il chakra del terzo occhio e lentamente comincia a sentire di più.
    Più mi concentravo e più la mia percezione diventava precisa, più cercavo di non pensare al mio corpo, ignorando perfino quel lieve filo di bava che mi colava dalla bocca mentre rilassavo interamente i muscoli facciali, e più quelle informazioni confuse e quel rumore si rendevano chiare.
    Un clone di Sho si trova a circa 30 metri da qui, in quella direzione.
    Dissi indicando con la mano, dopo essermi pulito dal rivolo di bava, un raggio ancora piccolo, che non mi avrebbe permesso di individuare tutti gli Sho presenti.
    Riunii le mani strofinandole appena per via della bavetta, quindi ricominciai a concentrarmi in silenzio cercando di tendere più che potevo il mio orecchio psionico.
    Rimasi in silenzio per quasi un minuto, prima di raggiungere quella che era la mia massima estensione, all'interno dell'area potevo distinguere diverse fonti di chakra:
    Quello che probabilmente -dato che si trovava all'interno della casa- era mio padre, mia madre, me medesimo, alcuni passanti ignari, o almeno così li avevo classificati perchè si muovevano tranquillamente per la strada, solo 6 fonti rimanevano immobili, alcune sugli alberi delle case o sui tetti.... posti insoliti per una persona, a meno che non si voglia nascondere.

    Elencai quindi gli altri 5 cloni e le loro posizioni a mia madre, sperando di averli indovinati tutti, sperando di non essere incappato in qualche guardone o altro tizio un po' strambo che si immobilizza sui tetti delle case o dietro qualche muretto di un giardino.
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Fase due




    <amoreeeeee! Sei stato bravissimoooooo!>

    Esclamò nostra madre correndo in contro a mio fratello.
    Il suo tono aveva completamente perso la serietà di pochi momenti prima ed aveva lasciato il posto ad una voce stridula ed estremamente piena di orgoglio.
    Non appena fu vicina ad Oda nostra madre gli prese entrambe le guance tra le mani e le strinse con forza prima di cominciare a baciargli ripetutamente la faccia lasciandovi evidenti macchie del suo rossetto.

    <sei proprio un talento! Proprio figlio mio! Ahhh ma che bravo che sei, Sho, hai visto che bravo che è tuo fratello?>

    -Ho visto, ho visto...-

    Dissi ritornando nella cortile della nostra casa familiare e dissolvendo la tecnica della moltiplicazione.

    -Davvero bravo Oda, non mi aspettavo che tu ci riuscissi alla prima, vuoi vedere che è davvero la via che dovevi percorrere quella degli Yamanaka?-

    Sorrisi a mio fratello prima di colpirlo con un'amichevole pacca sulla spalla.

    -Quindi per oggi abbiamo finito, giusto?-

    <assolutamente no!>

    Affermò decisa mia madre provocandomi un sospiro, certo, ero contento di aiutare mio fratello, ma non è che fare da cavia fosse per me così divertente.

    <ora si comincia a fare sul serio.>

    Nostra madre riassunse tutto assieme il suo precedente tono serio, stava per affidare la prova successiva a mio fratello.

    <adesso Oda devi entrare nella mente di tuo fratello e cercarne di ostacolarne i movimenti, tu Sho cerca di muovere liberamente il tuo corpo, non gliela fare troppo facile.>


    -Mamma veramente...-

    Provai ad obiettare.

    <mamma NIENTE! E' una cosa importante e si fa come una famiglia, tutti assieme! Quindi ora muovetevi , mettetevi uno davanti all'altro e cominciamo, e non voglio sentire un fiato!>

    Di malavoglia mi recai davanti a mio fratello, ma non era solo quello, c'era qualcosa di più.
    Mio fratello avrebbe potuto leggere nel mio sguardo una preoccupazione intensa, il mio volto si sarebbe leggermente macchiato di sudore non appena avesse cominciato a provare a penetrare nella mia psiche, ma non poteva certo chiedermi il perché, nostra madre aveva espressamente detto di non fare un fiato e certo nessuno di noi le avrebbe voluto disubbidire.


    Ot/ Affondo spirituale, per adesso fermati a quando riesci ad entrare nella psiche di Sho che da lì riprendo io. Mi raccomando, è la prima volta che usi questa abilità, trovami un modo originale per attuarla.
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline
    Oda, Lo Yamanaka II

    amoreeeeee! Sei stato bravissimoooooo!
    E dai mamma, smettilaaaaa. Dovrò prendere a pugni un albero per ottenere di nuovo un po' di virilità se mi continui a trattare così.
    I complimenti di sua madre erano sempre troppi e soprattutto erano troppo dolci, appena estratti dal pianeta frufru, noto per le sue miniere di sdolcinatezze.
    Non appena la tempesta di complimenti si fu placata mi sentii un po' sollevato, odiavo ricevere complimenti, ma mia madre non perse tempo, consegnando una nuova prova a me e, praticamente, anche a mio fratello.

