Gli scorpioni dell'oasi di Joruga

Giocata tra -Shu e Bartok

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    Gli scorpioni dell'oasi di Joruga

    Post Primo



    La notizia corse rapida tra i guardiani del tempio e ben presto giunse alle orecchie di tutte le più alte cariche del clan dei marionettisti, privi di un leader dopo la morte del precedente capoclan Agashi Akasuna.

    Dunque confermate che è stato proprio il veleno noto come "Follia Rossa" ad essere stato trafugato, Tetsu Musashi-san? chiese l'avvenente Mikumo.2164746-1

    Assolutamente Mikumo-san. Abbiamo confermato anche la sparizione della formula per crearlo dal tempio. E dato che il creatore è l'ex-capoclan, ormai defunto...

    Nessuno sa né come crearlo, né come neutralizzarlo rispose l'avvenente Kunoichi

    Esatto replicò uno dei membri più importante della famiglia Musashi, ed uno dei leader dei guardiani del tempio. L'ex-capoclan aveva lasciato a noi il compito di custodire quel veleno e la formula per crearlo ma vietando a tutti di analizzare la formula. Quel veleno è ritenuto troppo pericoloso, e a ragione. I suoi effetti sono terribili.

    Quel veleno era stata una delle ragioni che avevano spinto il clan a nominare Agashi capoclan, al tempo, assieme alla temuta arte delle marionette animali.

    Non è proprio esatto, comunque. replicò una voce che proveniva da una figura nell'oscurità

    Che cosa non è esatto?


    Il fatto che nessuno conosca la composizione di quel veleno. Io, ad esempio, pur non essendo in grado di ricrearlo ne conosco la ricetta e gli ingredienti.

    Che cosa?!

    Come molti di voi ben sanno, mio padre mi ha lasciato in eredità non solo la sua casa e la leadership della famiglia degli Akasuna, ma anche tutti i suoi testi e progetti. Tra cui la lista degli ingredienti del veleno "Follia Rossa". disse Shu Akasuna che, pur essendo un semplice genin, aveva saputo guadagnarsi il rispetto di coloro che conoscevano la verità sulla sua lunga assenza dal villaggio.

    Nella lista lasciatami, che ho già provveduto a distruggere, erano presenti i vari ingredienti del veleno. Non è molto ma, se riuscissimo a recuperare la tossina principale...

    Potremmo creare un siero, ed il suo antidoto!

    Esattamente. E dato che si trova nell'Anauroch dell'ovest, basterà diffondere la notizia di questo mio viaggio per far uscire allo scoperto il ladro. Dalle note di mio padre quello che il ladro possiede è solo parte della ricetta, ovvero come mischiare i vari ingredienti. Ma la loro lista non è presente. Il che significa che dovrà venire a prendersela dall'unica persona che la conosce... ovvero io.

    Siete sicuro di voler rischiare così tanto, Shu-san?

    Preferisco attirare il bersaglio fuori dal villaggio, dove non ci sia rischio che diffonda il veleno tra la popolazione. Per non parlare che, trattandosi di un veleno elaborato da mio padre la responsabilità ricade su di me come nuovo "patriarca" della famiglia Akasuna. Senza parlare che, se i sospetti di Tetsu Musashi-san sull'identità del ladro sono confermati è mia responsabilità fermarlo, essendo che fui io ad introdurlo all'arte del marionettismo. Fate richiesta al consiglio del villaggio di un membro fidato, così che anche Suna non possa lamentarsi del modo in cui risolviamo le nostre questioni interne. Inoltre mi servirebbe qualcuno con familiarità dei guardiani del tempio, così da poter identificare meglio il ladro se non si tratti di chi sospettiamo dato che deve essere per forza un guardiano.

    Per quanto riguarda quest'ultimo elemento ci sarebbe un novizio, Atem Ishtar. Dimostra delle discrete capacità se adeguatamente motivato e sarebbe un buon modo di analizzarne i progressi.

    Perfetto. Informate Atem Ishtar ed il consiglio degli anziani che il ritrovo è domani all'entrata del villaggio all'alba. Ah, pregate di informare gli altri membri del clan di interrompere i loro "attentati" per qualche tempo, potrebbe andarne della buona riuscita di questa missione.

    Era ormai un anno che Shu Akasuna viveva all'interno della propria villa, ora fortificata, combattendo contro odierni attentati da altri marionettisti del clan che desideravano eliminarlo dalla corsa per divenire capoclan, o che avevano conti in sospeso col padre o che desideravano trafugare dei segreti.

    [...]

    Il consiglio degli anziani, informato della faccenda, avrebbe notificato Haruki Miyazawa. Il suo fervore e la sua fedeltà ne avrebbero assicurato non solo il fatto che non avrebbe tradito l'obbiettivo della missione ma anche la giusta punizione del traditore, ovviamente la morte, senza che il clan dei marionettisti potesse proteggere uno dei loro membri. Erano sicuri che Haruki non si sarebbe rifiutato, una volta messo al corrente del fatto che tale veleno poteva portare rapidamente alla follia anche il ninja più potente: un'arma simile era troppo potente nelle mani sbagliate.

    [...]

    Atem invece sarebbe stato informato di trattenersi al termine di una delle lezioni, durante il periodo passato all'interno del tempio di suna. Venne informato della missione ed accettò, entusiasta di poter finalmente uscire da quel buco.

    Per non parlare del fatto che ciò dimostra che si fidano di noi e delle nostre capacità, compagno

    Vero. Non ci avrebbero affidato questa missione se non ci ritenessero degni.

    Anche se... magari è un modo per liberarsi di noi. Forse ci ritengono deboli e spendibili, perdendo solo un novizio se la missione dovesse fallire.

    Spero proprio di no, altro me. Spero proprio di no.


    [...]

    Atem sarebbe stato il primo ad arrivare, riconoscendo la figura di Shu Akasuna dai suoi studi (dopotutto conoscere il capo di una delle 3 grandi famiglie del clan dei marionettisti era una cosa che ci si aspettava da lui). Si avvicinò all'uomo dai capelli rossi e si inchinò, presentandosi.

    Shu-sama! Sono Atem Ishtar, novizio del tempio. Lieto di conoscerla!

