La balia

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    VIII ~ Ispezioni clandestine: Il laboratorio medico


    G

    eneralmente la Fuyutsuki si lasciava guidare dall’istinto. E difficilmente si sbagliava. Infatti non appena notò il celato interesse mostrato dall’Ufficiale Medico e la volontà di minimizzare del Capitano dell’avamposto s’insospettì, tanto da temere per l’incolumità e la sicurezza dell’intero accampamento. C’era qualcosa che si celava dietro quel muro cementato e quei resti di muta non si spiegavano da soli. La volontà d’insabbiare la faccenda, senza eseguire ulteriori accertamenti e verifiche, fu altrettanto sospetta del timido interesse manifestato da Shinzo-san. Comportamenti contrastanti, che la Kunoichi preferì non sottovalutare. Forse era stato scoperto qualcosa di “pericoloso” o che era meglio dimenticare, e la ragazza, facendo parte della Radice della Foglia che aveva commesso diversi crimini in passato in nome della Volontà del Fuoco, non poteva essere insensibile alla questione. Forse poteva non essere capita, ma avrebbe agito sempre nell’interesse dell’Hokage.
    - Non si è mai troppo scrupolosi in queste faccende che riguardano la sicurezza di un intero Avamposto. Ma confido che abbiate fatto tutto il necessario dal ritrovamento di questa muta ed al cedimento del muro di cemento. - Fece spallucce senza preoccuparsi troppo dello sguardo serio e quasi ostile del Capitano Ishimazu. - Domani alla nostra partenza desidero ricevere un Report su tutti gli interventi che avete compiuto in merito a questa faccenda. Sicuramente l’Amministrazione di Konoha vorrà sapere dell’intrusione nei sotterranei e come è stata gestita. - Abbozzò con un semplice sorriso. Era il caso di seguire gli ordini di Goro-san, ma il bene del Villaggio andava oltre a qualsiasi ordine. E poi la situazione non le era ancora molto chiara.
    Una volta che furono condotti negli alloggi dell’Avamposto la Fuyutsuki rivelò le sue intenzioni al suo compagno di Team, coinvolgendolo direttamente nelle indagini. Non sembrava molto convinto, forse timoroso per le conseguenze che avrebbe portato una loro eventuale insubordinazione. - Ti ricordo che siamo stati mandati in questo Avamposto per assicurarci della sua sicurezza. Cosa accadrebbe se nei sotterranei sono disseminate delle pericolose creature? - Inarcò un sopracciglio. - Hai visto la grandezza di quell’ammasso di squame? - Scosse la testa per avvalorare la sua tesi. Erano solo supposizioni, ma non aveva nessuna intenzione di tornare al Villaggio e firmare un Report di cui non era convinta al cento per cento il suo contenuto. Preferiva controllare con i suoi stessi occhi, soprattutto se il Capitano Ishimazu si dimostrava poco collaborativo.
    Dopo aver pattuito un piano d’azione la Kunoichi e lo Shinobi della Foglia si separarono. La ragazza raggiunse senza problemi l’infermeria, facendo valere i propri diritti d’ispettrice e paziente. In realtà la guardia fu più interessata alle sue curve femminili che alle sue motivazioni. Anzi forse se si fosse presentata nuda avrebbe anche potuto passare senza proferir parola. Uomini, così ottusi e prevedibili. Scosse la testa mentre entrava nella tenda medica in cerca dell’arguto volto di Shizo-san. - Sono venuta per controllare le vostre scorte mediche. - Abbozzò un sorriso mentre notò che l’agitazione iniziale lasciò spazio ad un atteggiamento molto più collaborativo quando l’uomo capì che i loro interessi avevano un punto d’incontro. Perché preoccuparsi così tanto dell’arrivo di un’ispettrice della Foglia? A quanto pare anche l’Ufficiale medico aveva qualcosa da nascondere. O semplicemente era d’indole timida e timorosa, e completamente asservita dal volere di Goro-san. Il suo passo venne improvvisamente interrotto quando l’insistenza del medico divenne altrettanto sospettosa. La Fuyutsuki non potè rifiutarsi, anche perché l’uomo aveva tutte le intenzioni di svelare il suo piano qualora lo escludesse dalla spedizione nei sotterranei. - Va bene. Ma ogni responsabilità sarà solo vostra! Non mi assumo nessuna ulteriore rischio. - Sospirò. - La nostra priorità è scoprire cosa si cela lì sotto e capire se l’Avamposto è davvero sicuro! - Raggiunsero apparentemente un compromesso.
