[Gioco] Gli Ostacoli del FatoQuest C

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  1. leopolis
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    Ostacoli del Fato


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    - Signor Koikuro, - gli risposi alla sua frase del voler fare il poliziotto. - Può iniziare la vita da capo, ma se la goda. Si goda questa vita. - In ogni caso il nostro piano andò in modo più o meno giusto. Scrisse la lettera che effettivamente volevo che scrivesse, anche se con degli errori; di contro, riuscimmo fortunatamente a trovare dei vestiti meglio adatti rispetto al mantello e alla maschera che avevo evocato. Quando sparirono ancor prima che fossimo riusciti a varcare la soglia della sua casa, non potei fare a meno di pensare: - Che strano... In combattimento duravano sempre poco, ma pensavo che se non venissero colpiti sarebbero durati di più... - In ogni caso saremmo senza problemi riusciti a raggiungere il punto d'incontro e trovammo anche un passaporto per strada. Qualcuno lo aveva perso ed effettivamente non potevo proprio fare a meno di pensare che fosse la Fortuna stessa che ci stesse aiutando a salvare il signor Koikuro dalle grinfie di quella persona cattiva. Guardando la foto sul passaporto e quindi ammirando il tratti facciali di Koikuro, notai subito la somiglianza: - In effetti sembra lei, ma bisognerà fare qualche ritocco. - Insomma, se avevamo trovato addirittura il passaporto di qualcuno che somigliava a Koikuro, non potevo fare a meno d'interpretarlo come un piccolo segno del Destino. Forse era il destino stesso che voleva che salvassimo quell'uomo. Forse alla fine dei conti saremmo riusciti a fare andare in porto ogni cosa. Ma c'erano ancora degli ostacoli da superare.

    Koikuro, dunque, sarebbe stato libero di andare per la sua strada. E quando saremmo stati fuori dal villaggio, avrei appoggiato una mano sulla spalla di quell'uomo. - Signor Koikuro. - Dissi come sempre iniziando i miei discorsi così. - Spero che le cose per Lei in futuro possano andare meglio. Sul passaporto da Lei trovato c'è un indirizzo, magari provi a ripartire da lì. - "Anche se il Paese delle Cascate non è il miglior posto al mondo da cui ripartire." - Qui le nostre strade si dividono, ma spero di poterci reincontrare un giorno e magari, se sarà possibile, verremo a visitarla alla Sua nuova casa per ricordare delle avventure che abbiamo vissuto insieme. - - Insomma, dopo aver simulato la sua morte e in qualche modo aver usufruito della Fortuna, che gli aveva permesso di trovare un passaporto, io e il signor Kato Yotsuki lasciavamo Koikuro a navigare liberamente nell'Oceano della Vita. Speravo solo che non gli sarebbe successo nulla di male; che si sarebbe potuto godere quella nuova esistenza da capo, senza alcun problema. Eppure c'era quel qualcosa dentro di me che non lasciava in pace. - Forse abbiamo sbagliato a non trovare un modo per tenerci in contatto con lui... - dissi a Kato con i mente i pensieri alla possibile futura guerra contro Kumo. Del resto, tutti quanti correvano e cercavano dei nuovi armamenti: navi, armi d'assedio, eserciti, catapulte... Ma che tipo di arma era la Fortuna? Quanto valeva la fortuna? Cosa avrebbe potuto apportare? E come sarebbe potuta essere usata? In ogni caso, lasciar andare Koikuro alla vita libera, senza più costrizioni, godendosi la sua Fortuna in santa pace e lontano dagli occhi indiscreti di chi, proprio come accadeva con il mandante di quella missione, serbava nel proprio cuore troppa invidia.

    [...]