    Bravo Atem. Ed ora che hai annunciato a tutti la mia presenza qui cosa vuoi fare? Accendermi un cartellone luminoso addosso? Raccontare a tutti della nostra missione? replicò l'altro bisbigliando e mimando un applauso

    C-Chiedo perdono! Volevo solo mostrarle il rispetto che merita!

    Rispetto? Per cosa? Il mio "rango"? Quindi non sarei degno di rispetto se non avessi avuto la fortuna di nascere nella mia famiglia? Uff, meglio se ti cuci la bocca ragazzo. Sono di pessimo umore. replicò il marionettista

    S-Si, Shu-sama!

    Certo che questo è un vero e proprio cagacazzo. Dovremo impressionarlo a fondo se non vogliamo che ci faccia fallire come guardiano del tempio!

    Già. E' strano ma incute molto più timore di quel che mi aspettassi. Sarà il fatto che abbiamo sentito tanto parlare di lui, o della sua famiglia.

    Probabile, anche se... io ho più paura di quello che nasconde. Voglio dire... non sembra così imponente guardandolo attentamente. Ma è comunque il capo di una delle grandi famiglie...

    Atem, inutile che mi squadri in quel modo. Tu vedi solo quello che io voglio che tu veda. Se ci sarà da combattere allora capirai cosa significa essere un vero marionettista. Inoltre, dato che dovremmo affrontare un traditore del tempio è importante che tu osserva bene chiunque incontriamo nel nostro viaggio. Non guardare però l'aspetto. Concentrati sui dettagli. Postura del corpo, lunghezza dei passi, tic nervosi. Il nostro bersaglio probabilmente si cammufferà per cui devi riconoscerlo da questi piccoli segnali, che di solito la gente non mimetizza. Cerca di individuare uno dei guardiani del tempio che conosci, il traditore appunto, da questi segnali. O una sua marionetta. Sai come riconoscere una marionetta vero?

    Certo! Se fluttua sul terreno, se i passi sono eseguiti in modo imperfetto, se le articolazioni si piegano in modo innaturale, se i movimenti in generale sono innaturali o se le parole non corrispondono ai movimenti della bocca

    Bene. Vedo che Batsu-san ti ha insegnato bene. Guarda, ecco giungere il nostro compagno, Haruki Miyazawa, attuale consigliere del villaggio se non vado errato. Non devi rivelargli i segreti del clan o del tempio, tranne se assolutamente necessario. Capito?

    C-Certo, Shu-sama! Atem era molto nervoso. Un capo dei marionettisti ed un consigliere di villaggio? Che cosa ci faceva lui in mezzo a questi pezzi grossi?


    CITAZIONE
    OT

    Interagisci liberamente con Atem e Shu, se desideri. Se vuoi aggiungere qualche dettaglio sulla tua convocazione fa pure.
     
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    Mai una Gioia

    Post I - Gli scorpioni dell'oasi di Joruga



    Haruki non aveva mai avuto molto amore per l'aristocrazia ninja. Tantomeno per quella del suo villaggio natio, colpevole anche dell'aver lasciato che degrado e corruzione dilagassero tra le strade di Suna, oltre che dei peccati di cui era solito accusare quella gente. Per il monaco non erano nient'altro che esseri vacui la cui esistenza si realizzava nello scialacquare una ricchezza che non avevano creato, millantando un prestigio che non meritavano. Ovviamente c'erano delle eccezioni. Il Monaco rosso provava un'enorme stima per il suo sensei Hoshikuzu Chikuma, ma imputava tutti i suoi (numerosi, a detta del suo discepolo) vizi alla educazione che aveva ricevuto. Nella mente di Haruki non v'era dubbio sul fatto che il Jonin si concedesse passatempi decisamente poco consoni al suo ruolo perché era cresciuto tra gli agi della residenza dei Chikuma e non tra le strade dei quartieri più poveri come era successo a lui.

    Dunque, il monaco rosso non aveva bisogno di altre motivazioni per detestare ulteriormente la nobiltà. Dio, tuttavia, sembrava intenzionato a fomentare i suoi sentimenti negativi. Infatti, durante una delle periodiche riunioni del consiglio, un messo inviato dal clan dei marionettisti li aveva informati che un potente veleno era stato trafugato dal Tempio. Haruki, benché avesse conservato i suoi modi glaciali, ribolliva di rabbia. Non riusciva a capacitarsi di come quegli imbecilli fossero riusciti a farsi rubare qualcosa da uno dei posti più sorvegliati del Villaggio. Com'era possibile che a loro fosse affidata la difesa delle reliquie, se non potevano nemmeno evitare che i loro segreti gli venissero sottratti con tanta facilità? Hanno addirittura l'ardire di venire a chiedere il sostegno del Consiglio. Questi trogloditi dovrebbero suicidarsi per la vergogna. Pensò, mentre ascoltava con attenzione ognuna delle parole pronunciate dal marionettista. Ormai gli era chiaro che nemmeno loro fossero in grado di svolgere il proprio dovere. Non avrebbe mai permesso a quegli idioti di occuparsi interamente della faccenda. Pertanto, era necessario che qualcuno di esterno al clan si assicurasse che la missione venisse portata a termine senza ulteriori intoppi. Vista la poca considerazione che aveva dei suoi colleghi e del loro giudizio, al monaco rosso restava solamente un'opzione: partire lui stesso. Più cose scopriva sulla macchina burocratica di Suna, più si rendeva conto che se voleva che qualcosa fosse fatto bene, doveva farlo da solo. Delegare avrebbe sicuramente portato altri disastri.

