Sigilli Trafugati

QdV di Oto

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    È colpa tua. Ratty

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    § I §
    Convocazione


    Febh Yakushi quel giorno era di cattivo umore. Tendenzialmente era quasi sempre di cattivo umore quando si trattava di faccende ufficiali, ma stavolta l'aria intorno a lui era talmente carica di negatività che nessuno sano di mente avrebbe anche solo osato guardarlo senza correre il rischio di trovarsi con la gola strappata a morsi. Il fatto che il suo ufficio fosse stato praticamente demolito con tanto di pareti abbattute e mobili semidistrutti mentre accoglieva quella squadra di ninja Otesi di varia estrazione, poi, non faceva che sottolineare quanto la situazione fosse al limite della crisi di nervi (se avesse avuto davvero una crisi di nervi non si sarebbe limitato a distruggere solo il suo ufficio). Sedeva alla meglio su ciò che rimaneva di un vecchio schedario, con le braccia conserte e un'espressione corrucciata che non ammetteva repliche da nessuno, nemmeno dalla sua stessa segretaria.

    Fortunatamente l'opera di parziale demolizione aveva rimosso alcune pareti facendo abbastanza spazio per tutti, anche se sedersi era fuori discussione. Un impiegato era stato incaricato (e pareva particolarmente intimorito) di far entrare i partecipanti solo quando fossero stati tutti presenti, quindi la scena apocalittica si sarebbe manifestata contemporaneamente per tutti, così come lo sguardo dell'Amministratore, che brillava di un'intensità che nessuno di loro doveva aver visto in precedenza. Bene. Avete risposto quasi tutti all'appello. Queste le sue prime parole, sordo ad ogni genere di domanda o protesta da parte di chi era stato convocato con urgenza da messaggeri di vario genere.

    Non ho motivo di aspettare oltre. Avrebbe spiegato, alzando una mano per chiedere il silenzio, casomai quelli avessero cominciato a ciarlare di faccende tutt'altro che rilevanti: dal suo viso era chiaro che, in quella specifica situazione, voleva che tutti sapessero che lui, e lui solo, era quello che aveva qualcosa di importante da dire. Uno spiedo lanciato in una gamba a piena potenzaStatistiche: Forza Nera +7 tacche, Resistenza Viola +3 tacche

    Corpo Perfetto Forza +4, Resistenza -4
    Impasto Basso Forza +3
    avrebbe zittito chiunque fosse tanto coraggioso da sfidare questo concetto. Questa notte qualcuno si è infiltrato nei sotterranei dell'Amministrazione. Sono passati dalle fogne e poi hanno sfondato due o tre pareti. Come piccoli ratti dinamitardi. Sapevano dove stavano andando e cosa avevano intenzione di prendere. E lo hanno preso. Incrociò le braccia, col tono della voce che calava di due ottave buone, mentre socchiudeva gli occhi. Hanno trafugato quattro dei Sigilli Maledetti. Tacque, lasciando che quelle parole facessero il loro effetto, forse con un briciolo di sospetto o paranoia, visto che studiò l'espressione di tutti i presenti, quasi a voler cogliere i segni di un tradimento.

    Non dubitava che tutti i presenti sapessero, almeno per sommi capi, dell'esistenza dei Cursed Seal, creati anni prima da Orochimaru e attualmente conservati in segreto sotto la giurisdizione del Kokage sotto forma di siero. Un siero che se iniettato poteva attechire e dare origine a grandi poteri, nella persona giusta. Solo poche persone sapevano dove erano conservati, e vi posso assicurare che c'erano importanti meccanismi di difesa...che tuttavia hanno fallito, in parte. Durante la fuga rocambolesca uno dei ladri ha perso un braccio...braccio che teneva in mano un'Ascia e che non hanno materialmente potuto recuperare. Questo poteva essere qualcosa che non conoscevano. E ho motivo di credere che ci siano le Asce dietro. Un gruppo di teppisti, criminali di bassa lega le cui capacità scimmiottavano quelle dei ninja ma che anche in grandi numeri non potevano nemmeno impensierire un genin allenato...facevano un pò quel che volevano nel Quartiere dei Piaceri e in qualche cittadina circostante Oto, ma si tenevano ben alla larga da faccende importanti per evitare di pestare i piedi a qualcuno e finire calpestati a morte. A quanto sembrava, stavolta avevano fatto il passo più lungo della gamba.

