La casa degli orrori

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    Post Primo - La casa degli orrori



    La preparazione era tutto per Shu Akasuna pertanto non deve stupire il fatto che avesse deciso di allestire una provvisoria "casa degli orrori" vicino l'accademia ninja per prepararsi per le prossime feste accademiche. Diciamo che era un investimento. Tuttavia, nonostante la sua discreta abilità come marionettista, non poteva fare tutto da solo e, pertanto, aveva allestito diversi manifesti all'accademia.

    CITAZIONE

    Sei un ninja? Hai bisogno di soldi? Pensi di essere bravo a spaventare la gente?

    Non perdere questa occasione allora! Potresti essere tu il nuovo volto della "Casa degli orrori" di Shu Akasuna, un nome una garanzia!

    Gli interessati sono pregati di presentarsi direttamente alla casa degli orrori per il loro provino.


    La casa degli orrori si trovava abbastanza vicino alla sede accademica, ed i poster colorati che raffiguravano il proprietario, un ragazzo sulla ventina dai capelli rossi, vestito da vampiro avrebbero facilmente identificato la struttura.

    C'era già qualche persona di fronte alla casa, chiusa per il momento, ma era difficile dire se fossero solamente curiosi o gente interessata al lavoro.

    Ad un certo punto sarebbe uscito il proprietario truccato come l'immagine del poster.

    Bvuonaseva. Sono il Conte Dvaaaaaaaaaaaculaaaaaaaaaa! disse, aprendo il mantello quasi per intimidire la folla che avrebbe iniziato ad applaudire. Non era proprio terrificante, ma almeno intratteneva e divertiva.

    A breve inizieremo le selezioni. Prendete il numerino dal distributore ed entrate uno alla volta.

    detto questo sarebbe sparito con una risata malefica, aiutato da un fumogeno.


    CITAZIONE
    OT

    Chi fosse interessato a partecipare mi contatti in privato.

     
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    La casa degli orrori

    I




    Kitori ultimata la missione e salutato in suo compagno era indeciso se tornare subito a Kiri o restare ancora al villaggio accademico a curiosare in giro.
    Durante una passeggiata per decidere il da farsi decise di tornare dentro al palazzo Accademico per visitarlo attentamente e con calma, visto che fin'ora non aveva avuto tempo di farlo. Ad un tratto notò qualcosa in una delle bacheche. Tra un annuncio e l'altro spiccava un messaggio diverso:

    CITAZIONE
    Sei un ninja? Hai bisogno di soldi? Pensi di essere bravo a spaventare la gente?

    Non perdere questa occasione allora! Potresti essere tu il nuovo volto della "Casa degli orrori" di Shu Akasuna, un nome una garanzia!

    Gli interessati sono pregati di presentarsi direttamente alla casa degli orrori per il loro provino.

    Qualche ryo in più non mi dispiacerebbe, Spaventare la gente?! Nel mio vecchio quartiere mi riusciva bene senza nemmeno volere...poi un Kenkichi fa paura di natura...ma ci provo magari mi diverto ...

    Così il Kenkichi decise di presentarsi al provino, egli camminò brevemente e dopo una decina di minuti giunse a destinazione. La casa fu facilmente riconoscibile grazie a dei poster colorati che raffiguravano il proprietario, un ragazzo sulla ventina dai capelli rossi, vestito da vampiro appesi qua e la alle pareti. Davanti l'edificio ancora chiuso c'era già una piccola folla ma non si capiva se fossero solo curiosi o partecipanti ai provini o un mix di entrambi.

    Improvvisamente saltò fuori un tizio vestito come nei poster, doveva essere il proprietario che disse:
    Bvuonaseva. Sono il Conte Dvaaaaaaaaaaaculaaaaaaaaaa!
    aprendo il mantello per, secondo lui, spaventare la gente che invece si mise a battere le mani.
    Il tipo aggiunse:
    A breve inizieremo le selezioni. Prendete il numerino dal distributore ed entrate uno alla volta.
    per poi sparire con una risata malefica, aiutato da un fumogeno.

    Il Kuro si diresse al distributore dove, aspettò qualche persona prima di lui, ritirò un tagliando con un numero e si mise ad attendere il suo turno per entrare.



    Status Kitori Kuro Kenkichi
    Studente - Energia Gialla
    Chakra: 20 bassi;
    Vitalità: 10 leggere;




    Edited by -RexDraco- - 30/8/2016, 17:17
     
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    La Casa degli Orrori

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    Da quando era diventata genin Kairi non era ancora tornata all'accademia, così aveva deciso di farlo proprio quel giorno. Era tornata da qualche tempo dal suo viaggio a Suna ed aveva deciso di prendersi una piccola pausa di un giorno da tutti gli addestramenti: nel villaggio in mezzo al deserto aveva appreso ben più di quello che si sarebbe aspettata, e poteva concedersi una giornata di riposo.
    Così decise di tornare proprio nel luogo in cui tutto era iniziato, un po' per malinconia un po' per curiosità: forse avrebbe rivisto qualche suo vecchio sensei o qualche suo compagno di classe; era anche curiosa di vedere le nuove matricole.

    La sua attenzione fu immediatamente attirata da un poster, raffigurante un ragazzo vestito da vampiro e dai capelli rossi. Non impiegò che pochi istanti per riconoscerlo, si trattava proprio di Shu, così come confermava scritto poco più in basso. Rimase imbambolata ad osservare l'immagine, ridacchiando divertita Guarda un po' cosa si è messo a fare, questa non me la sarei aspettata da lui pensò fra sé e sé: non pensava fosse il tipo di persona da aprire una simile attività, ne tanto meno una a cui piacesse travestirsi da vampiro, ma evidentemente sbagliava.
    Si mise dunque a cercare la casa degli orrori, trovandola dopo pochi minuti. Mentre ancora guardava la struttura vide Shu uscire, vestito come nel poster, facendo la sua presentazione teatrale. A quel punto Kairi non riuscì a trattenere una risata allegra Questa poi. Voglio proprio vedere cos'ha in mente disse a se stessa, avvicinandosi poi al distributore e prendendo un bigliettino.
    Il lavoro non le interessava particolarmente, probabilmente non avrebbe avuto il tempo necessario per farlo, ma era curiosa di sapere cosa il chunin di Suna stesse architettando, e come si svolgessero le selezioni.
     
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    -Allora mamma, ti piace Konoha?-

    Le due donne della famiglia Hoshiyama stavano prendendo il thé nel giardino della villa. Erano passate settimane dall’arrivo di sua mamma nella città del Paese del Fuoco. La donna non solo era venuta a far visita sua figlia ma anche per avere un pò di compagnia. Sia lo zio Bumi che suo padre erano impegnati con la solita riunione di famiglia. Di solito duravano pochi giorni. Ma quella era durata più del necessario. Come mai? C’erano così tanti problemi all’interno di una delle famiglie più nobili del continente? Problemi economici? Oppure la discussione si era spostata sulla giovane Hoshiyama? Molto probabilmente fu anche quello l’argomento di discussione. Ma di chi era la colpa? Di suo padre che l’aveva lasciata andare? Di suo zio che l’aveva ospitata a Konoha? Oppure della stessa Asami con la sua scelta avventata? Questo non poteva mai saperlo. Purtroppo ciò che avveniva durante le riunioni era top secret. Forse solo sua madre lo sapeva ma non diceva mai nulla alla figlia.


    -Si, è una bellissima città.-


    Così durante la sua permanenza a Konoha, Asami decise di far visitare alla madre l’intera città. Più che visitare, la maggior parte delle volte passavano intere giornate spendere tra le vie di Konoha. Tra abiti e cianfrusaglie varie le due donne, seguite da un piccolo gruppetto di cameriere, erano quasi al centro dell’attenzione. Avevano gli occhi di tutti non appena uscivano da un negozio. Forse gli abitanti di Konoha non avevano mai visto spendere così tanto per cose tanto inutili.

    -Ho comprato molte cose…-

    Forse la maggior parte degli oggetti comprati era per la servitù o solo per il gusto di spendere. Ogni spesa era stratosferica...Ma inspiegabilmente il portafoglio straripava, ancora, di banconote. Già poichè nella famiglia Hoshiyama raramente si utilizzavano monete di poco valore.

    -Vedo…-

    Una voce maschile tuonò in quegli attimi di silenzio. Le due figure femminili, in contemporanea, spostarono il loro sguardo verso di lui. Alto com’era riuscì a oscurarle con la sua ombra.


    -Voi donne spendete troppo…-


    La donna fece un piccolo sorriso poi rivolgersi, in modo ironico, all’uomo che, nel frattempo, portò la mano destra dietro la nuca.

    -Non dire sciocchezze Bumi… Forse per questo motivo non sei ancora sposato…-

    La presenza di zio Bumi significava la fine della lunga riunione di famiglia. Era tornato in quello stesso giorno, la mattina presto. Questo significava anche la partenza immediata della madre, che nel frattempo aveva dato l’ordine alla servitù di preparare tutto l’occorrente per il giorno seguente. Il resto della giornata passò velocemente e solo dopo cena la servitù riuscì a sistemare in tempo la carrozza per il viaggio.

    [...]

