La Casa delle Bambole

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    Mentre decifravano, riga dopo riga, quello che era inciso sul muro, il gruppo di shinobi della Sabbia capì secondo quale schema le idee erano state arrangiate. Procedendo dalle scritte più vecchie a quelle più recenti, veniva raccontata la storia di una persona che era stata abbandonata dal proprio maestro e, nella solitudine, era impazzita. L'autore di queste scritte sarà anche colui che ci ha attaccato...sembra molto probabile. L'ultima riga più recente fece invece aprire gli occhi del ragazzo dallo stupore. Sasori... disse in un sussurro. Anche una persona che non era interessata all'arte del marionettismo conosceva quel nome. Su di lui Shunsui aveva ricevuto un'infarinatura storica piuttosto approfondita. Sasori della Sabbia Rossa, chiamato così perchè le sue tecniche erano caratterizzate da un alto potere distruttivo. La parola rossa veniva usata per ricordare le carneficine che aveva commesso con quelle tecniche, e tutto il sangue che aveva macchiato la sabbia a causa sua. La figura di Sasori rappresentava il massimo apice dell'arte del marionettismo e, al contempo, ne infangava il nome come nessun altro. Ma se Sasori era coinvolto, e ragionevolmente era lui il maestro che aveva abbandonato i suoi allievi venendo espulso dal villaggio, allora quelle scritte appartenevano a svariati anni prima....Continuiamo a muoverci...non credo che da qui riusciremo a ricavare altre informazioni...

    [...]



    Superare il gruppo delle marionette non fu problematico. I manichini non si mossero al loro passaggio, e la paura di essere nuovamente attaccati si rivelò essere infondata. La pista terminò nel bel mezzo della stanza, ma il gruppo decise di proseguire su un soppalco che circondava l'intera zona, fino ad arrivare in una nuova area sotterranea. Entrando nello studio, Shunsui sarebbe sempre rimasto sul chi va là. L'oscurità e l'odore di chiuso provocavano un senso di claustrofobia nauseabondo, e l'adrenalina contribuiva ad accrescere il suo stato di ansia. Illuminati dalla fiamma giallo arancio, una serie di rotoli e pergamene comparvero davanti agli occhi dei ninja. Troppo rovinati per poter ricavare qualcosa da essi, il gruppo si limitò ad esplorare la stanza, fino a trovare delle targhette che davano indicazioni ad un bivio. Vasche, stanze private e laboratorio.... Sebbene la curiosità lo spingesse ad andare verso la zona del laboratorio, una striscia di sangue macchiava l'indicazione delle vasche. Osservando più attentamente a terra, tuttavia, segni di orme recenti sulla polvere del pavimento portavano verso le stanze private...dove andare quindi?Dove andiamo? Io esplorerei prima le vasche: per due motivi. Innanzi tutto dobbiamo accertarci della condizione dell'ultimo archeologo superstite, e le tracce di sangue portano lì. Inoltre la parola vasche compariva anche nelle scritte che abbiamo trovato sul muro. Che dite?
     
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  2. F Freddy 11
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    Mentre la luce della torcia diventava sempre più fioca Fumihiko incominciò a trovare un senso in quegli strani simboli sul muro, che si rivelarono lettere e parole, apparentemente incomprensibili perché scritte l'una sopra l'altra.
    Grazie a questa "indagine" Fumihiko riuscì a capire diverse cose, ma si crearono anche nuovi interrogativi su quell'inquietante luogo dove il gruppo di archeologi aveva perso la vita.
    Perfino Fumihiko, pur non conoscendo i dettagli della sua storia; conosceva Sasori della Sabbia Rossa, il più grande marionettista del villaggio della sabbia, che però aveva abbandonato e tradito.
    In base a quelle scritte era evidente che il "maestro" fosse proprio Sasori, che, lasciando il villaggio, aveva abbandonato chiunque si trovasse in quelle rovine.
    Quello era infatti il più grande interrogativo: chi aveva inciso quelle scritte?
    Grazie ad alcune parole al femminile si poteva dedurre che fosse stata una donna, o...
    un inquietante pensiero passò per la mente di Fumihiko.
    ~Potrebbe essere stata una marionetta, come quella che ci ha attaccato.~
    In fondo anche quella marionetta si era rivolta al "maestro" e sembrava avere vita propria, ed anche se certe parole erano fin troppo "umane", Fumihiko decise di non abbandonare completamente quell'ipotesi.

    [...]



    Fortunatamente i manichini si rivelarono inoffensivi e l'attraversamento di quella stanza, si rivelò inaspettatamente semplice.
    Seguendo la traccia di sangue attraverso le file di manichini Fumihiko ed il gruppo di shinobi si sarebbe ritrovato in uno spiazzo vuoto in mezzo alla stanza, dove si trovavano delle scale che conducevano ad un soppalco.
    Non avevano un aspetto molto rassicurante, ma ressero tranquillamente il peso degli shinobi, che si ritrovarono in una nuova stanza; diversa da tutte le altre che avevano visto.
    Aveva l'aspetto di uno studio: rotoli, pergamene, ed attrezzi adatti a scrivere; anche se ormai erano tutti distrutti e sparsi ovunque, e quindi impossibili da analizzare. Non potendo fare niente in quella stanza il gruppo avrebbe quindi proseguito lungo un corridoio, che li avrebbe portati ad un bivio.
    Tre strade si presentavano infatti sulla strada degli shinobi: "Stanze Private", "Laboratorio" e "Vasche".
    Un'impronta insanguinata di una mano ornava la targhetta che indicava le Vasche, ma una scia tra la polvere indicava che qualcuno (o qualcosa) si era diretto verso le Stanze Private.
    Probabilmente, una volta scelta una strada il gruppo non sarebbe potuto. tornare indietro, dovevano quindi decidere attentamente dove andare.
    Secondo Fumihiko, la scelta sarebbe stata solamente tra Vasche, dove probabilmente avrebbero trovato l'archeologo, o quanto ne rimaneva, e forse avrebbero ricevuto dei chiarimenti riguardo alle incisioni che nominavano proprio le Vasche; e Stanze Private, dove Fumihiko sospettava avrebbero incontrato un'altra marionetta; che forse gli avrebbe fornito altri indizi riguardo a quel luogo.
    "Sono d'accordo con Shunsui. Sembra che andare alle Vasche sia la scelta migliore..."
     
