All'ombra del Tempio

Free GdR Shunsui/Atem

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    All'Ombra del Tempio
    Tempio Sacro - Suna


    Il Tempio della Sabbia era uno dei luoghi più sacri e misteriosi di tutta Suna. Poche persone avevano accesso al complesso, molte di meno sapevano cosa esattamente fosse contenuto al suo interno e solo un manciata di persone, il Kazekage e gli Anziani, potevano effettivamente avere accesso a tutte le stanze che costituivano l'immensa costruzione. Le persone comuni, i normali abitanti di Suna, avevano solo una vaga idea del suo contenuto. Storicamente, era ben noto a tutti che il tempio era servito come cassaforte per la reliquia del monocoda, al tempo di Gaara e della quarta guerra mondiale dei ninja. Bene o male, era stata proprio la guerra a far saltare fuori questo particolare, che altrimenti non sarebbe mai stato divulgato a cuor leggero. Tutto il resto era un mistero. C'è chi diceva che il tempio contesse i Kiseki, chi montagne d'oro, chi pensava non ci fosse un bel ninente. Nemmeno ai ninja la faccenda era ben chiara. I Kiseki erano andati dispersi da parecchio tempo e, al momento, c'era un solo ninja vivente che ne custodisse uno. Sembrava quindi che l'utilità pratica del luogo si fosse parecchio ridotta, ed avesse più un valore storico che pratico. Nonostante ciò, la regola sull'ammissione a quel luogo era rimasta salda nel corso nei decenni. Non solo, la sorveglianza era sempre al massimo. Le persone di Suna avevano imparato a considerare il Grande Tempio semplicemente come un magnifico ornamento di quello che, altrimenti, sarebbe stata la grezza parete di una parte della roccia che nascondeva il villaggio al mondo esterno. Infatti, del tempio era possibile vedere solo la sa facciata esterna, che emergeva dalla roccia in cui era stata intagliata come un enorme altorilievo. Tutto il resto era immerso nella pietra: invisibile agli occhi e praticamente inattaccabile. Quella era probabilmente la ragione per cui quel luogo era diventato tatticamente così importante, per la sua chiara facilità nel difenderlo: se un nemico avesse voluto penetrare nel Tempio, lo avrebbe dovuto fare dalla porta principale!

    Quella mattina, Shunsui si trovava proprio di fronte il grande Tempio domandandosi, non per la prima volta, cosa diavolo stesse succedendo. Tutto era iniziato pochi giorni prima, quando un falchetto gli aveva recapitato una lettera. Nessun mittente era esplicitamente segnato, ma la missiva portava il simbolo di Suna, la clessidra stilizzata, affiancato ad un altro che il genin non riconobbe immediatamente. Era piuttosto nuovo a Suna, e le lezioni teoriche dell'Acacdemia non sempre attiravano la sua attenzione, altrimenti avrebbe riconosciuto subito il simbolo dei guardiani del Grande Tempio Sacro.
    CITAZIONE

    La sua presenza è richiesta fra tre giorni all'ingresso del Tempio Sacro della Sabbia


    Nessuna motivazione aggiunta. Solo un invito (o un ordine) da non disattendere. Shinsui era andato perchè voleva sapere di più, sebbene non si aspettasse nulla in particolare da quella visita:Probabilmente sarà una missione... Tuttavia il modo in cui era stato chiesto di partecipare era decisamente strano, perchè non rispettava le linee guida che normalmente l'Accademia chiedeva. Ma se non era l'Accedemia a richiedere la missione, chi? Una missione missione per il Villaggio? Bhè quello sarebbe interessante. Molte cose si stanno iniziando a muovere qui a Suna. Il numero delle missioni è aumentato esponenzialmente da quando sono arrivato. Non mi stupirei se questa fosse una di quelle. Sembrava infatti che, in seguito alla riunione "segreta" tenuta da alcuni ninja veterani di Suna nella Loggia dei Sand Scorpion, svariate iniziative ed attività avevano iniziato a smuovere la vita degli shinobi della Sabbia. Una cosa estremamente positiva che stava rapidamente promuovendo la crescita del villaggio.

    Con le mani in tasca, Shunsui si ritrovò a camminare avanti ed indietro aspettando che qualcosa accadesse. Una volta giunto al tempio, si era ritrovato di fronte una linea di ninja pronti a sbarrargli la strada. Il Ramingo non aveva nemmeno pensato di avvicinarsi a meno di 10 metri da loro, perchè così chiunque in quel villaggio era abituato a fare. Fortunatamente non dovette aspettare troppo. Dopo una decina di minuti, la grande porta del tempio si aprì, mostrando una voragine oscura nella parete giallastra e arancione da cui era ricavata la facciata principale. Una figura femminile emerse dall'apertura, completamente ammantata in un tessuto di lino che ne ricopriva il corpo, fino ad avvolgerne la testa. Tra i bendaggi, tenuti un po' più lenti in corrispondenza della zona della bocca e del naso, spuntavano due occhi di un verde intrigante, che rivaleggiavano con quelli dorati del genin. La figura superò il cordone difensivo formato dai guardiani del tempio, che si aprì al suo passaggio, e si fermò ad un paio di metri da Shunsui dicendo:Prego da questa parteLa voce era quella di una giovane donna, leggermente acuta ma cordiale. Insieme percorsero a ritroso il breve tragitto fino alla soglia dell'immensa costruzione in pietra. Passando oltre i guardiani Shunsui si ritrovò a sudare freddo, temendo di poter essere attaccato da un momento all'altro. Svariate storie giravano per Suna su cosa capitasse a chi violava quella zona...e nessuna delle cose descritte da quei racconti sarebbe stato piacevole da subire.Ma in che cosa mi sto cacciando? Titubante, il genin della Sabbia avanzò seguendo la sua guida fino a raggiungere uno dei luoghi più inaccessibili dell'intero villaggio. Arrivato sulla soglia, mentre ancora i suoi occhi non si erano abituati al cambio di luminosità, Shunsui trattenne il respiro mentre i suoi passi lo portarono verso l'oscurità, in quello che gli parve un salto nel buio.


    CITAZIONE
    Post di introduzione. Atem viene contattato e accolto similmente a Shunsui, ma non entrate nel tempio allo stesso tempo.


    Edited by Shunsui Abara - 19/7/2016, 21:23
     
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    All'ombra del tempio

    Post Primo - Una strana convocazione




    CITAZIONE
    La sua presenza è richiesta fra tre giorni all'ingresso del Tempio Sacro della Sabbia

    Una strana missiva, Atem. Riguardante il villaggio ed i guardiani del tempio.

    Già. Qui gatta ci cova. Non possiamo rifiutarci, temo. Ma che vorranno i guardiani del sacro tempio da noi?

    Non lo so. Ma non ha senso pensarci ora. Prepariamoci e tra tre giorni sapremo la verità.

    Atem sarebbe giunto al sacro tempio dopo che Shinsui fosse già entrato, per cui non sapeva se altri studenti o ninja fossero stati convocati, anche se Yami sospettava che ci fosse qualcun'altro.

    Potrebbe essere una prova per entrare nei guardiani.

    Dici?

    La tua passione per i giochi è ben nota. Forse pensano che saremmo un ottimo marionettista.

    Non credo di voler diventare marionettista. Preferisco giocarci con le cose, non costruirle.

    Loro non lo sanno. Dovremo rifiutare allora. Anche se prima è meglio vedere che hanno in mente.

    Una giovane donna, la stessa che aveva accolto anche Shinsui, si sarebbe avvicinata ad Atem e l'avrebbe invitato all'interno del tempio

    E' il suo turno, prego.

    G-Grazie.

    Meglio seguirla per ora, ma occhi aperti. Si dice che il tempio sia pieno zeppo di trappole. TI conviene camminare esattamente dove posa lei i piedi.

    Data la differenza tra i due fu complesso per Atem riuscire a posare i piedi esattamente dove li metteva la figura ammantata

    Speriamo che le trappole non riescano a leggere la differenza di peso

    O che le abbiano disattivate, dato che siamo stati invitati all'interno

    G-Gia. Ma secondo te le disattiverebbero? Non rischiano mica che qualcuno ne approfitti per entrare?

    Non lo so. Lo scopriremo solo entrando all'interno di questo luogo...
     