    Al momento di decidere chi si sarebbe fatto carico di quell'onore, Haruki si era immediatamente candidato per partecipare al team di recupero. Fortunatamente non aveva incontrato alcuna opposizione da parte dei suoi colleghi, che probabilmente vedevano quell'evento come un'ottima occasione per liberarsi di lui. Giunto il giorno della partenza, Haruki aveva indossato la divisa tradizionale delle forze armate del villaggio e si era rapidamente diretto verso il luogo dell'incontro. Come sempre, la parte superiore del suo volto era coperta da un drappo nero, sulla cui superfici erano tracciati antichi simboli arcani. Raggiunti i due shinobi, si sarebbe piegato in un lieve inchino. Buongiorno, spero di non avervi fatto aspettare molto. Tagliò corto con i convenevoli, non aveva intenzione di sprecare fiato e tempo per quegli inetti. Vista la gravità della situazione, è necessario che riceva maggiori informazioni sulla natura del veleno rubato e su qualsiasi cosa le vostre indagini private abbia prodotto. Immagino avrete già dei sospetti sull'identità del criminale e sul suo movente, mi sbaglio? Se siamo difronte ad un furto di segreti orchestrato da uno dei paesi stranieri, è bene che lo dica subito. Sono sicuro capirà che ormai la questione non riguarda più solo il vostro clan, ma la sicurezza dell'intero villaggio. È necessaria la vostra massima collaborazione. Avrebbe pronunciato la parola "massima" con particolare enfasi. Quello era il modo cordiale con cui il monaco voleva informare Shu Akasuna del fatto che la gestione della missione gli sarebbe stata strappata dalle mani. Haruki non aveva alcuna fiducia nelle sue capacità di ottenere un qualsiasi successo. Ovviamente, aveva cercato di essere il più diplomatico possibile, ma il suo tono, freddo come la lama di un coltello, lasciava spazio a pochi dubbi. Il nuovo Consigliere di Suna non era di certo una persona che prendeva poco sul serio il proprio lavoro. Inoltre, una volta conclusa la missione, gradirei un rapporto dettagliato sullo stato delle difese del Tempio e sugli eventi che hanno condotto al furto. È necessario che si formi una commissione d'inchiesta per capire quali errori siano stati commessi e punire i colpevoli. Non possiamo accettare che i ninja a difesa di un luogo tanto sacro si facciano imbrogliare così facilmente. A questo punto non era improbabile che Shu si sarebbe pentito di aver richiesto l'aiuto del Consiglio, poiché Haruki aveva la ferrea intenzione di immischiarsi negli affari del clan e, se possibile, tagliare qualche testa.


    Niente di personale, ovviamente.
     
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    Gli Scorpioni dell'oasi di Joruga

    Post Secondo - Viaggio



    Atem comprese fin da subito che l'Akasuna ed il Miyazawa non sarebbero andati molto d'accordo ma non aveva il coraggio di mettersi in mezzo e quindi li lasciò fare, limitandosi ad eseguire gli ordini che avevano per lui.

    Vista la gravità della situazione, è necessario che riceva maggiori informazioni sulla natura del veleno rubato e su qualsiasi cosa le vostre indagini private abbia prodotto. Immagino avrete già dei sospetti sull'identità del criminale e sul suo movente, mi sbaglio? Se siamo difronte ad un furto di segreti orchestrato da uno dei paesi stranieri, è bene che lo dica subito. Sono sicuro capirà che ormai la questione non riguarda più solo il vostro clan, ma la sicurezza dell'intero villaggio. È necessaria la vostra massima collaborazione.

    No. Non si tratta di una spia straniera. I miei sospetti ricadono su uno o due membri dei guardiani del tempio, qualcuno con abbastanza conoscenze per sapere dove fosse conservato il veleno e con l'ardire di rubarlo. Il mio sospettato principale è un mio vecchio allievo, da sempre appassionato di veleni che entrò nei guardiani del tempio un paio di anni fa. Atem sicuramente lo conosce, il suo nome è Gensurou.

    Si sarebbe rivolto verso il giovane apprendista guardiano che avrebbe annuito, mettendosi sull'attenti.

    S-si! Conosco il guardiano Gensurou!

    Per Atem sembrava impossibile che un guardiano potesse giungere a tanto, ma effettivamente Gensorou non gli era mai sembrato un tipo eccessivamente amichevole, o fedele. Trattava sempre lui e gli altri novizi molto male, sgridandoli senza alcun motivo semplicemente per godere del potere che aveva su di loro. Se c'era qualcuno che poteva tradire i guardiani per i propri scopi, quello era proprio Gensurou.

    E questo è uno dei motivi che mi ha spinto a reclutare Atem. E' uno dei novizi dei guardiani, e quindi conosce la nostra preda. E conosce anche gli altri possibili sospettati, nel caso che le supposizioni fossero errate... per quanto riguarda il veleno si tratta di una tossina incredibilmente potente. Come suggerisce il suo nome "Follia Rossa", si tratta di un veleno che spinge chi ne viene colpito alla follia. L'effetto è abbastanza diverso da persona a persona e si hanno pochissime descrizioni sui suoi effetti, a breve e lungo termine, ma quel poco che si sa è sufficiente per rendere il furto del veleno un evento con enormi ripercussioni. Fortunatamente al tempio ne erano conservate solo un paio di dosi, ma il ladro cercherà sicuramente di produrne altre. Per nostra fortuna il veleno si può reperire esclusivamente nell'Oasi di Joruga, all'estremo ovest dell'Anauroch. Ed è li che siamo diretti, per fermare il ladro prima che possa procurarsi altre dosi del veleno. Un arma simile, nelle mani sbagliate, potrebbe portare alla completa distruzione del villaggio.

    Inoltre, una volta conclusa la missione, gradirei un rapporto dettagliato sullo stato delle difese del Tempio e sugli eventi che hanno condotto al furto. È necessario che si formi una commissione d'inchiesta per capire quali errori siano stati commessi e punire i colpevoli. Non possiamo accettare che i ninja a difesa di un luogo tanto sacro si facciano imbrogliare così facilmente.

    Inutile che ne parliate con me. Io qui sono la parte offesa, colui al quale è stato rubato il veleno, che avevo affidato ai guardiani perché lo tenessero al sicuro. Per quanto mi riguarda potrei persino darvi una mano, sempre che ce ne sia bisogno una volta terminato il nostro viaggio...

    Non avrebbe dato seguito a quelle parole enigmatiche ed avrebbe ignorato le frecciatine del monaco sul clan dei marionettisti. A quanto pareva l'Akasuna era l'unico che sapeva esattamente dove andare e cosa cercare, e non si sarebbe fatto comandare a bacchetta da un invasato.

    E' tempo di andare, abbiamo già perso abbastanza tempo. Atem, sii così gentile da prendere le provviste.

    Nonostante il tono gentile Atem comprese subito che si trattava di un ordine, che si sarebbe sbrigato ad eseguire. Non erano poi così pesanti, per cui probabilmente al suo interno dovevano esserci solo provviste, e non una marionetta dell'Akasuna.

    Peccato, mi sarebbe piaciuto studiarla...

