Due quarti

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    La discussione fra la capoclan degli Yakushi, l'Hokage e la sua giovane seguace relativamente all'etichetta, interessava poco allo Shogenin che, comunque, proprio per educazione, rimase ad ascoltare lo scambio di frasi, fino alla rivelazione di un altro dei motivi per cui il colossale ninja della Foglia si trovava lì: un'arma da portare a Febh.
    Bell'oggettino, certo, meglio color ossa che color oro la lama, ma la custodia soltanto è davvero ben fatta!
    E Zong Wu stesso non poté non ammirare le qualità del lavoro dell'Hokage, che, come già aveva intuito tempo prima dalle parole di Febh stesso, era anch'egli un fabbro e di certo di un ottimo livello.
    Il Jonin di Oto, dal canto suo, era quanto mai intimorito e zittito dai semplici gesti di Ogen, gesti minimi, a dirla tutta.
    Non credo di aver mai visto Febh così spaventato e, in qualche modo, vagamente disciplinato...
    Disciplinato? Mi sembra un pensiero difficile da coordinare con l'immagine del Jonin di Oto... stiamo parlando di un tizio che ha assalito in groppa a degli struzzi un palazzo.
    Però è stato un ottimo diversivo, non si può negare.
    Innegabile, ci ha anche evitato un complicato incontro con Daichi, per fortuna.
    Il Risorto stava seguendo il filo di quel discorso, tanto da non cogliere a pieno l'errore della kunoichi sulla natura delle Armi di Iwa, errore che Ogen stessa corresse, confermando che anche lei aveva sentito parlare dei fatti di Tsuya e poi lasciando possibilità al Kaguya di rispondere all'Hokage.

    Le Armi a principio erano Sette, Hokage-sama, non Sei. E, come avete ben detto, nobile Ogen, sono delle gigantesche statue semimobili dotate di particolarissimi poteri, io stesso ho compreso, forse nemmeno a pieno, solo quelli della creatura apparsa a Tsuya, seppur nella mia vita ne ho incontrate tre di queste creature., esordì, lasciando che l'Hokage capisse quante notizie poteva da lui ottenere.
    Vi parlerò delle tre Armi che ho incontrato in questi anni e di quanto ho scoperto, o quanto meno dedotto, intuito, o ipotizzato da queste esperienze, ma in funzioni di tali notizie vi chiedo, Hokage-sama, di non avanzare nessuna richiesta di possesso sulla Falce Nera, che sembra interessarvi così tanto., avrebbe chiesto cordialmente, sperando in una risposta positiva in tal senso.
    Bravo fratello, diplomazia! E soprattutto, vedi di aiutare un pò l'Accademia!
    Per un presunto Nukenin, nonché ninja morto, la aiuta fin troppo, fra Kiseki, supporto a Hoshi e quella storia di Tsuya...
    Tutto ha un motivo, petulante idiota, e dovresti saperlo bene quanto noi il nostro.

    Prima di tutto non è uno solo a cercare le Armi, sono abbastanza sicuro che siano almeno due, se non tre, i fronti che le cercano.
    Per prima, la Setta di Hayate, il motivo principale per cui sono finito in mezzo a così tante Armi è proprio perché dò la caccia al capo di quel gruppo, per motivi personali, ed i suoi seguaci hanno l'ordine di distruggere quelle cose, o almeno quello era il proposito la prima volta, la seconda, a Tsuya, la Mansuetudine di Hayate doveva solo controllare se c'era effettivamente uno di quei giganti.
    La seconda persona non so chi sia, ma l'uomo che risvegliò il Gashadokuro parlava di un suo "maestro" e al risveglio degli Oni sentii parlare di qualcuno che lo aveva reso possibile... ma non ho idee chiare sull'identità di costui o costei.
    Infine, tre anni fa, lo Tsuchikage cercò di impadronirsi dell'Oni, è possibile che sia ancora in cerca di quelle creature, non ne sono sicurissimo, però, devo ammettere.
    Io, personalmente, sono stato presente al risveglio dell'Oni, l'Arma che controlla tutte le Armi, o almeno così la definirono, verosimilmente la più potente, ma, tre anni fa, ancora non pienamente funzionante, così mi salvai da quel confronto, uno degli uomini di Hayate, la sua Magnificenza, era lì per cercare di fare il doppiogioco con lo Tsuchikage, e credo ce ne fosse anche un secondo, di cui però parlerò dopo.
    Più di recente, inseguendo la Mansuetudine di Hayate, sono finito in mezzo ai fatti di Tsuya, assieme a Hoshi.
    E seguendo una pista sulla Speranza di Hayate, sono incappato nel Kappa.
    , raccontò.
    In realtà la maledetta Kushinada non l'hai trovata, ma mi sembra corretto dire che seguivi una traccia su di lei quando ti sei imbattuto nel Kappa.
    Meglio questo che parlare della Zanna e del Sanga! Non devono intromettersi con il Sanga!
    Sì, uno scatto di rabbia è ciò che serve in questo momento! AHAHAHAHAHAH!

