Cortesie per gli Ospiti

Appena passata dalle mura, Kairi si era presa una mezz'oretta per girare Suna, curiosa di poterlo esplorare e di notare le diversità da Konoha. Essendo arrivata di buon ora ed in anticipo di un paio di ore sulla sua tabella di marcia, decise che poteva permetterselo. Il villaggio era decisamente diverso dalla sua casa, a partire dai buffi abiti degli abitanti che però risultavano sicuramente più pratici dei suoi per stare nel deserto. Decise quindi di fermarsi ad un negozio per comprarne alcuni che le sarebbero serviti durante la sua missione di ricerca e per il viaggio di ritorno. Esteticamente non la esaltavano granché, ma erano più adatti dei suoi.
Ed a Suna c'era già troppa sabbia per i suoi gusti, anche all'interno delle mura: aveva granelli ovunque, suoi vestiti, dentro i vestiti, sui capelli e più di una volta una folata di vento aveva né aveva mandati all'interno dei suoi occhi, motivo per il quale decise di comprare anche un paio di occhiali che impedivano a qualsiasi agente esterno di entrare in contatto con le sue iridi e che avrebbe potuto utilizzare nel deserto se necessario. Se c'era una cosa a cui teneva particolarmente in quel momento erano i suoi occhi: ancora non era riuscita ad attivare lo sharingan nonostante i suoi più e più tentativi, e cominciava ad essere quasi preoccupata a riguardo. E se non ci fosse mai riuscita? La sola idea la terrorizzava. No, non poteva deludere così le aspettative di suo padre e macchiare in quel modo il nome della madre, e del suo intero clan.

Finito il suo giro turistico e di "shopping" si diresse dunque verso il palazzo del Kazegake, dove le era stato detto fosse in attesa tal Haruki Miyazawa, genin ed a quanto pare già una delle più alte cariche all'interno del villaggio. Il fatto che un semplice genin ricoprisse quel compito le fece intuire che non doveva trattarsi di una persona qualunque, ed indubbiamente era dotato di grandi capacità.

Appena arrivata a destinazione fu accolta da una ragazza dai capelli rosa che si presentò quale segretaria e dopo aver svolto i solito convenevoli fu accompagnata verso le stanze del padrone di casa. Il pungente odore di incenso penetrò velocemente nelle sue narici, tanto quasi da darle fastidio, ma non lo diede a vedere: le era stato insegnato fin da bambina quanto fosse importante mostrare rispetto quando si entrava "a casa" di qualcuno e non aveva alcune intenzione di dimenticare le buone maniere. Arrivata nei pressi della stanza la segretaria si allontanò lasciandola sola, e la giovane Uchiha entrò: si accorse immediatamente di quanto la stanza risultasse ancora più calda rispetto a fuori, e lanciò un'occhiata stranita di due braceri Del fuoco per riscaldare ulteriormente una stanza in mezzo al deserto in pieno giorno? Sono strani, questi sunesi... pensò fra sé e sé, senza però mostrare nulla di tal pensiero all'esterno.
Fu stupita ancora di più nel notare davanti a lei un ragazzo che dimostrava all'incirca la sua stessa età, portava abiti monastici e con una fascia a coprire completamente i suoi occhi; non riuscì a capire se fosse effettivamente cieco o se si trattasse di una qualche strana tecnica di contenimento di cui lei non era a conoscenza. Quando questi salutò rispose a sua volta con un'inchino Il piacere è mio Miyazawa-San. L'onore è mio per l'ospitalità che mi riservate, è un piacere poter visitare il vostro villaggio. Il viaggio è stato...impegnativo, devo ammetterlo spiegò con la solita cortese sincerità che spesso la contraddistingueva.

