Questo Appuntamento non s'ha da fare

Alla fine si erano messi d'accordo per trovarsi nella piazza principale del villaggio della foglia. Shinichi Kurogane, del villaggio della sabbia, indossava un pregiato ed unico abito (confezionato da lui stesso qualche tempo addietro e che si era fatto spedire apposta da Sunagakure) che consisteva in un semplice kimono bianco, candido e leggero con dei ricami neri che richiamavano il colore dei capelli di lui che erano stati lavati e profumati per l'occasione (non serviva tagliarli dato che Shinichi li teneva sempre perfettamente in ordine) e che aveva tenuto sciolti. Si capiva che prospettava una bella serata dato che, per una volta nella vita, sorrideva. Un evento così unico che la sua allieva Fuyumi (rigorosamente assente) aveva immortalato di nascosto usando una macchina fotografica per turisti.

I pantaloni neri ed i sandali completavano quel vestiario apparentemente semplice, ma di gran fattura e valore intuibile dal simbolo del clan Kurogane in oro sui due pettorali che identificava lo status di colui che lo vestiva, o forse semplicemente un po' di orgoglio familiare.

Si trattava di un abito per occasioni ufficiali-ma-non-troppo, com'era quella che si prospettava. In mano teneva un piccolo rametto, che ogni tanto annusava.

Ed alla fine giunse anche lei, meravigliosa come il sole, o come la luna che iniziava a salire in quel tramonto che abbelliva l'incontro di quei due cuori. Non appena si incrociarono un sospiro di sollievo di entrambi. Si, erano venuti entrambi. Non dovevano più temere che l'altro non si presentasse, il dolore e l'imbarazzo che ciò comportava.

Si avvicinarono lentamente e lui poté vederla, meravigliosa come l'aveva immaginata. Indossava una semplice veste che lasciava scoperte le braccia e le spalle fermata sotto il seno con una fascia, com'era la moda del momento. Era vestita in modo leggermente meno formale rispetto al Kurogane ma dopotutto non si trattava di una ricorrenza ufficiale. I lunghi capelli neri, lisci come la seta più fine, venivano sospinti dal leggero venticello unendosi ai suoi occhi bianchi come la neve in un vero e proprio quadro.

Shinichi-san, è bello vedervi sorridere. Dovreste farlo più spesso

Ah, ah. Tutto merito vostro, Akane-san. Vi prego di scusarmi ma ho visto questo prima e non ho potuto fare a meno di pensare a voi... permettete? rispose l'uomo estraendo dei fiori di ciliegio

Dei fiori di ciliegio?! E come avete fatto a trovarli in questa stagione? Ma certo, fate pure!

Un mio piccolo segreto disse il ninja della sabbia mentre adornava i capelli della ragazza con i fiori di ciliegio.

Ora era perfetta e contentissima si mise a piroettare e ridere, quasi come una bambina.

Sono contento che vi piacciano. A Sunagakure le belle ragazze di buona famiglia usano spesso portare dei fiori nei capelli. Forse è stato un po' egoista da parte mia ma... ero curiosa di vedervi nello stile del mio villaggio replicò lui quasi imbarazzato.

Ah si? E cosa ne pensate? Può Akane Hyuga competere con le sensuali tentatrici del villaggio della sabbia? chiese lei, con un pizzico di malizia nella voce.

Assolutamente no, Akane-san pausa ad effetto Sono le tentatrici che devono stare attente ad Akane Hyuga, che non rubi i cuori di tutti gli uomini del vento

Volevo ben vedere! replicò la ragazza della foglia, fingendosi indispettita. Ditemi, dove volete portarmi?

Se per voi non è un problema pensavo di fare il giro del monte degli Hokage. Mi è stato consigliato recentemente come un luogo molto romantico, specie con questa atmosfera.

Va benissimo! E' da tanto che non ci vado. Ma perché pensavate che potesse essere un problema? chiese la Hyuga che già aveva iniziato ad incamminarsi

Beh, non c'è molto da camminare? Pensavo che al termine di una giornata come questa, ecco, poteste essere stanca

Ah ah ah. rispose lei mostrando il candido bicipite Sono una Kunoichi del clan Hyuga! Una camminatina non mi spaventa mica!