    Quella mattina tutti, a differenza di Bumi, erano svegli. Era poco prima dell’alba e l’intera servitù aspettò la signora Hoshiyama, con indosso un vestito color lillà e alcune finiture in pizzo, la fine della sua colazione. Anche Asami decise di partire con loro ma solo per metà del percorso. Come al solito la ragazza indossava i suoi pantaloncini blu aderenti, una gonna aperta color marrine chiaro, stivali ninja neri, maglia rossa aderente che arrivava poco sotto al seno, mettendolo in evidenza e con la manica sinistra che copriva tutta la lunghezza del braccio mentre la manica destra era molto corta. Alle mani indossava de guanti mentre all’altezza della coscia destra aveva il marsupio con all’interno le varie armi e accessori. Decise di non portare con sè il coprifronte della foglia.
    La madre diede un ultimo sorso alla tazza poi si alzò dalla sedia guardando sia sua figlia che la servitù.

    -Bene! Possiamo andare.-

    Così l’intero gruppo si avviò verso l’uscita della città, oltrepassando le mura. Sul volto della donna si formò un espressione indecifrabile. Era un misto tra felicità e tristezza. Era felice perchè dopo tanto tempo poteva vedere di nuovo suo marito. Ma la tristezza era dovuto, di nuovo, dall’allontanamento dalla figlia. Era stata bene quei giorni a Konoha. Nono solo perchè dopo tempo aveva visitato (finalmente) quella città ma perchè ogni giorno al suo fianco aveva la presenza della figlia. Solo il pensiero di non rivederla più per chissà quanto tempo gli venivano le lacrime agli occhi. Ma non pianse. Sapeva che la figlia per il momento stava crescendo decentemente. Fin’ora non aveva ancora rischiato la vita.

    [...]

    -Ciao mamma!-

    -Ciao Asami… Mi raccomando: fa attenzione!-


    Era il momento di separarsi. Un lungo abbraccio durato secondi o addirittura minuti. La carrozza ferma davanti ad un bivio, pronta a prendere il percorso di sinistra, che portava all’ enorme villa Hoshiyama. La diciottenne poteva anche andarci ma la presenza del padre glielo impediva. Inoltre era appena finita la riunione di famiglia e non voleva farlo innervosire ancor di più. Così la ragazza dai capelli rossi osservò la carrozza andare via, fino alla sua scomparsa. Ora cosa doveva fare? Tornare al villaggio oppure fare un giro al di fuori delle mura di Konoha?

    §Mmm...§

    Le strade erano tutte uguali a Konoha e ormai le conosceva tutte. O credeva di conoscerle. Ma in fondo era stanca di andare in giro per la città. Voleva vedere posti nuovi. Così, invece di ripercorrere la strada precedente, decise di prendere l’altro bivio, che la separava dalla sua abitazione nativa. Così iniziò una nuova giornata alla scoperta di nuovi territori del Pese del Fuoco.

    [...]

    Stava camminando da troppo tempo. Aveva percorso buona parte del percorso su una strada battuta. Ai lati c’erano alcuni cespugli e alberi. Dopodichè si ritrovò all’interno di un bosco. Non sapeva dove stava andando. Forse si era persa. Una volta che riuscì a uscire da quella fitta vegetazione si ritrovò in una zona completamente differente. In lontananza si poteva vedere una struttura.

    §Ma quella...§

    Non sapeva come aveva fatto ma improvvisamente aveva davanti a sè l’Accademia. Quanti chilometri aveva fatto? Ma quella domanda ormai era inutile. Purtroppo la strada di casa l’aveva persa. Così si avvicinò pian piano all’accademia. Magari incontrava qualcuno di Konoha, così poteva ritornare al villaggio tranquillamente e senza perdersi di nuovo.

    §… Dovrò comprare una bussola...§

    Questo fu l’unico pensiero della kunoichi che si diresse verso la sede principale. Ma improvvisamente fu attratta da alcune persone davanti ad una casa chiusa. Incuriosita dalla folla si avvicinò guardando in direzione dell’edificio. Improvvisamente un giovane ragazzo dai capelli rossi vestito da vampiro, cercando di attirare più curiosi possibili.

    -Wow… ha anche lui i capelli rossi…-


    Disse sussurrando. Più che per l’abbigliamento era stata attirata dal colore dei suoi capelli.

    -A breve inizieremo le selezioni. Prendete il numerino dal distributore ed entrate uno alla volta.-


    §Selezioni?§


    Sparì dietro ad una nuvola di fumo, facendo una risata malvagia. Diverse persone s’indirizzarono verso l’entrata della casa. La genin inizialmente esitò ma dopo pochi secondi decise di prendere il numero. A cosa serviva quel numero? E chi era quel ragazzo?
     
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    Post Secondo - La casa degli orrori



    I ragazzi avrebbero notato che non sarebbero stati tra i primi a prendere il biglietto, e le selezioni sembravano essere abbastanza dure.

    Uno dei primi ad entrare infatti riferì che era stato rifiutato e che l'impresario cercava ninja, o comunque gente che sapesse utilizzare il chakra. A cosa servisse il chakra per gestire una casa degli orrori nessuno lo sapeva tuttavia un paio di persone non mollarono, e pare che qualcuno fosse stato persino preso.

    Tra i nostri il primo ad entrare fu lo studente di Kiri che venne accolto dal "vampiro" in persona.

    [RexDraco]

    Shu Akasuna, molto piacere. Sappi che non ho intenzione di perdere tempo per cui dimmi subito se sei in grado di sfruttare il chakra, se sei un ninja, generalità eccetera. Se non sei in grado di sfruttare il chakra ti conviene darmi un ottimo motivo per essere qui.

    Se il Kenkichi avesse rivelato il proprio grado e le proprie capacità all'Akasuna

    Uno studente di kiri... un po' basso, speravo di trovare almeno qualche genin, ma forse potrai andare. Come te la cavi a spaventare la gente? Fammi un po' vedere.

    Stava al giovane spadaccino impressionare il chunin di Suna, ora.


    [Kairi Uchiha]

    L'Akasuna fu sorpreso dalla presenza della kunoichi di konoha e la salutò caldamente. Per i suoi standard.

    Ciao Kairi, che sorpresa vederti qui. Sappi che non ti riserverò un trattamento di favore per cui dovrai dimostrare di essere utile alla mia impresa. Vuoi provare a spaventarmi oppure preferisci entrare nel reparto carpenteria? Uhm... anche se... forse potrei anche usarti come ragazza immagine per attirare un paio di gonzi. disse, riflettendo tra se e se. Era molto impegnato per cui se Kairi voleva solamente parlargli era difficile pensare che il marionettista avrebbe potuto trovare molto tempo per una conversazione.


    [Zakira]

    Asami sarebbe stata verso il fondo della lunga coda che oramai si stava assottigliando e si capiva che il ragazzo dai capelli rossi era anche abbastanza stufo di quella pantomima. Quando Asami sarebbe entrata dalla porta tuttavia si sarebbe come risvegliato dal torpore.

    Shu Akasuna, molto piacere. Dimmi se sei in grado di utilizzare il chakra, se sei una kunoichi e da quale villaggio viene, il tuo grado, capacità e simili. aveva un modo brusco, ma si capiva che era dovuto principalmente alla stanchezza che alla maleducazione

    Se Asami avesse rivelato quelle informazioni

    Bene bene... una genin di Konoha eh? Allora vuoi provare a spaventarmi oppure preferisci essere impiegata in un modo diverso? Mi può servire qualcuno per la gestione dei meccanismi. E anche una ragazza immagine in più non farebbe male alla casa... si, sei abbastanza carina. E poi con i nostri capelli simili potremmo costruirti un personaggio ad hoc.

    In effetti, anche se la somiglianza tra i due si limitava al colore dei capelli, non si vedevano molti "rossi" nei territori accademici il che avrebbe potuto portare ad interessanti sviluppi secondo il ninja di Suna.


    CITAZIONE
    OT

    A voi decidere come rispondere alle varie richieste del Buon Shu. Dovrebbe aggiungersi anche Waket, per lei farò un interpost a parte quando posterà.

