È permesso?!

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    Amano
    Amministrazione, post I

    Con il sole ormai morente oltre le montagne, i vestiti laceri, il corpo pesto ed i capelli impastati dal sudore e la sporcizia, mi presentai in fretta e furia agli uffici amministrativi del Suono. Avevo corso a perdifiato per le vie di Oto, non avevo più la pazienza di aspettare ancora e dato il tardo orario (dubitavo infatti che come in tutte le amministrazioni gli orari di lavoro si prolungassero più di tanto) non volevo rischiare di dover tornare l'indomani, così, dimentico delle pietose condizioni in cui versava il mio aspetto, mi lanciai su per le scale nel cuore pulsante del villaggio. Alcuni impiegati mi guardarono appena, tornando poi con il capo chino su immensi faldoni ricolmi di documenti più o meno importanti, mentre altri meno indaffarati mi squadrarono, chi con curiosità (pochi) chi con disgusto (quasi tutti), eppure non vi feci molto caso, l'unico mio pensiero era il sapere che fine avesse fatto la spada di mio padre.
    Mi scusi... dissi rivolgendomi ad un ometto paffutello intento ad azzannare un panino dolce alla zucca Mi scusi, avrei urgenza di parlare con Febh Yakushi, saprebbe indicarmi il suo ufficio? quest'ultimo, ormai con il boccone in bocca, sgranò gli occhi appena mise a fuoco la mia figura, evidentemente troppo preso dalla fame per essersi accorto prima dell'intruso, quindi sollevò un braccio indicando una direzione, il mio sguardo seguì il dito cicciotto e con un largo sorriso mi congedai.
    Il passo tradiva la mia urgenza, gli occhi guizzavano a destra e sinistra scorrendo velocemente le numerose targhette affisse sulle altrettanto numerose porte presenti nel corridoio, una certa irritazione montava, piano piano, ad ogni fallito tentativo di trovare l'ufficio desiderato ed il passo si faceva sempre più nervoso e scattante. Ma porc... non poteva starsene seduto all'ingresso anche quel dannato Yakushi?! Oh, eccolo... finalmente ero giunto a destinazione e con un sospiro rilassai le spalle, mi presi del tempo per ritrovare la calma sapendo con chi stavo per avere a che fare. Mi era bastato il nostro primo incontro per capire che con l'amministratore bisognava avere tanta pazienza e buona volontà, bussai energicamente e senza aspettare socchiusi la porta infilando la testa tra lo stipite ed il battente, un sorriso ampio e luminoso Feeebh, sei qui? Posso entrare? . Non dei più educati come ingressi, ma avevo davvero tanta fretta.
     
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    In quel preciso momento Febh era riuscito a liberarsi per una mezz'ora buona di Hebiko (o così sperava) mandandola a fare un sopralluogo in un terreno di proprietà dell'Amministrazione che risultava affittato da un negozio ma dal quale non avevano alcun guadagno. In realtà aveva falsificato i documenti e si trattava di una discarica, ma sperava che la giovane kunoichi non se la prendesse troppo a male quando lo avrebbe scoperto, perchè lui aveva realmente bisogno di quella piccola pausa, tanto che all'affacciarsi di Amano dalla porta lo Yakushi stava russando beatamente sulla sua amaca gialla dall'aria tutt'altro che professionale che si estendeva dallo stipite della porta di ingresso fino allo scaffale che occupava l'intera parete occidentale della stanza. Aveva con sè Ssalar, evocato per l'occasione solo per fare una rilassante partita a carte, ma dato che Febh era del tutto inabile con le carte l'animale era riuscito a convincerlo a sostituire il gioco d'azzardo con una pennichella.

    Per questo motivo il giovane figlio di Luis si sarebbe trovato nuovamente di fronte a una situazione inaspettata: il suo interlocutore, che aveva conosciuto come caratterizzato da un umore abbastanza volatile, stava dormendo in orario d'ufficio mentre sulla bella scrivania in marmo poco lontano un mucchio di documenti erano accartocciati in disordine come se qualcuno li avesse usati per giocare a pallacanestro col cestino della carta che, va detto, era esattamente al centro della stanza. Sulla pancia dello shinobi una grossa lucertola azzurra stranamente luminescente stava russando a sua volta, con piccole scariche elettriche che ogni tanto attraversavano le sue squame nemmeno fosse una batteria vivente. L'Amministratore aveva persino una papalina in testa e alla voce del ragazzo si limitò a mugugnare qualcosa nel sonno, senza svegliarsi effettivamente.

    Cosa poteva fare Amano?
     
