Il casinò

Free Waket-Hoshi-Historia

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    e allora balliamo
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    Shin volgeva gli occhi dalla ragazza al jonin, e poi viceversa. Il dialogo a cui stava assistendo aveva del surreale. Massaggiandosi lo spazio tra gli occhi con pollice ed indice non potè fare a meno di mormorare a bassa voce. Mi sta venendo mal di testa... Hebiko aveva tentato di sottomettere psicologicamente l'uomo, e il genin della Foglia non aveva nessun dubbio che più di una volta la sua tattica funzionasse, ma il sunese evidentemente era completamente insensibile a tali argomentazioni. A sua volta il Chikuma aveva deciso di spiegare la sua versione della faccenda. Shin lo fissava poco convinto con un sopracciglio appena alzato, ma quando gli passò una delle fisches incriminate dovette constatare che qualcosa di vero nelle sue parole sembrava esserci. Rigirando il gettone tra le dita, il ragazzo ragionò velocemente. In ogni caso aveva già deciso che lo avrebbe assecondato, per poi consegnarlo alle autorità, sperando che nel frattempo il Nara fosse riuscito a contattarle, quindi a lui non cambiava assolutamente nulla. Se avesse detto il vero il jonin non avrebbe avuto problemi, e lui neppure, anzi correva addirittura il rischio di essere segnalato per un encomio. In caso contrario, avrebbe semplicemente scaricato tutta la responsabilità sul presunto superiore. Fece volare in aria la fisch con il pollice per poi riafferrarla al volo. Voglio crederti, Hoshikuzu-san. Qual'è il piano? Non poteva certo pretendere che due ninja alle prime armi riuscisserò in un compito che si era rivelato arduo per lo stesso jonin, ma Shin credeva che se veramente aveva progettato tutto quel trambusto per allontanare le guardie, allora doveva aver qualcos'altro in serbo.
    Mentre attendeva risposta si voltò un secondo verso la sua compagna di sventura, nonché ladruncola. L'espressione omicida che vide nei suoi occhi non era per nulla rassicurante. Doveva fare qualcosa prima che quella stupida facesse qualcos'altro di... stupido, appunto, come aggredire il jonin ad esempio. Si portò rapido di fianco alla ragazza, chiedendo al sunese di scusarli un secondo. Spingendola senza tanti complimenti dall'altra parte del tetto, a diversi metri di distanza, cercò di farla ragionare. Senti, lo so che la situazione non è delle più rosee, ma ormai non possiamo più tirarci indietro. Più vicini stiamo a lui... indicò con il pollice nella direzione del Chikuma ..più sono alte le nostre possibilità di cavarcela incolumi. Quella era una mezza verità purtroppo, infatti sarebbero stati proprio nel centro dell'azione, ma almeno potevano contare sulla sua -supposta- forza. Shin osservò la reazione della giovane alle sue parole. Doveva rincarare la dose, per piegare le sue ultime resistenze. Abbassando ulteriormente la voce, proseguì con la sua opera di convincimento. Ricordati che è un jonin, ed uno di quelli forti anche. Non aveva la minima idea se corrispondesse al vero, ma bluffò sperando che neppure lei ce l'avesse. Nella migliore delle ipotesi se ti opponi farà in modo di accusarti di complicità con quei criminali. E, purtroppo, non credo che la tua parola valga quanto la sua. In quel momento Shin decise di calare l'asso. Nella peggiore beh...Lasciò un paio di secondi la frase in sospeso per aumentare l'ansia della giovane, poi avvicinandosi al suo orecchio le mormorò le ultime parole. ...potrebbe semplicemente farti fuori, e non credo che potrai fare nulla per impedirglielo. A quel punto si sarebbe allontanato da lei, tornando a passi lenti verso il jonin. Personalmente mi stai simpatica, Hebiko, perché sembri una persona sveglia. Spero di non sbagliarmi.
    Si sarebbe quindi fermato al fianco del rosso, iniziando a chiedere informazioni. Sulla conformazione della struttura, sulle guardie, sui sistemi di difesa e soprattutto su dove avrebbero dovuto recarsi per trovare le prove di cui avevano bisogno. Aveva insomma iniziato a ragionare da shinobi in missione, mettendo da parte ogni insicurezza o titubanza. Giunti a quel punto, avrebbero dovuto fare le cose per bene. Se alla fine l'otese si fosse aggiunta a loro, le avrebbe rivolto un sorriso lievemente incrinato dall'ansia per la loro sorte. Ormai siamo in ballo, quindi balliamo!


    Edited by Historia - 4/7/2016, 22:23
     
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    Complici a sorpresa

    VI - Alleanze provvisorie



    Nel sentire lo sbadiglio del jonin, Vipera gli scagliò addosso un kunai, ignorando il fatto che fosse un jonin che avrebbe potuto ribellarsi in malo modo. Abbastanza sicura del fatto che non sarebbe mai riuscita a colpirlo, lo utilizzò semplicemente come pretesto per attirare la sua attenzione.

    Finisco. Quando lo decido io. Chiaro?

    Il rosso iniziò quasi a prendersi gioco dei due, dimostrando di non essere tonto come credevano. A quanto diceva, la sua era una missione, ed i due erano finiti come sue complici per puro caso. La Vipera fissò il rosso con gli occhi iniettati di sangue quando quest’ultimo puntò il pollice al cielo, vedendola come una presa in giro e sentendosi sfruttata come mai prima d’ora. Sembrava volergli staccare la mano a morsi.

    ...Ci hai usati per uno stupido diversivo? Mi hai usata solamente perché ho scelto proprio TE come vittima?? ...Non eri nemmeno ubriaco sul serio mentre mi tenevi in braccio!! Io ti AMMAZZO.

    La sua furia venne trattenuta solamente dalla consapevolezza che non sarebbe riuscita a sfuggirli in nessun modo. La sua abilità col vento era notevole, gli sarebbe bastato un cenno della mano per rimetterla al suo posto. E la cosa la irritava tantissimo.
    Spiegò ad entrambi la situazione, ed una vaga idea del suo piano. A sua detta, nella zona, soprattutto ai ricchi proprietari, vi erano state numerose denunce di furto. Dato che non vi erano tracce di scasso, si sospettava che le fisch venissero usate come teletrasporti, in modo da poter entrare ed uscire da dove volevano. Perciò era ovvio che i colpevoli fossero i gestori del casinò, o perlomeno chi vi era a capo. Vipera credette alla storia nonostante tutto, ma la sua voglia di collaborare era scarsa.

    Quindi hanno chiesto a te, un jonin, di indagare su questa missione. Va bene. ...Credi che due genin possano aiutarti? ...Vorrei poi farti notare un piccolissimo dettaglio…

    Sotto alla fascia che le faceva da cintura, vi era il suo coprifronte di Oto. La alzò appena, mostrandolo ad entrambi.

    I furti stanno avvenendo nel paese del fuoco. Finchè non si estendono nel mio territorio, non è affar mio.

    A braccia conserte, annuì, convinta che Shin avrebbe rifiutato la missione allo stesso modo. Invece iniziò a chiedergli il piano d’attacco. La ragazza si voltò verso il konohaniano in un misto di sorpresa e rabbia, con il volto che da solo chiedeva “ma che ti salta in testa”.
    Il genin ebbe la premura di prenderla di lato, spiegandole per bene la situazione in cui si erano infilati, facendole capire quanto poteva esser grave se il rosso avesse detto una parola sbagliata alle autorità sul loro conto o se, peggio ancora, avesse voluto arrangiarsi ed eliminare i due ragazzini da solo.
    Era in trappola.
    E la cosa la innervosiva.
    A denti stretti, si portò davanti al jonin, con le braccia conserte e gli occhi bassi, resistendo alla tentazione di scagliargli tutto l’armamento che aveva con sé e rispondendo con le parole più dolorose che potessero uscire dalla sua bocca:

    ...Dicci cosa dobbiamo fare. Eseguirò i tuoi ordini.
     