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    All'ombra del Tempio
    Tempio Sacro - Suna


    Entrando nel tempio Atem fu avvolto nelle tenebre, ma con il passare del tempo i suoi occhi si abituarono alla luce presente nell'ambiente. Lo studente si ritrovò a camminare su un pavimento che sembrava ricavato dalla stessa pietra in cui era stato costruito il tempio. Gli enormi blocchi costituivano una geometria semplice e disadorna a terra, così come disadorno era il luogo che lo circondava. Per quello che poteva vedere, una serie di colonne si stagliavano tutte intorno a lui, innalzarsi fino ad un soffitto alto più di dieci metri. Ogni colonna era larga un metro abbondante e ve ne era una ogni dieci metri. La luce era distribuita da svariate torce attaccate con supporti metallici al colonnato, ma lo studente si rese ben presto conto che la luminosità del luogo non poteva essere solo fornito dal fuoco. Guardando verso l'alto, Atem avrebbe potuto vedere che fasci luminosi si concentravano sopra la sua testa in autostrade di luce che percorrevano il soffitto. Guidate da degli specchi, la luce veniva prelevata all'esterno del tempio e distribuita all'interno mediante un sistema di specchi riflettenti. Tuttavia numerose zone oscure si venivano a creare sui lati dell'immensa sala, dove aperture oscure si aprivano verso cunicoli ignoti. Ma la sua guida non si curò di deviare dal suo tragitto, andando sempre dritto, sempre verso il cuore del tempio. Il luogo sembrava apparentemente deserto, ed il silenzio era solamente interrotto dal rumore dei loro passi. L'aria sembrava quasi asettica nella sua immobilità. Atem avrebbe perso il conto delle colonne quanto si rese conto di essere arrivato ad uno spazio sgombro. Lì i fasci di luce provenienti dal soffitto si concentravano, creando una sfera di luce entro un circolo di 30 metri di raggio. Non erano più da soli. Ad aspettarli c'erano tre persone completamente diverse. La prima era un uomoimages1 con abbastanza anni sulle spalle da non poter essere più considerato un ragazzo. Come la sua guida, portava gran parte del corpo coperto in bendaggi, alcuni dei quali coprivano il suo occhio sinistro. La sua figura sembrava emanare una solidità che non poteva essere associata alla sua stazza, la quale non era molto superiore a quella degli altri due. Inoltre il suo portamento e la familiarità con la quale era lì immobile in quel luogo, lasciava presagire che fosse il capo del gruppetto. Gli altri due decisamente non si trovavano a loro agio invece. Il primo era un ragazzo di poco più di vent'anni, piuttosto alto, con capelli neri ed occhi che scintillavano di una strana luce giallastra. L'altro invece non poteva avere più di sedici anni, bassino e biondo, il volto pallido e due occhiaie marcate sotto gli occhi. A differenza del primo, che sembrava in perfetta forma fisica, il secondo sembrava quasi malaticcio. I due si guardavano intorno in maniera piuttosto diffidente: chiaramente era la prima volta che entravano nel Tempio, e davvero non sapevano quale era il loro posto. La sua guida portò Atem ad unirsi al gruppo, si piegò in un leggero inchino rivolto all'uomo bendato, per poi lasciare il cerchio luminoso senza una parola di più.

    Ora che lo vedeva più da vicino, l'uomo bendato aveva un'aria decisamente minacciosa. L'unico occhio che spuntava da dietro le bende li osservava con uno sguardo glaciale. Lo stesso volto del tizio sembrava scolpito nel ghiaccio. Dopo quelli che sembravano interminabili minuti, parlò con voce calma e profonda: Benvenuti nel Tempio Sacro di Suna disse in tono tutt'altro che caloroso. I vostri profili sono stati scelti tra decine appartenenti ai vostri colleghi per avere la possibilità di Servire. Ogni sei mesi, scandagliamo le nuove leve di Suna alla ricerca di un nuovo Guardiano. Così dicendo sollevò il dito indice della mano destra.Uno ed uno solo. Un solo guardiano, tre persone...Se accetterete di iniziare il percorso che sto per offrirvi, vivrete per sei mesi nel tempio insieme ai Guardiani. Imparerete a vivere come un Guardiano, a servire come un Guardiano ed a morire come un Guardiano. Al termine di questi sei mesi, uno di voi, il migliore di voi, verrà scelto per diventare un Custode del Tempio e riceverà la conoscenza del nostro clan. Gli altri torneranno alle loro vite, con la consapevolezza che questa opportunità non gli verrà mai più ripresentata. Sono stato chiaro? Il tono era talmente diretto da sembrare di venire trapassati da una spada ogni volta che l'uomo apriva bocca. Da voi ora mi aspetto una sola risposta. Potete accettare la mia offerta o rifiutare ed andarvene. Non voglio spiegazioni. Se dite di no, potete varcare l'uscita del Tempio e tornare indietro, ma se dite di sì le vostre vite mi apparterranno per i prossimi sei mesi. Cosa rispondete?Tutto quello era semplicemente assurdo!! Quell'uomo non si era nemmeno presentato ed aveva già chiesto loro di consegnargli le loro vite. Per cosa poi? Non aveva spiegato nulla! Aveva parlato solo di servire e morire, che diavolo di prospettive erano quelle? Coff...coff... io, Asuka Lii accetto! disse improvvisamente il ragazzino dai capelli gialli con voce rotta dalla tosse e portandosi una mano davanti la bocca. Ora la scelta toccava ad Atem ed al ragazzo dagli occhi inquietanti. Atem poteva vedere che un filo di incertezza sul volto del suo compagno, ma anche lui una frazione di secondo dopo disse:Io, Shunsui Jiro Abara, accetto! Ed ora la palla era su Atem.

    [...]


    Una volta che tutti ebbero accettato, l'uomo bendato disse:Bene. Il mio nome è Gaho, ma d' ora in poi mi chiamerete solo sensei ed io mi riferirò a voi come Novizi. Ora Kazue vi porterà nei vostri alloggi. Andate e preparatevi. Come per magia, la donna che aveva accompagnato Atem all'interno del Tempio ricomparve alle loro spalle, entrando nel cerchio di luce. Facendo un gesto con la mano, li invitò a seguirli portandoli via dal centro della sala. Attraversarono nuovamente il colonnato, questa volta dirigendosi verso il lato lungo della sala ed entrando in una delle aperture oscure che si aprivano sulla parete. Una serie di gradini li portò verso il basso, e ci vollero più di quindici minuti di scale e svolte, prima che la donna si fermasse davanti una stanza. La porta non era chiusa, e si aprì con il leggero tocco di lei, girando sui cardini ben oleati. La stanza che si aprì dinanzi a loro conteneva tre semplici letti, e tre comodini. Non c'erano armadi, né sedie, né tavoli. A terra la pavimentazione di pietra era pulita e l'aria asettica come dappertutto nel tempio. Poche candele illuminavano la stanza. Entrando, il gruppo si rese conto che dei vestiti erano stati preparati su ogni letto. Erano tuniche di cotone leggero, marroni e senza alcun simbolo. Indossate gli abiti da Novizi. Tornerò fra mezz'ora. Una volta che furono rimasi da soli, Shunsui disse:Che tipaccio il sensei vero? Mai visto un tipo così in accademia diavolo...comunque io sono Shunsui, felice di condividere questo inferno con voi ragazzi. Ma vi rendete conto che non ci ha detto proprio nulla? Della serie 'datemi le vostre vite senza fare domande'? E noi gli abbiamo anche detto di sì...Essere scelti è un privilegio Shunsui... coff coff...se non saremo noi troveranno qualcun altro...coff... e poi non hai sentito? Ne vogliono solo uno di noi...coff coff...Io sono Asuka ad ogni modo!Nonostante i colpi di tosse il ragazzo si sforzò di sorridere agli altri due.Ehi Asuka sei sicuro di star bene? Vuoi davvero partecipare a questa cosa nel tuo stato? Non lo dico per crearmi un vantaggio, ma non credo che ci andranno piano con noi...inoltre non mi ricordo di averti visto in giro per Suna...Naturale che tu non mi abbia visto..coff ...coff...coff... sono nato, cresciuto ed istruito nella arti ninja nell'avamposto di Sanbashi. E comunque non ti preoccupare per la mia salute...coff...so badare a me stesso. Comunque, tu che ti lamenti così tanto, perchè hai detto di sì se ti ha dato fastidio ....coff...se ti ha dato fastidio essere tenuto all'oscuro?Bhè per imparare i segreti del clan dei Marionettisti. Il clan insegna solo a persone scelte, ed è risaputo che i Marionettisti sono anche i Guardiani del Tempio...quindi...e tu?Coff..non so se quello che dici è vero, ma sono venuto a Suna perchè dicevano che qui c'era qualcuno che potesse sistemare i miei polmoni...coff..ma pare che questo tizio operi solo sui Guardiani...coff coffCapisco... In paragone alla motivazione di Asuka, quella di Shunsui sembrava piuttosto misera e questo lo aveva colpito al punto da avergli fatto perdere la parola. Come ci si sentiva a dover competere con un ragazzo che stava lottando per la sua stessa guarigione? Bhè forse quegli stessi pensieri avrebbero interessato anche Atem: anche lui era in ballo.E tu...disse infine Asuka allo studente...coff...come mai hai detto di sì?
     
