Chez Sanji

add loto per Historia

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    Chez Sanji

    Post Primo - Un lauto pranzo




    Dicono che questo sia uno dei migliori ristoranti della foglia

    Chez Sanji, che cosa significa Shinichi-sensei?

    Boh, sai come sono questi chef, uno più strano dell'altro.

    No, non lo so. Non ne ho mai incontrato uno replicò Fuyumi Mizunashi, la giovane allieva che si era imposta allo shinobi della sabbia che, non si capiva per quale motivo, aveva accettato di addestrarla nel kendo, la via della spada.

    I due, giunti da poco a Konoha, avevano deciso di andare a mangiare in quello che sembrava essere uno dei migliori ristoranti del villaggio. Sfortunatamente Shinichi era già stato in quel posto e ne era stato cacciato in malo modo per aver dato fastidio alle cameriere. Era stato proprio il giorno prima degli incresciosi eventi che lo avevano portato a scorrazzare per il villaggio con un leopardo e due pivelli al seguito.

    Siete proprio incorreggibile. Se non dovessi imparare da voi il kendo...

    Fortunatamente per loro Shinichi aveva da poco sviluppato un jutsu adatto per situazioni del genere. Si rintanò in un vicolo con dei vestiti "prestati" da una gentile signora che aveva steso i panni a livello strada.

    Kage Henge no Jutsu!

    Si trasformò quindi in una replica esatta di Ahmur, un mercante di mezza età che aveva conosciuto qualche tempo prima nelle sue "scorribande" nell'Anauroch. Dubitava che qualcuno lo conoscesse nel villaggio della foglia per cui era perfetto. Ci volle solo un minuto prima che uscisse dal vicolo completamente trasformato.

    Andiamo Fuyumi disse, alterando la voce di Ahmur per suonare come se stesso [Recitazione]

    Uao! La famosa tecnica della trasformazione!

    Tsk tsk tsk, non è una semplice trasformazione. Questa è la kage henge no jutsu, una tecnica che ha sviluppato il tuo sensei! E' una trasformazione perfetta!

    Uao! Se la smetteste di comportarvi come uno stupido sareste anche un figo!

    Vorresti forse dire che il tuo sensei non è un figo? dissi, replicando esattamente la voce di Ahmur e guardando la sua allieva come se l'avesse offeso mortalmente

    No, no, assolutamente no Sensei. E' solo che... non siete il mio tipo. Ah ah ah replicò un po' spaventata la ragazza. Aveva visto di cosa era capace il chunin della sabbia e, giustamente, lo temeva un pochino.

    Ah, ecco. Volevo ben dire. replicò Shinichi al quale non era passata neanche nell'anticamera del cervello l'idea di un suo coinvolgimento romantico con l'allieva. Specie ora che aveva l'aspetto di un mercante del deserto di mezza età.

    Tornarono quindi di fronte al ristorante, trovando però una brutta sorpresa

    Coda anche qua? Che palle... mi ricorda quella volta che la gente faceva la coda per camminare su una stupida passerella acquatica

    Perché qualcuno dovrebbe salire su una passerella acquatica?

    "Per provare l'emozione di essere un vero ninja!" O almeno così diceva il volantino. Capre idiote che si fanno fregare. Quasi quasi mi sarei messo li di fianco ad insegnare alla gente ad usare il chakra adesivo guarda...

    E perché non l'avete fatto sensei?

    Ero in incognito Fuyumi. Dovevo trovare l'assassino della moglie dell'artista (o sedicente tale) che aveva creato quell'orrore. Alla fine è venuto fuori che era la sorella.

    Cosa?! Perché una avrebbe dovuto uccidere la sorella?

    Perché l'artista l'aveva mollata per mettersi con la sorella primogenita che aveva ereditato tutto. La cosa buffa era che lei voleva uccidere la sorella per poter avere lei l'eredità del padre e quindi sposare lei questo "artista". Sapeva che era solo attaccato ai soldi ma voleva lo stesso averlo.

    Che cosa orribile! Che è successo quindi? Avete scoperto l'assassina?

    Certo! Solo che poi, essendo morte entrambe e non essendoci altri eredi in vita, ha preso tutto quel cretino di "artista"... com'è che si chiamava? Hugoromo, Kagorumo... qualcosa del genere.

    Cosa?! Che brutta persona! Per colpa della sua avidità due sorelle si sono fatte la guerra, arrivando persino ad uccidersi!

    Il mondo è ingiusto Fuyumi. Certo... poi per un qualche cavillo legale tutto quel danaro è andato a finire ad una fondazione per la preservazione dell'habitat dei delfini nani. Ah, purtroppo un certo legale scrupoloso era riuscito ad ottenere una copia del testamento originario del padre delle due sorelle.

    Come mai proprio i delfini nani?

    Mi piace quando applaudono con le pinne

    Quella risposta confuse non poco la spadaccina che si stava chiedendo che cosa c'entrasse con quella storia il fatto che al suo sensei piacessero i delfini nani quando vennero accolti da uno strano tipo senza capelli.

    Buonjorno e benvenuti in mio ristorante, avete prenotato?

    Ehm, no... perché? Bisognava?

    E certo che devi prenotare per mangiare in ristorante, per che rassa di bettola ci hai preso? Mi sembri familiare, già venuto in ristorante tu?

    Non mi pare, mi ricorderei di questo genere di accoglienza. Ti faccio vedere come tratto la gente come te...

    Il Kurogane poggiò semplicemente la mano alla parete del ristorante che iniziò a creparsi

    Ehm, vi conviene darci un tavolo. Diventa irascibile quando non mangia replicò Fuyumi, che stava solo reggendo il gioco al suo sensei

    Ma abiamo solo tavolo per fidanzati in zona romance, no mi sembra adatto per voi...

    Certo che è adatto! Vero caro? disse la ragazza talmente affamata da abbassarsi a fare quella pantomima e stringendo il braccio dell'uomo che poteva essere suo padre.

    Vorresti forse dire che sono vecchio eh, pinguino?

    No, io no voleva dire questo. Vi porto a tavolo romance, tutto per voi.

    Dannati stranieri disse il ninja della sabbia, giusto per far irritare ancora di più il gestore di quel posto (gli era risultato particolarmente antipatico)

    Giunti al tavolo Ahmur/Shinichi spostò la sedia della giovane inviandola a sedersi. Accomodatosi di fronte a lei venne un cameriere ad accendere la candela che si trovava in mezzo al tavolo.

    Non vi facevo così galante, sensei disse la ragazza, quasi prendendolo in giro

    Io sono sempre galante! Non c'è donna che sia uscita con me che si sia lamentata di come l'ho trattata. E non ho intenzione di cominciare con te! E poi... siamo nella zona Romance

    Ah ah ah sapete se non aveste questo aspetto da vecchio, quasi quasi potrei innamorarmi di voi. In questo luogo, con questa luce... con questa candela... è tutto così romantico sensei.

    Smettila di prendermi in giro, ragazzina. Voi giovani d'oggi non avete rispetto per i più anziani. Ai miei tempi voi donne dovevate solo cucinare

    I due continuarono così, a prendere in giro quella situazione paradossale (specie per come doveva apparire vista da fuori) aspettando che qualche cameriere si decidesse a portar loro i listini.
     
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    Un tavolo per due

    Addestramento Loto I ~ Post 1



    Nell'ampio cortile interno di casa Kinryu il giovane genin stava terminando il suo allenamento quotidiano. Asciugando con il dorso del braccio le gocce di sudore che dalla fronte scendevano verso gli occhi, si preparò ad un nuovo tentativo. Da quando aveva iniziato a perfezionare quella tecnica non aveva ancora ottenuto risultati soddisfacenti, ma sentiva di essere sulla buona strada. Inspirò lentamente, per poi scattare ad una velocità incredibilmente alta, attraversando lo spiazzo in pochi istanti. Ansimando, si volse a guardare il portico, sotto il quale una bambina di sei anni lo osservava attentamente ed al contempo trangugiava rumorosamente un milkshake con la cannuccia. Dopo aver mandato giù l'ultimo sorso, esclamò a gran voce Ti ho visto spostarti, onii-chan!
    Shin scosse la testa, sconsolato. Sono ancora troppo lento eh? Avrebbe volentieri passato il resto della giornata a riprovare, ma aveva promesso alla sorellina che l'avrebbe portata fuori a pranzo in cambio della sua supervisione. Da quando il giovane aveva scelto di intraprendere la via ninja i due fratelli non avevano occasione di passare molto tempo insieme, quindi avrebbe approfittato di quella pausa dalle missioni per godersi la quiete familiare. Tornando a passi misurati verso la bambina, Shin le disse di andare a prepararsi mentre lui si faceva un doccia veloce. Quella scattò sugli attenti, facendo cadere il bicchiere ormai vuoto e strappando un sorriso al fratello. Era contento che avesse preso bene la sua decisione. In fin dei conti era anche per proteggere lei che si sforzava ogni giorno di diventare più forte. Le scompigliò i capelli con la mano, ignorando le sue proteste.

    I due si fermarono di fronte all'ingresso del celebre Chez Sanji, intimoriti: il ristorante emanava un'aura di classe e raffinatezza fin dalla vetrina. Shin ricontrollò i due buoni che stringeva nervosamente in mano. Se non fosse stato per quelli non si sarebbe mai azzardato, visti i suoi miseri risparmi, a metter piede in un luogo tanto sofisticato. Deglutendo impercettibilmente si avvicinò al responsabile dell'accettazione, che li squadrò dall'alto al basso, cercando di capire cosa mai ci potessero fare due mocciosi da soli in un posto del genere. Tuttavia si propose loro in tono professionale, accogliendoli con gentilezza. Buonjorno e benvenuti in mio ristorante, avete prenotato?
    Cercando di ricacciare indietro l'ansia che il signore dalla strana pronuncia gli provocava, il genin replicò timidamente Buongiorno a voi, in realtà no. Mi sono stati dati questi buoni, spiegandomi che sarebbe bastato mostrarli per ottenere un paio di posti. Non sapevo di dover prenotare, mi perdoni. Il ragazzo chinò il capo in segno di scuse. Il cameriere prese a brontolare tra sé Tuo buono pasto puoi infilartelo su per buco di culo, questo è posto per gente buona no per pezente come te avrebbe comunque pronunciato la frase a voce non troppo forte, contrariamente al suo solito, per riguardo della piccola. Tuttavia, porgendo una mano, chiese di vedere i fantomatici buoni. Obbedendo sconcertato, lo shinobi glieli porse. L'uomo senza capelli, man mano che gli studiava, cambiò espressione. Ah è biglietto di Mr. Suritomo. Okkei okkei vieni pure dentro che oggi manji buono!
    Tirando un sospiro di sollievo, Shin prese per mano la sorellina e seguì il cameriere. Izumi Sumitomo era il mandante dell'ultima missione a cui aveva preso parte. Oltre alla ricompensa, duplicata perché la sua richiesta avesse la precedenza, aveva insistito per donare ai due shinobi che lo avevano assistito quell'omaggio. Il Kinryu aveva scoperto solo in un secondo momento che si trattava di uno dei più importanti gruppi commerciali del Paese del Fuoco.
    Una volta entrati nel grande salone i due rimasero senza fiato e la ragazzina non potè trattenere la sua meraviglia. Guarda onii-san come sono belli quei tavoli, hanno dei tovaglioli a forma di cigno! Leggermente imbarazzato dall'esuberanza bambinesca, cercò di calmarla. Dai Hina fai piano, non disturbare i signori! Ma quella, senza darsene per inteso, alzando ancora di più la voce si mise a fissare una signora poco lontana. E guarda il suo abito, è fantastico! Quella fortunatamente, apprezzò il complimento sincero della piccola, sorridendole. Per quanto indossassero alcuni dei loro vestiti migliori non potevano che sembrare fuori posto tra quella gente.



    Il cameriere, attendendo con pazienza che i due lo seguissero, indicò infine loro un piccolo tavolino per due persone. Abiamo solo tavolo per fidanzati in zona romance, mi scusa per inconveniente... Shin fece cenno con la mano, facendo intendere che andava benissimo. Non si preoccupi, in fin dei conti è colpa mia che non ho pensato di prenotare! Questo andrà benissimo. I due presero posto mentre la bambina non smetteva un attimo di guardarsi intorno. Poco dopo un altro cameriere portò loro un paio di menù. Doveva essere stato informato che si trattava di ospiti di riguardo, perché si rivolse loro con la massima referenza e non pensò nemmeno di accendere la candela al centro della tovaglia. Il genin prese in mano l'elenco delle pietanze, mentre si interrogava su cosa avesse voglia di consumare. Quando per sbaglio diede uno sguardo alla colonna dei prezzi, sgranò gli occhi. Per fortuna che i loro buoni coprivano interamente le spese, altrimenti avrebbe dovuto utilizzare l'intero stipendio del mese appena concluso per quel pranzo. Alzando la testa dal listino, chiese alla sorella cosa voleva mangiare, che rispose senza esitazione. Una porzione gigante di patatine fritte! Shin non potè fare a meno di mettersi a ridacchiare. Che altra risposta poteva aspettarsi da una bambina di sei anni? A lei non importava certo che fossero in un rinomato ristorante. Il signore senza capelli aveva nel frattempo fatto accompagnare un'altra coppia stranamente assortita pochi tavoli più in là del loro. Ad Aruhina, che li stava osservando, non sfuggì la piccola luce che prese a brillare tra di loro dopo che il cameriere si fu allontanato. Realizzando in quel momento l'esistenza della candela anche sul loro posto, si mise a fissare imbronciata il fratellone, lamentandosi. Non è giusto onii-chan, anch'io voglio la fiamma accesa!
     
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    Chez Sanji

    Post Secondo - Raffica di Insulti




    Allora, come conoscete questo posto? Dopotutto voi non siete di queste parti sensei... ci portate sempre le vostre ragazze?

    Ah ah ah. No, no. E' stato quasi per caso. Diciamo che ho frequentato un dojo qui in città, un po' di tempo fa.