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    ..Tutto il Mondo è Paese..
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    Il rosso sapeva che i due non avrebbero di certo reagito bene alla scoperta dell’inganno ma mai si sarebbe immaginato di essere costretto a schivare un kunai diretto in mezzo ai suoi occhi. La rossa stava dimostrando di possedere un temperamento piuttosto caliente, cosa che al Chikuma non dispiaceva affatto. Il ragazzino di Konoha invece stava dimostrando di riuscire a mantenere il sangue freddo nonostante tutto, una caratteristica che era lontana miglia dal modo di fare e pensare del Sunese ma che ammirava in quel momento [Schivata][Difesa 1][Riflessi: Nera ].


    Il kunai era passato alla destra del rosso senza che fosse minimamente in grado di colpirlo, nel spostare la testa il rosso aveva mantenuto il mignolo in fase di scavo nel naso dimostrando che le sue abilità erano ben al di la di quelle dei due ninja -Ehi lo sai.. dovresti imparare da lui spruzzino lancia acido!.. guarda il tuo amico.. lui si che sa come mantenere il sangue freddo..- il rosso avrebbe annuito verso Shin dandogli tutta la sua approvazione -..e poi cos’è questa storia di.. io sono di Oto.. qua siamo a Konoha.. che si fottano?!.. ricordati che tutto il Mondo è Paese.. se dice di essere una Shinobi allora lo sei qua come lo sei ad Oto.. è per questo che è stata costruita l’Accademia.. per unire le persone e trovare aiuto anche quando si crede di essere soli!..- il tono di voce del rosso era fermo e deciso, credeva davvero in quello che stava dicendo -..non importa se sei a casa o lontano da essa.. ricordati che la terra e rotonda e non importa che direzione tu prenda mentre ti muovi perché prima o poi tornerai sempre nel punto da dove sei partita.. noi Shinobi non difendiamo solo le terre segnate su una stupida mappa.. noi difendiamo tutto il MONDO!!!- il pugno destro del rosso si era stretto con convinzione per poi rilassarsi e spiegare come intendeva procedere di li in poi.


    -Genin.. Chunin.. Jonin.. bah.. sono solo nomi che alcuni stupidi ninja hanno creato per potersi sentire meglio e più privilegiati di altri.. ve l’ho già detto siamo tutti uguali.. quindi non preoccupatevi del vostro grado o della vostra forza.. pensate piuttosto ad onorare fino in fondo e al 120% il ruolo che avete deciso di assumere in questo mondo..- il rosso aveva aspirato l’ultimo respiro di fumo prima di sputarlo fuori di nuovo. La sigaretta ormai consumata era finita a terra sul tetto del casinò mentre il suo piede la spegneva -..allora cominciamo?!.. come vi ho già detto abbiamo bisogno di prove per incriminare questi farabutti.. mi trovavo al tavolo da gioco per cercare di recuperare più fisch possibili ma qualcuno deve avermi riconosciuto tra i clienti e non mi hanno dato alcun fisch contraffatta.. ecco perché entrate in gioco voi..- lo sguardo del rosso si era posato su Hebiko e Shin con determinazione, il Chikuma sentiva di potersi fidare ciecamente delle abilità dei due, anche perché non sapeva a chi chiedere se non a loro -..non so dove tengano le fisch marchiate ma sono sicuro che saranno in qualche luogo ben nascosto e protetto dell’edificio.. entreremo e cercheremo qualsiasi indizio che possa ricondurci alla fisch.. una volta trovato il luogo recupereremo le prove e ce la daremo a gambe.. ci penserà poi una squadra speciale Accademica a sistemare le cose.. ora Shin.. vorrei che tu..- il rosso aveva appena rivolto la parola al foglioso quando I suoi occhi si sbarrarono puntando verso l’alto. Come un fulmine a ciel sereno un violentissimo impatto di sarebbe scatenato sul tetto del casinò sbalzando via Hebiko e Shin di diversi metri dal rosso [Spinta][Spinta: 6m / Forza: Nera][L’onda d’urto vi spinge via da Hoshi per circa 6m. Non subite danni se non botte per il volo.].


    Una gigantesca coltre di polvere si sarebbe sollevata nel punto dove prima stava il rosso che subito si sarebbe diradata mentre l’ari attorno alle due figure immobile prendeva a roteare come un vero tifone -Ti ho trovato.. Hoshikuzu Chikuma!!!- -Hiro.. sapevo che ti avrei trovato qui.. eheheh..- il rosso aveva bloccato il potentissimo assalto nemico bloccandolo con l’avambraccio destro mentre un uomo pelato stava perfettamente in verticale sopra di lui con il pugno chiuso ad impattare sul braccio del Sunese. La scena sarebbe mutata subito mentre il pelato in giacca e cravatta scendeva con un agile salto posizionandosi poco distante -Mi sembrava di aver percepito qualcuno di familiare.. ma non credevo si trattasse davvero dell’infame Turbine Rosso.. uhuhuhuh.. finalmente avrò la mia vendetta..- -..infame dici?!.. credo tu ti stia sbagliando.. era sicuramente il grandioso Turbine Rosso!..- una serie di pipponi sarebbe esplosa di li a poco per autoproclamare se stessi i migliori. I due si erano bloccati per qualche istante prima di cominciare un cruento duello a base di taijutsu, seguire i movimenti dei due sarebbe stato a dir poco impossibile. Sarebbero trascorsi cinque secondi prima che Hebiko e Shin percepissero mancare la terra sotto ai loro piedi. La roccia che formava il pavimento del tetto si sarebbe trasformata istantaneamente in sabbia facendoli precipitare al piano di sotto, sembrava che il rosso fosse deciso ad affidare l’intera missione nelle loro mani [Palmo della Distruzione Terrena][Tecnica Avanzata]

    Palmo della Distruzione Terrena - Retsudo Tenshou
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può influenzare una porzione di terreno, roccia o pavimento toccato modificandone la densità. Può aumentare la densità per evitare crolli o aumentare la protezione della zona, ottenendo 50 usura extra. Può diminuire la densità per ridurre di 50 l'usura e dimezza le eventuali riduzioni di danno. Può rendere una zona sabbiosa, causando Ingombro Medio. Può rendere una zona instabile, causando frane: la potenza della frana è pari a 10 ogni consumo basso impiegato. Può essere utilizzata per scavare nella roccia, polverizzandola e creando gallerie sotterranee.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 3 / Consumo: ¼ Basso ogni 2 slot dimensionali )
    [Slot Dimensionali Influenzabili: 8 ogni grado ninja]

    [Da jonin in su]
    .





    [...]