    Probabilmente per un paio di giri, o forse anche oltre, farò vari interpost per rispondere separatamente a ciascuno di voi per cui sentitevi liberi di prendervi liberamente i vostri tempi ^_^

    Nota: se qualcun'altro vuole ancora aggiungersi è libero di farlo, basta scrivermi in privato per mettersi d'accordo :D

     
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    La casa degli orrori

    II


    Il danshi di Kiri notò di non essere tra i primi ad aver preso il numerino e che i provini parevano essere molto selettive
    Di fatti qualcuno dei primi andava dicendo che era stato rifiutato e che l'impresario cercava ninja...
    Ninja per uno spettacolo strano?!
    Alcune persone allora si ritirarono, altre no e qualcuno venne anche preso. Ben presto arrivò anche il turno del danshi di Kiri che venne poi accolto da vampiro pel di carota:
    Shu Akasuna, molto piacere. Sappi che non ho intenzione di perdere tempo per cui dimmi subito se sei in grado di sfruttare il chakra, se sei un ninja, generalità eccetera. Se non sei in grado di sfruttare il chakra ti conviene darmi un ottimo motivo per essere qui!
    Kitori rispose con il suo solito solito sorriso glaciale in volto
    Piacere sono Kitori Kuro Kenkichi, sono uno studente ninja di Kiri non ho ancora un buon sfruttamento del chakra ma...
    Il tizio rispose:
    Uno studente di kiri... un po' basso, speravo di trovare almeno qualche genin, ma forse potrai andare. Come te la cavi a spaventare la gente? Fammi un po' vedere.
    Kitori replicò:
    Al mio quartiere non ero male a spaventare...
    Poi il sguardo cambiò totalmente divenendo quasi mostruoso e di colpo i suoi occhi si iniettarono di sangue e su suo volto apparve un ghigno sinistro.
    Aveva lasciato affiorare parte del Kenkichi in lui che teneva nascosto ma non contento di ciò compose con le mani il sigillo Capra effettuando una tecnica di trasformazione.
    Henge no JutsuTecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio:Generico
    Posizioni Magiche: Capra ( 1 )
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo:Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Basso)
    [Da studente in su]

    Assunse l'aspetto di un kitsune57c71fb756473 di quasi 3 metri, dal fluente pelo nero come la notte, nove code nere, enormi artigli e zanne insanguinate come la grande katana che impugnava e uno sguardo realmente assetato di sangue.
    Infine emise una sorta di mix tra ululato lupesco e un umano urlo di dolore sembrava che non stesse recitando e così aveva infatti espresso i suoi sentimenti interiori.


    Status Kitori Kuro Kenkichi
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    Edited by -RexDraco- - 31/8/2016, 22:09
     
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    La casa degli orrori

    I - Lavoretto improvvisato



    Questo cibo spazzatura non ti fa bene. Perchè pensi che ti venga il fiatone durante la corsa?

    Perchè tu sei allenata e io non ancora, forse?

    Due giovani ragazzi uscirono da un fast food, il maschio, albino, sorseggiava una bibita ghiacciata, mentre l’altra, un’adorabile ragazza dal viso di porcellana, ci teneva a fargli notare come quella roba non fosse salutare.

    Una buona alimentazione fa a coppia con un buon allenamento. Con quella roba rendi tutto il mio lavoro inutile. Ti preparerò uno schema con cosa dovrai mangiare ogni settimana.

    Armata di una bottiglietta d’acqua, la ragazza replicò a Youkai con serietà, del tutto intenzionata all’educarlo al mangiar sano, mentre lui roteava gli occhi, sapendo di non potersi ribellare alle sue scelte.

    Come vuoi! Sei tu la tutrice.

    I due si salutarono, per quel giorno gli addestramenti erano finiti. Beh, gli studi, quella mattina Myo si era data da fare nel procurargli vari libri basici sul chakra e sulla storia di Konoha, partendo da un livello piuttosto basso. Avendo perso la memoria doveva recuperare tutto ciò che di norma imparavano ragazzini dai 13 anni in su. Per sua fortuna gli allenamenti con Sanjuro gli avevano permesso di imparare ad utilizzare il chakra in maniera sufficiente da cavarsela da solo, ma per quanto riguardava la parte culturale a malapena conosceva i nomi dei vari clan che abitavano a Konoha. Spesso si domandava se facesse parte di uno di questi.
    Durante il suo ritorno a casa, venne distratto da un manifesto. Le scritte “soldi” e “spaventare” furono sufficienti per convincerlo a cogliere l’occasione al volo.

    Eheh! Spaventare è la mia cosa preferita! Sfrutterò tutti i trucchetti che ho usato per tenere quella gentaglia lontana dal MIO maniero!!

    Si mise in fila, bevendo rumorosamente la sua bibita, sperando che ciò gli avrebbe permesso di entrare saltando qualche posto avanti. Una volta dentro, se ci fosse stata, si sarebbe posizionato sulla sedia, poggiando le gambe sul tavolo e la bibita a terra.

    Hai davanti il tuo uomo. Non troverai nessuno migliore di me in questo campo! Modestamente.

    Si indicò con la mano sul petto, sorridendo sornione al rosso, sicuro delle sue abilità e pronto a rispondere a qualsiasi domanda per convincerlo a farsi dare quel lavoretto.
     
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    Job Interview II

    Post Terzo - La casa degli orrori



    [RexDraco]

    Il marionettista non sembrò per nulla spaventato dalla scena effettuata dal Kiriano.

    Ho capito che non hai tecniche particolari... ma se devi stare in un angolo a ruggire ottengo lo stesso risultato con un pupazzo... Mostrami che hai una marcia in più rispetto al resto... oppure puoi sempre andare al reparto di supporto. Non c'è nulla di male e mi serve gente anche li.

    In effetti la richiesta di "ninja" era appunto per sfruttare ninjutsu particolari al fine di spaventare la gente. Una semplice trasformazione non gli serviva a molto se le sue marionette potevano fare molto meglio. Indubbiamente, secondo lui, lo studente di Kiri sarebbe stato molto più utile a gestire le componenti meccaniche della casa.

    [Waket]

    Hai davanti il tuo uomo. Non troverai nessuno migliore di me in questo campo! Modestamente.

    Impressionami e dimenticherò come ti sei comportato finora. Detesto le persone maleducate.

    Non scherzava per niente. Si aspettava competenza e professionalità, i ragazzetti idioti ed egocentrici potevano pure andarsene per quel che gli importava. Questo non significava che avrebbe rinunciato ad una potenziale risorsa, se si fosse dimostrata all'altezza.


    CITAZIONE
    OT

    Piccolo post di intermezzo

    Rex: non abbastanza bene per il pg, sorry, ma una semplice trasformazione ed un ruggito non gli bastano per il "reparto spaventi" :P

    Hai una seconda possibilità ma, sia chiaro, il "fallimento" è dovuto alle poche conoscenze del personaggio :D

    Waket: Purtroppo Youkai ha fatto una brutta prima impressione... vediamo cosa sai fare ;)

     
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    La casa degli orrori

    III


    Il danshi di Kiri si sentì spegnersi da un lato da quell'urlo carico di sentimenti; da un altro lato dal quasi fredda reazione del rosso e dalle sue parole:
    Ho capito che non hai tecniche particolari... ma se devi stare in un angolo a ruggire ottengo lo stesso risultato con un pupazzo... Mostrami che hai una marcia in più rispetto al resto... oppure puoi sempre andare al reparto di supporto. Non c'è nulla di male e mi serve gente anche li.
    In effetti oltre quella tecnica il Kenkichi non aveva altra tecnica utile allo scopo e smembrare e o affettare qualche passante, specialità del suo clan, non sembrava una buona idea.
    Ma d'improvviso Kitori si chiese il perché del suo proposito di spaventare infatti odiava che tutti lo evitassero per paura, meglio abbandonare il provino si chiese...ma davanti a lui sembrava quello un personaggio senza paura o almeno nessuna di lui, un tipo che osservato meglio gli parve piuttosto forte e interessante da tenere d'occhio si poteva sempre imparare qualcosa.
    Allora sciolse la trasformazione, con un sorriso raramente sincero e grattandosi la nuca con la mano destra disse:
    Se ti va bene rinuncio a spaventare, accetto il lavoro di supporto grazie


    Status Kitori Kuro Kenkichi
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    Edited by -RexDraco- - 5/9/2016, 17:43
     
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    Colloquio

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    Shu l'accolse abbastanza amichevolmente, perlomeno per quelli che erano i suoi standard e che la ragazza ormai pensava di aver conosciuto durante il loro incontro a Suna. Fu decisamente uno strano effetto parlare al chunin vestito da vampiro, e la ragazza fece del suo meglio per non apparire divertita a quella vista, non volendo sembrare maleducata. Ascoltò le sue parole, scuotendo infine la testa con decisione quando parlò di "ragazza immagine"
    Il compito della ragazza immagine non fa proprio per me, non sono la persona più adatta ad un simile incarico e credo dovrai trovare qualcun'altro per questo. In realtà ammetto di aver preso il biglietto più per curiosità che altro, ma non voglio nemmeno farti perdere tempo. Posso darti una mano volentieri per quanto riguarda i lavori di carpenteria, se non si tratta di qualcosa che porterà via troppo tempo, devo ancora sdebitarmi per ciò che è successo a Suna continuò Di spaventoso penso di possedere solo lo sharingan, e potrebbe essere tale solo agli occhi di un civile o forse di un bambino, di certo uno shinobi non si farebbe impressionare ammise alzando le spalle.
    Le abilità oculari erano più di una nel loro mondo, e difficilmente qualcuno si sarebbe lasciato spaventare da esse. Inoltre spaventare non era esattamente il suo forte: se fosse stata più abile con le genjutsu avrebbe potuto probabilmente potuto creare facilmente qualche illusione, ma al momento le uniche alternative che le venivano in mente allo sharingan erano le sue katon, ma non voleva di certo rischiare di bruciare il palco per fare un'esibizione.
     