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    Giganto, mi puoi spostare più a destra mentre leggo? Queste scritte sono vecchissime. Tutte sovrapposte. Tutte incasinate. Qui pare complicato seguire il filo del discorso ma ci sono molte frasi sparse che sembrerebbero interessanti. Allievi e maestro. Che pare sia stato cacciato dal villaggio, perchè mai? E hanno lasciato qualcuno da solo qui sotto. Cosa può esserci di tanto importante da lasciare qualcuno qui da solo ad impazzire?! Aspettate... SASORI? Sasori quel Sasori? Stiamo tutti pensando allo stesso Sasori? Io spero vivamente di no. Se stiamo parlando di Sasori della sabbia rossa - quel pazzo criminale di cui parlava il Nonno - qui siamo tutti davvero nella cacca. Una montagna di cacca. Ma mi sembra più probabile che qui troveremo solamente i suoi allievi o sottoposti. Mi pareva già chiaro che stavamo parlando di marionettisti, o meglio marionettista. E questa associazione Marionette e il nome Sasori a me non rassicura nemmeno un pò. Abbiamo già molte informazioni a riguardo del nostro possibile avversario Questo però vuol dire che con ogni probabilità gli archeologi sono tutti morti... o seviziati e tenuti in vita per fargli compagnia, nella migliore delle ipotesi. E vuol dire che ora sappiamo contro cosa stiamo andando. A meno di luoghi particolari non penso che questo posto possa celare tante trappole. Se è stato abitato da una sola persona per molto tempo è probabile che le abbia messe solo in posti particolari, non di certo in mezzo ai corridoi. Sai che noia una vita qui sotto ad evitare trappole? E avrà tante stupide marionette. E se combatteremo, Lui non verrà mai direttamente a cercarci. Vuol dire che dobbiamo andare a risparmio, non sfiancarci contro un pezzo di legno come quello di prima e cercare di capire da dove le comanda. Stanarlo e prenderlo a cazzotti. Giusto Giganto?

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    Marionette, marionette, marionette e ancora marionette. Fortuna che pare che lui non sia qui a tirarcele tutte addosso. Forse sono rotte, forse ci aspetta da qualche parte e poi... AAAH! Non ci voglio pensare. Speriamo che questo sangue ci porti da qualche parte, vorrei tanto spostarmi da tutte queste armi. Non oso toccare le marionette di qualcun'altro, ma magari hanno armi nascoste che potrebbero tornarci utili. Magari no, però magari si. Siamo arrivati alle scale e non se ne è mossa una. Avanziamo di qua e sigilliamo il posto? Che ne pensate di mettere qualche trappola per le scale? Se qualcuno di diverso da noi dovesse passare da qui, e mi pare che sia l'unico ingresso a questo soppalco, si becca un kunai. Almeno proviamo a tenerlo lontano da quell'esercito qui sotto, no? Shunsui ha ragione. Vada per le vasche. Ci muoviamo come ci siamo mossi fino ad ora? Io non mi sposto da Giganto, vi avviso
     
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    Il gruppo decise così di dirigersi verso la stanza con le vasche. La luce tremolante delle torce non sarebbe durata ancora per molto e forse quella scelta li avrebbe condannati per sempre in quelle segrete immerse nelle tenebre. Raggiungere la stanza non sarebbe stato un problema, qualsiasi cosa li avesse attaccati in precedenza sembrava non aver seguito la loro stessa strada e per il momento avrebbero avuto vita facile. Mentre proseguivano lungo il corridoio sarebbero stati costretti più volte a svoltare degli angoli retti, quel luogo era molto più grande di quanto potessero inizialmente pensare e lungo di esso diverse stanze sbucavano ai lati anche se al loro interno non sembrava esserci nulla. Analizzando meglio una di esse i quattro avrebbero sicuramente notato quando esse assomigliassero a delle celle di detenzione.