    Hebiko e Shin si sarebbero ritrovati così culo a terra al piano inferiore immersi in una densa nuvola di polvere. Avrebbero avuto pochi secondi per decidere come muoversi prima di essere scoperti e attaccati. Lo stato di allerta in cui il casinò era stato messo aveva costretto la banda di malfattori a richiamare a rapporto anche chi in quel momento era impegnato in altri affari. Ai due sarebbe stato subito chiara la natura di quel piano del casinò, l’ultimo era riservato a delle camere da letto. Un lungo corridoio portava verso le scale da cui poter discendere anche se prima i due dovevano comunque scoprire dove le fisch venivano tenute o contraffatte. Avevano diverse camere o possibilità per nascondersi se necessario mentre i passi di diverse persone avanzavano su per le scale. Se avessero provato ad aprire le porte si sarebbero accorti che molte erano chiuse mentre altre erano già occupate da altre coppiette che nonostante tutto il trambusto non avevano smesso di esercitare l’attività fisica richiesta dal luogo. Sembrava che solo un paio di esse fossero agibili, una con un grandissimo letto a forma di cuore e una seconda dove una gigantesca vasca idromassaggio la faceva da padrona. In ogni caso poco dopo la loro discesa almeno quattro guardie sarebbero giunte dove loro erano discesi -..ehi guarda la!.. qualcuno a scavato un buco nel soffitto.. come ha detto il Hiro-sama!.. gli intrusi devono trovarsi ancora su questo piano!!!..- grazie agli auricolari indossati le guardie erano costantemente in contatto tra di loro riuscendo a muoversi come un'unica entità, sopraffarli non sarebbe stato semplice -..forza non possono essere andati lontano!.. le due rampe di scale sono l’unico modo per scendere al piano sottostante degli uffici amministrativi.. controllate tutte le stanze!..- se i due non si fossero inventati qualcosa al più presto si sarebbero così ritrovati ad affrontare ben quattro guardie ben equipaggiate ed agguerrite. I quattro avrebbero perlustrato ogni camera non dando peso alle lamentele delle stanze occupate e sfondando le porte di quelle eventualmente chiuse. La missione era appena iniziata mentre sul tetto una terribile battaglia si stava consumando senza esclusione di colpi, come un tifone umano il Chikuma aveva gettato i due Genin sulla pista da ballo, ora toccava a loro ballare.


    OT/ Vi comunico che siete ufficialmente in una missione di grado C :sisi:
     
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    Un cuore per due
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    Shin era tendenzialmente d'accordo con le parole del jonin, ma non gli sembrava il momento di perdersi in discorsi del genere. Avevano una missione da portare a termine ed ogni minuto che perdevano su quel tetto aumentava la possibilità che venissero scoperti. Quando finalmente, dopo aver terminato di rimproverare la ragazza per la sua concezione miope di ninja, il Chikuma iniziò ad esporre il suo piano il genin di Konoha alzò le orecchie, prestando la massima attenzione. Per loro sfortuna furono subito interrotti da un'enorme esplosione che li scagliò a diversi metri di distanza, fortunatamente senza causar loro grandi danni.
    Dopo essersi ripreso dalla sorpresa ed aver constatato di essere ancora tutto intero cercò con gli occhi la compagna di sventura e l'aiutò a rialzarsi. Tutto bene Hebiko? Cosa diamine è stato? Mentre la polvere si abbassava lentamente Shin riuscì a vedere la figura dell'autore di quel guazzabuglio fronteggiare il rosso. Non riusciva a sentire tutte le parole, ma era certo che si stesserò scambiando saluti misti ad insulti, in quanto agivano come vecchi conoscenti. Quella calma apparente non era tuttavia destinata a durare e da lì a poco iniziarono a scambiarsi colpi ad una velocità tale da destare ammirazione nel giovane Kinryu, il quale finì per dimenticarsi che si trovavano in mezzo ad un campo di battaglia. Fu riportato bruscamente alla realtà sentendo il soffito letteralmente sciogliersi sotto i suoi piedi. Ma che diav... Il grido del genin si perse mentre precipitava schiantandosi sul pavimento del piano inferiore. A quattro zampe cercò di orientarsi, espirando visibilmente. Era contento di essere ancora vivo, ma la situazione non faceva che peggiorare. Alzò gli occhi al cielo. Oggi non è proprio giornata.




    Il corridoio al cui centro si trovavano era intervallato da una serie regolare di porte. Visto che il loro compito, fino a prova contraria, era quello di trovare il deposito delle fisches speciali, e non avendo il minimo indizio di dove esso potesse trovarsi, un posto valeva l'altro per incominciare. Condivise il ragionamento con la ragazza, dubitando che avesse idee migliori. Hey Hebiko, io controllo questo lato, tu datti da fare con quello. Massaggiandosi lievemente la testa si avviò verso la prima soglia. Con suo grande disappunto la trovò chiusa. Non avendo il tempo di sfondarla o cercare di forzare la serratura, passò alla successiva. La aprì senza problemi, ma la richiuse istantaneamente. Non era sicuro di aver visto veramente quello, quindi la riaprì con molta circospezione e sbirciò all'interno. Su un basso futon si trovava inginocchiata una giraffa, o meglio un uomo con una maschera a forma di collo e muso di giraffa; in un angolo invece stava mimando un affondo con una lancia di plastica una cacciatrice in tenuta tipica da safari, con tanto di caratteristico copricapo, solo il tutto di qualche taglia troppo piccolo. Richiuse la porta con più decisione. No, decisamente la loro fisches non si trovavano lì. Le stanze che controllò in rapida successione erano o chiuse, o occupate da coppiette intente a scambiarsi effusioni più o meno spinte. Non era portato geneticamente ad arrossire, ma si stava vergognando come un ladro ad intromettersi così nella loro intimità, per quanto probabilmente la maggior parte di quelle donne fosse lì unicamente per soldi. Aveva anche appoggiato l'orecchio al legno di alcune in cui non era riuscito ad entrare, e si era convinto che fossero tutte dedicate al medesimo scopo. A meno che i gemiti non fossero una copertura per il rumore dei macchinari che stampavano i gettoni fasulli, cosa di cui dubitava. L'unica stanza che trovò momentaneamente libera era arredata sulle tonalità del rosso passione. Al suo centro si ergeva un monumentale letto a forma di cuore, ricoperto di cuscini e petali di rose, evidentemente pronto ad ospitare un agone amatorio d'alta classe. Visto che non vi si trovava nessuno al suo interno non si prese neppure la briga di richiudere la porta dietro di sé, sconsolato. Scambiò una rapida occhiata con la compagna, chiedendosi se avesse avuto più fortuna. Se questa gli avesse fatto capire che dal suo lato del corridoio la situazione era identica, avrebbe iniziato ad accarezzarsi il mento pensando al da farsi. Non ne avrebbe però avuto il tempo. Il rumore di numerosi passi giungeva dalla scala in fondo al passaggio. Doveva trattarsi sicuramente delle guardie del casinò, allertate dall'esplosione sul soffitto. Il genin non aveva notato altre vie di fuga e tornare di sopra si sarebbe rivelata un'impresa troppo ardua. Erano in trappola. Accarezzò l'elsa della wakizashi, deciso comunque a vendere cara la pelle, ma all'ultimo, colto da un'ispirazione improvvisa afferrò il polso dell'otese spingendola con forza dentro la stanza libera. Richiuse con il chiavistello la porta dietro di lui, mentre fuori si udivano le voci di diversi uomini. Ascoltando con attenzione capì che stavano passando una alla volta tutte le camere, sfondando gli ingressi che trovavano sbarrati. Avevano forse un paio di camere prima che arrivassero da loro, quindi dovevano agire alla svelta. Guardò Hebiko. Era sicuro che ciò che stava per dirle non le sarebbe piaciuto per niente.

    Ora io e te fingiamo di essere una coppia di amanti. Per quanto non fosse certo di averne l'autorità, si mise a dare ordini secchi alla ragazza. Un po' perché la situazione decisamente lo richiedeva, un po' perché vi era portato caratterialmente. Dirigendosi a grandi passi verso il letto unì le mani e con un unico sigillo cambiò il suo aspetto in quello di un ragazzo dai capelli neri come la notte e la pelle candida [Tecnica Base]Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Basso )
    . Le armi erano sparite, anche se naturalmente sotto la tecnica continuavano ad essere presenti. In compenso slacciò la giacca che indossava, come se avessero appena iniziato il divertimento. Veloce, cambia forma! Conoscono la tua faccia. E inventati qualcosa di realistico per tutti i kami, penso che tu abbia capito a cosa serve questo piano!



