火竜剣 vs 灰剣 - Spada di Drago contro Lama Grigia

Addestramento TS 1 Maya Natsume

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    火竜剣 vs 灰剣
    Spada di Drago contro Lama Grigia

    ~Lettere nella notte~


    Erano pressapoco le undici della notte, forse poco più tardi, quando un uccello, recante un messaggio si posò alla finestra della casa dell'Uchiha, gracchiando senza sosta per attirare l'attenzione del maestro Uchiha.

    °Dannato merlo... che diavolo ci farà a quest'ora della notte?°


    Pensò, dirigendosi alla finestra per scacciare l'animale, che per tutta risposta si mise a svolazzare sopra la sua testa, rifiutando di andarsene.

    °Ma che diav... un messaggio?°


    I suoi occhi, seppur poco attenti, notarono un piccolo cilindro nero, legato con un nastro in cuoio alla zampa dell'animale. Notato il dettaglio, porse il braccio al volatile, lasciando che questi si posasse, permettendogli di slacciare il cilindretto e recuperare il misterioso messaggio.
    Completata l'operazione, con la stessa foga con cui il merlo aveva attirato la sua attenzione, questi si levò rapido in volo, fuggendo nella notte buia, illuminata dal debole bagliore della luna, che disegnava intricati ed artistici disegni grigi nel cielo.
    Con la dovuta calma analizzò il cilindro, notando che portava su di se lo stemma dei Kakita di Kiri. Con perizia aprì il contenitore e lesse il messaggio, semplice, diretto ed incisivo che lo fece sorridere, nonostante il contenuto non propriamente amichevole

    °Quindi Daisetsu è ancora vivo... Ma guarda tu... devo addirittura aprire un dojo perchè si faccia sentire... vecchio bastardo°


    Pensava tra se, sorridendo e pensando a quel che sarebbe accaduto di li a pochi giorni...

    [...]


    ~Primo giorno~


    Erano pressapoco le nove del mattino ed il sole era già alto nel cielo, illuminando la nebbiosa radura in cui ella era stata misteriosamente convocata nella notte da un gracchiante merlo dai modi decisamente inappropriati.
    Ed ella era la, Maya Natsume, ferma in piedi sul luogo dell'incontro, avvolta dalla più totale desolazione in quella che era una fitta coltre di nebbia, degna dei peggiori libri gialli a sfondo noir o di un inquietante porto di bassa lega.
    Passarono minuti, per la precisione quasi una ventina di minuti, eppure nessun altro sembrò presentarsi a quell'incontro, tuttavia, proprio quando ella iniziò a dubitare, eventualmente pensando anche di tornarsene giustamente a casa, ecco una voce che si levava dalla nebbia, da un punto non bene precisato della radura.

    “Maya Natsume... Spadaccina di Kiri... Davvero credi di poterti definire tale?”


    Una voce bassa, baritolane e decisamente inquietante, o almeno questo era il probabile intento del proprietario di quella voce.

    “Tu non sai nulla... Non appartieni né ai Kakita, ne un Kenkichi... Chi sei tu? Dove puoi anche solo pensare di sviluppare un'abilità tale da definirti una spadaccina?”


    La voce giunse da un'altra direzione, come se in qualche modo l'entità a cui apparteneva si fosse spostata all'interno di quel banco di nebbia, eppure nessun suono, nessun movimento sembrò essere avvenuto... Come poteva essere possibile?

    “Ma guardati... non sei nemmeno in grado di localizzarmi... E come credi potresti mai anche solo pensare di combattermi con la spada, se nemmeno sai rintracciarmi?”


    E nuovamente la voce proveniva da una diversa direzione, anche se questa volta sembrava decisamente più vicina, molto più vicina.

    "E dimmi... come combatti tu? A viso aperto immagino... Oppure conosci l'arte del colpire l'anima prima del corpo?"


    E la voce si fece sempre più vicina, risuonando questa volta alle spalle della ragazza,a che avrebbe percepito senza dubbio alcuno la presenza di qualcuno dietro di lei, una presenza reale ed inquietante, peccato solo che se si fosse voltata, non avrebbe visto nessuno.

    «Oi! Daisetsu-san! Smettila di importunare così i tuoi allievi o finirai per spaventarli!»

    “Questo non è un problema tuo... Uchiha”

    «Oh lo è se mi fai scomodare addirittura da Konoha apposta per insegnare ad una ragazza il combattimento con la spada»

    “Non dire fanfaronate come al tuo solito... Sei solo qui per mettere alla prova il tuo stile ed il nostro”

    «E casualmente ho anche dovuto portare un allievo per testare una spadaccina Kiriana... certo, certo... Quasi tre anni che non ci vediamo e non sei cambiato di una virgola...»


