Due quarti

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    La maschera cordiale di Ogen non si incrinò minimamente alla risposta dell'Hokage, finendo anzi per annuire quasi con compiacimento per la scelta dei termini che era rimasta quanto più sul vago possibile. Sulla base delle voci che girano, posso dire che state imparando qualcosa sul peso della vostra carica, Hokage Sama. Un complimento? Un commento sarcastico mascherato da gentilezza? Ogen non si sarebbe espressa ulteriormente, lasciando il tutto in un vago non-detto che era in realtà l'unica vera forma di battaglia verbale fra persone di alto rango. Non sprecò un singolo sguardo di pietà verso la giovane Fuuyutsuki, ma accolse le scuse sue e del Kage con un cenno del capo, mentre Febh lentamente si staccava dalla parete, un pò barcollante ma illeso, prima di sedere nuovamente accanto a lei. Non avrai un tantino esagerato? Voglio dire...ok che abbiamo ospiti ma sono il Pivello e un Mercenario da quattro sol... Bastò uno sguardo della vecchia per zittirlo e raggelarlo al contempo.

    Ci pensò fortunatamente Raizen a farlo riprendere, porgendo una spada dal fodero bianco all'Amministratore di Oto, proprio come da loro precedenti accordi in un contesto che aveva, a conti fatti, generato quell'intera situazione. Oooh, era anche ora! Gentile come sempre prese l'arma, scrutandola con estrema attenzione ed estraendola parzialmente, per svelare la lama dorata che risplendeva nonostante l'illuminazione artificiale. Pensavo che sarebbe venuta un pò pacchiana fatta con quell'oro strano, ma fa proprio la sua porca figura! L'impatto del ventaglio di Ogen col pavimento, appena un tocco di avvertimento, lo fece trasalire, obbligandolo a correggersi rapidamente. Eer...intendo che è veramente di ottima fattura...e pesa molto meno di quanto mi aspettassi...devo solo provare se il trucchetto nell'elsa funziona. Decisamente è uscita molto meglio che in quel ridicolo disegno che mi avevi fatto. Febh si era diplomato a pieni voti al corso del "negare la realtà dei fatti", dato che il disegno lo aveva fatto lui. Un oggetto degno di un maestro artigiano, Hokage. Sono lieta dell'amicizia tra te e il mio sciagurato nipote.

    Ehi, mica è un regalo! Gli ho dovuto salvare la pelle e vendere un sacco di veleno per avere questa spada! Nuovo battito sul pavimento...e anche Febh si chinò in segno di ringraziamento, proprio come aveva fatto Ogen. A quel punto la discussione tornò su temi decisamente più scottanti...anche se nel frattempo l'Amministratore di Oto passava il tempo a guardare la sua nuova arma come un bimbo che ha appena ottenuto un giocattolo e dunque ascoltò poco e niente. Tempo al tempo, mia giovane e impaziente Kunoichi. Placò il tornado di domande di Ayuuki con un movimento della mano, voltandosi invece verso Zong, estremamente interessata al suo racconto sulle Armi di Iwa. Ho alcuni interessi nella zona di Tsuya e ho sentito di quella faccenda. Ammise. Ma non conosco altro su queste Armi, se non che non si tratta di spade. Guardò la ragazza di Konoha, come a risponderle. Ma piuttosto di statue animate dalle dimensioni gigantesche, capaci di muoversi e portare distruzione su larga scala...e che sono legate a una guerra avvenuta molti millenni fa, in cui gli stessi Draghi di cui parlavamo vennero coinvolti.

    Lasciò che i ninja parlassero dei loro affari, comunque cogliendo ogni singola parola e sfumatura senza però darlo a vedere. Per molti anni era stata una kunoichi abile tanto nella battaglia fisica quanto in quella degli intrighi di palazzo, e non cessava mai di procurarsi nuove armi per quella forma di lotta in cui il decadimento del fisico non costituiva affatto uno svantaggio ma piuttosto una risorsa: chi non si confiderebbe con un'anziano saggio per avere consiglio, in fondo? Ho letto qualche rapporto pure io, ma secondo me erano esagerati. Scheletri alti centinaia di metri...bah! Io ho dovuto distruggere ciò che restava di un Dio straniero ma nessuno ha fatto tutte queste storie. Si riferiva agli eventi della malattia di Diogenes, ma essendo stata una battaglia mentale non aveva alcun testimone dell'evento...e in effetti la lotta non era mai avvenuta nel mondo reale. Febh. Non interrompere. Ancora una volta l'etichetta sigillò la bocca dello shinobi, mentre tutti ancora parlavano e parlavano.