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    Amano
    Amministrazione, post II

    Feebh... Feeeebh! Lo Yakushi non sembrava intenzionato a rispondermi e poi che diavolo era quella cosa che aveva seduta in grembo?! Una specie di lucertola elettrica forse, maledissi quella bestia (l'amministratore ovviamente) decidendomi a chiamarlo un'ultima volta con quanto fiato avevo in corpo FEBH! SVEGLIATI!!

    Se anche quest'ultimo tentativo non avesse avuto successo, con mio sommo rammarico avrei dovuto procedere ad un approccio ben più invasivo. Sempre semi coperto dalla porta, oltre al volto fece capolino da dietro la schermatura in legno la mancina, un rocchetto di nylon (più fragile rispetto all'acciaio, ma di gran lunga più adatto in quell'occasione per la sua natura plastica) stretto tra l'indice ed il medio. Non me ne volere, ma son davvero curioso e tu non mi lasci scelta stupido amministratore Sogghignai già divertito dalla cosa, intanto il filo prese a scorrere come se fosse stato vivo, muovendosi senza produrre alcun suono fluttuando nell'aria simile ad un serpentello. Ancora un pò ihihih Il filamento procedeva con fare quasi guardingo, soffermandosi a tratti quando uno dei due emetteva qualche grugnito o si agitava sull'amaca, ma riprendeva poi senza indugio la sua missione, scivolando nell'etere prima sotto l'amaca per poi risalire dalla parte opposta rispetto alla porta e soffermarsi un'ultima volta, concludendo infine con un ultimo guizzo all'indirizzo della coda di quella curiosa creatura. Quel suo bagliore ed i piccoli archi elettrici che correvano lungo il suo corpo mi diedero infatti una splendida idea, strattonarla nel sonno svegliandola di colpo l'avrebbe forse messa istintivamente in allarme spaventandola quel tanto che bastava per folgorare il suo stesso padrone.

    Se fortuitamente lo Yakushi si fosse destato dal sonno con quelle semplici grida, o fossi riuscito a svegliarlo con il trucchetto del filo, mostrando il miglior sorriso di sempre gli avrei porto i miei omaggi Buongiorno stellina! Ben alzato... ci sono due cosette di cui dovremmo parlare.

    Altrimenti mi sarei davvero inalberato, rivolgendo il nylon ora verso il muso di Febh ancora intento a sonnecchiare, mi sarei curato di fare un'attenta e profonda rinoscopia con quanto filo avevo a disposizione giungendo fin'anche al cavo orale se la cosa fosse stata necessaria, per poi legare l'estremità alla porzione esterna così da accalappiare il volto dello Yakushi. A quel punto l'avrei strattonato, buttandolo giù dal giaciglio con forza bruta. Te la sei cercata dormiglione!

    Tecnica delle Corde - Ayatsuito no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può immettere il chakra verso i fili di nylon e corde, aumentando le capacità di utilizzo: sfruttando dei supporti potrà spostarsi come fossero liane, o evitare una caduta appigliandosi a sostegni solidi senza utilizzare rampini. Può imbrigliare facilmente un avversario causandogli sempre un Intralcio Leggero; la vittima dovrà usare la forza e 1 slot azione per liberarsi dalla presa, oppure usare la propria manualità per disfare i nodi, tramite uno slot gratuito lento. Ogni azione sopra descritta richiede almeno uno slot azione per essere effettuata dall'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Basso - Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
     
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    Condannati
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    Febh nello specifico aveva dei tappi per le orecchie per essere sicuro che nessuno (soprattutto le grida di Hebiko se si fosse accorta del problema) lo svegliassero, ma aveva dato istruzioni precise a Ssalar di star sveglio e all'erta casomai arrivassero problemi. Ma ovviamente chi va con lo zoppo finisce per zoppicare, e anche la lucertola elettrica si era appisolata, russando in sincronia con il suo evocatore che alle grida di Amano non fece una piega, mentre il rettile si mosse nel sonno, irritato. Anche per questo suo stato soporoso non prestò la minima attenzione alla porta che si apriva, pur cigolando, o al filo che avanzava esitante, sobbalzando a ogni minimo movimento del duo di bellissimi addormentati (soprattutto quello con gli occhiali senza lenti), fin a quando non raggiunse la coda della lucertola, avvolgendovisi intorno in un piccolo cappio.