Oh, scusate! Non volevo mica mettere in dubbio la prestanza delle kunoichi del clan Hyuga! Lungi da me! replicò Shinichi ridendo.

Vorrei ben vedere! disse lei, dandogli una pacca sulla spalla.

I due iniziarono a dirigersi verso il monte degli Hokage ridendo. Sembravano divertirsi molto anche se un osservatore casuale non avrebbe potuto comprendere di cosa stessero parlando. Di sicuro cose da appuntamento, probabilmente si stavano conoscendo un po' meglio. Ma che potevano avere in comune Shinichi Kurogane e Akane Hyuga?

Si stavano divertendo molto, forse troppo, quando il fato decise di mettere un bastone tra le ruote dei due giovani.

Un bastone di nome Kamui Hyuga

Ciao Akane, ti vedo in splendida forma come sempre, lui è un tuo amico?

La ragazza sbiancò subito in volto, sperava vivamente di non incontrare nessuno del clan

Sono Kamui Hyuga, un amico di Akane è anche un mio amico

Prima che la Hyuga potesse replicare ci pensò Shinichi, dal sangue di ghiaccio come i suoi occhi, a replicare sorridendo al nuovo arrivato, ma lasciando quasi intendere che la sua presenza era inadatta alla situazione.

Shinichi Kurogane, di Suna. Piacere di conoscerti, Kamui. Akane mi ha parlato di te, credevo fossi praticamente relegato in casa.

Evidentemente la zia Asami ti ha fatto uscire per una qualche commissione.

Oh, se è così allora non devi fare aspettare la zia Asami disse Shinichi, che chiaramente stava facendo al ragazzo segno di andarsene (non visto da Akane, ovviamente)

Mhh, si. Però mi raccomando non dire a nessuno che mi hai visto assieme a Shinichi-san, va bene? Dovrei fare tutt'altro adesso ma... ecco...

C'è stato un contrattempo. E sto dando una mano ad Akane-chan con il suo compito. Solo che, vedi, dovrebbe farlo da sola. Non vogliamo che la sua famiglia si arrabbi. Per cui tieni la bocca chiusa. Avanti, prometti. Sei un nobile shinobi del clan Hyuga no? La tua parola dovrebbe valere qualcosa. Promettimi, anzi no... prometti ad Akane che non dirai nulla di questo nostro piccolo... incontro. sembrava quasi minaccioso nel parlare, sicuramente non voleva che Kamui spettegolasse.

Anche Akane si sarebbe messa a pregarlo

Ti prego Kamui-kun. Se lo sapessero i miei genitori... lo sai come sono fatti. Lo stesso stampo di tuo padre. Eh, per favore. Per una volta che voglio divertirmi un po' senza che il clan lo sappia...

Akane sembrava veramente spaventata della reazione del clan. Dopotutto se Kamui avesse usato le parole sbagliate nel raccontare quell'evento la cosa poteva letteralmente esplodere. Shinichi invece sembrava abbastanza tranquillo, come se la sua unica preoccupazione fosse liberarsi di Kamui e restare solo con Akane.

Se Kamui avesse promesso solennemente di non raccontare nulla, Akane lo avrebbe ringraziato, al settimo cielo.

E bravo Kamui. Non rimangiarti la parola eh? Una promessa è una promessa ed un vero uomo vale soltanto quanto la sua parola.

Si sarebbero poi congedati, felici di essersi lasciati quel pericolo alle spalle. Se si fosse voltato avrebbe potuto vedere come Shinichi avesse allungato la mano sinistra, stringendo sottobraccio Akane mentre si dirigevano verso la passeggiata panoramica del monte dei Kage. La cugina sembrava felice di passare il suo tempo con quel tizio, e Kamui sapeva che le regole e le imposizioni del clan le stavano strette (ne avevano parlato molte volte), ma uscire con un ragazzo? E con quello che era chiaramente un cattivo soggetto? Dopotutto Kamui aveva promesso di non raccontare niente, ma con solo quella promessa poteva ancora fare qualcosa...