    Il corridoio li avrebbe impegnati per almeno una trentina di metri fino a quando i quattro giunsero al limite di una stanza che sembrava essere illuminata anche se flebilmente. Guardando al suo interno i quattro avrebbero cominciato a capire per qual motivo quella stanza veniva chiamata, “stanza delle vasche”. Al suo interno i quattro avrebbero trovato ai lati della stanza ben disposte dei silos di vetro, ne avrebbero contati nove. Quattro stavano disposti sulla parete destra, quattro sulla parete sinistra mentre uno soltanto stava di fronte a loro. Non tutti i silos erano intatti, o forse era meglio dire che solo uno di essi lo era ancora. Tutti sembravano essere stati infranti e a terra una miriade di cocci di vetro scricchiolavano ad ogni passo degli shinobi. Una strana sostanza gelatinosa sembrava essersi dispersa su tutta il pavimento la stessa che doveva essere contenuta nell’unico silos ancora intatto. Da esso una flebile luce verdognola si disperdeva per tutta la stanza su di esso vi era inciso un simbolo “IX” cosa che per altro si poteva leggere su ogni una delle basi di quei strani loculi. Il cilindro non era poi così grande, infatti ugni silos non era più alto di un metro e dal diametro di non più di quaranta centimetri. In ogni caso non sembrava essere adatto a contenere un essere umano. Oltre a tutto ciò i ninja non avrebbero trovato nulla di nuovo anche se ora che si erano voltati verso l’uscita uno strano particolare li avrebbe colti.


    Qualcuno o qualcosa era strisciato da li creando delle tracce a terra che tornavano verso la stanza da cui venivano. Mentre percorrevano il corridoio nessuno di loro ci avrebbe fatto caso data la scarsa luce, ma ora sarebbe stato evidente a tutti come qualcosa fosse letteralmente strisciata via di li. Perdendo un po’ del loro tempo i quattro avrebbero identificato almeno otto scie diverse tra loro che tornavano verso la stanza con i manichini. Oltre a tutto ciò non avrebbero trovato niente altro se non polvere, scartoffie rovinate dal tempo e altra polvere. Non sarebbe rimasto che ritornare tra i loro passi anche se ora sarebbe stata evidente la scia di gelatina lasciata a terra. Tornati nella stanza dei manichini i quattro di sarebbero accorti che ogni una a quel punto si era staccata dalle altre raggiungendo i manichini appesi nella stanza. Dove queste terminavano non vi era più nessun manichino appeso.


    Era giunto il momento di decidere nuovamente dove andare quando un urlo straziante li avrebbe colti di sorpresa. L’urlo di natura sicuramente maschile proveniva in direzione del laboratorio, non farci caso sarebbe stato sicuramente impossibile. La fiamma delle torce a quel punto non sarebbe bastata per visionare anche le stanza private, al gruppo non sarebbe rimasto altro che dirigersi verso il laboratorio. Di nuovo un lungo corridoio li avrebbe accompagnati verso la loro meta, la luce delle torce forse li avrebbe esposti a qualsiasi pericolo li presente, ma come avrebbero fatto a muoversi senza di esse. L’oscurità più totale li accompagnava di nuovo in quel luogo così macabro e senza di esse sarebbe stato impossibile anche solo vedere ad un palmo dal naso.


    La stanza del laboratorio stranamente tuttavia era illuminata, la luce delle lampade al neon sfrigolava quasi fossero ormai agli sgoccioli della loro lunga vita passata. Il laboratorio era piastrellato di bianco o almeno doveva esserlo stato dato che ora per metà era intriso di sangue. Al centro di esso i quattro avrebbero trovato steso pancia all’aria l’ultimo dei ricercatori. Il professor Satori Mine era steso con gli occhi sbarrati verso uno dei neon. Era incredibilmente vivo anche se salvarlo sarebbe stato praticamente impossibile dato che le sue braccia e le sue gambe erano state smembrate. Si, ai quattro angoli della stanza i quattro ninja avrebbero visto le braccia e le gambe dell’uomo ormai prossimo alla morte. Chiunque avesse compiuto quello scempio doveva averlo fatto da pochissimo e questo stava a significare solo una cosa, che si trovava ancora li con loro. L’uomo ansimava anche se non sembrava quasi provare dolore tanta era l’adrenalina e il terrore che stavano scorrendo nel suo corpo. Ansimando avrebbe cominciato a borbottare mentre volgeva lo sguardo verso uno degli angoli della stanza -ANF.. ANF.. ANF.. prendete.. il.. lib.. IL LIBBRO!!!- la sua voce avrebbe spaccato i timpani ai quattro -ANF.. argh.. scri.. vete.. ANF.. - l’uomo sembrava volere lasciare alcune informazioni ai quattro prima di morire -..Nord.. ovest.. ANF.. ANF.. man..tide.. vedova.. ANF.. ANF.. sud.. Suuud.. Lo.. LOCUSTAAARGH.. di roccia.. si.. ANF.. ANF.. di roccia..- quell’uomo era completamente impazzito mentre i suoi occhi uscivano dalle orbite e dall sua bocca il sangue zampillava sporcando le facce dei presenti -..ad EST.. dove scorre.. l’Acqua.. ANF.. ANF.. la ca.. caduta.. dei RE!!..- a quelle ultime parole l’uomo sussultò per poi spegnersi per sempre.


    Un silenzio spettrale sarebbe sceso su tutti i presenti, per qualche istante niente e nessuno si sarebbe mosso fino a quando la fiamma delle torce avrebbe cominciato a tremare quasi l’aria ne stesse aspirando la forza vitale. Qualcuno o qualcosa doveva aver aperto per forza di cose un passaggio verso l’esterno. Dovevano corre e muoversi se non volevano perdere l’occasione per andarsene da quel luogo. Una paio di corridoio si allungavano verso due ben distinte direzioni, ma quale dei due avrebbe concesso loro la libertà e soprattutto, chi mai aveva potuto fare una cosa del genere a tutti quei ricercatori?