    Uao! Un dojo? Siete venuto a prendere l'insegna di un dojo? Ad insegnare il kendo anche qui?

    No, no. Ero venuto per accompagnare un mio cugino che voleva visitarlo ma alla fine sono rimasto invischiato con due tizi uno più scemo dell'altro. Comunque la sera, per festeggiare, siamo venuti qui... e non scoprimmo che lo chef aveva studiato in una scuola rivale?

    Ah ah ah, i casi della vita

    Già guarda... comunque va a finire che i due cominciano a menare mani e piedi e praticamente distruggono il locale. Da allora sono stato "bandito a vita" da questo posto.

    La vita è proprio ingiusta sensei. Comunque, almeno non abbiamo vinto il premio per coppia più strana della zona "Romance".

    Ah si?

    Guardi la

    Un ragazzetto e... una bambina?! Ma... ma... avrà al massimo sei anni! Che cosa ci fanno qui? Questo è indecente! Con una bambina!

    Suvvia, sarà un errore che siano stati messi qui. E poi... mi sa che hanno meno differenza d'età loro di quella tra me e voi... perlomeno col vostro aspetto

    Ma... è una bambina! Qua è meglio vederci chiaro...

    Sensei... non vi intromettete! Sensei... troppo tardi. Il chunin della sabbia era partito in quarta verso quel tavolo.

    Non è giusto onii-chan, anch'io voglio la fiamma accesa!

    La signora è servita disse il misterioso uomo sulla cinquantina mentre tirava fuori un accendino dal suo ampio vestito. Chinandosi avrebbe guardato con uno sguardo malevolo il ragazzo, sussurrandogli in modo da non farsi sentire dalla bambina.

    Vergognati. Con una bambina? Sei un rifiuto umano, lo schifo che cammina sulla terra. Non uscirai vivo da questo locale, bastardo pedofilo stupratore.

    Non diede neanche il tempo al giovane genin di replicare prima di tornare al proprio tavolo.

    Cosa avete fatto sensei? Non avrete dato spettacolo, spero... voi che siete qui in incognito poi...

    Gli ho solo detto quello che pensavo di lui

    Ovvero?

    Che è uno schifoso rifiuto umano di pedofilo stupratore

    Ah. Che altro?

    Che non sarebbe uscito vivo dal locale

    Fuyumi si sarebbe colpita in testa con la mano

    Uomini

    Ben presto sarebbe giunto il cameriere portando loro i listini. Avrebbero ordinato il classico della casa, consigliato dal Kurogane, assieme a delle particolari farciture e contorni.

    Shinichi avrebbe anche chiesto come fosse possibile che quei due avessero dei tavoli. Il cameriere, professionalmente, avrebbe semplicemente detto che erano stati invitati li da un ricco cliente.

    Un vero e proprio giro di prostituzione minorile insomma disse Shinichi a Fuyumi una volta che il cameriere se ne fosse andato.

    Per me state sragionando. Sarà perché siamo a stomaco vuoto. Non siete voi quello che dice che la soluzione più semplice è quella vera e che bisogna dedurre le cause dagli effetti? Magari è solo un tizio che è stato invitato qui da un ricco cliente per far compagnia alla figlia... magari è una guardia del corpo

    Guarda del corpo? Quel pivello? Ahahaahahahah non farmi ridere. Quello? Quello? La risata sarebbe risuonata in buona parte della zona Romance e sia Shin che la sorellina avrebbero potuto notare quello strano signore di prima che li indicava ridendo.

    Alla fine giunsero i piatti ad entrambi i tavoli, che mangiarono avidamente e di gusto (persino le patatine fritte erano di qualità superiore rispetto alle classiche bettole da quattro soldi).

    Qualche minuto dopo una figura vestita bene uscì dalla cucina. Sembrava più un maitre di sala che il cuoco, ma venne accolto da tutti come, appunto, lo chef che dava il nome al locale. Passava di tavolo in tavolo e ben presto sarebbe giunto anche da Shin.

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    Buongiorno. Sono Sanji Akimichi, lo chef. E voi dovete essere gli ospiti di Suritomo-sama. Vi prego di portargli i miei saluti. E mi dispiace molto della vostra incresciosa sistemazione, purtroppo il resto del locale era completamente pieno. Avete gradito il pranzo?

    Sarebbe rimasto a parlare per tutto il tempo necessario, anche rispondendo amabilmente alle domande di Aruhina. Il suo cognome avrebbe potuto destare molta curiosità ed avrebbe effettivamente ammesso che era un ninja che apparteneva al clan Akimichi.

    La mia famiglia ha sempre ritenuto più importanti le quantità dei cibi, che la qualità. In questo abbiamo sempre avuto un opinione diversa

    Avrebbe inoltre rivelato che aveva viaggiato in lungo e in largo, per tutti i mari, alla ricerca di ingredienti e dello sviluppo di una nuova idea di cucina quando aveva capito che la sua vita era quella dello chef.

    Grazie al mio addestramento da Shinobi, ed agli insegnamenti del dojo della gamba nera, posso procurarmi ingredienti impensabili ad altri cuochi e con molta più facilità. Ingredienti di qualità, al giusto prezzo. Questo è il mio motto ed il motivo di successo del mio ristorante. Oltre all'ottima cucina e ai consigli dei clienti, che voglio sempre ascoltare al termine di un pranzo. Ditemi c'è qualcosa che vi ha disturbato? Qualunque cosa?

    In base alle risposte e alle domande di Shin la situazione sarebbe potuta degenerare rapidamente all'interno del locale. Quale sarebbe stata la scelta del giovane genin della foglia?
     
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    Fraintendimenti

    Addestramento Loto I ~ Post 2



    Come evocato dai capricci della bambina comparve a fianco del loro tavolo un'uomo dall'aria sospetta che con premura accese la candela. Grazie, vecchio signore! Imbanbolata a fissare la fiammella ondeggiante Aruhina non presto caso alla minaccia rivolta al fratello maggiore. Il quale, impietrito, strinse il pugno pronto a ribattere, ma quello se l'era già data a gambe. Incredulo davanti alla lampante mancanza di logica di quello che considerava un esaltato esibizionista, decise di non insistere. Distese la mano, appoggiandola sul legno. Non si sarebbe fatto il sangue cattivo perché uno sconosciuto aveva chiaramente frainteso la situazione, né gli avrebbe permesso di rovinargli il pranzo che si prospettava delizioso. Sospirando, appoggiò il viso contro la mano libera, puntellando il gomito sul tavolo. Certo che ce n'era di gente strana al mondo. Quando giunse il cameriere a prendere le loro ordinazioni si era tuttavia già dimenticato di quel guasta feste, intento ad ascoltare il riassunto dell'ultimo mese della sorella, quello in cui era stato lontano da casa tra esame e missioni varie.
    Prima che giungessero i piatti però una fragorosa risata si levò da dietro di loro. Voltando appena la testa vide che ad occuparlo era proprio l'uomo misterioso, in compagnia di una ragazza piuttosto carina, eppure dallo sguardo di ghiaccio. Perfino la bambina alzò lo sguardo per vedere da dove proveniva il rumore. Quell'uomo è strano onii-chan. Shin la tranquillizzò, dicendole che probabilmente stavano scherzando su qualcosa. Lei lo fissò pensierosa, finché non finì di formulare la domanda che le stava passando in testa. Forse è una specie di comico? Il ragazzo non potè fare a meno di ridere del ragionamento infantile della sorella, ma cercando di apparire serio le disse che doveva proprio essere così. Eppure dentro di sé covava un senso di inquietudine difficilmente quietabile.
    Furono nuovamente distratti dall'arrivo dei loro ordini. Stupita per l'abbondanza e il sapore dei cibi la bambina iniziò ad ingozzarsi, tanto che il fratello fu costretto a richiamarla più volte, sebbene con il sorriso sulle labbra. Dai Hina sei una signorina, non mangiare come un maialino, chiudi la bocca quando mastichi. Uff, sei più noioso della mamma!



    Avevano da poco finito di mangiare quando vennero raggiunti da un uomo vestito in modo impeccabile che si presentò loro come lo chef del locale. Non si preoccupi, è colpa mia che non ho prenotato. Shin si scusò nuovamente. Lì dentro dopo aver fatto il nome di Suritomo erano tutti anche troppo gentili. Il cibo era incredibilmente buono, i miei complimenti. Le chiederi che trucco ha usato per rendere la carne così morbida ed al contempo croccante, ma sono certo che non me lo rivelerebbe. Il genin era sempre stato un affabile conversatore, ed ancora una volta i suoi complimenti colpirono nel segno. In effetti no, si tratta di una ricetta elaborata dopo lunghe sperimentazioni. Ma sono felice vi sia piaciuta. Quando il ragazzo per curiosità gli chiese se faceva parte del clan Akimichi come sembrava suggerire il cognome, quelli rispose senza problemi spiegandogli la situazione. Shin ripensò ad Itaru, con cui da studente aveva svolto una missione, ma soprattutto aveva esplorato metà dei chioschi e dei ristoranti del Villaggio della Foglia. Decisamente Sanji appariva diverso, sotto tutti i punti di vista. A quel punto, prima presumibilmente di congedarsi, chiese se fosse stato tutto di loro gradimento, dalla reception al servizio, fino alla qualità delle posate. Sembrava tenerci sul serio che i clienti lasciassero il ristorante con un'ottima impressione, ma il giovane non sapeva se lo facesse per la fama del locale o per amore del suo lavoro, anche se una cosa non escludeva l'altra. Shin ripensò alla frase pronunciata dall'uomo del tavolo dietro quando erano arrivati, ma decise di far finta di nulla. Con una fretta forse eccessiva mosse a destra e a sinistra la mano aperta per dire che era tutto a posto. Sua sorella, che fino ad allora era stata zitta a causa di un improvviso colpo di sonno, in quanto impegnata a digerire, si riscosse stiracchiandosi e si inserì nella conversazione con un candore ed una sincerità posseduta solo dai bambini della sua età. Quel signore là in fondo mi ha guardato tutta la sera con occhi strani... alzò la mano indicando il tavolo dietro di loro. Shin la rimproverò senza troppa convinzione, spiegandole che non era educazione additare la gente e lei, pur continuando, abbasso il braccio. E non ha fatto altro che ridere tutta la serata del fratellone. Sono una bambina, ma non sono stupida!
     
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    Chez Sanji

    Post Terzo - Rivelazioni




    Quel signore là in fondo mi ha guardato tutta la sera con occhi strani...

    Occhi strani?

    E non ha fatto altro che ridere tutta la serata del fratellone. Sono una bambina, ma non sono stupida!

    Si... il tavolo quindici. L'ho tenuto apposta per ultimo. Sapete, un cuoco è sempre in grado di riconoscere i propri clienti dalle proprie ordinazioni. Ciascuno di noi vuole il cibo in un modo unico... e lui è proprio una persona che non vedevo l'ora tornasse qui. Quel bastardo ha distrutto il mio locale l'ultima volta che è stato qui. Sei un ninja vero Shin? Si intuisce sai... guarda pure lo spettacolo. Si possono dire molte cose di quel bastardo, ma non che non sappia combattere.

    Il cuoco si sarebbe diretto verso il vecchietto, posandogli le mani sulle spalle.

    Buongiorno. Sono Sanji Akimichi, il capo cuoco.

    Buongiorno! Il mio nome è Fuyumi Mizunashi, ed era tutto buonissimo!

    Mi fa piacere saperlo, signorina Mizunashi. E lei... signor Kurogane?

    Kuro... ehm Kurogane. Non conosco nessuno con questo nome. Mi chiamo...

    Shinichi Kurogane

    Cazzo. Proprio ora che pensavo di aver perfezionato la tecnica... cosa mi ha tradito, Sanji?

    Prendi sempre i soliti piatti. Pensavi davvero che non avrei riconosciuto i tuoi piatti preferiti? Lo sai che quelli del dojo di quel orrore con la tutina viola non sono ammessi qui.

    Colpa tua che sei troppo bravo... comunque non faccio parte di nessun dojo... allora, mi sbatti semplicemente fuori? replicò il vecchietto un po' rassegnato

    Oh, no. Mi hanno riferito quei due ospiti di un illustre cliente che sei stato ad adocchiare quella bambina per tutta la serata. E che sei stato molto maleducato.

    Ehi ehi, pensavo fosse un pedofilo! Volevo proteggerla dalle sue grinfie!

    E' vero Sanji-san. Nonostante faccia il figo dicendo a tutti di essere un Detective questa volta ha proprio preso un granchio.

    Direi che l'unico modo per risolvere la situazione è una sfida. Il dojo della gamba nera contro il dojo della tutina viola...

    Ehi ehi, stocazzo! Al massimo il dojo della gamba nera contro il dojo del magnifico Shinichi Kurogane.

    Tu non hai un dojo.

    Dettagli. Allora, vuoi spaccare di nuovo il locale o andiamo a pestarci sul retro?

    Il retro può andare.

    Sanji sarebbe andato quindi a prendere Shin e la sorellina e, senza lasciar loro diritto di replica, li avrebbe condotti sul retro dove si trovava un bel giardino con allestito una sorta di campo d'allenamento ninja.

    Ah, dimenticavo. Devo sciogliere la tecnica. Scemo io... ci volle qualche secondo, troppi per essere una normale trasformazione, ma il vecchietto si trasformò in un grosso ninja dai capelli neri, che superava persino Sanji in altezza.

    Che nessuno si intrometta. Questa è una faccenda tra me e lui.

    Sai, trovo che questa tua voglia di combattere sia assolutamente...

    Kuroashi-Ryu. Ike! Entrata Dinamica!

    Il cuoco sarebbe saltato verso Shinichi, cercando di colpirlo al volto. Ma era evidente che l'avversario dello chef era di tutt'altra pasta e si abbassò per evitare il colpo, sfruttando lo slancio dell'Akimichi per spingerlo a terra in malo modo.

