Due quarti

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  1. **Kat**
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    V ~ Thè Avvelenato: L'arte della Diplomazia


    D

    i minuto in minuto le motivazioni per detestare Ogen-sama e l’intera stirpe Yakushi crescevano. La vecchia Capo-Clan era un’abile oratrice e proprio come se fossero davanti ad una scacchiera dal suo viso non traspariva alcuna emozione. Muoveva le proprie pedine con parsimonia ed estrema calma, invitando la delegazione di Konoha a scoprire per primi le proprie carte. Era una donna astuta con un’esperienza maturata nel tempo e che ponderava con estrema attenzione le parole da utilizzare. La Fuyutsuki, nonostante la sua giovane età, aveva trascorso la sua infanzia tra incontri formali e banchetti tra persone di alto rango, quindi aveva imparato a distinguere le persone sempliciotte da quelle estremamente furbe. La vecchia Ogen-sama era una statua, una matrona pronta a difendere il proprio onore ed i segreti del Villaggio, invece bastava spostare lo sguardo al suo fianco per notare il ritratto della forma più imbarazzante d’ingenuità. Ma forse si stava lasciando sviare dai suoi pregiudizi e dall’avversione che aveva sviluppato per Otogakure no Sato in meno di dieci minuti.
    Gli occhi cristallini della Fuyutsuki si soffermarono sulla lama dorata di Febh-sama. L’Hokage come sempre aveva fatto un ottimo lavoro d’artigianato. Le sue doti da Fabbro non erano di dominio pubblico, ma a giudicare dalla fattura di quella lama era una delle spade più belle ed affilate che aveva mai visto. - L’oro è un metallo che può essere tramutato in una lama? Non è meno duttile e malleabile di un’altra lega metallica? - Anzi temeva seriamente che fosse addirittura più fragile. Ma lei non era un’esperta in materia, eppure la Kunoichi non riusciva a tenere a bada la curiosità. Quindi si rivolse direttamente al Colosso di Konoha, sperando di non disturbarlo troppo dal suo confronto verbale con l’astuta Ogen-sama e il misterioso Zong Wu. - Uhm.. Oro strano? - Inarcò un sopracciglio. A lei sembrava normalissimo oro. Fortuna che Raizen-sama intervenne per chiarire parte dei suoi dubbi. A quanto pare la spada di Febh-sama non era costituito da oro puro, ma unito ad altre leghe metalliche per renderlo più resistente. - Capisco. - Intanto le sue domande sulla posizione del Drago non furono esaudite. Ancora una volta la vecchia Capo-Clan dei Yakushi preferiva temporeggiare piuttosto che rivelare fin da subito le sue informazioni. Probabilmente attendeva il momento opportuno. Annuì con pazienza al sottile rimprovero della donna e preferì rimanere in silenzio per non avere altri richiami.
    Non riuscì a trattenere lo stupore non appena Ogen-sama e Raizen-sama rivelarono le loro conoscenze sulle statue leggendarie. A quanto pare questi cimeli perduti celavano dentro di sé un potere ben più grande di quanto immaginasse. - D..Davvero? - Sicuramente non era sua intenzione mettere in dubbio le parole dell’anziana donna, ma davvero quelle statue possedevano un potere simile? Ora capiva come mai Raizen-sama sembrava così preoccupato non appena Zong Wu le aveva nominate. - Un motivo in più per ritrovarle e distruggerle. - Se avevano perfino scatenato una guerra e coinvolto il popolo millenario dei Draghi era sicuramente l’opzione più sicura per tutti.
    Notò che il Mercenario di Suna sembrava così fiero di possedere la mistica Falce e non esitò a “barattare” le informazioni sulle sette statue leggendarie per reclamare il possesso dell’arma che aveva già recuperato. I suoi dubbi vennero ulteriormente alimentati. La cupidigia umana era insaziabile. In quel Dojo si stavano affrontando temi piuttosto importanti e la Fuyutsuki ne era consapevole, nonostante la tipica frivolezza dei suoi anni.
    Sgranò gli occhi non appena il Colosso di Konoha frantumò tra le sue mani la tazzina. Alcune goccioline di Thè bagnarono il suo volto, visto la vicinanza. Ma la sua attenzione fu subito catturata dallo stupore e il turbamento dimostrato dall’uomo. Sembrava molto interessato a queste statue semi-coscienti. - Raizen.. state bene? - Istintivamente cercò anche di capire se i frammenti del recipiente lo avevano in qualche modo ferito. - Fatemi dare un’occhiata! - Cercò immediatamente di afferrare la sua mano e pulirla da frammenti e dal Thè avvelenato. Teneva all’incolumità del suo Hokage. Quindi qualora avrebbe notato anche micro-lesioni sul suo palmo grazie alle sue conoscenze mediche