Il ragazzo poi proseguì, mostrando si cortesia ma allo stesso tempo freddezza e formalità. Annuì alle sue parole, cominciando a sua volta a spiegare la situazione Si, ero stata informata del vostro farmi da guida, ed anzi vi ringrazio per l'aiuto che state dando al nostro clan, temo che riuscirei difficilmente a trovare il fuggitivo in un ambiente che conosco così poco altrimenti. spiegò, mentre i suoi toni da cortesi passarono a decisi e formali mentre continuava a parlare così come succedeva ogni volta che cominciava a focalizzarsi su un obiettivo Il ricercato ha attorno ai 20 anni e si tratta di un genin come me, è uno dei motivi per cui sono stata mandata io e non persone con più esperienza o di maggior grado. Il suo nome è Akuro Uchiha ed ha lasciato Konoha circa un mese fa senza preavviso, nemmeno la famiglia sapeva nulla ed è stata lei stessa a lanciare l'allarme. Si è fatta chiarezza solo in seguito per quella che sembrava una fuga senza motivazione, prima di andarsene è riuscito a rubare una pergamena contenente informazioni riservate sul Clan Uchiha, informazioni di cui nemmeno io sono a conoscenza e che ho obbligo di non leggere e di non far leggere a nessuno una volta recuperate continuò, sempre più seria Devo recuperare questa pergamena e cercare di convincere Akuro a far ritorno al clan, dove sarà sottoposto a regolare processo. In caso contrario, in caso lui decidesse di non venire, ho ordini di ucciderlo concluse.
Quella era probabilmente la missione più difficile a livello psicologico che le fosse mai stata assegnata: non aveva mai ucciso nessuno prima d'ora nonostante fosse una kunoichi ormai da tempo, ed il fatto che la sua prima vittima potesse essere proprio un membro del suo clan non la faceva di certo saltare di gioia, e sperava con tutto il cuore che potesse esservi un risvolto diverso nella situazione.
Aveva con sé una foto dell'uomo, ma non disse nulla a riguardo né fece una descrizione fisica dello stesso: non sapeva se Haruki fosse effettivamente cieco o meno, e non voleva rischiare di fare un'enorme figuraccia.

Le sue informazioni parvero non soddisfare particolarmente il consigliere, che cominciò ad elencare una serie di irregolarità e domande alle quali Kairi in realtà non era in grado di dare una risposta soddisfacente: lei stessa si era domandata come mai fosse stato mandato un semplice genin come lei per una missione di recupero invece che uno shinobi più esperto o un membro delle squadre speciali, ma era giunta alle sue conclusioni a riguardo. Essendo conclusioni personali però non poteva darle come verità assolute al ragazzo davanti a lei.
Rimase in educato silenzio finché il Miyazawa parlò, per poi concedersi qualche istante di silenzio prima di parlare: per quanto fosse la prima volta in cui ci si trovava invischiata in prima persona, sapeva quanto le questioni burocratiche e diplomatiche fra i vari paesi fossero importanti ed andassero maneggiate con cura, e voleva fare meno errori possibili. Inoltre aveva il presentimento che il monaco fosse piuttosto attento ai dettagli in queste cose.
Non sono in grado di rispondere ad alcune delle domande che mi state ponendo, mi è stata affidata questa missione e sto facendo del mio meglio per portarla al termine, ma alcuni dettagli sono sconosciuti persino a me, come ad esempio il contenuto della pergamena. Non nego di essermi chiesta anche io le stesse cose durante il viaggio, è possibile che sia intenzione del mio clan mantenere le cose il più riservate possibile per motivi di immagine: non ci farebbe una gran figura facendo sapere all'intera accademia che un semplice genin è scappato senza che loro potessero fare nulla. Ma come vi dicevo, questa è solo una mia ipotesi, nemmeno io sono a conoscenza delle vere motivazioni