    Adagiato sulle soffici coperte vermiglie con una gamba stesa ed un ginocchio ripiegato, avrebbe invitato con una certa insistenza la giovane a prendere posto di fianco a lui. Non provava il minimo imbarazzo per l'atteggiamento voluttuoso che aveva assunto, per lui quella era solo una missione. Avrebbe comunque rassicurato Hebiko mormorando sottovoce, in un modo che da fuori poteva essere facilmente frainteso come uno scambio di paroline dolci tra amanti. Non fare quella faccia, sii professionale. Ecco appoggia una mano qua. Avrebbe indicato un punto molto vicino al suo fianco. Quando entrano reagisci come una qualsiasi prostituta colta sul fatto... Shin si rese conto che la frase poteva essere mal interpretata e corresse il tiro ...non voglio minimamente insinuare che tu...sì insomma...oh non importa, tieniti pronta ad agire se le cose si mettono male. Posizionò la mano destra vicino a dove doveva trovarsi l'elsa della sua spada, mentre con la sinistra sfiorava appena i capelli della giovane. In quel momento, la porta si aprì di schianto.

    A quel punto, finse al meglio delle sue capacità. Ritirandosi di scatto dalla ragazza, con un mano tirò su il bordo della giacca che stava scivolando dalla spalla nel tentativo di coprire il petto nudo, mentre contemporaneamente arretrava impaurito verso la parete alle sue spalle cui era appoggiato il letto. Fissando con occhi sgranati chiunque fosse entrato nella stanza iniziò a balbettare qualche timida richiesta di spiegazioni. Voi...cosa... a quel punto, simulando l'atteggiamento di un cliente insoddisfatto, sarebbe invece passato all'offensiva. Balzando in piedi si portò davanti all'alcova, proponendosi al contempo quale interlocutore principale e come scudo per la giovane. Conosceva il caratterino dell'otese ormai, doveva impedirle di combinare altre guai, anche a rischio di esporsi. Insomma! Prima tutte quelle esplosioni che mi impediscono di concentrarmi, poi voi che entrate qui sfondando la porta! Io ho pagato per questo servizio, avete capito? PA-GA-TO! Se è così che trattate i vostri clienti state ben sicuri che non rimetterò mai più piede qua dentro!
    Osservando la reazione delle guardie si sarebbe regolato su come proseguire: se fossero stati impressionati dal suo sfogo avrebbe dato fondo a tutta la sua rabbia repressa, caricando ulteriormente la voce. Il vostro principale ne sentirà delle belle, ah se mi sentirà! Spero che avrà almeno la decenza di pagare lui le prestazioni di questa signorina. Quindi finite di fare il vostro lavoro e poi andatevene a quel paese, che non ho intenzione di andare in bianco per due o tre uomini con manie di protagonismo. Se invece si fosse accorto che continuando ad inveire verso di loro avrebbe rischiato di provocarle sarebbe stato zitto, mantenendo un viso pieno di rancore tipico di una persona che non parla solo per timore di ritorsioni e stringendo un pugno all'altezza della cintura per la rabbia.
    Lui aveva fatto la sua parte, ora tutto era nelle mani di Hebiko e della sicurezza, dalla loro reazione dipendeva la prossima mossa del foglioso. Era tutto un fascio di nervi, pronto ad estrarre la wakizashi al minimo accenno di pericolo.


    Shin Kinryu - Riassunto ~ scheda

    Vitalità: 10/10 Leggere
    Ferite: -

    Chakra: 19/20 Bassi
    Consumi: [Tecnica Base] Basso

    NOTE: Inizio a contare i consumi da qui, visto che siamo entrati in una Quest di livello C. Il riassunto completo arriva al primo combattimento, se non riusciamo ad evitarlo.

    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Basso )

     
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    Mimetizzazioni

    VII - Con chi credi di avere a che fare?



    Ovviamente Hebiko non si sarebbe mai aspettata di colpire il rosso, ma nemmeno che gli chiedesse di comportarsi in maniera più “fredda”, prendendo Shin come esempio. La ragazza esplose, gridandogli contro:

    IO MI CALMO QUANDO VOGLIO! Hmph!!

    Dovette persino sorbirsi il discorso anti-razzista fatto dal jonin, ascoltandolo con un sopracciglio alzato e ben poco interesse. Fu nel momento in cui chiese gli ordini che assunse tutt’altra espressione, concentrandosi sulla missione. Una missione non voluta, certo, ma c’era qualche possibilità che in caso di riuscita il rosso si interessasse ai due, specialmente a lei. Ed avere un jonin in più dalla propria parte, appartenente ad un villaggio diverso, sarebbe stato un vantaggio che solo uno stupido si sarebbe lasciato sfuggire.
    La ragazza iniziò a ragionare sul piano: trovare le fisch marchiate ed andarsene alla svelta col “bottino”. Dato il numero di persone sempre presenti al casinò, era quasi certo che qualsiasi cosa le producesse si trovasse all’interno, bisognava solo cercare di capire dove. Ma il rosso non fece in tempo a terminare il suo piano d’azione, che un forte impatto scaraventò i due genin ai due estremi del tetto. Hebiko rotolò per qualche metro, alzandosi con qualche livido addosso. Annuì verso Shin, avvicinandosi a lui di corsa per evitare di restare separati.
    Dopo un rapido scambio di battute, il rosso ed il suo neo avversario, che pareva avere un conto in sospeso col jonin, iniziarono un combattimento troppo veloce perché lei e Shin potessero fare qualsiasi cosa. Hebiko non fece in tempo a pensare a nulla che il pavimento sotto ai loro piedi sembrò sciogliersi, diventando sabbioso e creando un buco che li fece cadere. Accucciata com’era, riuscì a cadere quasi in piedi, tenendosi in equilibrio poggiando le mani a terra.

    Ottimo. Dobbiamo pensare a tutto noi mentre quei due si divertono sul tetto.

    Ironizzò, annuendo con decisione verso Shin ed iniziando a controllare le varie stanze. Molte delle quali erano occupate, all’udire i vari rumori che arrivavano fino al corridoio. Hebiko non riuscì a trattenersi, colta dall’imbarazzo diede tre possenti colpi alla porta, sperando che bastassero per farli smettere, o almeno diminuire il volume. Proseguì con i controlli, trovando un’unica stanza vuota, dove un grosso idromassaggio faceva da padrone.

    Uhn. Dovrei comprare anche io qualcosa di simile, devo solo trovare posto in casa.

    Tornò da Shin per fare rapporto, venendo sorpresa da alcune voci che risalivano le scale di corsa. Da ciò che dicevano, sembrava sapessero che fossero caduti direttamente dal soffitto.

    Solo camere da letto qui, nessun uffic… Oh no, come fanno a saperlo?!
    ...L’altro tizio sul tetto! Dev’essere una guardia, o a giudicare dalla forza ...il capo? Non va bene. ...Oppure sì. Va molto bene. Finchè il rosso lo terrà impegnato dovremmo solo occuparci dei pesci piccoli.

    La ragazza mise mano sul suo pugnale, pronta a vender cara la pelle, quando sentì Shin trascinarla in una stanza vuota, chiudendo la porta alle sue spalle.

    ...Per prenderli alla sprovvista ed ucciderli? E sia. Ma vedi di non esagerare con la simulazione o ti ritroverai con qualche arto di meno.

    Sussurrò, con sorprendente calma; Shin potè quasi sentire una sorta di sibilo uscire dalla sua bocca finita la frase. Borbottò a bassa voce, preparando i sigilli per la sua trasformazione.

    Che ti credi, so lavorare professionalmente.