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    “La casa degli orrori”. Asami doveva attendere una lunga fila per entrarci anche se si trovava lì per caso. In realtà aveva solo perso la strada di casa, ritrovandosi improvvisamente all’Accademia. Era da un pò che non ritornava in quel posto. Infatti una volta diventata genin abbandonò le nozioni sul mondo ninja e iniziò quelle di medicina. Il suo obbiettivo era quello di diventare un ninja medico. L’unico modo per raggiungerlo era impegnarsi comprendere le varie nozioni di medicina. Frequentando l’Accademia riuscì a studiare con tutta tranquillità quello che bisognava sapere sul chakra. Però una volta genin doveva svolgere lei il lavoro più impegnativo, visto che in famiglia nessuno sapeva niente di medicina. Anche se ultimamente non stava studiando con costanza. Un pò per pigrizia. Un pò perchè era impegnata in alcune missioni, proprio per conto dell’accademia. In più le ultime settimane passate, con l’arrivo di sua madre, furono per Asami un momento di relax da passare in compagnia abbandonando completamente lo studio. Quel giorno aveva deciso d’impulso di prolungare il suo giorno di riposo. Così dopo aver accompagnato la madre a metà strada decise di esplorare la zona. Ma il destino l’aveva portata dove tutto era iniziato. Ma perchè proprio all’Accademia? Gli aspettava qualcosa? Questo non poteva ancora saperlo. Ma una volta entrata nell’area dell’Accademia fu attirata da una marea di gente davanti ad una dimora. Con tanta curiosità, la ragazza si avvicinò all’edificio. Ma per scoprire cosa voleva il proprietario, ella doveva prendere un bigliettino ed aspettare il suo turno. Che cosa le aspettava? Doveva attendere per molto il suo turno?
    Per la ragazza la fila era abbastanza lunga. Infatti si trovava in fondo alla fila, aspettando a braccia conserte. Era quasi stufa di aspettare il suo turno anche perchè era curiosa di sapere chi o cosa c’era dietro a quella porta.

    [...]

    Passarono alcuni minuti e fu quasi il suo turno. Nel corso del tempo osservava gli altri curiosi che si trovavano davanti a se. Ad uno a uno entravano all’interno della casa. Alcuni tornavano indietro dichiarando che il proprietario aveva bisogno di ninja. Ma per quale motivo? A cosa serviva il chakra? Per sua fortuna tra un pò poteva scoprirlo. Anche se in realtà aveva preso il biglietto solo per curiosità. Ma fortunatamente l’attesa era finita.

    §Fortunatamente ora tocca a me… Anche se non ho ancora capito perchè sono tutti qui.§

    Anche in quest’occasione ebbe un attimo di esitazione. Si fermò davanti alla porta e iniziò ad osservarla con curiosità. Dopodichè la aprì lentamente. Una volta entrata la chiuse per poi guardarsi intorno. Nella stanza c’era ad aspettarla il ragazzo vestito da vampiro. Era poco più alto di lei e, come aveva notato in precedenza, aveva i capelli rossi.

    -Shu Akasuna, molto piacere. Dimmi se sei in grado di utilizzare il chakra, se sei una kunoichi e da quale villaggio viene, il tuo grado, capacità e simili.-

    Utilizzò un tono brusco con la ragazza. Per quale motivo? Stava già recitando la parte del vampiro? Tempo fa Asami aveva letto un libro su questa creatura. Era descritta come un umano dalla pelle fredda e senza emozioni. Spesso e volentieri utilizzava dei toni bruschi e di conseguenza veniva mal visto dai normali esseri umani, che ignoravano la sua vera natura. Forse voleva imitarlo? Sta di fatto che la ragazza non fu molto contenta della sua presentazione. In più poteva chiedere le informazioni anche con gentilezza. Non voleva di certo un atteggiamento cordiale ma poteva ottenere le varie informazioni su di se utilizzando un tono più amichevole.

    -Che allegria… Come vedo stai già recitando la parte...-

    Utilizzò lo stesso tono usato dal rosso, alzando il sopracciglio sinistro e avendo le braccia conserte. Riusciva a guardarlo benissimo negli occhi data la pochissima differenza di altezza, trovandoli del tutto inespressivi. Nonostante il tono utilizzato Asami decise di rivelare alcune notizie che la riguardavano.

    -Comunque io sono Asami Hoshiyama, genin di Konoha.-

    Doveva dirgli anche delle sue capacità mediche? Forse non gli interessava saperlo. Ma non aveva abilità particolari. Anche se era diventata genin da mesi non era migliorata. Anzi non aveva fatto nessun progresso. Non amava allenarsi dalla mattina alla sera. Non era nel suo stile. Lei stessa voleva maturare col tempo sia dal punto di vista fisico che mentale. Sapeva benissimo che doveva migliorare ma ogni cosa aveva il suo tempo. Quindi si limitò a rilevare il suo grado e la sua provenienza.

    -Bene bene... una genin di Konoha eh? Allora vuoi provare a spaventarmi oppure preferisci essere impiegata in un modo diverso? Mi può servire qualcuno per la gestione dei meccanismi. E anche una ragazza immagine in più non farebbe male alla casa... si, sei abbastanza carina. E poi con i nostri capelli simili potremmo costruirti un personaggio ad hoc.-

    Fino a qual momento non riusciva a capire a cosa serviva quella casa e perchè il ragazzo voleva sapere le sue capacità. Ma come suggeriva il nome, cioè “La casa degli orrori”, il proprietario, forse, aveva in mente di creare uno spettacolo teatrale. Inizialmente l’idea di spaventare la gente non era tanto male. Ma non sapeva come fare poichè non aveva mai avuto l’opportunità. Anche se durante la sua infanzia riusciva a far spaventare le cameriere, sparendo per un paio d’ore sotto i loro occhi. Ma non poteva fare lo stesso in quell’occasione. Non sapeva come attivare i meccanismi ma con una semplice spiegazione la ragazza poteva essere utile in quel campo se aveva bisogno di personale. Ma a quanto pare il rosso aveva per la genin di Konoha anche un altro ruolo. Infatti aveva in mente per lei un personaggio a pennello per la casa grazie al colore dei suoi capelli.

    -Personaggio ad hoc?-

    Assunse un’aria pensierosa, portando la mano destra sotto al suo mento e portando il suo sguardo verso il vuoto. Cosa aveva pensato per lei? Un’altro personaggio spaventoso? Oppure voleva travestirla da vampiro? L’idea non era male anche perchè il ragazzo ed Asami avevano lo stesso colore di capelli. Se lui faceva il “ragazzo vampiro” lei poteva fare tranquillamente la “ragazza vampiro”.

    -Bhè… potrei fare la ragazza vampiro…-

    Usò un tono divertito ma allo stesso tempo fu anche seria. Ma se doveva spaventare qualcuno anche nelle vesti di vampiro cosa doveva fare? Come poteva spaventare i mal capitati? L’utilizzo del chakra serviva anche per spaventare i curiosi oppure veniva impegnato per altri lavori?

    §...§

    -...oppure se proprio devo prendere alla sprovvista i mal capitati…-

    L’aspirante medico poteva benissimo utilizzare alcune tecniche che aveva appreso in questi mesi. Magari una di questa poteva far comodo al proprietario per qualche trucchetto. Ma poteva anche sbagliarsi visto che il ragazzo era entrato ormai nella parte del vampiro. Ma oramai aveva detto quella frase senza pensarci, quasi d’impulso. Che tecnica doveva usare per sbalordire il ragazzo? La tecnica della Palla di Fuoco Suprema? Forse era troppo pericolosa per utilizzarla all’interno della casa. C’era il rischio di provocare un incendio. Saette Inarrestabili? Forse ma la ragazza cercava una tecnica senza l’utilizzo di nessun sigillo. Fortunatamente oltre alle varie Taijutsu conosceva anche un Ninjutsu senza l’utilizzo dei sigillo. Una tecnica efficace non solo in battaglia ma, sperava, anche in quell’occasione per sorprendere il rosso. Fece un piccolo sorriso sulle labbra soddisfatta della sua idea. Iniziò ad accumulare una discreta quantità di chakra nel tantien. Dopodichè mandò l’intera quantità di chakra all’interno del suo sistema circolatorio per poi accumularlo nel suo piede destro. Fece due passi indietro per poi colpire violentemente il terreno con il piede accumulato di chakra. [Abilità: Tecnica Economica] [Slot Tecnica I]
    Si sarebbero formate delle crepe e poi successivamente una zolla di terra, dal diametro di mezzo metro, avrebbe percorso una traiettoria lineare verso l’alto alla sinistra del rosso, per poi ricadere di nuovo sul suolo.

    -... fa scena, no?-

    Con quella mossa avrebbe attirato l’attenzione del ragazzo?