    Conoscenza Medica (Base) [1]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di 1/2 leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
    provò a procedere con una medicazione, dopo aver disinfettato le ferite con garza sterile e disinfettante, provenienti dal contenuto del suo Kit di Pronto Soccorso
    Kit di Primo Soccorso [Vario]
    Si tratta di un set di accessori medici, ad uso unico dei ninja medici. Può essere utilizzato per 10 medicazioni. Richiede le Conoscenze Mediche Base.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 50)
    . Ovviamente si sarebbe prima assicurata di aver rimosso ogni frammento, facendo uso sia pinze che cotone idrofilo imbibito di una soluzione sterile. Con cura e dedizione avrebbe assicurato la medicazione con un bendaggio lasciando libere le dita ed il pollice, senza ostacolare i movimenti della mano. Con un giro finale di benda avrebbe assicurato con un spilla al polso dell’uomo l’intera medicazione.
    Ascoltò con altrettanto interesse le parole della Capo-Clan Yakushi che decise finalmente di svelare le sue carte ed informare tutti che conosceva molto bene la Falce Nera del Paradiso, un cimelio ora nelle mani del Mercenario. Con volto serio saettò lo sguardo ora a destra ed ora a sinistra per apprezzare le reazioni di tutti. Sembrava essere su un campo di battaglia, ma non c’erano armi o Ninjutsu, ma solo le proprie capacità diplomatiche e d’intuire la verità oltre l’inganno. Anche Zong Wu non si sottrasse alla discussione e rivelò molte informazioni che lasciarono di sasso la Kunoichi della Foglia. Intere organizzazioni, lo Tsuchikage e lo stesso Mercenario sembravano interessate a queste pericolose Armi. La ragazza cercò di non distrarsi per poter appuntare mentalmente ogni singolo dettaglio, anche se non comprese ogni vicenda di quella lotta per il dominio delle leggendarie statue. L’Hokage invece iniziò a ricollegare gli eventi ad un Kaguya di Kiri che ormai si era allontanato dalla sua terra natia e sembrava comunque immischiato nelle faccende Accademiche. Sentì la tensione scorrere in quel Dojo. La Fuyutsuki preferì mantenere la guardia alta.
    Purtroppo fu l’unica vittima del misterioso Thè che le era stato offerto dallo Yakushi. Le erbe che aveva preparato per Raizen-sama e quelle aggiunte da Febh-sama le avevano fatto completamente perdere il lume della ragione, prendendosi una cotta provvisoria per il primo uomo che aveva inavvertitamente guardato e uno sfogo cutaneo alquanto insolito. Grazie alle sue eccelse capacità con i Veleni iniziò a far circolare un velo di Chakra nel suo organismo, in ogni cellula od organo, per poter percepire eventuali alterazioni. Proprio come su una tela bianca Macchie nere comparvero su di essa, testimoniando la presenza di una sostanza velenosa. Chiuse gli occhi per percepirlo con maggior attenzione ed analizzare quella sostanza. Le dosi del veleno che aveva assunto per via digestiva si erano diffuse rapidamente, fino a raddoppiare la sua concentrazione, soprattutto nel suo cervello, distorcendo la percezione dei suoi sentimenti e provocando una scarica di endorfine che stuzzicavano il suo piacere nell’osservare Febh-sama. Una distorsione dei suoi sentimenti che aveva inscenato quell’improvvisa infatuazione. Ma non riusciva a spiegarsi l’eruzione cutanea. Probabilmente c’era qualche altra sostanza che aveva reagito con le cellule dell’epidermide. Fortunatamente le erbe non erano state ben bilanciate e gli effetti erano quasi contrastanti, tanto da stimare la durata di quei insoliti sintomi solo per poco tempo, forse una decina di minuti
    [Slot Gratuito Lento]Doku chikaku I
    Speciale: L'utilizzatore può rivelare alterazioni del proprio organismo ad opera di veleni tramite uno Slot Gratuito Lento. Sarà capace di quantificare il numero di dosi del veleno assunto indipendentemente dalla modalità di trasmissione e stimare meccanismo e tempo d’azione della sostanza. Richiede una situazione di non combattimento o di apparente tranquillità.
    [Richiede Conoscenze Mediche (base) e Conoscenze dei Veleni]
    [Da Genin in su]