    Non è una prova definitiva, ma nemmeno qualcosa da sottovalutare. Tutti voi andrete nel Quartiere dei Piaceri a investigare. Non c'è grande bisogno di segretezza, se volete spaccare tutto fatelo. Andate assieme o dividetevi in gruppi, o anche in singolo, non mi interessa. Spazzate via le Asce se necessario, ma portatemi delle risposte su questa faccenda. Io intanto cercherò di capire se questo episodio ha qualcosa a che fare con il rapporto di Hebiko e del suo fidanzato di qualche giorno fa. Anche nella sua versione più seria, le informazioni di base restavano quelle, ed era convinto che Kato e la sua segretaria fossero una coppia. Non ho informazioni sui membri delle Asce, nessuno se ne è mai occupato. Forse è stato un errore, ma sarà il caso di correggerlo rapidamente.

    CITAZIONE
    Nel Quartiere dei Piaceri le principali aree di indagine sono:

    - I resti del Neko Senzai, bordello distrutto in un attentato, vicino a cui è sorta una tendopoli con funzioni simili
    - Yuuyake Bara no Sumire, la sala da The
    - No Pain no Gain, la sala dei Tatuaggi, di proprietà di un ramo della famiglia Yotsuki
    - La Pelle di Alligatore, vecchia sede di una banda rivale delle Asce, ora spazzata via, dove si dice che a volte si riuniscano i membri della banda
    - I Vicoli, un dedalo di strette viuzze in cui anche il più esperto a volte può perdersi, casa di senzatetto e feccia di ogni tipo

    Questo è un post di presentazione per voi, in cui potete anche dichiarare dove vi dirigete, e potete dividervi o organizzarvi o fare conoscenza tra voi.
    La giocata è aperta a tutti gli Otesi, e ci si può unire in qualunque momento, anche mentre gli altri sono già in esplorazione :zxc:


    Edited by F e n i x - 20/6/2017, 19:38
     
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    [Sigilli Trafugati] I



    Convocazione urgente. Che novità. Ormai era abituata alle richieste dell'amministrazione del villaggio, sempre bollate come "urgenti", nonostante i metodi di comunicazione cambiassero di volta in volta. Tuttavia, fu l'aria che si respirava in amministrazione a far intuire alla ragazza che qualcosa era diverso dal solito. Tutti quei ninja chiamati contemporaneamente poi, era un segnale poco positivo.

    Dopo un po' di attesa, vennero tutti fatti accomodare nell'ufficio dell'amministratore Yakushi...o di quello che ne rimaneva. Era la prima volta che Kamine assisteva in prima persona a ciò di cui aveva solo sentito parlare, ovvero il trattamento che riceveva l'arredamento (e in alcuni casi, lo staff) dell'amministrazione quando Febh Yakushi partiva per la tangente.

    Si guardò intorno per qualche secondo, valutando i danni, prima che l'amministratore iniziasse a parlare. Dal tono e dalla gestualità, era evidente che non volesse essere interrotto. A braccia conserte, Kamine ascoltò.

    CITAZIONE
    Questa notte qualcuno si è infiltrato nei sotterranei dell'Amministrazione. Sono passati dalle fogne e poi hanno sfondato due o tre pareti. Come piccoli ratti dinamitardi. Sapevano dove stavano andando e cosa avevano intenzione di prendere. E lo hanno preso.

    Sono entrati con cognizione dentro il centro di Oto? Una deliberata azione contro il villaggio non poteva essere l'azione di semplici ladri.

    CITAZIONE
    Hanno trafugato quattro dei Sigilli Maledetti.

    Ci vollero un paio di secondi a Kamine per ricordarsi cosa fossero i Sigilli Maledetti e spalancare gli occhi. Non che ne conoscesse i dettagli ovviamente, ma sapeva abbastanza per riconoscerne il valore. Chiunque sia stato, non avrà di certo agito d'impulso. La ragazza iniziava a fare alcune ipotesi sulla situazione.

    CITAZIONE
    Solo poche persone sapevano dove erano conservati, e vi posso assicurare che c'erano importanti meccanismi di difesa...che tuttavia hanno fallito, in parte. Durante la fuga rocambolesca uno dei ladri ha perso un braccio...braccio che teneva in mano un'Ascia e che non hanno materialmente potuto recuperare.
    E ho motivo di credere che ci siano le Asce dietro.