Fece una piccola pausa prima di continuare Di una cosa però sono piuttosto sicura, se si fosse trattato di qualcosa di seriamente pericoloso per il clan, per Konoha, per Suna o per l'accademia non avrebbero mandato me in questa missione. Ci sono chunin, jonin all'interno degli Uchiha stessi decisamente più abili ed esperti di me, e non credo vi sarebbe stata alcuna esitazione nel mandare uno di loro. Al contempo sono convinta che in caso di reale pericolo l'accademia sarebbe stata informata in modo tale da poter smuovere le squadre ANBU. Inoltre se davvero si trattasse di qualcosa così segreto, non credete che avrebbero evitato di mandarvi una missiva? Il fuggitivo è nel vostro deserto è vero, ma potevano limitarsi a cercarlo senza avvisare. Ritengo possiate dormire sonni tranquilli a riguardo concluse, e se il monaco non fosse stato privo della vista avrebbe potuto vedere un sorriso sincero formarsi sul viso della ragazza Capisco bene le vostre preoccupazioni, probabilmente nella vostra posizione le avrei anche io. Ma potrei mettere la mano sul fuoco sul fatto che non vi siano reali pericoli per Suna, per i motivi che vi ho spiegato poco fa

Per quanto riguardava le informazioni sul fuggitivo invece poteva dare indicazioni più precise Certo, posso darvi informazioni più precise: l'ultimo avvistamento risale a pochi giorni fa, allo stesso giorno della mia partenza. Pare che Akuro sia stato avvisato nei pressi di una piccola catena montuosa a nord-est dell'Anauroch poco prima dei confini con il paese del fiume, più precisamente vicino ad una serie di grotte, luogo in cui sono state perse le tracce del soggetto. Penso potrebbe essere un'ottimo luogo da cui iniziare le ricerche concluse, rimanendo poi nuovamente in attesa di una risposta da parte del consigliere.

All'ennesima domanda di Haruki, Kairi si bloccò. Era un'eventualità a cui non aveva neppure pensato...Rimase in silenzio qualche istante, pensierosa; no, il clan non avrebbe mai avuto motivo di farle una cosa simile. Si era sempre comportata in maniera estremamente corretta e leale nei suoi confronti, da quando era diventata genin non aveva mai mancato ad una riunione ed aveva sempre cercato di fare del suo meglio per esso. La sola idea che quello potesse essere un mezzo per ferirla o ucciderla era assurda. Eppure, perché aveva permesso che la domanda dello shinobi di Suna insinuasse quel dubbio nella sua mente?
Ritengo che il clan non abbia nessun motivo per ferirmi o crearmi un danno, sono sempre stata estremamente ligia ai miei doveri e chiunque all'interno di esso e di Konoha stesso potrebbe confermarlo. Penso inoltre che nel caso in cui le queste fossero le sue vere intenzioni non avrebbe coinvolto Suna in un simile progetto, con la possibilità che possa intervenire ed annullarne l'efficacia, ma piuttosto mi avrebbe lasciata andare da sola nell'Anarouch disse, dandosi anch'ella una risposta in quel modo: sarebbe stato stupido da parte del clan coinvolgere Suna se quelli erano davvero i suoi piani, inoltre continuava a non vedere nessun valido motivo per cui volesse liberarsi di lei. Se il contenuto del rotolo era segreto, probabilmente si trattava di qualcosa che un semplice genin non poteva capire o gestire.

Osservando poi i seguenti movimenti del Miyazawa, notando come non accennasse minimamente a muovere lo sguardo per prendere la mappa dal cassetto, né lo fece quando indicò i due tragitti percorribili, Kairi ebbe l'effettiva conferma che il ragazzo fosse cieco. E la cosa non le diede particolare conforto Verrò accompagnata in mezzo al deserto e la mia guida è uno shinobi cieco...? pensò fra sé e sé: l'idea non era esattamente invitante, ma se per l'incarico era stato scelto proprio lui doveva esserci un motivo, anche se la ragazza faticava a comprenderlo.
Si avvicinò alla mappa osservando i due sentieri, e valutando velocemente il da farsi: per quanto l'idea di raggiungere il prima possibile il ricercato in maniera tale che avesse meno vantaggio fosse invitante, era allo stesso modo fondamentale cercare di mantenere più energie possibili. Non era abituata a quell'habitat ed era sicura che non sarebbe uscita esattamente fresca come una rosa da quel viaggio.
Opterei per la via più lenta ma meno faticosa rispose dopo averci ragionato su Preferirei mantenere il più possibile le mie energie intatte, non so cosa mi aspetterà una volta trovato il fuggitivo ma non escludo che ci sia da combattere

