Uno scontro atteso

Il genin della Foglia, accecato dall'ira, aveva sottovalutato le risorse dell'amico. Il suo pugno sinistro, deviato verso l'altro senza danni grazie al sapiente uso del parabraccia, aveva finito la sua corsa di fianco al viso di Shunsui, provocandogli un taglietto modesto. La lama del tirapugni destro invece aveva sì lacerato la carne all'altezza del quadricipite, ma anche in questo caso senza grande effetto. Il sunese, che con il suo scatto in avanti aveva vanificato la strategia del ragazzo, tentò immediatamente di contrattaccare con la wakizashi mirando alla gamba del foglioso, ma, proprio l'aver ridotto così tanto lo spazio gli impedì di farlo a pieno. I loro corpi distavano meno di dieci centimetri così che potè effettuare il suo affondo solamente sfruttando un modesto movimento della spalla. La punta della lama non si conficcò nella carne, ma scivolò lateralmente provocando un taglio lungo, ma poco profondo [Ferita]. Quella volta gli era andata bene, ma avrebbe dovuto prestare più attenzione. Nuovamente, il sunese gli sgusciò tra le mani spostandosi lateralmente, per poi rifugiarsi di nuovo tra gli alberi. Deciso a non lasciarselo scappare di nuovo, stava per muoversi per inseguirlo, quando la sua attenzione fu attratta da un punto alla sua destra. Il rumore di passi proveniva da una delle catapecchie sul margine della radura. Il suo cervello fece un collegamento semplice: in qualche modo il suo avversario era riuscito a superare inosservato gli spazi allo scoperto tra un albero e l'altro e a raggiungere in pochi istanti quella posizione. Non poteva escludere che si trattasse di un tecnica di spostamento accelerato simile alla sua in fin dei conti. Maledetto Shunsui, affrontami da uomo! Quella frase ovviamente non aveva senso nel mondo degli shinobi, dove l'inganno e la segretezza la facevano da padroni, non di meno al Kinryu sarebbe andato molto più a genio un puro scontro di potenza. Senza perdere tempo si diresse nella direzione verso cui era attratto [Slot gratuito]Scatto Migliorato [2]
Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri.
[Slot Azione I]. Durante il tragitto il ninja di Konoha si sentiva particolarmente debole, come se stesse combattendo da molte ore, ma non vi diede troppo peso: avrebbe stretto i denti, come sempre [Avvelenamento]. Arrivato davanti alla capanna spinse la porta con decisione, scrutandone l'interno verso cui era richiamato in modo irresistibile, quindi varcò la soglia tenendo la guardia ben alta. Si trattava di un unico ambiente, spoglio e piuttosto sporco. Diversi uccelli e piccoli roditori dovevano averne fatto la loro tana nel tempo, visto il gran numero di escrementi. Diverse foglie si erano invece accumulate davanti ad una grande finestra nella parete opposta. In realtà non rimanevano più né gli infissi, né tanto meno i vetri: si trattava di una semplice apertura nel muro, grande a sufficenza perché una persona non troppo rubusta vi passasse. Una cosa era sicura: lì dentro Shunsui non c'era. Doveva trattarsi di un altro inganno, ma Shin non capiva quale. Due piccoli tonfi attutiti lo misero sull'attenti. Maledizione, è una trappola! La malia che lo teneva segregato lì dentro si spezzò nell'istante in cui percepì il pericolo. Doveva levarsi immediatamente da lì. Con un balzo in avanti si gettò braccia in avanti dalla finestra di fronte a lui, concentrando una buona quantità di chakra nelle gambe; nello stesso momento la parete di legno alle sue spalle andava in frantumi, squarciata da un'esplosione. Rotolò sull'erba, ricoperto di piccole schegge lignee e polvere, ma intero [Slot Difesa I] [Impasto]. Il raggio dell'esplosione non lo aveva raggiunto fortunatamente perché si trovava nel centro della stanza e la parete su cui si trovava l'apertura lo aveva schermato dai detriti più pericolosi. A carponi si allontanò un poco, prima di ritrovare la posizione eretta dietro all'albero più vicino. Nel frattempo la capanna, devastata dalle fiamme, crollava su se stessa a pochi passi da lui. Era un miracolo che ne fosse uscito praticamente illeso, un solo secondo di troppo gli sarebbe costato caro. Di sicuro Shunsui si stava godendo lo spettacolo da qualche parte lì intorno. Anzi, probabilmente era tutta una finta e non si era mosso dal punto dove era sparito. Per l'ennesima volta, Shin si sentì preso in giro. Il genin aveva raggiunto il punto in cui il furore della rabbia cede spazio ad un freddo intento omicida. Non era più un gioco, non lo era mai stato. A mente perfettamente lucida, decise di non dargli più corda. Senza esitare si spostò verso l'albero successivo, cercando di rimanere fuori dalla vista del suo nemico [Slot Azione I]. Da lì si allontanò ulteriormente dal suo avversario, terminando la corsa dietro un albero a pochi passi dal sentiero [Slot Azione II]Azione Rapida [1]
Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.. Espirò lentamente. La sua strategia era avvicinarsi rapidamente al suo nemico per poi cercare di sconfiggerlo in un combattimento corpo a corpo, ma Shunsui stava facendo di tutto per impedirglielo. Tolse i tirapugni, riponendoli nelle apposite tasche, quindi si spolverò con decisione la maglia ricoperta di polvere e frammenti del capanno. Se avesse avuto il vizio del fumo probabilmente in quel momento si sarebbe acceso una sigaretta. Bene, e che allora venga lui a cercarmi! Avrebbe atteso, nascosto, che il sunese facesse la sua mossa. Non appena avesse intravisto un'apertura vi si sarebbe infilato, colpendolo con tutta la sua ira. Ed allora gli sarebbe passata la voglia di tentare di farlo saltare in aria.