    Lo guardai con comprensione, quindi mi posizionai di fronte a lui.
    Feci un respirone e il mio sguardo si fece improvvisamente più serio, anche se l'unico pensiero che mi ronzava in testa era:
    "Come diavolo faccio a entrargli in testa?"
    Ovviamente non stavo pensando veramente alla testa di mio fratello, quel compito sarebbe stato impossibile perchè io ero decisamente grosso rispetto al cranio di Sho, ma mi riferivo alla sua mente.
    "La fa facile lei, io ho appena imparato ad utilizzare questo nuovo senso. Mi sono pure reso conto delle sue copie che sparivano ad occhi chiusi"

    Entrare nella mente delle persone è una dote comune ai grandi guerrieri, leader, giocatori di bische da strapazzo e si basa sempre sull'utilizzo di strategie che permettono di giocare d'anticipo sui nemici, prevedendo ogni loro mossa, ma era chiaro che mia mamma intendeva qualcosa di decisamente più letterale.
    Cosa avevo scoperto con il mio nuovo, per quanto strano, senso?
    Riuscivo a percepire il chakra con una certa finezza, anche se in un raggio ristretto, ma ancora di più ero sensibile ai movimenti dello stesso. Potevo chiaramente percepire come il chakra di mio fratello si muovesse nel suo corpo e nel suo cervello.
    Ora, si dà il caso che io conosca qualche genjutsu, questi si basano molto spesso sul controllare i flussi di chakra di una persona, per me non è chiaro come questi si colleghino all'esperienza che una persona ha della realtà, ma una cosa ci era stata ripetuta in accademia: il chakra è come linfa vitale.
    Disturbare il chakra di Sho, per scordinarne i movimenti, questa poteva essere una possibilità, ma prima dovevo riuscire a collegarmi alla sua mente, magari con un piccolo costrutto di chakra, sottile come un filo.
    Avrei utilizzato quel nuovo senso per lasciarmi guidare nella creazione del filo, un sottilissimo filo di chakra per collegarmi a Sho, dalla mia alla sua fronte.

    "E ora?"
    Eravamo in contatto, ma come potevo muovere il chakra in modo da scoordinarlo? Non ero io il dottore in famiglia.
    "Spirito, se c'è una cosa che conosco è lo spirito. Quel demone che sta dentro Sho è solo volontà, una volontà di chakra"
    Se volevo entrare nella mente di Sho avrei dovuto permettere a lui di entrare nella mia e nonostante io temessi quello che potevo trovare nella testa di mio fratello, temevo ancora di più quello che lui avrebbe potuto trovare nella mia: paura, risentimento, insomma tutti sentimenti molto maschi.
    "Al diavolo, Sho guarda che cazzo mi fai fare"
    Il mio nuovo senso mi faceva "sentire" il vorticare del chakra di mio fratello, lievemente agitato, quasi a singhiozzo.
    Era il momento di dargli una bella strigliata, ora Sho avrebbe dovuto seguire me, gli avrei mostrato, e non solo a lui che io possedevo la volontà.
    Mi concentrai sul suo ritmo, lasciando fluire il mio chakra lentamente, mentre ripensavo agli eventi della taverna: i traditori, il demone, la mia totale impotenza.
    Tutto, gli avrei mandato addosso tutto.

    In tanto esternamente si era mosso poco o niente, solo la mia espresione era cambiata, facendosi più seria.
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Affinare le Abilità




    Erano passati alcuni minuti da quando mio fratello si era seduto davanti a me con l'intento di affinare le sue abilità psichiche per divenire un vero e proprio Yamanaka, purtroppo non sembrava aver capito il motivo della mia preoccupazione, o almeno non lo aveva dato a vedere, fatto sta che sembrava deciso nel riuscire.
    Potevo chiaramente percepire la sua influenza mentale, sentivo che la sua volontà penetrava nel mio spirito ed intorpidiva il mio corpo, un'abilità che si sarebbe rivelata estremamente utile in futuro.

    "Oda Oda Oda, con queste tue nuove abilità non penso ci fermerà nessuno."

    Una specie di filo di chakra collegava le nostre menti, ma non scambiava informazioni o sentimenti, sembrava infatti quasi agire sui miei neuroni, sulle mie sinapsi, rallentando le scariche elettriche che portavano i messaggi alla mia muscolatura.
    Ovviamente il motivo della diminuzione delle mie prestazioni era un altro, sapevo bene che non vi erano principi scientifici nei poteri che offriva il nostro clan, tuttavia io ero diverso e non riuscivo a non ricondurre tutto ad una logica.