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    All'ombra del tempio

    Post Secondo - Per gioco




    Ci volle un po' per abituarsi all'oscurità del tempio ma alla fine ci riuscì senza grossi problemi. Ben presto Atem notò come la luce fosse dovuta alle torce ed a dei giochi di specchi molto interessanti. Non ci si era mai applicato seriamente, ma adorava fare esperimenti con gli specchi e con strani materiali chimici.

    Certo la cosa durò solo qualche istante dato che era comunque interessato a vedere quello che stava succedendo ed a seguire la persona che lo stava conducendo sempre più all'interno di quel tempio.

    Alla fine giunse davanti ad altre tre persone. Una, un uomo piuttosto maturo con una specie di benda che ne copriva l'occhio sinistro, e due ragazzi uno dei quali doveva avere circa la sua età nonostante sembrasse piuttosto malaticcio.

    Ehi, tutto bene? disse Atem, non riuscendo a trattenersi dal chiedere.

    L'altro non gli rispose ed in effetti lo sguardo solenne del capo bendato lo rimise subito in riga. Dopo qualche minuto spiegò a cosa era dovuta tutta quella pantomima. A quanto pareva stavano cercando un nuovo guardiano. Non che la cosa importasse molto ad Atem, era infatti molto tentato di rifiutare ma, prima che potesse anche solo esprimere quel pensiero sentì la propria voce dire...

    Atem Ishtar, accetto!

    Che cazzo fai Yami? Dovrei passare sei mesi qui dentro?

    Idiota. Voler rifiutare un'opportunità così importante. Non solo potremmo migliorarci come ninja, ma persino apprendere l'antica arte del marionettismo!

    Bene. Il mio nome è Gaho, ma d' ora in poi mi chiamerete solo sensei ed io mi riferirò a voi come Novizi. Ora Kazue vi porterà nei vostri alloggi. Andate e preparatevi.

    Si, sensei! replicò Yami scattando sull'attenti.

    Ci volle un bel tempo prima di arrivare in fondo alla strada, che le due personalità passarono litigando tra loro anche se alla fine Atem, come sempre, si arrese al volere di Yami.

    Alla fine, spossato per quello scontro mentale, Yami si ritirò nella sua parte di psiche lasciando ad Atem il comando per un po'.

    Kazue aprì la porta ed immediatamente Atem, con un sorriso, scattò verso il letto in mezzo.

    Il letto di mezzo è mio!

    Kazue non replicò a quell'atteggiamento infantile: Indossate gli abiti da Novizi. Tornerò fra mezz'ora.

    Atem si sbrigò a cambiarsi, non preoccupandosi troppo degli altri (ma lanciando qualche occhiata a Shinsui mentre si cambiava per capire se fosse "il suo tipo", mentre Yami si rivoltava vomitando). Ascoltò quasi senza prestare attenzione al discorso degli altri due ragazzi, preoccupandosi più di come uscire da quella situazione.

    E tu...come mai hai detto di sì?

    Io? Diciamo per gioco in effetti Atem era anche curioso di vedere se poteva essere lui a vincere quella competizione, anche se avrebbe probabilmente rifiutato per consentire ad Asuka di potersi curare.

    Ehi! Mi sono portato dietro qualche carta di "Ninja Go" il gioco di carte dei ninja. Vi va se ci facciamo una partita mentre aspettiamo che torni quell'arpia di Kazue?

    Inutile dirlo, Atem non sarebbe mai cambiato. Anche in una situazione del genere pensava solo a giocare e divertirsi, noncurante del fatto che oltre a vivere sei mesi con quei ragazzi loro in realtà erano "nemici".
     
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    Tempio Sacro - Suna


    Mentre Asuka si fiondò sulle carte di Atem, Shunsui si limitò ad ignorare il commento del ragazzo. Erano anni che aveva perso interesso verso quel genere di giochi con le carte. A maggior ragione considerando che, anche ai suoi tempi, lui non ci aveva mai giocato. Diciamo che il gioco non era poi così popolare all'interno della compagnia girovaga dove militava. Sicuramente la situazione era diversa tra i bambini di un villaggio ninja. Tra gli schiamazzi dei due ragazzi, Shunsui si spogliò ed assunse i nuovi e semplici vestimenti. Non gli importava granchè quello che indossava, non era importante. Dovendo aspettare l'arrivo dei loro superiori, Shunsui si mise semplicemente a guardare giocare i due ragazzi. Per gioco? Ma che diavolo di risposta è? Semplicemente non ci vorrà dire la verità... Sotto i suoi occhi le mani dei due ragazzi sfrecciavano nell'aria gettando a terra carte e dicendo frasi o parole strane, che onestamente il genin non si stava nemmeno sforzando di capire. Dopo quello che gli parve un'eternità, la porta della loro stanza si aprì senza preavviso. Ragazzo è meglio che metti via quello che credo di aver visto. Perchè se avessi visto con certezza le carte con le quali stavate giocando, potrei decidere che meritiate una bella punizione. Nonostante la voce arzilla e leggermente rauca, la persona che entrò nella stanza era un vecchiettadownload (4). Piuttosto in carne e con il visto paffuto, la donna era curva su un bastone che era alto poco più di un metro. Per questo la folta chioma di capelli grigio bianchi della donna non si alzavano a più di un metro e venti da terra. Il volto rugoso ed i movimenti precari, erano in netto contrasto con due occhi vispi che stavano osservando tutto quello che accadeva nella stanza.Novizi lei è Miss Batsu. Si occupa della formazione dei Novizi, e vi istruirà sulla vita qui al Tempio. Con lei siete in buone mani. Sebbene il tono della donna non sembrò cambiare, per una frazione di secondi un'espressione di divertimento avrebbe stirato i lembi di pelle intorno agli occhi, per poi sparire tanto rapidamente quanto era comparsa. Una volta che Kazue se ne fu andata, Miss Batsu iniziò a camminare tra di loro. I colpi di bastone a terra erano forti del peso della donna e la sua camminata ciondolante la rendeva quanto mai una visione divertente. Tuttavia i Novizi avrebbero fatto bene a non fiatare o fare commenti inappropriati.Che hai da guardare spilungone?disse rivolgendosi a Shunsui, facendolo muovere a disagio da un piede all'altro Sembra che questa volta Gaho abbia trovato i peggiori tre elementi di tutta Suna: un moribondo, un giocatore di carte e...tornò a guardare Shunsui...e tu che per ora sembri abbastanza normale. Che hai fatto agli occhi novizio? Il sole di Suna ti ha già fatto saltare qualche rotella? Da dove vieni?Sono nato a qualche centinaio di kilometri da Suna, ma ho sempre vissuto con una compagnia di mercanti fino...Ah mercanti! Ora capisco!La donna si allontanò da Shunsui per poterli guardare tutti in viso. Le sue mani erano scosse da forti tremori mentre si reggeva al bastone:Bhè per quanto siate tre casi disperati il mio compito è di insegnarvi come ci si comporti in questo sacro Tempio. Sono 45 anni che presto servizio qui dentro, e nessuno è mai cresciuto storto sotto la mia guida. Nessuno. Se non vi comporterete come dico, il fianco del mio bastone sarà la cosa che dovrete temere di meno. Intesi? Ora seguitemi... Gli shinobi avrebbero seguito la vecchietta fuori la stanza. Il problema era che Miss Batsu camminava molto lentamente, tanto che tutti avrebbero dovuto sforzarsi ampiamente di muoversi il più piano possibile per non superarla accidentalmente.Il tempio è immenso, ma è inutile che ora vi stia a dire tutto quello che è qui contenuto. Tanto non potete avere accesso a praticamente il 90 % delle zone. Prima regola: potete andare in tutte le zone dove vedete fiaccole dal colore rosso arancio. Qualsiasi altro colore stategli lontano: e lo dico per la vostra sicurezza. Questo posto è blindato all'esterno quanto pieno di trappole anche all'interno. Poi se non ci tenete alla vita fate come vi pare...Che tipo di trappole...Ti ho dato il permesso di parlare Occhigialli?Disse la donna fermandosi. Lanciò a Shunsui un'occhiataccia prima di continuare a camminare.Malaticcio dimmi, sai che ore sono?Mi scusi...coff..qui dentro non ho visto orologi, ma considerando da quanto siamo entrati sarà poco prima di mezzogiorno...coff coff...Bene abbastanza, ma con il passare del tempo senza un riferimento perderete la cognizione del tempo. Osservate gli specchi di luce. Con lo scorrere del tempo i fasci luminosi cambiano di intensità e posizione. Troverete su alcune pareti delle tacche con delle indicazioni temporali a cui alcuni fasci puntano.E di notte come si fa?Hehe se avrai ancora energie durante le ore di riposo te lo spiegherò.Continuò a camminare sghignazzando.Regola numero 2: fate sempre quello che vi si dice, soprattutto se sono io a dirvelo. Regola numero 3: alle 22 vige il coprifuoco. Non vi piacerà farvi trovare in giro dopo quell'ora, sopratutto se fossi io a scoprirlo. Regola 4: eseguite le vostre mansioni. I Novizi hanno una serie di compiti: servire i pasti, fare il bucato e pulire alcune zone del Tempio. Talvolta vi verrà permesso di consegnare messaggi tra i vari membri all'interno del Tempio.E l'addestramento? Coff..non dovremo solo lavorare come schiavi e basta vero?Nuovamente la vecchietta si fermò con un altro sguardo torvo:Hai qualche problema Novizio?Il volto di Asuka divenne ancora più pallido, o semplicemente i suoi occhi sembrarono affondare ulteriormente nelle occhiaie scure. Di fatto non riuscì a proferire parole. La donna si girò sbuffando:Novizi...Camminando, Atem si sarebbe in effetti reso conto che tutti i cunicolo che stavano attraversando avevano solo torce del colore rosso arancio di una fiamma normale. Ben presto si ritrovarono ad attraversare la sala principale, per poi entrare in una differente apertura dall'altro lato della sala. Avanzando, i ninja avrebbero sentito un vociare di persone che arrivò al suo culmine quando si trovarono nei pressi di un'altra grande stanza. All'interno circa duecento guardiani stavano conversando e parlando in maniera più o meno sommessa. C'erano dalle figure più disparate: ninja giovani ed anziani, donne e alcune bambine! Alcuni indossavano i vestiti tipici dei ninja di Suna, altri erano ricoperti di bende, altri erano seminudi e lunghi tatuaggi percorrevano i loro corpi allenati.Questa è la sala della Convivialità. Qui i Guardiani si riuniscono per i tre pasti principali del giorno. Ogni giorno voi servirete in questa sala, così come stanno facendo i Novizi che hanno passato la priva fase del loro addestramento. Guardando meglio alla sala, i ninja avrebbero visto che persone vestite con una tunica poco dissimile dalla loro stavano servendo i commensali. Ma non solo. Ora che ci facevano caso i commensali sembravano ordinare e dare istruzioni ai Novizi senza nemmeno guardarli. I comandi venivano impartiti con gesti che sembravano totalmente casuali: poteva essere un sopracciglio che si alzava, un gesto con la mano, un'alzata di spalle.Mi aspetto da voi che il servizio sia rapido e scattante. Se non lo sarete dedurrò che questa vita non fa per voi e consiglierò Gaho di cacciarvi e trovare elementi migliori. Il vostro turno inizia fra 5 minuti. Detto questo avrebbe mostrato ai ninja dove avrebbero potuto accedere alle cucine. Lì una serie di persone preparava pietanze che poi venivano serviti in vassoi, piatti e scodelle che dovevano essere portate in sala. Ben presto avrebbero scoperto che quelle non erano stoviglie normali: ogni piatto pesava più di una quindicina di kili ed era rovente. Non tanto da causare un'ustione al primo contatto, ma una lunga esposizione non avrebbe lasciato ricordi piacevole. Senza contare che il caldo li avrebbe fatti sciogliere come cubetti di ghiaccio lasciati sulla sabbia dell'AnaurochIl divertimento è tutto vostro. Mi raccomando non mi fate aspettare troppo per la mia zuppa!