Mentre si dirigevano verso la passeggiata degli Hokage li avrebbe visti fermarsi ad un chiosco di dolci, dove Shinichi avrebbe offerto alla cugina dello zucchero filato. Kamui sapeva che la cugina adorava il gelato, strano che non l'avesse preso dato che era a disposizione del chiosco. Urgeva indagare.

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Se invece Kamui non avesse promesso...

Beh, allora non posso mica lasciarti andare così, cugino Kamui avrebbe detto il Kurogane, con fare incredibilmente minaccioso e scroccandosi le nocche. Rapidissimo [Vel Viola] avrebbe affettato per la spalla Kamui, facendogli anche molto male [For Verde]. Sicuramente non avrebbe potuto liberarsi facilmente.

Shinichi-san... non sarete forse un po' troppo brutale?

Avrei preferito fossimo noi due soli Akane-chan. Ma visto che vostro cugino Kamui ha voluto fare l'impiccione allora oggi imparerà una lezione importante. Mai, mai intromettersi tra un uomo e una donna. E poi... mica posso lasciarlo tornare indietro no? Spiffererebbe tutto. avrebbe detto Shinichi, con fare molto più gentile delle parole che aveva detto avrebbe poi sussurrato a Kamui

Prova ad urlare o ad attirare l'attenzione e ti colpisco la trachea così forte che rimpiangerai il Juuken. Capito? avrebbe detto quella frase sorridendo, ma Kamui avrebbe subito capito che c'era una pressione quasi assassina nell'aria. Come poteva sua cugina sopportare un pazzo simile?

Bene! Ed ora la passeggiata degli Hokage! Mi hanno detto che è un luogo bellissimo dove portare una ragazza. Certo così non sarà molto romantico, con la palla al piede, ma ce lo faremo bastare. Sono sicuro che Kamui non farà nulla per rovinare l'atmosfera

Akane, quasi imbarazzata, si sarebbe scusata col cugino

Scusa tanto Kamui-kun. Shinichi-san non viene spesso a Konoha e... beh, a volte può essere un po' troppo diretto. Non fategli molto male Shinichi-san.

Male? Ma quale male. Siamo amiconi io e Kamui. Vero? Di ad Akane quanto siamo amiconi, quasi fratelli ormai. suonava quasi come una minaccia

Kamui-kun... mi spiace proprio tanto. Shinichi-san, non serve che lo spaventiate così. Sono sicura che Kamui-kun non farà niente di male.

Oh, ne sono sicuro. Certo, anzi. Uff... facciamo questa passeggiata prima che venga notte Kamui lo aveva fatto chiaramente diventare di pessimo umore, ed anche la cugina Akane aveva capito che quella giornata era rovinata anche se non voleva farne una colpa al cugino.

Aspettate un attimo Shinichi-san. Kamui-kun ora viene con noi, giusto?

Beh, certo

Ebbene lo zio Nori non approverebbe affatto. Kamui-kun si comporterà bene, altrimenti dirò allo zio che sei venuto con noi di tua spontanea volontà

Io te l'avevo detto Kamui. Mai mettersi tra un uomo e una donna. Solo guai. Mi spiace molto che abbiate dovuto fare la figura della cattiva Akane-chan. Avrei preferito ricoprire io quel ruolo.

Su, su, sono sicura che Kamui-kun non se la prenderà. Ha bisogno anche lui di passare una giornata all'aria aperta. Non sarà molto romantico con anche lui in mezzo ma potremo divertirci lo stesso!

Certo, certo avrebbe concluso uno Shinichi un po' spossato

Forza allora, alla camminata degli Hokage! avrebbe detto Akane, felice come prima, anche se in un modo diverso. Dopotutto Kamui aveva bisogno di farsi qualche amico ed era sicura che lui e Shinichi-san sarebbero andati molto d'accordo nonostante quello screzio iniziale (che, in un certo senso, era colpa sua dato che era stata lei a chiedere a Shinichi-san di fare un'uscita romantica insieme)

Kamui avrebbe potuto ascoltare attentamente come la ragazza accettò lo zucchero filato, pur con un flebile sussulto nella voce. Non era stato rivelato dai due e poteva quindi seguire attentamente l'evoluzione del loro appuntamento.