    Allo strattone il povero Ssalar si svegliò di soprassalto emettendo rapidamente tutta la sua elettricità sul malcapitato Yakushi che iniziò a convulsivare per qualche istante prima di ribaltarsi malamente dall'amaca, finirci intrappolato e poi crollare a terra ancora percorso da spasmi involontari. Sia lui che la lucertola rimasero fermi qualche istante, forse senza nemmeno respirare. Poi, dopo un lunghissimo silenzio, una voce sepolcrale si levò sinistra nella stanza. CHIIIIII HAAAAA OSAAAAAAATOOOOO? Con la lucertola afferrata per la coda l'Amministratore cominciò ad alzarsi con movimenti lenti e bruschi, quasi fosse un cadavere da film dell'orrore o un posseduto, e non gli fu difficile notare il filo che stava stretto sull'animale che, per lo shock (e per il peso dello shinobi che gli era caduto sopra nella centrifuga dell'amaca) era ancora privo di sensi. Uno scherzo divertente, eh? Pensavate fosse uno scherzo divertente? Ora, chiunque voi siate, vedrete cosa intendo IO per uno scherzo divertente! La scarica elettrica era stata tale da cotonargli i capelli, rendendo il suo aspetto, per quanto inquietante, stranamente comico, perdipiù arrossandogli appena le guance e allisciando i muscoli mimici in modo che non trasmettessero affatto il suo reale stato d'animo.

    jpg



    Aveva ancora qualche breve scarica e alcuni scarti volontari mentre si avvicinava alla porta seguendo il nylon con occhi da killer e faccia da ragazzino imbarazzato...e stranamente qualche scarica era nera, nonostante l'elettricità di Ssalar avesse normalmente una sfumatura blu. Ora voglio divertirmi io. Ora... Battè il piede con tanta forza a terra che il pavimento cedette finendo per incastrargli il piede. EHI! Fece per cadere in avanti, appoggiandosi al cavo dell'amaca là accanto. Una scarica nera lo percorse ma lui non se ne rese conto e, in quello stesso momento, lo strattone fece saltare via una mensola dalla libreria cui era appoggiato l'altro capo dell'amaca, distruggendo il mobile in un secondo. EEEHI! Era da un sacco che non capitava roba del genere! Realizzò, commentando quasi di sfuggita ma poi scuotendo la testa: aveva un Condannato da trovare. Ma basta distrazioni...CHI E' STATO! Si sarebbe quindi avventato sulla porta, spalancandolaForza e Velocità Nera!
     
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    Amano
    Amministrazione, post III

    La manovra funzionò anche meglio del previsto, lasciando un Febh ben cotto a terra per diversi attimi a cui non rispose al mio ben svegliato, anzi una volta che si riebbe cominciò a gridare come un ossesso con un tono di voce che non lasciava ben sperare. Mi sa che si è arrabbiato... ops. Nonostante l'aria minacciosa dell'amministratore riuscivo a trattenere a stento le risate, ma di sicuro l'ultimo posto in cui volevo farmi trovare in quel momento era appena dietro quella porta. Anche se non era ancora riuscito a vedermi, non avrei saputo cosa inventarmi per evitare la furia dello Yakushi, dovevo svignarmela ed alla svelta e non conoscevo modo migliore se non quello delle arti ninja, intrecciai quindi le dita con sapienza in una delle tecniche basilariTecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:Basso )
    per la sopravvivenza di uno shinobi e sparì letteralmente, al mio posto, proprio dietro l'uscio appena dischiuso, comparve un vaso con quella che solo dopo il rapido movimento riconobbi essere una pianta adulta di cactus.


    Alta circa un metro ed ottanta aveva un aspetto alquanto bizzarro, quasi antropomorfa sembrava in attesa di un abbraccio e le rugosità nella parte superiore del fusto centrale parevano disegnare un volto triste, forse affranto per il destino che attendeva chiunque avesse risposto a quel suo gesto affettuoso.
    La scelta era stata del tutto casuale, non avevo infatti deciso io di arredare gli uffici con quel genere di piante, ma nell'urgenza del momento non seppi con cos'altro scambiarmi. Forse l'irruenza di Febh avrebbe finito per metterlo "in pericolo", per questo dal fondo del corridoio gridai a squarciagola ATTENTO FEBH! Sì, ci provai anche perchè se in un primo momento la mia intenzione era quella di "punire" la pigrizia del ragazzo burlandomi di lui, non avevo alcun motivo per ferirlo volontariamente: chi poteva immaginare che quella piccola lucertolina possedesse quel potenziale elettrico, capace di cotonare i capelli di un jonin, seppur colto con la guardia abbassata?
     