    Cambiando
    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:Basso )
    le sue sembianze, si mosse sinuosa verso il letto, preparando una posa ottimale da “colta sul fatto”. Non si trattenne dal rispondere ai commenti di Shin, avvicinandosi al suo orecchio e commentando con voce sensuale:

    Oh, non preoccuparti delle tue insinuazioni, sistemeremo tutto una volta finita la faccenda…

    Un tono che non si addiceva alle parole usate, così come il suo sguardo, che emanava un’aura di morte. Ma presto l’avrebbe sicuramente sfogata sulle guardie.
    Da lì a poco la porta venne sfondata, ed Hebiko si esibì in un gridolino sorpreso, ritirandosi di scatto dal ragazzo e fissando con aria mista tra lo stupore e la paura le varie guardie. Controllò minuziosamente ognuno di loro, cercando di capire quale tra loro fosse il bersaglio più semplice e da eliminare per primo, mentre Shin faceva la sua recita. Il foglioso voleva cavarsela senza spargimenti di sangue, semplicemente distraendoli e fuggendo al piano di sotto; Vipera aveva idee ben diverse, ma finché non fossero riusciti ad isolare almeno due delle guardie, i suoi piani più violenti andavano rimandati.
    Rimase a fare la parte della donna sorpresa, lasciandosi difendere dal ragazzo, ma come lui pronta a scattare in qualsiasi momento.

    Chakra: 26/30
    Slot tecnica base: Trasformazione
     
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    ..L’ufficio del Boss..
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    Le due guardie nel vedere Shin ed Hebiko in effusioni si ritrassero chiedendo subito scusa per l’accaduto. I due sembravano piuttosto imbarazzati anche se la loro espressione da duri non era minimamente cambiata. Di certo i due si sarebbero accorti che nonostante gli occhiali scuri indossati i due avevano rivolto ogni loro attenzione ad Hebiko. Così trasformata la vipera stava attirando ogni moscone nel raggio di 10km come se fosse fatta interamente di miele -Oh scusateci.. non era nostra intenzione interrompervi..- una delle guardie aveva alzato le mani per cercare di scusarsi con sexy Shin proponendo poi un risarcimento per l’accaduto -..mi ascolti.. per scusarci dell’inconveniente perché non scende al piano di sotto a prendere un po’ di fisch.. naturalmente saranno omaggiate dal casinò!..- la guardia era più furba di quel che sembrasse. Con la scusa di volersi scusare aveva intenzione di rifilare a sexy Shin le fisch traccianti, gli inganni si stavano consumando come cera al sole in quella stanza -..scenda di un piano e segua il corridoio fino in fondo.. li troverà una stanza con scritto “Ufficio Amministrativo”.. dica pure che la manda Horobi e che è li per ritirare delle Fisch “premio”.. loro sapranno come ripagarla per quanto successo.. ora mi scusi.. ma dobbiamo continuare il nostro lavoro..- i due si sarebbero così scusati con Shin ed Hebiko e dopo un ultima fugace occhiata ad Hebiko se ne sarebbero andati continuando la ronda sul piano.


    Shin ed Hebiko erano salvi. Le loro effusioni passionali erano riuscite ad ingannare le guardie e dar loro una pista da seguire. Se su quel piano non vi erano tracce delle fisch fuffe allora molto probabilmente valeva la pena di seguire la pista che portava all’ufficio amministrativo del casinò. Se i due fossero usciti dalla stanza si sarebbero subito accorti del caos che regnava per i corridoi. Diverse guardie stavano correndo su e giù cercando di raggiungere il tetto dell’edificio dove Hoshikuzu ed Hiro si stavano dando battaglia. Anche altri clienti preoccupati dal caos erano usciti dalle stanze per cercare di capire cosa stesse succedendo solo per sentirsi dire la stessa pantomima recitata in precedenza loro. Muoversi verso il piano inferiore non avrebbe dato problemi ai due, fin che il loro aspetto era quello nessuno li avrebbe riconosciuti come i responsabili di tutto.


    Il piano sottostante non era poi molto diverso da quello dal quale erano discesi. Lunghi corridoi erano alternati da svariate stanze, molte delle quali erano adibite a sale da gioco private o per dare modo a chi lo volesse di dare un party privato. Dentro i due avrebbero visto piscine, vasche idromassaggio e ogni genere di lusso possibile. Di sicuro in quel casinò sapevano come divertirsi e fregare la gente a quel che pareva. Giunti di fronte all’ufficio amministrativo i due avrebbero trovato ad aspettarli un energumeno vestito in smoking con tanto di occhiale nero e auricolare. L’uomo aveva un espressione quanto mai seria e statuaria mentre osservava i due avvicinarsi per bloccarli una volta avvicinatisi a circa due metri -Fermi li dove siete.. questa è un area privata.. andatevene subito..- l’uomo non si sarebbe mosso dalla sua posizione fino a quando i due non avessero spiegato la situazione. Solo a quel punto l’uomo avrebbe sospirato dicendo semplicemente -Aspettate qui..- per poi aprire la porta e mettere la testa dentro per parlare con qualcuno al suo interno.


    Era forse quello il momento di agire? Il corridoio era vuoto ed il bestione stava dando loro le spalle. Per quanto grosso e muscoloso quel tizio non sembrava possedere una particolare aura di potere attorno a se anche se doveva essersi allenato parecchio per diventare così grosso. I due dovevano prendere una decisione alla svelta e prendere il rischio di essere scoperti o no, in quegli istanti alle loro orecchie sarebbe giunto un estratto dei loro discorsi all’interne della stanza -..da loro le fisch speciali e mandali via..- -..si capo..- ancora pochi secondi e l’uomo sarebbe tornato su di loro consegnando poche fisch e liquidandoli richiudendo la porta. I saggi avrebbero detto Carpe Diem, il saggio Sampei forse solo Carpe. Ad ogni modo quella era la classica situazione di, o la va o la spacca.

    OT/ Avete una pista! Potete seguirla come no.. se entrate descrivete come assaltate l’ufficio poi descriverò io chi/cosa trovate dentro! :guru:
     
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    Cambio di piani

    VIII - Approccio violento



    Il piano di Shin funzionò, meglio del previsto dato che furono le guardie stesse ad indicare loro l’ufficio dove, se non prodotte, venivano almeno custodite le fisch. C’era da sperare che fossero quelle che servivano ai due.
    Hebiko faticò non poco nell’evitare di vomitare acido addosso ai guardoni, ma resistette, consapevole che la sua trasformazione doveva provocare una reazione simile, per spegnere qualsiasi forma di dubbio potesse crearsi nelle loro testoline e lasciare che si concentrassero solo sul suo aspetto fisico, in modo da evitare guai.

    Forza. Andatevene. La prossima volta devo usare una forma meno provocante…

    Una volta soli, uscirono in corridoio, notando come il caos generale andava a loro favore. Seguendo le indicazioni delle guardie, insieme a Shin raggiunse l’ufficio, senza apparentemente badare troppo al lusso che trovarono in giro. Nella sua testa però si era di tutto altro avviso.

    Quello è carino, potrei comprarlo. Quello pure. Uh, chissà quanto costa un affare del genere. Dannazione, mi serve una casa più grande.

    Davanti all’ufficio, con entrambi la trasformazione ancora attiva, lasciò che Shin parlasse, mettendosi al suo fianco con le braccia incrociate, sapendo che avrebbe sicuramente fatto un lavoro migliore del suo. Apparentemente si era optato per un finale pacifico, anche se, una volta udito quel poco di discorso che si poteva, gli occhi della Vipera si illuminarono.

    Allora le custodiscono tutte qui! Sarebbe un colpaccio recuperarle tutte insieme.

    Sussurrò una sola frase verso Shin, mentre nella mano sinistra caricava elettricità.

    Stavolta si fa a modo mio. Vienimi dietro.