    Le Asce. Kamine aveva sentito alcune voci su di loro, ma non credeva che potessero essere più che un fastidio per l'infrastruttura ninja di Oto. E a quanto pareva, nemmeno le alte sfere del villaggio lo credevano, almeno fino a quella mattina.

    CITAZIONE
    Non è una prova definitiva, ma nemmeno qualcosa da sottovalutare. Tutti voi andrete nel Quartiere dei Piaceri a investigare. Non c'è grande bisogno di segretezza, se volete spaccare tutto fatelo. Andate assieme o dividetevi in gruppi, o anche in singolo, non mi interessa. Spazzate via le Asce se necessario, ma portatemi delle risposte su questa faccenda. Io intanto cercherò di capire se questo episodio ha qualcosa a che fare con il rapporto di Hebiko e del suo fidanzato di qualche giorno fa.
    Non ho informazioni sui membri delle Asce, nessuno se ne è mai occupato. Forse è stato un errore, ma sarà il caso di correggerlo rapidamente.

    Qualcosa non mi torna. Nella testa della ragazza le informazioni cercavano di formare uno scenario coerente, ma le zone d'ombra erano tante. Entrare direttamente nell'amministrazione per recuperare degli strumenti così potenti...farebbero gola a molti. Ma, le Asce...saprebbero cosa farsene?. Già, cosa avrebbero potuto farne? O stanno agendo su commissione di qualcuno, oppure...qualcuno li vuole incastrare. In tutti i modi, meglio scoprire qualcosa di più sulla loro situazione attuale.

    Il Quartiere dei Piaceri era la zona dove avrebbero di certo trovato più informazioni su di loro. E Kamine aveva già in mente da dove iniziare a cercare. In alcuni frangenti, gli uomini diventano chiaccheroni e farebbero di tutto per apparire importanti o coraggiosi o entrambi. Quando sono seminudi di fronte ad una donna.

    Kamine si voltò verso il gruppo di ninja che si era raccolto lì ma che cominciava già a disperdersi.Io inizierò le mie ricerche tra i resti del Neko Senzai...se qualcuno vuole farmi compagnia, è ben accetto. Andare in gruppo avrebbe facilitato alcuni meccanismi di indagine, o almeno così credeva la ragazza.


    [...]

    Che fosse da sola o in gruppo, Kamine si sarebbe diretta a quello che rimaneva del Neko Senzai, più precisamente nell'ammasso di tende che ne faceva le veci in attesa che venisse ricostruito. Andò, con molta discrezione, in cerca di colui o colei che agiva da capo, o quantomeno da organizzatore, delle ragazze, al quale avrebbe chiesto molto pacatamente Qualcuno delle Asce si è visto in giro di recente? Stiamo conducendo delle piccole indagini sulla loro zona...

    Se avesse collaborato, Kamine avrebbe poi incalzato Qualche loro membro è solito venire più spesso degli altri? Immagino che abbia qualche ragazza preferita...potrei parlarle? Sorrideva amabilmente e parlava in maniera molto diplomatica. Per il momento, sollevare un polverone non era necessario.