    <sho, ora alzati e muoviti, vediamo se tuo fratello riesce a mantenere il controllo anche su un corpo che non resta passivo.>

    In silenzio mi alzai e, lentamente, mi allontanai di circa sei metri da mio fratello.
    Una volta raggiunta tale distanza cominciai a scattare da destra a sinistra e viceversa, alternando agli scatti capriole e salti, dopo alcuni minuti cominciai ad effettuare dei vuoti, combinazioni di combattimento sempre più complesse e sfruttando vari impasti di chakra non solo per potenziarne la velocità , ma anche per alterare il flusso nel mio corpo, così da rendere a mio fratello la situazione più difficile.

    "Andiamo Oda, so che ce la puoi fare...."

    <sho, adesso attacca tuo fratello.>

    Senza farmelo ripetere scattai verso Oda e tentai di colpirlo con tre differenti assalti.
    Il primo era un gancio destro al suo arco mandibolare sinistro, il secondo un calcio basso portato dalla mia gamba sinistro e mirato a colpire la parte esterna e posteriore del ginocchio destro di mio fratello.
    infine avrei tentato un calcio frontale portato dalla mia gamba destra e mirato al plesso solare di oda, con l'obiettivo di spingerlo lontano.



    Ot/ Ultimo post sull'affondo mentale, fammi vedere come ti abitui a gestirlo anche in una situazione movimentata. I tre attacchi sono Energia Rossa, rallentali.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    306
    Reputation
    +62

    Status
    Offline

    Oda, Lo Yamanaka III


    Il contatto mentale sembrava esserci, mamma consigliò a Sho di alzarsi e muoversi un po' in modo da potermi dare modo di studiare anche in movimento.
    Ora che il canale era aperto, dovevo "semplicemente" bombardare mio fratello con la mia coscenza, una sorta di sovraccarico di informazioni che lo avrebbe reso più scoordinato e performante.
    Quando cominciò a correre utilizzai il chakra un paio di volte, era un calo minimo rispetto alla prestazione generale, ma si poteva notare abbastanza bene, il gesto diventava nervoso, spreciso come se stesse pensando ad altro.

    Feci un altro paio di prove, l'utilizzo del chakra da parte di mio fratello rendeva il gesto più rapido, ma restava comunque quella mancanza di coesione tra le parti.
    Quando tirava un pugno per esempio, il movimento non aveva la stessa fluidità, ovviamente l'impasto di chakra era una caratteristica da tenere in considerazione, ma grazie al mio nuovo senso, e alla mia innata capacità di percepire il chakra, il tutto si riduceva ad una questione di tempismo.
    La parte più difficile era continuare a distrarlo, per fare questo dovevo continuare a dare il ritmo al suo chakra, non ero solo il direttore, ma anche il proprietario del teatro, il pubblico e la critica.
    In realtà il procedimento era piuttosto istintivo, non era tanto la trasmissione di un ricordo, ma di uno stato d'animo, una sensazione che io evocavo tramite la memoria.

    Se i vostri gesti non sono lucidi, ma guidati dalla rabbia, potrebbero diventare più sprecisi, meno rapidi e reattivi. Se invece siete tristi e immotivati, potreste risultare deboli e senza intenzione di portare a termine un colpo con la forza necessaria, oppure subire un colpo con maggiore forza, perdereste la vostra volontà, vi sareste già arresi senza saperlo...
    In poche parole il nostro stato d'animo influenza la percezione che abbiamo del mondo che ci circonda, ma anche di noi stessi e diventa ancora più insidioso quando questo sentimento viene inserito nella vostra coscenza senza che voi ve ne rendiate conto.
    Quel potere poteva essere davvero terribile, spezzare la concentrazione mentale del nemico senza che questi se ne rendesse conto.

    Mia madre ordinò a mio fratello di attaccarmi, un modo come un altro per portare ad un livello superiore l'addestramento.Mio fratelloattaccò, mentre io assumevo la mia solita guardia: piede sinistro avanzato, peso sugli avampiedi, entrambe le mani a coprire la mandibola, gomiti chiusi a coprire i fianchi.