    Non appena la guardia mise fuori il muso, Hebiko col palmo della mano aperto colpì la guancia dell’uomo, facendolo finire con violenza addosso alla cornice della porta. Sfruttando l’effetto sorpresa ed il momentaneo stordimento, avrebbe estratto la sua lama preferita, cercando di conficcargliela per intero nell’occhio: il suo obiettivo era quello di raggiungere il cervello, uccidendolo all’istante.
    Se avesse schivato in qualche modo, gli avrebbe afferrato la cravatta, strattonandolo con forza verso di sé per tirargli una poderosa testata. Se non fosse riuscita ad ucciderlo con la coltellata, sperava che la testata fosse almeno stata in grado di farlo svenire, in modo da avere un solo avversario da affrontare in due. Altrimenti, se avesse eluso entrambi gli attacchi, sperava che l’aiuto di Shin avesse invece successo.
    In caso di riuscita di uno dei due attacchi, sarebbe entrata con Shin senza problemi, senza sciogliere la trasformazione, controllando chi o cosa ci fosse dentro prima di chiudere la porta dietro di loro.

    Chakra: 24 1/2 /30
    Slot azione I: coltellata occhio
    Slot azione II: presa
    Slot azione III: testata For+2
    Slot tecnica: Palmo elettrostatico
     
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    Una compagna violenta
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    Il suo piano aveva avuto successo. Senza bisogno di alzare un dito non solo si erano liberati della sicurezza, ma avevano anche ottenuto l'informazione che stavano cercando. Shin, nella sua forma trasformata, borbotto qualcosa che poteva sembrare un ringraziamento mentre i due si allontanavano, continuando la perlustrazione. Il ninja mise a sua volta la testa fuori per accertarsi che nessuno facesse caso a loro, poi si rivolse alla partner. Andiamo a ritirare il nostro rimborso Jessica e poi cerchiamo un motel più tranquillo dove concludere la serata. Per mantenerè la copertura il ragazzo continuò la recita, anche se si guardò bene dall'offrire il braccio alla falsa avvenente escort: ci teneva a conservare tutte le parti del corpo.

    Scesero le scale continuando a guardarsi intorno circospetti e rimanendo stupiti dal lusso che incontravano. Di sicuro con il suo stipendio attuale non si sarebbe potuto permettere quella megavasca riscaldata o lo schermo a parete ad alta risoluzione. Non che li desiderasse, il giovane aveva uno spirito semplice e si sapeva accontentare, godendosi le piccole gioie della vita. Giunti davanti alla stanza loro indicata dalle guardie la trovarono presidiata da un bestione. Dando mostra di non esser per nulla intimorito, Shin proseguì la recita. Siamo due clienti insoddisfatti del trattamento che ci state riservando, quindi voglio parlare con il responsabile! Horobi ci ha mandato qui per avere un rimborso in fisch, e ci auguriamo sia sufficente da dissuaderci a parlar male del vostro locale. Sarebbe un peccato, fino ad oggi mi ero trovato così bene, ma quando è troppo è troppo! Attese dunque che l'energumeno li lasciasse passare, ma a quanto pareva il responsabile del casinò o chi stava occupando l'ufficio in quel momento non aveva intenzione di riceverli. Avrebberò sì ottenuto alcune fisch, ma giunti a quel punto sarebbe stato un magro bottino.

    Mentre ancora ragionava sul da farsi Hebiko prese in mano la situazione. Dopo aver cercato di fulminare il sorvegliante con un qualche tipo di tecnica, si sarebbe accanita su di lui cercando di ucciderlo. Se ce l'avesse fatta, Shin l'avrebbe guardata con un senso di repulsione. Uno shinobi doveva essere pronto a togliere la vita a un obiettivo, ma si poteva benissimo mettere al tappeto l'uomo senza pugnalarlo necessariamente a morte.

    Se invece si fosse trovata in difficoltà avrebbe a sua volta tentato al termine della sua offensiva un montante destro sotto la mascella o un diretto alla nuca a seconda della posizione più propizia al massimo delle sue capacità, con l'evidente scopo di metterlo fuori gioco [Slot Azione I] [Impasto]. In caso non fosse bastato avrebbe proseguito con una ginocchiata ai gioielli di famiglia, o ai reni se fosse stato ancora di spalle [Slot Azione II] [Impasto]. Se ancora non fosse bastato avrebbe fatto comparire un kunai praticamente dal nulla, accoltellandolo alla gola con un affondo improvviso [Slot Azione III] [Abilità] [Impasto].

    Se fossero riusciti in qualche modo a superare la guardia, Shin avrebbe estratto la spada e, scavalcando il suo corpo, sarebbe entrato nella stanza al seguito di Hebiko. Ormai erano in ballo, quindi tanto valeva andare fino in fondo. Se ne fossero usciti vivi però avrebbe avuto un bel discorsetto da fare alla ragazza del Suono. Con voce insolente, rimanendo nel personaggio, si rivolse alla persona all'interno dell'ufficio. E' permesso?





    <superquote>Shin Kinryu - Riassunto ~ scheda

    Vitalità: 10/10 Leggere
    Ferite: -

    Chakra: 19/20 Bassi
    Consumi: -

    NOTE: Come in precedenza, aggiornerò il riassunto solo se parte l'ipotetica.
     
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    ..L’ufficio del Boss..
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    L’azione di Hebiko lasciò l’energumeno completamente spiazzato. Ma e poi mai si sarebbe aspettato un attacco da una così bella donna, tanto meno un attacco così violento e letale. La scossa stordì l’uomo che si lasciò cadere all’interno della stanza mentre il pugnale di lei piombava dentro l’occhio del gigante strappando via dalle sue carni l’anima. Un fiotto di sangue esplose dalla cavità oculare dell’uomo inondando Hebiko di sangue imbrattandola come una belva famelica pronta a sbranare la sua preda. Mentre facevano irruzione i due avrebbero trovato di fronte a loro il boss della baracca, un vecchio panzone senza capelli e piuttosto flaccido sui fianchi e sulle guance. L’uomo avrebbe emesso un gridolino mentre si schiantava spaventato sulla grande poltrona alle sue spalle -IIIIIH!!!.. E voi chi siete?!!..- le mani del panzone erano piene di fisch che ora erano cadute a terra -..oh no.. no.. GUARDIE!!!.. GUARDIE!!!- il panzone piantato sulla poltrona era circa a quattro metri dai due mentre goffamente cercava di rialzarsi per raggiungere la scrivania e premere un pulsante posto sotto di essa. L’uomo era a non più di un metro dalla scrivania, i due dovevano inventarsi qualcosa e agire in fretta se non volevano vedersi piombare da li a poco un’intera squadra di guardie [Chiamata Guardie][Boss / Velocità: Bianca][Trovate un modo per fermare il boss o chiamerà le guardie, avete uno slot azione per bloccarlo!!!].


    Che i due fossero riusciti a fermare il boss o meno questo avrebbe detto loro di fermarsi e di parlare -Fermi.. fermi.. aspettate!!!.. posso pagarvi.. vedete tutte queste fisch.. posso darvele tutte.. potrete cambiarle in denaro!!!..- l’uomo stava sudando e tremando di paura, in ogni caso le guardie ci avrebbero impiegato alcuni minuti ad arrivare -Non so chi siete o perché vi siate messo contro di me ed i miei affari.. ma posso rendervi ricchi!.. solo queste fisch valgono almeno mille Ryo a testa!.. eheheh.. un bel gruzzoletto non trovate?!..- i due potevano accettare il gruzzoletto ed andarsene o continuare la loro missione fino alla fine. Anche se analizzate infatti si sarebbero accorti che quelle non erano fisch contraffatte, erano normali gettoni che potevano cambiare al piano di sotto e andarsene. Se avessero chiesto delle vere fisch il panzone avrebbe invece prima fatto finta di nulla dichiarando semplicemente -..io.. io non so nulla!..- solo per poi cambiare versione alla prima semplice minaccia -..ok ok.. aspettate!!!.. aspettate!!!.. le fisch contraffatte si trovano ai piani inferiori.. l’unico modo per accedere al laboratorio e tramite quell’ascensore..- sull’angolo destro della stanza un ascensore dava bella mostra di se, sembrava fosse quello l’unico passaggio che portava al deposito -..vi ci posso portare se volete.. ma ad una condizione.. lasciatemi andare via da questo inferno!!!..- l’ascensore sembrava essere attivato da una chiave che sicuramente l’uomo aveva addosso o chissà dove. Ai due non restava che decidere come procedere, e soprattutto se raccogliere altre informazioni o semplicemente scappare con le fisch e lasciare ad Hoshikuzu il compito di chiudere quella storia, da solo.