    Yatta! Il mio sensei è il più forte!

    Ascolta già l'ultima volta è andata così... hai messo KO quell'idiota vestito di viola e poi per cercare di colpire anche me hai distrutto il locale... che ne diresti di lasciar perdere? Ti pago il pranzo e poi ognuno per la sua strada eh? Che ne dici?

    Mai! Piuttosto che arrendermi...

    Ehi! Non ci pensare neppure!

    Kuroashi-Ryu Ougi: Hachimon!

    Il corpo dello chef si fece totalmente rosso e si ricoprì di un aura verde

    Pazzo! Quella tecnica è troppo rischiosa per usarla per una stronzata simile! Cazzo... devo finirla in fretta...

    Diable Jambe!

    La gamba di Sanji prese letteralmente fuoco mentre sparì alla vista per riapparire dietro al ninja della sabbia, prendendolo a calci molto rapidamente e con una potenza inaudita.

    Sensei... disse preoccupata Fuyumi

    Hai finito?

    Cosa? Come fai ad essere ancora in piedi?

    Se non puo evitare i colpi dell'avversario... proteggiti.

    Il vestito di Shinichi era totalmente squarciato, ma da sotto spuntava una specie di armatura azzurra, composta di chakra.

    Colpi molto rapidi e precisi, ben distribuiti. Peccato solo che manchino di forza. Ora la vuoi smettere o devo prenderti a calci io? Sai benissimo che comporta l'uso delle otto porte, ne ho visto gli effetti in prima persona. Basta!

    No... dovrai sconfigger...

    L'altro ninja aveva a malapena indicato Sanji ed il suo corpo si ricoprì di tagli, causati dalle lame di vento del Kurogane.

    E' finita. Un cuoco che fa il ninja per gioco non può vincere contro un vero Shinobi, Sanji. per la prima volta parlava con serietà nella sua voce... quasi con rispetto nei confronti del suo avversario.

    Sensei... non vi pare di avere esagerato?

    Niente affatto. Non potevo fare altrimenti. La tecnica che ha usato porta enorme stress al corpo, dovevo fermarlo in qualche modo prima che si uccidesse per una stupida diatriba tra dojo. Ed il tutto nato dal fatto se sia meglio usare i calci o i pugni nel taijutsu.

    Si, ok. Ma ora avrà bisogno di almeno un paio di giorni per riprendersi dalle ferite.

    E quindi?

    Chi cucinerà qui nel frattempo?

    Attimo di silenzio

    Cazzo. Non ci avevo pensato.

    Sensei!

    Che c'è?

    Per tutta risposta Fuyumi indicò la sorella di Shin. Il Kurogane si era completamente dimenticato della presenza sua e della ragazza.

    Idea geniale Fuyumi! Cucinerai tu, ragazzo! Sono sicuro che Sanji ti sarà molto riconoscente! Magari potrebbe anche insegnarti qualche tecnica delle sue! Sembra proprio che tu ne abbia bisogno, pivello! Ahahahaah



    CITAZIONE
    OT

    Reagisci al tutto, e poi descrivi anche il servizio serale già che ci sei :D (non c'è bisogno di niente di eccessivamente complesso)
     
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    Vice aiuto sostituto chef in prova!

    Addestramento Loto I ~ Post 3



    Il giovane shinobi non ebbe nessuna voce in capitolo nel succedersi degli eventi, né tanto meno riuscì ad impedire la bizzarra piega che l'intera vicenda stava prendendo.
    A quanto pareva il sedicente anziano era in realtà una vecchia conoscenza dello chef. Di quelle che si preferirebbe seppellire per sempre purtroppo. Non sapeva cosa ci fosse stato tra loro, ma un suo timido tentativo di placare gli animi fu stroncato sul nascere da Sanji, i cui occhi sembravano mutati in fiamme. Senza che nessuno si disturbasse a chiedere la loro opinione furono costretti ad assistere allo scontro tra il cuoco e Shinichi Kurogane, se Shin ne aveva ben inteso il nome. Quando sciolse la tecnica il genin si diede dello stupido per non aver riconosciuto una banale Henge, non potendo sapere dei miglioramenti che il chunin di Suna vi aveva apportato. Sua sorella invece, completamente digiuna di arti ninja, ne fu impressionata e spalancò gli occhi per lo stupore. Ohhh~ Sai farlo anche te onii-chan? Eh? Ah, sì, non è nulla di speciale...
    Prima ancora che finisse di parlare i due avevano già iniziato a picchiarsi. Spostò la sorellina dietro di sé per farle da scudo in caso di eventuali danni collaterali. Ehi ma così non vedo niente fratellone! Lo scontro per la verità finì nel volgere di appena un minuto, ma prima che il sunese mettesse la parola fine Shin ebbe modo di vedere per la prima volta nella sua vita il famoso Loto della Foglia. Ne aveva sentito parlare a margine di una lezione sul sistema circolatorio del chakra e sulle porte che lo regolano, ma mai prima di allora ne aveva compreso a pieno la potenza. Quando lo vide scomparire per ricomparire alle spalle del chunin ebbe un'illuminazione: forse quella tecnica poteva dargli la forza di cui aveva bisogno. Strinse inconsapevolmente la spalla della sorella. Con sua grande sorpresa il Kurogane non solo ignorò l'assalto dello chef, ma lo mise al tappeto con una facilità disarmante. Incredulo, non riuscì a trattenersi dal mormorare a mezza voce. Lame di vento...
    L'allieva del Sunese si avvicinò all'uomo a terra, studiando la gravità delle sue ferite, e poi prese a rimproverare il suo maestro. A quanto pare avevano appena privato il ristorante di un tassello fondamentale. La ragazza fece un cenno rivolto verso Aruhina, ma ancora una volta il ninja fraintese la situazione e propose, o per meglio dire costrinse, a Shin di offrirsi come sostituto. Il ragazzo, portandosi una mano fra i capelli, si chiese cosa aveva fatto per far irritare i kami e meritarsi tutto quello. Non aveva nessun dubbio che l'uomo fosse forte, ma al contempo era anche un idiota patentato. Come poteva aspettarsi che un ragazzino come lui fosse al livello di uno dei migliori chef del Paese del Fuoco?




    Shin seguì alla lettera le istruzioni di Sanji il quale, nonostante giacesse al suolo impossibilitatò a muoversi, si era categoricamente rifiutato di abbandonare la sua cucina. Un capitano rimane sulla sua nave anche quando affonda. Lo avevano sistemato su alcune tovaglie a mo' di giaciglio e, dopo avergli pulito e fasciato le ferite, si erano messi all'opera. Seduta su un ripiano metallico Aruhina scorlava le corte gambe osservando il fratello trasformato in cuoco per un giorno. Ora il tuo fratellone ti dimostrerà cosa sa fare tra i fornelli, vedrai!



    Il ragazzo ricontrollò il timer prima di estrarre con la dovuta precauzione il timballo dal forno. L'aspetto era invitante e, dopo averlo impiattato, lo porse al biondo a terra perché lo valutasse. Questi, a fatica, ne prese una porzione minuscola con la punta della forchetta e, portata alla bocca, la masticò a lungo prima di emettere il suo verdetto. Sei. Per l'impegno più che altro. Era il suo modo di fargli capire che era promosso: per quella sera lo avrebbe sostituito, ma si sarebbe dovuto impegnare al massimo per mantenere alto il buon nome del ristorante. Se ti azzardi a servire qualsiasi cosa che sia meno che perfetta appena riuscirò ad alzarmi ti riduco a pezzettini piccoli piccoli e ci faccio uno stufato, intesi? Il genin sorrise a mezza bocca, incerto se ritenersi soddisfatto per aver superato la prova o piuttosto spaventato da ciò che sarebbe seguito. I primi clienti sarebbero arrivati da lì a poco e c'erano molti preparativi da fare, quindi si rimboccò le maniche e prese un respiro profondo. Sarebbe stata una lunga serata.

    Per sua fortuna il team che assisteva lo chef nel suo lavoro era di prim'ordine. Poco alla volta si convinse che probabilmente sarebbero stati benissimo in grado di sopperire al membro mancante, ma ormai si era appassionato a quel mestiere. Aveva imparato la giusta dose di spezie per rendere speciale i piatti di carne e di pesce, i movimenti da fare per far lievitare al meglio un dolce e soprattutto come presentare un piatto qualsiasi in modo da renderlo speciale. Perfino la sorella, presa dall'atmosfera concentrata, ma allegra che si respirava nel laboratorio, stava dando una mano nel suo piccolo. Grazie Hina, posa le carote su quel bancone. Dal basso proveniva un borbottio ininterrotto di informazioni e specifiche per ogni singolo cibo o oggetto che capitava sotto mano al ragazzo. Quello lo stai impugnando sbagliato...Le rape vanno amalgamate con l'aceto di vino in senso antiorario...Per l'amor del cielo leva quello spezzatino dalla fiamma, si è già cucinato 30 secondi di troppo...Devi usare tutti i sensi, non solo la vista Shin!

    Ormai gli ultimi clienti stavano lasciando il locale. Un cameriere, riportando i piatti vuoti, comunicò al genin che una famigliola al tavolo 8 desiderava complimentarsi di persona con il cuoco. Preso in contropiede, Shin iniziò ad accampare scuse per sbrogliarsi da quell'impiccio. Tutta la sicurezza che aveva dimostrato tra i fornelli avrebbe rischiato di volatilizzarsi se messo di fronte al giudizio degli ospiti che aveva servito. Dal fondo della sala si levò una sbuffata di fumo. Devi sempre rispettare i voleri di un cliente, ricordatelo. Ma Sanji-sama, la cucina è sua, sono riuscito a cavarmela solo seguendo le sue dritte, dovrebbe essere lei a ricevere i complimenti...Quelli lo interruppe bruscamente. Non so se l'hai notato, ma non sono propriamente presentabile. E comunque te li sei meritati, quindi vai di là e ascolta quanto hanno da dirti. E sorridi, sempre. Altrimenti ti ammazzo, chiaro? Lo sguardo omicida sul suo volto lasciava pochi dubbi, diceva sul serio.
    Raccogliendo tutto il suo coraggio, si diresse a grandi passi verso il tavolo dopo esserselo fatto indicare da un, almeno per quella sera, collega. Con voce quanto più possibile ferma si presentò alla coppia di mezza età che lo occupava. Tra i due era seduta una coppia di bambini poco più grandi di sua sorella. Buonasera, sono Shin Kinryu, ed ho preparato io i vostri piatti. Spero siano stati di vostro gradimento. Chinò il capo in segno di rispetto ed al contempo quale muta preghiera. Oh sì assolutamente, era tutto squisito! Era stata la donna a parlare, evidentemente a nome di tutta la famiglia. Dovete assolutamente rivelarmi cosa avete aggiunto alla crema della millefoglie per darle quel retrogusto fantastico, vi prego! Shin si portò una mano dietro la testa sorridendo. Il suo pensierò corse al chef biondo che giaceva decisamente mal ridotto sul paviemento della cucina. Mi dispiace, segreto professionale!

    Quando anche l'ultimo degli avventori ebbe lasciato il locale, Shin si buttò su una sedia, esausto. Non avrebbe mai sospettato che un lavoro come quello del cuoco potesse richiedere così tante energie. Aruhina dormiva ranicchiata in un angolo, coperta dalla felpa del fratello. Seduto al suolo, ma appoggiato ad una lucida parete di acciaio, lo chef si accese l'ennesima sigaretta. Il resto della stanza era deserto. I dipendenti si stavano occupando di sistemare il grande salone o sbrigavano le loro faccende sul retro. Nella cucina regnava, per la prima volta da quando vi aveva messo piede il ragazzo, la quiete più assoluta. Non sei poi così male sai? Dieci o quindici anni e potresti perfino raggiungermi...
     
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    Chez Sanji

    Post Quarto - Maitre e Cameriera




    Ehi Sanji... scusa tanto. A volte mi faccio prendere la mano... cosa posso fare per ripagare? Ti serve una mano?

    L'Akimichi non se lo sarebbe fatto ripetere due volte ed avrebbe designato il Kurogane come maitre di sala e la giovane Fuyumi come cameriera.

    Non ho mai fatto la cameriera...

    Basta solo che ti trattieni dal prendere a bastonate i clienti marpioni ed andrai più che bene.

    Ah si? Beh basta che voi vi tratteniate dal fare battute idiote ai clienti e forse sarà passabile.

    Ragazzina, io sono del clan Kurogane. Organizzazione e Professionalità è il mio secondo nome.

    [...]

    Riadattando un vestito del "pinguino" del mattino, come aveva preso a chiamarlo Shinichi (in pochissimi lo sapevano ma Shinichi era un ottimo sarto grazie al "lavoro obbligato" presso una vecchia zia del clan). Sembrava veramente il maitre di un prestigioso ristorante.

    Uao! Sembrate davvero un professionista! replicò Fuyumi vestita con la divisa del locale. Grazie, anche tu non stai male con quella divisa.

    Era la prima volta che Shinichi le faceva un complimento (si conoscevano solo da qualche giorno) e Fuyumi ne restò leggermente imbarazzata, ma passò subito.

    I clienti iniziavano ad entrare e venivano accolti in modo magistrale dal Kurogane che, sempre a causa del clan, aveva dovuto imparare come comportarsi in occasioni "ufficiali". Se in cucina Shin aveva adottato una musica adatta per farlo concentrare sul lavoro, per mantenere l'atmosfera prestigiosa del locale il Kurogane aveva contattato un'orchestra. A prezzi stracciati, tra l'altro. La melodia, scelta personalmente da Shinichi, era una delle sue favorite.



    Buonasera, e benvenuta da Chez Sanji madame. Ha per caso prenotato?

    Oh, ma chi è lei? Non è il solito maitre...

    Shinichi, per servirla madame. Questa sera il locale ha una gestione leggermente diversa dal solito ma non temete. Ogni membro del nuovo staff è stato personalmente approvato da Chef Sanji in persona. Il mio scopo è quello di metterla a suo agio Madame. Se mi può dire il nome della prenotazione la farò immediatamente accomodare.