    “Oh no... Atasuke... son cambiato parecchio”


    I due sembravano parlarsi come se si trovassero letteralmente faccia a faccia l'uno con l'altro, eppure nessuno tra loro sembrava poter essere in grado di vedere l'altro, ma più che tutto Maya non avrebbe visto nessuno, nemmeno delle ombre, limitandosi solo a sentire quelle voci che provenivano da un lato e dall'altro della radura ricoperta dalla nebbia.

    «Ad ogni modo, finiamola con gli scherzi, ti sei divertito abbastanza»

    "Non prendo ordini da te..."

    «Come credi... ma voglio vedere in faccia chi hai portato con te»


    "Mpfth..."


    E poco alla volta la nebbia iniziò a diradarsi, lasciando intravedere ben tre figure ammantate di nero. Dapprima solo delle ombre, poi delle figure più nette ed infine poté riconoscere tre persone.
    Alla sua sinistra vi era Daisetsu, che con aria torva osservava in direzione degli altri due mentre ancora le mani erano giunte a comporre il seal del velo di nebbia. Di fronte a lui, invece, alla destra di Maya vi erano due individui, uno nascosto sotto ad un nero e pesante mantello, completo di cappuccio che ne celava i lineamenti, ad eccezione del mento e della bocca, inarcata in un delicato sorriso gentile. Il secondo invece, dai lunghi capelli rossi sembrava equipaggiato con una lunga lancia ed alcuni semplici abiti leggeri, completi con una fasciatura che ne copriva i muscoli del bacino, perfettamente tesi e guizzanti.

    «Dunque tu dovresti essere la spadaccina...»


    Disse la figura ammantata, ruotando leggermente il capo verso Maya e rivolgendole chiaramente la parola, senza però dire nulla di particolare, ne aggiungere altro.
    Come avrebbe reagito? Che cosa avrebbe fatto? Che cosa si sarebbe aspettata da una simile ed inaspettata convocazione? Che cosa volevano da lei quei tre? Forse le risposte a quelle domande sarebbero giunte o forse no...



    OT - Orbene eccoci all'inizio della giocata... a te decidere come avviare il tutto - /OT
     
    .
  2. Dolcecattiva
        Like  
     
    .

    User deleted


    火竜剣 vs 灰剣 - Spada di Drago contro Lama Grigia

    Post I



    Quella notte Maya era inquieta, il sonno tardava a raggiungerla; i ricordi dell'avventura vissuta qualche tempo prima la turbavano parecchio: i laboratori, pillole, mostri, guardie suicide, persone rapite, donne anche, che a loro spettava trattamento diverso (o forse no) rispetto agli uomini prima della "trasformazione" a "divinità", venivano oltraggiate ed abusate nello stato di incoscienza. Voleva sapere. Voleva capire. Se solo avesse letto quel dannato blocco notes rubato nel laboratorio, ora, parecchi quesiti avrebbero risposta. Ma, per sua sfortuna, non ebbe il tempo di aprire nemmeno la prima pagina. E poi quell'inquietante dottore, riebbe di nuovo quello strano brivido alla schiena.

    Chissà chi era quello. Chissà che cosa nasconde oltre quel che ho visto. Diamine. Se solo non fossi svenuta.

    Quella notte c'era anche caldo e la ragazza aveva lasciato la finestra leggermente aperta, ma non riuscendo a prendere sonno, si alzò dal letto e si affacciò, sperando che una leggera brezza fresca le accarezzasse il volto, cancellandole quei pensieri e conciliandole il riposo.
    Ma non fu il vento ad accarezzarla, fu un uccello. La ragazza indietreggio bruscamente, perdendo l'equilibrio e finendo a terra sbattendo le natiche, per lo spavento preso.

    Maledetto uccello. Piccolo schifoso uccello nero.

    SHO! SHO! VA VIA BESTIACCIA! si affrettò la ragazza ad urlargli contro per scacciarlo via dalla sua finestra. Ma si soffermò ad osservarlo e notò il becco giallo spiccare nel piumaggio nero.

    Ma... un attimo... Questo non è un uccello della notte. Questo è diurno. E' sicuramente un merlo. Che ci fa qua?

    Lo osservò con maggiore attenzione e vide un piccolo rotolino attaccato al piede dell'uccello.

    Che sarà mai?