    Quando mio fratello cercò di colpirmi evocai ricordi di tristezza, dolore, volevo vedere principalmente se la mia intuizione era esatta. Inoltre utilizzai il chakra per aumentare la velocità del mio braccio, una quantità bassa potenziò i riflessi.[Rif:375]
    Era un bel gancio, senza dubbio, ma anche con la parata incompleta che ero riuscito a mettere insieme, utilizzando l'avambraccio sinistro per bloccare il colpo, in poche parole sembrava che mi volessi toccare l'orecchio sinistro con la mano sinistra, subii un danno leggero, sicuramente niente di grave.[Ferita leggera - Affondo Mentale: -2 tacche for]

    Il secondo colpo non si fece attendere, un calcio basso sinistro, questa volta mi impegnai ancora di più nel controllare mio fratello, l'impulso che mandai era decisamente fastidioso: la rabbia di quando quel bastardo aveva cercato di prenderlo a martellate nella locanda.
    Il colpo si rivelò più lento del normale, quindi riuscii a pararlo sollevando la gamba destra e frapponendo lo stinco della stessa, ovviamente usai tutta la forza del bacino e della gamba per sorreggere il colpo, ma venni comunque messo fuori equilibrio, data la maggiore forza di Sho. [Leggera alla gamba - Affondo Mentale: -2 tacche vel]

    Quindi partì un terzo, ma anche ultimo colpo, ancora una volta portai alla mente la rabbia di quei momenti, contemporaneamente aumentando i mie riflessi con una bassa quantità di chakra impastata nelle anche. [rif:375]
    Nonostante il calcio di mio fratello non fosse particolarmente fluido, la mia posizione labile non mi consentì di schivarlo completamente con la torsione del busto, mi strusciò sul petto, facendomi cadere a terra, ma per fortuna non avevo riportato un danno al petto. Ero praticamente inciampato, mi ero concentrato troppo sul legame con Sho, non sarebbe più successo.[ Affondo Mentale: -2 tacche vel]

    Picchi più forte del solito, lo sai?
    CITAZIONE
    Consumi: Basso per impasto, Basso per impasto, 3*1/2 basso per affondo mentale bassissimo per mantenimento TS
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff GdR
    Posts
    2,636
    Reputation
    +223

    Status
    Offline

    Ultima prova




    Sentii chiaramente i miei attacchi venire ridotti in potenziale da mio fratello, come se il corpo non si comportasse esattamente come richiedevo, come se fossi distratto , o magari influenzato, da qualcosa.
    Come facesse mio fratello non mi era chiaro, i poteri del clan Yamanaka, per quanto ne facessi parte, non mi erano mai stati propri, così come le loro credenze sullo spirito e varie altre cose trascendentali.

    -Sei tu che sei rimasto indietro.-

    Dissi scherzosamente, ma non troppo, a mio fratello, le sue capacità fisiche non erano variate negli ultimi tempi, come se avesse smesso di allenare il suo corpo per concentrarsi sulle sue solite follie, non potevamo permettere che, in caso di missione, questo lo lasciasse svantaggiato, era un rischio per entrambi.

    <il mio tesoro non delude mai!>

    Esclamò nostra madre estasiata dalla performance di Oda.

    <ora non manca che l'ultima prova, la capacità che più di tutte distingue il nostro clan, il ribaltamento spirituale. Questa abilità ci permette di entrare nel corpo di un altro essere umano e controllarlo come una marionetta, attento però, il tuo corpo diverrà inerme per tutto il tempo in cui userai la tecnica, non solo, ma riceverai anche tutti i danni che verranno inflitti al corpo che controlli! Stai attento Oda, è un'arma a doppio taglio. Sho, Oda, mettetevi di nuovo uno davanti all'altro.>

    Per quanto non volessi farlo non potevo rifiutarmi o avrei dovuto confessare a mia madre del demone che mi tenevo dentro e non avevo idea di come la potesse prendere, ma sicuramente non bene.
    Chiaramente irritato mi posizionai davanti a mio fratello, in silenzio, ma con lo sguardo fisso ed estremamente serio diretto ai suoi occhi.

    <bene, Oda, metti le mani nella posizione del topo ed usa il foro che creano le tue dita come mirino per prendere di mira Sho, ricordati che questa tecnica può viaggiare solo in linea retta e prenderà la direzione indicata dal tuo mirino, mi raccomando, fa del tuo meglio tesoro!>

    Il tono di mia madre, serio inizialmente, divenne estremamente amorevole nelle ultime parole dirette a mio fratello.
    La prova stava per iniziare ed io certo non mi sentivo a mio agio, ma questo sembrava non essere influente.

    Una volta che Oda si fosse proiettato nella mente di Sho si sarebbe trovato davanti ad un'immensa posta nera con davanti una figura le sui forme ricordavano quelle di un essere umano, ma completamente bianco, senza alcun tratto se non una bocca spalancata in un sorriso. (Immagine di riferimento)
    Come avrebbe agito a quel punto il neo Yamanaka?



    Ot/ Ovviamente non entri direttamente nella mente di Sho, vediamo di affrontare questo primo passaggio.
     
    .
23 replies since 28/10/2015, 21:22   257 views
  Share  
.