La Casa delle Bambole

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    Quella che si profilava al villaggio di Suna era la solita calda e monotona giornata di chiunque sia costretto a vivere nel bel mezzo del deserto. Era ormai da tempo che al villaggio non succedeva nulla di nuovo o di interessante. Le missioni si erano fatte negli ultimi tempi sempre più lunghe e pericolose. La minaccia rappresentata dai Cremisi, i Kijin e le fazioni confinanti di Iwa e Kumo avevano richiesto la presenza di tutti i ninja di alto grado fuori dalle mura cittadine. Anche se le difese del villaggio non erano state intaccate più di tanto le missioni considerate di più basso profilo erano finite per essere accantonate a data da destinarsi. Spesso chi aveva fatto richiesta di essere aiutato era semplicemente stato invitato a rivolgersi a qualche altro villaggio di minore importanza, situazione che a Suna non si vedeva ormai da centinaia di anni. Tuttavia se le questioni esterne di minore importanza potevano aspettare, non si poteva certo di dire di quelle interne. Suna era un villaggio ormai vecchio di centinaia di anni e molti erano i segreti in esso nascosti e ancora sepolti sotto decine di metri di sabbia.



    Quella volta, il problema che assillava l’assistente amministrativo incaricato di assegnare le missioni riguardava un gruppo di archeologi del paese del Vento. Al gruppo di esperti era stato chiesto di effettuare dei semplici rilievi all’interno di una antica struttura scoperta nel sottosuolo del villaggio durante la demolizione di un vecchio palazzo. Come da prassi, quando sotto ad una struttura se ne trovava una più antica un gruppo di esperti veniva incaricato per fare dei semplici rilievi per datare la struttura scoperta e decidere se dissotterrare la struttura o coprirla per costruire quella nuova. Il gruppo di archeologi come sempre aveva tre giorni di tempo per fare i rilievi, stilare un rapporto e consegnare tutto in Amministrazione, ma non quella volta. Il quarto giorno infatti, nessuno di loro si era presentato per consegnare la relazione. Indispettito l’assistente era stato così costretto a stilare una lista di papabili da inviare alla ricerca degli archeologi che ancora nessuno aveva visto tornare dalle rovine.




    [...]




    CITAZIONE
    Incarico urgente

    xxxx xxxx sei stato scelto insieme ad un gruppo di altri studenti/genin per compiere alcune indagini riguardo la presunta scomparsa di una equipe di archeologi mandati 3 giorni fa ad effettuare dei rilievi su di uno scavo nel centro cittadino. Il gruppo di persone scomparso era composto da quattro persone: il Prof. Satori Mine a capo del gruppo, la Prof.ssa Iga Sakuya assistente del Dott. Satori Mine, l'apprendista Dai Kuzen e l'apprendista Minato Toshiro. Il gruppo è stato incaricato di visionare un vecchio sito archeologico trovato a seguito di alcuni lavori di ristrutturazione del villaggio, quello è l'ultimo luogo dove abbiamo notizie del gruppo. Richiediamo un sopralluogo immediato ed un rapporto sulla situazione.

    Tutto il villaggio di Suna è grato per il tuo sforzo.

    E così, l’indomani a tutti gli interessati era stata recapitata in qualche modo una richiesta di recarsi allo scavo per indagare. Giunti sul posto gli interessati avrebbero trovato niente di più che un vecchio rudere abbandonato e transennato a dovere. La vecchia struttura era infatti ormai pronta ad essere demolita per lasciare spazio ad una nuova struttura residenziale niente di così strano insomma. All’interno dell’edificio ai presenti sarebbe stato subito chiaro che recarsi ai piani superiori sarebbe stato inutile quanto pericoloso. Le scale che conducevano in alto infatti non solo erano pericolanti, ma anche crollate in diversi punti. L’unica zona esplorabile sembrava essere quella che si fiondava verso il basso, lo scantinato per intendersi. Discendere le strette scale avrebbe costretto i presenti a mettersi in fila indiana, dopo una serie di rampe finalmente di fronte ai loro occhi una zona più ampia si sarebbe aperta dando modo di capire dove effettivamente si trovassero.


    Un ampia stanza sembrava fare da anticamera ad una seconda stanza decisamente più ampia che si trovava oltre ad una piccola porta seguita da una piccola rampa di scale. Quella che potevano vedere oltre la porta doveva essere senza alcun dubbio una vecchia cantina

    wenzel_wine_cellar_by_hellmet

    . Al suo interno diversi barili erano accatastati l’uno sull’altro in lunghe file di cilindri di legno, forse un tempo pieni di vino o semplice ma preziosa acqua. La stanza non sarebbe stata illuminata per loro sfortuna e la poca luce proveniente dalle scale non dava modo di vedere un gran che anche se alle pareti diverse lampade potevano essere accese con gli strumenti o le tecniche giuste [Malus Percezione][Malus Percezione: -3][La stanza è completamente immersa nell’oscurità o quasi. Se volete usare i vostri sensi al massimo dovrete trovare un modo per accendere la luce oppure trovare altre vie di percezione.].


    Una volta accesa la luce tutto sarebbe stato più chiaro. A terra i ninja avrebbero sicuramente notato la presenza di diverse tracce non appartenenti a loro. Era evidente che qualcuno era entrato nella stanza e che non era più uscito di li, le impronte infatti giravano attorno alla stanza ma non uscivano mai dall’unica porta li presente. Chi in possesso di abilità sopraffine avrebbe sicuramente notato che le tracce seppur confuse sembravano seguire un certo schema, gli archeologi non si erano mossi a caso all’interno di quell’ambiente così angusto e tetro [Indizio][Occhio di Falco o Investigatore][Chi possiede una di queste due abilità potrà avere un importantissimo indizio nel prossimo post che aiuterà il gruppo a proseguire nella ricerca.].


    Continuando la ricerca e l’ispezione il team di ninja avrebbe quindi trovato quelli che sembravano essere degli occhiali da vista dalla montatura nera. L’oggetto si trovava a terra quasi fosse stato gettato con disprezzo perché inutile a chiunque lo indossasse prima. Era evidente che gli occhiali non facevano parte di quel contesto, l’oggetto era moderno e per nulla usurato dal tempo. Si trattavano senza alcun dubbio di occhiali sa donna o da uomo dai dubbi gusti [Indizio][Occhiali da vista][Si tratta di un paio di occhiali da vista da donna. Erano a terra abbandonati al loro destino. Non vi sono segni particolari e le lenti sono intatte.].


    Ad ogni modo degli archeologi non vi era alcuna traccia quasi fossero letteralmente scomparsi nel nulla. La stanza per quanto grande non sembrava presentare nulla di strano se non per i barili al suo interno e le pareti costruite di mattoni a secco invece della roccia naturale che costituiva il sottosuolo del villaggio. Capire cosa fosse successo li sotto non sarebbe stato semplice e solo le giuste supposizioni avrebbero dato modo alla squadra di proseguire il compito per cui erano stati chiamati.


    OT/ Giocata aperta a tutti i Sunesi con Grado Studente/Genin e Energia Bianca/Gialla/Verde. Con questa giocata si apre un nuovo filone narrativo a Suna che si svilupperà in più giocate in base all’andamento e che potrà riservare ricchi premi e grosse sorprese. Buon divertimento! :sisi:

    Primo post di presentazione! Sentitevi liberi di descrivere come ricevete la missione e come vi muovete per capire cosa sta succedendo. Questo primo post serve più da intro che altro quindi prendetelo pure con leggerezza! :riot:
     
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    - Lo vuoi del latte? - Eh si certo, il latte. Ma quale latte! Io ora sono grande! Che domanda è se voglio del latte? - No Mamma! Io il latte non lo bevo più! E' una cosa da piccoli! - Sbuffo infastidito! Il latte lo sanno tutti che è una cosa da piccoli, magari così la smette di chiedermelo tutte le mattine! Ma guarda che belli questi fantastici giga cereali al miele di dattero! E mia madre ha interrotto la mia prima sfida mattutina. ORA MI METTO IN BOCCA OTTO CEREALI!! Lo sento che oggi ne entreranno ben otto! - Mamma.. CRUNCH..uarda! CRUNCH..sono offo cereali fuffi infieme! - Ahahah! Ma perchè la sua faccia non è felice? Sento che non riuscirò a trattenere i cereali, CADONOOO!! - AAAAAHHHMMM !- TADAAAAN! Entrati tutti! Sono un eroe! ... Aspetta, cosa ho nel naso? OH! Un cereale! Gghghghghg ecco perchè non ride! Ma la sfida l'ho vinta uguale, uh! - Senti Mamma, stavo pensando, l'altro giorno no, quando tu e papà stavate andando in piazza al mercato e poi il papà è tornato con un sacco di lividi sul braccio, cosa è successo? No, perchè io sono caduto sulle rocce e ora ho questa cicatrice sul braccio, ma prima avevo i lividi come papà;io non ve lo volevo dire ma poi ho pensato che infondo infondo può succedere a tutti di cadere, non c'è poi nulla di male. - Vorrei vedere eh, persino il nonno cade spesso, ghghghg - Il papà è caduto? - Secondo me è caduto! Al mercato c'è sempre un sacco di gente che corre! Una spintarella mentre era distratto e BOOM!


    BUM BUM BUM!


    - LA POOOOORTAAAAAAA! VADO IO, VADO IO!! - Chissà chi è, chissà chi è! Sarà sicuramente per mio fratello! Hop hop hop, maniglia, apro e... NINJA! Ma nooh... quanto diamine è piccolo questo ninja! Quello dell'altra volta era sicuramene più importante! - Buongiorno! Sono il postino! Ho una lettera per Aoi Shinkiro! - AAAAH ecco, il postino. - Sono io Aoi! Una lettera o un pacco? - Appena mi mostra la lettera TAAC, la prendo, BOOM, chiudo la porta e STRAP, la apro!

    CITAZIONE
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    Aoi Shinkiro sei stato scelto insieme ad un gruppo di altri studenti/genin per compiere alcune indagini riguardo la presunta scomparsa di una equipe di archeologi mandati 3 giorni fa ad effettuare dei rilievi su di uno scavo nel centro cittadino. Il gruppo di persone scomparso era composto da quattro persone: il Prof. Satori Mine a capo del gruppo, la Prof.ssa Iga Sakuya assistente del Dott. Satori Mine, l'apprendista Dai Kuzen e l'apprendista Minato Toshiro. Il gruppo è stato incaricato di visionare un vecchio sito archeologico trovato a seguito di alcuni lavori di ristrutturazione del villaggio, quello è l'ultimo luogo dove abbiamo notizie del gruppo. Richiediamo un sopralluogo immediato ed un rapporto sulla situazione.

    Tutto il villaggio di Suna è grato per il tuo sforzo.

    - E quindi? Che lettera eh? - La voce di mia madre mi deconcentra. Ahhh ora devo rileggere i nomi di tutti questi dottori e apprendisti! Un vero shinobi di Suna li deve ricordare a memoria ad una prima lettura! Archeologi, rilievo, scomparsi. Professoressa Sakuya, Dottor Mine, Kuzen e Thoshiro! Ora si! - E' una lettera dal palazzo del Kazekage! E' una lettera ufficiale! A quanto pare c'è un incarico urgente da svolgere per il nostro villaggio! C'è proprio il mio nome sopra... e qui dice che tutta Suna è grata per il MIO sforzo! -

    jpg



    - Ed è sicuramente una missione importante, altrimenti non avrebbero mai pensato di scegliere un figlio del clan Shinkiro! Sono anche sicuro che sarà pericolosa e che probabilmente dovrò rischiare la mia vita per portarla a termine! Qui si trata di Archeologi scomparsi, mica di gatti da recuperare o di dune di sabbia da rimuovere! Vado a prendere il mio zaino! Mamma, intanto tu non togliere i cereali, la colazione la lascio qui e quando sarò di ritorno me la finisco! - Che figata, prendo il necessario e vado.... dove ho messo lo zainetto ninja? - Ah Mamma, dov'è lo zainetto con il disegno dello shuriken? - E' talmente tutto tanto eccitante che non mi ricordo dove ho messo il mio zaino preferito! Mia madre mi sorride, è fiera di me! - L'hai messo nell'armadio davanti alla tua camera piccolo ninja. - Ma certo, ma certo! Come ho fatto a non pensarci! Non vedo l'ora di trovare questi archeologi scomparsi, AH AH, stasera saranno tutti fieri di me a casa!

