Due quarti

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  1. **Kat**
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    III ~ Momenti di puro imbarazzo e terrore: Ayuu's Secret Diary


    L

    o sguardo allibito e sconcertato della Fuyutsuki continuava ad osservare lo strambo tipo di fronte a sé. Era davvero il famigerato e temuto Febh Yakushi? Lo stesso uomo che aveva fatto tremare di terrore l’uomo-stella con la chitarra all’East-Gate? Il nobile consigliere del Villaggio di Otogakure no Sato? Lo Shinobi che Raizen-sama cercava? La situazione diventava assurda di minuto in minuto, anzi di secondo in secondo. Il Paese delle Risaie sembrava abitato dai più strambi Ninja delle Cinque Terre. O almeno apparentemente non diedero una buona immagine di se stessi agli occhi della Genin della Foglia.
    Lo Yakushi continuò ad ignorare i due Ninja della Konoha, senza badare alle parole dell’Hokage. Anzi diede colpa al vento che spirava all’interno del cortile interno del Palazzo. Ma alla Fuyutsuki non servì una sfera di cristallo od eccelse conoscenze metereologiche per capire da sé che quella era una giornata quasi priva di vento. L’imbarazzo iniziava a crescere tra i presenti. - … - I suoi occhi cristallini non si spostarono di un millimetro dalla figura di Febh-sama, in cerca di una scappatoia da una situazione tanto singolare. La voce di uno straniero rimbombò nei corridoi della Residenza. Il Cancello era rimasto privo di guardia, visto che il membro del Clan Yakushi aveva preferito accompagnarli personalmente dal suo consanguineo. Ma questa fu l’occasione perfetta per l’uomo di darsi alla fuga. Dopo aver farfugliato parole insensate, un fumogeno occultò la sua presenza. - Ma.. - Coprì la bocca ed il naso per evitare di respirare quella piccola nube di fumo. Ed ancora una volta la Fuyutsuki dovette sorprendersi delle stramberie di quell’uomo occhialuto. Davvero Raizen-sama desiderava affidarsi nelle mani di quei tizio per una missione tanto importante?
    La sagoma di Febh-sama era impressa sul muro frontale al cortile ed un uomo identico allo Yakushi appena uscito di scena li raggiunse grazie ad una porta scorrevole come se niente fosse. Con non curanza si avvicinò al duo di Konoha, dando l’impressione di aver appena raggiunto il cortile della Residenza dopo essere stato chiamato dal suo sosia. - Non.. ci credo. - Scosse la testa basita, mentre cercava con lo sguardo le iridi scarlatte dell’Hokage. Erano sempre in tempo a tornare indietro no? Solo per pura formalità ed educazione non propose a Raizen-sama di tornare a Konoha o cercare qualcuno di più affidabile per portare a termine la missione che si erano prefissati. Sospirò leggermente, cercando di mantenere la calma.
    Ma quel briciolo di selfcontrol che era riuscita a preservare andò in frantumi quando lo Yakushi accettò la bevanda avvelenata che aveva preparato per l’Hokage. Non aveva nessuna intenzione di avvelenarlo, ma forzare un po’ i suoi sentimenti e dirigerli verso sé stessa, così da assicurare un lieto fine per entrambi. Purtroppo per ora non aveva stimolato l’interesse del Colosso di Konoha ed era intenzionata ad utilizzare ogni mezzo lecito o meno per coronare il suo sogno d’amore. La determinazione non le mancava e nemmeno quel briciolo di follia che la spingeva ad avvelenare inconsapevolmente il suo Kage. Ma quando le labbra di Febh-sama si avvicinarono al bicchiere il volto della Fuyutsuki iniziò ad assumere mille colorazioni. - Ehm.. - Ma a nulla servirono le sue repliche. Cosa sarebbe successo se una Kunoichi di Konoha avrebbe avvelenato un consigliere di Oto? Potevano finire nei guai. Tirò un sospiro di sollievo quando le sue labbra si allontanarono dal bicchiere. E mascherò la tensione sul suo volto quando provò ancora una volta a bere il Thè Verde. - Uhm.. Siete davvero sicuro di bere quel Thè? È Thè-Verde.. è abbastanza raffinato per i vostri gusti? Anzi è anche un po’ amaro, visto che ho aggiunto qualche erba selvatica dei Boschi di Konoha. - Insomma cercava di screditare quanto possibile il Thè per azzerare l’interesse dello Yakushi da esso. - Forse è anche caldo. Non ho portato ghiaccio con me nel Bento.. quindi non è nemmeno dissetante! - Stava facendo del suo meglio per far passare la voglia a Febh-sama di bere quella bevanda avvelenata. Non voleva finire nei guai, o peggio ottenere l’amore dell’uomo sbagliato. La sua preda era al suo fianco. Quel singolare e strambo uomo occhialuto non rientrava nelle sue mire.