    Descrivi il servizio, come riesci a capire i comandi vengono impartiti ed il loro significato. Sopporta il peso dei piatti ed il calore. Gestisci a piacimento Asuka, a Shunsui poi ci penso io =)
     
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    All'ombra del tempio

    Post Terzo - La Storia dei Marionettisti




    Ragazzo è meglio che metti via quello che credo di aver visto. Perchè se avessi visto con certezza le carte con le quali stavate giocando, potrei decidere che meritiate una bella punizione.

    La voce colse completamente di sorpresa Atem, che si affrettò a nascondere le carte sotto il suo cuscino prima di mettersi in piedi di fronte al letto senza proferire parola. Non ci voleva molto per capire che si doveva trattare di una figura autorevole.

    Novizi lei è Miss Batsu. Si occupa della formazione dei Novizi, e vi istruirà sulla vita qui al Tempio. Con lei siete in buone mani.

    Ha riso! Ha riso! Ha decisamente riso!

    Ha riso di quanto sei idiota con quelle carte. O di quanto miss Batsu ci spaccherà il culo.

    Miss Batsu! E' un piacere conoscerla! Atem Ishtar, novizio!

    [...]

    Bhè per quanto siate tre casi disperati il mio compito è di insegnarvi come ci si comporti in questo sacro Tempio. Sono 45 anni che presto servizio qui dentro, e nessuno è mai cresciuto storto sotto la mia guida. Nessuno. Se non vi comporterete come dico, il fianco del mio bastone sarà la cosa che dovrete temere di meno. Intesi? Ora seguitemi...

    Si, Miss Batsu!

    Yami ascoltò attentamente quanto diceva Miss Batsu, mentre Atem si immaginava strategie per il suo gioco di carte.

    Che palle queste regole

    Sta zitto che finalmente con un po' di disciplina ti si rimette in riga! Altro che carte, dadi e stronzate varie!

    Questa è la sala della Convivialità. Qui i Guardiani si riuniscono per i tre pasti principali del giorno. Ogni giorno voi servirete in questa sala, così come stanno facendo i Novizi che hanno passato la priva fase del loro addestramento.

    Giustamente siamo l'ultima ruota del carro... fece giustamente notare Yami.

    Mhh, sembra che ci sia un qualche codice misterioso di comunicazione. Questo è pane per i miei denti! E' come una sfida della settimana enigmistica!

    Sei senza speranza. Ok, pensaci tu allora

    Mi aspetto da voi che il servizio sia rapido e scattante. Se non lo sarete dedurrò che questa vita non fa per voi e consiglierò Gaho di cacciarvi e trovare elementi migliori. Il vostro turno inizia fra 5 minuti.

    Oppure potrei farti fallire la prova e tornare a casa

    Certo, e il tuo spirito competitivo dove lo mettiamo? Sei sicuro che potresti sopportare che tutti ti vedano come un idiota incapace di fare da sguattero?

    TI odio. Però hai ragione.

    Nessuno è in grado di costringerti a fare quello che non vuoi come te stesso.


    Iniziarono portando fuori i piatti, pesanti ed incandescenti, ai tavoli da servire e, mentre lo facevano (cercando di non sbagliare tavolo) lo sguardo rapido di Atem guizzava per comprendere a cosa corrispondesse ogni comando. Fortunatamente c'erano anche altri novizi quindi ogni due giri, circa, imparavano un comando seguendo il comportamento degli altri novizi ed imitandoli. Non c'era alcuna tregua ed Atem era sicuro che molti si stessero ingozzando di zuppa solo per divertirsi alle loro spalle.

    Uff, certo che sono pesanti questi piatti

    Un po' di allenamento vecchio stile è quello che ci vuole per te. Non c'è nulla di meglio che un po' di lavoro fisico

    Si ma che serve ad un marionettista?

    E io che ne so? Limitati ad eseguire gli ordini!

    Dunque il sopracciglio è "ho finito, porta via i piatti" mentre l'alzata di spalle è "un'altra porzione". Quel gesto strano che è?

    Dovrebbe essere l'acqua. Prova a portargliela.

    Atem si affrettò a portare l'acqua (con in equilibrio sull'altra mano un piatto bollente, ovviamente) ed il guardiano, pur senza dare a capire se Atem avesse agito correttamente, iniziò a bere avidamente.

    A quanto pare ci avevi azzeccato

    Purtroppo, se Atem aveva capito come comprendere i comandi (anche se ci aveva messo un po') Asuka era completamente negato dato che, a causa del peso, continuava a tossire pesantemente e non riusciva ad osservare i comandi e come venivano recepiti.

    Forse dovremmo dargli una mano...

    Assolutamente no. E' lui che ha scelto questa strada, e non ci è permesso aiutarlo a giudicare dagli sguardi dei guardiani. Senza contare che sarebbe solo un grandissimo insulto nei suoi confronti. Deve farcela da solo.

    Se Atem tuttavia aveva dimostrato un buon talento per la comprensione dei comandi, lo stesso non poteva dirsi della sua abilità a portare i piatti dato che sia il peso che il calore erano terrificanti e lui non era poi così allenato.

    Spesso doveva fare ben due viaggi per riuscire a servire un tavolo, con ovvia irritazione dei commensali che, seppur senza parlare, riuscivano a farsi comprendere.

    Alla fine il servizio finì, con un Atem stremato appoggiato al suolo ed Asuka decisamente distrutto. Come si confaceva a dei "novizi" venne dato loro il fondo della pentola di zuppa. Poi, ovviamente, avrebbero dovuto contribuire a lavare i piatti.

    Per contrasto al calore bollente dei piatti enormi i ragazzi dovevano lavare le stoviglie con acqua gelata, recuperata da un'apposita sorgente interna al tempio e senza sapone.

    Olio di gomito, novizi. Olio di gomito. Sfregate, sfregate, sfregate! Le voglio lustre, lustre ho detto!