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    Fuggitivi
    III


    Fortuna che la porta si apriva sia verso l'interno che verso l'esterno (un piccolo artificio messo in atto per evitare che l'Amministratore, distratto come suo solito, sbagliasse il corretto utilizzo della porta finendo per scardinarla...era già successo. Più volte) e dunque alla violentissima apertura si scontrò contro il pregevole cactus che era stato donato a Oto qualche giorno prima da un delegato Sunese in visita dotato di uno spiccato senso dell'umorismo. La pianta umanoide venne scaraventata contro il muro dirimpetto con potenza tale da venire sfracellata all'istante, e con lei il vaso, un quadro che aveva scelto quel posto poco felice per stare appeso e una sedia in plastica dall'aria fragile. Il caso volle però che il pregevole cactus umanoide non fosse la classica amichevole e poco impegnativa pianta grassa di quartiere ma piuttosto un raro esemplare di Cactus Balestra, noto per il suo meccanismo di difesa che, al sopraggiungere di un urto sulla pianta, scaglia a grande distanza tutti gli aghi, ciascuno contenente un seme pronto a preservare la vita del vegetale in una generazione successiva.

    Ancora una volta ci fu un brevissimo crepitare di scariche elettriche nere intorno al cactus e alle sue spine prima che queste partissero in ogni direzione con forza uguale e contraria a quella che aveva minacciato la pianta. In sostanza sia Amano che Febh vennero bersagliati da un gran numero di aghi dallo scarso potenziale offensivo ma certo oltremodo fastidiosi! [Trappola]Almeno 6 aghi di potenza 2,5
    Forza Viola
    Gittata 15 metri
    BUUUAAAAHHH!!! Gridò lo Yakushi nel venire travolto e ridotto peggio di un puntaspilli. MA CHI HA MESSO UN DANNATO CACTUS QUI??? Ora era cotonato, con aghi piantati un po' ovunque e anche in mezzo ai capelli, e un'ira che era montata oltre ogni limite di ragionevolezza. Tanto che quando si guardò intorno alla ricerca di un colpevole non poté sfuggirgli la presenza del giovane figlio di Luis, troppo vicino per essere scambiato per un semplice passante a meno di qualche strana e improbabile congiunzione cosmica. E poi non aveva rimesso a posto il filo...che non sfuggì affatto agli occhi attenti e in cerca di capri espiatori dell'Amministratore...e un filo pendente voleva sempre dire qualcosa, dato che lui stesso lo utilizzava.

    jpg



    TUUUUUUUU!!!!

    La fuga o implorare pietà. O forse qualche altra via che al momento non sembrava molto percorribile, certo. Ma una cosa era certa: Amano era nuovamente in pericolo dopo nemmeno settantadue ore nel villaggio!
     
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    Amano
    Amministrazione, post IV

    Avvisare l'Amministratore non servì a nulla ed il risultato di quella sfortunata serie di eventi (del tutto slegati dalla mia volontà, ne ero convinto) aveva condotto ad una svolta quanto mai dolorosa: la pianta sbalzata dalla porta colpì con forza la parete, per un attimo pensai a quanto fossi stato fortunato ad aver avuto l'intuizione di togliermi da lì per tempo, potevo esserci io sfracellato sul muro, ma con grande sorpresa il cactus rispose all'offesa con una sua contromossa assai efficace sparando una selva di aghi in ogni direzione. Incrociai le braccia davanti al volto con un movimento fulmineo che solo l'istinto poteva concedere, ma l'azione risultò alquanto inefficace per evitare di trasformarmi in un puntaspilliMezza leggera x3, volto e braccia umano Ahi! Che prurito... . Oltre al dolore delle numerose punture, in un batter d'occhio la pelle di mani e volto divenne rovente ed un fortissimo prurito si diffuse nelle zone colpite dai dardi, ricoprendosi di bolle quasi istantaneamente.
    Mentre Febh urlava il suo furore, capigliatura afro ed il volto anestetizzato in un'espressione beata, io tentai di calmarlo con le parole spiegando come la situazione fosse sfuggita dal mio controllo. Appetta -ebh... la-ia -e tu spuegh-... l'unico evidente problema in quel contesto era il gonfiore che aveva raggiunto livelli preoccupanti, tirando la pelle di mani e volto facendone sparire ogni accenno di rugosità, gli occhi ridotti a due fessure finissime e le labbra talmente turgide da impedire di parlare in maniera comprensibile.
    Non avevo alcuna possibilità di fuggire in quelle condizioni, impossibilitato a reagire con prontezza dato il fastidio prodotto dalla reazione allergica tanto da negarmi anche un sapiente uso del chakra, quindi rimaneva solamente la via diplomatica e ci stavo mettendo davvero tanto impegno nel deporre a mio favore, spiegando per filo e per segno cosa fosse successo, glissando abilmente sul divertimento sperimentato nel gabbare il jonin mentre schiacciava il suo pisolino immeritato, tutta una serie di argomentazioni davvero molto logiche ed inattaccabili che avrebbero convinto chiunque, anche il più furioso dei guerrafondai. Peccato che tutto il discorso sarebbe risultato indecifrabile.
    Lo Yakushi si sarebbe quindi ritrovato di fronte ad un palloncino rosso fuoco che gesticolava e mugugnava con frenesia, quasi inconsapevole di esser impossibile capirlo, apparentemente sul punto di scoppiare tanto era tirata l'epidermide.
     