    CITAZIONE
    Dati Asami
    Chakra:18,5/20 Bassi (-1,5 Eruzione Rocciosa)
    Ferite:///
    Vitalità: 10/10 Leggere

    Equipaggiamento:
    Kunai: 7
    Guanti in Cuoio
    Spiedi: 10
    Shuriken: 10
    Respiratore: 1
    Specchietto in Metallo: 1

    Slot Difesa I:///
    Slot Difesa II:///
    Slot Difesa III:///

    Slot Azione I:///
    Slot Azione II:///
    Slot Azione III:///

    Slot Tecnica I: Eruzione Rocciosa
    Slot Tecnica II:///

    Tecnica Utilizzata:

    Eruzione Rocciosa
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (5)
    L'utilizzatore, colpendo il terreno, può far emettere diverse rocce dal diametro di mezzo metro entro 15 metri, che saliranno verso l'alto con traiettoria lineare; sarà accompagnato da un tremore e crepe nel terreno. La potenza di ogni roccia è pari a 15. Può far sbalzare in aria l'obiettivo fino a 3 metri.
    Ogni roccia oltre la prima richiede uno slot azione/tecnica; la Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso ogni roccia )
    [Rocce massime: 1 per Grado]
    [Da studente in su]

    Abilità Utilizzata:
    Tecnica Economica
     
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    Job Interview III

    Post Quarto - La casa degli orrori



    [RexDraco]

    Se ti va bene rinuncio a spaventare, accetto il lavoro di supporto grazie

    Certo, nessun problema. Per ora puoi andare sul retro con gli altri, ti chiamerò io quando avròfinito con le selezioni.

    [...]

    [Kairi]

    Uhm... si in effetti lo sharigan spaventa ma non nel modo giusto. Non voglio che la genti scappi pensando di vedere chissà quali illusioni o, peggio, che un Uchiha possa ipnotizzarlo in qualche modo strano. Beh, non ho certo intenzione di costringerti a fare qualcosa che non ti va, anche se con il tuo aspetto è un po' uno spreco non metterti in mostra.

    Capii subito che quella frase poteva essere fraintesa, e mi affrettai a riparare

    Dovresti saperlo che nulla attira gli uomini in un posto più di una bella ragazza. Comunque, reparto carpenteria sia. Come ho detto, rispetto la tua decisione. Anzi, per certi aspetti, la apprezzo.

    Pur sapendo i vantaggi che mi avrebbe portato mettere in mostra un paio di belle ragazze ero in parte restio a farlo e, di sicuro, non avrei mai costretto qualcuna a spogliarsi o a mostrarsi mezza nuda contro la propria volontà. Detestavo quel tipo di persone, fossero uomini o donne, ma avrei approfittato delle loro pulsioni per i miei affari.

    Va pure sul retro, troverai già qualcuno ad aspettare. Prima voglio finire i colloqui.

    [...]


    [Zakira]

    -Che allegria… Come vedo stai già recitando la parte...-

    Le sorrisi, affabilmente. Scusa, ma qualche ora di colloquio renderebbe scorbutico chiunque. Specialmente me che non sono poi così affabile già normalmente.

    Apprezzavo l'ironia, e quella ragazza iniziava già a piacermi. Aveva spirito.

    Comunque io sono Asami Hoshiyama, genin di Konoha

    Asami sembrò apprezzare l'idea del "personaggio ad hoc": -Bhè… potrei fare la ragazza vampiro…

    Esattamente quello che avevo in mente io! replicai, con un sorriso. Forse ero riuscito a trovare una "ragazza immagine". Certo, non doveva fare la zoccola, e già solo il fatto di essere una "ragazza vampiro" l'avrebbe resa incredibilmente sexy agli occhi dei buzzurri. Avevo già testato questa cosa, il look del vampiro faceva faville con le ragazzine (fortunatamente per loro volevo solo testarne l'efficacia e non divertirmici come un Kurogane di mia conoscenza).

    Osservai con interesse l'esecuzione della tecnica di Asami ma i miei istinti di ninja presero il sopravvento e, non appena il pavimento di legno iniziò a rompersi, saltai verso l'alto appendendomi al soffitto con il chakra adesivo. Mi sarei appeso per i piedi ed avrei sfruttato il chakra adesivo anche per mantenere il mantello attaccato al mio corpo.

    Tecnica interessante... ma dovrei rifare il pavimento ogni volta, non credi?

    In effetti il pavimento di legno si era completamente spaccato nel punto in cui la roccia era emersa.

    In ogni caso quello me lo dovrai pagare tu. Una fortuna che ti abbia appena assunto come "ragazza vampiro". Come puoi vedere ti sto già facendo vedere la prima lezione. Restare attaccata al soffitto e poi...

    Sfruttando il chakra repulsivo le sarei giunto davanti ad una velocità incredibile.

    Arrivare di fronte alla vittima in un istante. Ed ora... ti renderò un vero vampiro.

    Avrei stretto Asami a me e, forte della mia superiore velocità e forza avrei avvicinato la mia bocca al suo volto, aprendola e rivelando due canini affilati. Mi sarei avvicinato, quasi come per baciarla ma, all'ultimo momento, avrei spostato la testa mordendole il candido collo.

    Contrariamente alle aspettative tuttavia Asami non avrebbe sentito dolore ma solo un leggero solletico. L'avrei liberata dall'abbraccio, ridendo. la dentiera di plastica le era rimasta attaccata al collo ma non l'aveva ferita in alcun modo.

    Ahahahah, visto? Ti ho morso ora sei proprio una vampira come me!

    Quella situazione particolare, di calma e tranquillità, aveva risvegliato il mio spirito più giocoso che, se negli scontri mi portava ad essere teatrale e ad uccidere i nemici in modi elaborati e fantasiosi, in quel caso mi aveva spinto a fare quel piccolo scherzetto ad Asami. [Nota: l'autoconclusività è presente solo per via della differenza di energia e l'innocenza dello scherzo]

    Su vieni, vediamo se c'è qualche costume che ti piace. Non ti serve imbacuccarti con un mantello come ho fatto io, dovrei avere qualcosa di più femminile.

    L'avrei quindi condotta in una stanza nel retro della casa, dove si trovavano tutte le parti chiuse al pubblico, nella sala dei costumi. Erano presenti costumi ed abiti di diverse fogge e misure tutti a richiamare un qualche tipo di mostro. Asami avrebbe notato come non ci fosse nessuno al lavoro e, se avesse sollevato quella obiezione al sunese lui avrebbe semplicemente risposto che avendo appena iniziato a cercare persone non c'era ancora effettivamente nessuno assegnato al reparto costumi.

    Prendi pure qualche costume o abito ed inizia a provare. Li c'è il camerino, io ti aspetterò qui fuori più per darti consigli sul costume che altro. Non posso mica avere la mia ragazza vampiro vestita male no? Dopotutto dovremo anche farti delle foto ed appenderle all'esterno!

    Una volta terminata quella faccenda l'avrebbe quindi condotta nella stanza del trucco, anche questa vuota.

    Data la mia... chiamiamola specializzazione sono un eccellente truccatore. Posso farlo io o puoi farlo tu da sola. Ricorda: usa colori brillanti ed accesi ma sul nero, rosso... anche viola potrebbe andare per lo smalto, rossetto, ombretto eccetera poi dovremo usare del bianco sulla pelle scoperta. Non sei sufficientemente pallida per sembrare una vampira. Mhh... magari potremmo metterti un rivolo di sangue che esce dalla bocca, che ne dici? Mhh... prima o poi dovrò assumere anche una truccatrice, se gli affari vanno bene. Non potremo certo truccarci da soli per sempre, no?

    Ero visibilmente emozionato non tanto per Asami ma perché quella era la parte del processo creativo che preferivo, anche quando creavo delle coperture per le mie marionette. Quando mia sorella non le vestiva da bambola, o da sposa. Dovevo sbrigarmi a trovare un marito a quella donna.

    Una volta terminata la parte di costumi e trucco sarebbe stata, all'apparenza, perfetta.

    Bene. Ora io vado a far iniziare il reparto carpenteria. Tu sta pure comoda, o fa un po' di pratica ma, per favore, non rompere nulla. Oppure puoi venire con me, se ti va. dissi, facendo spallucce. Onestamente per me era uguale.


    [Rexdraco e Kairi]

    Kitori e Kairi avrebbero notato che, oltre a loro, erano presenti altri tre lavoratori per un totale di cinque persone per il reparto carpenteria. Sarebbero rimasti sul retro una mezz'oretta buona prima che il vampiro si fosse ripresentato (da solo o in compagnia, a seconda della presenza o meno di Asami).

    Buongiorno signori... e signora. Voi siete il reparto carpenteria, ovvero vi occuperete della costruzione, del mantenimento e della riparazione dei vari congegni di scena e dei vari macchinari della nostra casa degli orrori. Ricordatevi che il nostro scopo è si spaventare le persone ma anche, e sopratutto, farle divertire. Ci sono in totale tre aree, ciascuna divisa a partire dall'entrata della casa. A sinistra dell'entrata, piano terra, ci sarà la tomba della mummia. Quindi un tema da antico impero. La sabbia la porterò io da Suna ma quello sarà il minimo. Dovrete costruire delle strutture adeguate e ricreare l'interno di una tomba con una mummia. Ho del materiale per farvi comprendere come il tutto dovrebbe apparire. Nello stesso piano, dalla parte destra, faremo qualcosa di diverso ma che ancora devo decidere definitivamente. Dipende molto se riesco a trovare qualcuno di dotato con un tema interessante. Il secondo piano invece sarà dedicato al tema principale della casa, quello che vedete anche pubblicizzato fuori: il castello del vampiro. Quella parte dovrà essere il nostro fiore all'occhiello, mi raccomando! Più verso l'interno inoltre dovrete demolire il pavimento e creare un ambiente molto più ampio, una specie di teatro dove potremo fare delle rappresentazioni. Avrà una sua entrata secondaria in modo da poterlo sfruttare anche per rappresentazione slegate alla casa degli orrori. Ed infine ci sarà il retro, dove ci troviamo, che sfrutteremo come magazzino e laboratorio. Ci sono domande?