    Si, Miss Batsu!

    Soltanto quando le ciotole furono completamente lustre, soltanto allora Miss Batsu diede loro il permesso di usare del sapone per finire di passarle.

    Poco, mi raccomando, che il sapone costa!

    Al termine del servizio, che venne reputato a malapena sufficiente, Miss Batsu avrebbe condotto i ragazzi all'interno di un aula. Sembrava come quelle dove studiavano gli studenti dell'accademia. Ma la cosa che più preoccupava Atem era il fatto che, a causa del sudore e del calore, i propri bellissimi capelli fossero smorti e gli si fossero accasciati sul capo (anche se, ovviamente, non l'avrebbe mai detto con Miss Batsu presente).

    Ed ora inizieremo la prima delle molte lezioni che vi attendono. Se dovete diventare dei guardiani dovete conoscere la loro storia! Immagino che tutti voi sappiate dei guardiani del tempio, no? E che siamo tutti membri del prestigioso clan dei marionettisti, vero?

    Tutti annuirono.

    Bene. Iniziamo allora con la storia dei marionettisti e dei guardiani. Per prima cosa, chi sa chi è questo signore?

    Miss Batsu fece notare loro un ritratto appeso in cima all'aula, quasi come se fosse il maestro di un dojo. Atem non sapeva la risposta ma, forse, Shunsui lo avrebbe riconosciuto.

    In ogni caso Miss Batsu avrebbe loro rivelato che si trattava di Chikamatsu Monzaemon.

    Il creatore della tecnica del marionettismo. Non si hanno racconti certi, ma pare che egli abbia creato le marionette a scopo di intrattenimento e che solo successivamente le abbia adattate ad uso militare creando quindi la tecnica del marionettismo. Oltre ad essere il creatore della tecnica egli è anche l'ideatore del primo stile di marionettismo. Le "Shiro Higi", tecniche bianche. Le tecniche bianche si specializzano nell'uso di più marionette che, combinandosi tra loro od utilizzando altre marionette come armi, possono creare combinazioni letali. La famiglia Chikamatsu è una delle tre grandi famiglie del clan, ma su questo concetto ci torneremo in seguito.

    Avrebbe poi colpito col bastone il secondo ritratto.

    Qualcuno lo riconosce?

    Atem alzò la mano

    Oh, giocatore di carte, sentiamo un po'.

    E'... è Shamon, il secondo Kazekage.

    Oh bene, vedo che le scuole del villaggio ancora non si sono vergognate di insegnare chi siano i kage del passato. Ebbene si, questo è Shamon, il secondo Kazekage e creatore e fondatore dei guardiani del tempio. Su questo punto ci torneremo più tardi, per ora ricordate che Shamon è l'ideatore delle "Kuro Higi", tecniche nere basate sulla furtività, sul camuffamento, sul mimetismo e sull'assassinio silenzioso. Anche sulla cattura, specialmente incorporando alcuni concetti delle precedenti "Shiro Higi". Shamon è stato anche il fondatore della seconda grande famiglia di marionettisti, la famiglia Musashi, alla quale tutti i guardiani giurano fedeltà. Anche se in misura minore rispetto al giuramento ben più sacro di proteggere questo tempio. Ed ora... il terzo ritratto.

    Puntò di nuovo il bastone, sulla foto di un giovane uomo dai capelli rossi

    Allora?

    Mi pare assomigli un po' a Shunsui

    No! No! No! Forza, chi altro?

    Se Shunsui non avesse preso la parola immediatamente ci avrebbe pensato il terzo membro del trio a rispondere

    A-Akasuna coff coff Akasuna no Sasori disse con un filo tremante di voce

    Già. Sasori Akasuna. Colui che portò il nostro clan alle vette più alte e agli abissi più bassi. Sasori Akasuna è il fondatore della terza grande famiglia, la famiglia Akasuna, che è riuscita a mantenere il loro status nonostante l'infamia del loro fondatore. La storia di Sasori sarà il fulcro di una delle prossime lezioni, per ora vi basti sapere che il nostro ultimo capoclan era Agashi Akasuna e che alla sua morte gli è succeduto come capo della famiglia, ma non del clan! Sia chiaro! Solo come capo della famiglia Akasuna, il figlio Shu. Sasori, come gli altri membri delle tre grandi famiglie, ha ideato un terzo tipo di tecniche. Le "Aka Higi", tecniche rosse. Chiamate così per il loro alto potenziale distruttivo, tale da macchiare rossa la sabbia con il sangue dei propri nemici. Teniamo il suo ritratto sia per ricordare Sasori per i suoi successi nella tecnica del marionettismo, sia per ricordarci del suo tradimento che ancora macchia il nostro clan.

    Avrebbe lasciato qualche istante ai tre studenti per prendere appunti, prima di proseguire.

    Parliamo quindi della storia delle tre grandi famiglie. Ogniqualvolta un membro del clan fa delle scoperte molto innovative, talmente innovative e a 360° da rivoluzionare completamente il modo di concepire il marionettismo, le sue tecniche prendono il nome di un colore ed egli diviene il fondatore di una "grande famiglia" all'interno del clan. Generalmente questo processo richiede del tempo, in base all'originalità e alla innovazione delle tecniche. Ogni generazione qualcuno cerca di fondare una nuova grande famiglia, ma nessuno ci è mai riuscito dai tempi di Sasori. Ogni grande famiglia è custode delle tecniche segrete del fondatore e le tramanda di generazione in generazione. Infatti, come avviene per gli altri clan di Shinobi, nelle tre famiglie l'insegnamento del marionettismo è ereditario.

    Questo non toglie che voi possiate insegnare il marionettismo ai vostri figli, in futuro, ma al contrario dei membri delle tre famiglie non saranno riconosciuti come tali finché non verranno sottoposti al giudizio del clan. Generalmente il capoclan viene scelto tra le tre grandi famiglie, ma è più una consuetudine che una regola, ed è stata più volte ignorata in passato quando era palese la superiorità di qualcuno. Come nel caso di Kankurou, che divenne capoclan dei marionettisti nonostante fosse originario del clan Kurogane. Qualche membro di quel clan ancora apprende la tecnica del marionettismo, data la rarità della loro kekkei genkai.

    In un certo senso Kankurou ha contribuito a portare la pace tra i Kurogane ed i marionettisti, dopo l'increscioso incidente del terzo Kazekage.

    Ricordatevi sempre che c'è una differenza fondamentale tra "marionettista" e "membro del clan dei marionettisti". Il primo è un termine che riguarda chiunque utilizzi la tecnica del marionettismo mentre la seconda riguarda solo ed esclusivamente coloro che sono stati sottoposti al giudizio del clan e ritenuti degni. Inutile dire che i semplici "marionettisti" sono mal visti dal nostro clan e spesso vengono sterminati, anche perché molti sono dei nukenin del villaggio.


    Ancora una volta una piccola pausa giusto il minimo necessario per consentire ai tre di prendere appunti.

    Ed ora parleremo della storia dei guardiani del tempio, strettamente legata a quella della famiglia Musashi. Shamon, il fondatore della famiglia, fu infatti il creatore dei guardiani del tempio. Come secondo kazekage Shamon studiò profondamente i Jinchuriki, in particolar modo il monocoda Shukaku che era rinchiuso in questo tempio. Per fargli da guardia decise di impiegare numerosi shinobi, tutti suoi allievi, e furono questi allievi ad essere i primi guardiani del tempio. Essendo allievi del secondo Kazekage erano tutti marionettisti e, anche se non è necessario che i guardiani siano marionettisti, questa è una tradizione rimasta inviolata da allora. Fareste bene a ricordarvene.

    Ogni sei mesi, come ben sapete, vengono scelti dei giovani come novizi che seguiranno un durissimo addestramento per divenire guardiani del tempio e, di conseguenza, marionettisti. Come vi ho detto prima esiste una differenza fra semplice marionettista e membro del clan ma voi non dovete preoccuparvene. L'addestramento dei guardiani è sufficientemente duro da essere ben più selettivo di quello del clan. Se vi insegniamo noi sarete considerati membri del clan dei marionettisti a tutti gli effetti.

    Chiunque può diventare un guardiano del tempio e chiunque può diventare un marionettista. Anche se veniste rifiutati come guardiani potreste sempre trovare qualcun'altro che possa insegnarvi il marionettismo e divenire un membro del clan sottoponendovi al loro giudizio. Ciò non toglie che da noi guardiani sareste comunque visti come un fallimento.

    Ed ora basta con la storia. Avete il servizio serale e dopo di nuovo qui.


    Era quasi ora di cena per cui i ragazzi avrebbero dovuto sgobbare nuovamente come animali, prima di tornare nell'aula di Miss Batsu.

    Ed ora un test sulla lezione di oggi!

    Soltanto al termine del test, una infinita serie di domande aperte, Miss Batsu congedò i ragazzi dicendo loro di tornare da soli ai loro alloggi.