    Prendo il pesante zaino, metto a posto i miei strumenti e corro! Scendo le scale e arrivo in cucina, HOP, bacio alla mamma, prendo in mano il bicchiere e in men che non si dica butto tutto giù! - Buono questo latte mamma, grazie! Ci vediamo tra un pò! -


    [Nemmeno una mezz'ora dopo]


    Arrivo davanti al palazzo e mi fermo ad osservarlo. C'è un sacco di gente che mi passa davanti e non vedo, stupidi intralciatori di shinobi! Certo però che è ridotto malaccio, potrebbe quasi crollare da un momento all'altro! Però se sono entrati loro, devo entrare anche io! La mia missione è troppo importante per potermi fare intimorire subito da un rudere! Guarda quella finestra, senza vetri, tutta sabbia dentro! Ora sposto qualche transenna, mi infilo dentro e trovo tutti! Hop, prima transenna, ed eccomi qui! Ormai sono dentro è fatta! Missione compiuta! Ora però gli archeologi dove potrebbero essere? A destra no di certo, forse su per quelle scale infondo? No, troppo pericolanti! Devono essere andati di qua oppure.... di sotto! MA CERTO!! Degli archeologi dove vuoi che vadano? A scavare è ovvio! Allora devo cercare delle scale che vanno giù, tipo... quelle! Certo che sono brutte. Certo che è buio, parecchio buio. Troppo buio. Io laggiù non ci vado con quel buio! Devo trovare un panno o uno straccio, un bastone e farmi luce! Poi scendo giù giù e addio brutto buio!

    Lascio il post così, Aoi sta cercando nell'atrio del rudere uno straccio per farsi una torcia. Chiunque dovesse entrare troverà e verrà notato dal bambino intento a cercare degli strumenti utili a fare luce!
     
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    Suna


    Shunsui era casa sua mentre, seduto comodamente, si rigirava tra le mani la lettera che gli era appena arrivata. Quelle lettere negli ultimi giorni sembravano piovere dal cielo per quante ne aveva ricevute. Di fatti, stava spendendo molto tempo in giro e poco ad allenarsi.Bhè penso che alla fine significhi questo essere un ninja...o sbaglio? Servire per il paese che lo stava ospitando gli andava bene, ma questo lo distoglieva dal suo vero obiettivo e dalla sua vendetta. Sapeva che il suo nemico era chiaramente fuori dalla sua portata, e ci sarebbero voluto anni per lui per diventare forte a sufficiente per colmare quel divario. Leggendo il contenuto della lettera un seconda volta tirò un sospiro infastidito:Una missione di investigazione....con questa roba non credo che andrò molto lontano... Non che avesse molta scelta comunque, L'onore del servire andava a braccetto con il concetto di ubbidienza e, sebbene quello fosse un collare che Shunsui avrebbe preferito non avere, lo riusciva a tollerare solo in funzione di quello che era il suo scopo finale: lo sterminio dei Cremisi.

    La missione non si presentava essere particolarmente complessa. Tre Archeologi non avevano fatto ritorno da un sopralluogo ad un sito che doveva essere sgomberato per far posto a nuove costruzioni. Una dura ma quotidiana tiritera. Non si sapeva ne il perchè, ne il percome, semplicemente le tre persone non si erano più presentate nei tempi previsti per la consegna del rapporto finale. Un gruppo di genin e studenti doveva indagare la faccenda.Semplice e pulito...probabilmente non ci sarà nemmeno bisogno di sporcarsi le mani. Nonostante ciò, Shunsui si prese il suo tempo nel preparare l'equipaggiamento che normalmente si portava dietro. In particolar modo la preparazione e manutenzione di alcune trappole richiedeva molto tempo e molto lavoro. Da quando era diventato genin, il suo interesse per la meccanica applicata e gli ingranaggi si era sviluppata fino a diventare ben più che un semplice strumento da utilizzare per il lavoro. Lentamente si stava trasformando una passione, e Shunsui spendeva sempre più tempo su manuali di costruzione, tanto quanto nello studio della fisica dei meccanismi. Ma questa non era l'unica passione che tormentava la mente del genin: lo studio dei veleni lo aveva catturato in egual maniera. Purtroppo aveva accesso a poche tossine, non perchè non ci fossero nel villaggio - l'Anauroch serbava sorprese interessanti a riguardo - ma perchè con il suo grado non gli era concesso di maneggiare certi composti. Ad ogni modo, controllare che le sue armi fossero appropriatamente avvelenate era un'operazione che eseguiva prima di ogni missione, e questa non avrebbe fatto eccezione.

    Il giorno successivo, Shunsui andò di buon ora a controllare il luogo della missione, rimanendo alquanto deluso nel trovare un vecchio rudere. Che altro ti aspetti dal posto di lavoro degli archelogi? Una breve perlustrazione chiarì che, qualsiasi cosa fosse successa, doveva essere accaduta nel seminterrato, visto che il piano superiore non era accessibile. Tuttavia il genin non avrebbe continuato nella ricerca, aspettando che tutto il team si fosse radunato. Quando così fosse stato, avrebbe salutato le persone che conosceva e si sarebbe presentato a coloro che, invece, gli erano ignoti con un sempliceCiao, son Shunsui, Ho iniziato a fare un giro di perlustrazione. Il piano di sopra è praticamente incessabile: se saliamo richiamo che ci cada tutto addosso. ma potete dare un'occhiata anche voi... Credo dovremo partire dal seminterrato, ma non sono ancora entrato lì sotto. Insieme con il suo team, Shunsui avrebbe varcato per primo la porta che li avrebbe condotti al piano interrato. Si ritrovarono in una sala buia, scarsamente illuminata dalla debole luce che proveniva dalle scale. Da quello che poteva vedere, si trovavano in una vecchia cantina. Le sua narici percepirono odore di legno, di muffa e qualcosa di speziato nell'aria, ma nulla di più. Tuttavia il luogo non era in silenzio. Qualcuno si stava muovendo all'interno della cantina:Ehi chi c'è là? Disse rivolgendosi all'oscurità. Possibile che non ci sia la corrente qui sotto? Sui muri era possibile vedere appese delle torce, chiaramente spente. Sfortunatamente, lui non aveva con se nemmeno un accendino.Ehi ragazzi qualcuno ha un accendino per accendere quelle torce?Diavolo, avevano appena iniziato e già c'era qualcuno che si era infiltrato nel luogo che loro dovevano controllare. Perfetto.
     
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  4. F Freddy 11
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    Fumihiko si trovava tra le vie del mercato cittadino, dove sperava di procurarsi qualcosa di sostanzioso da mangiare; quando gli venne recapitata una lettera recante il simbolo del palazzo del Kazekage da uno shinobi, una volta Fumihiko si era chiesto come facessero a trovarlo sempre, ma in quel momento si rispose semplicemente dicendo che se non fossero stati nemmeno in grado di trovarlo, non sarebbero stati degni di essere shinobi.
    Fumihiko afferrò quella lettera e si andò a sedere su un muretto appartato; la osservò un po' prima di aprirla e leggerne il contenuto. Era un incarico per lui, come aveva immaginato, un gruppo di archeologi era disperso, ed era compito di alcuni studenti scoprire cosa fosse successo loro.
    Non si prospettava particolarmente difficile o rischiosa, e Fumihiko non fu contento di non essere l'unico selezionato, ma nel corso del tempo aveva imparato a non lamentarsi mai di quello che riusciva ad ottenere, ma non per questo doveva accontentarsi e smettere di puntare in alto; e poi chissà, magari quelle rovine lo avrebbero sorpreso in positivo...
    Il suo obbiettivo continuava ad essere quello di diventare un grande ninja, anche se ultimamente si era reso conto di non essere e di non avere i classici ideali da shinobi e le classiche motivazioni: Fumihiko non era particolarmente altruista o collaborativo, e diventare un grande shinobi era un suo personale obbiettivo, una sfida che si era prefisso da solo per dimostrare il suo valore a tutti, e principalmente a sé stesso; e si era convinto di essere abbastanza determinato da riuscire a diventarlo.
    Quella lettera era un'ulteriore prova che Fumihiko poteva farcela, e incredibilmente, abbozzò un piccolo sorriso.

    Aveva ancora tempo prima di dover raggiungere il luogo della sua missione, e sperava di riuscire a mettere qualcosa sotto i denti; così continuava ad aggirarsi per il mercato, quando vide un presunto prestigiatore che ingannava i passanti.
    Eseguiva un gioco con le carte mirato a guadagnare i soldi degli ignari passanti, che evidentemente non erano ninja, se non riuscivano a vedere il banale trucco usato dal "prestigiatore".
    Dieci yen sul due! Fumihiko non aveva veramente quei soldi, ma aveva visto un paio di volte quel trucco ed era sicuro di vincere quei soldi.
    Come vuoi tu, ragazzino.
    Il "prestigiatore" gli mostrò le tre carte, le mescolò e gli chiese dove si trovasse la carta scelta. Fumihiko dovette ammettere la velocità di mano di quel tipo, che però non riuscì ad ingannare uno shinobi come lui.
    Fumihiko sfilò rapidamente la carta dalla manica del truffatore, e la sbatté sul tavolo.
    Ecco la tua fottuta carta, quanto devo aspettare per avere i miei dieci yen?!

    Fumihiko aveva mangiato luna palla di riso comprata coi soldi guadagnati, e si era recato nel luogo della sua missione. Si ritrovò di fronte a delle vere e proprie rovine fatiscenti ed in parte pericolanti; e quando entrò gli fu subito evidente che i piani superiori fossero pericolanti, il gruppo di archeologi non era sicuramente andato in quella direzione. E se non l'alto, l'unica via sarebbe stata andare verso il basso.
    Così Fumihiko scese dalle strette scale di fronte a lui, e si ritrovò in un'ampia sala.
    Aveva sperato di essere solo ma si accorse subito delle due persone che già si trovavano lì, una di loro era il bambino che aveva già incontrato durante il corso di una missione nell'Anauroch; e che stavano cercando una fonte di luce.
    Fumihiko si accorse subito del perché: la stanza davanti a loro era immersa nell'oscurità, nonostante si potessero vedere alcune torce purtroppo spente.
    Se i due ragazzi erano ancora lì significava che non avevano un modo per accendere quelle torce o per fare luce, come non lo aveva nemmeno Fumihiko; per questo decise di entrare lo stesso in quella stanza buia, non sembrava esserci nessun pericolo e prima o poi i suoi occhi si sarebbero abituati all'oscurità, che di certo non spaventava Fumhiko.
    Io vado lì dentro, non ci sono molte alternative, in fondo! Chi vuole venire con me è libero di farlo...
    Si rivolse Fumihiko agli altri due, per poi avviarsi verso quella stanza senza aspettare una risposta.
     
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    L'ennesima afosa giornata nello sconfinato deserto di Suna. La sabbia ormai ardeva talmente tanto da bruciare la pelle di chi non era abituato a quei luoghi. Un inferno, un oceano di fuoco sconfinato che poteva essere affrontato solo da pochi e li in mezzo a questo calore una piccola Oasi appare solitaria nell'immensa distesa.
    Mi trovavo chinato vicino l'acqua dell'Oasi per dissetarmi, erano giorni che vagavo per quella zona per tenere d'occhio i movimenti nel deserto, la situazione nel Paese non era ancora assestata e le persone comuni erano ormai bersaglio fisso di banditi e predoni. Proprio mezz'ora prima avevo salvato un carovaniere da due di quei delinquenti, le loro teste spappolate mi avevano ricoperto le mani di cervella fresche e appiccicose che stavano iniziando a puzzare terribilmente.
    Il problema dei miei viaggi è che diventavo irreperibile per l'Accademia ma riuscii a sistemare la cosa consegnando a chi di dovere un mio itinerario settimanale sui probabili luoghi in cui potevo trovarmi. Quindi ormai non avevo più il classico postino che mi seguiva per tutto il villaggio, ormai i miei messaggeri erano uccelli o dromedari, gli unici animali che potevano coprire una vasta aria in poco tempo, o quasi.
    Cominciai a lavarmi le mani quando una sagoma nel cielo iniziò ad avvicinarsi a me con estrema velocità, guardai in alto e lo riconobbi, era Grimmy, un corvo addetto alla consegna della posta. In realtà non si chiamava realmente Grimmy, ma gli diedi un soprannome dato che ormai era uno dei pochi esseri con cui avevo contatto. A differenza degli umani non mi asfissiava di inutili chiacchiere.
    Il volatile usò il becco per consegnarmi il messaggio che aprii velocemente, intanto lui si poggiò sulla mia mano ed iniziò a rosicchiare i pezzi di cervella che mi erano rimasti attaccati alle mani. Un giusto pagamento per il suo lavoro.

    Lessi la lettera, si parlava di una qualche rovina in città e della scomparsa di alcuni archeologici che si erano recati sul posto. Un luogo antico e delle sparizioni sono sempre sinonimo di disastro. Suna era un Paese misterioso,antico e sotto la sua sabbia nascondeva sicuramente qualcosa, una storia sconosciuta e segreti da svelare. Mi alzai immediatamente e mi incamminai verso il Villaggio con Grimmy che in cielo fungeva da guida, quell'animale era incredibilmente utile.