    Si avvicinò nuovamente alla finestra con cautela, aprendo la mano di modo che l'uccello potesse poggiarsi li. Esso si posò gentilmente nella sua mano facendosi sfilare il piccolo biglietto arrotolato legato alla zampina.
    Una volta sfilato il messaggio, l'uccello prese il volo e andò via. Alla ragazza non rimase che aprire il biglietto e leggerne il contenuto e soprattutto chi diavolo le aveva scritto a quell'ora!
    Il messaggio era sigillato con uno strano simbolo che probabilmente avrebbe dovuto ben conoscere, ma che al momento non le veniva in mente nulla. Ne lesse il contenuto e si rimise nel letto, non riuscendo a far altro che fissare il soffitto attonita. Chi diavolo era quel tizio e cosa voleva da lei?

    Ci mancava solo questa, dannazione. Sarà qualcuno del clan di takurama che mi cerca? Beh forse meglio non dire nulla a mamma, potrebbe spaventarsi e fare qualche follia. Le dirò che... mmmmmh.... andrò a farmi una passeggiata con.... un'amica..... ecco.. le dirò che è venuta a trovarmi la mia sensei e che starò via con lei per un pò! Perfetto!

    Con questa ulteriore preoccupazione e la bugia preparata alla perfezione, la ragazza cadde in un sonno profondo.

    [...]

    Il mattino successivo, come aveva pianificato la sera prima, Maya uscì di casa dicendo di stare un pò di tempo con la sua sensei, Shizuka Kobayashi. Prima di uscire ovviamente controllo tutto il suo equipaggiamento se era al proprio posto, sistemò bene tutto e si avviò.
    Quella mattina Maya decise di indossare qualcosa di comodo che non avrebbe limitato i suoi movimenti, alla fine non sapeva a cosa stava andando incontro.



    Bene! sono pronta! è ora di andare!!

    [...]

    In poco tempo Maya arrivò nel luogo indicato sulla lettera ma non ci trovò nessuno. Solo nebbia, lei, la sua spada e nessun altro. Quel posto però le metteva i brividi perchè era come trovarsi in mezzo ad una radura con l'illuminazione di un flebile sole circondato dalla nebbia. Era quaisi impossibile vedere se ci fosse qualcun altro nei paraggi.
    I minuti scorrevano ma nessuno si presentò.

    Ma che razza di imbecille è questo, che mi convoca e non si presenta.... che palle!! Sarà stato uno scherzo.. o forse no? Ci saranno delle guardie di Takurama in attesa che abbassi la guardia... beh.. vediamo se ci abboccano!

    Quasi spazientita, la ragazza si sedette a terra e si stese con le mani sotto la testa, cercando di ascoltare con attenzione i rumori provenienti dal suolo, e guardanndo fisso il cielo.
    I minuti continuaro a scorrere, eppure neppur rumore l'allarmò. Silenzio assoluto. Stava quasi per riaddormentarsi li quando all'improvviso senti la voce di un uomo, che la chiamava per nome.



    Il sangue le si gelò immediatamente

    Maya Natsume... Spadaccina di Kiri... Davvero credi di poterti definire tale?
    Maya si alzò di scatto, sfoderando già la sua lama, impugnandola a due mani, a braccia semi tese davanti al corpo. Aguzzò l'udito cercando di capire da che parte provenisse la voce. Ma era come un fantasma. Almeno poteva essere sicura che non si trattasse di qualcuno di quell'organizzazione dalla quale era riuscita a sfuggire.

    Si, sono Maya Natsume e presto diventerò una spadaccina formidabile. Chi è che parla?

    Tu non sai nulla... Non appartieni né ai Kakita, ne un Kenkichi... Chi sei tu? Dove puoi anche solo pensare di sviluppare un'abilità tale da definirti una spadaccina?

    E' vero non appartengo a nessun clan, ma questo non mi preclude la possibilità di imparare. Sono una ninja e so di avere del potenziale. Sono più che sicura che se trovassi un bravo maestro sarei in grado di imparare qualsiasi cosa in men che non si dica.

    Quella voce continuava a girare e Maya cercava di seguirla, muovendo la testa a destra e sinistra, direzioni in cui le sembrava provenisse. Ma lo sguardo non vedeva nulla.

    Ma guardati... non sei nemmeno in grado di localizzarmi... E come credi potresti mai anche solo pensare di combattermi con la spada, se nemmeno sai rintracciarmi?

    Come osi parlarmi così? Sbruffone! Non riesco a localizzarti solo perchè non mi sto concentrando a sufficienza. Credevo mi aspettasse qualcun'altro e mi sono fatta sopraffare dalla paura.