    Questa storia mi convince poco replicò Yami Perché mai dovrebbe aver bisogno del nostro aiuto? Non dovrebbe conoscerli i guardiani del tempio lui?

    Beh tieni conto che è stato via dal villaggio fino ad un anno fa. E che poi si è chiuso nella sua residenza. Forse teme un qualche attacco, o vuole un testimone che possa implicare i guardiani.

    O, forse, non si fida del consigliere Miyazawa.

    Se la metà di quello che ci han detto i guardiani su di lui è vero... non si fida neanche di noi. E dentro questi sacchi...

    Potrebbe esserci una trappola pronta a scattare. Meglio non farlo arrabbiare.

    Già.

    L'Akasuna non si sarebbe fermato per aiutare il consigliere con la sua cecità, se avesse voluto una mano avrebbe dovuto chiedere ad Atem (anche se avesse chiesto esplicitamente di lui, il marionettista avrebbe semplicemente inarcato un sopracciglio ed Atem avrebbe preso il suo posto).

    Si sarebbero diretti verso ovest, l'ora della giornata (di cui era sicuramente stato informato prima di partire) e il calore del sole sul suo corpo avrebbero potuto dare facilmente questa informazione al cieco. Non avrebbero avuto nessun problema prima di giungere in cima ad una gigantesca duna, in fondo alla quale, in direzione nord a poca distanza da loro, era presente una carovana che sembrava essere attaccata da dei banditi.

    Oh, no! Dei banditi! Dobbiamo aiutare quella carovana!

    Atem, così ingenuo. Punto Primo: non è la nostra missione. Punto Secondo: è sicuramente una trappola. Ignoreremo questa stupida trappola e continueremo diretti verso ovest.

    Haruki avrebbe potuto sentire le urla provenire dalla carovana, assieme a delle richieste di aiuto rivolte a loro tre. Che fosse veramente una trappola come ipotizzava il marionettista o che fosse veramente un caso che si trovasse li una carovana a chiedere aiuto?



    CITAZIONE
    OT

    A te la decisione. Su quello che vuol fare Haruki, almeno :guru:
     
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    Marionettisti. Pensò con grande disappunto il monaco rosso. Il fatto stesso che qualcuno potesse considerare onorevole l'idea di combattere nascondendosi dietro un pupazzo gli era sempre apparso del tutto incomprensibile. Per questa ragione non aveva mai avuto particolare stima per quegli uomini. Tuttavia, se prima, in virtù della devozione dimostrata nel difendere il Villaggio, aveva nutrito una qualche forma di rispetto nei loro confronti, le rivelazioni di quel giorno avevano radicalmente inasprito il suo giudizio. Stava seriamente iniziando a disprezzare quel clan. Loro e tutti i loro segreti, per non parlare degli intrugli, i tranelli e gli assurdi marchingegni di cui amavano circondarsi. Anche se era rimasto impassibile, conservando la sua calma titanica, ascoltando Shu aveva provato le stesse emozioni che gli avrebbe provocato la sensazione di avere migliaia di sudici insetti che gli strisciavano sulla pelle: repulsione e profondo disgusto. Un altro traditore tra le fila di Suna. Constatò contrito. Era un duro colpo da incassare per lui, poiché sembrava che il Villaggio ne pullulasse. Non poté che domandarsi quanti ve ne fossero realmente. Quanti ancora ne avrebbe dovuti bruciare perché quella piaga venisse completamente eradicata? Indipendentemente da quale fosse la risposta corretta, Haruki non avrebbe desistito dai suoi propositi. A costo di riempire l'intero Anauroch di tombe, non si sarebbe fermato fino a quando l'ultimo sarebbe morto. Non avrebbe mostrato alcuna pietà per chiunque scegliesse di tradire la propria patria.

    Oltre al danno causato dal furto del potente veleno, si aggiungeva anche la beffa che il principale sospettato fosse un ex studente dell'Akasuna. Questo eliminò definitivamente ogni briciolo di fiducia che il monaco provava per quell'uomo. Era evidente che non avesse nemmeno il giudizio sufficiente a scegliere con accortezza le persone a cui assegnare la propria conoscenza. Tantomeno non lo riteneva in grado di prendere le redini del team che formavano insieme a Atem. Inoltre, non avrebbe sicuramente voluto che si immischiasse nelle indagini che ora era ancora più deciso ad iniziare, una volta ritornato al villaggio. Pertanto, difronte alla proposta dell'Akasuna, il Consigliere si limitò a replicare. Nessun membro del suo clan sarà incluso nella commissione di inchiesta. Non avrebbe aggiunto spiegazioni o altro. Sopratutto perché non ve n'era alcun bisogno.

    Conclusi i dovuti convenevoli, il trio si mise in partenza. Haruki, nonostante la cecità, non incontrò molte difficoltà nell'orientarsi, sopratutto perché i suoi sensi Percezione: 12

    Blind Warrior
    Maestria: L'utilizzatore è in grado di combattere sopperendo alla mancanza della vista con gli altri sensi. Combatte come se posseduta e sempre attiva l'abilità 'Combattere alla Cieca'. Il bonus alla percezione è di +3 anzichè +6
    [Da Genin in su]
    Sensi di Ragno
    Speciale: La percezione dell'ambiente dell'utilizzatore tramite gli altri sensi è aumentata. Risulta in grado di orientarsi come se posseduta la vista e di percepire gli obbiettivi entro i limiti della sua percezione ipotizzandone caratteristiche fisiche e dimensioni. Non potrà notare colori o dettagli di piccole dimensioni. Alcuni oggetti di dimensione ridotte, a discrezione del QM, non potranno essere percepiti.
    [Da Genin in su]

    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.

    Seguire le Tracce (Base) [2]
    Conoscenza: L'utilizzatore può trovare le tracce lasciate da altre persone presenti entro 3 metri per il valore di Percezione posseduta.
    si erano molto affinati da quando aveva perso la vista. Inoltre, le temperature proibitive del deserto non gli davano alcun fastidio, poiché era nato e cresciuto in quei luogo. Pertanto, poté concentrarsi totalmente sull'ambiente circostante. Grazie a questo fattore, avrebbe immediatamente notato la presenza della carovana. Anzi, non era improbabile che avrebbe sentito le urla di aiuto e disperazione ben prima che i due potessero vedere con i loro occhi ciò che stava succedendo.