Kairi seguì il consigliere, contenta di poter iniziare la missione ma allo stesso tempo un po' tesa: sperava che il fuggitivo si dimostrasse il più collaborativo possibile in maniera tale che il suo lavoro fosse più semplice e non fosse costretta ad utilizzare le maniere forti, ma in realtà ne dubitava...

Attese pazientemente il ragazzo fuori dal palazzo del kazekage, che tornò dopo pochi minuti e rimase in silenzio per quasi tutto il viaggio verso le mura. La cosa non le dispiaceva troppo, non era mai stata una grande chiaccherona e pensava valesse lo stesso per lui, inoltre era una delle prime volte che incontrava una persona così formale e poco disposta alla socializzazione da molto tempo: non essendo particolarmente estroversa neppure lei, il silenzio era inevitabile.

L'idea di prendere qualcosa per fare luce era ottima, e l'Uchiha doveva ammettere di non averci pensato, troppo abituata a combattere all'esterno ed in luoghi luminosi perché quel pensiero le venisse in automatico. Le fece quasi sorridere che a proporglielo fosse stato proprio uno shinobi cieco...
Arrivata al magazzino si fece quindi consegnare una torcia da minatore da piazzare sul capo, in maniera tale da avere la luce necessaria ma allo stesso tempo le mani libere per poter eseguire sigilli o altre azioni. La infilò nello zaino, e l'avrebbe tirata fuori ed indossata solo una volta arrivati nelle caverne, se necessario. Si fece procurare inoltre un lungo mantello chiaro con cappuccio per proteggersi dalla calura del deserto ed una giusta scorta di acqua e di cibo, e non appena fu alle mura si fece anche riconsegnare le sue armi.

Il viaggio fu lungo e faticoso, e la ragazza risentì particolarmente a livello di fisico della lunga camminata mentre lo shinobi di Suna, abituato a quel tipo di clima, arrivò a destinazione quasi fresco come una rosa Se reagisce così in questo deserto, a Konoha avrebbe potuto farsi la strada tutta di corsa ed arrivare comunque fresco come una rosa... pensò fra sé e sé non senza una punta di invidia.
Arrivati a destinazione e dopo aver ispezionato un po' la zona i due trovarono fra un'anfratto di rocce i resti di un falò: Kairi immediatamente ispezionò con cura la zona [Percezione 9] trovando attorno alle braci ormai spente dei resti di cibo ed individuando allo stesso tempo non una traccia di orme ma due, che portavano in due grotte diverse. Che si trattasse di due persone e che non di chi effettivamente cercavano?
Fu Haruki a chiarire i suoi dubbi, annusando l'aria e confermando che si trattasse di un solo uomo: probabilmente l'assenza della vista gli aveva fatto sviluppare gli altri sensi in maniera sopra la media. Alla sua domanda annuì automaticamente, anche se lo shinobi non poteva vederla Credo di si, non penso che altre persone potrebbero accamparsi in un luogo così inospitale per poi nascondersi in delle grotte, inoltre corrisponde al luogo dell'ultimo avvistamento. Ma avrò bisogno di un piccolo aiuto e di altre indagini per poterlo affermare con più certezza