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    IV


    Non osare fingerti straniero, lo so che parli la mia lingua! Ruggì di rimando l'Amministratore alle parole del giovane shinobi colto dall'anafilassi, non del tutto meritevole delle doti da osservatore di cui si fregiava in ogni occasione, tanto che non realizzò minimamente quanto critica e potenzialmente letale fosse la situazione del ragazzo. Avanzò come una furia con quella ridicola capigliatura e tutti gli aghi ancora conficcati e fece per prendere per un orecchio il giovane shinobi, non senza difficoltà visto il gonfiore diffuso. Oh, pensi anche che con una Henge così malriuscita riuscirai a cavartela? EH? Complimenti per saperla fare senza sigilli ma una trasformazione solo della faccia per farla così rotonda è gonfia senza cambiare vestiti è inutile! Gli ruggì addosso, aggiungendo insulti al danno da cactus. E PIANTALE DI GESTICOLARE! Sbottò poi, cercando di dare uno scappellotto al ragazzo in via di soffocamento.

    Credevi che non vedessi il filo di nylon che hai ancora appeso al braccio? Eh? Credevi di essere spiritoso? Oh, ora voglio farti vedere IO cosa intendo per "essere spiritoso". Cominciamo con la vergine di ferro e poi subito proseguiamo con il formicaio e lo sciroppo d'acero sulle parti basse! Avrebbe fatto per trascinarlo via verso i sotterranei quando Ssalar, uscendo dalla porta ancora un pò stordito gli fece notare qualcosa. Ehi...ma non vedi che non resSspira? SSsta sSsoffocando! Improvvisamente sveglio, il rettile guizzò rapidamente sulla parete per avvicinarsi al moribondo. CosSsa facciamo? OsSspedale? Uh? Lo Yakushi inarcò un sopracciglio voltandosi a guardar meglio il ragazzino con la faccia tutta rossa ma le labbra di un blu che andava facendosi violaceo. Uhm...tu dici? IO DICO? Ma che sSsei sSscemo? Beh, magari sta solo fingendo un attacco di panico sperando che io sia clemente...beh, se lo sogna! Lasciò andare Amano, fermandosi a guardarlo con le braccia conserte. Non dire idiozie e FAI QUALCOSsSA!

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    Uhm... Sistemò gli occhiali nella speranza di ottenere un riflesso sul vetro e apparire assai più figo di quanto non fosse realmente...ma aveva i capelli afro, degli aghi di cactus nella carne e soprattutto i suoi occhiali non avevano lenti e dunque ogni riflesso era impossibile ...In realtà mi ero accorto da subito del problema. Bugia. E volevo che il ragazzo avesse una lezione...non si gioca mai con un leone addormentato! Il paragone col bradipo sarebbe stato più calzante, verosimilmente. E pretendi che me la beva? Muoviti...fatti mordere o non so...qualcosSsa!

    Non penso servirebbe...non sono esperto ma penso potrebbe essere allergico. Uhmmm... Si fece pensieroso. Allora? Incalzò la lucertola, mentre Febh schioccava le dita. Una volta in un film ho visto che aprivano un buco nella gola per far respirare! Con un guizzo e una minima nuvola di fumo fece comparire la sua fidata wakizashiKaiten-t? (Luce Rotante) [Mischia]
    Wakizashi lunga circa mezzo metro ed adatta per battersi negli interni, presenta una forgiatura di qualità superiore ed è composta da una Lega contenente un misterioso metallo dorato quasi indistruttibile. Il filo e l'interno dell'impugnatura presentano incavi atti all'alloggiamento di specifici Meccanismi.
    Tipo: Lama/Taglio
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 40 | Durezza: 5 | Crediti: 135)


    Marchingegno Rotante [Meccanismo]
    Una sottile ma resistente catena dotata di decine di minuscole lame che può essere alloggiata all'interno di Kaiten'to. La catena fa capo a un semplice meccanismo rotante dentro l'elsa, che può essere sottoposto alla Kaiten no Jutsu: Hajime, causando potenzialmente Ferite Profonde. Non compromette la capacità di taglio della lama.
    Tipo: Speciale-Taglio
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 0 | Durezza: - | Crediti: 75)
    dorata dal tatuaggio che aveva sulla mano sinistra. L'arma era corredata di un meccanismo interno capace di far ruotare rapidamente dei piccoli denti di sega che seguivano tutto il filo della lama, trasformandola in uno strumento di morte senza limiti se adeguatamente sottoposta all'Arte della Rotazione, cosa che Febh fece. Il vibrare dell'arma e il rumore del meccanismo si sollevarono come una sentenza di morte senza possibilità di salvezza o di grazia per il povero Amano, mentre l'Amministratore si avvicinava con l'aria di chi tanto bene di testa non sta. Ora stai fermino, che devo solo aprire un buchetto nella gola...fermino...fermino... Certo, quando hai gli spiedi vai a usare un'arma del genere, ma Febh non era famoso per la moderazione, diciamo.