    . Si avvicinò all’orecchio dell’Hokage per sussurrargli il risultato della sua analisi. - Confermo. La bevanda è avvelenata! - Il Meccanismo d’azione era simile a quello che aveva progettato nel laboratorio della Radice e la via di somministrazione identica. I sintomi previsti però non coincidevano, o almeno non tutti. Ma c’erano buone probabilità che aveva bevuto la sua stessa pozione. - … - Osservò lo Yakushi incriminato. Raizen-sama non sembrava affatto interessato a quel tentativo di avvelenamento. In realtà l’unica colpevole era lei stessa. Ma non lo avrebbe mai ammesso. Era più facile scaricare ogni responsabilità sul Consigliere di Oto, e preservare la sua immacolata immagine agli occhi dell’Hokage. Era poco corretto? Probabile. Ma in amore e in Guerra non c’erano regole. Frugò nelle sue sacche posteriori per recuperare un antidoto
    Antidoto Base [Tonico]
    Devono essere riferite ad un particolare tipo di veleno (C1, C2); altrimenti è inefficace. Una dose di antidoto annulla tutti gli effetti del veleno scelto al termine del round dell' assunzione.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 15)
    e lo assunse per poter far svanire i fastidiosi effetto del suo Filtro d’amore, modificato dall’insana mente di Febh-sama. Dopo aver tolto il tappo ermetico dall’ampolla che conteneva la soluzione benefica, adagiò le labbra su bordo ed iniziò a bere per poter assumere la dose di Antidoto.
    Dopo un po’ la cute della Kunoichi riassunse il normale colorito pallido e lo sguardo cristallino non custodiva nessuna infatuazione per lo Yakushi, ma solo celato sdegno. - Raizen potete introdurmi in questo interessante confronto? Forse la giovinezza dei miei anni non mi concede la saggezza e l’arguto intelletto dei presenti. Ma un’opinione fresca e spontanea potrebbe aprire altri percorsi di pensiero. - Secondo la buona etichetta la Fuyutsuki necessitava del permesso del suo superiore per poter intromettersi nella discussione. Non brillava per diplomazia, ma era lì per aiutare il suo Hokage. Attese pazientemente di essere introdotta.
    - Sicuramente questo insignificante equivoco con il Thè non danneggia minimamente la gentilezza e l’ospitalità che il Palazzo Yakushi ci ha offerto, e nemmeno la nobiltà d’animo dei suoi abitanti. Ma sono certa che questo piccolo incidente possa essere insabbiato con un cospicuo aiuto nel trovare questo Drago e fare un tentativo nel parlare con la Strega del Bosco dei Sussurri. - Sembrava più un ricatto, ma si preoccupò di mostrare uno dei suoi migliori sorrisi facendolo apparire solo come un’innocente richiesta, per poter dimenticare l’accaduto. “Qualcuno” aveva provato a somministrare Thè avvelenato all’Hokage, un gesto poco nobile e leale, quindi ribaltare la situazione a favore dei Konohani le sembrava d’obbligo. - Se saremo accompagnati da un Amministratore di Oto, dubito che questa misteriosa donna resterà sorda alle nostre richieste. E sarà una garanzia per noi nel raggiungere, qualora ci accorderete il permesso, sani e salvi i sotterranei di Oto. In nome del rispetto e della sincera amicizia che lega vostro nipote, Febh Yakushi, all’Hokage, Raizen Ikigami! -
    Il Drago nero si trovava sotto il Villaggio ed a quanto pare l’unico accesso sicuro erano le Prigioni, luogo off-limits. Sicuramente il lasciapassare di Febh-sama, garantito dalla sua presenza, poteva superare questo primo ostacolo. - Ogen-sama, perdonatemi, ma non avete soddisfatto tutte le mie curiosità. È stata quindi questa misteriosa Strega del Bosco ad insediare il Drago nero nei sotterranei di Otogakure no Sato? Per quale ragione? - Inarcò un sopracciglio. - Possiamo avere informazioni più dettagliate su questa donna e sul Drago? Senza essere costretta a parlare di segreti o informazioni che non vi è concesso rivelare per il bene di Otogakure no Sato. L’ultima cosa che desideriamo è mettervi in qualche modo in una situazione scomoda. Siete stata così ospitale da accoglierci e noi ricopriremo il nostro ruolo da ospiti nel migliore dei modi. - Annuì con un sorriso. Non brillava per delicatezza, ma iniziava ad essere un po’ stanca di questi giri di parole senza arrivare finalmente un punto. Se Raizen-sama peccava spesso di diplomazia, lei non sapeva nemmeno cosa fosse. Ma date le circostanze, doveva adeguarsi.
    - Zong-sama… avete più volte lasciato intendere il forte desiderio che vi lega alla Falce Nera. E siete disposto a condividere preziose informazioni ed aiutare addirittura l’Hokage per recuperare la sua gemella! Sono certa che la vostra è pura curiosità e spirito altruistico verso l’istituzione Accademica, altrimenti una mente malpensate potrebbe presupporre che vi sentiate indebitamente proprietario della Falce e che cerchiate di giustificare il possesso di quell’arma agli occhi dell’Accademia. - Abbozzò un sorriso, mostrando un volto innocente. - Ma non è questo il vostro caso. - Era innegabile che il Mercenario non aveva fatto altro che richiedere il “consenso” dei presenti per legittimare la sua proprietà sulla Statua negli ultimi minuti. - Siete un erudito interessato a questi cimeli? O un uomo dall’incontenibile curiosità? - Concluse.


     
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44 replies since 20/5/2016, 11:33   774 views
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