Ed aveva esattamente chi sarebbe stata entusiasta di aiutare. Si morse il pollice appoggiandolo a terra, richiamando Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora
L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Questi utilizzi richiedono 1 slot tecnica avanzato ognuno. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno.
Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Livello: 4 / Consumo:Variabile ) sotto la sua mano una nuvoletta di fumo delle modeste dimensioni. Dalla nuvoletta comparve una lupaKiba
Speciale: Speciale: Assieme a Tsume è la più piccola del branco, anche se nonostante sia una cucciola discendendo da lupi divini è in realtà grande come un lupo adulto nel mondo animale. Dal manto candido come la neve come la madre, ha intensissimi occhi azzurri contornati da alcune linee decorative sul manto che ricordano in qualche modo quelle di Amaterasu. Molto vivace, estroversa e sicura di sé adora fare nuove amicizie, adora conoscere cose nuove e posti nuovi. Non E' particolarmente abile nei combattimenti, ma compensa con le sue ottime doti da cacciatrice, essendo inoltre molto abile nello spionaggio e nelle infiltrazioni. Possiede le competenze del contratto 'Lupi Cacciatori'
[[Energia Verde: Vitalità 6 leggere | Riserva 6 bassi | Unità 3]]
[Da Genin in su] grande come un cane adulto, bianca come la neve e con occhi celesti e piccole decorazioni dello stesso colore attorno ad essi.
La piccola lupa allegra come sempre dopo essersi guardata qualche secondo attorno si rivolse allegra alla ragazza Ciao Kairi! Dove siamo oggi? Cavoli, fa un gran caldo qui... avrebbe esclamato poi, mettendosi immediatamente all'ombra. La ragazza sorrise alla cucciola in risposta Lo so, non è il luogo più adatto per la tua pelliccia ma mi servono il tuo naso e le tue doti. Stiamo cercando una persona, puoi aiutarmi a capire che direzione ha preso? in tutta risposta la lupetta scodinzolò felice Ma certo! Sai che sono brava in queste cose. Dammi solo qualche minuto. Ah, ciao anche a te, io sono Kiba! disse rivolta questa volta ad Haruki, abbassando poi il naso a terra e cominciando ad annusare in giro cercando ulteriori tracce, soffermandosi in particolare sulle due scie di orme diverse. [Caccia]Caccia
Abile: L'utilizzatore può trovare le tracce lasciate da altre persone presenti entro 3 metri per il valore di Percezione posseduta.
[Da Genin in su][Occhio del Predatore]Occhio del predatore - Riflessi
Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.
[Da Genin in su] La genin era piuttosto certa che con il suo naso avrebbe capito senza troppe difficoltà la vera direzione del fuggitivo, ma decise in ogni caso di darle man forte, osservando attentamente la zona alla ricerca di indizi che potevano essere sfuggiti alla lupa. [Occhio di Falco]Occhio di Falco [1]
Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi. [Percezione 9]. Era sicura che con 4 occhi ed un naso creato dalla natura solo per quello avrebbero trovato la giusta direzione

La piccola lupa impiegò diversi minuti per ispezionare la zona, minuti che passò completamente in silenzio ed assolutamente concentrata nella sua ricerca. Alla fine di essa segnalò alla ragazza tutto ciò che aveva individuato, ovvero diverse tracce che portavano sia ad una diversa zona del massiccio sia all'entrata di 3 grotte: davanti a quella più a sinistra grazie al suo olfatto fino Kiba riuscì ad individuare alcune gocce di sangue che altrimenti sarebbero sfuggiti agli occhi di Kairi, che seppur attenti e concentrati non avevano notato quel dettaglio.
Fece una coccola alla lupa sotto l'orecchio premiandola Grazie cucciola, a cui l'evocazione rispose scuotendo la coda felice e socchiudendo gli occhi con aria sorniona.
La ragazza si inchinò ad esaminare le gocce, troppo poche per poter essere quelle di una ferita grave Forse un'evocazione? disse a voce alta per coinvolgere anche Haruki nelle sue elucubrazioni, rialzandosi in piedi e volgendo lo sguardo verso le gocce del suo sangue laddove aveva evocato Kiba poco prima.
Potrebbe aver evocato qualcosa per depistarci, e creare contemporaneamente le tracce alla grotta e verso l'altra parte del massiccio.