    jpg



    Non pensSsi che sSsia un pò esSsagerato? Ma no, ma no...e poi sai che ci so fare con queste cosette, sono uno Yakushi in fondo, ce ne intendiamo di arti mediche! Ma sSse non hai nemmeno mai aperto i libri di medicina che ti hanno dato al clan? Li usSsi per pareggiare i piedi dei mobili! Shhh! Me la caverò benissimo..basta che Amano qui stia fermino fermino. Avvicinava lentamente la mano e l'arma, con un sorriso fintamente cordiale che non trasmetteva la benchè minima rassicurazione e anzi, pareva più lo sguardo di un serial killer alle prime armi. SSsicuro che non hai alternative?

    Tutto stava a vedere se avrebbe avuto successo o meno...

    Edited by Febh - 14/2/2017, 10:30
     
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    Amano
    Amministrazione, post 5

    Lo sforzo di farmi comprendere stava inficiando le scorte di ossigeno ad un ritmo elevatissimo, ormai annaspavo nel tentativo di frenare la foga dello Yakushi maledicendo mentalmente quella stupidissima pianta, segnandomi come prima cosa da fare (se mai fossi sopravvissuto a tutto quello) il compito di estirparne ogni singolo esemplare dal continente. Come se non bastasse, dimentico della furia con cui si era avvicinato poco prima l'Amministratore aveva preso ad armeggiare con una lama dorata il cui ronzio pareva un canto di morte, due rubinetti si aprirono lasciando sgorgare lacrime di sconforto per l'apparente ineluttabilità degli eventi. Ero certo che fosse giunta la mia fine e che sarebbe stata la mano di Febh a condurmi all'altro mondo, cosa potevo mai fare in quella situazione se non agitarmi cercando di fermare l'allegro chirurgo che si era impossessato del jonin?
    Mi gettai in ginocchio, le mani giunte in preghiera, mugugnando parole indecifrabili. Uno spettacolo davvero imbarazzante, il volto fradicio di lacrime e moccio che aveva preso a colarmi dal naso, ma sembrava esser tutto inutile e più l'arma mangiava lo spazio che la separava dal mio collo più l'ansia e la confusione crescevano in me. Volevo solamente fuggire, in cerca di aiuto, fu forse quel profondo desiderio di salvezza, o un riflesso inconscio dettato dall'aver da poco terminato l'addestramento, che mi slanciòAttacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]
    in avanti verso l'unica altra entità che pareva aver un minimo di senno in testa, tra un battito di ciglia e l'altro scomparvi, prima c'ero e poi non c'ero più.
    Mi ritrovai alle spalle della lucertola appesa alla parete aggrappandomi con la forza della disperazione alla sua coda, per quanto le mani più simili a guantoni mi permettessero, trascurando il pericolo che poteva significare per la mia salute quel gesto (avevo già avuto modo di osservare con un certo gusto cosa potesse succedere se veniva presa alla sprovvista), a quel punto mi sarei probabilmente ritrovato folgorato, ma questo non mi avrebbe impedito di lanciare un ultimo grido di soccorso con l'ultimo respiro che avevo in corpo Fe-malo, fi pfego!
    Lo sforzo esagerato mi condusse al capolinea, faticavo a sorreggere la testa che iniziò a ciondolare vistosamente, le immagini sfarfallarono mentre le sagome si moltiplicavano, non avevo più energie e nuovamente ricaddi a terra, seduto, i polmoni in fiamme che chiedevano aria fresca. Era davvero la fine delle mie avventure, dopo nemmeno 72 ore dal mio arrivo al villaggio? Chissà quanto avrebbe riso papà se gli avessi raccontato quella storia.
     
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    Quello che sarebbe passato alla storia come il Killer Afro-Motosega venne purtroppo fermato nei suoi intenti dall'inesplicabile fuga della sua vittima, che andò a cercare aiuto dall'unica persona di buonsenso là presente...una lucertola azzurra attraversata da scariche di elettricità statica. Questo rendeva abbastanza conto Non lo vedi che è sSspaventato? Metti via quella roba, altro che buco in gola, gli sSstacchi la tesSsta! Uh? Febh guardò la lama rotante, interdetto. Tu dici? Io non mi farei poco più che un graffio, e basta che stia fermino fermino... TU non sSsei come gli altri. Questo è discriminatorio, Ssalar! Tu rigeneri ogni ferita! Gli altri no! Trova qualche altro modo, un'alternativa! Per quanto controvoglia lo Yakushi si dovette fermare a riflettere...forse era vero che a volte si faceva un pò prendere la mano e non teneva esattamente conto di quanto fossero fragili, rispetto a lui, le altre persone. Ma era anche combattuto perchè nei film la gola aperta è sempre una scena epica.