    OT/ Scusate il ritardo ma le vacanze sono peggio del lavoro!!! XD
     
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    Confronto con il boss
    Free GdR - Post 9

    Quando Shin entrò nella stanza, badando di oltrepassare la pozza di sangue che si stava allargando al suolo, il suo sguardo si focalizzò immediatamente sull'uomo al suo interno, secondo ogni evidenza il boss dell'intero casinò. Lo vide arretrare, spaventato, nel tentativo di raggiungere la sua scrivania. Se tanti film gli avevano insegnato qualcosa, il Kinryu era pronto a scommettere che sotto il mobile si trovava un pulsante d'emergenza o qualcosa del genere. In ogni caso non aveva intenzione di lasciargli combinare nulla e doveva zittirlo prima che le sue urla attirassero le guardie dell'intero piano. Scomparendo alla vista, ricomparve un istante dopo ai piedi del panzone, cercando di colpirlo al petto con un calcio deciso [Slot Tecnica]
    Alzata della Foglia - Konoha Tounyuu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, se entro 6 metri dal proprio obiettivo, può sparire ricomparendo sotto l'avversario. Da questa posizione può sferrare un calcio ascendente che può scagliare l'avversario fino a 3 metri d'altezza. Il danno massimo è pari a mezza leggera; può causare Stordimento finché sospeso in aria. Non è possibile impugnare armi, PpCC esclusi. È possibile combinarla con la tecnica 'Attacco Concatenato del Leone' o 'Vento Ascensionale della Foglia' sfruttando uno slot tecnica base per attivarla.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 6 / Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    . Se il colpo fosse andato a segno avrebbe spinto il malcapitato dall'altra parte della stanza, facendolo sbattere contro una parete o il soffitto.

    Se lui o Hebiko fossero riusciti a bloccarlo, Shin si sarebbe fatto avanti minaccioso, deciso a condurre l'interrogatorio. La sua compagna si stava rivelando ogni istante che passava sempre più un'instabile sociopatica, quindi doveva prendere in mano la cosa se voleva uscirne intero. Fisso l'uomo con occhi penetranti. Adesso tu ci dirai tutto quello che vogliamo sapere, altrimenti la mia socia si divertirà con te. E, credimi, non sarà una morte rapida e indolore come quella del tuo scagnozzo. Fece gesto a Hebiko di portare dentro il cadavere e chiudere la porta a chiave. Il loro ostaggio, pavido come un ratto, non ci mise molto a svuotare il sacco. Il genin gli fece capire di non essere interessato ai suoi soldi facendogli passare il taglio della sua spada a pochi centimetri dal collo, intimandogli di rivelar loro il deposito delle fisches contraffatte. Il poveretto cambiò colore e indicò l'ascensore. Shin inquadrò il meccanismo con la coda dell'occhio, senza distogliere lo sguardo dal bersaglio. Non si consultò con l'otese, a quel punto non aveva più voglia di parlare: voleva solo terminare il suo dovere ed andarsene da quel luogo.
    Strattonò per un braccio l'uomo, costringendolo ad alzarsi. Tu ora vieni con noi, di sotto. Se fai il bravo stasera potrai tornare a casa tua sulle tue gambe, ma al minimo segnale di tradimento ti taglio personalmente la gola. La voce era tanto ferma quanto minacciosa e lo stesso ragazzo non era sicuro di star bluffando. Consideralo un gesto di cortesia da parte mia per la collaborazione che hai dimostrato fin'ora. Sempre meglio che essere torturato per ore da quella lì. Indicò col capo la ragazza che lo accompagnava. Sapeva che uccidere faceva parte del loro mestiere, ma la totale mancanza di scrupoli, la furia cieca e sconsiderata le avevano alienato ogni simpatia che poteva godere da parte del foglioso.
    Condusse il malcapitato di fronte alla porta metallica. Se al di là di essa troveremo trappole o controlli farai bene a farcelo sapere ora, se non vuoi fare una fine dolorosa. Reggici il gioco e vivrai. Senza voltarsi a guardarla, si rivolse poi ad Hebiko. E tu, renditi presentabile e assecondami. Quando fossero stati pronti Shin avrebbe fatto un cenno d'assenso con la testa ed avrebbe trattenuto il respiro, pronto ad affrontare qualsiasi cosa si trovasse al di là del varco.


    <superquote>Shin Kinryu - Riassunto ~ scheda

    Vitalità: 10/10 Leggere
    Ferite: -

    Chakra: 18/20 Bassi
    Consumi: Basso - Alzata della Foglia.

    NOTE: -
     
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    Scacco

    IX - Al laboratorio!




    Il capo di quell’ufficio era decisamente più innocuo di ciò che si aspettava. L’unico pericolo che poteva dare ai due era se fosse riuscito a richiamare le guardie, ma entrambi gli shinobi avevano riflessi decisamente superiori ai suoi: Shin scattò, allontanandolo con violenza dalla scrivania, e prendendolo come ostaggio. Finalmente il foglioso iniziava a ragionare come lei, un sorrisetto soddisfatto le si allargò sul viso. Se anche il ninja non fosse riuscito ad allontanarlo, Hebiko nel mentre aveva alzato la scrivania con una leggerezza inaudita, per poi usarla per bloccare la porta, dopo aver portato dentro il cadavere.
    Quando il ragazzo minacciò il panzone di lasciarlo nelle grinfie della serpe se non avesse collaborato, la ragazza fece tornare normali solamente i suoi occhi, rivelandone la sottile e raccapricciante pupilla, con quel colore dorato che pareva brillare al buio. Sembrava essersela fatta sotto a sufficienza, poiché iniziò ad offrire loro denaro in cambio della sua salvezza.

    Una signora non dice mai di no ad un regalo. Prese tutte le fisch offerte a loro, intascandosele senza pudore Ma il capo è lui. Non possiamo ancora lasciarti andare.

    Data la sua precedente esperienza con la missione nel paesello confinante Oto, non aveva nessuna intenzione di lasciare quell’uomo da solo, e se Shin non l’avesse fermata, qualora avesse smesso di tornargli utile lo avrebbe ucciso senza problemi. Non avrebbe permesso a se stessa di fare nuovamente un errore come quello con il contadino: doveva fidarsi solamente del suo compagno shinobi. Tutti gli altri andavano silenziati, con le buone o le cattive, onde evitare contrattempi.
    Il konohaniano aveva avuto una buona idea, portarlo con loro ne garantiva il controllo.

    E’ meglio che avvisi in precedenza se troveremo guardie o meno, altrimenti te la vedrai molto brutta.

    Giusto per dare ulteriore peso alle parole del suo compagno. Sbuffò nel sentire l’ordine dal suo compare, scostandosi i capelli e sculettandogli di fianco, con le braccia incrociate.

    Cerca di sistemarti tu un minimo, mi ritroverò sicuramente con gli occhi puntati addosso.

    E non aveva tutti i torti, con la trasformazione che si era data le sue forme avrebbero attirato la maggior parte dell’attenzione. Anche quello in fondo contava come distrazione, no?
     
