[Gioco] Gli Ostacoli del FatoQuest C

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    Gli Ostacoli del Fato


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    Il piano andò come previsto, e nessun contrattempo e imprevisto si mise tra quello che avevamo pianificato e quello che era stato messo in atto. Fu naturale pensare se a metterci lo zampino fu anche la fortuna sfacciata di Koikuro. Per un attimo mi balenò in testa una possibilità… che avesse una propria volontà? Che non fosse una semplice coincidenza, ma una vera e propria essenza, pari ad un essere magico, in grado di agire sul mondo circostante.

    Comunque prima di abbandonare definitivamente il giovane ragazzo al suo destino bisogna trovare il modo di uscire dal paese. A favore di tale azione venne di nuovo la fortuna. Koikuro trovò un passaporto perso, di una persona a lui estremamente simile. Lo controllai e memorizzai l’indirizzo: - Uhm, una vera coincidenza. Direi che è perfetto, ed è il modo migliore per iniziare una nuova vita. Di sicuro non avrai problemi a superare i confini con questo documento. Ricordati solo una cosa: finché le acque non si saranno calmate non giocare o sfruttare la tua abilità nel vincere facile. Lascia passare qualche mese, se non di più, altrimenti verresti di nuovo bene o male individuato. E se vuoi prendere dei soldi con delle vincite evita questo Paese, e cambia spesso identità. La tua fortuna crea troppi problemi, non a te… ma alle persone a te vicine. In ogni caso per essere sicuri di lasciare questo posto ho un ultimo trucco da usare, che mi hanno insegnato i Ninja di Konoha, prima di lasciarti. Un modo per trasformarmi in quella persona e allo stesso tempo unirmi con te, giusto il tempo di attraversare il confine. Ma non è detto che funzioni perfettamente, ci vuole un po' di fortuna! Avvicinati a me… - proprio in quel momento avrei eseguito la trasformazione cercando così di ricopiare la faccia e le sembianze del tipo del passaporto e allo stesso tempo di unirmi con la trasformazione con Koikuro. Poteva non funzionare, infondo il ragazzo non era un Ninja, ma ero certo che la sua Fortuna si sarebbe intromessa. Stavo lavorando per il suo bene, di conseguenza mi avrebbe sicuramente aiutato! Se fosse andato tutto per il verso giusto allora non avrei fatto altro che dirigermi oltre il confine e prepararmi per i saluti finali. In caso contrario se la trasformazione non avesse avuto effetto mi sarei comportato alla stessa maniera di prima. Cercando di coprire al meglio il volto di Koikuro ci saremmo mossi discretamente, al meglio delle nostre possibilità evitando strade e percorsi principali. Girando attorno ad eventuali posti di blocco e nel caso fosse stato assolutamente impossibile superarli avrei lasciato agire il ragazzo, anticipandolo bene o male su cosa o come comportarsi: - Ricordati, Koikuro. Tu sei quel tipo sul passaporto e noi siamo tuoi amici. Siamo stati derubati e abbiamo perso i documenti, ma tu ci fai da garante. Nel caso peggiore te prosegui per la tua strada, e noi resteremo fermi. In qualche modo ce la caveremo! –

    Nel caso fosse andato tutto per il verso giusto e saremmo riusciti a portare in un luogo sicuro Koikuro sarebbe arrivato il momento dei saluti. Stringendo la mano del ragazzo per un attimo provai un po' di sollievo. Non era stata una missione facile, tutt’altro. Agire contro un’entità sconosciuta era un qualcosa di alienante e chissà… l’idea di Tasaki di salvarlo a tutti i costi ci aveva permesso di concludere quella vicenda forse nel migliore dei modi: - Koikuro, dimenticati questo nome da ora in poi. Non dirci nulla della tua vita. Un giorno quando e se i Kami lo vorranno ci riconteremo e mi racconterai del nuovo ragazzo. Chissà, magari accompagnato da qualche bella signorina! – sorrisi, sforzandomi a risultare il più cordiale possibile – Ricordati: usa con parsimonia la tua Fortuna. Altrimenti il prezzo che dovrai pagare sarà troppo alto! – o altrimenti la copertura sarebbe saltata.