    Dopo il primo gruppo di domande avrei proseguito

    Siete stati scelti perché, a parte Kitori, siete tutti genin. Ed in quanto genin sarete molto più efficienti in questo lavoro grazie al vostro controllo del chakra. Quanti sono in grado di usare il chakra adesivo? E quello repulsivo? Ed il distruttivo?

    Nessuno, a parte Kairi, avrebbe alzato la mano a nessuna di quelle domande.

    Non sapevo che la situazione fosse così orribile. Se non te li insegnavo io come saremmo messi, eh Kairi? dissi, con fare più divertito che preoccupato.

    Ci concentreremo su questo allora. Kitori non sarà ancora in grado di apprenderli purtroppo, ma per gli altri non dovrebbero esserci problemi. Dato che voialtri siete mancanti sarà Kairi il capo del reparto di carpenteria. Sei libera di strapazzare questi qua quanto vuoi ma insegnagli il controllo del chakra. Almeno l'adesivo, che sarà utile per muoversi sulle pareti e costruire sui soffitti. Comincia subito ad addestrarli, per favore. Prima finirete prima potremo iniziare a lavorare sul serio. Kitori, tu invece prendi delle assi di legno e vieni con me.

    Avrei condotto il Kenkichi nella sala, che si trovava nel fronte della casa, dove aveva avuto il suo colloquio con me. Avrebbe visto che il pavimento era spaccato abbastanza vistosamente in un punto.

    Dimostra di essere utile e ripara questo pavimento. Non è difficile. Devi solo sostituire le assi vecchie con quelle nuove. Ti vado a prendere gli attrezzi, intanto libera la stanza che se no non riesci a lavorare.

    Non sarebbe stato difficile spostare la scrivania e le sedie, che ora avevano esaurito il loro scopo. Ben presto sarei tornato con una cassetta piena di attrezzi.

    Forza, non è difficile. Gli altri mi servono perché potranno sfruttare il controllo del chakra ma, sarò franco, tu non sei indispensabile. Fammi vedere che non ho sbagliato a darti una possibilità.

    Sarei rimasto li a vedere il lavoro che il Kiriano avrebbe svolto, e come. Mi avrebbe dovuto dimostrare di essere un carpentiere se non dotato almeno decente.
     
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    La casa degli orrori

    IV


    Shu rispose al kiriano:
    Certo, nessun problema. Per ora puoi andare sul retro con gli altri, ti chiamerò io quando avrò finito con le selezioni
    Quindi il danshi si recò nel retro, percorrendo un buio, lungo e lugubre corridoio, pieno di ragnatele e ammassi di polvere qua e la. Il retro era separato dal resto da una sorta di pesante sipario in velluto rosso scuro piuttosto spesso ma impolverato, consumato e rattoppato qua e la, insomma perfetto per una casa degli orrori.
    Kitori si avvicinò ad una parete e poggiò spalle e schiena contro il muro, piegò la gamba destra posando il piede sulla parete e infine si mise a braccia conserte.
    Qualche ottimo dopo vide una ragazza con il copri fronte di Konoha in bella mostra, il Kenkichi notò ben presto il simbolo sulla schiena della kunoichi riconoscendo il marchio del famoso clan Uchiha. Allora il danshi decise, non ostante la sua avversione per i genjutsu, di avvicinarsi ed attaccare bottone. Non perché fosse attratto, anche se non certo dispiaciuto dal di lei aspetto ma per curiosità e ricordando un raro saggio consiglio dello zio "contatti, conoscenze e amicizie possono salvare un ninja dalla tomba" e poi magari avrebbe avuto una scusa per andare a Konoha.
    Si avvicinò alla giovane dalla sinistra di lei, sfoggiando un sorriso amichevole disse:
    Ciao, sono Kitori Kuro Kenkichi da Kiri.
    allungando il braccio destro per una stretta di mano.
    Se la ragazza avesse risposto al saluto e alla stretta di mano, avrebbe aggiunto:
    Piacere di conoscerti, forse lavoreremo insieme. Spero che ci troveremo bene.
    Altrimenti sarebbe tornato alla posizione precedente un po offeso.
    Poi Kitori fece caso alla presenza di altri 3 lavoratori per un totale, compresi lui e l'Uchiha, di 5 per il reparto carpenteria. Il Kiriano cercò d'intrattenersi a parlare con l'Uchiha anche se la conversazione non era il suo forte, forse lei si sarebbe allontanata o forse no.
    Passata circa una mezz'ora, il vampiro rosso si ripresentò solo o in compagnia chi lo sa? comunque per il Kuro non sarebbe cambiato molto.
    Shu spiegò che i lavoratori della carpenteria si sarebbero occupati della costruzione, del mantenimento e della riparazione dei vari congegni di scena e dei vari macchinari della casa, descrisse poi come si sarebbe dovuta organizzare l'attrazione e chiese se ci fossero domande. Allora qualcuno chiese perché fossero stati scelti loro.
    Shu rispose:
    Siete stati scelti perchè, a parte Kitori, siete tutti genin. Ed in quanto genin sarete molto più efficienti in questo lavoro grazie al vostro controllo del chakra. Quanti sono in grado di usare il chakra adesivo? E quello repulsivo? Ed il distruttivo?
    ma solo la Konohana altò la mano.
    Con tono divertito fece una battuta sulla pessima situazione e ironizzo con Kairi sul fatto di averle insegnato la cosa. Nominò Kairi capo settore invitandola a insegnare il controllo del chakra ai 3 genin mentre rivolto a Kitori
    Kitori, tu invece prendi delle assi di legno e vieni con me.
    Lo studente raccolse qualcuna delle assi di legno, che erano accatastate in un angolo della stanza e lo seguì. I due si diressero sul davanti della casa proprio nella stanza dove si era tenuto il provino del kenkichi. Si notava che in un punto le assi del pavimento erano spaccate formando un buco di circa mezzo metro.
    Ma cosa caspita è successo qui? un terremoto?!
    Dimostra di essere utile e ripara questo pavimento. Non è difficile. Devi solo sostituire le assi vecchie con quelle nuove. Ti vado a prendere gli attrezzi, intanto libera la stanza che se no non riesci a lavorare.
    In effetti non sembrava un compito impossibile da portare a termine. Il chunnin andò a cercare gli attrezzi. In fondo il danshi aveva un po di esperienza con il legno: si era occupato spesso di "aiutare" lo zio a riparare quella specie di catapecchia che l'uomo si ostinava a chiamare negozio. In pratica aveva fatto tutto lui mentre lo zio era intento a flirtare, tentare più che altro, con le clienti o a scolarsi intere bottiglie di sake.
    Velocemente e con il minimo sforzo provvide a spostare scrivania e sedie di lato in un ponto in cui non dessero fastidio.
    Subito dopo il capo gli diede una cassetta con degli attrezzi.
    Forza, non è difficile. Gli altri mi servono perché potranno sfruttare il controllo del chakra ma, sarò franco, tu non sei indispensabile. Fammi vedere che non ho sbagliato a darti una possibilità .
    rimanendo ad osservare.
    Vedrò di fare del mio meglio!
    e poi indicando la voragine:
    Provino complicato vedo?! ahah
    Prese la cassetta e cominciò a tirare fuori gli attrezzi: matita, squadra, metro, martello, mazzuolo, scalpello, pinza, tenaglia, cacciavite, sega, chiodi, piede di porco, viti, e lima sembrava esserci tutto l'occorrente, riposò il tutto e cominciò il lavoro.
    Estrasse il piede di porco maneggiandolo a mo di spada, ruotandolo di qua e di la e tirando anche qualche fendente, poi cercando di non fare danni ulteriori cominciò a staccare le assi rotte o danneggiate dal pavimento aiutandosi all'occorrenza con pinza, tenaglia e martello.
    Finita questa prima fase controllò le travi su cui poggiava il pavimento, chinandosi, fortunatamente solo una di esse era spaccata ma doveva essere riparata.
    Il neo carpentiere posato il piede di porco impugnò matita, metro e squadra prese le misure, seguendo il motto del bravo falegname:"Misura 2 volte taglia una"; per accortezza misurò 3 volte. Poi segnò i punti sulla trave su 3 lati, disegnò delle linee rette segnando i tagli da fare per eliminare la parte rotta, circa un metro. Posò matita e compagnia afferrò la sega e praticò un taglio il più preciso possibile.
    Di corsa andò a cercare nel retro una trave adatta, tornò dopo qualche minuto con il pezzo adatto. Con l'aiuto di matita ecc. prese le misure 1 metro e 20 cm tagliando poi la nuova trave, più lunga per realizzare alle estremità un Tenone: elemento d'incastro maschio a T; di circa 10 cm ognuno mentre sulla vecchia trave nel pavimento avrebbe creato una coppia di mortasa: elemento d'incastro femmina a forma di U rettangolare; anch'esse di circa 10 cm.
    Prese accuratamente le misure, ancora col motto del bravo falegname, disegnò rispettivamente la forma del tenore sull'asse nuova e della mortasa sulla trave vecchia. Usando sega, scalpello e martello realizzò sporgenza e incavo, con qualche difficoltà. Infine limando e martellando fece incastrare le parti unendo le parti in un'unica trave, per sicurezza fissò il tutto con una robusta vite per estremità. Provò la stabilità della trave camminandoci sopra e visto che non finì gambe all'aria ne fu soddisfatto.
    Ultima fase:
    Kitori dispose le assi di legno sul buco, in modo da capire quante gliene servissero calcolò 5 tavole dopo scelse le migliori.
    Prese una tavola fece le misure segò l'asse, per poi procedere con l'inchiodarla. Avrebbe utilizzato 2 chiodi, piantati leggermente in obliquo distanziati dai bordi di 2 cm, ogni volta che l'asse di poggiava sulle travi sottostanti.
    Ripeté il processo varie volte, commettendo qualche errore che fortunatamente riuscì a correggere, fino a tappare la voragine.
    Successivamente saltò un paio di volte sulla riparazione senza notare problemi. Il lavoro sembrava ben riuscito. Dopodiché dette una veloce pulita.
    Aveva impiegato circa 3 ore.
    Si rivolse a Shu un po affaticato ma soddisfatto:
    Ho finito! ho fatto del mio meglio...