    Alternative? Uhm...beh... Si fermò infine, riponendo la spada. Beh, in effetti forse si potrebbe fare qualcosina con un veleno... Aggiunse, realizzando la cosa solo in quel momento. E' tutta una questione di dosi... In un secondo dal tatuaggio che aveva sulla parte dorsale del polso estrasse due piccole boccette. Questo a destra può far accelerare tantissimo i battiti cardiaci, ma come effetto collaterale spalanca i bronchi e mandano in circolo un sacco di adrenalina...e nei film usano sempre una siringata di adrenalina in questi casi. L'altro invece riduce la resistenza fisica e il sistema immunitario...e l'allergia è roba da sistema immunitario, no? Se li combino dovrebbero sistemarlo...penso... Beh, meglio che piantargli un Kunai in gola, no? Tu dici? Febh sembrava parecchio deluso...ma alla fine optò per bagnare il kunai con entrambe le sostanze, opportunamente concentrate, e somministrare così quel "farmaco", per quanto fosse un metodo un pò atipico...

    Avrebbe funzionato? Forse si, anche se con effetti collaterali, ma a quel punto sarebbero iniziati i veri guai per il giovane Amano, che si sarebbe trovato debole e al cospetto d Febh Yakushi. Febh Yakushi afro e pieno di spine, ma sempre Febh Yakushi. E ora parla, prima di fare un bel giro agli Inferi di Oto. Quello era un volto da condanna capitale!

    Edited by Febh - 17/2/2017, 18:39
     
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    Amano
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    Tirai una boccata d'aria fresca, poi un'altra ed un'altra ancora quasi fossi appena riemerso dalle profondità marine, il veleno dell'Amministratore ebbe un effetto repentino ed il gonfiore che mi occludeva le vie respiratore andò a ritirarsi immediatamente, al contempo anche gli effetti sulla mia fisicità andarono scemando dando spettacolo dell'efficacia della soluzione trovata in risposta al problema che mi stava uccidendo. In pochi minuti tutto sembrò tornare alla normalità. A questo proposito, la rapidità del recupero non diede modo allo Yakushi di trovare una nuova fonte d'interesse che lo distraesse dal piccolo scherzetto che gli avevo giocato poco prima e me lo ritrovai lì, curioso di sapere cosa avessi da dirgli.
    Per qualche istante rimasi impietrito, sudando freddo per la preoccupazione, giusto il tempo di macinare un pensiero dietro l'altro in cerca della soluzione che mi avrebbe cavato d'impiccio e fu in quel momento di titubanza che ebbi l'idea geniale.
    Parlare?! Se Febh si fosse aspettato un moccioso piagnucolone in cerca del perdono sarebbe rimasto decisamente sorpreso dalla veemenza con cui avrei preso parola. Stai scherdanzo, vero?! No, dimmi, stai scherzando!!
    L'aria accigliata serviva a nascondere la colpa, il tono infastidito voleva distogliere l'attenzione dell'interlocutore cercando di distrarlo convincendolo di dover capire dove avesse sbagliato, infine il colpo finale: il dito puntato con decisione all'indirizzo del colpevole, colui che avrebbe dovuto sentire la vergogna per l'accaduto gravargli sulle spalle. Febh! Lo sguardo severo non dava scampo, puntava dritto alla coscienza del jonin. Sapevi benissimo che sono allergico a quella pianta, tu... TU l'hai fatto apposta, hai tentato di assassinarmi! Abbassai lo sguardo, fintamente sconfortato, asciugandomi lacrime e moccio in un unico gesto. Era chiaramente scritto nel mio fascicolo e tu hai usato quell'informazione per punirmi, hai attentato alla mia vita... tu... tu che dovresti proteggere i più deboli! Le lacrime scesero a fiotti, la recita era giunta al suo apice.
    Mi rialzai, tremando più del necessario mettendo in mostra una debolezza ed una fragilità che non mi appartenevano e feci per allontanarmi, il volto rivolto al pavimento con i capelli che ricadendo nascondevano il viso. Credevo in te, credevo nel grande Febh il Salvatore, ma evidentemente mi sbagliavo... Addio! Mi hai sconfitto... lascerò il villaggio... Alcuni singhiozzi, i passi appesantiti dalla tristezza e dalla costrizione di lasciare un luogo che si amava.
    La recita definitiva, il tentativo coraggioso di puntare su un aspetto che lo Yakushi non poteva contestare: la preparazione come capo della burocrazia del Suono. L'averlo visto dormire in ufficio, l'atteggiamento tenuto durante il primo incontro, tutto dava l'idea che Febh fosse maledettamente distratto e poco attento, vittima della passione del momento. Puntare sulla conoscenza dei documenti che mi riguardavano (che per altro non esistevano) era la chiave delle catene che mi attendevano alle prigioni.
    Piansi, mi lamentai e mi dimostrai remissivo davanti alle angherie perpetrate alla mia persona, cos'altro se non questo spettacolo improvvisato avrebbe potuto salvarmi?
     