    [Torcia 1 : 0 round allo spegnimento]
    [Torcia 2 : 0 round allo spegnimento]
    [Torcia 3 : 1 round allo spegnimento]
    [Torcia 4 : 2 round allo spegnimento]
    [Torcia 5 : 3 round allo spegnimento]




    OT/ Ho accelerato un po’ le cose così finiamo la giocata che tanto serviva più da introduzione ad un nuovo filone narrativo che altro. In questo post dovete fare altro oltre che a scappare. Leggete bene quello che succede perché avete la possibilità di recuperare informazioni in più se fate determinate cose. Ovviamente non vi dico cosa! XD
     
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    Shunsui si mosse rapidamente con il suo gruppo tra i lunghi e tetri corridoi della strada che avevano deciso di intraprendere. Mentre oltrepassavano celle dopo celle, tutte vuote, il genin non potè non pensare che la decisione di prendere quella direzione fosse sbagliata. Ma ormai si erano spinti troppo avanti per tornare indietro senza nulla in mano. Le brusche svolte dell'intricato labirinto di vie dove erano finiti, li portò infine alla sala delle vasche. Una flebile luce verdognola illuminava la stanza in maniera innaturale, dando contorni ancora più sinistri alle lunghe ombre che le loro fiaccole tremanti allungavano sui muri. La stanza era completamente a soqquadro. Delle nove teche di vetro presenti nella stanza, otto erano state distrutte, ed un materiale gelatinoso si era disperso a terra.Mmm...disperdiamoci e diamo un'occhiata... Shunsui iniziò a fare il giro della stanza, con una certa solerzia - l'invisibile timer delle torce che gli ticchettava nella testa. Senza trovare nulla di interessante, si concentrò sull'ultima teca intatta. Avvicinandosi, cercò di scrutare al suo interno, per vedere se contenesse qualcosa. Poggiando le mani sulla sua base, le sue dita scorsero lungo un'incisione:IX...sembra che in questo posto stessero coltivando o conservando una qualche forma di vita. Troppo piccolo per esseri umani adulti...forse bambini?Avrebbe provato a vedere se era possibile rimuovere la capsula, ma se fosse stato troppo pesante, avrebbe cercato nella stanza un contenitore per raccogliere dei campioni di quella gelatina che era caduta a terra.

    Voltandosi verso l'uscita, tuttavia, gli occhi del genin caddero sul pavimento, e si allargarono nello stupore:Ragazzi guardate a terra! Otto tracce sporche di gelatina erano comparse sul pavimento, in direzione della porta.Ma come diavolo abbiamo fatto a non accorgercene? Erano già qui quando siamo entrati nella stanza..? Non mi sembra. Ce li siamo fatti sfuggire da sotto il naso in questa maniera!?Presto dobbiamo seguirli! Rimettiamoci in formazione! Al massimo della loro velocità, il Shunsui ripercorse all'indietro la strada che avevano fatto, fino ad arrivare alla sala dei manichini. Le tracce, una volta raggiunto il gruppo di pupazzi, si dividevano e terminava in corrispondenza di uno spazio vuoto!Merda! Sono entrati nei manichini...dobbiamo...proprio in quel momento un urlo di dolore arrivò dalle loro spalle. Si stavano facendo raggirare come pivelli, ed avevano perso completamente il controllo della situazione. In balia degli eventi, tutto quello che poterono fare fu vedere cosa fosse successo. Ma la verità era che Shunsui già immaginava chi avesse prodotto quell'urlo, ed il saperlo non lo faceva stare per nulla sereno.

    Quando i ninja entrarono nel laboratorio, il cuore di Shunsui sprofondò nello sconforto. Il corpo di Satori Mine giaceva a terra, maciullato, con gli arti completamente staccati e scaraventati ai lati della stanza. Mentre il gruppo si portò intorno a lui, Shunsui si rese conto che c'era ancora un barlume di vita in lui. Ma non bisognava essere un ninja medico per capire che non avrebbero potuto far nulla per impedire la sua dipartita. Avremmo potuto salvarlo se fossimo arrivati prima? Se avessimo scelto l'altra strada, invece di quella che portava alle vasche, avremmo potuto salvarlo? Siamo stati solo degli sciocchi.... L'uomo borbottò parole confuse, mentre fiotti di sangue sgorgavano dalla sua bocca. Shunsui non capì il significato delle sue parole, ma le impresse bene nella sua mente: sembravano in qualche modo importanti per l'uomo. Tuttavia, non gli sfuggì il riferimento ad un libro. Una volta che l'uomo ebbe esalato l'ultimo respiro, Shunsui avrebbe perlustrato la stanza nel punto dove l'uomo aveva guardato quando aveva rivelato loro del libro, per cercare l'oggetto che era così importante per il ricercatore. Se lo avesse trovato lo avrebbe sfogliato rapidamente, per poi metterlo nella sua sacca. Se non lo avesse trovato, avrebbe esplorato tutta la stanza con maggior attenzione. Ad ogni modo Shunsui avrebbe anche perquisito l'uomo, per vedere se portava con se qualcosa che potesse far luce su quello che era accaduto.