    Oh, lei è molto più cordiale! E come parla bene! Ma certo, sono la signora Sugoroka.

    Oh, ma certo! Chef Sanji mi ha parlato personalmente di lei. Troverà che stasera si dovrà sedere ad un tavolo diverso dal solito, ma non tema. L'ho scelto apposta per lei e per la sua necessità. Assieme ad un menù speciale che, abbinato con il vino che le consiglio, le consentirà di apprezzare maggiormente l'atmosfera del locale.

    Oh, che servizio!

    La signora Sugoroka infatti aveva un piccolo problema intestinale e generalmente veniva posizionata in un tavolo spostato appositamente vicino ai servizi. Sanji era estremamente scrupoloso con i propri clienti, ma non si era accorto che probabilmente la cosa suscitava un po' di imbarazzo alla signora restando sempre chiuso in cucina (come anche Shin aveva potuto notare, le sue abilità sociali al di fuori del mondo della cucina potevano essere un po' limitate).

    Vennero anche altri clienti, il locale sembrava riempirsi anche quella sera. Fortunatamente una diversa disposizione dei tavoli, più razionale, consentiva allo staff di lavorare meglio e di poter servire i tavoli con maggiore efficienza, nonostante l'orchestra occupasse un quarto della sala.

    [...]

    Buonasera signori, cosa posso portarvi?

    Io credo che prenderò il timballo

    Ed io lo spezzatino.

    Fuyumi si inchinò, prendendo i listini dalle mani dei clienti

    Un timballo ed uno spezzatino, come desiderate nobili signori.

    Il suo sensei ci aveva messo una buona mezz'ora per istruirla a dovere ma ora era una perfetta cameriera!

    [...]

    Maitre!

    Mi dica signore, al suo servizio replicò il Kurogane inchinandosi

    I piatti erano molto buoni stasera, anche se in modo diverso dal solito. Sanji ha cambiato cucina?

    Onorevole signore, mi sembrava di averla informata... questa sera chef Sanji è indisposto, ma è stato sostituito da uno dei suoi più eccellentissimi allievi, lo chef Shin. Sono molto felice che la sua permanenza sia stata molto felice, ed informerò immediatamente lo chef che desidera complimentarsi con lui.

    Ah si, me l'avevi detto è vero. Tieni questo per il servizio, maitre. disse allungando una banconota da svariati ryo

    La ringrazio del gentile gesto, ma non è necessario. Se per lei è lo stesso lasci pure la mancia alla sua cameriera, la renderà molto felice.

    Si, è stata brava anche lei. Anche se è nuova. Si un po' maitre... è single?

    Ah, purtroppo è già impegnata ed il suo fidanzato è un prestigioso ninja del clan Hyuga...

    Un vero peccato replicò il cliente che sembrava persino più vecchio di Shinichi trasformato.

    Non era sfuggito al ninja che quello era uno dei tavoli serviti dalla sua allieva. A modo suo sapeva essere molto affettuoso e protettivo.

    [...]

    La serata era giunta al termine e Sanji si complimentò, seppur a modo suo, per l'aiuto che aveva ricevuto.

    Pensavo fossi solo un idiota senza cervello come quel invertito dalla tuta viola ma invece... vedo che te la sai cavare in una sala.

    Troppo buono. Usa pure qualcuna delle mie idee per il locale se ti va. Però voglio un trattamente di favore la prossima volta, che probabilmente ci porterò una ragazza qui prima o poi...

    Eh... d'accordo. Ma mi darai una mano ad insegnare il loto a Shin? Nelle mie condizioni non è il caso.

    Se mi insegni un paio dei tuoi jutsu e dei tuoi piatti ben volentieri.

    D'accordo. Affare fatto.

    I due avrebbero avuto questa conversazione di fronte a Shin, che avrebbe sentito come i due si fossero messi d'accordo per insegnare quella tecnica al ragazzo.

    Se avesse avuto delle domande su come poteva un ninja di Suna insegnargli quella tecnica...

    Pivello, punto primo: io sono un magnifico sensei.

    Su questo avrei da ridire

    Punto secondo: ho già assistito ad un insegnamento del loto della foglia, anche se non ho alcun interesse ad usarlo posso aiutarti con la teoria. Ci vediamo qui domattina prima di pranzo, che il ristorante è chiuso. Ovviamente cucinerai tu per me e Fuyumi.

    Uao! Ma stasera dove andremo a dormire, sensei? Siamo rimasti così impegnati che non abbiamo cercato un posto in cui dormire.

    Vero! Non è che qualcuno di voi potrebbe ospitarci per una notte? Eh eh eh

    [... vedi tu se vuoi ospitare Shinichi e Fuyumi o se vuoi mandarli a casa di Sanji ...]

    [...]

    Alla fine il momento di imparare il prestigioso loto della foglia era giunto.

    Allora. Come forse saprai esistono nel nostro organismo beh 8 porte del chakra, per limitarne il flusso. Il loto consente di aprire queste porte consentendo di avere un incredibile potenza e velocità per un breve periodo di tempo, ripagato tuttavia con un pesante danno fisico. Prima di cominciare devo chiederti: ti senti pronto ad un sacrificio simile? Sappi che il motivo per cui Sanji non ha potuto far niente ieri sera non è stato tanto per il mio attacco, ma per il suo sconsiderato del loto. Rifletti attentamente prima di iniziare ad intraprendere questa strada.

    La sua voce sarebbe risultata un po' diversa da com'era abituato Shin. Si vedeva che era incredibilmente serio e che voleva informarlo di tutti i rischi connessi con questa tecnica prima di iniziare ad insegnargliela.

    Se Shin avesse accettato Shinichi gli avrebbe spiegato la posizione ed il significato delle varie porte del chakra, sottolineando soprattutto come non dovesse mai aprire l'ultima porta. O sarebbe morto.

    Si dice che una volta un ninja sopravvisse all'apertura dell'ottava porta, ma secondo me sono solo cazzate. In ogni caso non te ne dovrai preoccupare per ora. Quest'oggi ci concentreremo sulle prime due porte. Per prima cosa dovrai meditare e cercare di entrare in contatto con la parte più profonda di te. Il loto si basa su una profonda conoscenza del proprio organismo e sulla capacità di controllarlo attraverso la meditazione ed il chakra. Cerca di visualizzare la prima porta, Apertura. Immagina il concetto stesso di Apertura, immagina di aprirti a tutto il mondo, come se un esplosione ti entrasse dentro.

    "Immagina di aprirti a tutto il mondo, come se un esplosione ti entrasse dentro?"

    Non sono parole mie. L'altra volta aveva funzionato con quell'altro pazzo...

    Ascolta, la prima parte è assolutamente corretta, tuttavia cerca di trovare i tuoi limiti e di superarli. Se la meditazione non funziona stancati fisicamente, fa di tutto e, quando sarai al limite, sentirai come una forza che ti trattiene, il tuo istinto di sopravvivenza. Rinuncia a sopravvivere e troverai la forza di aprire la prima porta.

    Se vuoi io, o Fuyumi, possiamo farti da sparring partner per farti affaticare un po'.

    Sia ben chiaro: sparring! Non farti venire strane idee su come affaticarti!





    CITAZIONE
    OT

    Scegli tu se seguire i consigli di Shinichi, quelli di Sanji od entrambi.

    In ogni caso puoi descrivere l'eventuale successo della prova, sarò io nel prossimo post a darti l'esito definitivo.
     
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    Porta dell'apertura

    Addestramento Loto I ~ Post 4





    Shin poteva credere alle proprie orecchie. Sanji, con l'assistenza di Shinichi, si stava offrendo di insegnarli ad usare la tecnica segreta del loto.
    Con gli occhi spalancati spostava lo sguardo da l'uno all'altro, cercando di capire se dicessero sul serio. Il ragazzo desiderava con tutto se stesso diventare più forte, per riuscire a realizzare lo scopo che si era premesso quando aveva scelto di essere un ninja. Poco importava se per sconfiggere i mostri avrebbe dovuto trasformarsi in uno di loro.
    Si chinò profondamente di fronte ai due sensei. Sono onorato della fiducia che riponete in me, non vi deluderò. Affidando un'arma, per quanto a doppio taglio, tanto temibile ad un giovane conosciuto da poco significava che implicitamente ne riconoscevano il potenziale e scommettevano sul suo futuro. Preparare loro da mangiare sarebbe stato un prezzo piuttosto conveniente da pagare in cambio.
    Aveva appena preso in braccio Aruhina per riportarla a casa quando il Kurogane e la sua allieva si accorsero di non avere un posto dove passare la notte. Sanji, distogliendo lo sguardo, fece finta di non aver sentito, quindi gli occhi di tutti si concentrarono su Shin. Sospirando, si sentì in obbligo di offrire loro un alloggio provvisorio. Potete venire da me per questa volta. Dovrete un po' adattarvi, abbiamo una sola stanza degli ospiti, ma in fin dei conti considerando il vostro rapporto non ci dovrebbero essere problemi... Dopo aver rispettosamente salutato lo chef fece loro strada. Il Villaggio della Foglia di sera era un posto realmente tranquillo e, se non avessero attaccato bottone, solo gli insetti e gli uccelli notturni avrebbero rotto il silenzio.
    Shin, alla buon'ora! E questi signori con te chi sono? Nel vestibolo d'ingresso furono accolti da una donna, che si presentò ai due come la madre di Shin. Con ogni probabilità la loro presenza aveva evitato al ragazzo una bella lavata di capo. Costui è il sensei, nonché grande shinobi di Suna, Shinichi Kurogane. La ragazza è la sua discepola, Fuyumi. Sono giunti fin qui per alcuni importanti incarici accademici, ed hanno bisogno di ospitalità per una notte. Il genin aveva alterato lievemente la verità per far sì che il genitore fosse più disponibile ad accoglierli. Di sicuro se si fosse convinta che la presenza del ninja, evidentemente di grado superiore a quello del figlio, potesse stare a significare che Shin si stava dando da fare all'interno dell'Accademia avrebbe fatto di tutto per favorirlo. Se quel mascalzone di mio figlio mi avesse avvertita per tempo vi avrei accolta con tutti i riguardi! Potete usare la stanza degli ospiti naturalmente. Fece loro segno di entrare indicando la porta che dava sul corridoio. Shin, accertati che siano a loro agio. E' stato un piacere conoscervi. Si congedò dopo aver preso la figlia, che dormiva pacifica, dalle braccia del fratello.
    I tre giunsero poco dopo in un'ampia stanza che dava sul giardino retrostante. Sebbene non fossero ricchi sfondati, la famiglia Kinryu aveva sempre lavorato sodo e potevano permettersi un'abitazione di tutto rispetto. Mentre sistemava due futon sul pavimento il ragazzo chiese loro se avessero altre necessità particolari o se volessero del the prima di coricarsi. Nel caso si sarebbe assentato il tempo necessario per prepararlo, facendo ritorno da lì a poco con tutto l'occorrente. A quel punto, sedendosi con loro, avrebbe approfittato di quel momento di tranquillità per conoscere meglio i suoi ospiti. Quindi, cosa vi porta a Konoha? E' da molto che viaggi con Shinichi-sensei Fuyumi? Avrebbero conversato per un poco prima che Shin si ritirasse permettendo ai due di coricarsi. Avevano tutti bisogno di riposo, quel giorno si erano dati da fare, ma il successivo si annunciava ancora più impegnativo, almeno per il genin.

    [...]