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    La discesa verso il fondo di quell’inferno sarebbe sembrata quasi infinita. Mentre scendevano con l’ascensore i due avrebbero assaporato il fetore dell’uomo che sembrava gestire la cosca. Molto probabilmente Shin si sarebbe trovato in difficoltà a trattenerlo adeguatamente tanto era il sudore che usciva da ogni poro della sua pelle. L’uomo li aveva assecondati senza fiatare rimanendo in silenzio per tutta la discesa mentre una musichetta piuttosto fuori luogo risuonava all’interno del loculo. La tensione era palpabile mentre scendevano, cosa mai li avrebbe aspettati una volta al di la di quella porta.
    All’improvviso il suono di un campanellino li avrebbe destati dal loro torpore mentre una linea di luce si disegnava sempre più ampia di fronte a loro, solo in quel l’uomo avrebbe sbraitato verso le persone che stavano oltre -EHI VOI STUPIDI ZOTICONI!!! FATE QUALCOSA!!!.. UCCIDETELI!!! UCCIDETELI TUTTI!!!- Shin ed Hebiko ci avrebbero messo meno di un secondo a sgozzare il bastardo, ma che avrebbero fatto dopo? Al di la della porta dell’ascensore almeno una decina di persone si erano voltate verso di loro impugnando le armi più disparate. I due avrebbero visto di sicuro catene, kama e la punta di una paio di katane.


    Si erano cacciati in una brutta, anzi in una bruttissima situazione. Il gruppo di bastardi era già partito all’attacco per eliminare i due quando dal soffitto una potente esplosione avrebbe buttato giù tutto alzando un gran polverone in tutta la grande stanza. Ci sarebbero voluti almeno dieci secondi prima che la densa polvere tornasse a terra grazie alla gravità. Dietro di essa Shin ed Hebiko avrebbero sicuramente riconosciuto la folta chioma rossa del Chikuma che ora li salutava come se niente fosse -YO!!!..- il rosso era rannicchiato a terra mentre sotto ai suoi piedi il corpo esanime dell’uomo pelato sussultava pieno di ferite e lividi -..oh ma siete qui?!.. mi chiedevo che fine aveste fatto.. allora avete scoperto qualcosa di interessante?!..- il Chikuma non sembrava preoccupato del resto della banda e tanto meno del ciccione privo di sensi a terra. Tutti erano finiti chi più e chi meno schiacciati dalle macerie dei tre piani soprastanti. Solo Shin ed Hebiko all’interno dell’ascensore si erano slavati senza riportare danni -..accidenti quanta polvere!..- il rosso si sarebbe rialzato pestando il pelato senza complimenti mentre stava in equilibrio sulla sua testa per togliersi la polvere di cemento di dosso -..sembra che sia qui la loro base operativa.. ben fatto ragazzi.. avete svolto davvero un ottimo lavoro.. sono sicuro che l’Hokage e l’Accademia sarà soddisfatta..- il rosso non li stava nemmeno guardando mentre si muoveva per la stanza in cerca di qualcosa -..ma dove sono?!..- il rosso si stava muovendo a caso spostando corpi privi di senso o macerie, la sua ricerca sembrava innervosirlo mentre si protraeva senza successo.


    Solo dopo qualche tentativo il rosso riuscì finalmente nel suo intento -Eccole finalmente!!!- scavando dietro a delle rocce il rosso ne era uscito con le mani piene di fisch mentre con ingordigia di riempiva le tasche -..uhuhuhuhuh.. queste valgono ovunque qui a Otafuku.. uhuhuhuh..- il rosso era in ginocchio mentre continuava a raccattare fisch come uno sciacallo. Qualsiasi cosa avessero detto Shin od Hebiko sarebbe stata replicata da un -..ahn..ahn.. certo.. si capisco.. oh deve essere stato terribile.. mmh.. ok.. mmh..- si insomma il rosso non li avrebbe proprio ascoltati intensamente. Solo una volta riempite le tasche oltre ogni limite il Chikuma si sarebbe alzato dando loro retta -Uuuf.. diventa sempre più difficile fare l’eroe ai giorni nostri.. allora che mi dite?!.. direi che entrambi avete fatto un ottimo lavoro.. dovete essere fieri della riuscita della missione.. ora Otafuku è un villaggio più sicuro.. per tutti.. oh ma guarda la..- il rosso si sarebbe piegato a terra per recuperare un ultima fisch solitaria -.. io qui ho finito.. i cattivi sono stati messi K.O. e voi vi siete resi utili alla riuscita della missione.. metterò una buona parola per voi scrivendo alle rispettive amministrazioni.. è davvero una giornata grandiosa!..- il rosso avrebbe quindi dato una pacca sulla spalla ad entrambi prima di passare oltre i due per poi balzare verso l’alto dimostrando di possedere davvero doti fuori dal normale -Beh.. ci si vede in giro allora!.. bye bye!!!- e così se ne sarebbe andato. Non prima di aver lanciato una fisch a testa, falsa ovviamente.

    OT/ Direi di concludere qui la giocata anche perché non saprei come continuare! :nono:
    Se Fenix vuole postare per future giocate tra il suo Pg e quello di Waket no problem! :riot:
     
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    Allarmismo







    Appena giunta la comunicazione Raizen non aveva impiegato troppo tempo ad indossare il mantello sulle spalle e partire alla volta di Otafuku, dopotutto era la cosa più veloce all’interno del villaggio della foglia, mezzi di trasporto o evocazioni potevano solo impallidire quando l’Hokage aveva fretta.
    Giunto ad Otafuku non gli venne complesso individuare il luogo riportatogli da Shin, pur senza rievocare nella memoria le indicazioni era chiaro dove si stesse verificando il tafferuglio: folla di curiosi, botti e fumo.
    Non poteva che essere il Casinò.

    Uff.
    E io dove me la spendo la mia quota di stipendio mensile dedicata al gioco d’azzardo ora?


    Terrorismo era stato chiamato nella lettera.

    Terrorismo.

    Mormorava tra se e se come un mantra tranquillizzante nonostante si rendesse conto che scomodarlo per quella che era poco più di una rissa fosse una cosa tremendamente stupida.
    Entrò nel grosso edificio, si mise a braccia conserte torreggiando sulla luce che entrava dalla porta alle sue spalle e soffiò via il polverone in pochi istanti con un vento gelido ed individuando gli unici due individui li dentro.
    Guardò i coprifronte.

    Suppongo che sia stato tu a chiamarmi.
    Anche se non mi stupirebbe che sia stata l'otese, non hanno l'ombra di un kage da non so quanti anni.
    Toh, curioso gioco di parole, ahah.


    Disse indicando Shin.

    Mentre tu…

    Indico Hebiko.

    Hai la faccia della tipa sbagliata al momento sbagliato, erro?

    Stiracchiò un sorriso, una palese forzatura per evitare una faccia iraconda.

    Chiamare un Hokage per una parete sciolta da un… cosa è?
    Catarro?
    E un buco nel tetto?
    È hokage, non ditta di restauri.
    Tutti e due con me, subito.


    Ordinò perentorio, e scattando in caso qualcuno dei due cercasse di darsi alla fuga, prendendoli per la testa come se fossero palle da biliardo.

    Ho detto -con me-, non -potete andare-.

    Avrebbe puntualizzato prima di portarli fuori.

    Mi spiegate cosa ci facevano due mezze tacche come voi dentro quel putiferio?
    E soprattutto perchè sono stato chiamato, è peggio di quella volta che una vecchia aveva dato l'allarme perchè un barbone aveva lasciato lo zaino poggiato in un punto nascosto dell'amministrazione


    Staccava entrambi di quasi cinquanta centimetri, probabilmente non solo in altezza, definire la sua sola presenza intimidatoria era riduttivo.
     
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