    L'improvviso movimento delle fiaccole, fece capire al gruppo che qualcuno - probabilmente gli esseri che si erano liberati dalle vasche - erano davanti a loro, ed avevano aperto una qualche sorta di passaggio verso l'esterno.Non abbiamo più nulla da fare qui...quegli esseri sono davanti a noi..la nostra caccia non è ancora finita... Capire dove andare non sarebbe stato troppo difficile. Shunsui sarebbe entrato per una decina di metri prima in un corridoio e poi nell'altro, osservando il comportamento della fiamma. Il corridoio dove la fiamma si muoveva di più, spinta dalla corrente d'aria generata dall'apertura, era quello che avrebbe portato loro verso i loro nemici, verso un'apertura sulla superficie e verso la fine di quell'orrore.
     
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    Comincia a fare freddo. Le luci e il calore se ne vanno.. E se anche le torce ci dovessero abbandonare ora, sarebbe un bel problema. Finita la luce, finiti i giochi. Dovremmo avere un ninja pipistrello nel team per uscire entro il mio prossimo compleanno.... Sarebbe un vero casino! Sarebbe niente torta!!! Che poi in che razza di posto siamo finiti? come hanno fatto a non sapere che sotto il villaggio ci fosse un posto così grande, così articolato? Sembra un enorme un laboratorio-prigione compreso di area "sperimentazioni" e "sala giochi". Queste sembrano stanze o addirittura celle, prima laboratori e ancora prima magazzini! Thé! chissà quanto altro potrebbe trovarsi qui!

    Il complesso è immenso. Se ci perdiamo siamo finiti. Cercare di ricordarsi le svolte è anche difficile.

    Destra, Sinistra, Sinistra. ...poi? Destra. Sinistra.

    E queste? Cosa diavolo sono? Vasche? Incubatrici? Sembrano i barattoli per le olive del Nonno. BRRRRRR Che brividi le Olive!! In quell'acqua salamoiata BLEAH! Ora ho proprio chiara la sensazione che questo posto mi trasmette... come per la cantina di casa, mi sento un estraneo. La sensazione di essere fuoriluogo sembra sempre più forte, piu tempo passa e più me ne voglio andare. Come ci fosse qualcosa che non ci vuole ma non ci affronta... sà che noi non riusciamo a vedere. Per questo io avrei lasciato qualche trappola, CAVOLO! e invece questi saccenti qui non mi danno mai retta... Ogni tanto essere alto come il Giganto ed avere la faccia meno da pupo... tirargli un bel cazzotto in testa e farli ragionare. E questa vasca qui? L'unica intatta. vuota.

    Vetri ovunque e liquami, intorno non c'è traccia di altro... CHE SCHIFO! Maledizione!! Qualcosa qui è strisciato via! Forza su! Corriamo, ci stiamo facendo fregare da una provetta! Sbrigatevi! Ho una brutta impressione, ho l'impressione che quelle cose stiano evadendo. Fantastico! Io avevo suggerito di mettere delle trappole e NOI non le sappiamo costruire, a differenza tua... che invece ti sei fatto i cavoli tuoi. Questo grrrrrr, lo odio, lo odio! Fantastico. Raggiunte le marionette non riusciremo più a fermare questi cosi... Otto mi pare. Ora abbiamo un grosso problema da risolvere al villaggio. Bisogno avvertire l'Amministrazione!

    AAAAAAAAAAAAAARGHHH! !! CHI HA URLATO? IO? E POI? CHI HA URLATO!? Forse uno dei ricercatori! Nessuno è rimasto indietro? Allora deve essere uno degli archeologi rimasti. Andiamo forza! Ci stanno facendo correre come trottole, ma senza una guida vera e propria. Stiamo facendo unicamente il gioco loro... qualsiasi cosa siano, sono intelligenti! Di certo più di questo qua al mio fianco, tsk!

    Ed infatti questo pure è ridotto malissimo! Cosa sta cercando di dire? Prentete il li? b? LIBBRO? Ma certo, un qualche volume contenente i segreti di questo posto. Dove? Mentre pensano al malcapitato io mi accatto il libro, di medicina non ci capisco un granchè, magari loro lo salvano mentre io sono più bravo a guardarmi intorno. Eh? Locusta, roccia, che cavolo gli prende? M'accatto il libro e ce la squagliamo! Eccolo, il libro è questo. Che altro ha detto? E' morto? Ce ne andiamo? Bravi. Usciamo da qui. Basta.
     
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    Sfruttare le torce per seguire il giusto percorso era stata senza alcun dubbio un’idea vincente. Shunsui avrebbe individuato senza problemi la via giusta da seguire anche se ormai non restava molto delle torce, ancora una decina di minuti e il gruppo di ninja si sarebbe ritrovato completamente al buio. Il ricercatore dissanguato a terra era ormai spirato esalando il suo ultimo respiro. Aoi avrebbe trovato il libro indicato dal ricercatore poco distante in un angolo della stanza. Era evidente che l’uomo l’avesse lanciato volutamente in quella zona della stanza per nasconderlo in maniera frettolosa. Il suo ultimo gesto disperato aveva avuto successo ed ora il gruppetto era entrato in possesso di informazioni estremamente importanti per il loro futuro e soprattutto per il futuro del villaggio di Suna. L’uomo aveva preso moltissimi appunti su quel laboratorio e anche se al momento non avevano il tempo da dedicare alla sua lettura era evidente che si fosse dato molto da fare nelle sue ricerche.