    - Ayuuki Fuyutsuki, Genin di Konoha. Piacere di conoscervi.. Yakushi-sama! - Potè finalmente presentarsi a cuor leggero quando Febh-sama allontanò per la seconda volta il bicchiere dalle sue labbra. Era una situazione snervante. Sudore perlaceo che comparve sulle sue tempie. Era un preda ad una crisi di nervi. Quando l’uomo le porse la mano, la Fuyutsuki provò a stringerla energicamente e strattonare il braccio con ben poca grazia. Sperava che nei movimenti energici di quella stretta di mano il bicchiere potesse cadere in qualche modo, anche per benevolenza dei Kami. - Oh.. non sono qui per nessun addestramento. - Ammise con un sorriso. O almeno non le era stato riferito niente in merito. E le sue parole furono immediatamente confermate dall’Hokage. A quanto pare era più “promettente” delle sue coetanee o di un’altra Kunoichi che aveva accompagnato Raizen-sama nei suoi viaggi. Ciò rincuorò sicuramente l’animo della ragazza, che fu costretta ad abbassare lo sguardo e nascondere l’imbarazzo. Era il primo vero complimento che le rivolgeva il Colosso della Foglia. - Non.. non esageriamo. - Balbettò cercando di contenere l’entusiasmo. - Ho sicuramente molte lacune da colmare. - Insomma c’era sicuramente molto da imparare dagli uomini che si erano raccolti nel cortile esterno del Palazzo. Sembravano tutti dei Ninja veterani. I suoi occhi per alcuni secondi sfarfallarono in direzione dell’Hokage. Aveva ricevuto il suo primo apprezzamento e doveva assolutamente trovare un momento per aggiornare il suo diario segreto.
    Intanto lo sguardo della Fuyutsuki permase sul bicchiere dello Yakushi. Forse avrebbe potuto strapparglielo di mano con uno scatto fulmineo ed inscenare una improvvisa perdita d’equilibrio per una misteriosa folata di vento. Era una scusa assurda, poco credibile. Ma cosa poteva fare altrimenti? - … - Aveva solo voglia di sprofondare nel terreno e farsi seppellire viva in quel cortile quando Febh-sama ebbe la geniale idea di offrire la bevanda avvelenata, intrisa della sua Pozione d’amore, allo sconosciuto. Un certo Zong Wu che aveva combattuto in passato con i due veterani presenti. Strinse i denti e mostrò uno dei suoi migliori sorrisi. Di male in peggio. - Non è necessario… - E stava quasi per farsi avanti per impedire a Febh-sama di cedere quella bevanda allo straniero quando una sfera di metallo sbucò dal nulla investendo lo Yakushi.
    La Fuyutsuki rimase letteralmente pietrificata con le braccia sollevate e il baricentro completamente sbilanciato all’indietro. Aveva sentito su volto lo spostamento d’aria causato dalla traiettoria della sfera di metallo ed era salva per miracolo. Qualche secondo in ritardo e sarebbe stata coinvolta in quel folle impatto. Riuscì a ristabilire l’equilibrio del corpo compiendo alcuni saltelli indietro, evitando di finire con il sedere a terra. Si chinò in avanti per prendere una boccata d’aria. Aveva trattenuto il respiro quando il proiettile metallico le era passato di fronte. - MA SIAMO IMPAZZITI!?! - I suoi occhi erano fuori dalle orbite e la bocca spalancata. Aveva rischiato di essere spedita dai Kami senza nemmeno accorgersene. Tirò un sospiro di sollievo mentre il ritmo cardiaco si stabilizzava. - Questo è un covo di matti. - Mormorò a denti stretti, mentre osservò con sguardo interrogativo Raizen-sama. Si chiedeva ancora come il Colosso di Konoha potesse fidarsi di persone così fuori dalla normalità.
    In quel momento sperò che per l’impatto il Thè Verde e la sua pozione d’amore, che erano ancora tra le mani del Consigliere di Oto, erano andati perduti. Lo sguardo della Fuyutsuki si spostò verso l’anziana Capo-clan dei Yakushi che si era presentata nel giardino per accogliere in modo più decoroso i vari ospiti. La ragazza non aveva mai avuto un particolare feeling con le persone più anziane. Solitamente erano bisbetiche e petulanti, e finiva sempre per litigarci. Sicuramente Ogen-sama non era partita con il piede giusto. O almeno non agli occhi della Genin di Konoha. Alle presentazioni della donna la Fuyutsuki fece un inchino con la testa e mostrò uno dei suoi migliori sorrisi. - Piacere di conoscervi, Ogen-sama! - Pronunciò non appena Raizen-sama fece le dovute preparazioni. Poche parole ma espresse con quanta più grazia e gentilezza possibile. Dietro quel gracile corpicino si nascondeva una vera furia. Le era sembrato di udire alcuni lamenti provenire alle sue spalle. Preferì tenere gli occhi aperti.
    Seguì il gruppo di Shinobi all’interno dello spartano Dojo. Quello che frequentava a Konoha, sotto la guida di Atasuke-sama, era sicuramente più ampio e decorato. Affiancò l’Hokage sul lucido e pulito tatami, mostrando una postura corretta e disciplinata in seiza. Il Maestro del Karyuuken teneva molto alla disciplina dei suoi allievi e la Fuyutsuki era riuscita ad assorbire la buona etichetta di un Dojo correttamente. Non si allineò con l’Hokage e Zong Wu di fronte al Capo-clan dei Yakushi per riservare una forma di rispetto nei confronti delle alte cariche presenti. Le bastava guardarsi intorno per sentirsi una novellina, anche se aveva accumulato molta esperienza con il grado Genin. Frugò nelle tasche posteriori del suo equipaggiamento per estrarre un’agenda portatile ed una piuma di falco con un po’ d’inchiostro. - Raizen-sama.. prendo appunti. - Informò l’uomo. Non era lì in veste di segretaria ma forse riportare su carta e inchiostro le informazioni rivelate da Ogen-sama poteva essere d’aiuto alle indagini. Rimase alle spalle dei due uomini ed iniziò a scrivere alcune parole in quell’agenda. Ma la Capo-clan non aveva ancora iniziato a soddisfare la curiosità del Colosso. Era evidente che aveva estratto quel taccuino per ben altri scopi.