    Dopo un po’ di tempo i due Shinobi della Foglia si ricongiunsero dietro ad una struttura che sembrava un magazzino. Shin-kun aveva svolto un ottimo lavoro riuscendo a trovare una via d’entrata all’interno dei sotterranei. Annuì con serietà alle parole del ragazzo. Conosceva i rischi ed era inutile ripeterli. L’unica alternativa possibile per poter scendere nei sotterranei era assumere le fattezze del Capitano Ishimazu, quindi la Kunoichi annuì, nella speranza che i Kami fossero dalla loro parte. - Va bene. Ma cerca d’interagire al minimo con le guardie. Basta un passo falso per far saltare l’intera copertura! - La trasformazione non modificava tutte le caratteristiche dello Shinobi ed una copia perfetta era impossibile ottenerla. Sperava solo che non ci fossero sigilli anti-chakra o altri Fuiinjutsu di contenimento che richiedessero il Chakra do Goro-san.
    La discesa nei sotterranei proseguì meglio del previsto. Infatti il pugno ferro e la fermezza d’animo imposta negli anni dal Capitano aveva spianato la strada agli insubordinati nel raggiungere la sala cementata. Nessuna sentinella ebbe l’ardire o il coraggio di approfondire i controlli d’identificazione, visto che le occhiatacce truci di Shin-kun riuscirono a desistere anche la guardia per ligia al dovere. Inoltre erano affiancati da un Ufficiale Medico, quindi ciò rendeva la loro presenza nei sotterranei più plausibile del previsto. Ma non avevano molto tempo. Quindi non appena raggiunsero il cunicolo dove la parete di cemento aveva ceduto gli Shinobi s’impegnarono per liberare il passaggio ed infilarsi in esso. Il Buio in quei sotterranei era sovrano. Ma il macabro silenzio era interrotto dall’incontenibile eccitazione dimostrata da Shinzo-san. L’uomo sembrava entusiasta per le scoperte all’interno del cunicolo, che per troppo tempo era stato sigillato ed inesplorato. Notò che l’uomo prelevò un campione di squame dalla muta riversa sull’umido pavimento e la Fuyutsuki decise di fare lo stesso estraendo dal Kit di pronto soccorso una pinza anatomica ed una provetta con della formaldeide. Forse le sarebbe stato utile in futuro.
    Le ricerche andarono avanti, permettendo al gruppo di Ninja d’ispezionare i bui cunicoli sotto all’Avamposto del Varano squamato. Tutto sembrava filare liscio e procedere senza intoppi, senza trovare nulla di rilevante. Forse il Capitano Ishimazu non aveva tutti i torti. - Uhm? - Un laboratorio medico ormai in disuso comparve dietro ad una porta dell’umido corridoio. Le torce illuminarono tavoli, scaffali, provette ed esperimenti mai conclusi. Secondo la documentazione che aveva letto alla Radice, simili esperimenti si conducevano nel sottosuolo Konohano, quindi non si stupì più di tanto quando notò del materiale vivente in provette con fissatori ed altri ormai in putrefazione. Un tanfo di chiuso, umidità e polvere dominava l’intero ambiente, che era sigillato da secoli probabilmente.
    Quando un sinistro rumore attirò l’attenzione dei presenti, Shin-kun decise di prendere il comando e disporre chiare direttive. Apprezzò lo spirito d’iniziativa del ragazzo dalla chioma argentea. - Cercate di non toccare nulla. Ogni nostro segno della nostra presenza dovrà essere occultato! - Un chiaro avvertimento per Shinzo-san, che sembrava così interessato a quel luogo. Forse ora capiva come mai aveva insistito tanto per compiere un’ispezione del cunicolo. Dopo aver richiuso con delicatezza la porta alle sue spalle estrasse un Kunai dal Porta-Kunai per stringerlo nel pugno destro. Una precauzione. Da dove proveniva questo strano rumore? C’era davvero qualcuno?