    Credo sarebbe scortese tacere ulteriormente. Io conosco quell'arma, la Falce Nera del Paradiso. Combattei con una kunoichi che la brandiva, circa settant'anni fa, su di un'isola nella Baia di Aisu. Al tempo stavo svolgendo una missione per conto del Daimyo di Iwa per eradicare un gruppo di nukenin che puntava ad attaccare la loro Capitale. Fu una dura battaglia, ma la mia squadra riuscì a trionfare e riportammo l'arma come trofeo al Daimyo del Paese delle Risaie, che tuttavia la vendette circa trent'anni fa per una somma ingente a un certo collezionista di Kusa che alcuni di noi conoscono. La cosa interessante è che la nukenin era il comandante in seconda di quel gruppo ribelle...attaccammo quando suo fratello, il vero leader, era lontano e di lui non avemmo più alcuna notizia. Li chiamavano i Gemelli Neri...e questo mi fa pensare che forse anche lui possedeva un'arma come quella, ma ormai sono storie di anni e anni fa. Il suo nome potrebbe interessarvi però: Kiyomaro Sekai. Questa la sua conclusione, e immediatamente dopo li avrebbe continuati a guardare con serietà, come a voler cogliere le possibili reazioni a quel nome.

    Non aveva altro da dire al riguardo, e avrebbe detto che non ricordava, anche se Febh si accigliò. Chissà perchè mi sembra un nome che ho già sentito...mah. Non poteva certo ricordarsi così su due piedi un nome citato una volta da un giovane ninja della Zanna incontrato per caso durante uno dei suoi corsi per Chunin...così come SICURAMENTE non ricordava di averlo letto sul rapporto di Diogenes riguardo alla missione nel Paese del Mare. Ma chissà...forse se opportunamente stimolato avrebbe rammentato qualcosa.

    Quanto al drago sotto Oto, non lo troverete mai senza una guida. Solo io conosco chi può portarvi a lui e so che non ha alcuna intenzione di parlare con nessuno. Inoltre l'unico passaggio per le gallerie sotterranee passa per le Prigioni, e sono un luogo in cui non possiamo certo far entrare degli stranieri. Nemmeno un Kage. Beh, in effetti è un tantino off-limits... Concordò lo Yakushi. Ma se li accompagnassi io non dovrebbero esserci poi tanti problemi. In ogni caso la strega che vive nel bosco dei sussurri non accetterà mai di rivelare come raggiungere il Drago, ma posso dirvi con assoluta sicurezza che non ha nulla a che vedere con le Armi di Iwa che tanto vi preoccupano. Ogen sapeva qualcosa, ma come avrebbe detto: quelle informazioni, pur parziali, le erano state rivelate in confidenza e non le appartenevano, quindi non aveva motivo di trasmetterle a nessuno.

    Ulteriori discussioni sarebbero state interrotte dal comportamento di Ayuuki, che per qualche assurdo motivo aveva cominciato ad ammiccare nei confronti di Febh, cosa che lo mise decisamente a disagio, non essendo per nulla abituato a simili approcci. Uh? Ehm...beh, si. Certo... Deglutì, preso alla sprovvista mentre si guardava attorno: aveva scordato di portare la teiera quindi non poteva versare altro the! Er...beh, posso versartelo dalla mia tazza! Annunciò, facendo per sollevarsi dalla posizione seduta con la tazza in mano, pur sotto lo sguardo infuocato della vecchia Ogen che certo non avrebbe mai permesso una simile cafonaggine...se non fosse che poi la giovane ninja della foglia partì in quarta con le sue accuse, lasciando completamente spiazzato l'Amministratore di Oto.

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    Eh?
     
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44 replies since 20/5/2016, 11:33   774 views
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