    Dopo ore di Viaggio arrivai alle porte del Villaggio, ormai ero diventato una persona del luogo e la gente non mi guardava più con quella strana espressione sugli occhi, anche se qualcuno c'era sempre. Ma come biasimarli.
    Continuai a camminare fino ad arrivare a un rudere, era davvero ridotto male e non era una cosa che andava a mio vantaggio. Ero alto 2,25 metri e pesavo intorno ai 200 Kg e questi posti sono il luogo che tipi come me devono evitare per non rischiare di ritrovarsi con una casa sulle spalle, letteralmente.
    Entrai lateralmente alla porta evitando con grandi difficoltà di urtare il passaggio, le strette scale che portavano al piano sotterraneo era l'ennesimo intoppo. Scesi uno scalino alla volta prestando sempre la massima attenzione a dove mettevo i piedi, un errore e forse quell'uscita sarebbe crollata rinchiudendomi per sempre, un opzione evitabile se possibile. Mentre scendevo sentii delle voci, sembravano ragazzi, con molta probabilità Ninja come me che erano intervenuti per risolvere la faccenda. Arrivai in un anticamera dove erano presenti 3 persone e tra loro c'era un bambino molto giovane. Anche lui un Ninja ? Precoce il ragazzo.

    D'avanti a loro c'era una porta che portava a una stanza completamente buia o quasi, bisognava fare luce in qualche modo cosi iniziai a cercare nella mia bisaccia l'accendino che aveva con me. Non fumavo ma avere qualcosa per accendere un fuoco può essere sempre utile. L'unica difficoltà che avevo era accenderlo, le mie enormi mani mi davano difficoltà nell'utilizzare i piccoli oggetti ma li con me c'erano questi altri ragazzi.

    Io sono Kaede Sendoh e credo che siamo qui per lo stesso motivo. Qui ho un accendino se qualcuno vuole usarlo per fare luce si faccia avanti

    E lanciai l'accendino in aria aspettando e sperando che qualcuno lo prenda al volo e si dia da fare.

    ......Comunque muoviamoci con cautela, sono sparite delle persone....e quando questo accade non c'è mai da stare tranquilli...soprattutto se queste persone si sono volatilizzate nel nulla.....Attenzione a dove mettete i piedi, potrebbero esserci tracce o trappole quindi evitiamo di complicarci la vita. Andiamo avanti ma con prudenza.

    Non intendevo assumere il comando del gruppo ma ho sempre detto apertamente quello che pensavo, era meglio essere chiari in tutto. Come gruppo non possiamo avere dubbi o domande in sospeso, per funzionare al meglio dovevamo collaborare, ma c'era qualcosa di strano nell'aria.
    L'atmosfera non mi piaceva assolutamente, c'era qualcosa in quel luogo che mi turbava. Quel luogo era qualcosa di sconosciuto, non era una semplice cantina ma un qualcosa rimasto sepolto per anni o addirittura per secoli.
    E c'è sempre qualcosa che dorme nell'oscurità, c'è sempre qualcosa nascosto nella storia che tende sempre a tornare a galla nel presente. In cosa ci stavamo addentrando ? Cosa ci avrebbe riservato quella ricerca ? Tante domande ma zero risposte.

    ....e spero che sappiate difendervi.....questo posto....non mi piace.

    Dissi questa volta quasi sussurrando tra me e me.
     
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    E così anche quella volta il villaggio di Suna era riuscito a mettere insieme un quanto mai bizzarro gruppo di giovani ninja o aspiranti tali. Il gruppo che si era creato così per caso era composto da un bambino, un vendicatore, un curioso e un gigante. Di sicuro come inizio non c’era male, ma come sarebbe proseguita quella bizzarra avventura per loro? Immersi nell’oscurità di quella stanza solo il fuoco portato dal gigante riuscì finalmente a portare un po’ di luce ai loro occhi dando modo di ispezionare la zona. Rovistando per la stanza i quattro sarebbero riusciti a racimolare abbastanza materiale per procurarsi ben quattro torce, una ciascuno che avrebbero potuto accendere subito o tenere per il futuro [Torce x4][Avete recuperato 4 torce oltre a quelle che avete eventualmente in equipaggiamento. Ogni torcia dura 3 round dopo di che si spengono e diventano inutilizzabili].


    Cercando per la stanza i quattro sarebbero senza alcuna ombra di dubbi incappati negli occhiali lasciati a terra. A quel punto sarebbe stato evidente che qualcuno aveva effettivamente messo piede li dentro. Ora che la luce della torcia illuminava quel posto sarebbe stato più semplice cercare qualsiasi indizio. A terra oltre agli occhiali non sembrava esserci nulla di strano se non fosse stato per uno strano particolare a poca distanza da li. Un occhio attento infatti avrebbe sicuramente visto che la botte li poco distante doveva essere stata spostata poco tempo prima. La stanza era inondata di polvere eppure un lungo striscio circolare partiva dall’angolo del sostegno della grande botte dipingendo a terra l’arco che solo una porta poteva lasciare. Se avessero controllando più da vicino si sarebbero quindi accorti che quella botte a differenza delle altre poteva essere spostata, sempre se in possesso di abbastanza forza per farlo [Botte][Potenza: 20 / Durezza: 2 / Richiede una forza pari a 300 per essere spostata] [La botte può essere spostata o danneggiata, sta a voi decidere come agire].




    [...]




    Oltrepassare quella barriera non sarebbe stato facile lavorando soli. Ad ogni modo una volta scardinata la struttura o semplicemente aperta i quattro sarebbero stati investiti da una calda e malsana folata di aria calda e stantia. Dietro la botte una piccola porta sembrava sprofondare letteralmente verso un oblio immerso nell’oscurità. Restando in ascolto i quattro non avrebbero percepito rumori o altro, solo un profondo ed infinito silenzio. Quella strana porta segreta sembrava essere l’unica cosa fuori posto in tutta quella stanza così monotona, se le persone che stavano cercando erano state date per disperse allora forse era li che si erano cacciate.


    L’ingresso segreto avrebbe dato su di un lungo corridoio capace di ospitare i quattro solo in fila indiana, decidere chi sarebbe stato il primo ad affrontare l’ignoto li avrebbe sicuramente spinti a dimostrare il loro valore oppure furbizia, o peggio ancora codardia. Se qualcuno di loro avesse deciso di andarsene a quel punto di sicuro non sarebbe stato risparmiato dalle autorità del villaggio, in molti avevano visto i quattro entrare nello stabile transennato. La torcia accesa in precedenza brillava illuminando loro il cammino per una decina di metri circa, oltre quel limite tutto tornava ad essere inesorabilmente inghiottito dalle tenebre [Torcia][La torcia illumina tutto nel raggio di 10m. Oltre quel limite tutto è immerso nell’oscurità.].


    I quattro avrebbero camminato a lungo discendendo delle scale che spesso prevedevano delle svolte e delle risalite. Sotto a quel palazzo qualcuno si era impegnato molto per scavare quella galleria e dire dove portava sarebbe stato impossibile. Avrebbero camminato a lungo immersi nell’oscurità, almeno per una quindicina di minuti senza trovare bivi o altro, difficile dire a che profondità si trovassero o di quanto si fossero spostati rispetto il palazzo e la cantina. Solo dopo una lunga camminata nel silenzio più totale i quattro sarebbero sbucati in una grande stanza dall’aria umida e rafferma. L’odore di muffa impregnava la stanza rendendo il respiro affannoso anche se li sotto la temperatura era di sicuro più clemente di quella in superficie. Dietro di loro un lungo corridoio li aspettava mentre davanti una stanza all’apparenza infinita li attendeva. La luce della torcia tremava mentre avanzavano svelando passo dopo passo il contenuto di quel luogo. A terra sembrava non esserci nulla di strano. Il pavimento liscio e grezzo sembrava essere stato ricavato dalla dura roccia del sottosuolo mentre qua e la i gruppo avrebbe notato la presenza di vecchi e arrugginiti utensili da lavoro. Cacciaviti rotti, pinze sdentate e chiavi inglesi piegate e quasi disfatte dal tempo e la ruggine. Avrebbero fatto diversi passi oltre l’ingresso prima di notare all’improvviso qualcosa di strano, uno strano rumore provenire a non più di dieci metri da loro, il limite massimo concesso dalla loro torcia. Sarebbe stato difficile identificare quel rumore senza avvicinarsi ulteriormente per vedere oltre. Solo a quel punto i loro occhi si sarebbero posati a terra identificando l’origine di quel rantolo.

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    -..uugh.. fu.. fuggite.. v.. via.. anf.. anf.. uugh..-



    Il volto di una donna completamente ricoperto di sangue sarebbe improvvisamente apparso come se l’inferno si fosse materializzato di fronte ai loro occhi. Lo sguardo della donna era vuoto e privo di qualsiasi volontà di continuare a vivere. Avvicinandosi il gruppo avrebbe illuminato meglio la zona accorgendosi ben presto che quello non era l’unico essere vivente li dentro oltre a loro. Sul suo ventre maciullato e ricolmo di budella e sangue una piccola e bianca bambina si era voltata verso il gruppetto osservandoli con occhi vivaci e desiderosi mentre tra i denti masticava le budella della poveretta a terra. Il suo volto imbrattato di sangue non nascondeva un sorriso estasiato e muto. Sembrava non avere più di sei o sette anni a prima vista anche se darle un’età in quel frangente sarebbe stata l’ultima delle loro preoccupazioni. I suoi denti scattavano su e giù mentre triturava le budella della donna schizzando sangue ovunque senza badare più di tanto ai nuovi arrivati. La visione di tanto orrore sarebbe riuscita a scuotere anche l’anima più dura e temeraria dell’intero continente ninja. Poi, solo l’oscurità.

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    La fiamma della torcia quasi impaurita dalla presenza si sarebbe estinta lasciando tutti al buio. Vedere oltre al proprio naso sarebbe stato impossibile li dentro. Solo i gemiti della donna appena emessi dal suo respiro avrebbero dato modo ai quattro di orientarsi li dentro, qualsiasi cosa stesse succedendo li avevano davvero pochi secondi per prepararsi o subire lo stesso destino che era toccato a quella donna con metà delle interiora e del corpo sparse per tutta la stanza [Oscurità Totale][La torcia si spegne e siete completamente al buio. Avete un round per prepararvi al peggio. Tentare di scappare attiva automaticamente AdO sul vostro personaggio.]


    OT/ Siete nella cacca.. ma cacca molla proprio! :sisi:
     
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  7. F Freddy 11
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    Fumihiko avrebbe fatto volentieri a meno dell'"aiuto" di altre persone, per questo quando vide arrivare anche quella specie di gigante dovette trattenere il nervoso. Quel tipo però sembrò quasi volerlo provocare quando cominciò a dire quello che dovevano fare e non fare: "Fate attenzione, andiamo avanti con prudenza", Fumihiko non era di certo uno stupido e non c'era certo bisogno di quel "genio" per capirlo.
    Era sua abitudine inquadrare le persone con cui era costretto a stare, focalizzandosi sui loro punti deboli in modo da prepararsi a qualunque cosa, in quel momento si trovava con tre persone: uno era un bambino che sembrava prendere tutto come un gioco, probabilmente di fronte a un vero pericolo sarebbe stato troppo spaventato e quindi inutile; poi c'era quel gigante, sicuramente molto forte fisicamente, ma a quanto pare con una scarsa capacità di usare qualsiasi oggetto ed una fissa nel dire le cose più banali e scontate; ed infine un altro ragazzo, che sembrava essere abbastanza abile ed anche abbastanza normale, se avesse dovuto scegliere qualcuno dei tre avrebbe senza dubbio scelto lui; ma per il momento non aveva molte informazioni e doveva studiarli al meglio se avrebbe dovuto fare una missione con loro.
    Il gigante almeno aveva un accendino (anche se non riusciva ad usarlo per via delle gigantesche mani), che Fumihiko prese ed utilizzò per accendere una torcia e fare luce in quella stanza buia.
    Gli occhi grigi e impassibili di Fumihiko ci misero qualche secondo ad abituarsi a quella luce, ma poi finalmente poté vedere al meglio quella stanza.
    Era un'ampia cantina polverosa piena di barili, un tempo usati per tenere del vino, ma adesso erano probabilmente vuoti; un tempo aveva sicuramente avuto un aspetto migliore, ma in quel momento la polvere e la muffa regnavano in quel posto, che era diventato cupo e tetro.
    Per evitare di avere altri problemi legati alla vista, Fumihiko si procurò subito un'altra torcia, che avrebbe acceso quando ne avrebbe avuto bisogno, e sentiva che non avrebbe dovuto attendere a lungo: quel posto era assai inquietante e Fumihiko sapeva che presto sarebbe successo qualcosa, ma non poteva fare altro che aspettare, restare in allerta ed ovviamente proseguire la sua missione
    C'era qualcosa che non quadrava in quella stanza nonostante la luce, e Fumihiko impiegò un po' di tempo prima di capire cosa: non aveva una porta di uscita, si trovavano in un vicolo cieco.
    Continuò ad osservare la cantina in cerca di qualcosa, quando gli occhi caddero su un piccolo oggetto abbandonato lì per terra; Fumihiko si avvicinò e lo prese in mano: era un paio di occhiali da donna, indubbiamente nuovi e di conseguenza appartenenti a qualcuno degli archeologi.
    Fumihiko adesso aveva la conferma che gli archeologi erano passati di lì, ma non c'era alcuna traccia di loro o dei loro cadaveri, quindi sapeva che si erano ritrovati in quella stanza proprio come il gruppo di ninja, ma avevano proseguito da qualche altra parte: quella stanza aveva quindi un'uscita, doveva solo trovarla.
    Sperava che anche i suoi compagni l'avrebbero capito e avessero incominciato a cercare quella porta nascosta, ed anche se quei ninja non l'avrebbero capito da soli, sarebbe bastato guardarlo per capire cosa stava cercando; Fumihiko non aveva certo intenzione di aiutare qualcuno che non lo meritava e non avrebbe di certo detto esplicitamente della sua scoperta, avrebbe lasciato al gigante il suo amato compito di dire a tutti qualcosa di scontato.