    Mentre ascolta le parole di Shu, dovette reprimere a fatica un'espressione di puro disgusto. Haruki trovava impressionante quanto poco valesse per lui la vita dei suoi concittadini. Non aveva esitato nemmeno per un secondo a scegliere di lasciare che venissero derubati o uccisi dai briganti. La cosa ancora più straordinaria è che aveva preso questa decisione sulla base di un mero sospetto: non aveva alcuna prova per dimostrare quanto diceva. Tuttavia, Haruki doveva ammettere che da un certo punto di vista era nel giusto. Fermarsi per soccorrere quelle persone li avrebbe rallentati e fiaccati, rischiando di compromettere la buona riuscita della loro missione. Indeciso sul da farsi, l'animo di Haruki era dilaniato dal suo zelo militare e l'imperativo morale di aiutare dei fratelli. Pochi istanti prima che Atem e Shu ripartissero, la voce del monaco risuonò decisa nel deserto. No. Il tono con qui aveva pronunciato quella sillaba non ammetteva repliche. Come possiamo indossare con orgoglio il coprifronte di Suna se non siamo nemmeno disposti a difendere le nostre terre? Potrebbero essere degli innocenti e, se così fosse, la loro morte graverebbe come un enorme peccato sulle nostre anime. Ancora una volta si era appellato a Dio ed egli gli aveva risposto, consegnandogli una risposta ai suoi problemi. Haruki non aveva dubbi che l'idea che aveva illuminato la sua coscienza fosse stata ispirata da un potere più alto, perché aveva la certezza di chi non crede, ma sa che Dio lo osserva e guida ogni suo passo. Shu-san, mi consegni la mappa per l'oasi o mi permetta di estrarre le coordinate dalla sua mente. Io procederò da solo verso l'obiettivo della missione. Voi vi occuperete dei soccorsi. Mi raggiungerete appena avrete sconfitto i banditi. Se l'Akasuna avesse protestato, Haruki avrebbe risposto gelido: Questo è un ordineAmministrazione
    Speciale: Il villaggio dell'utilizzatore presenta un'Amministrazione: la struttura è la sede organizzativa e decisionale del villaggio; la presenza dell'Amministrazione è indipendente la conoscenza di questa Competenza. L'utilizzatore può imporre gratuitamente un incarico ai ninja parigrado o inferiori del proprio villaggio. L'incarico deve portare un vantaggio per il proprio villaggio.
    [Da Genin in su]
    . Si opponga e dovrà risponderne difronte all'intero Consiglio.
    Non si sarebbe mosso di un millimetro finché non avessero fatto come diceva. E non avrebbe permesso nemmeno a loro di allontanarsi.

    Dividersi gli sembrava un compromesso perfetto tra la necessità di portare a termine la loro missione e la sfiducia che provava nei confronti di Shu. Poteva considerarlo inadeguato per una missione così delicata, ma era più che sufficiente per sgominare una banda di briganti di bassa lega, sopratutto se ci fosse stato Atem ad aiutarlo. Questa sua convinzione era rafforzata dalla consapevolezza che, grazie alle marionette, i due non si sarebbero esposti a troppi pericoli, cosicché, una volto concluso il loro compito potessero raggiungere Haruki e aiutarlo.


    Non menomarmelo che è già messo male così. :ghu:
     
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    Gli Scorpioni dell'oasi di Joruga

    Post Terzo - La carovana



    No

    Come prego?

    Come possiamo indossare con orgoglio il coprifronte di Suna se non siamo nemmeno disposti a difendere le nostre terre? Potrebbero essere degli innocenti e, se così fosse, la loro morte graverebbe come un enorme peccato sulle nostre anime.

    Ehm... per quanto non sia richiesta la mia opinione... anch'io la penso come il consigliere Miyazawa.

    Shu-san, mi consegni la mappa per l'oasi o mi permetta di estrarre le coordinate dalla sua mente. Io procederò da solo verso l'obiettivo della missione. Voi vi occuperete dei soccorsi. Mi raggiungerete appena avrete sconfitto i banditi.

    Non vado in giro con mappe che il nemico possa rubare o le intemperie distruggere. E non vi permetterò assolutamente di farvi curiosare nella mia testa. Il consiglio già ha abusato abbastanza di queste tecniche con me.

    Questo è un ordine. Si opponga e dovrà risponderne difronte all'intero Consiglio.

    Come volevasi dimostrare. L'unica cosa che siete in grado di fare, sputare ordini dall'alto della vostra idiozia ed ignoranza. Ditemi, consigliere Miyazawa (era chiaramente ironico mentre parlava) Cosa sapete delle rotte commerciali dell'Anauroch? Quanto ne siete informato? Quanto conoscete la zona in cui siamo? Vi siete forse documentato prima di partire per questa missione? Siamo ad ovest del villaggio di Suna, in direzione verso sud-ovest giusto perché lo sappiate. Non ci sono insediamenti in questa zona dell'Anauroch, troppo pericolosi a causa delle condizioni ambientali e della pericolosità delle specie animali. Nessun mercante di Sunagakure viene qui. Ergo, o quella carovana è di qualcuno che non fa parte del villaggio, persone verso cui non abbiamo nessun obbligo, o si tratta di una imboscata tesa da dei banditi. Normalmente direi verso incauti viaggiatori ma, essendo questa zona poco frequentata... la soluzione è una sola...

    E' una trappola per noi replicò Atem, che aveva appreso bene i rudimenti di quell'arte durante il suo soggiorno prolungato all'interno del tempio di Suna.

    Tuttavia, visto che vi piace sentenziare ordini, andiamo un po' a vedere chi vuole intrappolarci.

    Sicuramente l'Akasuna aveva un modo poco cordiale di fare, ma la sua competenza in merito non poteva essere sottovalutata. La sua eccessiva paranoia lo spingeva a prepararsi eccessivamente per ogni missione apprendendo nozioni, come il transito delle rotte commerciali nella zona sud-ovest dell'Anauroch, che molti riterrebbero inutili ma che di quando in quando si rivelavano incredibilmente utili. Tutto questo, unito alle proverbiali capacità dei marionettisti nelle strategia e nell'improvvisazione assieme alle facoltà individuali dell'Akasuna, abituato a vivere in mezzo al nemico, ne facevano un elemento prezioso all'interno di un team, anche se poco avvezzo al gioco di squadra.