     
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    Dopo esseri richiusi la porta alle spalle, i due ripresero ad avanzare lungo il corridoio cercando di non far rumore. In linea di massima lasciare indietro Shinzo non era esattamente da manuale. Tuttavia, pur essendo un medico, era prima un ninja addestrato. Shin era certo che, in caso di pericolo, se la sarebbe cavata. Ad un certo punto l'oscurità iniziò a farsi meno opprimente, evidentemente si stavano approssimando a qualche fonte di luce. Il percorso che stavano seguendo compì alcune svolte secche per poi aprirsi improvvisamente in un'enorme spazio circolare. Qui la luminosità era tanto intensa da permettere ai due shinobi di vederci tranquillamente anche senza le torce. Ci misero solo alcuni istanti a scoprirne l'origine: sopra le loro teste un'enorme cupola di cemento e acciaio, la volta di quel salone, era attraversata da una crepa lunga diversi metri sulla sua sommità, oltre la quale si intravedeva la luna piena. Erano proprio il satellite, con i suoi raggi solari riflessi, la fonte della luce. Shin si guardò intorno, ma non vide minacce prossime. Dividiamoci e ispezioniamo il posto. Attese un'eventuale replica, poi si diresse verso l'estremità opposta dell'ambiente. Sia lui che Ayuuki avrebbero potuto verificare l'assenza di altri passaggi. Gli altri tre tunnel che dovevano originariamente afferire alla sala circolare erano stati fatti crollare abbastanza tempo fa da permettere la crescita di una ricogliosa vegetazione sotterranea. La frattura sul soffitto appariva invece più recente. Sul pavimento al centro della sala il Kinryu notò infatti la presenza di un cumulo di macerie, più o meno sottostanti al buco, dall'aria fresca. Meditanbondo, tornò dalla ragazza. Quella, se avesse osservato attentamente le colonne portanti disposte lungo il suo lato, avrebbe notato dei segni sullo strato di polvere di cui erano ricoperte, simili allo strisciare di qualcosa lungo l'intera lunghezza del sostegno fino alla sommità della sala. Se avesse condiviso tale informazione con il compagno quello, dopo essersi preso un momento per ragionare, avrebbe infine esposto le sue conclusioni. Ho il sospetto che, qualsiasi cos fosse, non sia entrata nell'avamposto, ma ne sia uscita. Probabilmente le pioggie hanno indebolito l'integrità della struttura, permettendole di aprirsi un varco. Si voltò verso l'apertura. A giudicare dalla distanza che avevano coperto sotto terra dovevano trovarsi nella foresta circostante l'accampamento, ma aveva perso il senso della direzione ad un certo punto. In ogni caso è una falla nella sicurezza e va segnalata. Con discrezione. Di certo non potevano raccontare al capitano come si erano imbattuti nel varco. Avrebbero esplorato il bosco per alcuni chilometri finché non si fossero imbattuti nel crepaccio e, a quel punto, avrebbero fatto rapporto. Mentre parlavano un tubo metallico, corroso dal tempo e dall'umidità portata dalla piena, cedette definitivamente producendo un suono similie a quello udito dai due in precedenza. Shin, voltatosi all'istante puntando la torcia nella direzione del rumore, sorrise. Beh, almeno un mistero lo abbiamo risolto. Dal pezzo metallico ormai fuori uso iniziò a sgocciolare un liquido denso dall'aria poco raccomandabile. Intanto pensiamo ad andarcene senza farci scoprire, poi continueremo la nostra caccia alle prime luci dell'alba, d'accordo? Fece l'occhiolino alla kunoichi che era con lui. Sebbene fosse stato all'inizio titubante, quella storia ora lo stava prendendo. Sotterranei e creature misteriose, l'avventura chiamava.
     