Esaminando con più cura le 3 entrate alla ricerca di nuovi indizi trovò in ciascuna di esse 3 incisioni, che però avevano ben poco significato per lei, e che sembravano preoccupare anche il sunese che parve non percepire in nessun modo le incisioni con il tatto nonostante fossero in rilievo. Alzò lo sguardo ad osservare il cielo quasi per conferma alla teoria che si stava formando nella sua mente, notando quanto nuvole e sole fossero fermi ed immobili da quando erano arrivati.
Si rivolse verso Haruki, sussurrando in maniera tale che sentisse solo lui Credo di essere caduta in un genjutsu...provo a liberarmene
Compose poi i sigilli con le mani, cercando di liberarsiRilascio - Genjutsu Kai
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Tigre
L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l’efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l’Efficacia con un’altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.
Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Livello: 4 / Consumo:½ Basso ogni 5 d'efficacia )
[Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado] da quella che credeva con quasi totale certezza essere un'illusione ormai. [Eff: 30 - Consumo 3.00]

Per decidere che direzione seguire avrebbe atteso l'esito del suo rilascio, se si fosse trattato realmente di un genjutsu era possibile che il luogo cambiasse, mostrando altri eventuali indizi o vie che al momento potevano essere nascoste dall'illusione. Pur essendo rimasta, prima di aver utilizzato la tecnica, diversi minuti a riflettere sui 3 simboli presenti nelle entrate della grotta non era giunta a nessuna conclusione, anche se temeva che le tracce in esse fossero state creare da un'evocazione con il solo scopo di depistare eventuali inseguitori.

La ragazza non ebbe neppure il tempo di respirare, costretta ad osservare impotente il massacro che si stava compiendo davanti ai suoi occhi. Un uomo con una maschera bianca comparve davanti ad Haruki, e prima che Kairi avesse tempo di muovere un muscolo decapitò il monaco senza che nemmeno quest'ultimo avesse tempo di far nulla. I fiotti di sangue che uscirono dal collo mozzato zampillarono nella zona circostante, macchiando di sangue il vestito ed in parte anche il viso dell'Uchiha di fianco a lui, che osservava la scena inerme.

No...

Sussurò quell'unica parola senza credere a ciò che stava vedendo: doveva trattarsi di un'incubo, quella situazione non poteva essere reale in nessun modo! Alla stessa velocità con cui era comparso l'uomo scomparì, tornando visibile di fianco alla lupa bianca , ed il cuore della ragazza quasi si fermò mentre il tempo attorno a lei sembrava rallentare...Kiba...scappa! fece un passo in direzione della lupa allungando una mano quasi a raggiungerla proprio mentre la lama dell'uomo saettava una seconda volta, dividendo letteralmente a metà la povera cucciola il cui corpo ricadde a terra esanime.

Paralizzata e completamente sotto shock i suoi occhi si riempirono velocemente di lacrime, che cominciarono a rigare le sue guance senza controllo. Passò incredula lo sguardo da un corpo all'altro, ignorando completamente l'uomo con la spada puntata verso di lei, che aveva deciso per qualche assurda ragione di risparmiarla, mentre sentiva le gambe cedere. Si appoggiò con una mano al muro della grotta per evitare di cadere, gli occhi sbarrati fissi sui cadaveri mentre una lacrima andava a mescolarsi con una delle chiazze di sangue presenti sulla sua guancia Kiba...Haruki... non si trattava di un incubo, non stava sognando. I due erano morti, e nemmeno un medico esperto avrebbe potuto fare qualcosa per salvarli ormai. Rimase in quello stato per solo pochi secondi che le parvero però secoli, mentre il mondo sembrava essersi fermato.

Io ti ammazzo.