    Polvere e barili erano ovunque in quella stanza, Fumihiko aveva controllato ovunque e non aveva trovato nient'altro; ma era certo che in quella stanza ci fosse un passaggio segreto e aveva intenzione di trovarlo.
    Stava ricontrollando la stanza per l'ennesima volta quando notò qualcosa di particolare: sul pavimento si era formato un arco nella polvere, partiva da un barile e sembrava rappresentare l'apertura di una porta, anzi, doveva essere la traccia dell'apertura di una porta.
    Fumihiko provò a spingere via quel barile, che però pesava quanto un macigno e Fumihiko ebbe purtroppo bisogno dell'aiuto dei suoi compagni per spostare quel barile.
    Fumihiko venne investito da una folata di aria calda e marcia, accumulata da tempo dietro quella piccola porticina che era stata rivelata.
    Dietro a questa scendeva una lunga scalinata, della quale Fumihiko non poteva vedere la fine, perchè dopo una decina di metri tornava ad essere immersa dall'oscurità.
    Quella scalinata costringeva i ninja ad avanzare uno alla volta, e per quanto Fumihiko fosse particolarmente inquieto decise che sarebbe stato lui a condurre il suo gruppo per le scale: non si fidava di nessun'altro e non avrebbe di certo affidato a loro la sua vita.
    Cominciò a scendere con cautela, la luce si indeboliva sempre di più e Fumihiko fu costretto a malincuore ad accendere la sua torcia per vedere dove stava andando.
    Era una scalinata lunga e piena di svolte e risalite, e ogni gradino che Fumihiko scendeva aumentava la sua tensione.
    Fumihiko non avrebbe saputo dire quanto tempo fosse passato quando finalmente si ritrovò in una stanza; avrebbe dovuto essere sollevato, ma l'odore di muffa stantia in quella stanza, ed il sapere di essere centinaia di metri sotto terra glielo impedivano.
    Si avventurò poco convinto in quella stanza vuota e anonima, quando cominciò a sentire una sorta di rantolo: Fumihiko vide qualcosa sul pavimento ma fu costretto ad avvicinarsi per capire che cosa fosse.
    Una donna morente completamente ricoperta di sangue stava suggerendo loro di fuggire, fuggire da quella creatura che le stava divorando le interiora, la faccia ricoperta del sangue della donna.
    Fumihiko non aveva mai visto niente di così macabro e spaventoso, e quando si rese conto che quella creatura era una bambina la sua torcia si spense lasciandolo nel buio più totale
    Fumihiko era terrorizzato, ma si impose di resistere, di fare qualcosa per evitare di essere la prossima vittima; era immerso nel buio e nel silenzio, l'unico suono che poteva sentire era il continuo rantolo di quella povera donna, che però gli permetteva di individuare quella "bambina".
    Il suo obbiettivo era impedire a quella creatura di avvicinarsi a lui; il suo punto forte sembravano essere infatti i denti, con cui Fumihiko non voleva avere a che fare.
    Prima di colpire quella bambina Fumihiko si sarebbe quindi impegnato per renderle difficile muoversi; sapeva di essere distante al massimo nove metri da quel rantolo, per questo scelse di cominciare utilizzando le sue biglie di metallo per minare l'equilbrio della bambina [slot azione I], subito dopo eseguì i cinque sigilli che aveva imparato per eseguire una delle sue tecniche più potenti da dove proveniva il rantolo; mirata ad affaticare e confondere la bambina, sperando che questa mossa combinata alle sue biglie di metallo avesse impegnato la creatura il tempo necessario per eseguire la sua prossima mossa.

    Afa Terrestre
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Drago, Lepre, Coniglio, Cinghiale, Bue (5)
    L'utilizzatore può incrementare notevolmente la temperatura in una zona, aumentando la sudorazione e diminuendo le capacità d'osservazione. Nell'area la Percezione e Furtività dei presenti può essere ridotta di 1, a scelta dell'utilizzatore. Oppure, l'Efficacia di tutti i genjutsu effettuati dall'utilizzatore o suoi alleati è incrementata di 10. Tecniche con un potenza superiore a 30 che agiscono in tutta l'area influenzata la possono dissolvere completamente. La tecnica dell'afa terrestre annulla e viene annullata dalla nebbia naturale o dalla tecnica velo di nebbia se di uguali dimensioni.

    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 5 / Consumo: Basso ogni 9 metri - Mantenimento: ¼ Basso ogni 9 metri)
    [Raggio Massimo: 9 metri a grado]

    [Da studente in su]

    [Slot tecnica II]
    Aveva poi intenzione di afferrare i suoi shuriken e lanciarli in direzione del rantolo, sperando di colpire la bambina. [Slot azione II]

    Vitalità: 8 leggere
    Chakra: 9 bassi


    Edited by F Freddy 11 - 10/6/2016, 13:08
     
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    Ora che tutta la squadra era riunita, Shunsui si ritrovò a guardare divertito le persone con le quali avrebbe lavorato. Sicuramente un gruppo variegato Nonostante il bambino lo preoccupasse un po'- non certo per le due doti ninja, ma per il livello di comunicazione che avrebbero potuto instaurare- gli altri due membri sembravano a posto. Kaede lo aveva visto per la prima volta alla riunione di Suna, ed anche allora era rimasto impressionato per la stazza del ragazzo. Era un tipo con un bel caratterino, ma anche sentendo le parole che rivolse al gruppo, sembrava avere un buon cuore. L'altro ragazzo invece non era persona a lui nota, nè lui si era preso la briga di presentarsi, il che non era mai un buon segno. Fu Kadere a togliere il gruppo dall'impaccio di non riuscire a fare luce in quella cantina oscura: era l'unico ad avere un accendino; sebbene poi fu Fumihiko ad accendere effettivamente la prima torcia. Molto meglio..., disse Shunsui passando vicino ad una delle fiaccole non accese per afferrarla e bloccarla con una fibbia alla cintola. Il gruppo si disperse nella cantina alla ricerca di eventuali indizi. Il luogo era umido e contava diversi barili per la decantazione del vino o semplice acqua. Fumihiko rinvenne degli occhiali da sole lasciati sul pavimento della cantina, intatti ma chiaramente abbandonati:Potrebbero appartenere alla dottoressa? ma chiaramente era troppo presto per poter rispondere ad una domanda del genere. Ma per il resto, non c'era proprio nulla. La cantina sembrava un vicolo cieco, almeno fino a quando il genin non vide Fumihiko intenta a spostare un barile nella stanza. Incuriosito, Shunsui si avvicinò ed in poco tempo realizzò cosa il ragazzo avesse visto per spingerlo a voler muovere quel pesante contenitore:In questa zona la polvere si è disposta in maniera irregolare e porta chiaramente le tracce di un trascinamenti...probabilmente proprio di questo barile. Approcciando il ragazzo che per primo aveva individuato l'indizio, ed afferrando il barile con entrambe le mani, Shunsui avrebbe tirato insieme al suo compagno di squadra per muovere il barile. Con il rumore di legno che striscia contro la pietra, piano piano i due ragazzi riuscirono a liberare il passaggio. Un cunicolo oscuro si apriva davanti ai loro occhi, che mirava verso il basso in maniera indefinita.Bel lavoro! Ora vediamo cosa ci aspetta alla fine di questo cunicolo. Tutti assicuriamoci di avere almeno una torcia testa. Abbiamo un solo accendino, quindi stai pronto a passarlo se necessario.

    La discesa durò solo quindici minuti, ma Shunsui si era sbagliato: nonostante non ci fossero deviazioni, il gruppo dovette affrontare diversi sali e scendi e svolte. Sebbene non potesse esserne sicuro, sembrava che qualcuno avesse costruito una vera e propria serie di gallerie sotto quel luogo. Era veramente impressionante. Il gruppo avanzò più o meno in silenzio, potendo vedere solo pochi metri davanti i loro passi grazie al tremolante bagliore della torcia in mano a Fumihiko.Questo posto mette decisamente i brividi.... pensò il genin senza farne parola. Non che gli altri pensassero diversamente: era convinto che quelle gallerie stavano mettendo a disagio un po' tutti. Infine arrivarono in una stanza dal pavimento liscio. Camminando, il gruppo potò notare che per terra erano stati lasciati diversi strumenti da lavoro, per lo più rotti.Sembra di essere finiti in un'officina...anche se tutti questi strumenti rotti non possono essere legati al lavoro che si faceva qui. Nessuno ridurrebbe i propri strumenti da lavoro volontariamente in questo stato. Qualcosa di violento deve essere accaduto... e proprio mentre così pensava, lo sentì. Era un rumore tenue che ricordava il suono di qualcosa che veniva masticato. Quando la luce della loro torcia effettivamente mostrò da cosa veniva prodotto quel rumore, Shunsui non riuscì a trattenersi:Cazzo.... disse allargando gli occhi in un segno di chiaro stupore e sconcerto! Una bambina, una bambina di sei anni con denti aguzzi come quelli di uno squalo stava maciullando il ventre e le budella di una donna completamente coperta di sangue. La bambina aveva un sorriso malefico e terrificante che fece accapponare la pelle al genin il quale, senza volerlo, aveva già assunto una posizione di combattimento. Con le gambe leggermente flesse, il braccio sinistro in avanti a protezione del busto e la mani destra sull'elsa della wakizashi. Come se non bastasse, improvvisamente la torcia che Fumihiko reggeva si spense, lasciandoli nel buio in compagnia di quella 'cosa'. Shunsui si aspettava che il ragazzo accendesse immediatamente una nuova fiaccola, ma invece sentì delle biglie cadere a terra e qualcosa venir lanciato:Sciocco!!!! pensò il genin, il quale non poteva credere che il compagno stesse attaccando alla cieca!Fumihiko l'accendino, presto! Una volta preso in mano l'aggeggio, Shunsui accese immediatamente la sua fiaccola che ripristinò il cono di luce intorno al gruppo. Gettò quindi la torcia a terra, sapendo che non si sarebbe spenta per così poco:Mi servono le mani libere... Quindi, con le mani completamente nascoste dal mantello, compose un singolo sigillo
    Tecnica dell'Immagine Residua
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cane (1)
    L'illusione si attiva se osservato l'utilizzatore dopo la composizione delle Posizioni Magiche se osservato, vittima subirà l'illusione. L'utilizzatore può spostarsi entro 15 metri facendo rimanere nella posizione originale un'immagine residua, bloccata nell'atto di comporre il sigillo. Avvicinarsi entro 6 metri la vittima, comporre tecniche o effettuare offensive disattiva l'illusione.
    L'efficacia è pari a 20; dura un singolo round. Può essere usata in combinazione con una qualsiasi tecnica avanzata spendendo uno slot tecnica base.

    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]
    ed il suo corpo svanì, venendo sostituito da una sua illusione immobile, in un'espressione di terrore. Shunsui si spostò invece di circa 6 metri alla sua sinistra, in attesa. Se la creatura si fosse scagliata contro il gruppo, il genin avrebbe atteso il momento in cui la bambina avesse tentato di attaccare la sua copia immobile. In quel preciso istante, si sarebbe lanciato contro di lei, verosimilmente prendendola alle spalle, ed avrebbe compiuto un tondo con la wakizashi avvelenata, cercando di staccargli di netto la testa. L'assalto era potenzialmente letale, ma il sangue freddo certamente non mancava al neo-genin, nemmeno contro una creatura che sembrava essere uscita fuori dal peggiore dei suoi incubi.


    CITAZIONE
    Chakra consumato: 40/200
     
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    E quindi siamo così tanti? Uno, due, tre e con me quattro! Wow, un super giga team. - Ciao Shunsui, ciao Fumihiko e ciao Kaede Sendoh. Io sono Aoi del clan Shinkiro! E' un piacere conoscervi tutti. - Mi inchino per rispetto, poco quanto basta, almeno tutti sapranno quanto è educato un membro del mio clan! Guarda Kaede quanto è grosso! Ha una mano che è grande come la mia testa! Ghhh, mi fa quasi paura! Ma a parte questo è stato gentile, ci ha prestato il suo accendino! Io userò il mio - Io ho un altro accendino, sicuramente averne due è meglio che uno solo! Comunque grazie giganto, sei stato molto gentile! - Così potrò accendermi la torcia quando sarà necessario. Credo che rimarrò al fianco del giganto, mi sento più sicuro vicino a lui! Scendiamo allora!