    Status Kitori Kuro Kenkichi
    Studente - Energia Giala
    Chakra: 19 bassi;
    Vitalità: 10 leggere;


     
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    Capo Improvvisato

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    Quando Shu disse che sarebbe stato uno spreco non metterla in mostra quasi stesse parlando di merce da vetrina Kairi non esitò nel lanciargli un'occhiataccia: non gli piaceva granché quel modo di fare negli uomini, non le era mai piaciuto.
    Ma il ragazzo pareva essersi reso conto dell'errore, e si affrettò a sistemare, e la ragazza rispose con un sospiro rassegnato Già, molti uomini sono attratti di più dalla carne in vista che da tutto il resto. Ma io non sono proprio quel tipo di ragazza esclamò, facendo spallucce Il reparto carpenteria andrà benissimo. Ti aspetto dietro concluse, avviandosi verso il luogo indicatole

    [...]


    Arrivata nel retrobottega venne avvicinata da un ninja di Kiri, apparentemente ancora uno studente, che le si presentò con un sorriso. A sua volta la ragazza rispose con un gentile sorriso, stringendogli la mano Piacere di conoscerti Kitori. Io sono Kairi Uchiha, vivo a Konoha. Sono certa che ci troveremo bene assieme continuò cortese, intrattenendosi poi in chiacchere con il ragazzo Kiriano, che si dimostrò ben più simpatico del guardiano che aveva incontrato alle mura, non che servisse molto in realtà, fino a quando non si presentò nuovamente Shu.

    Si stupì non poco nello scoprire di essere l'unica genin ad avere appreso il controllo del chakra adesivo e repulsivo, eppure diversi degli shinobi presentì nella stanza appartenevano alle classi precedenti alle sue. In qualche modo di sentì in realtà anche orgogliosa, i suoi duri allenamenti stavano effettivamente cominciando a dare qualche frutto ed a farla emergere dalla massa, anche se in quella situazione la cosa era solo relativamente rilevante.
    Quando Shu la designò come capo-gruppo annuì con un cenno del capo Certo, me ne occupo io. A dopo, Kitori! esclamò rivolta allo studente di Kiri quando questi si allontanò con il chunin.

    Non appena i due si furono allontanati si posizionò davanti al gruppo, osservandoli con aria cortese ma decisa Sembra che debba essere io stessa ad insegnarvi il controllo del chakra adesivo. Non si tratta di qualcosa di troppo complicato, mi è bastato un pomeriggio per apprenderlo, ma allo stesso tempo richiederà tutto il vostro impegno. Shu conta su di noi. Per prima cosa, cercate di modulare il chakra sul palmo della mano, in maniera tale da riuscire a sollevare un'oggetto in questo modo continuò, appoggiando la mano aperta sua una piccola asse di legno e sollevandola, mostrando al gruppo i suoi movimenti
    Ciò che rende davvero impegnativo l'utilizzo di questo tipo di chakra è il riuscire a modularlo in maniera perfetta e costante per evitare che l'asse cada, o venga lanciata via. Forza, provate

    Sarebbe poi passata da tutti i genin dando consigli a quelli più in difficoltà e complimentandosi con chi fosse riuscito ad eseguire l'esercizio, non mostrandosi mai troppo severa o rigida. Quando fu sicura che tutti l' ebbero appreso al meglio, facendo sollevare di volta in volta degli oggetti più pesanti e dopo che un paio di assi volarono in giro a causa di un controllo impreciso, lo fece ripetere con i piedi. Solo quando fu sicura che tutti avessero appreso bene quei due passaggi, sarebbe andata avanti.
    Rimettendosi davanti al gruppo si avvicinò alla parete Questa è la parte più difficile, e qualche caduta sarà inevitabile. Ma siamo tutti shinobi e dovremmo essere in grado di non farci troppo male sorrise, cominciando a camminare sulla parete, in maniera perpendicolare ad essa Ormai dovreste aver raggiunto un buon controllo del chakra, ma sollevare oggetti e sollevare un corpo intero è molto diverso. Andate a piccoli tentativi e fate pochi passi alla volta, correre potrebbe aiutarvi all'inizio ma il vostro scopo sarà quello di riuscire a camminare e rimanere appesi come me

    Ancora una volta si sarebbe recata da chiunque fosse in difficoltà, aiutando anche a rialzarsi quelle persone che caddero malamente mentre cercavano di scalare: servì più tempo perché tutto il gruppo riuscisse in quell'esercizio ma alla fine, chi più chi meno, chiunque in quella stanza fu in grado di arrampicarsi sulla parete. L'Uchiha si rivolse al gruppo con un gran sorriso Perfetto, Shu sarà molto soddisfatto. Possiamo attendere il suo ritorno, nel frattempo riposatevi pure


     
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    Inizialmente non sapeva nemmeno perchè aveva preso quel biglietto. Solo parlando con il ragazzo vampiro stava iniziando a capire che quello era un semplice colloquio di lavoro. Nonostante ciò la ragazza rispose al rosso con un certo tono. Fortunatamente quest’ultimo aveva capito l’ironia della giovane genin dichiarando di aver effettuato già altri colloqui. Ma perchè aveva deciso di mettere su uno spettacolo del genere? Sperava di ricavarne abbastanza soldi da farne il suo lavoro per tutta la vita? Era così disperato? Fortunatamente Asami non aveva bisogno di soldi. Ne aveva fin troppi ed anche se aveva deciso di condurre una vita lontano dalla montagna di soldi che si ritrovava, suo zio Bumi non gli faceva mancare niente. Ma la ragazza dai capelli rossi faceva di tutto per non chiedere del denaro al parente. Infatti metteva sempre da parte il guadagno ottenuto alla fine di ogni missione, che la maggior parte veniva distribuito come ricompensa. Anche se era poco bastava per le piccole spese. Il ragazzo dalla chioma rossa doveva prendere in considerazione quella possibilità così da non avere problemi economici. Solo in un secondo momento la kunoichi prese in considerazione un probabile problema. Forse il ragazzo non sapeva usare il chakra. Ora si spiegava la costruzione della “Casa degli orrori”. Al ragazzo per completare lo staff, aveva bisogno di una ragazza immagine. Visto che entrambi avevano i capelli rossi, la ragazza suggerì per se stessa il ruolo della “ragazza vampiro”. Riuscì a convincere il proprietario con la sua idea poichè anche lui pensò ad un ruolo simile per la giovane donna. E quando la ragazza eseguì la tecnica dell’Eruzione Rocciosa Shu rimase lì ad osservarla con interesse. La sorpresa fu che per scansare la roccia appena creata, il rosso fece un salto verso l’alto e si attaccò al soffitto con i piedi.

    §Ma come fa?§

    Come riusciva ad attaccarsi al soffitto senza cadere? Stava usando qualche trucchetto? Oppure in realtà il ragazzo sapeva usare tranquillamente il chakra? Forse la seconda ipotesi fu quella più realistica poichè fin da subito s’interessò della tecnica utilizzata dalla genin. Ma ancora non riusciva a spiegarsi come riusciva a non cadere. Il chakra non serviva solo per l’esecuzione delle tecniche? Serviva anche ad attaccarsi alle cose? Oppure quella era una tecnica a lei sconosciuta? Lo guardava con curiosità mentre lui parlava alla giovane sulla tecnica appena eseguita.

    -Tecnica interessante... ma dovrei rifare il pavimento ogni volta, non credi?-

    -Eh?-

    Abbassò lo sguardo portandolo dritto sul pavimento. Infatti le assi in legno del pavimento erano del tutto spaccate. Forse con quella tecnica aveva esagerato un pò. In più non aveva pensato alle conseguenze che poteva provocare quella tecnica sul fragile pavimento in legno.

    -Bhè… in effetti…-

    §Che disastro...§

    Si sentiva un pò in imbarazzo e non sapeva come rimediare. Ma a quanto pare il ragazzo vampiro sapeva aveva appena trovato una soluzione.