Sussurrò a denti stretti, senza alzare lo sguardo verso l'uomo che ancora puntava la spada verso di lei, mentre sentiva la rabbia e l'odio mescolarsi nel suo petto tanto intensamente da fare quasi male: la mano destra raggiunse lentamente la wakizashi che teneva legata alla cintura, stringendo l'impugnatura con forza.
Poteva sentire gli occhi pulsare, quasi una nuova energia scorresse dentro di esse, e quando alzò il viso per fissare l'omicida davanti a lei la profonda tonalità delle iridi carbone era stata sostituita dal rosso cremisi, una piccola tomoe accanto all'iride.

Sei morto, solo che ancora non lo sai.

Scattò verso l'avversario coprendo i 6 metri che li separavano con tutta l'intenzione di ucciderlo, completamente accecata dalla rabbia e ben poco riflessiva in quel momento, cercando di colpire con la lama la gola dell'uomo mascherato con un movimento da destra verso sinistra con tutta l'intenzione di tagliargli di netto la carotide, la lama impugnata in maniera tale che il palmo fosse rivolto verso l'alto. Le sembrò quasi di prevederePreveggenza: L'utilizzatore può Prevedere le azioni dell'avversario se osservato: Prevedere uno slot azione da 1 tacca di vantaggio ai Riflessi; Prevedere uno slot difesa da 1 tacca di vantaggio alla Velocità; Prevedere uno slot tecnica permette di effettuare Counter o difendersi con qualsiasi tecnica. Ogni previsione richiede un consumo ¼ Basso di chakra ogni 2 tacche di vantaggio; prevedere 1 tecnica richiede un consumo Basso. L'utilizzatore può impastare ulteriormente chakra. le mossa difensiva dell'avversario, il che le permise di assestare un colpo più preciso [S.A. I]
Oltre che cercare di ucciderlo era sua intenzione anche saggiare le abilità dell'avversario con quel primo colpo, cercando di capire se potesse contare su quella velocità sovraumana anche per difendersi.
Avrebbe poi continuato ad incalzare verso l'uomo, stupita di come i movimenti di quest'ultimo sembrassero quasi al rallentatore non essendosi minimamente resa conto dell'attivazione della sua innata. Che l'attacco fosse andato a segno o meno l'Uchiha avrebbe poi cercato di colpire con lo stesso braccio destro con cui aveva portato il primo attacco la parte destra del viso dell'avversario con il calcio della wakizashi, ruotando semplicemente la mano in maniera tale che il palmo guardasse questa volta il terreno e sfruttando in questo modo la posizione ottimale raggiunta con il precedente attacco. Il colpo si sarebbe però fermato pochi centimetri prima di impattare sul viso dell'avversario [S. G. - Finta] mentre al contempo la ragazza avrebbe alzato il ginocchio sinistro puntando alla bocca dello stomaco con l'intenzione di spezzare il fiato dell'omicida. [S.A. II]
Infine la ragazza avrebbe cercato di colpire nuovamente con la wakizashi, che al contempo era stata abbassata all'altezza del bacino avversario, con un fendente portato dall'alto verso il basso che nel caso in cui fosse andato a segno avrebbe aperto il torace nemico a partire dall'attaccatura della coscia sinistra fino ad arrivare alla spalla destra [S.A. III]

Se la ragazza non fosse stata in quel momento completamente accecata dalla rabbia avrebbe probabilmente cercato un'approccio diverso e meno diretto, ma in quel momento la prudenza le interessava poco o nulla: il suo unico bruciante desiderio era uccidere l'uomo davanti a lei, il che le aveva fatto perdere la solita razionalità e lucidità che spesso l'accompagnava in ogni situazione.