    Bhe, che dire, mi aspettavo un pò di più da questa cantina. Qualcosa tipo tombe, ragni e mummie spaventose! Se gli archeologi sono passati di qui è sicuro che sono tornati indietro, cosa potevano cercare in una cantina di un posto simile? Cerchiamo anche noi, sicuramente qualcosa esce fuori... Infatti! Fumihiko ha trovato degli... occhiali. Sembrerebbero da donna anche se così tra le sue mani non riesco bene a vederli, magari sono vecchi e sono rimasti qui da taaanto tempo! Detto questo se sono nuovi abbiamo la conferma che sono passati di qui, ma perchè lasciare un oggetto tanto prezioso per terra, non ci credo che gli sono caduti e non se ne è accorta! Mannaggia, qualcosa mi puzza! Però guarda, a guardare le tracce per terra sembrerebbe come se avessero seguito un percorso che va da... torcia a torcia? da barile a barile? Scommetto che se sposto qualcosa o accendo le torce della stanza compare un tesoro! Proviamo! [Nella descrizione della cantina non ci sono lampade, ma se fosse Aoi avrebbe provato ad accenderle con il suo accendino.]

    [Se Aoi non trova nessun meccanismo]

    tsk!
    - Vabè, io cercavo un meccanismo o un passaggio segreto e voi vi mettere a spostare barili! Tantomeglio, magari non c'era proprio nessun meccanismo per spostarlo! - E vabè, la forza bruta ha avuto la meglio. Siamo un gruppo no? Va bene anche se sono loro a risolvere i problemi! Così dovrebbe fare un vero team! Entriamo dentro e cerchiamo di farlo per bene! - Io ho una proposta, giganto dovrebbe andare per primo! Io come secondo e... Eh no! Aspetta! Che senso ha fare squadra se tu ti infili... vabè lasciamo perdere! - Ok, Fumihiko, vuoi fare tutto da solo! E va bene, andiamo giù come viene! Ma questo mi sembra veramente sconsiderato! Mettiamoci in marcia!

    ° guarda te se già cominciamo male! Qui sembra che nessuno si curi del fatto che siamo un team! Speriamo di non trovarci in situazione brutte! °


    Questo odore mi nausea, non ho mai sentito un odore così, deve essere stato chiuso per parecchio tempo! Ma mi domando, che siano scesi qui sotto mi pare ovvio, ma perchè spostare il barile e chiudere la via d'uscita? Che sia una trappola? O forse ci avevo visto lungo e c'era un meccanismo di apertura e chiusura della porta? Oramai è tardi, continua la discesa! Non facciamo in tempo nemmeno ad orientarci, se non sbaglio quando siamo scesi il buco era in direzione nord, chissà se riesco ad orientarmi ugualmente! Qui ci sono strumenti da lavoro ovunque, probabile che sia stato un vecchio deposito o forse qualcuno ha portato giù tutte queste cose rotte per un motivo.. magari un nascondiglio segreto che è stato poi scoperto! O un laboratorio dismesso! Uhuhuhu, guarda ho la pelle d'oca! - Giganto, ti dispiace se ti chiamo così? Stavo pensando che sei talmente grande che quasi quasi io preferisco rimanere sempre vicino a te, ti dispiace? -



    -..uugh.. fu.. fuggite.. v.. via.. anf.. anf.. uugh..- Maledizione! Cosa succede qui! Cosa è successo a quella ragazza! Come può essere ridotta in quelle condizioni! AAAAAAAAH, GUARDAAAA, COSA E' QUELLA COSA!!! - Oddio, oddio, oddio!! - Non posso farcela a guardare! - Picchiamo subito quella cosa, immediatamente, facciamola sparire da qui non la voglio più vedereee! - E poi fu tutto buio! - Cavolacci! Ci ha spento la luce! - Metto subito mano al mio accendino e accendo la mia torcia [Slot azione]! Ma ora che ci faccio con la torcia in mano? mi intralcia e basta! Cosa? L'ha buttata a terra! Ottima idea! La lascio cadere anche io, due punti di luce sono meglio che uno! - Tutti in guardia! Giganto, sono vicino a te! - Nella mano destra il KukriKukri [Mischia]
    Si tratta di un pugnale ricurvo di pregevole fattura, facile da sfruttare per giochetti di prestigio quanto per svolgere un combattimento. La sua lama affilata è presente all'interno della curvatura. Può causare Sanguinamento (DnT Leggero) 1 volta a round.
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 45)
    , in quella sinistra prendo un KunaiKunai [Distanza]
    Piccoli pugnali a lama quadrangolare, affilati sui due angoli stretti; alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. I kunai hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Taglio/Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 6
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 10)
    e se mi si avvicina la affetto!

    Aoi Shinkiro, studente bianca
    Vitalità: 8 leggere
    Chakra: 10 bassi
     
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    Un dannatissimo gruppo talmente variopinto da sembrare uscire da una favola. Ero riuscito a inquadrare più o meno tutti all'interno di quella struttura, ma c'era un di loro in particolare che procedeva spedito per la sua strada, un certo Fumihiko. Il ragazzo sembrava sicuro di se ma non sembrava aver molta voglia di collaborare con gli altri e questo era un punto debole per il Team. Se uno solo dei suoi membri non collaborava per l'altro e con l'altro il meccanismo del Team stesso veniva meno, le azioni di un singolo possono ripercuotersi su più persone. Ma non avrei permesso una cosa simile, non con me nelle vicinanze.
    Mentre proseguivamo nell'esplorazione notai che uno dei miei compagni era presente alla riunione, un certo Jiro se non vado errato. Non lo riconobbi subito per via della poca luce e per evitare un qualsiasi tipo di scortesia nei suoi confronti feci un cenno di saluto con la mano.

    Mentre proseguivamo nella ricerca notai degli occhiali a terra, ma non feci tempo ad avvicinarmi che Fumihiko li raccolse subito da terra e non ne fece parola con noi. Dannazione eravamo un Team, perchè mai non voleva collaborare ? Era forse uno di quei boriosi pieni di se ? O magari confidava nelle sue abilità ?. Con tutto me stesso speravo nella seconda ipotesi. La zona in cui ci trovavamo era trascurata,polverosa e oscura. Qualcosa di strano aleggiava in quel luogo, sembrava quasi che non fosse una cosa terrena, ma probabilmente erano tutte mie fantasie. ogni tanto gettavo l'occhio sul bambino che era con noi, anche se era un Ninja la sua giovane età mi lasciava spesso pensieroso ed era dovere di tutti aiutarlo se fosse stato in pericolo. Cosa che avremmo fatto per qualsiasi membro del gruppo nella medesima situazione.

    Mentre gli altri iniziarono a spostare un barile io iniziai ad osservare bene la stanza in cui ci trovavamo in cerca di qualche indizio, era impossibile che quei archeologi fossero spariti nel nulla. Non aveva senso come cosa e quando le cose non hanno senso c'è sempre qualcosa sotto. Sempre.
    Mentre ero assorto nelle mie preoccupazioni i miei compagni riuscirono a rivelare un passaggio segreto che si affacciava su buie scalinate che procedevano verso il sottosuolo.
    Dove diavolo stavamo andando ? Come era possibile che quel passaggio fosse chiuso nonostante ci fossero un gruppo di archeologi preparati ? Tante domande ma zero risposte ma se volevamo averle ci toccava proseguire nella ricerca nei meandri oscuri di quel luogo.
    Ma ad un tratto il bambino di cui tanto mi preoccupavo dimostrò di avere del cervello, probabilmente molto più di altri Ninja.
    Decise di mandare me d'avanti e la proposta aveva anche un senso. Ero quello più grosso li in mezzo e se ci fosse stato un pericolo avrei potuto fare da scudo e proteggerli in caso di pericolo e dargli tempo di preparare una controffensiva. Ma le sue parole non vennero ascoltate, per l'ennesima volta Fumihiko si gettò n solitaria nella ricerca avanzando nella scalinata.
    Aperta la porta ci misi un po a sentire l'odore che usciva dalle scale, un odore nauseabondo, acre, quasi marcio. Quell'odore mi era familiare, era familiare a chiunque fosse stato su un campo di battaglia, sembrava l'odore di un corpo morto o di qualcosa che stava marcendo. Ma non dissi nulla per evitare di turbare i presenti. Ma in quel momento capii che dovevamo prepararci. Tutta quella tensione venne tagliata ancora una volta dal ragazzino. Mi chiamò ancora giganto. Era un soprannome grammaticamente sbagliato, ma incredibilmente divertente per me. Sorrisi divertito per il nomignolo e intanto iniziammo a scendere le scalinate e io chiusi la fila. Almeno avrei evitato qualche attacco alle spalle se c'è ne fosse stata occasione.

    Puoi restare con me quando vuoi ragazzino e se sei stanco di camminare le mie spalle sono abbastanza grandi da trasportati senza fatica

    E con la mia grande mano gli accarezzai la nuca. Il suo essere cosi spontaneo era forse l'unica gioia in quel posto e nel mentre continuavamo a scendere quelle scale infinite illuminate solo dalla torcia del capofila e dopo un pò arrivammo in un altra stanza. Era difficile capire quello che c'era li dentro, ma sembrava pieno di utensili e oggetti ormai arrugginiti, strumenti da lavoro per l'esattezza. Quindi significava che li c'era stato qualcuno in passato.
    Ma questi pensieri vennero immediatamente troncati dalla dura realtà in cui ci trovavamo, se realtà si poteva chiamare l'orrore che ci accingevamo ad affrontare. Poco lontano da noi si sentiva il rumore di una persona che mangiava e non ci siamo andati tanto lontani. Stava mangiando.....stava mangiando un cadavere che prima di esalare l'ultimo respiro tentò di avvertirci del pericolo.
    D'avanti a noi c'era una creatura che non avevo mai visto, una piccola bambina pallida di carnagione con denti talmente aguzzi da ricordare i miei con interiora e budella che la circondavano e che gli penzolavano dalla bocca. Quella cosa si stava nutrendo della ricercatrice ? Molto probabilmente si. Ma non c'era tempo per pensare perchè la torcia quasi impaurita da quella presenza si spense lasciandoci nel buio più totale.
    Dovevamo restare calmi, l'ansia in quei frangenti tende ad essere un ulteriore fardello e in quel caso avrebbe compromesso sia la missione che la nostra vita.

    ....aspetta un minuto...se lei è qua dentro con la ricercatrice...chi è che l'ha chiusa qui dentro ? E gli occhiali visti prima a chi appartenevano ? E dove sono gli altri

    Ma i miei pensieri vennero di nuovo travolti dalle azioni del presente. Per l'ennesima volta Fumihiko aveva fatto di testa sua, aveva lanciato biglie ovunque che in caso di movimento avrebbero permesso a quell'essere di capire dove fossimo se mai le avessimo urtate, sempre se quella cosa non sia capace di vedere nel buio e dato che nella stanza non c'era luce la cosa era molto probabile....per nostra sfortuna.
    Non c'era coordinazione in quel gruppo, ognuno pensava alla propria sicurezza senza badare agli altri. Solo Jiro ebbe il buon senso di accendere un altra torcia per fare luce mentre il piccolo Aoi sembrava giustamente turbato da quell'apparizione. Se mai fosse sopravvissuto sarebbe stato temprato nel corpo e nella mente e probabilmente sarebbe diventato un grande Ninja. Ma ora il nostro obiettivo era quell'essere e che sia dannato sarà lei a perire in quel luogo dovessi rimetterci la mia stessa vita. Era tempo di dare una direzione alle azioni o almeno favorire le tattiche dei miei compagni, essere funzionali alle loro azioni.

    Aoi sta vicino a Jiro e non metterti in pericolo per nessuna ragione. Jiro mi raccomando, qui in mezzo sei uno dei migliori, quindi mi aspetto che tu salvaguardi i tuoi compagni. Li affido a te.

    E iniziai ad incamminarmi verso la torcia buttata a terra.

    E tu Fumihiko mettici ancora in pericolo più di quanto gia non siamo con le tue azioni avventate e farai la fine di quel cadavere, ma sarò io a mangiarti credimi.....E mi raccomando fate attenzione anche alla porta dietro di noi......qualcuno deve averla più chiusa qui dentro e visto che prima non abbiamo incontrato nessuno....bè...potrebbero essercene degli altri. Non facciamoci circondare per nessuna ragione.....

    Ora ero ben visibile all'interno della stanza, mi trovavo vicino alla fiaccola sia per attirare l'attenzione della bambina sia per difendere la nostra unica fonte di luce. Se si fosse spenta saremmo probabilmente stati in balia di quel mostro. Inziai a respirare intensamente, l'adrenalina scorreva nelle mie vene. Non avevo tecniche sulla distanza ne particolari arti nelle illusioni. Ero un combattente copro a corpo e avrei cercato lo scontro fisico anche con quell' essere. Lei era un mostro ? Bè lo ero anche io.
    Ora i miei tratti animaleschi divennero più visibili, le mie pupille quasi scomparirono lasciando spazio a un colore tendente al giallo, anche dovuto alla poca luce che c'era nella stanza e sogghignai mostrando i miei canini. Chi era il mostro ?