    Attenti, attenti... sono quasi le 22:00. Fareste meglio a sbrigarvi.

    Senza una guida, e col coprifuoco che sarebbe terminato a breve i nostri dovevano sbrigarsi se non volevano essere puniti!



    CITAZIONE
    OT

    A parte il pippone storico, sentiti pure libero di proseguire come vuoi (anche di qualche settimana ecc) nel prossimo post.

    Giusto per informativa, molto di quanto scritto è basato sul manga (anche se rielaborato in parte), altro invece è stato riadattato da mie vecchie ruolate marionettistiche o Kuroganesche.
     
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    Servizio ai pasti, pulire, lezioni. Servizio ai pasti, pulire lezioni. In un circolo che pareva infinito, la vita dei tre ninja ben presto sarebbe stata scandita dalle mansioni che venivano loro assegnate. Ben presto Shunsui capì perchè Miss Batzu aveva dubitato del fatto che potessero avere ancora energie da spendere una volta arrivati a sera. La maggior parte delle volte, quando si rientrava in camera, Shunsui era talmente stanco che a malapena riusciva a scambiare due parole con i suoi compagni di stanza. Non solo il lavoro finisco era intenso, ma le lezioni si facevano via via più complesse. Gli argomenti iniziarono anche a diversificarsi. Se all'inizio si era parlato di storia dei marionettisti, poi si era passati a quella del tempio ed alla sua politica alle sue interazioni con gli Anziani. Da qui ci si era mossi a parlare di politica interne ed esterna di Suna. Poteva sembrare paradossale, ma tutti i Guardiani dovevano essere esperti conoscitori di tutto quello che accadeva all'interno del Villaggio tanto quanto al suo esterno, così da poter servire nel loro scopo di protezioni nel migliore dei modi. Nonostante questo, erano pochi i Guardiani che effettivamente si allontanavano per molto tempo dal Tempio, sebbene non fosse proibito. Cosa diversa era per loro Novizi. Qualsiasi richiesta avrebbero fatto per fare due passi fuori dalla struttura sarebbe stata vigorosamente negata. Shunsui stesso subì per tre volte l'ira di Miss Batzu ed il legno del suo bastone quanto chiese di uscire. Per lui non era facile stare rinchiuso in un edificio per giorni e giorni, essendo abituato a viaggiare per il mondo ed a dormire sotto le stelle 7 giorni alla settimana su 7. Nonostante i rifiuti, il Ramingo non si fece piegare, perché troppo forte era la sua determinazione a vedere la fine di quel percorso.

    I giorni diventarono settimane, e le settimane mesi. Un'agenda fitta come la loro per lo meno aveva il lato positivo di far passare il tempo molto rapidamente. Nonostante i turni massacranti e la rigidezza delle regole che dovevano rispettare, Shunsui si rese conto che quell'esperienza lo stava arricchendo come poche nella sua vita. Sebbene nessuno avesse mai parlato esplicitamente di allenamento, la verità era che ogni loro singolo compito metteva sotto pressione il loro fisico tanto quanto la loro mente. Rispetto a quando era entrato, Shunsui si sentiva molto più forte e consapevole di come il mondo funzionasse intorno a lui. Non esattamente la stessa cosa si poteva dire di Asuka. La malattia del ragazzo lo costringeva un notte ogni due o tre giorni a dormire in infermeria, quando i colpi di tosse diventavano incessanti. Nonostante questo, l'impegno del ragazzo era pari a quello dei suoi due compagni e più di una volta, Shunsui si ritrovò ad ammirare la tenacia di quel sedicenne. Shunsui aveva stretto anche i rapporti con Atem. Sebbene tutti e tre potessero essere in competizione, non creare un qualche tipo di legame con le persone con le quali condividi ogni ora del giorno era sostanzialmente impossibile. Dopo qualche settimana, Shunsui aveva capito che il ragazzo era capace di lavorare tanto quanto ogni altro Novizio, per quanto l'inclinazione al cazzeggio di Atem potesse farlo apparire un inetto.

    Una sera, Shunsui stava cercando di prendere sonno nella sua branda con poco successo. Avrebbe voluto uscire solo per prendere un bicchiere d'acqua e fare due passi, ma l'orario era ben oltre quello del coprifuoco. Girandosi sul fianco si ritrovò a fissare la porta ed Atem ed Asuka entrarono nel suo campo visivo. I due ragazzi erano crollati nelle braccia di Morfeo quasi lo stesso istante in cui le loro teste si erano poggiate sul cuscino, ed ora riposavano beati. Osservandoli, Shunsui si costrinse a pensare di aver di fronte degli avversari, ma senza riuscirci. Se fosse stato per lui, tutti e tre avrebbero meritato l'ingresso ai Guardiani, ed era semplicemente ingiusto che le cose funzionassero diversamente. Mentre così pensava, improvvisamente una luce esplose da sotto la porta in un flash. Saltando fuori dal letto per la sorpresa, Shunsui rapidamente svegliò gli altri.Ragazzi credo che qualcosa di strano stia accadendo lì fuori...credo che dovremmo andare a controllare!Vuoi ucire fuori dopo il...coff....il coprifuoco? La punizione se veniamo scoperti è l'espulsione....Al diavolo l'esplulsione! Credo che qualcosa di strano stia accadendo lì fuori! Mmm...Asuka si rinchiuse nei suoi pensieri e non proferì parola. Con uno sguardo esasperato, Shunsui si rivolse ad Atem:Questo non è uno scherzo Atem! Io sento che c'è qualcosa che non quadra! Verrai con me oppure no?
     
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    Post Quarto - Violare il Coprifuoco




    Yami era molto contento della vita da novizio, al contrario di Atem. Trovava la gerarchia e la struttura estremamente utili per lo sviluppo delle loro capacità. Già intuiva che, anche se non fossero diventati dei guardiani, quell'esperienza avrebbe migliorato molto Atem come Shinobi forse evitandogli di dover sempre sopperire alle mancanze del suo compagno.

    Atem era sicuro che nessuno della sua famiglia si sarebbe preoccupato, anzi probabilmente avrebbero visto positivamente sia che Atem fosse stato scelto sia che stesse migliorando come ninja.

    Si era affezionato a Shunsui e ad Asuka e li vedeva più come amici che come avversari (anche se, ovviamente, sarebbe stato lui a vincere anche se avrebbe lasciato il "privilegio" di entrare nei guardiani del tempio ad uno degli altri due), si preoccupava molto per Asuka, sempre più costretto a restare in infermeria mentre Shunsui, nonostante il suo fare taciturno non gli sembrava un cattivo ragazzo. Raramente avevano la forza o il desiderio di parlare ma quelle rare volte Atem gli avrebbe chiesto com'era la vita all'addiaccio.

    Quella sera erano troppo stanchi persino per giocare a carte, nonostante fosse una delle rare sere in cui Asuka dormiva con loro e sembrava meno affetto dalla sua malattia, infatti Atem crollò subito sul cuscino ronfando beatamente.

    Venne scosso da Shunsui, e subito non capì che stava succedendo...

    Ragazzi credo che qualcosa di strano stia accadendo lì fuori...credo che dovremmo andare a controllare!

    Vuoi ucire fuori dopo il...coff....il coprifuoco? La punizione se veniamo scoperti è l'espulsione....

    Yawn... cosa hai visto Shunsui?

    Questo non è uno scherzo Atem! Io sento che c'è qualcosa che non quadra! Verrai con me oppure no?

    Certo che vengo Shunsui disse Yami Dopo di te disse, indicando la porta.

    Yami avrebbe tenuto fede alle sue parole: se Shunsui avesse accettato di uscire per primo lui l'avrebbe seguito a ruota, cercando di capire che stava succedendo.

    Finalmente succede qualcosa di interessante! Dai, dai, dai!