Nel sentire le parole dell'avversario ed osservandolo schivare i suoi colpi con la stessa tranquillità di un gatto che gioca con un topo la rabbia di Kairi crebbe invece che diminuire. Rimase inoltre decisamente stordita nel vedere come il suo ultimo colpo invece di infliggere una ferita probabilmente mortale all'uomo lo attraversò da parte a parte: non aveva mai visto nulla di simile prima d'ora in vita sua Loro non c'entravano nulla in tutto questo!! urlò, indicando con un braccio Haruki e Kiba appena un istante, per poi tornare in guardia Perché li hai uccisi ed hai lasciato in vita me, se non per qualche sadica forma di divertimento? Avresti potuto tranquillamente colpirmi allo stesso modo. Gli anziani cercano di fare ciò che è giusto per il clan: tu ci hai traditi, tu ci hai derubati, hai tradito il tuo stesso sangue. Non sono io quella in errore qui. continuò, cercando di sfruttare i pochi secondi regalati dalla conversazione per trovare un punto debole nell'uomo, non riuscendoci. Come aveva fatto il suo colpo ad attraversarlo in quel modo? Stava forse combattendo contro un'illusione?

Fu poi il turno dell'uomo di attaccare, ma ancora una volta la ragazza vide chiaramente il movimento della katana prima che venisse effettivamente effettuato, il che le permise di schivare il colpo semplicemente facendo perno sul piede destro e ruotando di lato, con una facilità che sorprese anche lei [S.D I]
Lo sguardo dell'avversario si alzò poi verso di lei, sguardo che la ragazza contraccambiò istintivamente: dopo soli pochi istanti vide una lunga lancia nera scagliarsi minacciosa verso la sua gamba destra, in una traiettoria lineare: ancora una volta però fu l'attivazione della sua innata a salvarla, e Kairi schivò anche il secondo attacco facendo questa volta perno sul piede sinistro e spostandosi questa volta verso il lato opposto appena in tempo mentre la lancia sibilava a pochi centimetri da lei, finendo con il tagliare parte dei suoi abiti[S.D II]
Troppo concentrata nell'evitare la lancia pur prevedendo il calcio in arrivò non fu abbastanza rapida nello spostarsi; cercò di allontanare il fianco dalla portata del colpo indietreggiando, finendo però con l'essere comunque colpita ugualmente [S.D III].
Prima che l'uomo potesse ritirare la gamba la ragazza tentò di afferrarne la caviglia con la mano sinistra, cercando con il braccio destro con la wakisashi ancora ben salda nella mano di colpire l'interno coscia dell'uomo con un fendente portato dal basso verso l'altro, con tutta l'intenzione di tagliare le arterie vitali presenti in quella zona del corpo e sperando che il corpo non venisse attraversato ancora una volta come poco prima[S.A. I]

Lasciò poi la presa della gamba e nel tentativo di non lasciare tempo all'avversario di reagire lasciò andare la wakizashi, che si conficcò nel terreno al suo fianco, e si abbassò componendo in contemporanea i 4 sigilli. Le tecniche a corpo a corpo sembravano essere inoffensive contro l'uomo, così decise di optare per una nuova strategia: appoggiando le mani al terreno fece fuoriuscire da essere una scarica elettricaOmicidio Elettromagnetico - Jibashi
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Cinghiale, Serpente, Drago, Gallo (4)
L'utilizzatore può elettrificare il terreno, facendo propagare frontalmente un cono d'elettricità entro 9 metri. Toccare il terreno elettrificato causa un danno di potenza 25 e può causare Semiparalisi degli arti inferiori e un Intralcio Leggero entrambi per 2 round.
Tipo: Ninjutsu - Raiton
(Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
[Ampiezza Massima del Cono: 1,5 metri per Grado]
[Da genin in su] che si propagò a cono sotto l'avversario stesso [Ampiezza Cono 3 m].
Avrebbe poi cercato di colpire nuovamente l'avversario con un calcio diretto alla bocca dello stomaco nel tentativo di sbilanciarlo, sperando ancora una volta che il suo colpo non andasse a vuoto [S.A. II] con l'intenzione di farlo cadere nel cono appena creato. Riportata la gamba velocemente a terra fece un salto indietro, estraendo infine 2 kunai e [S.A. I]">lanciandoli alla giugulare dell'uomo, sperando che la distanza così ravvicinata gli rendesse difficile evitarli.