    Il ragazzo faticava a prendere sonno. Si rotolava senza requie nel suo giaciglio al pensiero di quello che lo aspettava l'indomani. Rinunciando all'idea di addormentarsi scostò la coperta prendendosi il viso tra le mani e domandandosi se non stesse per fare qualcosa di più grosso di lui. Inquieto, senza far rumore uscì dalla porta che dava sul cortile retrostante la casa. Mentre percorreva il sentiero selciato che lo attraversava ripensò alla sera in cui aveva deciso di diventare un ninja. La sua vita fino ad allora era stata tranquilla, ma non aveva mai avuto il carattere spensierato tipico dei suoi coetanei. Piuttosto che sprecare il suo tempo in vani passatempi si sentiva in dovere di aiutare la sua famiglia e cercava di essere una presenza affidabile per la piccola Hina. In quel periodo le grandi nazioni ninja, all'apparenza, stavano godendo di un periodo di pace e prosperità. Dietro quella rassicurante facciata mostrata alla popolazione, tuttavia, Shin sapeva che la realtà era diversa. Alcuni mercanti, che da anni frequentavano il loro emporio, avevano sempre più difficoltà a reperire prodotti da aree periferiche a causa dei sommovimenti che le avevano travolte. Al contempo il ragazzo aveva più volte assistito segretamente, attraverso una fessura tra due assi di legno, a riunioni periodiche di membri del clan Kinryu che abitavano in luoghi diversi del continente dopo la diaspora che li aveva colpiti ormai due generazioni fa. Suo nonno e con lui molti altri era fuggito da una guerra che aveva devastato la loro patria, pagando un tributo di sangue altissimo, ed erano stati accolti dall'allora neonata Accademia e dalla coalizione di Paesi che la supportava. Di recente le notizie che riportavano si facevano sempre più preoccupanti e Shin si era convinto che qualcosa si stesse muovendo nell'ombra. Da ultimo aveva potuto ascoltare il racconto di suo zio su un enorme demone che vagava tra le sabbie del Paese del Vento lasciandosi alle spalle una scia di morte e distruzione. Gon era uno shinobi di Konoha appartenente alle squadre speciali cui il giovane era molto legato. Tutto ciò che sapeva sul mondo ninja prima di entrare in Accademia lo doveva a lui. Purtroppo passava a trovarli sempre più raramente e, sebbene non lo avesse confessato, da alcune mezze parole non dette si poteva intuire che il Paese stava impegnando tutte le sue forze in qualcosa di grosso, tenendolo così lontano dal Villaggio per lunghi periodi.
    Seduto di fronte al piccolo santuario situato sul lato opposto del giardino, Shin accese una stecca d'incenso ai kami protettori della sua famiglia, indirizzando una muta preghiera in particolare a Inari. Se aveva deciso di entrare in Accademia nonostante l'iniziale opposizione della sua famiglia era stato perché aveva compreso che il mondo era un posto ben più pericoloso di quanto si poteva immaginare. Già una volta il suo clan aveva dovuto abbandonare le sue case travolto da eventi che non potevano controllare; lui non sarebbe rimasto con le mani in mano se un momento del genere fosse giunto di nuovo. Shin era diventato un ninja per avere la forza di difendere ciò che più gli stava a cuore. In origine si trattava solo della sua famiglia e della sua adorata sorellina, ma con il tempo aveva capito quanto fosse legato anche al suo Villaggio e al Paese del Fuoco, la sua patria. Dopo essere entrato in Accademia aveva poi stretto numerose amicizie, qualcosa che fino ad allora non gli era mai riuscito per il suo carattere troppo adulto. Avrebbe dato la vita per ciascuna di quelle persone che si fidavano di lui se fosse stato necessario. Ma, col tempo, si era reso conto che per quanto si considerasse importante, in realtà non era nulla di speciale. C'erano shinobi ben più in gamba di lui, utilizzatori di tecniche speciali incredibili, alcuni individui così dotati da essere riusciti addirittura a domare dei demoni per sfruttarne i poteri, ed era certo che in un mondo tanto vasto ci fossero molti altri uomini straordinari. Ma non tutti erano dalla loro parte, purtroppo. Quindi, per quanto si impegnasse, per quanto si sforzasse, si sentiva inutile: non avrebbe mai fatto la differenza nel suo stato attuale, non sarebbe mai stato in grado di ergersi a protettore di chi non poteva difendersi da solo. Doveva diventare più forte, o tutto quello che aveva fatto fino ad allora non sarebbe stato diverso da un castello di sabbia costruito da un bambino sul bagnasciuga, destinato a crollare, distrutto dal moto incessante della marea. E se per diventarlo avrebbe dovuto rischiare la sua vita, lo avebbe fatto. Senza dubbi, senza ripensamenti, senza esitazioni. Si alzò, fissando lo sguardo sulla statuetta di una volpe scolpita nel legno ed appoggiata sul margine dell'altare. Aveva schiarito la sua mente, era certo che il sonno ora sarebbe arrivato.

    [...]

    L'indomani di buon'ora giunsero al locale, dove trovarono Sanji ad attenderli. Shin aveva consumato una colazione leggera per la tensione che gli chiudeva lo stomaco. Finalmente il momento fatidico era giunto. Il ragazzo ascoltò con serietà le parole del Kurogane e rispose senza traccia di esitazione nella voce. Sono consapevole dei rischi. Ho bisogno di questo potere per poter difendere tutto ciò a cui tengo, quindi proseguiamo. Non avrebbe espresso a parole quanto aveva nel cuore. Il nindo di Shin era semplice, ma al contempo poteva rivelarsi di una profondità inaspettata.
    La spiegazione teorica approfondiva delle conoscenze che il ragazzo aveva già acquisito al tempo delle lezioni in Accademia. Nonostante fossero passati solo pochi mesi, quel periodo sembrava appartenere ad una vita passata. Annuì quando il sensei si soffermò sul destino che gli sarebbe toccato se avesse deciso di aprire l'ottava e ultima porta, lasciandosi sfuggire un commento per scaricare un attimo la tensione. Non si preoccupi, ho un forte istinto di sopravvivenza. E poi la mia filosofia in guerra è quella di rimanere in vita per poter combattere un altro giorno. Si trattava in realtà di una mezza verità. Era disposto ad accettare i rischi che un potere del genere comportava anche perché era pronto, se necessario, a sacrificarsi per qualcosa di più importante della sua vita. Non l'avrebbe certo gettata via, conscio com'era del suo valore insostituibile, ma se avesse potuto scambiarla con certezza con la salvezza del suo Paese, del suo Villaggio, o anche solamente di un amico, non avrebbe esitato un istante a farlo.
    Non potè trattenersi dal ridacchiare per lo scambio di battute tra Shinichi e Sanji, che tanto sembrava un siparietto comico, ma portò una mano a coprire la bocca per non risultare maleducato. Mentalmente ringraziò i due perché così facendo contribuivano ad allentare la tensione crescente dentro l'animo del giovane. Capì che i due gli stavano offrendo metodi diversi per raggiungere il suo obiettivo e Shin si convinse che non c'era una risposta univoca: doveva trovare la sua strada da sé. Rifiutò gentilmente l'offerta di Fuyumi, ricambiando la sua battuta con un sorriso privo di malizia, e si posizionò un poco discosto per potersi concentrare in pace. Era giunto il momento di verificare quanto la sua convinzione fosse ferma e di scoprire se poteva superare i suoi limiti. Altrimenti non avrebbe mai potuto tener fede alla promessa che aveva fatto a se stesso.
    Prendendo dei respiri profondi iniziò a rilassarsi, concentrandosi sul proprio sistema circolatorio del chakra ed estraniandosi dal mondo circostante. Poteva sentire il ritmo del proprio cuore che battito dopo battito pompava il sangue in tutto il suo corpo. Dopo alcuni minuti, che gli parverò un'eternità, riuscì infine a percepire il flusso di energia dentro di sé. Seguendone i percorsi nascosti cercò di focalizzarsi sul cancello che gli aveva descritto il maestro. Per aiutarsi visualizzò nella sua mente l'immagine di una porta posizionata nel suo cervello. Quando ebbe finalmente ben salda la figura di fronte a sé fece un primo tentativo di forzarla, senza successo. Il corpo umano si era sviluppato in quel modo per regolare il flusso di chakra in modo che non eccedesse i bisogni logorando l'organismo anzi tempo; purtroppo per il fisico di Shin era esattamente ciò che il ragazzo aveva intenzione di fare, e non si sarebbe di certo scoraggiato per così poco. Mentre il sudore imperlava la sua fronte, ritentò cercando di aumentare la quantità di chakra verso quel punto, ma il cancello ancora non accennava a cedere. Si morse leggermente il labbro, rendendosi conto che di quel passo sarebbe potuto rimanere lì l'intera giornata senza ottenere risultati. Doveva essere più deciso, più violento, piegare il corpo al suo volere. Seguendo il suo istinto ebbe un'illuminazione: iniziò a trattenere il flusso di energia in modo che si accumulasse via via di fronte all'ostacolo. La procedura era faticosa e più di una volta fu sul punto di cedere, vanificando lo sforzo. Con straordinaria forza di volontà tuttavia si trattenne finché non fu sicuro di aver raggiunto il suo limite. A quel punto lo rilasciò tutto d'un colpo, come un pugno a lungo caricato e ben assestato. Allo stesso modo di un'ondata di marea il chakra si abbattè sul cancello che, di schianto, cedette. Istantaneamente fu consapevole che qualcosa dentro di lui era cambiato: aveva spezzato il primo vincolo.
    Riaprendo gli occhi di colpo si fissò le mani, poi le braccia e tutto il resto. Sentiva un'ondata di energia attraversare ogni singola fibra del suo corpo, poteva percepire tutti i suoi muscoli irrorati da una quantità elevata di chakra. Mancando il limite imposto dalla prima porta poteva fluire in quantità ben maggiori rispetto a quelle cui il suo organismo era abituato, permettendogli di sfruttare una percentuale maggiore della sua forza.
    Incredulo, mormorando tra sé e sé si dimenticò per un momento di non essere da solo. Questo potere.. è incredibile... Finalmente avrebbe potuto lottare ad armi pari con i mostri.
     
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    Chez Sanji

    Post Quinto - L'inizio dell'addestramento




    Potete venire da me per questa volta. Dovrete un po' adattarvi, abbiamo una sola stanza degli ospiti, ma in fin dei conti considerando il vostro rapporto non ci dovrebbero essere problemi...

    Mhh... non dovrebbero esserci problemi. Se a Fuyumi va bene...

    Se si trattasse di un altro ragazzo assolutamente no! Ma, visto che si tratta del sensei... può andar bene.

    Spero abbiate almeno due futon separati, va be che ci possiamo adattare ma non vorrei ecco... mettere in difficoltà nessuno, ah ah.

    Se vuoi Fuyumi-chan può passare la notte da me...

    Sul mio cadavere, cuoco pervertito!

    Già, sul suo cadavere!

    Durante il viaggio verso la casa di Shin, il chunin gli avrebbe fatto molte domande. Era curioso e desiderava conoscerlo un po' meglio, ovviamente neanche lui si sarebbe risparmiato se Shin avesse voluto chiedergli qualcosa.

    Allora Shin, come mai ti sei dato alla vita del ninja?

    [...]


    Alla fine erano giunti alla casa del genin della foglia, dove vennero accolti dalla madre di lui. Shinichi si aspettava che vivesse ancora con i genitori, data la sua giovane età, per cui non fu molto sorpreso (anche se quell'atmosfera familiare era per lui totalmente nuova).

    Shin, alla buon'ora! E questi signori con te chi sono?

    Costui è il sensei, nonché grande shinobi di Suna, Shinichi Kurogane. La ragazza è la sua discepola, Fuyumi. Sono giunti fin qui per alcuni importanti incarici accademici, ed hanno bisogno di ospitalità per una notte.

    Shinichi si sarebbe chinato molto elegantemente, piegando un braccio sul busto e sorridendo alla signora:

    E' un piacere conoscerla signora. Purtroppo c'è stato un piccolo problema con l'alloggio che l'Accademia ci aveva fornito ma fortunatamente lo spirito generoso che alberga in vostro figlio lo ha spinto ad offrirci ospitalità per la notte. Ci rincresce di non averla potuta avvisare prima ma, se lei non vuole essere importunata io e la mia allieva lasceremo la sua dimora. Una notte nel villaggio della foglia non impensierisce noi che siamo abituati ai rigori dell'Anauroch.

    Se quel mascalzone di mio figlio mi avesse avvertita per tempo vi avrei accolta con tutti i riguardi! Potete usare la stanza degli ospiti naturalmente.

    Si figuri, non è colpa di Shin, affatto. Anzi, la rapidità con cui ha offerto alloggio a me e alla mia allieva dimostra il buon lavoro che avete fatto con lui.

    Shin, accertati che siano a loro agio. E' stato un piacere conoscervi.

    Il piacere è stato nostro replicò il Kurogane, ripetendo il proprio inchino.

    Mentre Shin sistemava i futon sul pavimento Shinichi avrebbe espresso quanto sembrava accogliente quella casa.

    Molto meglio del mio ufficio! Una bellissima dimora. Dev'essere bello vivere in famiglia, eh Shin? Comunque no grazie, non vorrei disturbarti più del necessario. A meno che tu non ti voglia unire a me e Fuyumi per un po'... un bel té sarebbe l'ideale. Tu che ne pensi, Fuyumi?

    Se non è troppo disturbo. Ma perché chiedete come sia vivere in famiglia sensei? Per caso... siete un orfano?

    Ah già, non ti ho mai raccontato di me. Si, diciamo che sono un orfano. Non ho mai conosciuto i miei genitori e l'uomo che mi ha... allevato non era molto premuroso. Ma alla fine si è sistemato tutto, quindi non è nulla di grave.

    Se per nulla di grave si intende l'essere cresciuto come uno schiavo a combattere nelle arene del deserto dell'Anauroch. Per quanto si fosse ormai distaccato dai brutti ricordi legati a quel periodo era sempre difficile parlarne per Shinichi, specialmente con Fuyumi alla quale voleva dare una vita più felice, visto che anche lei era rimasta completamente sola. L'unica persona con cui era riuscito ad aprirsi totalmente l'aveva abbandonato e spesso il ninja della sabbia si chiedeva se loro due si fossero mai realmente amati.

    Quindi, cosa vi porta a Konoha? E' da molto che viaggi con Shinichi-sensei Fuyumi?

    Ci siamo conosciuti solo qualche giorno fa, al villaggio di Yongu. Vivevo li prima di divenire l'allieva di Shinichi-sensei. Il sensei deve addestrarmi nel Kenjutsu!

    Kendo Fuyumi, ti ho già detto che io ti insegnerò il Kendo.

    La differenza tra le due era fondamentale: mentre il Kenjutsu era un insieme di tecniche pratiche nell'uso della spada il Kendo, la via della spada, si prefiggeva lo scopo di educare l'allievo attraverso la pratica della scherma. Una differenza che metteva bene in luce il ruolo che Shinichi desiderava avere nella vita di Fuyumi.

    Comunque siamo venuti a Konoha per comodità del sensei. Ha detto che voleva venire a trovare dei vecchi amici e visto che Yongu è a metà strada tra Suna e Konoha... tanto vale approfittarne ha detto.

    Prima che tu lo chieda ero a Yongu per una missione, dovevo ripulire un bosco da un gruppo di banditi. E tu Shin? Hai qualcosa degno di nota da raccontare?

    Avrebbe chiesto lo Shinobi della sabbia, poco prima che i tre andassero a coricarsi.

    [...]

    Mi raccomando sensei, niente cose strane o mi metto ad urlare!

    Tranquilla, non ho intenzione di violare l'ospitalità che ci è stata offerta...

    Ah! Quindi se non fossimo stati ospiti avreste fatto delle cose sconce!

    Yare Yare... mettiti a dormire che è meglio.

    [...]

    Alla fine Shin iniziò a meditare.

    Te che sei più esperto di questo metodo meditativo sai quanto ci vorrà?

    Dipende da lui, credo. Perché ti sei stancato di aspettare?

    Beh, è un po' una rottura. Partita a carte?

    Poker?

    Ok, ma non a soldi. Daremmo un brutto esempio alla tua allieva.

    Paura di venire ripulito eh? D'accordo...