    Legenda
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    Intrusione

    I - Le Asce



    Febh non era l’unico elemento inusuale di quell’ufficio. Oltre alla distruzione semi totale della stanza, all’interno, di fianco ed ordinatamente in piedi, con le mani unite di fronte a sé, c’era Hebiko, con un’aria decisamente insolita rispetto ai suoi soliti standard. Tutti in Amministrazione sapevano che dopo incidenti simili, le grida della Vipera facevano eco nell’edificio, costringendo lo Yakushi a sistemare ogni suo danno accidentale. Ma questo era diverso.
    La ragazza teneva lo sguardo basso, quasi colpevole, ma non aveva alcun segno di ferite o maltrattamenti vari: era solamente stata terrorizzata dalla reazione dell’Amministratore nel venire a conoscenza dell’accaduto, e ne aveva scoperto il suo lato più feroce. Comprese all’istante la seriet del momento, e non alzò una parola nel ribattere alle sue azioni: cercò solamente di cogliere un momento di calma per preparare varie missive urgenti da far inviare ai vari ninja del villaggio per convocarli, sistemando poi alla bene e meglio una sedia improvvisata per Febh stesso, aspettando pazientemente che chiunque fosse stato convocato arrivasse. Non avrebbe osato dire nessuna parola se non interpellata, comprendeva la gravità del momento e per guadagnarsi il titolo di “buona segretaria” non poteva permettersi errori.
    Poco più indietro dello Yakushi, abbastanza per sfuggire parzialmente alla sua vista, a chiunque avesse tentato di parlare prima del tempo, avrebbe fatto cenno di ammutolirsi, consapevole di ciò che aveva visto. Non che le importasse se il Jonin si fosse accanito sull’ufficio, temeva potesse arrivare a farlo contro uno dei ninja, perciò preferì suggerire un cordiale silenzio a tutti gli invitati.
    Aveva letto ciò che era riuscita a trovare sui Sigilli Maledetti, poca roba in quel caos, ma informarsi un minimo l’avrebbe perlomeno aiutata a riconoscerli per non farseli sfuggire. Non avrebbe osato chiedere a Febh stesso informazioni, voleva evitare che ripensandoci la rabbia aumentasse, o peggio che rischiasse di ritenerla incompetente per quel tipo di domanda.
    Sentì come una pugnalata al cuore quando l’Amministratore ammise di non avere informazioni riguardanti la banda che aveva compiuto il colpo, sentendosi tremendamente responsabile per l’accaduto, tanto che ignorò per la seconda volta le convinzioni sulla relazione tra lei e Kato.

    L-Li troveremo, tutti quanti! Scriverò ogni informazione che troveremo riguardo la banda, fino ad arrivare al loro capo, e ce ne libereremo uno alla volta. Posso portarti un prigioniero per permetterti di interrogarlo… E recupereremo i sigilli, naturalmente! M-Mi dispiace, non ho avuto tempo di indagare a dovere su questo Lord Goemon, e non… non so se le bande siano collegate. Indagherò al meglio con l’aiuto di Kato.

    Sudava freddo, sembrava irriconoscibile. Insicura, sottomessa, quella fu l’unica frase che si permise di dire, solamente quando il jonin finì il discorso. Sibilò un paio di volte, agitando la lingua come un vero e proprio serpente, mentre il suo sguardo restava basso, senza scontrarsi con quello dell’Amministratore. Non si sarebbe perdonata alcun errore durante la missione, e vista l’esperienza fatta con Kato, si sarebbe fidata molto più di lui rispetto alla prima volta.
     
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    ~I Sigilli Maledetti~



    ~Post 1
    Convocazione.





    Mi trovavo di fronte all’Amministratore. Le mani incrociate dietro alla schiena. Il torso ritto come nella più classica posizione di attenti. Le spalle spinte verso l’esterno dimostravano il rigore marziale che quel momento richiedeva. Una convocazione d’emergenza. Urgente, come mai prima d’ora ne avevo ricevuto. E si poteva benissimo capirlo dalla condizione della ambiente in cui mi trovavo: rimanevano solo i muri portanti. Qualcuno doveva aver decisamente fatto arrabbiare Febh.

    Ascoltai completamente il discorso del Jonin più influente del Villaggio e rimasi nel più completo silenzio, come era mio solito fare. In pratica era avvenuto un furto, in quello che doveva essere uno dei posti più sicuri del continente, sotto il naso del Yakushi. L’amministratore puntò subito il dito verso un gruppo di teppisti, se così potevano chiamare, chiamato le Asce. Ero certo di non avere mai sentito prima quel nome, come del resto dell’esistenza di questi fantomatici sigilli. Mi promisi che avrei indagato più a fondo più tardi. Magari chiedendo ad Hebiko, la mia vecchia compagna di missione.

    Al termine del Briefing Febh ci diede il suo ordine, sulla missione, molto semplice: scovare quei bastardi, in qualunque modo. Annuii, avrei portato a termine quel compito. Tanto più se c’entrava qualcosa quel fantomatico Lord Goemon. Non era solo per Nouka. Quei bastardi erano una piega e come tale doveva essere cauterizzata, nel fuoco se necessario.