    Uscire da quel posto era diventata ormai la priorità, avevano una strada da seguire e non c’era più nulla da recuperare o salvare. Sembrava che quella brutta avventura fosse ormai finita quando qualcosa in lontananza avrebbe colto la loro attenzione. Qualcuno li stava raggiungendo a grande velocità dal corridoio da dove erano appena arrivati, passi leggere ma rapidi e precisi. Mentre la creatura si muoveva sembrava quasi schiantarsi sulle pareti rovesciando a terra tutto quello che trovava nel suo percorso, voltato lo sguardo il gruppo l’avrebbe vista li, dietro l’angolo del corridoio la stessa bambina che all’inizio di quella storia stava sbranando la ricercatrice a terra. Si stava muovendo a terra utilizzando tutti gli arti, in quel momento sembrava più un ragno ubriaco che altro. La ragazzina si era schiantata sul muro fermandosi qualche istante per poi lasciar girare la testa sotto sopra, un movimento innaturale per qualsiasi essere umano -Ma..e..str..o.. no.. non.. lasciarmi.. qui..- la bambina sembrava in preda a spasmi mentre tremava come, una marionetta. Le sue fauci si sarebbero aperte cominciando a schioccare freneticamente mentre gli occhi le se rivoltavano dentro quasi fosse posseduta da un’entità soprannaturale -..no.. non qui.. sola.. MA.. E.. STRO!!!.. NON LASCIARMI QUI!!! KYAAAAAA!!!- l’urlo straziante emesso dalla bambina imbrattata di sangue sarebbe riecheggiato per tutto quel luogo vuoto e abbandonato.


    Di scatto la ragazzina si sarebbe rimessa in piedi per poi riprendere a muoversi per il corridoio verso il gruppetto di ninja, restare li forse non sarebbe stata la scelta più felice dato che nessuno di loro sarebbe mai riuscito a star dietro alla sua velocità [Bambina Famelica][Energia: Verde].


    Potevano restare li ed affrontarla, tuttavia un rumore meccanico li avrebbe subito messi in allarme. Chiunque avesse aperto una qualsiasi via di fuga doveva anche aver attivato la sua chiusura, oppure doveva essersi attivata da sola perché il rumore di un grande portone metallico ora aveva preso a risuonare lungo il corridoio. Avevano una sola possibilità di scappare. Se si fossero messi a correre si sarebbero subito accorti che la ragazzina colma di sangue li stava inseguendo a grande velocità colmando la distanza tra lei ed il gruppo con una rapidità sconvolgente. Dovevano inventarsi qualcosa per cercare di rallentarla prima che questa li sbranasse tutti -..NON VOGLIO.. NON VOGLIO.. NON VOGLIO..- ripetendo senza senso sempre le stesse parole il diavolo insanguinato li avrebbe incalzati facendo schioccare le fauci. Di fronte a loro l’unica via d’uscita si stava rapidamente chiudendo.

    [Torcia 1 : 0 round allo spegnimento]
    [Torcia 2 : 0 round allo spegnimento]
    [Torcia 3 : 0 round allo spegnimento]
    [Torcia 4 : 1 round allo spegnimento]
    [Torcia 5 : 2 round allo spegnimento]




    OT/ Ultimo post per voi! Fuggite sciocchi!!!
    Correte fuori e inventatevi un modo per rallentare la corsa della bambina altrimenti vi mangia! :sisi:
    Poi si concluderà la giocata con un mio ultimo post introduttivo per le successive giocate in programma! Una statua di bronzo meriterei.. già.. :dappa:
     
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    La casa delle Bambole
    Suna