    Incurante di quei commenti, il Risorto continuò il suo racconto: Per quanto assurdo possa sembrare, uno dei Sei guerrieri che avevano vinto la guerra contro le armi, Pangu, il creatore dei Fuuinjutsu, venne in qualche modo in nostro soccorso a Tsuya, mentre nella faccenda del Kappa incontrai un guardiano al servizio di un altro dei Sei e dalle loro parole ho dedotto un pò di cose ed altre le teorizzate.
    Per prima cosa, so, che la guerra si combatté fra quattro Clan di Iwa, i cui discendenti ora non sono più dei ninja per la stragrande maggioranza e Sei Guerrieri.
    Tre di loro, i Generali, erano questo Pangu, un individuo di nome NuwaFuji e poi il Tian di cui parlavamo poc'anzi.
    Ho potuto dedurre dalle parole di Pangu e del guardiano del Kappa, che questi tre uomini si divisero le sei Armi minori, se tali si possono chiamare, da nascondere, mentre tutti assieme si occuparono di nascondere l'Oni nel Deserto Dipinto del Paese della Terra.
    Pangu divise la propria energia vitale e chakra, il primo lo usò per sigillare a Tsuya il Gashadokuro, il secondo lo cedette alla moglie per sigillare l'altra Arma, non so quale... unica notizia che ho su di lei era che si trattava di una Shinretsu, o almeno reputo fosse una Shinretsu dalle parole di Pangu stesso.
    NuwaFuji, invece, intrappolò il Kappa in una sorta di altra dimensione, sembra che fosse un esperto nelle tecniche di trasporto fra dimensioni, anche se non so ben spiegare cosa significhi.
    , si fermò un'altra volta Zong Wu, osservando tutti i presenti, la storia che raccontava era quanto mai assurda, ma stava agli altri decidere se crederci o meno.
    Ho anche capito perché la setta di Hayate cerca le Armi, per quanto assurdo sia. Infatti, ho incontrato la loro Speranza, il cui nome era Kushinada e che, da una prima fonte, scoprì essere in qualche modo immortale, l'ho infatti uccisa una volta, ma la cosa non l'ha fermata. Questa donna, però, dalle parole del Guardiano del Kappa, ho scoperto che era uno dei tre alleati dei Generali, Saggi credo li chiamassero.
    E sono abbastanza convinto che tutti e tre siano al servizio di Hayate: questa Kushinada lo so per contatto diretto, poi uno dei servitori dello Tsuchikage, tre anni fa, che desiderava sfruttarlo per distruggere l'Oni assieme alla Magnanimità, era un uomo che combaciava con la descrizione di un altro di questi Saggi, un Profeta. Un uomo dai lunghi capelli verdi e che, tra l'altro, andava in giro con un drago verde, come quelli sui suoi abiti.
    Se due su tre servono il Tamasizu, possibilmente anche il terzo è uno di loro, ipotizzo. E vogliono distruggere le Armi, ma non so perché si siano mossi solo in questi anni, perché seguano Hayate, o tutto ciò che li circonda, più di tutto, però, non so dove sia il Tamasizu... e quello, ammetto, è ciò che più mi preme scoprire e lo stesso motivo per cui spesso finisco per imbattermi in loro e nelle Armi.
    , ammise con un mezzo sorriso, prima di tacere del tutto.
    Dell'Abete non parliamo?
    No, quello è un argomento che ci dobbiamo giocare in un'altra situazione e comunque gli abbiamo dato la storia della moglie di Pangu è già un buon indizio!

    Fu poi Ogen ad aggiungere qualcosa sulla Falce Nera, informazioni che stupirono il Kaguya, non tanto per la possibilità che esistessero altre armi uguali, ricordava di averlo letto nel documento in mano al Collezionista di Kusa, ma per la traccia su una delle altre da poter trovare, traccia che, parve offrire una speranza (ironia della sorte) al Risorto: Se vuole, Hokage-sama, posso aiutarla a ricercare questa seconda arma nera, semmai troverà informazioni su questo individuo. Così restituirete almeno una delle armi di Tian, spero che tale aiuto, assieme alle informazioni che vi ho offerto, siano un pagamento sufficiente per poter tenere per me la Falce Nera., propose, con tono cordiale ancora una volta.
    Quanta gentilezza... ma in effetti per una collezione variegata, inutile avere tutte le armi di un solo fabbro. Anzi, chiedigli se può indicarti dove trovare una delle spade del suo Maestro!
    Tu sì che sai cos'è l'esagerazione! AHAHAHAHAHAH
    Il nome Kiyomaro Sekai non diceva niente al Kaguya, seppur il cognome aveva qualcosa di già sentito, ma non era certo sul dove e quando.
    Il discorso poi sui draghi, inizialmente, non aveva niente a che fare con le necessità di Zong Wu, tanto più che forse i draghi avrebbero reclamato la sua Falce, fu però un particolare ad interessarlo: dovevano passare per le Prigioni e lui era lì proprio per visitarle (e non solo).
    Forse dovremo fare un altro pezzo di viaggio con questo Colosso della Foglia e la sua discepola...

    Discepola che, mentre il Risorto rifletteva su quella possibilità, si mise ad urlare, dopo aver più volte disturbato Febh.
    Quando lo Shogenin del Deserto si voltò verso la giovane kunoichi la vide al quanto agitata e segnata dal morbillo, mentre accusava gli Yakushi di voler uccidere l'Hokage.
    Ogen è davvero un piccolo diavolo geniale!
    Ma sta zitto, idiota!
    Per fortuna che noi non beviamo thé in modo così eccessivo!
     
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