    Intanto, dopo essere tornati il giorno dopo dal mandante della missione, mi aspettavano delle spiacevoli sorprese. O meglio: ci aspettavano delle spiacevoli sorprese. Nel sentirmi dire che la lettera d'addio creata non andava bene per Koikuro in quanto troppo complicata ed elaborata per quello che, evidentemente, tutti reputavano essere uno stupido, semplicemente feci spallucce. - "Mi sono lasciato un po' prendere la mano," - pensai abbastanza contrariato all'idea di considerare quel fattore. Del resto, un uomo un'ora prima della morte non poteva pensare a tutta la propria vita? Agli errori che aveva svolto? Non feci alcunché nel sentirmi dire che ci avrebbero detratto i ryo dallo stipendio per colpa di quella lettera, se non guardare Yukufuna Shusenso con il solito sguardo freddo e glaciale. E ascoltai tutto il discorso di quel tizio prima di prendere io la parola, per primo. - Quello non è stato un suicidio; è stato un omicidio. Il suicidio è stato semplicemente una messa in scena per non destare sospetti di alcun genere. Il corpo di Koikuro giace privo di vita, sotterrato lontano. L'abbiamo bruciato. - - A dirla tutta odiavo dire bugie. Odiavo veramente tanto dire bugie. Ma se era per un buon scopo tutto quello, si poteva fare no? Forse mia madre non avrebbe apprezzato. - Vuole una prova? L'assenza di Koikuro al suo casinò sarà la miglior prova. Vuole una prova più concreta? Allora deve aspettare fino a domani, quando io e il mio compagno glie la porteremo. - Insomma, se quel tipo non si fosse accontentato di tutto ciò che riguardava le nostre parole, - e dubitavo che lo avrebbe fatto, - glie l'avrei data io la prova.

    SE il mandante della missione avrebbe comunque insistito sul volere una prova concreta, mi sarei rivolto a Kato: - Mi sa che ci tocca fare una visita al defunto. - Non appena fossimo usciti dal mandante della missione ci saremmo subito diretti a Oto a passo molto svelto. Strada facendo avrei spiegato il piano a Kato: - Vuole una prova della morte di Koikuro e non si soddisfa delle nostre raccomandazioni? Gli porteremo la testa di Koikuro. - Infine gli avrei spiegato anche un'altra parte di tutto quel piano: saremmo andati all'Obitorio di Oto, dove di cadaveri ce ne dovevano essere sempre tantissimi. Se la Fortuna ci avesse assistito, nell'Obitorio di Oto avremmo provato a trovare un cadavere abbastanza fresco qualsiasi di un uomo dell'età di Koikuro e dalle sembianze più o meno simili. Ero sicuro che non doveva essere chissà quale problema trovare un cadavere fresco simile a Koikuro, specialmente considerando che macello era il villaggio di Oto. Ovviamente, non appena avremmo trovato il cadavere giusto, gli avrei tagliato la testa con un colpo secco della mia katana. Quindi l'avrei bruciacchiato un po' sul fuoco: avrei semplicemente infilzato la testolina su una katana e quindi l'avrei poggiata sul fuoco in modo tale che si arrostisse. - E qui, - spiegai a Kato, - attenzione. Bruceremo quella testa in maniera tale che il fuoco elimini i tratti facciali diversi da quelli di Koikuro e non tocchi quelli che sono simili al viso di Koikuro. Così quel coglione di merda vedrà che il viso è simile a quello di Koikuro e si metterà l'anima in pace. - Il piano era tanto banale, quanto semplice e a meno che la fortuna non ci avesse messo i bastoni tra le ruote, il giorno dopo saremmo tornati da Yukufuna con una testa nel sacco. - Eccola la prova, - avrei detto a quel tipo in un modo molto calmo. Avrei aperto il sacco e senza farmi troppi problemi avrei appoggiato la testa mozzata e parzialmente bruciata davanti a quel tizio. - E' la testa di Koikuro, la prova che voleva. Ora possiamo avere ciò che ci spetta?- Chiesi. Come avrebbe potuto scoprire l'inganno? In nessun modo. Niente corpo, niente testimoni, niente di niente.

    Quando finalmente ce ne saremmo usciti da quel posto maledetto, durante la strada verso Oto avrei guardato Kato. - Senti, non lo faccio spesso e mia madre mi diceva di non farlo proprio, ma sento che questo è il momento giusto. Devo chiederti un favore.- Forse Kato sarebbe stato impaziente nel scoprire di cosa si trattava e per questo non avrei mica indugiato nel spiegargli tutto. - Questo tizio ha voluto la morte di un'altra persona innocente senza alcun motivo. Egli rappresenta lo sporco di questo mondo. - Spiegai. - So che non posso chiedertelo, ma cosa ne pensi di tornare qui tra qualche mese e far diventare il mondo un posto con una persona cattiva in meno? - - La mia richiesta, insomma, era tanto particolare, quanto assurda. Quando spiegai ciò che avevo in mente a Kato quasi non ci credetti nemmeno io nel sentire quello che dicevo. Erano davvero le parole che appartenevano a me? Non era quello il seme del male? Eppure Kato avrebbe potuto sentire che ero al 100% serio: volevo porre fine all'esistenza di quel tizio.


    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
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    Slot Azione
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    Slot Tecnica
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    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Katana × 2
    • Shuriken Gigante × 1

    Note
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47 replies since 18/7/2016, 13:45   931 views
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