    Avevano il libro ed avevano le loro vite, più di questo non avrebbero potuto chiedere. Quell'avventura si era spinta molto al di là del compito che dovevano svolgere, mostrando aspetti raccapriccianti e sconcertanti di qualcosa che era accaduto proprio sotto il naso dei sunesi. Come è potuto, tutto questo, sfuggire ai ninja di Suna? Quali esperimenti stavano conducendo qui? E come questi sono legati alla figura mitica di Sasori? Così tante domante. Forse il libro li avrebbe aiutati a fare chiarezza, ma loro non avevano avuto modo di consultarlo. Con le fiamme delle torce che tremolavano sempre più fioche, il gruppo di ninja stava correndo verso l'uscita. Rimaneva davvero poco tempo prima di ritrovarsi completamente al buio. Ed il buio era pericoloso in quel luogo. Forza ragazzi...sento che l'uscita è vicina!! Una corrente d' aria li stava guidando tra i cunicoli di quelle catacombe, indirizzandoli verso l'uscita. L'aria iniziava a farsi più leggera, perdendo il caratteristico tanfo umido che aveva impestato le loro narici per tutto quel tempo.Ci siamo quasi! Ma proprio quando il genin sentì di avercela quasi fatta, un grido alle loro spalle uccise qualsiasi speranza, lasciando sprofondare il cuore di Shunsui nel terrore. Voltandosi mentre correva, il genin vide l'orripilante figura della marionetta bambina, la stessa che aveva divorato le viscere di una degli archeologi, dare loro la caccia. La marionetta sbandava, urtando contro i muri del corridoio che stavano percorrendo. Urlava, si disperava, chiamava il suo maestro e chiedeva di non essere lasciata indietro. Ma non era possibile provare pietà per quell'essere imbrattato di sangue. Più veloce ragazzi! Quella cosa non ci deve raggiungere ad ogni costo! Se era possibile, Shunsui costrinse le sue gambe a muoversi ancora più rapidamente, facendo affluire il chakra nelle gambe. Merda non è sufficiente.... La marionetta, infatti, nonostante i suoi sbandamenti, era sempre più veloce del gruppo e stava recuperando metri. Di questo passo ci raggiungerà! Dovremmo affrontarla? Nello scambio di colpi di prima non ce la siamo cavata troppo male...abbiamo sempre la superiorità numerica... Avrebbe voluto comunicato il suo pensiero al gruppo, quando un rumore davanti a loro fu chiaramente udibile. Un meccanismo era stato attivato e Shunsui temé che gli esseri che erano fuggiti stessero chiudendo la loro via di fuga. Se fosse accaduto, tutti loro avrebbero fatto la fine degli archeologi. No! No! No! Correte! Stanno chiudendo l'uscita davanti a noi! Ma cosa fare con la bambola famelica? Non potevano combatterla - non avrebbero fatto poi in tempo a trovare l'uscita ancora aperta - ma non potevano nemmeno farsi raggiungere. Andava fermata o rallentata come minimo. Con l'affanno della corsa, il petto che si abbassava e sollevava rapidamente per ingurgitare quanta più aria possibile, Shunsui girò l'ennesima curva. Di fronte a lui, un bagliore tracciava una scia di luce sulle pareti e sul soffitto del cunicolo dove stavano correndo.L'uscita! Eccola! Mancava così poco, così poco. Ma anche la bambola li aveva quasi raggiunti, tanto da poter vedere il bianco di quei denti seghettati, dove il sangue era scolato via. Pensa, pensa, pensa.... ed infine lo sguardo gli cadde sul soffitto ora più chiaramente illuminato dalla luce che si irradiava dalla fine del tunnel. In quella parte terminale di corridoio, i blocchi di pietra che formavano la copertura erano leggermente rotti ed inclinati. Gli venne un'idea. Senza smettere di correre, prese dalla sua sacca una cartabomba e la legò ad un kunai. Sperando di non fare cazzate e di saper calcolare bene i tempi, impastò una minima quantità di chakra per attivarla e lanciò il proiettile avanti a sè, così che si conficcasse nel soffitto ad una decina di metri avanti al gruppo ninja. Arrivati a due metri dall'ordigno, avrebbe urlato:Saltate!!!Con le gambe irrorate di chakra, Shunsui tese i muscoli in uno slancio in avanti. Una frazione di secondo dopo che il gruppo ebbe passato la posizione dell'ordigno, la cartabomba sarebbe detonata. L'esplosione avrebbe staccato i blocchi di pietra dalla volta del corridoio, facendolo franare e, tericamente, bloccando quell'essere famelico. Mentre i massi crollavano a terra, sperando di essere più veloci della reazione a catena che faceva crollare il soffitto, Shunsui atterrò con una capriola, si rialzò e riprese a correre, senza voltarsi in dietro. Sperando che tutti i suoi compagni lo avessero seguito si gettò oltre lo specchio di luce dell'apertura che si era già chiusa a metà. Dall'altra parte ci poteva essere la salvezza, oppure il branco di essere che si erano liberati da quella struttura. La vita oppure la morte. Ma per il momento, Shunsui era semplicemente felice di non essere più sotto terra.
     
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    La casa delle Bambole!
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    Bhe Bhe! Questo libro dobbiamo portalo assolutamente all'amministratore! Questo è interessante... ma forse è meglio leggerlo dopo! Mi chiedo cosa mai potremmo scoprire da questo libro! Chi sà quanti appunti e quante informazioni potremmo recupeare! Anche perchè qualcosa, o qualcuno, da qui è già uscita! E vuol dire che sta andando a piede libero per il villaggio, NON VA BENE! L'antipatico ha ragione! Andiamocene, Giganto con me! Ora bisogna cominciare a correre, io sono sempre stato veloce ma spero che Giganto possa fare lo stesso! Dovremmo recuperare un pò di energie, il chakra potrebbe doverci servire, ma dobbiamo sbrigarci ad uscire o rischiamo di rimanere al buio.

    Spostiamoci in fretta! Guarda le torce maledizione, stanno piano piano spegnendosi. Però stiamo procedendo bene, abbiamo buon passo e dovremmo farcela... AAAH! Un altro urlo! Non ne posso più, sto cominciando a diventare fobico! Maledizione! Cos'era quel suono lì? Oddei, la bambina di prima! Ma non l'avevamo distrutta?! Cavolo, cavolo, cavolo Aoi corri! Non vi girate, continuate a correre! Cavolo se è veloce! Come prima o forse anche di più! Ci raggiunge!! Ci prende se continua a correre così!Eh?! Cosa fa? Una cartabomba qui? Potrebbe crollarci tutto addosso FERMO! Rischiamo di far crollare tutto!! Troppo tardi, ha lanciato! Anfh! Se crolla tutto, addio informazioni! Che ti salta per la testa!

    Il chakra! Il Chakra! Ho bisogno di portare il chakra sulle mie gambe e correre! Correre come se non ci fosse un domani!! SALTAAAA AAAAAAAAHHHHHHH!!
     
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    L’esplosione provocata da Shunsui ebbe l’effetto sperato. L’ordigno esplosivo sarebbe esploso mentre la bambola famelica stava per passare schiacciandola sotto una coltre di detriti che l’avrebbero semplicemente schiacciata come una polpetta. Il crollo e l’onda d’urto creata avrebbe sospinto fuori il gruppetto di ninja in una nuvola di polvere e sabbia. Fortunatamente nessuno di loro aveva riportato ferite serie se non qualche livido o escoriazione curabile con un cerotto ed un bacio sulla fronte. Quando la nuvola di polvere si disperse i quattro avrebbero visto a terra a pochi passi da loro quello che rimaneva della bambina satanica, cioè la sua testa vuota. Qualsiasi cosa fosse quella cosa era morta ed i suoi denti non si muovevano più.