    I due si sarebbero quindi messi tranquillamente a giocare a carte mentre Shin cercava di trovare dentro di se la forza per sfondare il primo cancello

    [...]

    Questo potere.. è incredibile...

    Te lo dicevo che avrebbe funzionato

    Certo che però ce ne ha messo di tempo... col mio metodo ci avremmo messo molto meno

    Mentre Shin meditava i due avevano cambiato gioco tre volte. Persino Fuyumi, che dopo un po' si era annoiata a vederlo sempre fermo immobile, si era unita a loro due (dimostrandosi una giocatrice più brava di quello che Sanji e Shinichi si aspettassero).

    Uff... ed ora tocca a me. Forza, vediamo un po' com'è sto loto. Cerca di colpirmi. Non risparmiarti, cerca di farmi male! Se non c'è riuscit Sanji tu non hai speranze! disse il Kurogane alzandosi.

    Siete veramente così bravo, Sanji-san?

    A dire il vero non ho studiato molto il loto. Riesco ad aprire solo fino alla terza porta. I miei viaggi per procurarmi nuovi ingredienti ed il ristorante mi tengono molto occupato, non ho troppo tempo per allenarmi. Sono sicuro che in breve tempo Shin potrà persino superarmi.

    Ah. Beh, allora per adesso non dovrebbero esserci problemi vero?

    Tranquilla Fuyumi-chan. Se Shin rompe il tuo sensei puoi sempre venire a stare da me. Potresti ripagare la mia ospitalità facendo la cameriera... o magari in qualche altro modo...

    No... grazie.

    Ehi Shin! Se gli spacchi il culo ti darò un posto fisso come secondo cuoco al ristorante! Farai un sacco di soldi, diventerai famoso e le ragazze cadranno ai tuoi piedi!

    Sensei! Forza! Non voglio dover fare da cameriera a questo pervertito! Anche se non so chi sia peggio tra voi due!

    Tu si che sai come motivare le persone Fuyumi... forza Shin, nessuno sta aspettando altro. Mostraci il potere del loto!

    Per prima cosa sarebbe stato Shinichi ad attaccarlo, correndogli incontro e scagliandogli un paio di pugni, un diretto sinistro al viso ed un gancio destro, sempre al volto, per poi concludere la combo con uno sgambetto ad entrambe le gambe roteando su se stesso. [Stats Energia Verde]

    Sarebbe toccato a Shin difendersi e contrattaccare, finché il potere del loto avrebbe retto. Per più e più volte, fino al suo completo sfinimento fisico. Ad ogni colpo Shinichi avrebbe dato delle dritte a Shin, lo avrebbe preso in giro e avrebbe cercato di minarne la concentrazione e l'equilibrio, sia fisico che mentale.

    Forza Shin, in battaglia non hai mezz'ora per prepararti. Devi imparare ad accedere al potere delle porte del chakra istantaneamente! Deve diventare come respirare e camminare!

    Cos'è questo jab? Vuoi farmi una carezza? Non avrai mai molto tempo per combattere Shin! Devi essere preciso, deciso e mortale! Ogni colpo deve poter uccidere l'avversario! Dov'è la volontà di uccidere? Non riesci ad esprimerti al meglio se non hai qualcuno da proteggere?

    Forza! Devi essere più veloce se vuoi battermi! Più forte! Vuoi maggiori motivazioni? So dove abiti Shin! Andrò ad uccidere tua madre e tua sorella! BWHAHAHAAHA

    Più e più volte Shin sarebbe caduto a terra e più e più volte Shinichi lo avrebbe deriso, aspettando che si riprendesse prima di continuare.

    Fortunatamente non riesci a sfruttare ancora appieno il potere del loto, o gli effetti collaterali sarebbero ben peggiori. Non posso stare qui giorni per allenarti, per cui vedi di imparare in fretta.



    CITAZIONE
    OT

    Descrivi numerosi (vedi tu quanti, ma non meno di due) combattimenti con Shinichi. Considera come se possedessi già la TS ed avessi la prima porta aperta durante questi scontri, ai fini delle stat (non è molto importante, serve solo a darti un idea del potere di Shin rispetto alla sua forza base). Considera Shinichi come una energia verde, solo quando ti attacca ai fini della difesa.

    Ovviamente descrivi anche gli effetti collaterali dell'uso del loto (dopo ogni uso del loto Shinichi aspetterà che tu ti riprenda prima di ricominciare).

    Considera che andrete avanti con questi allenamenti per circa 3-4 ore (non serve che descrivi ogni singolo momento, serve per farti capire).

    Non usare tecniche (neppure taijutsu) o armi, pure e semplici arti marziali vecchio stile
     
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    Addestramento Loto I ~ Post 5





    Solamente dopo essersi ripreso dalla sorpresa Shin fece caso a due sensei e alla ragazza che era con loro. Il Kurogane si stava offrendo come cavia per testare la forza che il genin aveva ottenuto. Questi annuì, preparandosi a combattere. Era consapevole che si trattava di un avversario al di fuori della sua portata, nonostante la sua nuova arma segreta; al contempo avrebbe impiegato ancora parecchio tempo per padroneggiare il kinjutsu, quindi doveva tener conto anche di quello. Nonostante tutto non si sarebbe scoraggiato, arrendendosi prima di iniziare. In fin dei conti il suo obiettivo non era sconfiggere Shinichi, bensì superare i suoi limiti. Sono pronto, quando vuole!
    Il chunin non se lo fece ripetere due volte e tentò due minacciosi pugni al volto. Shin evitò il primo abbassandosi con una rapidità sorprendente che non sapeva di possedere [Slot Difesa], mentre intercettò il secondo con un avambraccio [Slot Difesa]. L'impatto lo fece traballare: a quanto sembrava il suo avversario non si stava risparmiando.
    Per lo sbilanciamento non vide arrivare la spazzata e finì rovinosamente a terra, riempendosi di ammaccature. Tuttavia non si perse d'animo e balzò immediatamente in piedi con uno scatto, pronto a contrattaccare. Gettandosi in avanti portò un rapidissimo gancio al mento del Kurogane con la sinistra [Slot Azione]. Rimase egli stesso sopreso dalla potenza del colpo, di molto superiore al normale, ma il suo avversario riuscì ad evitarlo con apparente facilità, visto che si prese anche il tempo di schernirlo. Shin incassò la provocazione ed evitò di rispondere a parole, ma portò istantaneamente un nuovo assalto. Ruotando su se stesso usando la gamba sinistra come perno eseguì un calcio laterale all'indietro verso il busto del sunese [Slot Azione]. Sentiva tutto il suo corpo fremere per la quantità di energia spropositata che lo attraversava; al contempo però era convinto di poter chiedere di più al suo organismo. Quando il suo colpo venne parato senza che lo shinobi della Sabbia riportasse danni si spronò da solo: più forte, più veloce. Appoggiando il piede destro continuò la rotazione portando un calcio a frusta all'altezza del volto di Shinichi. Senza indugio lasciò che l'afflusso di chakra nella gamba aumentasse, diventando un fulmine per alcuni istanti [Slot Azione][Loto della foglia]. Eppure ancora una volta il ninja lo evitò con un elegante capriola all'indietro. Riappoggiando l'arto a terra il genin si rese conto che formicolava ed aveva difficoltà a muoverla [Danno]. Sebbene potesse spingere il suo corpo al di là dei suoi limiti ciò non significava che i suoi muscoli non ne risentissero: doveva imparare a dosare meglio l'energia che la kinjutsu gli concedeva.
    Il sensei non gli concesse di certo una pausa per quello, anzi prese ad infierire su di lui. Il foglioso, avendo intuito il suo metodo di allenamento, si guardò bene dal lamentarsi, preferendo concentrarsi sul padroneggiare la tecnica, anche al costo di uscirne tumefatto. Un primo diretto al volto fu deviato con l'avambraccio verso l'esterno [Slot Difesa]. Trovandosi in una posizione sfavorevole a continuare l'offensiva con gli arti superiori, il sunese cercò di approfittare della gamba malferma del ragazzo. Shin aumentò la quantità di chakra indirizzata verso i muscoli, prendendola dal flusso che scorreva impetuoso attraverso la prima porta, impastando al tempo stesso parte dell'energia normalmente in circolo per difendersi dall'urto [Slot Difesa][Loto della foglia][Impasto]. Sebbene fosse riuscito ad assorbire il colpo senza particolari problemi il sensei approfittò del tempo che aveva impiegato per concentrarsi spingendolo su entrambe le spalle con i palmi aperti, facendogli perdere l'equilibrio. Questa volta fu il giovane ad eseguire una capriola all'indietro appoggiandosi sulla mani e riatterrando in modo da fronteggiare il suo avversario. Per sua fortuna era solamente un allenamento, ma nonostante ciò si sentì preso in giro. La differenza tra i loro due livelli era eccessiva per essere colmata anche da un'abilità potente come il loto. O forse era lui che non riusciva a sfruttarla a dovere? Per scoprirlo avrebbe dovuto spingersi fino ai suoi limiti più estremi. Doveva diventare più forte. Scattando in avanti fintò un gancio destro al viso, per portare invece un diretto sinistro allo stomaco. Stava rapidamente imparando a gestire meglio il flusso di chakra, quindi riuscì a incalanarlo più rapidamente, permettendo ai propri muscoli di rilasciare più energia esplosiva [Slot Azione][Loto della foglia]. Shinichi si limitò a bloccare il pugno con la mano aperta, di fatto annullandone il poteziale offensivo, sbadigliando per di più. Avendo ancora la gamba destra fuori gioco il genin usò la sinistra per tentare un calcio semicircolare, dal basso verso l'alto, al fianco del ninja della Sabbia [Slot Azione][Loto della foglia]. Per mezzo dell'altra mano intercettò e bloccò anche quel colpo. La cosa stava diventando scoraggiante: forse aveva ragione lui, ed i colpi di Shin non avevano sufficente intento omicida per riuscire ad andare a segno? Non volendoci credere perse la pazienza e cercò la via più breve per colpire con un diretto sinistro alla bocca dello stomaco, pervaso di energia proveniente dal cancello abbattuto [Slot Azione][Loto della foglia]. Il suo attacco andò a segno, ma solamente perché il Kurogane aveva deciso così. Ignorandolo, lo prese invece in controtempo con un calcio circolare scagliandolo a diversi metri di distanza. Per l'ennesima volta era a terra, incapace di procurare il benché minimo graffio al suo avversario. Dalla posizione a carponi dove si trovava sputò a terra, sussurrando. Debole, troppo debole. Sono ancora troppo debole!
    Rialzandosi, non sentì le parole di disprezzo che Shinichi gli rovesciava addosso. Aveva solamente una cosa in mente: diventare più forte. E per diventarlo si sarebbe spezzato tutte le ossa se fosse servito. Si pulì il mento impolverato con il dorso della mano, poi ripartì all'assalto. Dopo essere arrivato a portata si diede lo slancio con il piede destro compiendo un piccolo balzo, nel frattempo raccolse il ginocchio sinistro al petto per eseguire infine un calcio volante frontale al busto dell'avversario con notevole foga [Slot Azione][Loto della foglia]. Non ci rimase troppo male quando il sunese lo evitò semplicemente arretrando di un passo perché si era accorto che gli riusciva sempre più facile domare quella potenza incredibile ottenuta liberandosi del vincolo imposto dalla porta dell'apertura. Riatterrato si slanciò in avanti senza dargli tregua con un pugno diretto al naso [Slot Azione]. Più lo scontro durava più Shin desiderava far del male al suo opponente, non fosse altro per sfogare la frustazione. Shinichi spostò la testa di lato inclinando il collo, così che il braccio del foglioso gli sfilasse a fianco. Tuttavia il genin aveva già caricato l'altro pugno al fianco, rilasciandolo in quel momento con deciso movimento della spalla e del dorso nella forma di un montante al mento [Slot Azione][Loto della foglia]. Per un secondo si illuse di poter riuscire a colpire il sensei, ma con una rapidità sconcertante quelli frappose una mano aperta tra il colpo e il suo obiettivo, annullandone la potenza e producendo come unico risulato un sonoro boato per l'impatto.
    Tsk. Prendi qu... Shin non terminò la frase, improvvisamente svuotato di ogni energia. Arretrò di qualche passo, con gli occhi canzonatori del sunese ad osservarlo. Si sentiva terribilmente spossato, come se avesse combattuto per ore e ore, mentre invece erano passati solamente alcuni minuti. Appoggiò le mani sulle ginocchia. Faticava a rimanere in piedi, anche solamente restare in quella posizione gli provocava fitte dolorose lungo tutto il corpo [Status]. Cercando di mantenere la voce ferma, per non far capire agli altri il dolore che provava, parlò a bassa voce. Così sono questi i famosi effetti collaterali? Pensavo peggio dai, posso continuare... Si rimise eretto con un enorme sforzo di volontà e stringendo i denti. Non c'era parte del suo organismo che non gli sembrasse in fiamme. L'afflusso di chakra senza controllo andava a sovraccaricare le cellule che, se per un piccolo periodo di tempo riuscivano a rilasciare una quantità di energia superiore al normale, sulla lunga ne risultavano danneggiate. Ghignando, il Kurogane gli si avvicinò e lo colpì con l'indice dopo averlo trattenuto col pollice. No, non puoi. Il ragazzo non riuscì a muovere un dito per opporsi e si ritrovò a terra, travolto da un'ondata di dolore simile a mille aghi in seguito alla caduta. Sanji, con l'immancabile sigaretta accesa, si avvicinò a rassicurarlo, nonostante le occhiatacce di Shinichi. Tranquillo, dopo le prime volte il dolore diventa più sopportabile, anche se continuare uno scontro appena disattivato il loto beh...non te lo consiglierei, diciamo. I due si misero a chiaccherare, attendendo che recuperasse.
    Pian piano, come aveva previsto lo chef, il dolore prese a sciamare, sebbene la sensazione di debolezza diffusa non lo abbandonasse. Non volendo sprecare neppure un istante del suo allenamento, Shin chiuse gli occhi per analizzare introspettivamente la sua condizione. Non gli sembrava di aver nulla di rotto e neppure i muscoli sembravano lesionati o compromessi in modo permanente. Già quello lo fece sentire un poco più tranquillo. A quanto pareva la stanchezza era dovuta al fatto che il suo corpo consumava una quantità enorme di chakra per mantenersi su quelle prestazioni. La porta era per certo chiusa ora, altrimenti ne avrebbe percepito il flusso fuoriuscirne, ma non sembrava più sigillata come prima. Probabilmente con l'esercizio sarebbe riuscito ad aprirla a comando senza perdere troppo tempo sul campo di battaglia: come gli aveva fatto giustamente notare il sensei non avrebbe avuto mezz'ora per prepararsi. Dopo esser rimasto disteso per almeno una decina di minuti battè la mano aperta al suolo e si mise a sedere, guardando negli occhi tanto Shinchi quando Sanji. Di nuovo.