    L’Amministratore infine ci diede una lista di posti da cui iniziare la ricerca e quando mi accorsi che tra l’elenco c’era un posto gestito da un ramo della famiglia Yotsuki compresi subito quello che dovevo fare. Attendendo un attimo focalizzai la vista su Hebiko, aspettando di incrociare i miei occhi con i suoi. Quando avvenne con un semplice gesto puntai il dito verso il basso: l’avrei aspettata al piano inferiore. Volevo lei come compagna di squadra. Lei sapeva che cosa era in grado di fare quel Lord Goemon. Lei voleva vendicarsi… Sapevo che Hebiko era decisamente motivata.

    Con un lieve inchino di saluto mi allontanai dall’Amministratore in silenzio e scesi le scale attendendo così l’arrivo di Hebiko.

    Quando me la ritrovai davanti presi subito a parlare: -Hebiko… che ne pensi se indaghiamo insieme? Abbiamo già lavorato in missione e ci conosciamo. Inoltre sono convinto che in coppia si riescano ad ottenere molti più risultati, visto che ci troviamo davanti ad una questione delicatissima e come si è spiegato il Jonin gli errori non sono ammessi...- attesi un attimo – … Pensavo di iniziare a chiedere qualche informazione al No Pain no Gain, un locale di proprietà Yotsuki. Devi sapere che ultimamente sono purtroppo famoso tra i miei compagni di Clan e magari posso usare la mia influenza per ottenere qualche favore; in ogni caso mi sento di dirti di non abbassare mai la guardia… Purtroppo non tutti gli Yotsuki sono come me, molti di loro preferiscono il sangue alle parole...Quindi non sorprenderti se mi vedrai un po' più brusco del solito, ma in linea generale cerchiamo di mantenere la massima discrezione, è il nostro unico vantaggio- rimasi ad osservarla aspettando il suo giudizio, se avesse accettato prima di incamminarci gli avrei chiesto solo un’altra cosa:- Prima di andare… potresti dirmi qualcosa a proposito di questi sigilli maledetti? Purtroppo non ne sono a conoscenza.-


    Davanti al No Pain No Gain…




    Hebiko accettò la mia proposta e quindi di buona lena ci incamminammo verso il locale. Durante il tragitto rimasi nel più completo silenzio, senza interagire con la mia compagnia rimanendo invece concentrato sulla missione. Giunti al luogo mi posizionai davanti alla porta e voltandomi per un istante verso la mia collega accennai un sguardo deciso: ora si iniziava a fare sul serio.

    Se la porta si fosse aperta la mia reazione successiva sarebbe stata istantanea, ma allo stesso tempo discreta e pacata: - Salve, vorrei parlare con il proprietario. Sono qui per un tatuaggio. Ma prima da buon Yotsuki preferirei parlare in privato sul costo e sulla figura da incidere, insieme alla mia fidanzata.- Hebiko avrebbe compreso subito, stavo cercando di mantenere un profilo basso. Per quanto possibile.

    Se qualcuno mi avesse fatto presente che il proprietario non era disponibile avrei azzardato qualcosa in più proferendo: -Sono Kato Yotsuki, allievo di Daichi Yotsuki, e sono appena tornato dall’Anauroch. Ovvero sono quello, che senza problemi, ho spaccato la faccia ai ninja di Kumo. Mi sembra il minimo poter parlare con il proprietario in privato per farmi un fottuto tatuaggio… non trova? Bene ora voglio parlare con uno Yotsuki di questo locale.- concludendo con un tono questa volta decisamente secco e infastidito.
     
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    Juinjutsu


    Sigilli Trafugati - parte I



    Era da tanto tempo che non veniva sollevato l'argomento Sigilli Maledetti. L'ultima volta che il Takatsui aveva avuto modo di discutere dei famosi Juinjutsu di Oto era stato proprio quando vennero assegnati - per la prima volta - da Orochimaru in persona. Il torneo per la selezione dei candidati era stato durissimo, shinobi da tutto il continente erano arrivati ad Oto spinti dal richiamo del Kokage e la maggioranza di coloro che si erano presentati finì per diventare cibo per vermi. Una fine degna per tutti quelli che non furono all'altezza del potere dei Sigilli. Quel primo torneo - per Shinken - aveva significato molto di più di un ascesa al potere, fu la fine della sua appartenenza al clan Hyuga e la nascita del Primo Fedaykin di Oto.