    Il gruppetto ce l’aveva fatta e non solo, era riuscito a recuperare delle informazioni che nel prossimo futuro si sarebbero rivelate di vitale importanza per la sopravvivenza del villaggio stesso. I quattro doveva assolutamente fare subito rapporto alle autorità del villaggio e consegnare ciò che avevano trovato. In ogni caso leggendo gli appunti del ricercatore avrebbero potuto leggere diverse cose interessanti su quanto scoperto, ma di sicuro le sue ultime annotazioni li avrebbero interessati, esse recitavano infatti.


    CITAZIONE
    .. questo non è l’unico laboratorio nascosto qui nel paese del vento.. Sasori nel corso degli anni ne ha costruiti molti altri di laboratori nascosti come questo!.. non so di preciso quanti siano ma sono riuscito a scoprire l’ubicazione di almeno tre di questi.. a NORD-OVEST nel deserto dell’Anauroch esiste un profondo canyon scavato da un antico fiume i locali lo chiamano la Mantide Vedova.. un secondo laboratorio sembra essere situato a SUD vicino la costa.. esiste un promontorio chiamato la Locusta per via della sua forma e infine.. ad EST al confine con il paese dei fiumi.. sembra che ci sia un laboratorio anche li nascosto dietro la Cascata dei Re.. ovunque essa sia..

    Dopo quell’appunto tutto si era fatto confuso, quelle dovevano essere state le ultime scoperte fatte dal ricercatore e tutto ciò che era stato scritto prima avrebbe richiesto un’attenta analisi da parte di specialisti addetti. I quattro potevano ritenersi fortunati ad essere sopravvissuti. Presto una nube oscura si sarebbe abbattuta su Suna, una nube guidata da fili invisibili fatti di chakra.





    [...]





    Nel frattempo, lontane da occhi indiscreti otto figure ammantate e incappucciate si stavano allontanando a piedi nel deserto. Nessuno aveva fatto caso alla loro presenza, nessuna guardia infatti avrebbe mai detto di aver visto qualcuno allontanarsi dal villaggio quel giorno. I cenci che li avvolgevano dovevano essere stati raccattati alla bene e meglio in qualche discarica o cesto di panni sporchi. Il silenzio dei loro passi sulla sabbia sarebbe stato improvvisamente interrotto dalla voce di una di queste figure, una voce roca e profonda -..mmh.. non è cambiato poi molto dall’ultima volta..- sotto ai cappucci l’oscurità non dava modo di vedere la fisionomia di chi stava parlando anche se la voce era sicuramente maschile -..chissà se esiste ancora la pasticceria della signora Hanoko?!..- questa volta era stata una ragazza a parlare anche se da sotto il cappuccio niente lasciava intuire la cosa -..ad ogni modo.. qual è il piano ora.. dove siamo diretti?!.. che cosa faremo ora che siamo stati liberati..- un terzo individuo aveva posto la domanda quando la figura in testa al gruppo si sarebbe voltata osservandoli tutti. Un silenzio infernale piombò improvvisamente sul gruppo mentre il vento smuoveva le loro vesti togliendo l’ampio cappuccio a colui che doveva essere il capo del gruppo.


    png


    -..volete sapere che cosa faremo?..-




    Sotto al cappuccio il volto di un giovane ragazzo dai capelli rossi era apparso con un’espressione calma e quasi plastica. La sua voce era calma e pacata e da essa non trasparivano emozioni o tensione. Avrebbe fatto una pausa prima di ricominciare a parlare -..faremo ciò per cui mio fratello ci ha creati.. ciò per cui il nostro maestro e mio fratello ci ha donato una vita immortale..- lo sguardo della marionetta, perché di questo si trattava, era volato su tutti i presenti -..e come intendi farlo SaTori?!.. hai sentito anche tu quello che ha detto quell’uomo al laboratorio.. Sasori è morto da moltissimo tempo ormai.. e i più grandi villaggi ninja si sono uniti sotto un'unica bandiera.. la chiamano Accademia.. come pensi di fare?!.. noi otto non disponiamo certo della forza per fare ciò che voleva Sasori..- il ragazzo identico a colui che un tempo aveva fatto tremare il villaggio di Suna ci aveva pensato su un po’ prima di rispondere -La nostra prima mossa sarà di raggiungere i laboratori di mio fratello.. li potremmo recuperare i 3 tesori senza tempo.. le sue opere d’arte più grandi.. dopo di noi ovviamente.. con quelle nessuno potrà fermarci..- l’espressione del volto della marionetta vivente non aveva cambiato espressione -..sarà Suna a cadere per prima e poi tutto il resto del continente.. tutti.. saranno elevati al nostro stato di esseri immortali.. è giunto il momento di portare a termine il sogno di mio fratello Sasori.. di portare l’umanità al livello successivo!..- anche se non si notava dall’espressione facciale era evidente dal tono che a parlare fosse un uomo estremamente convinto di ciò che aveva appena detto. Una nuova minaccia si stava allontanando da Suna, una minaccia che presto avrebbe rischiato di mettere in pericolo Suna e l’intero continente ninja.


    OT/ Giocata terminata! Appena riesco partiamo con la prima QdV legata a questo nuovo filone narrativo! :riot:
     
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