    Infatti, senza aspettare una replica del portatore del Rokubi, si diresse verso la carovana senza neppure tentare di camuffarsi. Atem, dopo un istante di indecisione, avrebbe detto ad Haruki

    Forse è meglio che vada anch'io. Sarebbe bastato un cenno di assenso o di rifiuto del Miyazawa per autorizzare o meno Atem a seguire il marionettista, che sembrava quasi diventato folle.

    Si era infatti messo ad urlare contro la carovana, indicando tutti i vari segni che indicavano che quella si trattasse di una trappola come il tempo trascorso alle intemperie dal carro o la posizione delle persone presenti, che sembravano quasi manichini senza vita. Atem lo ignorava, ma forse Haruki sapeva che l'Akasuna era stato il primo maestro di un ninja che aveva fatto dell'investigazione la sua ossessione, un ninja che era apparso di recente nei rapporti del consiglio del villaggio: Shinichi Kurogane.
    In quel momento il marionettista stava dimostrando di non essere da meno del suo allievo, compensando con la preparazione e lo studio maniacale la mancanza della genialità e della pratica del suo allievo in quel campo.

    Dalla carovana infatti sarebbe emersa una figura longilinea, applaudendo. Aveva i capelli castani, corti, ed un paio di occhiali. Se Haruki ed Atem fossero stati abbastanza vicini le parole dello studente avrebbero confermato quello che fino a quel momento era stato un sospetto.

    G-Guardiano Gensurou? Che cosa ci fa qui?

    Novizio... no, guardiano onorario Atem. Consigliere Miyazawa. Shu-sensei. E' un piacere vedervi. Ho allestito questo spettacolino sperando di attirare la vostra attenzione.

    Sei qui forse per... attaccarci? Per usare il veleno su di noi?

    Non essere ottuso. Ora che Gensurou si è palesato è evidente che questo non è un banale tentativo di intrappolarci. Ma un goffo tentativo di attirare la mia attenzione.

    Esattamente. Il mio interesse per il veleno "Furia Rossa", che ho più volte espresso in passato, ha creato dei sospetti nella mia persona. Per questo mi sono nascosto, aspettando un'occasione per riscattarmi. Ho ancora molti amici nei guardiani e mi hanno rivelato che voi eravate diretto qui. Ho deciso quindi di anticiparvi e di attirarvi per chiedervi di unirvi al vostro viaggio, per riscattarmi.

    Quindi quel dannato Musashi non ha saputo tenere la bocca chiusa. Tipico. Dovevo aspettarmelo. Per me non ci sono problemi di sorta, una mano in più ci può far comodo. Specie visto che non sappiamo se il ladro abbia agito da solo, o meno.

    Ma... ma... potrebbe essere tutta una trappola! Un modo per farsi condurre all'oasi!

    L'ubicazione dell'oasi non è un segreto, Atem.

    Ah

    La difficoltà nella preparazione del veleno, ed il motivo principale per cui al momento non se ne può produrre, è la miscelatura degli ingredienti. E procurarseli, dato che l'ingrediente principale, il veleno dello scorpione dell'oasi di Joruga è, come dice il nome stesso, presente solo in suddetta oasi.

    A-affascinante. Speravo non fosse necessario arrivare a tanto per scucirvi il segreto di questo veleno, Shu-san. Dopo tutte le volte che ve l'ho chiesto, ovviamente.

    Sta tranquillo, che il veleno dello scorpione da solo non serve a nulla. Per questo mi sono permesso di dirtelo. Comunque io ritengo che sia saggio continuare il viaggio con Gensurou. Voi, che ne pensate, consigliere Miyazawa?

    Era difficile capire cosa avesse in mente il marionettista, ma lui era quello che conosceva Gensorou più di tutti essendo stato il suo maestro. Che questo potesse inficiare il suo giudizio? O che avesse altro in mente? Aveva già dimostrato che le sue parole, e le sue azioni, non lasciavano mai trapelare qual'era il suo vero pensiero ma fino a quel momento ci aveva visto giusto.

    Un alleato in più avrebbe fatto loro comodo, e bisognava dire che su Gensorou c'erano solo dei sospetti di dubbio fondamento. Forse il vero ladro voleva addossare la colpa a lui di tutto. Forse era veramente onesto.


    CITAZIONE
    OT

    A lei la palla. Shu 1 - Haruki 0. Vediamo come procedi :guru:
     
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    Per Haruki una sola cosa era importante: obbedire al volere di Dio. Nient'altro nella sua vita aveva valore, nient'altro aveva importanza. Pertanto, finché gli sarebbe stato permesso di servire, lui non avrebbe desiderato fare altro. Infatti, difronte alle intemperanze del marionettista sarebbe rimasto in silenzio, pazientando che concludesse quello sciocco teatrino. Certamente non aveva bisogno di nessuna lezione sul deserto, poiché vi era nato e cresciuto. Non v'era luogo al mondo che il monaco conoscesse meglio di quelle lande desolate. Dell'Anouroch aveva sperimentato la crudeltà e l'asprezza. La calura e la fame. La sete e la sabbia ustionante. Avrebbe saputo descrivere con precisione le rotte dei mercanti, perché il Tempio dipendeva da loro in quanto a cibo e altre merci. Nonostante ciò, non si sarebbe per nulla sentito offeso dalle sue insinuazioni. Non era a lui che doveva dimostrare il suo valore e non aveva alcun interesse ad apparire forte e carismatico difronte ad Atem. Inoltre, non lo interessava avere ragione. In quanto ninja di Suna aveva il dovere morale di assicurarsi che nessuno dei loro concittadini fosse in pericolo, che l'Akasuna fosse d'accordo oppure no. Ad un certo punto, preoccupato che il marionettista non finisse più di parlare, decise di tagliare corto. Avrà tempo dopo per aggiungere altro, ora la prego di eseguire gli ordini. Cercò di usare il tono più cordiale possibile, poiché non aveva alcun interesse a litigare con lui. Per questa ragione, visto che si era rifiutato di sottoporsi alla tecnica dell'Interrogazione mentale, il rosso non avrebbe più insistito nel voler ottenere la mappa. Non aveva alcuna intenzione di usare la forza contro un membro di spicco di uno dei clan più potenti di Suna. Anche se l'avrebbe fatto con piacere, sapeva di rischiare troppo. Pertanto, sarebbe rimasto in quel punto, cercando di concentrarsi maggiormente sui propri sensi, così da poter capire quanto stesse succedendo. Quando Atem gli chiese di poter andare in aiuto del suo superiore, Haruki si limitò a rispondere con un cenno di assenso.