    All'apparenza la convocazione nell'ufficio dell'Amministratore non aveva nulla a che fare con i cursed seal, almeno non dichiaratamente. Il Fedaykin venne informato da uno dei sottoposti a guardia delle mura che Febh Yakushi, uno dei due Jonin più influenti del villaggio, stava richiamando tutti gli shinobi del Suono al suo cospetto. Le esatte parole furono: Signore, l'Amministratore Febh Yakushi a richiesto la sua presenza nel suo ufficio.. Di tutta risposta Shinken si voltò, fulminando il suo interlocutore con i suoi occhi grigi, interrompendo il discorso che stava facendo, concedendo al giovane uno sguardo che sapeva di rimprovero Ora sono occupato. Sono sicuro che la faccenda può aspettare, altrimenti sarebbe venuto lui di persona a scomodarmi. In quel momento era intento a supervisionare alcuni progetti con le relative tabelle di marcia delle squadre di riparazione, niente gli stava togliendo tanto tempo quanto quei progetti e niente lo avrebbe distratto dal portarli a compimento il più velocemente possibile. Vi fu qualche istante di silenzio e poi - dopo aver preso coraggio - il giovane insistette Mi scusi ancora Signore, veramente pare che la faccenda sia molto seria. L'Amministratore ha quasi raso al suolo tutto l'edificio.. Shinken non si girò ma tutti i presenti nella stanza, anche quelli che prima non avevano spostato lo sguardo dalle carte sul tavolo, si girarono sgranando gli occhi. Sembravano tutti aspettarsi una qualche reazione violenta da parte del Jonin che invece - di tutta risposta - parlò con una calma disarmante Perfetto. Grazie di avermi avvisato. Si spostò dal tavolo e dai progetti e continuò Continueremo più tardi. Intanto ognuno di voi è stato istruito sui compiti da svolgere prima che il sole cali. Sapete tutti cosa dovete fare e siete appena stati informati dei tempi di esecuzione. Ci riaggiorniamo domani mattina. Ed in un batter di ciglia sparì in un vortice di ombre.

    . ... .



    Effettivamente doveva esser successo qualcosa di serio. Da quando era tornato al villaggio era stato informato che lo Yakushi era un Amministratore tanto efficiente quanto suscettibile a momenti di ira ma - dalle facce che avevano tutti gli impiegati - era evidente questione fosse molto più che seria. Con il solito passo calmo il Takatsui percorse tutti gli atrii ed i corridoi necessari per raggiungere l'ufficio dell'Amministratore. Quando entrò all'interno della stanza chiuse gli occhi ed avanzando si posizionò davanti ad esso.

    Questa notte qualcuno si è infiltrato nei sotterranei dell'Amministrazione. Sono passati dalle fogne e poi hanno sfondato due o tre pareti. Come piccoli ratti dinamitardi. Sapevano dove stavano andando e cosa avevano intenzione di prendere. E lo hanno preso. Hanno trafugato quattro dei Sigilli Maledetti. Solo poche persone sapevano dove erano conservati, e vi posso assicurare che c'erano importanti meccanismi di difesa...che tuttavia hanno fallito, in parte. Durante la fuga rocambolesca uno dei ladri ha perso un braccio...braccio che teneva in mano un'Ascia e che non hanno materialmente potuto recuperare. E ho motivo di credere che ci siano le Asce dietro. Non è una prova definitiva, ma nemmeno qualcosa da sottovalutare. Tutti voi andrete nel Quartiere dei Piaceri a investigare. Non c'è grande bisogno di segretezza, se volete spaccare tutto fatelo. Andate assieme o dividetevi in gruppi, o anche in singolo, non mi interessa. Spazzate via le Asce se necessario, ma portatemi delle risposte su questa faccenda. Io intanto cercherò di capire se questo episodio ha qualcosa a che fare con il rapporto di Hebiko e del suo fidanzato di qualche giorno fa. Non ho informazioni sui membri delle Asce, nessuno se ne è mai occupato. Forse è stato un errore, ma sarà il caso di correggerlo rapidamente.

    Dalle condizioni della stanza sembrava che Febh non fosse per nulla in vena di instaurare una discussione a proposito dei Sigilli o di rispondere alle domande dei presenti, le informazioni che erano state date dovevano essere sufficienti. Proprio per questo motivo il Takatsui si limitò ad annuire con il capo e si rivolse agli altri shinobi Io mi dirigerò ai Vicoli. Se siete sicuri di non intralciarmi potete anche venire con me, in caso contrario vi suggerisco vivamente di stare alla larga da questi ultimi. Non voglio che nessuno degli shinobi di Oto ci entri con i suoi piedi e venga costretto ad uscirne con i piedi davanti. Intesi? Poi, sempre con gli occhi chiusi, si voltò e cominciò a camminare in direzione dell'uscita.