    Appena il giovane si sarebbe allontanato a sufficienza da non udirmi, voltandomi verso Tasaki, mi limitai a chiedere al mio compagno una semplice azione: - Puoi usare i tuoi poteri da sensitivo? Riesci a vedere qualcosa di particolare? – chissà, magari Tasaki avrebbe visto un Mostro albergare in Koikuro, al posto di una dea bendata.

    Quando venne il momento del briefing con il mandante della missione lasciai parlare Tasaki. Sgranai gli occhi a sentire la storia della lettera. Quale lettera? Pensai tra me e me. C’era stato lo zampino del Chunin sicuramente. In ogni caso non mi sarei mai aspettato tante rimostranze da parte del mandante. Avevamo ottenuto un risultato assolutamente positivo. Senza di fatto spargimenti di sangue, se non minimo. Cosa altro pretendeva? Una prova concentra? E fu in quel momento che Tasaki cadde in errore. Una testa mozzata bruciata non valeva come prova, non almeno per un tipo pragmatico con quello che avevamo davanti. Soprattutto se la testa era deformata dal calore. Non ci avrebbe mai creduto… Scrollai la testa, spazientito. Tuttavia il Chunin non sbagliava su un punto che mi premurai di ripetere al mandate: - La sua serata al Casinò ha la priorità su tutto, ancora di più che sull’omicidio di Koikuro. Per quel ci riguarda lei non perderà un solo Ryo da quell’uomo… perché è morto e sepolto, fuori dalla sua proprietà. Non c’è alcun minimo collegamento tra lei, noi e Koikuro… perché semplicemente non ci sono prove. E’ stato addirittura un suicido, certificato da persone e conoscenti vari. Non è in alcun modo legato. E’ così che lavoriamo noi Shinobi, e non ci aveva dato alcuna indizione di produrre una prova della sua morte. Ho una buona memoria, su certi dettagli. Comunque se vuole possiamo andare a riesumare il corpo, staccare la testa portarla qua e mostrargliela. Questo sì creerebbe qualche sospetto… non trova? Oppure può fidarsi di noi, e vedrà che quell’uomo sarà solo un ricordo sgradevole. Se vuole può sospendere il pagamento all’Accademia fin tanto che non sarà sicuro delle nostre parole. Per me non è un problema. -

    Se al mandate non fossero nemmeno bastate le mie parole allora bisognava pianificare una strada alternativa e a prescindere da Tasaki non potevamo procurarci una testa mozzata, a forma e somiglianza di Koikuro in un giorno solo. Probabilmente il Chunin stava pensando la mia stessa cosa: andare ad Oto e sostituire la testa ma questo avrebbe richiesto come minimo tre giorni: - Signore, correggo il mio compagno. Non è possibile portare la testa mozzata di Koikuro qui. Appunto perché sarebbe fin troppo pericoloso. La puzza, le dimensioni… impossibile passare inosservati e sarebbe decisamente meglio evitare di sporcarsi le mani per lei. Possiamo accordarci nel trovarci in un punto specifico, magari molto isolato e discreto e anche oggi stesso mostreremo la testa di Koikuro. Può far venire anche qualcuno dei suoi. Che dice se ci troviamo nel bosco qui vicino? C’è una radura, appena entrati. Fra tre ore. –[Nota per Febh]Mi sono preso la libertà di immaginarmi e decidere un luogo dove incontrarci. Spero vada bene!e così avrei atteso una risposta. Se avesse accettato allora – Bene, a dopo – appena usciti avrei spiegato il piano a Tasaki: - Andare ad Oto è una follia, ora che hai pure detto che lo abbiamo bruciato. Creeremo troppi sospetti. Ma se mostreremo già subito il cadavere si fiderà maggiormente. Questo perché nella sua logica criminale riterrà che abbiamo a disposizione meno tempo per fregarlo. Nel caso in cui le cose non andranno comunque bene useremo il Corvo, addormenterò tutti gli sgherri e poi mostrando la testa finta, userò il simbolo del pensiero per convincere che è la testa di Koikuro. –