    “Caro Diario,

    Sono arrivata ad Oto da solo pochi minuti e non vedo l’ora di tornare a Konoha. Pensavo che viaggiare per le cinque Terre Ninja fosse un’esperienza unica ed irripetibile.. ed invece mi sono accorta che il Paese delle Risaie è dominato da strambi tipi… in primis Febh Yakushi.
    Ma non voglio riempire le tue pagine con resoconti degli strani avvenimenti (e tizi) che mi sono capitati nelle ultime ventiquattrore. La pozione d’amore è ormai perduta, la missione “Happy Ending” è fallita. Dovrei sentirmi sconfitta e forse rassegnarmi all’evidenza… eppure i Kami oggi sono stati generosi con me!
    Oggi Raizen-sama mi ha fatto il primo complimento, definendomi più promettente di tante altre, forse la più promettente del Villaggio di Konoha. Credo che sia un apprezzamento molto importante, che proviene direttamente dalle sue labbra. Resterò con i piedi per terra, lo prometto… sento che mi avvicino sempre di più ad ottenere tutti i requisiti per diventare la sua fidanzata!
    Sento già aria di nozze.
    Ti tengo aggiornato.

    Ayuu, Futura Mrs. Ikigami.”


    Solo in un secondo momento si rese conto di avere le guance imporporate per l’imbarazzo e gli occhi assorti in un sogno idilliaco con fiori d’arancio e suono delle campane. Cercò di trattenere le risate isteriche per l’emozione. Le palpebre si schiusero assottigliando lo sguardo della Fuyutsuki. Strinse il pugno destro mentre osservava con fervore l’uomo di fronte a sé, senza curarsi di occhi indiscreti. Si rese conto in seguito di aver frantumato nella sua mano la piuma di falco, macchiandosi d’inchiostro. - … - Momenti di sconfortante imbarazzo.


     
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