    . ... .



    I vicoli.





    Quindi da quando sei di guardia non hai visto nulla di sospetto? Sei assolutamente sicuro?

    Bhè... diciamo che non è successo nulla di eclatante... il solito miasma di persone, le solite piccole zuffe, qualche piccolo furto... niente di importante insomma.
    Shinken si limitò a guardare dritto negli occhi la guardia che era stata assegnata all'ingresso - se di ingresso si poteva parlare - di quella rete di cunicoli e stradine strette, poco distante dal cuore del quartiere dei piaceri. Il Jonin si avvicinò ai Vicoli semplicemente passeggiando per le strade, senza muoversi per i tetti o correndo. Quando arrivò al presidio si diresse lentamente verso un giovane in divisa, braccia conserte e sguardo perso nel vuoto. Il sorvegliante, un ragazzotto con un fisico possente ma di dubbia esperienza, sobbalzò appena si rese conto di avere di fronte il Guardiano dei Gate.

    Il solito miasma di persone, zuffe e qualche "piccolo" furto... a fine turno dovrai farmi rapporto al North Gate. Dettagliato. Intesi? Non era sempre possibile osservare da vicino gli occhi del Fedaykin e quando succedeva, quegli occhi grigi e quell'iride cruciforme, sembravano poter suscitare quantomeno paura. S..si Signore!


    Ed ora occhi aperti soldato. La prossima volta non sarò così clemente.

    S..si Signore! Subito Signore!

    Dopodiché il Jonin si aggiustò il mantello e scomparve nella folla. Qualche istante dopo il giovane tirò un respiro di sollievo e subito si spostò in una posizione che riteneva migliore per sorvegliare il flusso di persone. Quantomeno la scenata del Jonin aveva rinnovato l'attenzione del ragazzo, costringendolo forse a rimanere più attento.

    Shinken avrebbe camminato tutto il giorno - e tutta la notte, se necessario - per quei vicoli stretti. Non sarebbe stato riconoscibile in volto e - almeno ad una prima impressione - sembrava addirittura più esile, più scarno di corporatura. Il suo obiettivo era semplice: individuare qualche testa calda o qualcuno sufficientemente losco da attirare la sua attenzione. Poi lo avrebbe avvicinato e - volente o nolente - lo avrebbe costretto a rispondere alle sue domande [ Tecnica Avanzata: Interrogazione Mentale ]

    Ogni volta avrebbe ripetuto la stessa sequenza, cambiando ad ogni fallimento il proprio volto e la propria corporatura [ Abilità: Conoscenza Chirurgia Estetica - Abilità TS: Adattamento ], mischiandosi tra la folla, diventando parte di essa. Sarebbe stato una volta un vecchio, quella dopo un bambino, quella dopo ancora un giovane mendicante o uno scalpellino. Prima o poi qualcuno gli avrebbe dato le risposte che cercava.




    Edited by Shinken Takatsui - 17/9/2016, 11:50
     
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    Amano
    Amministrazione, post I

    Ero giunto con una certa angoscia, dopo l'ultimo incontro con lo Yakushi a casa del Garth l'idea di rivederlo non mi entusiasmava granché ma esser arrivato negli uffici e constatato che non ero il solo presente mi fece tirare un sospiro di sollievo. C'è anche lui... il jonin che aveva preso parte allo scontro con Febh attirò subito la mia attenzione, ma mi sarei limitato a fargli un cenno con il capo, agli altri invece mi presentai con un sincero sorriso in volto, a differenza di mio padre ero sempre stato un giovane socievole e conoscere altri ninja -magari del mio stesso livello e non solo mostri capaci di radere al suolo un edificio- mi incuriosiva parecchio Piacere di conoscervi, io sono Amano . Se fosse stato possibile, nell'attesa che l'impiegato ci facesse entrare nell'ufficio dell'Amministratore, avrei gradito far due chiacchiere con tutti loro.

