[Ambientazione] Monte Yume

Proposta ambientazione personale

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline
    Monte Yume

    Regione di Kai - Paese del Fuoco



    La regione di Kai è situata nella parte più a ponente del Paese del Fuoco, delimitata ad est dalle sponde occidentali del lago d'Indra, una delle maggiori superfici d'acqua dolce del continente, ad ovest dal confine con il Paese della Pioggia ed con il Paese dell'Erba, a nord dall'impetuoso fiume Kuma. L'intera zona è ricoperta da folte foreste, particolarmente dense sulle sommità dei numerosi monti sparsi per l'intera area. Queste alture, di dimensioni modeste, costituiscono le estreme propaggini della catena che, dal Paese della Zanna, si distende verso oriente.

    Il monte Yume svetta sul lago d'Indra [posizione]. Ai suoi piedi si trovano numerosi piccoli paesi di pescatori e contadini, gente semplice dalla vita dura, ma relativamente serena. Lontani tanto dai centri del potere del Paese del Fuoco quanto dalle vie commerciali e militari che portano ad occidente, possono condurre senza nessuna interferenza esterna di rilievo. Tuttavia mantengono rapporti stretti con gli abitanti di altre comunità lungo la costa del lago, che viene preferito come collegamento rispetto alle strette ed impervie strade dell'interno. Nonostante l'involontario isolamento accolgono volentieri chiunque si trovi a passare per quelle zone, trattandoli come ospiti di riguardo secondo i dettami della tradizione. La loro religiosità è semplice: adorano tanto i Kami della terra quanto quelli dell'acqua in piccoli altari sparsi per i diversi villaggi, riunendosi ciclicamente in cerimonie comunitarie guidate dal più anziano dei capifamiglia, il quale presiede anche l'assemblea dei capifamiglia incaricata di risolvere le rare dispute e contese che si verificano tra gli abitanti della zona.

    Il monte Yume gode presso la gente del luogo di una fama sinistra. Oltre alle tradizionali credenze shintoiste, che ritengono i luoghi elevati sede privilegiata di spiriti, demoni ed altri mostri, sembra tuttavia esservi dell'altro. Da tempo immemore gli anziani dei villaggi raccomandano ai più giovani di evitare l'ascesa superata una radura che si apre improvvisamente nel folto del bosco. Al suo centro si trova un piccolo megalite, apparentemente posto lì da mani umane in quanto differente da qualsiasi altra struttura litica propria della ragione, ma il ricordo dell'impresa è ormai andato perduto. I membri più giovani della comunità usano passare la notte nello spiazzo erboso intorno al masso quale prova di coraggio, una sorta di rito di passaggio per essere ammessi all'età adulta. Non è inusuale che, soprattutto di fronte a momenti di grande difficoltà, qualcuno lasci offerte intorno alla roccia, ritenendola un luogo sacro. Nessuno, però, avrebbe l'ardire di proseguire oltre. Molti tra quelli che hanno tentato l'impresa non sono più tornati; altri, i più fortunati, sono stati ritrovati in stato confusionale solamente molti giorni dopo la loro scomparsa ed in luoghi della foresta lontanissimi dal percorso che avevano intrapreso. Per di più non conservano alcun ricordo del tempo trascorso dopo essersi inoltrati nel folto del bosco seguendo lo stretto sentiero che parte dalla rada. In molti affermano di aver visto, nelle notti serene, fuochi ed altri prodigi sulla sommità del monte Yume. Alcuni pescatori, rientrando da una notte di lavoro sul lago, sostengono di aver intravvisto ombre simili ad edifici sulla sommità della montagna proprio nel momento in cui le prime luci dell'alba spezzavano la coltre di foschia che solitamente ne ricopre la cima.
    In ogni caso è credenza comune che, per il quieto vivere, si debba evitare di disturbare i Kami del Monte Yume, quindi gli abitanti dei paraggi tenteranno di far cambiare idea a chiunque abbia a provarci, sebbene difficilmente giungeranno ad ostacolato, trattandosi pur sempre di gente pacifica.




    Santuario abbandonato di Inari

    Regione di Kai - Monte Yume



    Lasciata la radura del megalite ed incamminandosi lungo il sentiero ci si ritrova presto immersi nella vegetazione. La strada è stretta ed oscura in quanto gli alberi si richiudono sopra di essa come una volta che lascia filtrare solo qualche raggio del sole. Continuando a salire ci si troverà più volte di fronte a bivi che rendono difficoltoso trovare la via corretta fino alla cima. Perseverando, dopo un'ultima serie di tornanti ci si trova improvvisamente di fronte ai resti di un torii ligneo vecchissimo, sbiancato dal tempo. Da lì inizia una lunga scalinata che si snoda lungo il fianco della montagna. La strada è costellata da numerosi portali, alcuni dei quali conservano ancora l'originale colore rosso acceso, intervallati da lanterne in pietra. Al termine del percorso si giunge nell'aria del santuario vero è propria. Descriverlo come in rovina è probabilmente riduttivo, si avvicina di più al vero affermare che sembra collassato su se stesso sotto il peso degli anni e delle intemperie. La staccionata che delimita il luogo sacro è in più punti scomparsa, sebbene se ne trovino ancora tracce qua e là. Si possono ancora riconoscere le strutture del culto, per quanto danneggiate dall'incuria: l'area delle abluzioni vicino all'ingresso, alcuni resti del parete dove venivano appese le preghiere, le strutture ausiliare dedicate all'amministrazione del santuario e ad alcuni riti, la sala per gli oranti con il suo vano per le offerte ed infine il santuario vero e proprio, la sede del Kami. Sebbene non siano presenti molti segni distintivi, la divinità adorata in quel luogo doveva essere Inari, dio dalle molte forme e dai numerosi talenti tra i più riveriti nello Shinto. Un indizio inequivocabile sono le copiose statue guardiane con fattezze di volpe che si ergono a protettrici dello spazio sacro fin dal torii d'ingresso. Nel folclore infatti le kitsune sono unite strettamente ad Inari, di cui sono servitrici e messagere.
    L'intero luogo comunica un senso di abbandono, eppure al contempo è possibile percepirne ancora la sacralità. Nondimeno, restare nel terreno del santuario prova una sensazione di disagio, come se si stesse violando appunto suddetta sacralità, convincendosi che non ci si dovrebbe trovare lì.



    Tuttavia la realtà potrebbe essere diversa da come appare e sarebbe bene non fidarsi troppo dei propri sensi sulla sommità del monte Yume. Eppure fino ad ora nessuno è riuscito a svelare il mistero del tempio abbandonato. D'altronde se giungere fino al santuario è un'impresa alla portata di pochi, tentare di carpirne i segreti risulterebbe fatale ad una persona impreparata.


    Edited by Historia - 31/8/2016, 15:11
     
    .
0 replies since 23/6/2016, 22:45   80 views
  Share  
.