    CITAZIONE
    OT

    Post scarno, chiedo scudo ma non mi veniva in mente nulla ç_ç
     
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    Aprendo la porta della stanza che condividevano, il gruppo di tre apprendisti si ritrovò nella luce calda di una delle torce che illuminavano i corridoi del tempio ed, al contempo, che gettava lunghe ombre sui muri di pietra della costruzione secolare. Il silenzio era completo e non si percepiva nessun rumore, compresa la tosse di Asuka che sembrava essersi dissolta. Il ragazzo aveva la mascella serrata dalla concentrazione - o dalla paura - e si teneva a pochi passi dall'ombra di Shunsui che conduceva il gruppo. Forse, anzi sicuramente, la scelta più saggia a quel punto sarebbe stato tornare indietro, ma Shunsui non era di quell'idea. Ora che avevano fatto il passo che li aveva portati oltre il confine di ciò che era permesso, il Ramingo non vedeva ragioni per non spingersi fino in fondo. Con un gesto, fece segno agli altri due di continuare a muoversi. In fila indiana, Shunsui avrebbe percorso la miriade di passaggi e cunicoli che si dipanavano parallelamente alla Sala principale del Tempio. I mesi che aveva trascorso nella struttura, gli avevano conferito quel minimo di familiarità con quel luogo per non essere completamente all'oscuro di dove si stesse dirigendo. Shunsui seguiva rigorosamente il percorso illuminato dalle torce infuocate eppure, dopo una decina di minuti di perlustrazione, ancora non avevano trovato nulla. Poi all'impressivo, Asuka prese la parola:Ragazzi guardate lì...Seguendo la direzione in cui puntava l'indice destro del ragazzo, lo sguardo dei due ninja si sarebbe spostato verso un corridoio che si apriva su quello in cui stavano transitando. Torce dalla fiamma blu gettavano una luce spettrale e sinistra. Tutti loro sapevano che quel corridoio era a loro rigorosamente vietato. Probabilmente conduceva a qualche cassaforte o reliquiario: comunque qualcosa di estremamente importante. Ma quella non era tutta la storia: il trio era consapevole che tutti i corridoi di quel tipo erano disseminati di trappole che li avrebbero fatti a pezzi al primo passo falso. Guardate...le trappole sono state fatte saltare...Osservando meglio, infatti, Atem e Asuka avrebbero notato come, un po' più a fondo nel corridoio, diverse armi giacevano a terra, ed insieme a loro fili erano stati spezzati ed ingranaggi erano abbandonati al suolo. Non penserai davvero di andare lì dentro, vero Shunsui? Coff... Se scoprono che siamo entrati lì, qualora non ci ammazzino le trappole, lo faranno loro stessi. Questo non solo è proibito...è...coff coff..è eresia!!Disse cercando di mantenerà la voce bassa. Asuka aveva il volto tirato e stava sudando vistosamente, ma non riuscì a dire qualcos'altro che Shunsui lo interruppe prendendolo per un braccio.Ma non capisci cosa sta succedendo? Qualcuno non solo è riuscito ad infiltrarsi nel Tempio non visto, ma si sta dirigendo verso i nostri segreti più grandi! Noi dobbiamo fermarlo! Altrimenti che Guardiani potremmo mai diventare? Vedendo il volto scettico del ragazzo, Shunsui continuò:Asuka, ora vai dritto da Gaho ed informalo di quello che sta accadendo. Io e Atem cercheremo di rallentarlo. Atem te la senti? Ok Shunsui...ma non vi fate ammazzare... Detto questo il ragazzo dai capelli dorati sparì dalla vista degli altri due compagni. Shunsui guardò Atem negli occhi prima di fare un cenno con il capo. Per loro non rimaneva che avanzare.

    [...]



    Seguendo il percorso tracciato dalle torce dalla strana colorazione turchese e la scia di trappole e armamenti abilmente disinnescati, i due ragazzi di Suna si ritrovarono a pochi passi da una porta aperta. Cercando di non pensare a quale mostro disumano potesse essersi infiltrato fino a quel punto nella struttura più sicura del Villaggio, Shunsui si affacciò allo spigolo della porta, seguito da Atem. Nella luce di torce color porpora, una figura ammantata di nero dava loro le spalle. La persona sembrava leggermente chinata su un piedistallo al centro della stanza, contemplando qualcosa. Bisognava agire. Ed in fretta. Senza parlare, Shunsui fece con due dita il segno ad Atem che avrebbero attaccato all'unisono. Purtroppo loro potevano solo cercare di conquistare un po' di tempo, ma difficilmente avrebbe potuto fare di più. Le stesse due dita che aveva usato per comunicare l'attacco, Shunsui se le portò alla bocca, in un gesto che Atem aveva sicuramente visto fare ai Guardiani quando ricevevano notizia che un loro confratello era morto. Quello era un gesto di addio.
     
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    All'ombra del tempio

    Post Quinto - Attacco Combinato




    Il silenzio, quella era la caratteristica che accomunava maggiormente tutti i guardiani del tempio. Persino parlare veniva quasi ritenuto un sacrilegio in quel luogo, motivo per cui spesso i guardiani utilizzavano un comune linguaggio di segni. Si diceva che fosse stato sviluppato in tempi passati, per comunicare in guerra senza rivelare la propria posizione al nemico, altri guardiani invece dicevano che si trattava di segnali di allenamento tra marionettisti novizi, per allenare le mani in vista del controllo delle marionette.

    Ad Atem importava poco dei motivi che si celavano dietro a quel linguaggio ma sapeva che sia lui che gli altri due ragazzi avevano appreso quelle preziose lezioni e potevano quindi comunicare e muoversi senza emettere un suono. Persino la tosse di Asuka era scomparsa, segno che anche lui aveva compreso l'enorme importanza di quel momento.

    Fu proprio lui, il più malaticcio di noi tre, a rivelarci una cosa che non ci saremmo aspettati. Le trappole del tempio, lungo un corridoio, erano tutte scattate ma non era quella la prima cosa che aveva attirato lo sguardo dell'Ishtar.

    Erano le fiamme blu che brillavano nel corridoio. Un colore che significava una cosa sola: noi novizi non eravamo i benvenuti in quel luogo.

    Tuttavia, almeno per ora, eravamo i soli che potevano capirci qualcosa. Se le trappole erano saltate sicuramente si trattava di un qualche intruso. Per cui, pensai, meglio che entriamo noi che lasciare libero un intruso, no?

    Shunsui era della mia stessa opinione: non era più una questione di regole, ma di fare la cosa più giusta.

    Si Shunsui, andiamo. Ma non fare rumore. Dobbiamo sfruttare l'effetto sorpresa... replicò il ragazzo sussurrando.

    Non appena vedemmo la figura ammantata di nero io e Shunsui pensammo la stessa cosa. Yami ricambiò il gesto del mio compagno novizio. Se uno di noi non ce l'avesse fatta sarebbe morto come un vero guardiano.

    La parte oscura di Atem fece un altro paio di gesti, indicando a Shunsui di attaccare dalla parte sinistra del nemico, mentre lui sarebbe andato a destra. In questo modo non si sarebbero ostacolati a vicenda.

    Cercando di essere il più possibile furtivo Atem avrebbe aggirato l'intruso, portandosi si dietro di lui ma sulla destra. [Slot Azione I, movimento furtivo] Giunto ad un paio di metri di distanza da lui avrebbe seguito un salto, cercando di afferrarlo al collo. [Slot Azione II. Presa. Velocità 150, consumo 1/2 basso]

    Non si trattava certo di una superba arte ninja, ma sperava di bloccarlo anche sfruttando il proprio peso così che Shunsui potesse dargli il colpo di grazia. Se Yami fosse riuscito ad aggrappare il nemico infatti, avrebbe stretto la presa cercando di avvolgere le braccia attorno al collo dell'intruso, per eventualmente bloccargli le vie respiratorie e l'afflusso di sangue al cervello. [Slot Azione III. Presa. Forza 150, consumo 1/2 basso.]


    CITAZIONE
    OT

    Consumi del turno: 1/2 basso o Basso, impasti.
     
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    Intendendo il suggerimento di Atem, Shunsui si apprestò ad attaccare l'intruso sul lato sinistro. I due non avevano un reale piano di attacco, non avevano nemmeno i mezzi per sferrare un'offensiva degna di questo nome. Shunsui, arrivando sul luogo, era riuscito solo a raccogliere da terra un paio di kunai che erano stati rilasciati da una trappola disattivata: una magra consolazione.Su forza...questa non è la fine! Scattò insieme ad Atem. I due aspiranti guardiani macinarono i pochi metri che li dividevano dall'uomo in un battito di ciglia. Arrivati vicino, Atem spiccò un salto puntando alla testa dell'incappucciato. Shunsui notò l'azione ma si concentrò su quello che doveva fare. Impugnando le piccole armi una per mano, il genin diede fondo a tutte le sue capacità per riuscire a colpire l'avversario. Il chakra scorse copioso nelle sue braccia, superando i limiti che il suo corpo poteva sostenere: una quantità medioalta di chakra si riversò equamente tra gli arti donandogli più forza e velocità, sebbene fu accompagnato da un dolore lancinante che gli percorse gli arti superiori. Shunsui tentò l'unico attacco che potesse essere letale da quella posizione: cercò di conficcare i kunai nei reni dell'intruso. Tuttavia, a pochi centimetri dal corpo di quello, una barriera invisibile - ragionevolmente costituita di vento - si frappose tra le sue armi ed il suo obiettivo. La stessa barriera bloccò Atem a mezz'aria, vanificando entrambi gli attacchi.