    La voce era sempre più vicina a lei, ma non riusciva ancora a intravedere alcuna sagoma umana. Che fosse percaso qualche effetto collaterale della pillola?

    E dimmi... come combatti tu? A viso aperto immagino... Oppure conosci l'arte del colpire l'anima prima del corpo?

    A queste ultime parole , Maya mollò la presa dell'elsa con la mano sinistra, la portò lungo il fianco, usando il contrappeso come stabilizzatore del movimento, e ruotò velocemente di 180° su se stessa, portando la lama ad altezza gola. La voce le sembrava provenire proprio da dietro le spalle e voleva cogliere di sorpresa il suo aggressore, tagliandogli la gola.
    Ma la sorpresa fu grande quando una volta girata non vide nessuno dietro di lei.

    Ma perchè non sono rimasta a letto stamattina

    Io non sarò in grado di localizzarti, ma tu non hai nemmeno il coraggio di fronteggiarti faccia a faccia con me. Fatti vedere, miserabile! Chiunque tu sia! Non mi fai paura

    L'ho detta grossa stavolta! maledizione a me che non sto mai zitta

    Riprese l'elsa con due mani, pronta a sferrare un altro attacco, ed ecco che si sentì una seconda voce che sembrava richiamare all'attenzione la prima.

    Daisetsu

    Questo non è un problema tuo... Uchiha

    UCHIHA??????????? SONO SPACCIATA LO SAPEVO.. SOLO IN DUE CONTRO DI ME.. PERCHE' NON SONO RIMASTA A CASA!! piangeva ed urlava mentalmente Maya.

    I due sembravano conoscersi; qualcuno veniva da Konoha dopo esser stato disturbato da questo Daisetsu. Si era fatto tutto quel viaggio per vedere cosa? Per Maya, una kiriana? Che senso aveva?
    Finalmente, la nebbia cominciò a diradarsi e lentamente si poterono distinguere bene 3 figure. Un singolo, ed una coppia.

    Tre contro una! di cui uno è un Uchiha! aaaaaaaaaaah sono mooortaaaaa!!

    Dunque tu dovresti essere la spadaccina...

    Rivolse la spada verso il tizio che le aveva parlato, ma quello che avvertiva era qualocsa di insolito che le fece correre un brivido gelido lungo la schiena.

    Si sono io la spadaccina o almeno ci provo ad esserlo avete qualcosa in contrario? che volete da me?

    Non riusciva a smettere di fissare quei tre. Stava attedendo delle risposte, che forse le sarebbero arrivate a suon di botte.



    parlato Maya
    parlato Daisetsu
    parlato Uchiha
    pensato Maya








    Edited by Dolcecattiva - 24/5/2016, 13:51
     
    .
  3. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    火竜剣 vs 灰剣
    Spada di Drago contro Lama Grigia 二

    ~Sul Filo della Lama~


    Il vibrante suono della lama che veniva estratta riecheggiò chiaro e limpido nella nebbia, scatenando un lieve sorriso nel volto di colui che aveva lanciato quella specie di sfida nell'ombra.
    Nessuno dei due poteva, in quella fitta nebbia, vedere chiaramente l'altro, anche se, forte delle sue percezioni, entrambi i maestri di spada accorsi in quel luogo, avevano la chiara idea di dove ella si trovasse ed una mezza idea di che cosa, in effetti, stesse facendo.
    Tutto il contrario di lei, che invece non aveva la più pallida idea di che cosa stesse accadendo.

    [...]


    Daisetsu proseguì imperterrito con il suo discorso, lasciando giusto lo spazio a Maya di rispondere alle provocazioni, ma senza mutare di una virgola il suo tono o gli obbiettivi delle sue parole. Non era li per dialogare, o almeno, questo era ciò che voleva dare a vedere.

    “Io non sarò in grado di localizzarti, ma tu non hai nemmeno il coraggio di fronteggiarti faccia a faccia con me. Fatti vedere, miserabile! Chiunque tu sia! Non mi fai paura”

    “Non ti faccio paura? Ironico che pochi istanti fa tu stessa abbia detto che ti sei fatta cogliere dalla paura... ed hai addirittura cercato di decapitare la nebbia...”


    Quella fu l'unica risposta che Daisetsu si concesse alle parole della ragazza, arrivando quasi a lasciarsi sfuggire anche una risata, ma sfortunatamente per loro, Atasuke era già arrivato sulla scena e chiedeva un maggior campo visibile su ciò che lo circondava... Non che di fatto ne avesse necessità...
    Quando poi ella rispose, visivamente spaventata dalla sua presenza, Atasuke, da sotto al suo nero cappuccio sorrise, senza darsi pena del fatto che effettivamente potesse in qualche modo apparire tetro ed inquietante in una simile condizione ambientale.