Sorprendentemente il ninja di suna dimostrò che, pur non conoscendo approfonditamente (almeno nelle piccole cose) sua cugina, aveva un ottimo spirito di osservazione.

Non vi piace, vero?

No, no, mi piace. Mi piace eccome!

Non mentite. Mi spiace molto di non avervi preso qualcosa che vi piace... avrei dovuto chiedervi cosa volevate.

No, beh... alla fine è un regalo. L'importante è il gesto, no?

Si, ma mi dispiace lo stesso.

Continuarono a parlarne ancora per un po' discutendo dei loro dolci preferiti, per poi passare a raccontarsi dettagli delle loro giornate. Da questo Kamui poté capire che i due si erano conosciuti come sparring partners, allenandosi assieme nel dojo della famiglia di Akane. Si raccontarono di qualche bel colpo che si erano dati e probabilmente da quegli scontri doveva essere nato qualcosa. Se non si poteva chiamare "Amore" perlomeno poteva essere una qualche "attrazione" reciproca.

Una volta "Soli" lungo la passeggiata dei kage Kamui avrebbe potuto notare come la cugina era divenuta decisamente più disinibita afferrando Shinichi e cambiando totalmente il suo modo di parlare, togliendo gli onorifici e adottando uno stile molto più colloquiale.

Sembravano decisamente a loro agio dato che anche Shinichi rispose a quelle attenzioni. Se prima sembravano due ragazzi affettuosi ora si era al limite di coccole pesanti, con Akane che strinse a se il ninja di Suna e lo baciò in bocca!

Ehm... Akane, non ti pare di correre un po' troppo?

Abbiamo qualche ora... e poi... ci vedremo chissà quando. Mi hai promesso che mi avresti fatto passare una serata da veri innamorati!

Si, è vero. Ma... non ci amiamo.

Lo so. Ma tu piaci e... questo mi basta. Non ti chiedo di diventare il mio ragazzo per sempre ma... almeno per questa sera.

D'accordo. Per questa sera tu sarai la mia ragazza, Akane. Lascia che ti mostri quanto ti amo. replicò Shinichi ricambiando il bacio di Akane.

Grazie. Ho bisogno... di una notte di libertà.

Allora farò in modo che tu non la dimentichi mai. Così potrai semplicemente ricordare questa notte invece di costringere ragazzi a caso ad uscire con te. Va bene?

Ah ah, va bene.

Devi però avere un po' più di spina dorsale con la tua famiglia Akane. Sia tu che tuo cugino Kamui. Sei una ragazza meravigliosa, e detesterei saperti sprecata dentro quattro mura per delle stupide regole di clan. Dovresti essere libera di fare quello che vuoi. E lo stesso Kamui. E' un ragazzo sveglio, si vede.

I due si sussurrarono qualcosa prima di proseguire lungo la passeggiata degli Hokage. Kamui poté vedere come la cugina si rendesse sempre più sfacciata. Evidentemente ora che era "libera" voleva godersi tutto quello che poteva, libera da qualsiasi imposizione prima di ritornare sotto il giogo della famiglia. La vide toccare Shinichi sul sedere, e stringerglielo complimentandosi con lui.

Beh sono un ninja. L'allenamento tonifica i muscoli, no?

Ad un certo punto, giunti in un luogo abbastanza isolato ed assicuratisi che non ci fosse nessuno (Kamui si sarebbe dovuto nascondere in qualche modo) Akane avrebbe preso Shinichi per un braccio, portandolo dietro ad un cespuglio.

Ne siete sicura, Akane-san?

Certo che ne sono sicura. Ho aspettato fin troppo, e meglio te che qualche uomo impostomi dal clan come marito. Togliti i vestiti.

I due si spogliarono e quello che fecero avrebbe potuto stupire Kamui, sia se avesse potuto osservarli o meno. Shinichi era abbastanza abile e si trattava della prima volta di Akane per cui ci misero abbastanza tempo. Il sunese voleva andarci con calma, per aiutare la kunoichi degli Hyuga nella "transizione" facendole sentire il minor dolore possibile.

