Il Tempio Segreto di Inari

Addestramento Contratto Kitsune

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    La Forza del Coraggio.






    Shin si trovò in netta difficoltà nonostante gli avvertimenti del vecchio eppure, per la prima volta, notai che il mio compagno di Konoha commise un importante errore: ritenere quell’orso alla sua pari. Il risultato fu scontato, in più di una occasione; Shin rischiò notevolmente ma fu in quei frangenti che notai qualcosa di straordinario. Il Kitsune da lui evocato si prodigò nella sua difesa, in una maniera a me sconosciuta. Rischiare per gli altri, rimettendo se stessi. Forse era quello che si poteva chiamare Spirito di Sacrificio. In quei frangenti di scontro osservai il volto dell’anziano, in lui non c’era preoccupazione. Tuttavia bastò un battito di ciglia che la figura che stavo osservando, così insolita e particolare, scomparve. Spostai in fretta il viso cercando di nuovo il combattimento tra la bestia e il foglioso. Osservai, in quei pochi movimenti che riuscivo a percepire, una forza superiore in Shin, come se qualcosa o qualcuno incrementasse le sue prestazioni ma sarebbe bastata?

    Notai in Takken, mano a mano che il combattimento si intensificava, un aumento della sua consapevolezza e della sua follia omicida, confinata da quei sigilli. Shin, occupato dal pensiero di colpire la bestia, non si accorse di quel dettaglio, tanto piccolo quanto importante e sferrò un poderoso affondo alla bestia. Takken tuttavia non si difese, del resto più l’arma sprofondava nella carne più la sua forza sarebbe aumentata. Sapeva che quello era il momento per rilasciare le sue forze e squarciare di contraccolpo il corpo del mio foglioso… avrei voluto agire, ero pronto a scattare quando, sempre in una questione di un attimo, il vecchio ricomparse frapponendosi tra Shin e Takken. La sua mano destra strinse la lama di Shin, o meglio la Volpe trasformata, mentre l’altra mano andò a toccare l’orso della Foresta. Entrambi i movimenti ebbero un effetto istantaneo. La spada venne bloccata, in una morsa di ferro, nonostante la forza esercitata di Shin e Takken allo stesso tempo placidamente cadde a terra, svenuto.

    Il vecchio ergendosi in tutta la sua statura si pose di fronte allo shinobi, ferito e decisamente provato, e attendendo qualche secondo forse per accertarsi dello stato di Takken, prese a parlare:-Shin Kinryu ti avevo avvertito. Hai commesso due errori in questo scontro. Il primo è quello di aver sottovalutato l’avversario. Sapevi che l’orso si sarebbe rivelato molto più pericoloso ma sfrontatamente nella prima fase ti sei difeso superficialmente. Kinryu mai commettere un errore del genere, nemmeno contro i nemici già vinti perché è proprio contro di loro che le nostre difese vacillano. Secondo, in Takken vi è confinato un grande Spirito Vendicativo, dalla natura a noi stessi ignota e più lo si provoca più esso riemerge. Per questo lo abbiamo confinato, perché troppo periglioso. Sapevi che un attacco troppo potente ti avrebbe posto in una situazione pericolosa eppure hai agito.- il vecchio rimase in silenzio per un secondo, una mano del religioso andò a porsi sulle spalle del mio compagno.

    -Eppure quello che ho visto oggi mi rende orgoglioso. Molto spesso noi, Kitsune, agiamo per istinto e l’istinto di Yukichi è stato quello di difenderti, come il tuo di sacrificare il tuo corpo a sua difesa. Questo è quello che noi chiamiamo Legame. Non si può spiegare, nemmeno si può comprendere appieno. Semplicemente esiste e come Dono bisogna, con fede, accettarlo… E a questo punto Shin Kinryu mi permetto di dire che il tuo compito oggi, qui, è terminato. Hai dimostrato, nonostante i tuoi errori, di valere la nostra fiducia. E sappi che quando ci sarà bisogno Noi Kitsune del Culto di Inari accoreremo in tuo aiuto. Ora vai e fa tesoro di questi insegnamenti! Il mondo là fuori ti attende! -

    Guardai il foglioso e attesi a muovermi, il tempo giusto per consentire al mio amico i giusti saluti al Kitsune evocato e al resto dei compagni. Poi, all'improvviso, una folata di vento mi spostò i capelli e mosse i miei vestiti. Le Kitsune erano scomparse. Ora in quel Tempio, ritornato allo stato iniziale di abbandono, restavano tre persone. Il mio compagno Shin, la volpe evocata e io, Kato Yotsuki di Oto. Al termine mi sarei avvicinato, quando eravamo rimasti solo noi due:- Ehi Shin che dici se ti fascio quelle ferite? Di certo non possiamo tornare a valle in quelle condizioni!-

    Se Shin avesse accettato…





    Durante quella sorta di presa in carico mi sarei esposto, sapendo che quella maledetta volpe aveva svelato a Shin una parte dei miei segreti:- Ecco Shin… sei la prima persona a saperlo, a parte l’anziano religioso… ma devi sapere che purtroppo il mio cuore è afflitto da molte colpe e ben poche giustificazioni. Non volermene ma non posso parlartene. Non ora almeno. Tuttavia una corsa è certa, nessuna dei miei peccati andrà ad influire sul mio futuro da Shinobi. – Chinandomi, al termine delle medicazioni, avrei preso in spalle il mio compagno, senza chiedere il permesso. Era un gesto dovuto.

    Guardai in alto, verso le vette che si stagliavano sul cielo e sulle nuvole che andavano a lambire le punte delle montagne. Era magnifico.


    -Che dici Shin? Dopo quello che abbiamo passato… Possiamo considerarci Amici?-



    Sì... Questa avventura, appena conclusa, mi aveva fatto decisamente "male".



    The End!
     
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