    Presi un Kunai e mi feci un taglio sulla mano, iniziò a gocciolare del sangue e iniziai a spalmarmelo addosso sperando di attirare ulteriormente l'attenzione di quell'essere. Non c'era sicurezza che fosse attirata dal sangue, ma in quel frangente dovevo provare di tutto. Ora dovevamo uccidere quella cosa e capire che diavolo stava succedendo in quel posto. Quello non poteva essere che l'inizio di qualcosa di mostruoso, un incubo dove eravamo capitati e da cui dovevamo uscire. Non saremmo morti in quel buco schifoso, non saremmo periti per mani di quella bambina. Avremmo la sua testa come trofeo, è una promessa.

    Avanti piccola......vieni.....E' un bel giorno per morire.....

    E iniziai a guardarmi attorno pronto a schivare un qualsiasi attacco o a intervenire a supporto dei miei compagni. Se si fosse messa male avrei fatto da scudo bloccando la creatura per permettere agli altri di fuggire, ma questa era solo una remota possibilità Avremmo vinto e avremmo portato la luce sul mistero di quelle rovine.
     
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    I quattro baldi guerrieri erano riusciti ad infilarsi proprio in un bel guaio. L’esplorazione dell’antica struttura si era rivelata più scioccante di quanto si potesse aspettare ognuno di loro. Immersi nell’oscurità, una creatura di dubbia natura li stava fissando mentre imbrattata di sangue sbudellava una povera donna ormai già ben oltre il confine che un essere vivente poteva chiamare vita. Quando la luce della torcia si spense il panico scese attorno ai poveri ragazzi, morire in un posto come quello non si addiceva certo a degli aspiranti guerrieri ninja.


    Il lancio di kunai di Fumihiko alla cieca lasciò nell’aria una serie di suoni ovattati quasi i kunai si fossero piantati su di una parete. I suoi proiettili lanciati nella più totale oscurità avevano colpito qualcosa, ma difficile dire cosa in quel momento. Quando il gruppo riaccese nuovamente la torcia del piccolo mostro sembrava non esserci più traccia mentre la donna a terra rantolava sputando sangue. Forse un occhio attento le avrebbe viste o forse no, le budella della donna che venivano rapidamente sfilate dal ventre come un rotolo di corda schizzando sangue ovunque. In un istante il budello sarebbe apparso alla destra del gigante di Suna e del suo nuovo piccolo amico in un movimento rapido e serpi forme che avrebbe tentato di stringere i due come dei salami provocando non poco fastidio e dolore visto che i due sarebbero finiti per cozzare uno contro l’altro. Le budella sembravano quasi animate di vita propria mentre si avvolgevano come un serpente attorno ai due, fuggire non sarebbe stato semplice [Budella][Potenza: 10 / Forza: Gialla / Velocità: Gialla][Le budella della tipa giungono dalla vostra destra e tentato di avvolgersi attorno al Sendoh e Aoi per stringerli e farli scontrare tra di loro].


    Mentre i due erano impegnati con le budella Shunsui aveva preparato la sua offensiva con perizia ed una perizia degna di un vero ninja, peccato che la bestiola non fosse interessata a lui in quel momento. Come dal nulla Fumihiko avrebbe sentito alle proprie spalle una strana presenza, nessun rumore o respiro, quella creatura non stava emettendo niente di niente mentre le orbite degli occhi rosso sangue si rigiravano su loro stesse in movimenti impossibili e dalla bocca sangue ancora caldo continuava a grondare. L’essere era li a pochi millimetri dalla sua orecchia destra, impossibile dire come avesse fatto a muoversi così rapidamente. Sulla sua fronte un kunai dava bella mostra di se anche se non sembrava preoccupare quella cosa. I denti affilati della sua bocca avrebbero cominciato a vibrare rapidamente come una falce meccanica mentre un sussurro appena percettibile usciva da quell’inferno convulso di denti -Ssei.. tu.. Mah.. e.. st..- la bocca del mostro stava per serrarsi sulla carotide di Fumihiko quando la lama di Shunsui colpì il collo dell’essere facendo saltare letteralmente via la sua testa.


    Tutto sarebbe durato meno di un battito di ciglia. Lo schioccare dei denti, la lama di Shunsui e la testa del mostro che rotolando si era affiancata alla donna ormai morta a terra. Il silenzio più rumoroso di sempre sarebbe sceso nuovamente nella stanza mentre il crepitio delle fiamme della torce accompagnava il respiro affannoso dei ninja. Come era apparso, quel mostro se ne era andato anche se non era finito tutto li. Dopo che tutto si fu calmato infatti alle loro spalle un rumore sordo e forte li avrebbe colti di sorpresa. Se avessero controllato cosa fosse stato a produrlo si sarebbero accorti che una possente roccia liscia era caduta chiudendo la strada dalle quale erano appena arrivati quasi un meccanismo fosse stato attivato per intrappolarli li per sempre, chi poteva aver fatto scattare la trappola? [Nessuna via di uscita][E’ scattata una trappola e la via percorsa per arrivare alla stanza è stata sigillata. La porta di pietra non può essere distrutta ne spostata con le vostre attuali capacità.].


    Ad ogni modo il gruppetto non sarebbe stato più infastidito da niente e nessuno mentre il silenzio tornava a farla da padrone. La donna che poco prima avevano visto essere sbudellata giaceva a terra in un lago di sangue ormai morta. Cercare di rianimarla non sarebbe servito a nulla, il suo ventre era stato aperto dallo sterno all’ombelico e le interiora erano state completamente asportate, insomma uno schifo incredibile. Vicino al suo corpo la testa del mostro stava li immobile come il resto del suo corpo che era caduto a terra vicino a Fumihiko dopo che la testa era stata staccata di netto. Se il gruppo avesse avuto il coraggio di analizzare la testa o il corpo dell’essere si sarebbe subito reso conto che quello altro non era che un manichino vuoto privo di bulbi oculari o altro. Sembrava essere stato realizzato con del semplice legno laccato di bianco anche se era ormai completamente imbrattato di sangue come il resto dei vestiti.


    Osservando poi il corpo della donna morta il gruppo avrebbe sicuramente scorto che questa indossava vestiti comodi anche se lacerati, adatti all’esplorazione. La donna non sembrava avere nulla con se a parte un taccuino che palpando qua e la i quattro avrebbero sicuramente trovato. Sembrava essere una specie di diario dove erano annotati diversi orari e memorandum oltre che frasi di come il suo lavoro fosse emozionante e a volte stressante, sulla copertina vi era riportato un nome “Iga Sakuya”. Ad ogni modo leggere quel libretto non avrebbe rivelato nulla di interessante se non nelle ultime pagine.


    … è già passato un giorno da quando siamo entrati in questo labirinto. Dopo una breve esplorazione delle prime stanze ci siamo resi conto che con tutta probabilità questo doveva essere una sorta di laboratorio o officina utilizzata dagli antichi ninja del villaggio. Tutto è stato abbandonato e a parte i ratti sembra non esserci niente di nota. Uff.. speravo tanto di fare una grande scoperta come mi aveva promesso il Prof. Satori e invece nulla.. e pensare che mi sono anche abbassata le mutandine per farmi assegnare a questo sopraluogo..

    Quello zuccone di Minato è sparito ancora una volta nel bel mezzo del sopraluogo. Sono due giorni che si diverte organizzando stupidi scherzi per spaventarci, non lo sopporto proprio. Oggi abbiamo esplorato un ampia zona dei sotterranei.. mi sono dovuta ricredere su questo luogo chiunque l’abbia costruito doveva averlo fatto per qualche strano motivo il Prof. Satori sembra completamente estasiato dal ritrovamento.. forse otterrò finalmente la fama che mi spetta di diritto!

    Moriremo tutti!.. Dai è morto.. lo abbiamo ritrovato a pezzi in una delle stanze più lontane dall’ingresso.. è entrato e.. o mio dio non voglio morire.. voglio solo andarmene di qui.. Minato è sparito ed il Prof. Satori sembra come ipnotizzato da questo luogo maledetto.. al diavolo la fama.. voglio solo uscire di qui..

    Mi insegue.. qualcosa mi sta inseguendo.. non so cosa sia.. ho visto solo i suoi occhi.. un demone.. forse sto impazzendo.. io..



    Il racconto non sarebbe andato oltre. Era evidente che la calligrafia della donna fosse mutata dalle prime righe scemando verso la fine. Esplorando ulteriormente la stanza il gruppo non avrebbe trovato altro se non una porta che sembrava addentrarsi ancora più in profondità. Se avessero deciso di proseguire avrebbero tuttavia percepito che al di la del portale una leggera brezza spirava indicando che quella porta conduceva sicuramente ad un ambiente che portava verso l’esterno e quindi verso la salvezza. Le due torce accese avrebbero continuato a fare il loro sporco lavoro illuminando l’ambiente come sempre e dando modo di vedere e studiare il corridoio. Lungo le pareti del stretto passaggio sembravano essere stati incisi moltissimi simboli strani o kanji che non sembravano avere nessun nesso tra di loro. Non si trattava di arte ninja, ma di semplici incisioni fatte con un punteruolo, decifrare quell’immane opera di incisione avrebbe richiesto tempo e a loro di tempo non ne era rimasto molto dato che la fiamma delle torce continuava a bruciare consumandosi. Quale segreto poteva mai nascondere quell’opera d’arte nascosta nell’oscurità ormai da chissà quante centinaia di anni [Incisioni][Potete decidere di fermarvi a studiare le incisioni sui muri se volete ma questo vi costerà 3 round di una delle torce o più. Quello che scoprirete potrebbe essere utile come no in base a come procederà la giocata].


    ctd_pt1__awakening__by_preston2694-d7tyade


    Ad ogni modo il lungo corridoio sarebbe sbucato nuovamente in una stanza piuttosto ampia, molto più grande di quella in cui avevano appena vissuto una delle esperienze più forti della loro vita. Non appena entrati la luce delle torce avrebbe illuminato l’oscurità di fronte a loro rivelando una terribile realtà. Decine di manichini o bambole se così si potevano chiamare quegli esseri erano disposte su almeno una decina di file appese per le ascelle. Non tutte erano integre, molte erano a terra, altre rotte in diversi punti a dimostrazione che chiunque le avesse stipate li doveva averlo fatto chissà quanti anni prima. Contarle sarebbe stato piuttosto difficile. A destra e sinistra le fila di manichini continuavano per chissà quanti metri ancora, quell’ambiente era davvero gigantesco ma sarebbe stato difficile dirlo senza luce. Se avessero deciso di proseguire, non che avessero molte altre opzioni il primo del gruppo avrebbe pestato qualcosa di viscido e scivoloso a terra. Analizzando la macchia a terra avrebbero scoperto che quello altro non era che sangue, ma di chi? Di certo dal corpo della donna non era partita alcuna scia di sangue verso quella direzione quindi a chi poteva appartenere quel fluido vitale? Ad ogni modo sembrava che il fluido disegnasse davanti a loro una pista da seguire, una linea fatta di gocce rosso cremisi che si perdeva nell’oscurità più tetra. Non restava che decidere come proseguire attraverso le tenebre [Decisione di Gruppo][Ok nel prossimo post descrivete come decidete di proseguire da qui in poi. La stanza è grande ed invasa di manichini come nell’immagine. Avete un traccia da seguire se volete come no. Voglio che descriviate come decidete di avanzare, in che formazione, se da soli a coppie, sulla slitta di babbo natale.]