    [...]

    Il fogliso si pulì il sudore misto a sangue dalla fronte. Per quanto il sensei evitasse colpi palesemente mortali o troppo al di fuori della sua portata qualche sua reazione si era rivelata sproporzionata, ferendo l'allievo e riempendolo di lividi. Shin si rimise in guardia, pronto ad iniziare un nuovo round. Erano ormai diverse ore che i due continuavano a scambiarsi colpi, ma nessuno dei due aveva ancora accennato al fermarsi. A tratti sembrava che il Kurogane si annoiasse a fargli da compagno di addestramento, in altri momenti invece si poteva scorgere sul suo viso il barlume di un sorriso. Anche nell'animo del ragazzo albergavano emozioni contrastanti, tra la felicità e l'irritazione. Era diventato ormai esperto nell'aprire la prima porta e nel controllare l'afflusso di chakra che ne derivava, ma nonostante questo non poteva superare certi limiti del suo organismo senza pagarne un pesante contrappasso. Non sarebbe bastato ricorrere al kinjutsu se prima non avesse fortificato il suo corpo, rendendolo in grado di sopportarlo e sfruttarlo appieno. Incrociò un istante le braccia davanti a sé, rilasciandole con un movimento verso il basso. Aveva riattivato il loto della Foglia.
    Con un piccolo balzò evitò un calcio basso mirante ad entrambe le caviglie, intercettando un pugno diretto al naso con l'avambraccio e subendone uno allo sterno con la precisa intenzione di sfruttare l'apertura per contrattaccare. Una tempesta di pugni intervallati da brevi finte si scaricò sul sunese, il quale non battè ciglio incassandoli senza batter ciglio. Con il battito cardiaco accelerato ed il fiato corto Shin prese le misure per tentare l'ennesimo assalto, quando improvvisamente la luce intornò a lui diminuì. Il sole aveva compiuto gran parte del suo tragitto e si trovava ora dietro la struttura in cui era situato il ristorante. Certo che il tempo passa quando ci si diverte eh? Shin lo guardò con un sopracciglio sollevato. Era ragionevolmente sicuro di averlo visto russare ad un certo punto, anche se preso dalla foga dello scontro non se ne era potuto accertare. Direi che per ora può bastare, facciamo una pausa più lunga così puoi riprenderti. Il ragazzò accolse quella proposta. Sapeva per esperienza che allenarsi con eccessivo zelo poteva essere controproducente. Rilassando i muscoli, si focalizzò sul cancello, richiudendolo. Nel corso della giornata aveva imparato che, quando non ne avesse avuto più bisogno, avrebbe potuto rinunciare al suo potere per diminuire il contrappasso richiesto all'organismo senza attendere di raggiungere il suo limite di sopportazione. Barcollò mentre si avvicinava a Fuyumi, appoggiandosi al muro quando fu abbastanza vicino e sedendosi con attenzione di fianco alla ragazza. Si sentiva tirare ovunque, ma non riusciva più a capire se fosse per colpa del lavoro faticoso svolto o i postumi della tecnica. Con un sorriso, appena incrinato dalla sofferenza, chinò la testa verso l'allieva. Non sono neanche riuscito a scalfirlo vero?
     
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    Chez Sanji

    Post Sesto - Lo stile della gamba nera: Omote Renge




    Non sono neanche riuscito a scalfirlo vero?

    No. Ma... se pensi che una ragazza del clan Uchiha ha paragonato lo stile del sensei allo sharingan, capisci che non c'è molto di cui vergognarsi. Ah, ma non dirlo in giro. Al sensei da fastidio che si parli di lui come ninja.

    Beh, direi che è ora di prepararvi una cenetta leggera. Dopo questo pasto sarà il mio turno di insegnarti qualcosa, Shin.

    I tre avrebbero quindi potuto apprezzare nuovamente la squisita cucina di Sanji, e Shin in particolare si sarebbe sentito completamente rifocillato. Un buon pasto poteva fare miracoli.

    Al termine della cena sarebbero tornati sul retro e Shinichi avrebbe fatto nuovamente da sparring partner, ma questa volta a Sanji.

    Allora. Ora ti illustrerò il loto anteriore. Aprendo la prima porta potrai migliorare enormemente le tue capacità offensive di taijutsu e questo funziona molto bene con le taijutsu del mio stile, lo stile della gamba nera. In breve sarai in grado di aprire anche la seconda porta, già ne vedo il potenziale, ma per questo esercizio limitati solamente alla prima porta.

    Hachimon! Porta dell'apertura! Omote Renge!


    Sanji corse verso Shinichi

    Tornado della gamba nera!

    Posò quindi le mani a terra facendo roteare le gambe aperte, cercando di colpire il ninja di Suna che però schivò saltando leggermente all'indietro. Sanji era veloce, più di quello che Shin si aspettasse, eppure aveva aperto solo la prima porta!

    Sanji avrebbe sfruttato la sua posizione per eseguire uno slancio con le mani, bersagliando il ventre di Shinichi con un doppio calcio

    Distruzione della gamba nera!

    Shinichi evitò l'assalto spostandosi di lato ma Sanji aprì le gambe in volo colpendo il Kurogane con un calcio al fianco. Fortunatamente il ninja della sabbia riuscì a bloccare l'assalto con l'avambraccio, altrimenti i danni sarebbero potuti essere ingenti anche per lui.

    Certo che ci sei andato giù pesante Sanji.

    Capisci ora Shin, la superiorità dei calci nei confronti dei pugni? Forza, prova tu! Sfrutta il potere del loto della foglia per colpire Shinichi! Usa i tuoi taijutsu in combinazione con il loto!



    CITAZIONE
    OT

    Post corto per prova semplice: usa efficacemente L'omote renge, derivata del loto di primo livello. Il bersaglio è sempre Shinichi.
     
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    Tempesta di colpi

    Addestramento Loto I ~ Post 6





    Shin guardò l'allieva con sospetto. Cosa, perché non vuole essere considerato un ninja? Cosa ci sarebbe di male? Il ragazzo non comprendeva il senso della frase sibillina pronunciata da Fuyumi. Lui era orgoglioso di essere uno shinobi.

    Ringraziò calorosamente Sanji della cena, in fin dei conti era comunque uno degli chef migliori del Paese. Le pietanze erano al contempo leggere eppure sostanziose e, con la pancia piena, il genin si sentì come nuovo. Se fossero stati in una casa privata si sarebbe offerto di lavare i piatti, ma nel locale tre o quattro stoviglie in più non costituivano certo un problema per gli addetti alle pulizie, con cui tra l'altro aveva fraternizzato il giorno precedente. Liberi da quelle incombenze poterono dunque tornare a concentrarsi sugli allenamenti. Il giorno volgeva ormai al termine e il giovane non avrebbe potuto avere i due sensei per sé ancora a lungo, quindi avrebbe approfittato di ogni attimo a disposizione.

    Sanji e Shinichi si posizionarono uno di fronte all'altro, ma fu il primo ad assumere il ruolo dell'attaccante mentre il Kurogane si limitò a difendersi. Il giovane rimase impressionato dalla padronanza tecnica dimostrata dallo chef, e prestò particolare attenzione all'esecuzione dei taijutsu. La rapidità di movimento concessagli dal loto gli aveva permesso di eseguire una sequenza di colpi sorprendentemente lunga, tanto da riuscire a mettere in difficoltà per la prima volta il sunese. Sulla superiorità di calci o pugni non aveva un'opinione personale, ma annuì alle parole del biondo. Non vedeva l'ora di provare a mettere in pratica il suo suggerimento.

    Prese il posto dello chef come avversario di Shinici, aprendo istantaneamente la prima porta: il Kurogane gli aveva ben inculcato il concetto che in battaglia non avrebbero mai atteso i suoi comodi. Ispirando profondamente, caricò per l'ennesima volta. A differenza di prima però ora gli era concesso utilizzare tecniche, e non si sarebbe fatto sfuggire l'opportunità. Ormai era una questione personale, doveva procurargli il benché minimo danno. Mimò una finta con il braccio sinistro, minacciando un gancio al viso. In realtà portò un calcio circolare mancino in modo da colpire entrambi gli arti inferiori del sunese all'altezza del ginocchio Konoha senpuu! [Slot Tecnica Avanzato]Vento della Foglia - Konoha Senpuu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può sferrare due devastanti attacchi: guadagna 2 slot azione extra per attacchi con gli arti inferiori. Entrambi gli attacchi hanno Velocità o Forza incrementati di 2 tacche.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]
    [Slot Azione - TA I]. Come aveva previsto il suo avversario non si lasciò ingannare e saltò in alto per evitare il colpo, ma il genin era pronto. Continuando l'azione tramite lo slancio del primo colpo compì una torsione del dorso, nel corso della quale addusse la gamba destra al corpo. Una volta in posizione la distese, sfruttando la rotazione per portare un calcio a frusta all'indietro con bersaglio il busto, la parte più ampia e quindi facile da colpire [Slot Azione - TA II]. Il Kurogane abbassò l'avambraccio in modo da intercettare la pianta del piede che, nonostante la potenza, non riuscirono che a sospingerlo lievemente di lato senza fargli perdere l'equilibrio. Non era però finita. Prendendo spunto da quanto aveva visto in precedenza, sfruttò la rapidità ottenuta dalla kinjutsu e, una volta ritrovato il contatto con il suolo si posizionò perpendicolare al corpo di Shinichi. Portò il pugno destro sotto l'ascella opposta e scaricò una gomitata al plesso solare [Slot Tecnica Base]Loto Frontale - Omote Renge
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, se aperta la prima porta, può guadagnare uno slot azione per ogni porta dispari aperta; gli slot azione concessi vanno utilizzati all'interno di un rendan. L'ultimo colpo della combinazione ha potenza +10. È possibile combinarla con qualsiasi taijutsu sfruttando uno slot tecnica base per attivarla. Il round seguente l'utilizzatore avrà una riduzione di 1 slot azione per ogni 2 porte dispari aperte.
    Tipo: Taijutsu - Rendan
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Richiede Loto della Foglia I]

    [Da genin in su]
    [Slot Azione - TB][Loto della Foglia]. Ruotando la spalla ed avanzando il piede posteriore, il sinistro, in modo da ritrovarsi in posizione frontale rispetto al sunese, diede forza al successivo diretto mancino con cui concluse la sequenza. Puntando anche con questo allo sterno, vi fece fluire tutta l'energia liberata dalla soppressione del limite fisiologico dell'organismo [Slot Azione][Loto della Foglia]. Ryu no shotto! Il sunese arretrò, ma quando i suoi occhi si incrociarono con quelli del foglioso fu certo che avesse utilizzato la stessa tecnica che lo aveva tanto efficacemente protetto dall'assalto di Sanji il giorno prima. Maledetto... Ce l'aveva messa tutta, eppure era stato ancora una volta beffato.

    Facendo finta di considerare ormai conclusa la prova, attese che Shinichi si distraesse, magari per prenderlo in giro come al solito o per sbadigliare. In quell'istante Shin sarebbe scomparso dopo aver composto un unico sigillo [Slot Tecnica Avanzato]Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso)
    [Da studente in su]
    . Ricomparve alle spalle del ninja di Suna minacciando un colpo di taglio al collo particolarmente distruttivo con la destra [Slot Tecnica Base]Loto Frontale - Omote Renge
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, se aperta la prima porta, può guadagnare uno slot azione per ogni porta dispari aperta; gli slot azione concessi vanno utilizzati all'interno di un rendan. L'ultimo colpo della combinazione ha potenza +10. È possibile combinarla con qualsiasi taijutsu sfruttando uno slot tecnica base per attivarla. Il round seguente l'utilizzatore avrà una riduzione di 1 slot azione per ogni 2 porte dispari aperte.
    Tipo: Taijutsu - Rendan
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Richiede Loto della Foglia I]

    [Da genin in su]
    [Slot Azione][Loto della Foglia]. Se non fosse riuscito a toccarlo neppure con quell'attacco a sorpresa si sarebbe arreso: aveva giocato tutte le sue carte durante la giornata ed ormai disperava di riuscirvi. Forse lo faceva solo per dimostrare a se stesso di valere qualcosa, di essere realmente diventato più forte impegnandosi così duramente, oppure voleva mostrare ai due maestri di aver assimilato a dovere i loro insegnamenti. O ancora, più semplicemente, aveva solamente bisogno di scaricare l'insoddisfazione accumulata nel corso dell'allenamento per l'evidente disparità di forze. Magari tutte insieme, o nessuna delle precedenti. In ogni caso, Shin sorrise mentre vibrava il colpo.



    Edited by Historia - 14/7/2016, 10:00
     
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    Chez Sanji

    Post Settimo - L'uso dei pesi




    Cosa, perché non vuole essere considerato un ninja? Cosa ci sarebbe di male?
    Niente. E' solo che vuole essere ricordato come Detective e non come ninja. Baka-sensei. replicò Fuyumi facendo spallucce.

    [...]