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    L'aggressione verbale, non appena il piccoletto si riebbe dalla reazione allergica quasi fatale lo colse alla sprovvista per una frazione di secondo, facendolo persino arretrare con gli occhi sgranati. Scherzando per cosa? Ti ho appena salvato la vita solo per essere IO a farti secco non appena mi direi perchè mi hai tirato quello scherzo di pess... Ma venne interrotto da un dito puntato nella sua direzione e da un viso che cominciava a lacrimare (probabilmente per effetto collaterale del veleno o per gli ultimi strascichi dell'allergia), lasciandolo un attimo interdetto...non era bravo con la gente che piangeva senza che fosse lui a volerlo. Quando invece si trattava di causare volutamente sofferenza era particolarmente allegro, per non dire soddisfatto del risultato, main quel caso preciso era stato lui a venire aggredito e aveva persino salvato il ragazzo, quindi perchè quella reazione? L'accusa finale, a mò di rivelazione del detective quando tutti i presunti colpevoli sono riuniti davanti al tavolino del the, gli fece sobbalzare.

    jpg

    EEEEEH??



    E CHE CAVOLO AVREI DA GUADAGNARCI IO NEL FARTI SECCO? E POI CHE DIAVOLO FARFUGLI DI FASCICOLI? IO NON HO VIsto nessun... Mentre rispondeva urlando, imporporato, si voltò lentamente, parlando ancor più piano mentre Ssalar gli picchiettava sulla spalla con la coda, indicando poi l'ufficio dove da un armadio era uscita una vera e propria marea di scartoffie dopo il piccolo incidente elettrico. Hebiko aveva sistemato grandemente la situazione e creato ordine, ma Febh ancora metteva buona parte dei documenti nei primi cassetti e nei vani dei mobili per nasconderli alla vista e ridurre il carico del suo ingrato lavoro...quindi era ben lungi dall'essere un amministratore perfetto (o anche solo decente) e di certo se esisteva un fascicolo su Amano era ben possibile che fosse finito nel dimenticatoio o fosse stato usato per pareggiare le gambe di un tavolo. Ehi...non ho mica messo io quel cactus, nemmeno come mai quel cactus fosse là! E poi... Ma quello frignava e frignava, e Febh iniziò a guardarsi intorno pericolosamente...palesemente in cerca di una via di fuga. Eeeer... Senti, ma che direbbe tuo padre se ti vedesse che piangi così? Sei solo quasi morto! Un ninja di Oto dovrebbe fare questo e altro. Già, ma Amano non era un ninja di Oto...nè era stato formalmente registrato come mercenario o simili.

    FERMO LA'! Allungò la mano, trattenendo il ragazzo col chakra adesivo da mezzo metro di distanza, dunque senza nemmeno toccarlo, mentre quello iniziava ad avviarsi verso l'uscita. Io non...uhm...io credo ci sia un equivoco, si? Lo avrebbe costretto a voltarsi a guardarlo, salvo poi rilasciare la sua stretta. Equivoco, chiaro? Nessun cactus, nessuna reazione allergica, nessun piccolo incidente elettrico, ok? Insabbiare. Un'arte antica quanto l'uomo e il meretricio (forse la seconda più antica), e altrettanto presente e considerata nelle terre del Riso, specie a Oto. Quindi evitiamo di parlarne e ricominciamo, si? Febh resta il Salvatore. Si, lo aveva sentito e in altre situazioni avrebbe, salvo un lampo di serietà, sogghignato come un cretino a quelle parole. E tu mi spieghi cosa sei venuto a fare qui...daccordo? La lucertola aveva deciso di tacere, limitandosi ad alzare gli occhi al cielo, dato che aveva compreso appieno il gioco del ragazzo, mentre il suo evocatore, distratto dalla situazione, sembrava aver perso a sua spiccata capacità analitica...come spesso accadeva.
     
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