    [Torcia 1 : 1 round allo spegnimento]
    [Torcia 2 : 2 round allo spegnimento]
    [Torcia 3 : 3 round allo spegnimento]
    [Torcia 4 : 3 round allo spegnimento]
    [Torcia 5 : 3 round allo spegnimento]



    OT/ Madonna viene ansia pure a me! :dappa:
    Grazie e Yus per avermi aiutato a trovare l’immagine dei manichini! Dio ne terrà conto! :riot:
     
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    Il viso di Shunsui era mortalmente serio mentre vibrò un colpo secco alla testa del mostro che li aveva attaccati, recidendola di netto. La lama vibrò per una frazione di secondo in aria, prima che il genin la richiamasse con il colpo netto e fluente del braccio, fino a riporla nella fodera. E così tutto era finito, in un battito di ciglia così come era iniziata. Ora che era immobile, Shunsui diede un'occhiata da vicino al piccolo demonio che aveva abbattuto:...ma questa.... è una marionetta..!!! Si alzò di scatto allontanandosi da quel pupazzo.Se questa è una marionetta come quelle del clan dei marionettisti, ci deve essere qualcuno che le controlla...State attenti... chi controllava questa bambola potrebbe essere nei paraggi... Nemmeno ebbe finito di parlare, che un pesante tonfo alle sue spalle lo fece voltare di scatto. Illuminato dalla luce della coppia di torce che erano state accese, un grosso masso aveva completamente bloccato loro la via di uscita.Dannazione...non ci rimane che avanzare... Ma prima di proseguire c'era ancora una cosa da fare. Dopo essersi assicurato che Kaede e Aoi fossero tutti interi, il giovane ninja si chinò sul corpo della donna maciullata.Oddio che schifo... pensò Shunsui con un'espressione funerea in volto. Cercando di farsi forza - davvero non aveva il fegato per certe cose - e tentando di toccare il meno possibile quel corpo maciullato, il genin iniziò a frugare negli abiti della deceduta fino a trovare un piccolo taccuino.Abbiamo trovato la prima archeologa... pensò subito prima di comunicare al gruppo l'identità della donna. Rapidamente lesse le righe che erano riportate in maniera sempre più agitata sul pezzo di carta. La donna era morta nel terrore più assoluto, Shunsui non poteva pensare ad una fine peggiore. Passò il diario al suo compagno più vicino, così che potesse leggerlo a sua volta. Quando tutti ebbero finito disse:Da quel diario quindi sappiamo che al più il prof Mine e l'apprendista Minato potrebbero essere vivi anche se... ed i suoi occhi si posarono velocemente sul corpo martoriato della professoressa Sakuya...questo spettacolo non lascia ben sperare. Comunque indietro non possiamo tornare, speriamo solo che non sia troppo tardi per salvare gli altri due. Riprendendo la fiaccola che aveva gettato a terra, Shunsui fece strada.

    Il gruppo avrebbe proseguito dirigendosi verso una porta che si apriva nella stanza in cui si trovavano e da cui spirava una leggera brezza fresca. Se da quella parte vi era l'uscita, allora era probabile che i due superstiti si sarebbero diretti in quella direzione.Invece di pensare agli archeologi dovresti pensare ad uscire vivo di qui coglione... si disse mentalmente. In effetti, fino ad adesso aveva solo pensato alla sua missione, ma stava pian piano realizzando che il rischio di rimettevi le penne era ben più che concreto. Per fortuna che non era da solo. Finora Shunsui se l'era cavata bene, ma solo adesso si rendeva conto di quanto fosse fortunato ad avere un team che gli guardava le spalle. Era così immerso in questi pensieri che si accorse con un attimo di ritardo che il suo gruppo si era fermato ad osservare una serie di scritte tracciate sul muro con un utensile appuntito. Le scritte erano criptiche, come cifrate, e ci sarebbe voluto un po' per capirne il significato. Si...potrebbe tornarci utile sapere cosa sta succedendo in questo posto. Iniziate voi a decifrare, io creo un perimetro sicuro Non che potesse fare molto in quel contesto, ma non avrebbe lasciato che un'altra marionetta o essere umano si potesse avvicinare alla sua squadra senza fargliela pagare in anticipo. Prelevando dalla sua sacca porta oggetti
    Kit di Meccanismi per Trappole [Vario]
    Si tratta di un set di meccanismi utilizzabili per creare Trappole. Un Kit contiene il materiale per costruire i meccanismi di 5 trappole.
    Inneschi da Genin: Trabocchetto (botole e buche), Tensione di un filo (se tagliato, si attiva), Pressione, Tempo.
    Inneschi da Chunin: Vibrazione, Rumore, Calore.
    Inneschi da Jonin: Presenza di Chakra.

    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 50)
    un filo di nylon, occhielli e punteruoli, il genin si spostò fino ai confini della sfera di luce delle fiaccole. Infilando i punteruoli con gli occhielli a terra, il genin delimitò in cerchio di luce in quattro parti. Con il filo di nylon creò collegamenti tra tutti gli occhielli, e poi tese le estremità fino alla parete dove il gruppo stava decrifrando le scritte. Qui collegò i fili di nylon all'innesco di una trappola
    Trappole pre-costruite [Vario]
    Contenente 2 kunai, uno dei quali con attaccata una Cartabomba I
    Tipo:
    Dimensione:
    Quantità: 3
    (Potenza: 0 | Durezza: 0 | Crediti: 0)
    che aveva già costruito. Se qualcuno avesse calpestato il filo di nylon posto a 9 metri dal gruppo, a seconda di quale compartimento avesse calpestato il marchingegno avrebbe sparato i due kunai con la bombacarta I per farlo saltare in aria. Assicuratosi che tutto fosse in ordine, il genin avrebbe dato una mano al gruppo a decifrare le scritte.

    [...]


    Una volta finito il lavoro di decodifica, il gruppo avrebbe avanzato. Una nuova torcia sarebbe stata accesa, visto che le due accese precedentemente si erano esaurite. Il genin della Sabbia avrebbe anche smontato la trappola precedentemente piazzata se non fosse stata utilizzata. Avanzando ulteriormente, Shunsui ed il suo gruppo si ritrovarono in un' immensa stanza, che si rivelò essere piena di manichini appesi per le ascelle a dei sostegni.Oh merda...Ragazzi state in guardia. Chiunque stesse controllando il burattino che ci ha attaccato prima, potrebbe attaccarci con uno di questi in qualsiasi momento. Fecero qualche metro prima di vedere il sangue. Il liquido rosso cremisi costituiva una pista che gli shinobi potevano seguire. Con la sensazione che si stessero cacciando in una trappola, ma non potendo fare a meno di indagare, Shunsui si rivolse al gruppo:La scia di sangue è l'unico indizio che abbiamo. Ho paura che ci potrebbe portare ad una trappola, ma dobbiamo pur scoprire se qualcuno degli archeologi sia ancora in vita.Una probabilità molto bassa considerando la quantità di sangue qui a terra....Guardando negli occhi i suoi compagni, il genin avrebbe proposto.A meno che non troviamo un modo di occultarci tutti, così da poter ribaltare un eventuale agguato, io direi di procedere così. Disperderci in mezzo a tutti questi manichini ci renderà solo più deboli. Ci muoviamo tutti insieme. Formazione a rombo: Kaeda davanti, Aoi e Fumihiki al centro io la retroguardia. Così da qualsiasi angolo ci attacchino, avremo sempre una persona che affronta l'offensiva e due compagni ai lati che possono andargli in rapido supporto. La torcia per ora va a Aoi o Fumihiko, così da avere un campo visivo simmetrico e centrato sul gruppo. Che ne pensate?


    CITAZIONE
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  13. F Freddy 11
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    Dopo il suo lancio di kunai nessun rumore, nessun suono; fino all'accensione di alcune torce.
    La creatura non era più sull'ormai cadavere dell'archeologa.
    Gli attenti occhi grigi di Fumihiko la cercarono ma videro solamente le budella della donna morta muoversi e avvolgersi attorno al bambino ed al gigante; ma nessuna traccia della bambina assassina... finché all'improvviso una presenza parve materializzarsi sulla sua spalla.
    Ssei.. tu.. Mah.. e.. st.
    Fumihiko non ebbe bisogno di voltarsi per capire che quel mostro si trovava sulla sua spalla ed aveva intenzione di uccidere l'aspirante genin.
    Un istante si trasformò in un'eternità, con la consapevolezza della morte atroce che stava per subire senza avere nemmeno il tempo di provare a impedirlo. Ripensò alla morte di sua madre ed alla sua filosofia di vita da quel momento: credere, fidarsi e affidarsi solamente a sé stesso. Ma in quel momento Fumihiko non poteva fare affidamento su sé stesso, non aveva la velocità né il tempo necessari per potersi difendere.
    Fumihiko non era pronto a morire, e incredibilmente non morì, ma fu altrettanto devastato mentalmente.
    Shunsui aveva tranciato di netto la testa di quella "bambina", salvando Fumihiko da una morte certa. Una persona normale avrebbe ringraziato la persona che gli aveva appena salvato la vita, ma non Fumihiko. Per Fumihiko quel gesto aveva significato una sconfitta personale: senza l'aiuto di un'altra persona Fumihiko sarebbe morto lì, in quel momento; non riusciva a provare gratitudine per Shunsui, in fondo l'aveva fatto solamente per i suoi doveri di shinobi e per sopravvivenza personale, non di certo perché voleva aiutare Fumihiko; che provava solamente frustrazione e rabbia con sé stesso per non essere riuscito a farcela da solo. Aveva sempre pensato di non avere bisogno di nessun altro, non aveva mai avuto bisogno di nessun altro fino a quel momento, nel quale la sua vita era stata letteralmente nelle mani di qualcun altro.
    Fumihiko era rimasto qualche secondo fermo, deciso a mollare, ma la vista dei cadaveri di quella donna e di quello che adesso sembrava essere un congegno gli fecero capire che non doveva mollare; non credeva in nessuna entità superiore che gli aveva dato una seconda chance; ma credeva in sé stesso, e sapeva di non voler fare quella fine; doveva solamente continuare a lavorare e a migliorare per non dover più dipendere da qualcun altro, e non provare più quella situazione di impotenza che aveva appena provato.
    Era successo tutto nel giro di pochi secondi, ma era un'esperienza che lo aveva segnato, inserendo in lui una voglia di di riscatto, di sopravvivere e di non avere più bisogno di nessuno che bruciava dentro di lui come una nuova fiamma, che però già divampava dentro di lui; simile a quella che si era accesa il giorno della morte di sua madre e che aveva dato inizio alla sua nuova vita.
    Dopo essersi ripreso Fumihiko osservò il cadavere ai suoi piedi, e notò che il suo kunai aveva sortito l'effetto desiderato, centrando in pieno la testa della bambina, che a quanto pare era una marionetta o un qualche marchingegno.
    Fumihiko si avvicinò successivamente al cadavere della donna; Shunsui lo aveva già esaminato e gli passò un taccuino, che raccontava gli ultimi giorni dell'archeologa, vissuti nella fuga e nella paura al quale Fumihiko non doveva cedere se voleva sopravvivere.
    Uno dei suoi compagni era morto, non era precisato come, mentre la sorte degli altri due era ancora sconosciuta, anche se Fumihiko dubitava fossero sopravvissuti.
    Ssei.. tu.. Mah.. e.. st..
    La frase della bambina gli tornò in mente, spingendolo a ragionare, "sei tu maestro", era questo che probabilmente il robot gli voleva dire; il maestro era sicuramente il suo creatore, ma Fumihiko dubitava che stesse controllando quel congegno, che sembrava impazzito e senza controllo, forse alla ricerca del suo "maestro"; ma qualcuno, o qualcosa, aveva richiuso la botte nella prima stanza, ed adesso quel macigno che impediva loro la fuga... Fumihiko voleva venire a capo di quella faccenda, e dovette ammettere di essere contento di avere un team insieme a lui. In quell'immensa stanza c'era una porticina che sembrava portare ad un'uscita, così Fumihiko la imboccò subito dietro a Shunsui e si ritrovò in un corridoio illuminato solamente dalla luce delle loro torce; continuando a scendere sempre di più Fumihiko notò degli strani segni lungo le pareti; sembravano incisioni fatte a caso, ma Fumihiko era sicuro che non fosse così.
    Ci avrebbe messo del tempo, ma decise di analizzare quei segni alla ricerca di un nesso o di un significato che lo avrebbe aiutato a risolvere il mistero che aleggiava cupo in quelle rovine.

    Dopodiché Fumihiko avrebbe proseguito lungo quel corridoio, ritrovandosi in una gigantesca stanza assai inquietante.
    File e file di manichini appesi dalle ascelle si protraevano in quella stanza, della quale Fumihiko non poteva vedere la fine; sembravano abbandonati, e molti erano rovinati o a terra.
    Chiunque stesse controllando il burattino che ci ha attaccato prima, potrebbe attaccarci con uno di questi in qualsiasi momento.

    Shunsui aveva detto questo, ma Fumihiko era convinto che il mostro incontrato nella stanza prima non fosse in quel momento agli ordini di nessuno; e se i manichini in quella stanza fossero ancora funzionanti, per Fumihiko ed il suo gruppo sarebbe stata la fine vista l'immensa quantità di questi. Avanzando di qualche metro Fumihiko poté vedere il sangue, una traccia che li conduceva verso un altro cadavere, probabilmente una trappola che li stava portando dritti verso l'assassino dell'archeologo che supponeva stessero per trovare.
    Shunsui a quanto pare la pensava come lui riguardo a quella scia di sangue; e propose un piano di avanzamento collettivo che permettesse loro di avere una visuale a 360 gradi, in modo da evitare imboscate.
    Penso che sia l'unica possibilità che abbiamo, avendo una sola torcia; anche se avrei preferito dividerci in due gruppi in modo da poter cercare meglio eventuali indizi, e da non cadere tutti nell'evidente trappola in cui ci stiamo cacciando; così che un team avrebbe potuto aiutare l'altro in caso di bisogno... Ma prima di avviarci penso sia meglio verificare con cosa potremmo avere a che fare.
    Non avrebbe certo detto di avanzare con cautela, dopo i recenti eventi era diventato scontato; ma prima di seguire quella scia di sangue voleva sapere se quei manichini potevano rappresentare un pericolo per il gruppo di ninja; avrebbe fatto segno al suo gruppo di avvicinarsi al primo manichino lì vicino insieme a lui, insieme a loro avrebbe evitato di attivare un qualche meccanismo che lo avrebbe fatto secco o di cadere in una trappola. Grazie alla precedente esperienza aveva anche capito che non doveva dipendere dagli altri, ma che poteva sempre chiedere il loro aiuto per raggiungere i suoi obbiettivi.
    Avrebbe infatti analizzato attentamente quel manichino, alla ricerca di un pulsante, di un pannello tecnologico o di un arma, per verificare se quei manichini fossero ancora funzionanti, e se qualcuno li comandasse; cercando di non attivare un esercito contro di lui. Dopo l'esperienza con la bambina preferiva sapere con cosa aveva a che fare prima di rischiare di essere ucciso.
     