    Dopo il breve scontro Shin tentò ancora una volta di cogliere di sorpresa il ninja della sabbia. Peccato solo che, seppur non si aspettasse quella mossa, fosse pronto a reagire.

    Rinforzò i muscoli del collo, usando anche del chakra per garantire un ottimo assorbimento del danno. [Res Nera, Consumo Mediobasso]

    Sfortunatamente per Shin Shinichi si arrabbiava facilmente quando si tentava di combattere con lui, fuori dagli allenamenti. Una lezione che Fuyumi avrebbe imparato molto presto. E che per Shin sarebbe stata molto brutale.

    Data la posizione infatti il ninja della sabbia decise di colpirlo con un colpo di tacco dove non batteva il sole, sollevando semplicemente la gamba destra indietro. Un Detective era un maestro nell'individuare i buchi nella posizione di guardia dell'avversario, ed un avversario onorevole mancava sempre di proteggere l'inguine. [Slot Azione, Subisci e Mena: velocità Viola, Forza Viola + 2 tacche. "Sfruttare i Punti Deboli"]

    Sarebbe stato molto doloroso, ed incredibilmente rapido per Shin.

    Cavolo! Quello deve far male!

    Un calcio magistrale! Sapevo che anche Shinichi si sarebbe convertito al credo dei calci!

    Credevi davvero che mi sarei comportato come in allenamento, se mi avessi attaccato alle spalle? Che ti sia di lezione per il futuro. replicò tombale il chunin.

    Vado subito a prenderti un po' di ghiaccio! disse Sanji che, a causa delle numerose donne che lo rifiutavano, ben conosceva quei "dolori inguinali".

    Non male come attacco comunque, ma un vero colpo assassino punta ad uccidere, Shin. Se non sei pronto a farlo lascia perdere questi attacchi furtivi.

    [...]


    Anche grazie alle cure di Sanji (Fuyumi si sarebbe categoricamente rifiutata di trattare quella ferita, anzi si sarebbe voltata per non vedere) Shin fu di nuovo in piedi.

    Ed ora l'ultima lezione della serata disse uscendo dal locale con quelli che sembravano delle specie di mantelli bianchi con sopra scritto, in Kanji, "Veloce come il vento".

    Forza, indossatelo.

    Shin avrebbe notato che era incredibilmente pesante, e che anche quello di Shinichi doveva esserlo.

    Pessimo stile. A che servirebbe questo patafalco, scusa?

    Serve per imparare un antica pratica di noi Taijutsari. Usando dell'equipaggiamento speciale si può abituare il corpo a sopportare grandi pesi e, una volta rimosso il mantello, il vostro corpo vi sembrerà così leggero da poter volare.

    Cioé... sarebbe questo il taijutsu che vorresti insegnarmi in cambio della mia opera di sensei... un po' deludente. Ma vabbé, proviamoci.

    I movimenti sarebbero stati difficoltosi all'inizio ma piano piano ci si sarebbero abituati.

    Ci vuole del tempo per abituarsi. Vi consiglio un bel giro di corsa attorno al villaggio della foglia

    Palle. Oh beh, siamo in ballo tanto vale farlo no Shin?

    Una volta iniziata la corsa il genin di konoha avrebbe potuto notare che lui ed il chunin avrebbero tenuto la stessa andatura, era giusto il momento per chiedergli qualcosa o fargli qualche domanda, se avesse voluto. Shinichi, dal canto suo, avrebbe semplicemente continuato a correre senza chiedere a Shin informazioni personali ma, di quando in quando, facendo a Shin delle domande su qualche punto di interesse di Konoha come i migliori negozi, o i migliori posti per portare una ragazza, monumenti o altro. Evidentemente si voleva preparare ad un qualche "appuntamento" e voleva andare sul sicuro.



    CITAZIONE
    OT

    Un minuto di silenzio per i figli di Shin
     
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    Ce l'aveva fatta, lo aveva colpito. Non che sembrasse risentirne, ma per Shin era un successo. Evidentemente però il Kurogane non apprezzò quell'attacco a sopresa e, andandoci giù pesante, mise in chiaro chi comandava lì.
    Il ragazzo si ritrovò a terra rantolante, stringendosi con le mani lo spazio tra le gambe. Negli istanti appena successivi fu troppo shockato per gridare, ma quando prese consapevolezza del dolore faticò a trattenersi. Ahia, fa male... Uffa non è giusto, lei è troppo forte per me sensei... Rimase immobile sperando che le fitte diminuissero, parlando per distrarsi. Ho capito entrambe le lezioni. E credo che non me le dimenticherò tanto a breve...

    [...]

    Il tempo guarisce ogni cosa, e il ghiaccio di sicuro aiutava, quindi Shin fu in grado di rimettersi in piedi ragionevolmente presto considerati i danni. Sanji si propose di insegnare loro ancora qualche trucco prima che calasse il sole. Il ragazzo prese dalle mani dello chef quello che sembrava un mantello, o una sopraveste, accorgendosi immediatamente del notevole peso. Sicuro che una spiegazione sarebbe presto giunta si astenne dal porre domande, obbedendo e mettendoselo sulle spalle. Strinse il nodo anteriore in modo che non si sciogliesse facilmente e rimase in attesa. Ma no secondo me è carino... Al genin effettivamente la scritta piaceva. Gli dava un senso di determinazione, un'arroganza positiva, di chi è sicuro delle proprie forze.

    Rimanendo fermo non se ne era reso pienamente conto, ma appena provò a muovere il primo passo se ne accorse immediatamente: non sarebbe stata una passeggiata. Non si lasciò prendere dallo sconforto, non era nel suo carattere. Avrebbe fatto di tutto per diventare più forte, portare un po' di pesi non lo spaventava di certo. Quando però sentì che avrebbe dovuto fare l'intero giro del villaggio rimase un po' di stucco. Cosa?! Sospirò, arrendendosi al volere del sensei. E va bene, andiamo!
    Un passo dopo l'altro imparò rapidamente a bilanciare il peso, ma per correre decentemente ci avrebbe messo un po'. Visto che Shinichi era di Suna sarebbe toccato a lui fare strada. Non gli sfuggì inoltre che il chunin si stava adattando al suo passo per non lasciarlo indietro e lo ringraziò mentalmente. All'inizio, visto lo sforzo, si sarebbe astenuto da qualsiasi conversazione; già così aveva il fiatone. Ogni tanto, quando doveva svoltare o il terreno si faceva più irregolare, rischiava di perdere l'equilibrio a causa dell'intralcio, ma riuscì sempre ad evitare di ruzzolare a terra facendo una figura ben misera. Quando ebbero compiuto all'incirca un quarto della circonferenza aveva superato l'impatto traumatico iniziale e, sebbene le spalle e tutte le giunture reclamassero pietà, gli sembrò di procedere più spedito. Voltò lievemente il capo e si rivolse al compagno di allenamento. Non sono mai stato a Suna, ma immagino che il paesaggio sia molto diverso. Come vi procurate l'acqua? Da quel che sapeva il Villaggio sorgeva in mezzo ad una distesa sconfinata di sabbia ed il problema dell'approvvigionamento idrico era tutt'altro che banale. E, scusate la curiosità, sapete cosa si estende verso occidente, oltre il deserto? Ho ascoltato solo storie riportate da alcuni commercianti che frequentano il nostro emporio, ma non so quanto siano affidabili. A quel punto avrebbe lasciato l'onere di parlare al Kurogane, concentrandosi sul mantenere il ritmo della corsa.
    Dopo aver rotto il ghiaccio fu il turno di Shinichi porre domande al genin. Coppiette dici? Scusami, ma non ho nessuna esperienza con le ragazze. Lo avrebbe confessato candidamente, senza vergognarsi. In quel frangente gli sovvenne un frammento di ricordo. Quando era ancora uno studente aveva incontrato una giovane Uchiha, Kairi, con cui aveva stretto amicizia. Mentre prendevano un gelato, al termine di un allenamento che lo aveva visto prevalere sulla studentessa, lei gli aveva rinfacciato con tono scherzoso di essere più bravo con i taijutsu che con le donne. Riflettendoci meglio, probabilmente aveva ragione. Shin avrebbe comunque soddisfatto ogni altra curiosità che fosse sorta nella mente del chunin. La vedi quella spianata là in fondo? Si tratta del monumento ai caduti, se socchiudi gli occhi forse intravedi la lapide votiva al centro... Là si mangia uno dei migliori ramen del villaggio, parola di Akimichi!... Non dovresti farti sfuggire le offerte di quel negozio, sembrano quasi anticipare le nuove tendenze e fanno dei prezzi stracciati... Ah, quella è casa mia! In fin dei conti parlando il tempo passava più velocemente e la fatica, anche se solamente un poco, sembrava più leggera. Anche per questo Shin aveva sempre preferito allenarsi in coppia piuttosto che in solitaria. Si interrogò su cosa stesse stava facendo Shunsui in quel momento, doveva andare a trovarlo non appena ne avesse avuto la possibilità.

     
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    Post Ottavo - Rilascio del limite




    Anche il Kurogane sentiva gli effetti di quel "peso" ed anche lui si muoveva a rilento. Capiva il concetto alla base di quel genere di allenamento e pensava che sarebbe potuta essere una buona arma per migliorare il suo taijutsu. Mentre correva e parlava con Shin iniziava già ad ipotizzarne sia l'uso in combattimento, assieme a tattiche e strategie adeguate, sia come creare personalmente un equipaggiamento di miglior foggia e fattura. Quel mantello era si funzionale, ma incredibilmente di dubbio gusto secondo lui (e per svariate ragioni): innanzitutto non gli piaceva come distribuisse il peso essenzialmente sulle spalle dato che aveva bisogno di avere le giunture molto libere per poter sfruttare efficacemente il proprio stile di combattimento inoltre, pur potendolo rimuovere facilmente, era incredibilmente vistoso il che era un difetto fondamentale per il ninja della sabbia che già non desiderava apparire come un ninja, figurarsi dare indizi al suo avversario sul suo tipo di combattimento o sul fatto che stesse prendendo tempo per sfruttare quell'equipaggiamento successivamente.


    Per lui uno scontro tra ninja, se proprio doveva scontrarsi con qualcuno, era principalmente uno scontro tra due menti, due strategie, due visioni del mondo. Un tipo di scontro dove solo chi riusciva ad ingannare l'avversario riusciva a sormontarlo.

    Il che era uno dei motivi fondamentali che lo spingeva a parlare dello stile di Nanto come di un "taijutsu", anche se in realtà aveva solo modificato il suo ninjutsu preferito imitando lo stile di alcuni monaci del deserto. La sua esperienza era principalmente con le armi, dato che gli scontri senza armi non causavano i sanguinamenti e le amputazioni che tanto piacevano alla folla delle arene dell'Anauroch, per questo il suo "taijutsu" non sfruttava calci o pugni ma principalmente le lame di vento (anche se, come ninja, un po' di esperienza di taijutsu classico se l'era fatta).


    In quel momento tuttavia la sua incombenza fondamentale era riuscire a trovare un buon posto per un appuntamento, dato che voleva convincere una certa persona ad uscire con lui, e pensava che un bel posto a Konoha potesse fare al caso suo. Prima che potesse però chiederlo a Shin, fu il taijutsaro di Konoha a chiedergli qualcosa del suo villaggio.

    Non sono mai stato a Suna, ma immagino che il paesaggio sia molto diverso. Come vi procurate l'acqua?

    Si, abbastanza. Per avere un vero e proprio paesaggio bisogna salire sulla cima dei costoni di roccia che circondano il villaggio, ma per chi non è abituato sembra solo un'immensa distesa di sabbia senza vita. Il cielo però è meraviglioso, sempre terso, anche se devi stare attento a non osservare direttamente il sole. Per quanto riguarda l'acqua ci sono svariate oasi nei dintorni del villaggio che anche grazie a sorgenti sotterranee riescono a rifornire il villaggio di una decente quantità di acqua. Non che si possa sprecare, ovviamente, ma oltre a questo abbiamo anche degli efficienti sistemi di riciclo.


    Ormai si erano abbastanza abituati al peso per cui Shinichi propose di aumentare un po' il ritmo, anche per far sforzare di più entrambi e migliorare l'efficacia dell'allenamento.


    E, scusate la curiosità, sapete cosa si estende verso occidente, oltre il deserto? Ho ascoltato solo storie riportate da alcuni commercianti che frequentano il nostro emporio, ma non so quanto siano affidabili.

    Bella domanda. L'ultimo insediamento ad ovest è Sanbashi, un piccolissimo villaggio con funzioni di guardia che non visita mai nessuno. Oltre l'esplorazione è vietata. Ho sentito da un mio vecchio amico che qualche tempo fa c'è stata una crisi dovuta a degli individui provenienti dall'ovest, ma non conosco molti dettagli a riguardo.

    Era ormai giunto il momento per Shinichi di chiedere al ragazzo se conoscesse qualche posto interessante a Konoha per un appuntamento ma sfortunatamente Shin non poté aiutarlo, data la sua scarsa esperienza con le ragazze.

    Per qualche strano motivo decise di informarlo della posizione del monumento ai caduti, sicuramente un posto molto romantico, o delle offerte di un negozio, come se potesse fare la figura del taccagno.

    Qua non c'entrava la "scarsa esperienza", qua si entrava in territorio da "non ho alcun desiderio di riprodurmi".

    Ho capito, ci penserò da solo. Spero solo che apprezzi lo sforzo...


    Alla fine il giro attorno al villaggio era terminato ed i due tornarono nel retro del prestigioso ristorante.

    Allora, com'è andata?

    Diciamo bene. Un po' faticoso forse replicò il ninja della sabbia le cui giunture dolevano e le cui spalle soffrivano in silenzio.

    Bene, allora direi che è il caso di vedere i risultati del vostro allenamento. Toglietevi il peso.



    CITAZIONE
    OT

    Descrivi com'è rimuoversi il peso e sfruttare il "potere" del combattere con handicap.
     
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