Dopo una mezz'oretta molto... tranquilla Kamui avrebbe potuto sentire la voce della cugina, sempre più forte, chiamare il nome del sunese e quello di svariati Kami.

Kamui avrebbe osservato diverse posizioni in cui Shinichi e Akane si sarebbero uniti e, bene o male, avrebbe potuto vedere quasi tutta la superficie della pelle della sua parente, se avesse voluto. Terminati diversi "scontri" i due si sarebbero distesi, completamente nudi, di fianco riposandosi e parlando del più e del meno per un'oretta. Akane era molto preoccupata del suo futuro ed il sunese la rassicurò, sia con frasi dolci che con assurde proposte come farla fuggire da Konoha e portarla a Suna.

Alla fine Akane si alzò e si rivestì, ringraziando il sunese per quella favolosa, magica notte.

E non mi riferisco solo... a... beh, hai capito replicò molto imbarazzata

Anche tu sarai per sempre nel mio cuore, Akane. Spero che ci rivedremo, prima o poi.

Ne sono sicura.

Akane se ne sarebbe andata e, se Kamui fosse stato ancora presente avrebbe sentito un piccolo tocco sulla spalla ed una voce che diceva:

Piaciuto lo spettacolo?

Dopo la, naturale, reazione del ninja di Konoha nell'osservare il sunese già vestito e dietro di lui (ma come aveva fatto a coglierlo di sorpresa? E a capire che era li?)


Quasi come se gli stesse leggendo nel pensiero, Shinichi replicò:

Sono il grande Shinichi Kurogane di Suna, non dimenticarlo mai. Ascolta Kamui. Siediti.

Non che avesse una grande scelta.

Sono un po' preoccupato per tua cugina. Akane sta soffrendo molto la situazione della sua famiglia e sono convinto che anche tu non te la passi troppo bene. Lei non si ribellerebbe mai, lo sai com'è fatta. Ma tu potresti. Potresti mostrarle come fare per liberarsi e vivere la sua vita, in pace e felice. Ma sopratutto potresti proteggerla finché non sarà in grado di farlo da sola, o sceglierà un uomo per farlo al posto tuo. Che ne dici? Lo faresti per me? No, meglio... lo faresti per lei?

Una domanda semplice, da uomo a uomo.

[...]

E fu così che Shinichi Kurogane lasciò il quartiere degli Hyuga

Beh, le nostre regole sono rigide, come tradizione impone. Certo, lo farò per Akane, è naturale. La proteggerò, stai tranquillo. Sei una persona in gamba, sai ?

Beh... grazie. Non so se io ed Akane ci rivedremo, forse sarebbe meglio di no. Dopotutto lei voleva un bel ricordo a cui aggrapparsi, rovinarlo con la realtà... dovrò pensarci su. Non sono la persona giusta per lei comunque. Spero davvero che trovi qualcuno che possa renderla più felice di... beh, regalarle una notte di follie. E tu Kamui? Qualche ragazza che ti piace? Eh? avrebbe concluso il ninja di Suna, attendendo la risposta del cuginetto della donna con cui aveva appena passato la notte.

Dopo una sua risposta avrebbe continuato

Comunque un ottimo modo per sottrarsi all'influenza del clan è quello di far carriera ninja. Bene o male l'accademia ha quasi sempre missioni per te per cui passerai sempre più tempo fuori casa, senza dover fare commissioni a caso. E allo stesso tempo mostrando ai tuoi genitori che non serve mantenerti chiuso in casa. Oppure potresti sposarti, dopotutto ci si aspetta che tu vada a vivere con tua moglie da solo no? In ogni caso... sarò felice di ospitare te ed Akane a Suna, se mai vorrete visitarmi.

Detto questo si alzò, desiderava andare a riposarsi un po'

Dovrete abituarvi ad un po' più in povertà però, non sono benestante come voi, ahahahah

Stava a Kamui decidere se voleva lasciar andare il ninja della sabbia o se voleva seguirlo ancora per un po', anche se era difficile capirne il motivo.