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    La casa delle Bambole!
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    Non ci posso credere che mi sono cacciato in questo guaio! Missione di recupero di cosa? Qui qualcuno dovrà venire a salvarci a tutti, altrimenti finiamo veramente MALE! Ma dov'è finita quella cosa? Mannaggia alla luce, siamo stati lenti a riaccenderla! Ora quel mostro dov'è? Sento il rumore di qualcosa, come se ci stesse girando intorno! Che ansia che mi fa venire! ... - Ci attacca Giganto!! - Cosa? BUDELLA MAGICHE?! BLEAH! Non abbiamo vie di uscita, sono sia magiche che veloci! Che schifezza! Forse posso provare a tagliarle con il mio Kukri ma se voglio farlo devo girare la lama! Appena si avvicinano cerco di colpirle! [ Impasto ]MezzoBasso. Forza Aoi 150 Con un colpo circolare dall'alto verso il basso dovrei riuscire a reciderle o quantomeno a smorzarle! - Argh! - Troppo veloci per riuscire a prenderle con la giusta precisione, questo è un problema! Le ho colpite ma non sono riuscito a tagliarle! E adesso?! Aouch! che dolore! Sono andato a sbattere contro Giganto, quella maledetta cosa è furba! [ Danno]MezzaLeggera alla schiena per l'urto su Giganto. Che schifo! - Bleeeah! La mia maglietta ora è tutta piena di sangue! Dovrò dire alla Mamma di lavarla bene! Si arrabierà, lo so! - Quella creatura me la pagherà! Se ti prendo ti distruggo! Si! Ti distruggo appena mi libero da queste cose viscide! Le taglio con il kunai e ti vengo a prendere! - Oooooooh! -

    Ooooohh


    MA! COME! E' tutto già finito! Nemmeno il tempo di liberarmi e prepararmi a colpirla che hanno già risolto tutto! Che disgrazia, vabbè sarà per la prossima volta! Shunsui ha pensato a tutto! - Bhé, vedo che qui ci avete già pensato voi! Ho capito che tutto questo non è un gioco, ma non potete essere sempre così veloci voi altri! Ci togliete tutto il divertimento. - Ed il mio sguardo finisce su quelle schifose budella, le seguo, le seguo e finisco a guardare la poverina a terra! - Che schifo, poverina! - Però vedi, alla fine è tutto interessante qui. La poverina sembra dimagrita; bhé certo senza le budellaccie magiche è come se avesse fatto una cura dimagrente. Ghghghghg. Non la voglio toccare però, uso il kunai per spostare quel pezzo di carne. CHE PUZZA! Quello deve essere il fegato e quell'altro? Bho. Vediamo di raccogliere il necessario e andare avanti... tanto io lo sapevo che c'erano delle trappole ma nessuno vuole guardare per terra con me! Missione di recupero un paio di capre! Qui dovremo tirarci fuori da questo casino da soli!

    Tagliuzzo un pò di stoffa che è rimasta asciutta, poca aimè, perchè sono sicuro che ci potrà essere utile per creare altre torce. Oppelà! Seconda tappa, la creatura schifosa! Certo è che piena del sangue della donna sarà difficile osservare i dettagli della costruzione e come dicono gli altri, pare proprio una marionetta. Andiamo a prendere i vestiti anche a lei, se dobbiamo andare avanti bisogna utilizzare tuuuuuuutto quello che ci passa sotto agli occhi! Non si spreca nulla qui! - Vediamo se riusciamo a creare altre torcie, con questo scherzetto della porta chiusa non sappiamo quanto tempo dovremo passare al chiuso. Potremmo finire in un labirinto eterno di tunnel segreti! Se finiamo la luce dubito che qualcuno farà sorgere il sole qui sotto! - Intanto guarda che strano, dentro è cava e in realtà è fatta di legno. Magari ha qualche iscrizione all'interno, qualche arma nascosta da rubargli - che poi è morta, rubare cosa - sia sul corpo che sulla testa... che è finita....? Lì! Andiamo a controllare anche questa! Certo che invece di fargli questi denti potevano fargli un bel sorriso, tanto a squartare la gente con il sorriso o con il ghigno cattivo non cambia poi molto il risultato! C'è ancora il Kunai sulla fronte! - Hei Fumihiko, questo lo rivuoi o me lo tengo io? - Se non gli importa vorrà dire che ne avrà tanti, lo prendo io! E dentro alla testa cosa c'è? Un cervello forse? Uh, no, niente di entusiasmante e grigiastro!

    - Bene quindi, la prima l'abbiamo trovata. Non sta proprio benissimo, ma non importa. Ora? andiamo avanti! Giganto? -


    Mentre avanziamo mi fermo a guardare meglio gli altri. In realtà siamo un bel gruppetto, tutti quanti molto forti e bravi, si si. Sono proprio curioso di sapere cosa ci aspetta più avanti, il marionettista prima o poi si farà vedere. Se ci penso però ci credo che si è arrabiato, vogliono tirargli giù la casa delle sue bambole, per forza che si ribella! Poteva fare uno sciopero però, invece che squartare degli archeologi! Ecco, infatti, scritte e segni da leggere. Tutte cose che avrà impiegato anni a scrivere e l'amministrazione vuole distruggere tutto! Chissà se sono collegati con la creatura bamboloide di prima - Bhè quindi ragazzi? Chi mi da una mano a decifrare? Io comincio subito da qui! - Io non mi scollo da Giganto. Senza contare che come scala è perfetto - Giganto, ti dispiace se mi alzi a vedere più su? Se troviamo una scala anche no, ma senza credo tu debba aiutarmi! Ah, grazie eh! -


    [...]


    Bene. Ora possiamo avanzare. Vedi Shunsui aveva anche montato delle trappole in difesa. Ecco cosa intendeva con "perimetro sicuro", interessante. WUT? COSA CAVOLO E' QUESTO POSTO?! Non è possibile, è un esercito di bambolotti assassini!! Allora qui si stava cercando di fare qualcosa di molto diverso da un hobby, questo è un vero e proprio plotone! Basterebbe a conquistare il villaggio, senza contare che sono posizionati proprio sotto ad un sacco di innocenti civili! Questo non va per niente bene! - Questo è un problema. Dobbiamo proseguire ma non possiamo avanzare qui in mezzo. Anche volendo coprire tutti i lati, non possiamo rischiare passandoci in mezzo. Se ci attaccano in 10, e qui sono almeno cento volte tanto, siamo comunque fregati. Sono d'accordo con Shunsui, ci dobbiamo muovere insieme. Ma io voglio almeno un lato sicuro. Se avanzassimo lungo il muro? Uno su tre lati sarebbe "coperto". Altrimenti Rombosquad sia, siamo in democrazia no? -

    Aoi Shinkiro, studente bianca
    Vitalità: 7.5/8 leggere
    Chakra: 9.5/10 bassi


    Edited by Shinken Takatsui - 29/6/2016, 13:03
     
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    Fermarsi a studiare quel muro imbrattato di segni e simboli avrebbe rivelato parecchie informazioni utili. Il gruppo ci avrebbe messo un po’ a capire cosa ci fosse scritto, ma alla fine tutto sarebbe stato piuttosto chiaro. I simboli e le scritte erano incomprensibili perché erano state scritte più cose l’una sopra l’altra. Chiunque avesse inciso quelle parole una volta terminato lo spazio a disposizione aveva semplicemente continuato a scrivere sopra ciò che era già stato scritto. Da una attenta analisi il gruppo avrebbe individuato almeno una decina di strati sovrapposti, di certo con così poco tempo sarebbe stato difficile leggere e decifrare tutto, tuttavia una cosa era chiara. Le frasi e le parole si facevano sempre più incomprensibili e sconnesse ma mano che si facevano più recenti. Alla fine dell’indagine i ninja sarebbero riusciti a leggere questo.
    CITAZIONE
    Primo strato: è difficile decifrare questo strato ma si possono leggere alcune frasi interessanti: “..il maestro ha detto che presto sarà costretto ad andarsene dal villaggio.. ha detto che io dovrò restare qui..”
    Terzo strato: tra le varie scritte si legge:” ..hanno cacciato il maestro dal villaggio.. nessuno sa di questo posto.. ha detto che sarebbe tornato per noi.. lo ha promesso..”
    Quinto strato: le parole e la calligrafia si fa più semplice e spartana:” ..sono stanca.. non parlo con nessuno da ormai.. dove sei maestro?.. se solo avesse lasciato Taro qui con me.. ma lui si trova nel secondo laboratorio al confine..”
    Sesto strato: le frasi si fanno sempre più sconnesse:” ..li odio.. li odio tutti.. perché non tronano?!.. ho fame.. perché ho così tanta fame?!..”
    Settimo strato: non ci sono più frasi leggibili, solo parole:” ..fame.. fame.. sangue.. luce.. topi.. amici.. vasche.. oscurità.. odio..”
    Decimo strato: il decimo strato e segnato da un'unica parola che segna tutta la parete:” S A S O R I”

    [...]




    Muoversi in mezzo a tutti quei manichini non sarebbe stato un problema anche se i volti spenti di tutti loro non erano di certo rassicuranti. La formazione utilizzata dagli shinobi garantiva loro una visuale a 360° una mossa intelligente che li avrebbe messi in una posizione di vantaggio tattico in caso di agguato. La traccia di sangue a terra si muoveva attraverso le file di manichini vecchi ed impolverati per poi terminare all’improvviso in un alloggiamento vuoto. Non era di certo l’unico in mezzo a tutti quei manichini vecchi di chissà quanti anni. La traccia di sangue li aveva portati nel bel mezzo della grande stanza senza dare loro alcun altro indizio anche se da li ora potevano vedere abbastanza bene, grazie alle torce rimaste, una scala che portava verso un piano superiore, un soppalco che dava sulla distesa di manichini. Proseguendo verso quella direzione non avrebbero trovato difficoltà, le scale per quanto vecchie avrebbero retto il peso di tutti loro portandoli in un’altra ala di quel seminterrato.


    La stanza in cui erano finiti era completamente diversa da quelle viste fine a quel momento, si trattava di uno studio pieno di rotoli ninja, carta strappata e ingiallita e altri utensili adatti a scrivere, annotare e prendere appunti. Si trattava senza alcun dubbio di uno studio messo completamente a soqquadro. Sembrava quasi che una tempesta si fosse abbattuta dentro quella stanza tanto era il caos che la acconciava. Analizzare la documentazione sarebbe stato praticamente impossibile, tutto era distrutto e ridotto a brandelli inoltre fermarsi avrebbe richiesto molto tempo e loro di certo non ne avevano a disposizione. Oltre quella stanza un corridoio proseguiva dividendosi poi in altri tre corridoi. Nonostante il caos era facile notare come tutta la struttura fosse senza alcun dubbio stata disposta con ingegno quando era stata costruita. All’altezza del bivio infatti erano ancora leggibili diverse targhette con su scritte le direzioni prese. Verso sinistra la targhetta indicava “Stanze Private”, proseguendo dritti invece si potevano raggiungere il “Laboratorio”, mentre verso destra si poteva raggiungere una zona indicata dalle parole “Vasche”.


    Osservando attentamente il bivio il gruppo avrebbero notato diversi particola. L’impronta di una mano insanguinata si era spalmata sopra la targhetta che indicava le fantomatiche “Vasche”. Si trattava senza alcun dubbio di una mano destra maschile, date le dimensioni. A terra invece i ninja avrebbero notato come qualcuno fosse passato di li a poco spostandosi verso sinistra, le “Stanze Private”. I ninja avrebbero notato come la polvere era stata spostata di recente anche se non era affatto semplice capire chi fosse passato dato che le impronte erano molte. Non restava che decidere come proseguire oltre.

    [Torcia 1 : 0 round allo spegnimento]
    [Torcia 2 : 0 round allo spegnimento]
    [Torcia 3 : 2 round allo spegnimento]
    [Torcia 4 : 3 round allo spegnimento]
    [Torcia 5 : 3 round allo spegnimento]




    OT/ Continuiamo questa fantastica avventura creepy! Scusate il ritardo ma avevo bisogno di fare un po’ di vacanza! StarLord ha mollato da quanto mi pare di aver capito quindi il gigante di Suna lo gestisco io! Siamo a metà avventura non manca molto! :nono:
     
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