    Appena aveva percepito l'uomo emergere dal falso luogo dell'incidente, Haruki si era avvicinato, così da poter intervenire in caso di bisogno. Fortunatamente, anche se la situazione era piuttosto strana, non ci sarebbe stato bisogno di ricorrere alla violenza. Osservando Gensorou, il monaco non poté che notare il fatto che molti dei marionettisti avessero l'abitudine di essere inutilmente teatrali. Lui considerava quei manierismi come un vezzo del tutto inutile e irritante. Tuttavia, non poté che sentirsi confortato dal fatto che non ci fossero feriti. Quando l'Akasuna lo interpello, Haruki diede voce ai suoi pensieri. Sono sollevato che nessun civile sia in pericolo, tuttavia non posso che domandarmi per quale ragione lei abbia scelto dei metodi tanto sospetti per attirare l'attenzione del suo Sensei. Se non ha nulla da nascondere, perché non mi lascia scrutare nella sua mente? Dopo che avrò esaminato i suoi ricordi, non avrà più nulla da temere. Lei non crede, Shu-san? Il comportamento dell'uomo non gli era piaciuto per nulla e non capiva il motivo di un simile atteggiamento rilassato verso qualcuno che era sospettato di aver sottratto un'arma tanto potente. Lui non avrebbe perso tempo in chiacchiere e avrebbe cercato di estrargli immediatamente tutte le informazioni necessarie. Conscio della suscettibilità del suo compagno, questa volta aveva optato per un approccio più dolce, ma niente l'avrebbe fatto desistere dai suoi propositi. Inoltre, Gensorou, vorrei che mi consegnasse un suo indumento. Aggiunse, prima che i due potessero rispondere alla sue domande.
     
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    Post Quarto - Gensurou



    Sono sollevato che nessun civile sia in pericolo, tuttavia non posso che domandarmi per quale ragione lei abbia scelto dei metodi tanto sospetti per attirare l'attenzione del suo Sensei. Se non ha nulla da nascondere, perché non mi lascia scrutare nella sua mente? Dopo che avrò esaminato i suoi ricordi, non avrà più nulla da temere. Lei non crede, Shu-san?

    Haruki avrebbe potuto notare un tono indignato nelle voci di Gensorou e Shu, mentre Atem restava in silenzio (anche se dentro di se dava ragione al Miyazawa)

    Come osi sospettare di me? Mi sento terribilmente offeso da questa affermazione! Sensei, ditelo anche voi che sono degno di fiducia!

    Già, consigliere Miyazawa. Voi vorreste dubitare di una persona conosciuta che così gentilmente ci ha offerto il suo aiuto?

    Lo sdegno però si sarebbe ben presto tramutato in complicità

    Finalmente vi comportate come una persona sensata. Ero proprio curioso di sapere se sareste stato, giustamente, sospettoso. Forza Gensurou, sottoponiti all'interrogatorio.

    Mi rifiuto, questo ci farà solo perdere tempo! Novizio, riferisci anche tu che sono degno di fiducia!

    Ehm... veramente credo anch'io che dovreste farvi interrogare. La vostra apparizione è troppo conveniente per non sembrare sospetta.

    Vedrai come verrai punito non appena Gaho saprà come hai osato rivolgerti a me. replicò Gensorou. E va bene, facciamo questa pagliacciata.



    CITAZIONE
    OT

    L'accusa è chiamata ad interrogare il teste, vostro onore! :D
     
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    Inquisizione

    IV



    Haruki non capiva la necessità dell'umorismo, né mai l'avrebbe capita. Per lui, sceneggiate come quelle tanto amate da Shu Akasuna non erano altro che una inutile e deplorevole perdita di tempo. Proprio non riusciva a comprendere che bisogno ci fosse di tutti quei manierismi, quelle sciocche bugie, quelle insinuazioni tagliate con l'accetta. Perché non potevano esprimersi in maniera diretta, concisa, senza inutili fronzoli e scevra di ridondanze? Perché non riuscivano a presentare la verità in una forma pura, non sepolta sotto montagne di bla bla bla? Il monaco rosso aveva sempre odiato l'abitudine di certi sapienti di avvolgere la conoscenza in un velo di sentenze ricercate al solo fine di apparire eloquenti e colti. Aveva sempre preferito la semplicità. Quando possibile, parlava sempre in modo chiaro, netto e deciso. Ciò evitava fraintendimenti e gli permetteva di non lasciare che il suo interlocutore si perdesse in inutili dubbi sulla vera natura di quanto aveva intenzione di dire.


    Fortunatamente per Haruki, ciò che veniva estratto direttamente dalla mente appariva in una forma chiara, cristallina, non mediata dalle impurità della parola. Per questa ragione, aveva sempre apprezzato la tecnica dell'interrogazione mentale. Deciso a scoprire se avesse difronte il vero ladro oppure no, compose rapidamente il sigillo necessario e poi tocco con la mano destra la spalla del marionettista. Avrebbero comunicato mentalmente, cosicché il Jinchuuriki potesse vedere ciò che anche lui aveva visto. Hai rubato tu il veleno? Hai inscenato l'attacco alla carovana da solo? Perché non hai detto a Shu che eri interessato a recuperare il veleno fin dall'inizio? Chi pensi abbia rubato il veleno, se non l'hai fatto tu? Quali sono gli effetti della sostanza trafugata?
    Avrebbe incominciato con queste domande, poi, se fosse stato necessario avrebbe anche sfruttato la sua abilità per vedere il passato degli oggetti che l'uomo aveva addosso.


    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'illusione si attiva tramite il contatto con la vittima. L'utilizzatore sarà in grado di interrogarla, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche leggendo la mente. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda.
    L'efficacia è pari a 30. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.

    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso ogni domanda )
    [Da genin in su]


    Consumo: Mediobasso x 5 Domande
    Chakra: 65/75
     
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    Gli Scorpioni dell'oasi di Joruga

    Post Quinto - Interrogation



    Haruki sarebbe entrato nella psiche di Gensurou. Una psiche che, giustamente, lo rifuggeva e lo rifiutava come facevano tutti all'inizio. Non era piacevole, specie per un marionettista, avere qualcuno che ti ronzava nella testa.