    E così avrei fatto, evodando il Maestro e spiegandogli il piano, si sarebbe nascosto tra gli arbusti nella direzione verosimilmente opposta a quella da dove sarebbero arrivati i tipi in attesa di agire. Nel frattempo avrei usato la trasformazione per creare all’estremità del mio braccio destro una mano che teneva per i capelli la testa mozzata di Koikuro, un pò abbrustolita ma in grado di far risaltare i tratti somatici del giovane. Appena sarebbero arrivati gli sgherri avrei mostrato a loro la testa: - Ecco la prova della morte di Koikuro. Spero vi basti. Ora se permettete… riporterei indietro questa merda. Dite al vostro capo che siamo apposto, ora. – se invece avessero voluto valutare direttamente la testa, magari prendendola in mano o portandosela via allora il Maestro avrebbe agito addormentando i tipi, più che tranquillo sul fatto che non avremmo avuto problemi a riguardo e con calma, aiutandosi con qualche mio tonico, a ciascuno di essi avrebbe imposto un simbolo del pensiero: - Riponi la massima fiducia nei due Ninja. Non hai dubbi. – Il Corvo, da nascosto, poi avrebbe annullato il Sonno delle Piume e facendo risvegliare all’unisono i tipi avrei concluso la recita: - Allora? Avete visto molto bene. Questa… E’ la testa di KOIKURO. Per voi è una prova più che sufficiente. Non vi serve ALTRO. Forza, andate via. Ritornate dal vostro capo. –

    A quel punto conclusa la recita non ci sarebbe rimasto altro che andarcene in fretta. Quella missione aveva richiesto fin troppo sforzo mentale e avevo bisogno di scaricare la tensione che avevo accumulato fino a quel momento nei confronti delle guardie al Gate o su qualche malcapitato. Alle parole di Tasaki mi limitai ad una risposta veloce: - Non sono un salvatore, né un vendicatore. Adoro combattere, e non troverei nulla di sensato nell’uccidere un civile. Non avrai il mio supporto, Tasaki. – io per primo in effetti ero una persona cattiva, anche se in ben poche persone ne erano effettivamente al corrente. E aver fatto il buono fino a quel momento mi aveva stomacato come poche altre cose.

    E se nemmeno il tentativo di mostrare la testa mozzata al mandate, più tardi tramite i suoi sgherri, gli sarebbe bastata, o comunque non gli fosse andato bene il piano allora non mi sarebbe rimasto altro che passare alle maniere più dirette. Sbuffando mi sarei rivolto al direttore del Casinò: - Odio fare così, signore. Ma le mostrerò una tecnica in Ninja in grado di dimostrarle la morte di Koikuro. Rivivrà i nostri ricordi. Condivideremo il momento tramite delle immagini.- avrei così evocato il Corvo, in una sua forma umanoide, e rivolgendomi al Maestro avrei chiesto al Corvo di usare una sua abilità: - Usa la Tecnica delle Piume. - evitando di dire chiaramente Sonno delle Piume e guardando di nuovo il mandate: - Si lasci andare. Ora rivivrà il momento della morte di Koikuro. - in realtà avrei sperato in quel momento che l'uomo sarebbe rimasto vittima del sonno, volontariamente o meno non importava più a quel punto, e una volta privo di sensi sarebbe stato dunque malleabile dal simbolo del pensiero del Maestro. Spiegando cosa fare al Kuroi il Corvo avrebbe imposto un simbolo: - Sei certo che Koikuro sia morto. Hai fiducia dell'Accademia. - e poi risvegliandolo avrei concluso il discorso: - Allora, siamo apposto? -




     
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