    -In ogni caso quello me lo dovrai pagare tu. Una fortuna che ti abbia appena assunto come "ragazza vampiro"...-

    La ragazza fece una smorfia quando sentì quella frase. Era vero che il danno era stato provocato dalla neo-assunta ma poteva anche ingegnarsi per rendere quella spaccatura un elemento di scena. Quello si che poteva far spaventare i curiosi una volta che avevano varcato la parta d’entrata. Poteva metterci un manichino o altri animali spaventosi. Ma a quanto pare il proprietario voleva un pavimento perfetto. Forse perchè l’intera casa era stata costruita a sue spese. Ma per Asami quel lavoro non retribuito (almeno per quel giorno) non era un problema.

    -... Come puoi vedere ti sto già facendo vedere la prima lezione. Restare attaccata al soffitto e poi…-


    Il ragazzo con la chioma rossa continuò a parlare, questa volta sulla sua abilità di attaccarsi al soffitto. E non solo poichè arrivò davanti alla ragazza in un batter d’occhio.

    -Arrivare di fronte alla vittima in un istante. Ed ora... ti renderò un vero vampiro.-


    Facendosi prendere alla sprovvista, la ragazza si ritrovò faccia a faccia con il ragazzo vampiro, che nel frattempo aprì la bocca mostrando i due canini. Il volto del ragazzo si avvicinò ancor di più al viso di Asami che ebbe un’espressione confusa. Cosa voleva fare? Come aveva detto lui precedentemente, voleva trasformarla in vampiro. Spostò la sua bocca verso il collo di lei per poi morderlo delicatamente. La ragazza rimase di stucco dopo quel gesto che lo guardò basita mentre lui iniziò a ridere, dopo averla liberata dalla presa. Anche sul volto della ragazza si formò un’espressione divertita. Portò la mano al collo, notando la dentiera di plastica attacata alla sua candida pelle. La prese con delicatezza e iniziò a guardarla con sguardo perplesso. Dopodichè si rivolse al ragazzo vampiro.

    -Ehm… Hai perso un bel pó di denti.-

    Portò lo sguardo sulla dentiera e, successivamente, di nuovo sul ragazzo. Questa volta sulle labbra si disegnò un sorriso. Dopodichè iniziò a parlare con tono divertito.

    -Succederà anche a me?-

    Ridacchiò mentre lanciò la dentiera appena persa verso il suo collega. [En. Gialla]

    [...]

    Dopo aver accettato il lavoro come ragazza immagine, Asami fu condotta nella stanza dei costumi. Percorse un lungo corridoio buio e impolverato. Una lunga tenda rossa separava la parte aperta al pubblico a quella riservata ai dipendenti. La spostò leggermente ritrovandosi poi nell’area riservata. Pochi secondi dopo fu portata di fronte ad una stanza e quando fu aperta la ragazza rimase a bocca aperta. Numerosi costumi occupavano l’intera stanza. Ce n’erano di tutte le misure e di diversa forma, per ogni tipo di travestimento. La ragazza mentre camminava tra i vestiti li sfiorava con la mano destra. Visto che Shu era già vestito da vampiro ora toccava alla genin dare il via alla trasformazione. Sotto suggerimento di Shu , Asami iniziò la sua ricerca tra gli abiti. Si soffermò più su abiti lunghi, corsetti e gonne lunghe per uno stile più femminile rispetto al suo collega. Prese diversi indumenti per poi dirigersi all’interno del camerino. Anche se la maggior parte dei vestiti erano della misura giusta la ragazza non era soddisfatta del colore. L’ultimo completo indossato era formato da un corsetto rosso, con lacci neri sia sulla parte frontale che sul retro e ai bordi delle rifiniture in cotone del medesimo colore dei lacci, calze nere e una lunga gonna del medesimo colore. Per completare il vestito indossò degli stivali (con un tacco quadrato) color nero, che furono coperti dalla gonna, e una collana con una vistosa croce color oro. Si guardò allo specchio prima di uscire dal camerino. Trovò entrambi gli indumenti perfetti. Forse solo la parte superiore del corpo era un pò troppo scoperta. Ma generalmente nella villa Hoshiyama utilizzava simili vestiti. Uscì dal camerino dove ad aspettarla Shu, pronto per qualche suggerimento alla giovane riguardo al costume.
    Se avrebbe trovato la ragazza troppo svestita avrebbe indossato un bolero nero che copriva la schiena e le braccia.
    Dopodichè la giovane donna seguì il ragazzo vampiro in un’altra stanza. Questa era destinata al trucco ma stranamente non c’era nessuno. Chi si occupava del trucco? Dovevano ancora arrivare? Si guardava intorno per poi spostare lo sguardo verso il ragazzo dai capelli rossi, che aveva iniziato a parlare, spiegando ad Asami di essere un ottimo truccatore. In effetti il trucco di Shu non era niente male, osservando in modo insistente il volto di lui. Generalmente questo lavoro era svolto dalle donne, almeno nella famiglia Hoshiyama. Infatti trovò insolita la pratica di quell’abilità svolta da un ragazzo. Ascoltava attentamente anche i suoi consigli per quanto riguarda i colori da usare per il trucco. Si truccava pochissime volte quindi accettò ben volentieri le direttive cercando di far un buon lavoro. Per il viso non decise di farsi aiutare. La ragazza utilizzò per il volto il cerone bianco, così da far sembrare la sua pelle pallida. Le lentiggini, all’altezza del naso, scomparivano ogni volta che aggiungeva il trucco bianco sulla pelle. Dopodichè iniziò a truccare la zona degli occhi. Come sempre utilizzò una matita nera sui bordi delle palpebre. Mentre applicò l’ombretto sulla palpebra superiore viola, insieme a quello nero, per creare una sfumatura più scura di quel colore. Sulle labbra utilizzò un rossetto color rosso. Per renderlo più scuro la ragazza applicò anche un pò di rossetto nero, diventando una tonalità di rosso più scuro. Per le unghie ascoltò il consiglio di Shu, utilizzando così uno smalto viola. Quando lo smalto si asciugò la ragazza fu quasi pronta poichè il collega ebbe un’altra idea per decorare il volto della ragazza. Infatti suggerì di creare un rivolo di sangue all’altezza della bocca. Ma questa volta avrebbe cercato l’aiuto di Shu visto che disegnare non era il suo forte, anche se si trattava di una semplice riga rossa. Applicò altro cerone bianco sulla pelle rimasta scoperta, cioè collo e parte del torace (se Asami non indossava il bolero anche le braccia). Iniziò a guardarsi allo specchio, facendo delle strane smorfie. Dopodichè di soffermò all’altezza del naso. Alzò il sopracciglio sinistro per poi iniziare a parlare.

    -Che strano vedermi senza lentiggini...-


    Quelle lentiggini che per anni le aveva odiate,in quel momento era quasi dispiaciuta a non vederle. Continuò a guardarsi allo specchio nella speranza di intravvederle, ma a quanto pare il trucco riuscì ad “eliminarle”.

    -Spero di aver fatto un buon lavoro… Di solito io non mi trucco…-

    -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    [Se Asami non avesse indossato il bolero…]

    La ragazza finì di guardarsi allo specchio ma aveva ancora una zona da truccare: la schiena. Era un punto abbastanza difficile: non solo perchè non ci arrivava con le braccia ma anche perchè non riusciva a vedere nonostante l’aiuto dello specchio. Ancora una volta doveva chiedere l’aiuto di Shu.

    -Potresti darmi una mano? Purtroppo non ci arrivo e non ci vedo…-

    Avrebbe detto con rammarico. Avrebbe spostato i sui lunghi capelli rossi su un lato, portandoli in avanti, lasciando così la schiena libera. Avrebbe osservato Shu attraverso lo specchio con mola attenzione.

    §Shu Akasuna…§


    Aveva sentito quel nome dalla bocca di Miyako. Lui c’entrava qualcosa sia con la sunese che con Shinichi. Ricordò che quest’ultimo aveva chiesto di tenere la bocca chiusa riguardo la storia raccontata quella sera a Konoha nella sua stanza.

    -Tu conosci Miyako Kurogane, vero?-

    Ma la sua curiosità era troppo forte per non sapere come si erano conosciuti i due. Oppure la conosceva solo di nome.
    Alla fine lo avrebbe ringraziato dell’aiuto che aveva appena ricevuto.

    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    Così la semplice kunoichi dalle nobili origini si trasformò in una delle attrazioni principali della casa. L’abito e il trucco erano perfetti. Anche lei si osservò più di una volta allo specchio compiaciuta della sua trasformazione. Si trovava di fronte al ragazzo vampiro. Lo superava di alcuni centimetri poichè ai piedi indossava degli stivali con un minimo di tacco.

    -Bene. Ora io vado a far iniziare il reparto carpenteria. Tu sta pure comoda, o fa un po' di pratica ma, per favore, non rompere nulla. Oppure puoi venire con me, se ti va.-

    In realtà non aveva voglia di andare in giro per la casa. In più non voleva essere un peso durante la riunione con il reparto carpenteria.

    -No, io resto qui... e non preoccuparti. Non toccherò niente.-

    Così rimase lì da sola ad aspettare l’arrivo del rosso.
     
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