    Una frazione di secondi dopo, la barriera si espanse con violenza verso l'esterno, mandando Shunsui letteralmente per aria. La spinta fu sufficientemente forte da fargli fare un volo di oltre cinque metri, fino a sbattere contro il muro della sala con la propria schiena. Lo schianto non fu indolore. Con la vista appannata dallo scontro, mentre pallini neri gli offuscavano la visuale, il Girovago vide l'uomo voltarsi leggermente, mostrando il profilo di un uomo dal naso aquilino. Shunsui non lo riconobbe, ma gli occhi dell'uomo lasciavano intendere le sue emozioni. Patetico... disse l'intruso con sufficienza, mentre con un gesto distratto della mano destra generò due costrutti di vento dalla forma di lance, che vennero scagliati immediatamente contro Shunsui ed Atem. I colpi furono così veloci che fu difficile seguirli. Shunsui di istinto cercò di alzare le braccia, ma lo sforzo di prima le aveva letteralmente paralizzate. Con gli occhi aperti nello stupore e nel terrore, il genin della Sabbia vide la sua fine arrivare e fu troppo da tollerare. Chiuse le palpebre ed aspettò la sua fine.

    Ma quella non arrivò mai. Un clangore metallico sopraggiunse di lì a pochi secondi ed entrambi i proiettili non raggiunsero le loro destinazioni. Aprendo gli occhi, Shunsui osservò una scena surreale. Davanti a lui, la vecchia Miss Batsu reggeva tra le mani due lunghe katane con le quali aveva bloccato il proiettile di vento.Miss Batsu.... incominciò a dire nell'incredulità Shunsui quando si accorse di qualcosa di strano nel volto della donna. Al posto della pelle rugosa e gli occhi appannati, una maschera lignea perfettamente levigata giaceva sotto il tipico cesto di capelli cespuglioso della donna.Una marionetta..? Voltandosi verso Atem, si accorse che anche di fronte a lui una figura aveva bloccato il proiettili di vento. La sagoma del biondo e malaticcio compagno di stanza era proprio lì in piedi, ma anche i suoi lineamenti erano cambiati in quelli di una bambola.Oh mio Dio e se fossero sempre state marionette...?Il pensiero lo colse così all'improvviso che quasi le gambe non lo sorressero. Poi una voce si sentì alle loro spalle, dove la porta della stanza si trovava:Portateli fuori dalla stanza. l'imperiosa voce di Gaho risuonò in quel luogo, portando speranza nel cuore degli aspiranti guardiani. Dalle spalle, braccia di sconosciuti li presero di peso e li portarono fuori da quel luogo. Mentre i due ragazzi venivano allontanati dal luogo di scontro, i due avrebbero visto altri guardiani entrare nella stanza, mentre le marionette di Gaho partivano in prima linea all'attacco contro l'intruso.

    [...]



    I successivi giorni non furono facili per Atem e Shunsui. Nonostante la notizia che l'attacco fosse stato scongiurato dai guardiani fosse positiva, i due novizi erano stati reclusi in stanze separate fin dal momento in cui erano stati portati via dal luogo del misfatto. La punizione per aver disubbidito all'ordine dei loro superiori per ora comprendeva solo la reclusione, ma Gaho non si era ancora mostrato a loro di persona con un verdetto ufficiale. La mente di Shunsui immaginava quanto le cose si potessero mettere male per loro: l'espulsione poteva non essere la pena più grande in cui potevano incorrere.In realtà essere entrati in una di quelle sale senza permesso potrebbe condannarci a morte direttamente... Più ci pensava e più si sentiva male, ma non poteva cambiare il passato. L'unica cosa che poteva fare era attendere e dannarsi per la sua stupidità. Dopo dieci giorni di reclusione, Gaho li fece chiamare nella sala principale dove erano riuniti, con stupore dei novizi, tutti i guardiani che al momento alloggiavano nel Tempio. Questi erano in piedi tutti intorno al cerchio luminoso della sala centrale, disposti così che nessuno venisse colpito dalla luce diretta. L'unico al centro era Gaho che li stava aspettando. Quando lo ebbero raggiunto, l'uomo non perse tempo:Ci troviamo oggi qui per una questione di straordinaria gravità. I novizi di fronte a me hanno tradito la fiducia dei guardiani, ignorando gli ordini diretti e le regole di questo sacro Tempio. La pena per un tale crimine è l'espulsione dall'Ordine, l'amputazione del braccio destro e la reclusione per 10 anni nel carcere del Villaggio. Il suo sguardo gelido passò da un novizio all'altro. Shunsui non riusciva a muoversi, incapace di pensare come tutto quello stesse succedendo proprio a lui.Tuttavia, l'Ordine prende atto che una tale infrazione è stata commessa in circostanze particolari, mentre i due novizi hanno cercato di difendere questo Tempio, i suoi ospiti ed il suo contenuto. Così facendo hanno messo in gioco le loro stesse vite e dimostrato un coraggio pari a qualsiasi guardiano qui presente. Pertanto, nonostante la stupidità delle loro azioni, questo consiglio ha deciso che Shunsui Abara e Atem Ishtar sono esentati dall'incorrere nella sanzione prevista. Inoltre ricevono i ringraziamenti ufficiali da parte di quest'Ordine per l'ottimo lavoro svolto. L'ordine, qualora i qui presenti novizi portino a termine con successo il loro percorso di formazione, decreta inoltre che Atem e Shunsui verranno innalzati al rango di guardiani a tutti gli effetti. Congratulazioni. Per un attimo Shunsui non capì esattamente quello che era successo, ma venne travolto da una serie persone che iniziarono a fargli i complimenti ed a dargli pacche sulle spalle. Guardandosi di lato, vide che Atem stava subendo lo stesso trattamento. Incredulo, per circa cinque minuti non riuscì a proferire parola, mentre si limitava a sorridere a tutte quelle facce che lo elogiavano. Quando fu in grado di usare nuovamente la lingua, la maggior parte dei guardiani si era dileguata e lui si ritrovò con Atem. Ancora intontito gli chiese:E' davvero successo quello che è successo...o mi sono sognato tutto?ma il fatto di avere entrambe le braccia era un indizio sufficiente. Davvero era riuscito vivo da quella situazione. Davvero sarebbe diventato Guardiano del Tempio di Suna. Davvero avrebbe appreso l'arte del Marionettismo.
     
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    Post Sesto - Ad un passo dalla morte




    L'assalto non andò a buon fine. Atem venne bloccato da una misteriosa forza invisibile che lo avrebbe scagliato a qualche metro di distanza. La forza tuttavia era tale da causargli gravi ferite al busto, probabilmente si era rotto anche una costola. Aveva colpito anche la testa, e faticava a restare lucido. Si rese a malapena conto dell'apparizione delle due marionette e dell'assalto che lo avrebbe ucciso, se non fosse stato per la "marionetta Asuka".

    Al contrario di Shunsui cadde a terra svenuto. La potenza dell'aggressore era troppo forte per lui.

    [...]


    Si svegliò, e la prima cosa che notò fu una luce, diretta sul suo volto. La seconda fu invece una faccia conosciuta, questa volta scoperta dalle bende che normalmente ne ricoprivano il viso.

    Finalmente ti sei svegliato, Novizio.

    K-Kazue?

    Ti ricordi il mio nome, vuol dire che le tue funzioni cerebrali stanno migliorando

    Che è successo? provò ad alzarsi ma venne interrotto da una potentissima fitta di dolore al fianco sinistro.

    Ehi, fermo li novizio. Ti sei rotto una costola, che ti ha perforato un polmone. Ci abbiamo messo un po' a recuperarti, ma alla fine tornerai meglio di prima. Sai, hai passato ben 7 giorni qui in infermeria. Temevamo non ce la facessi. Ma dato che ti sei svegliato, vado a riscuotere le mie vincite. Ah ah ah.

    Felice che almeno tu ci abbia ricavato qualcosa da questa storia, Kazue.

    Atem avrebbe ripreso a dormire, desiderando soltanto di riposare. I tre giorni successivi furono abbastanza duri, passati nella noia più totale mentre beveva zuppa (a fatica, e spesso era proprio Kazue a costringerlo a nutrirsi) e prendeva medicine, aspettando che le ferite guarissero.

    Alla fine poteva passeggiare un po' e venne portato nella stanza principale, al fianco di Shunsui. Sapeva bene che non era il momento di parlare.

    Ascoltò con attenzione Gaho, temendo la punizione che potevano infliggergli.

    Rilassati... se avessero voluto ucciderci non ci avrebbero curato no?

    Dici?

    Fortunatamente fu Yami ad avere ragione, mentre Gaho non solo li esentava dalla punizione ma li premiava per il loro coraggio! Atem quasi non ci credeva, lui che quasi non voleva neanche entrare a far parte dei guardiani, ora era riconosciuto e rispettato da loro!

    Beh, quasi.

    E' davvero successo quello che è successo...o mi sono sognato tutto?

    Per tutta risposta Atem lo avrebbe pizzicato sulla guancia

    A giudicare dalla tua reazione... direi che è tutto reale. C'è però una domanda che mi ronza nella testa... chi era quell'intruso e cosa voleva?

    Una domanda alla quale sicuramente i guardiani avrebbero trovato risposta, prima o poi.
     
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