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    IX ~ Ispezioni clandestine II: Scoperte preoccupanti


    I

    l mistero continuava ad infittirsi. A quanto pare l’istinto della Fuyutsuki non l’aveva abbandonata, visto che sotto l’Accampamento del Varano squamato si nascondeva “qualcosa” di sinistro e misterioso. Passo dopo passo i due Ninja della Foglia si addentravano all’interno dei cunicoli sotterranei dell’Avamposto. Gli occhi della Kunoichi si abituavano gradualmente alle ombre degli intricati e stretti passaggi. La visibilità era piuttosto limitata, ma utilizzare una torcia o qualsiasi Jutsu luminoso poteva attirare qualsiasi cosa si celasse in quel sotterraneo. La ragazza trattenne il fiato ed avanzò in modo silenzioso per poter avvicinarsi indisturbata all’origine di quel sinistro rumore. Raggiunsero una sala circolare abbastanza spaziosa ed illuminata. Ad un primo occhio la Kunoichi non riuscì a quantificare il diametro della Sala, visto le numerose ombre che si stagnavano intorno alla esigua fonte d’illuminazione. Preferì percorrere il muro sulla destra per avere le spalle parzialmente coperte. In queste condizioni di scarsa visibilità era meglio essere prudenti.
    - Va bene. - Annuì seriamente alle parole di Shin-kun. - Ma non allontaniamoci troppo. Questi cunicoli potrebbero essere un labirinto e non escluderei la presenza di trappole mortali. - Dati i sinistri rumori che avevano sentito. Proseguì in silenzio e con estrema cautela verso la sinistra della cupola danneggiata, da cui filtrava la luce lunare.
    Raggiunse l’altro lato della sala dove c’erano tre cunicoli ormai crollati da tempo. Infatti la crescita di edera ed erbacce le permise di costatare con certezza quasi matematica che quel crollo risaliva a tempi non recenti, anzi. Sospirò leggermente prima di guardarsi intorno e provare a raccogliere maggiori informazioni su quel luogo diroccato. Anzi era quasi un miracolo che stesse ancora in piedi. E forse ora capiva come mai il Capitano dell’Avamposto aveva preferito sigillare gli accessi a questo sotterraneo senza effettuare ulteriori accertamenti. Qualcosa si nascondeva in questi ex-laboratori medici. Infatti parte della polvere su un colonnato sulla sua sinistra era stato rimosso recentemente. Qualcosa era uscito. - Guarda lì!- Indicò il colonnato. Anche il ragazzo raggiunse le sue stesse conclusioni. - Già! - Ovviamente toccava a lei riferire tutto al Villaggio, anche se non poteva farlo direttamente a Goro-san altrimenti avrebbe ammesso indirettamente la loro insubordinazione. Sospirò leggermente mentre osservava attentamente quei segni lasciti sulle colonne. Parte della polvere era stata rimossa. Qualcosa aveva strisciato su quelle strutture fino a raggiungere l’esterno. “Qualcosa” era a piede libero nel Bosco circostante all’Accampamento. Questo poteva essere un problema, soprattutto per la sicurezza dei pochi civili distanziati in prossimità dell’Avamposto. - Dobbiamo risolvere questa situazione. È un’emergenza! - Forse avrebbe dovuto inviare un Corvo a Konohagakure no Sato, ma sarebbe arrivato in tempo? Sicuramente aveva buona parte delle ore notturne per giungere a destinazione, visto che la partenza dei due Ninja della Foglia era programmata per l’Alba.
    L’esplorazione del Bosco limitrofo fu altrettanto fruttuosa. O almeno riuscirono a scoprire l’origine di quel sinistro rumore, ma non rendeva più sicuro l’Avamposto. - D’accordo! - Un’unica parola fu proferita dalla Fuyutsuki. Era il momento di passare all’azione. - Invierò un messaggero volante al Villaggio per avvisarli di questa falla nella sicurezza dell’Avamposto.. così entro domani mattina avremo il permesso dall’Amministrazione ad ispezionare il Bosco e scovare qualsiasi cosa sia fuggita da questo inferno. - La decisione era stata presa. Ora non restava che far passare la notte.


     
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