    Hai rubato tu il veleno?

    No

    Nessuna immagine sarebbe apparsa, rendendo evidente che quella doveva essere la verità.

    Hai inscenato l'attacco alla carovana da solo?

    No. L'ho fatto con Kaoru-chan

    Haruki avrebbe potuto vedere come Gensorou avesse trovato una carovana abbandonata e con l'aiuto di quella che era evidentemente una marionetta aveva disposto dei sassi nelle giuste posizioni, facendoli apparire come persone attraverso l'esecuzione di un genjutsu. Il fatto stesso che si riferisse alla marionetta come ad una persona la diceva lunga su quel clan di costruttori.

    Perché non hai detto a Shu che eri interessato a recuperare il veleno fin dall'inizio?

    Pensavo che mi sospettasse... se mi fossi proposto sarei risultato ancora più sospetto. Conoscendolo ho pensato come il modo migliore fosse far finta di creare una trappola così grossolana da non risultate sospetta. Così avrebbe capito che non avevo intenzioni ostili.

    Haruki avrebbe visto diverse immagini dell'addestramento di Gensurou. Avrebbe notato che Shu era un sensei incredibilmente severo e che i suoi addestramenti erano incredibilmente duri. Avrebbe anche notato diverse immagini, scelte da Gensorou, che gli avrebbero fatto capire come Shu fosse incredibilmente paranoico e come a più riprese avesse rischiato di uccidere amici e conoscenti per comportamenti diversi da quelli a cui era abituato, o perché si erano scordati delle particolari parole d'ordine o segnali di mancato pericolo facendo credere al marionettista di essere nemici mascherati.

    Chi pensi abbia rubato il veleno, se non l'hai fatto tu?

    Kaede Miyato. E' anche lei una guardiana del tempio, anche se non la conosco bene e non è stata addestrata dal sensei. Un paio di mesi fa tentò di sedurre il sensei per farsi dare la formula del veleno. Inutile dire che questa tattica non può funzionare, con uno come lui.

    Gensorou gli avrebbe mostrato numerose scene di come Shu risultasse immune al fascino femminile, specialmente a quello delle "Kunoichi zoccole", ed avrebbe rincarato la dose mostrando anche diversi insegnamenti dell'Akasuna a Gensorou che dimostravano come il marionettista dai capelli rossi detestasse le donne e gli uomini che cedevano al loro fascino.

    Quali sono gli effetti della sostanza trafugata?

    So quello che sanno tutti: è un veleno che conduce rapidamente alla pazzia rendendo il soggetto incapace di intendere e di volere e rivoltandolo contro i suoi stessi alleati o se stesso. Al contrario tuttavia di tonici da guerra o di altre sostanze simili non incrementa la forza del soggetto ma lo spinge solo a dare il massimo, stancandosi molto prima del solito.

    Quell'interrogazione era finita. Haruki sarebbe uscito dalla mente di Gensurou. Shu e Atem si sarebbero accorti del fatto.

    Allora? Gensurou-san è degno di fiducia vero?

    Vuoi continuare ad interrogarlo oppure ti è bastata questa prima serie di domande?

    Se Haruki avesse deciso di confidarsi con Shu l'Akasuna lo avrebbe portato poco distante, chiedendogli che domande gli avesse fatto e quali erano state le risposte. Forse poteva vedere qualcosa che ad un cieco sfuggiva.


    CITAZIONE
    OT

    Sei ovviamente libero di chiedere delucidazioni a Shu o Atem sulle risposte, interrogare Gensurou o fare altro. Se vuoi usare la roba degli oggetti specificalo e quotami le capacità correlate per favore. Oltre a dirmi quale oggetto desideri analizzare. Ovviamente considera il post come un round di combattimento, quindi con le normali limitazioni di slot tecnica ed azione (volendo puoi fare due round in uno, ma ti tocca farlo prima che io risponda).
     
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    Rivelazioni

    V



    Benché non avesse mai avuto particolare interesse per i Genjutsu, Haruki dovette ammettere che sfruttare quella tecnica gli piaceva. Dopo aver composto i sigilli e aver incanalato la giusta quantità di chakra, avrebbe dato il via all'interrogazione semplicemente toccando il marionettista. La sua coscienza si sarebbe allontanata dalla caotica oscurità che era solito percepire, riversandosi direttamente all'interno di quella di Gensorou. In quel luogo avrebbe potuto avere accesso alla forma più pura dei suoi pensieri e del suo spirito. Per questa ragione, il monaco amava tanto l'interrogazione mentale. Gli consentiva di filtrare il mondo materiale, andando ad interagire direttamente con la Verità più profonda contenuta all'interno di tutte le cose. Ovviamente, sapeva benissimo che l'uomo avrebbe potuto porre resistenza, rendendo torbida la comprensione di quanto era contenuto nella sua mente. Per ora non c'era nulla che poteva fare per evitare tutto ciò, ma Haruki era intenzionato a trovare una soluzione a quell'increscioso problema.


    Assicuratosi di aver ottenuto un contatto stabile, aveva preso ad interrogarlo. Pochi secondi dopo, aveva ottenuto molte informazioni, ma non a sufficienza per risolvere il mistero che circondava il veleno trafugato. Anche se l'attaccamento morboso che Gensorou provava per la sua marionetta l'aveva disgustato, Haruki dovette ammettere che forse era stato troppo precipitoso nel giudicare l'Akasuna. Lo shinobi condivideva il suo disprezzo per i comportamenti troppo lascivi e per coloro che si lasciavano sopraffare dalla lussuria. Non poté che domandarsi se, in fondo, Shu Akasuna non fosse uno shinobi onorevole e degno di servire Suna. Conclusa l'interrogazione, avrebbe chiesto al chunin di parlare in privato con lui, così da potergli spiegare tutto ciò che aveva visto. Assicuratosi di aver preso tutte le precauzioni necessarie affinché gensorou non potesse sentirli, Haruki gli avrebbe raccontato ogni cosa. A seconda di cosa avrebbe detto il suo collega, avrebbe deciso se e come proseguire l'interrogatorio.



    Chakra: 65/75
     
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