    “avete qualcosa in contrario? che volete da me?”

    «Capisco... Immagino che abbia uno stile parecchio grezzo... A giudicare dalla curvatura dell'arma...»

    “Finiscila Atasuke... Continua a non essere un problema tuo”


    Rispose in tono quasi seccato Daisetsu, quasi ignorando la ragazza ed il fatto che era stato lui stesso a chiamarli tutti in quel luogo.

    «Non mi riguarda... Quindi immagino io sia qui giusto per vedere come intendi tagliarle la gola, o mi sbaglio!?»

    “In parte è così, Atasuke...”

    «Vedi, Sano-kun... Ora sai perchè trovo divertente la smodata teatralità dei Kakita...»


    Disse Atasuke, con malcelata ironia a quello che era un suo allievo, il quale non potè evitare di lasciarsi scappare una lieve risata di gusto, comprendendo l'ironia del suo maestro e condividendola appieno.

    «E quindi vuoi dirmi che la ragazza dovrebbe sfidare il mio allievo a duello per dimostrare la sua abilità?»

    “Come la tradizione vuole...”

    «E da quando tu segui la tradizione?»

    “...”

    «Come mi aspettavo...»


    Ed a quel punto Atasuke si voltò completamente verso la ragazza, la quale, tuttavia, a causa del cappuccio non potè vedere molto di più di quanto già non vedesse del volto dell'Uchiha, anche se questi era palesemente rivolto verso la sua direzione.

    «E quindi... Signorina “Spadaccina”... Forza... Mostratemi quello che sapete fare...»

    “Non ti intromettere Uchiha...”

    «E lasciare a te tutto il divertimento? Non sia mai!»


    I due sembravano apertamente distratti nel combattere verbalmente tra loro, cosa che in effetti poteva dare uno spazio di azione alla giovane Maya per cercare di stenderne almeno uno, semmai avesse deciso di provarci...

    [...]


    In ogni caso, se non avesse tentato in alcun modo di colpire nessuno dei tre, a quel punto Sanosuke, l'allievo dell'Uchiha armato della sua lancia si sarebbe fatto avanti, scaalcando i due esperti spadaccini, preparandosi ad affrontare la ragazza.

    “Sembra che alla fine sarò io ad affrontarti...”


    Il suo sguardo sembrò affilarsi mentre con attenzione studiava i movimenti (e le forme) della formosa spadaccina.

    “Promettimi una cosa... Se ti batto sarai mia per una sera, d'accordo?”


    E senza attendere risposta alcuna, ma limitandosi a lanciare un sorrisetto d'intesa alla ragazza, Sano si lanciò verso la stessa con la propria lancia, puntata lateralmente verso terra, per poi arrestare di scatto la propria avanzata, facendo ruotare la lancia, che si mosse rapida davanti a lui, minacciando Maya con la sua punta in un colpo che sembrava salire dal suo fianco sinistro, fino oltre alla spalla destra in quello che non differiva da un fendente diagonale a salire. [Slot Azione 1]
    Sanosuke non diede poi tempo all'avversaria di respirare, lasciando scorrere la lancia al termine della rotazione tra le mani, portando di fatto un affondo verso il busto della ragazza con l'altro capo dell'arma, certamente meno letale ed avvilato, ma non per questo meno pericoloso. [Slot Azione 2]
    Non contento del colpo, ritrasse quindi nuovamente l'arma, facendola nuovamente ruotare, per poi portare un rapido colpo discendente con la punta della stessa verso le braccia della ragazza con il chiaro intento di colpirla cercando di disarmarla con un rapido movimento della punta. [Slot Azione 3]

    Disarmata o meno l'avversaria, Sanosuke si rimise in posizione, lancia in resta pronto a ricevere eventuali tentativi di assalto da parte della ragazza che doveva trovare un modo per avvicinarsi abbastanza da poter tentare dei colpi e i quasi due metri di lancia non aiutavano in quel verso...

    Intanto, poco più in la, Atasuke e Daisetsu osservavano il combattimento, analizzando le capacità della giovane...



    OT - Un semplice scambio di colpi, vediamo che sai fare, poi vediamo se e come incastonare la TS... cerca di meritartela, Daisetsu è una testa dura :ghu: - /OT
     
    .
2 replies since 12/5/2016, 22:56   98 views
  Share  
.