    Quando entrai nell'ufficio, o meglio in quello che ne rimaneva, un brivido gelido lungo la schiena mi paralizzò sul posto e per un attimo mi sembrò di aver già vissuto quella scena, la distruzione della stanza e sopratutto l'aura che circondava Febh erano qualcosa a cui non avrei voluto più assistere per il resto della mia vita. Fu un attimo, poi guardandomi attorno e scoprendo che il resto del gruppo sembrava del tutto a proprio agio la tensione sparì e mi sentì arrossire, leggermente in imbarazzo per la mia prima reazione Quella storia è finita, stupido! .
    Quando l'Amministratore prese parola fu ancor più chiaro il suo pessimo stato d'animo ed in breve ci fu possibile comprenderne il motivo, un furto audace da parte di ladri sconosciuti ed un solo sospetto, le Accette. In un attimo numerosi racconti di Luis mi tornarono alla mente, il torneo per la selezione dei guardiani a cui erano state affidate le difese del villaggio ed il potere dei Sigilli, la situazione del Quartiere dei piaceri ed il tentativo da parte del Mikawa di neutralizzare le bande criminali che ne avevano ormai preso il controllo. A differenza di tutti i presenti, eccetto forse Febh ed il Takatsui, potevo dirmi di essere la persona più informata sugli argomenti di cui si stava parlando. Questo era quanto, sembrava che la faccenda dovesse essere risolta partendo da ben poche nozioni ed appena Febh cessò di parlare i guerrieri di Oto iniziarono a disperdersi, ma fui attratto dalle parole di una kunoichi che palesò la sua intenzione di recarsi ai resti del Neko Senzai e non potei fare a meno di rivolgermi a lei Se non ti spiace mi unirei anch'io, mio padre era ben conosciuto al bordello e forse potremmo sfruttare il suo nome per fugare qualche sospetto e sciogliere qualche lingua fu così che mi accodai a Kamine in direzione della tendopoli a luci rosse.

    [...]

    Amano
    Neko Senzai

    Avrei seguito la ragazza in composto silenzio, qualcosa mi diceva che si trattava di una guerriera ben più preparata di me e quindi era logico che fosse lei a condurre le indagini, almeno finchè non si fosse rivelata inadeguata al compito, giungemmo quindi alle tende e come era logico pensare andammo in cerca del "capo" per porgergli qualche domanda preliminare. Le domande di Kamine mi parvero troppo dirette, considerando che non potevamo sapere chi fossero i membri della banda ed i loro alleati e per questo, appena mi fosse stato possibile, mi sarei avvicinato alla kunoichi parlandole all'orecchio Non credi che dovremmo essere più discreti? Potrebbero essere anche ben voluti quelli delle Accette e dimostrandoci così interessati a loro potremmo allertare qualche loro amico era un semplice consiglio che speravo avrebbe preso come tale.
    Nel frattempo avrei chiesto in giro se fossero presenti vecchi impiegati che avevano lavorato al locale prima della sua distruzione, spogliarelliste prostitute o anche semplici baristi o buttafuori, ed in caso mi sarei rivolto loro presentandomi come figlio di Luis Mikawa, appena arrivato al villaggio e curioso di sapere come andavano le cose ai vecchi amici del padre. Poche chiacchiere di circostanza per entrare nelle loro simpatie e ben disporli per domande più "delicate".
     
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    È colpa tua. Ratty

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    No Pain no Gain / Salone per Tatuaggi

    L'edificio non aveva nulla di elegante o caratteristico, ed anzi sembrava solo un minuscolo ingresso in un vicolo incassato tra due strutture più grandi e colorate, tanto che per sospettare l'esistenza di un salone per tatuaggi ci si doveva affidare ad un minuscolo cartello ingiallito in cui appena metà del Kanji indicante il tipo di "merce" trattata era visibile. La porta, sormontata da un'insegna quantomeno anonima, era coperta da una dozzinale tenda di perline, ma dopotutto si parlava di Oto, dove ciò che appare non è poi così importante, visto che in ogni volto, anche il più inoffensivo, può celarsi un mostro senza paragoni.

    png



    Una volta all'ingresso della bottega, non più grande della camera da letto di Kato, se non più piccola, i due non poterono non notare il gran numero di boccette appoggiate sulle mensole, ognuna contenente un inchiostro di qualche tipo. Ogni boccetta era attentamente etichettata, con una data e una parola tra Hitashi (Imbevuto) Kessho (Cristallo) e Gisei (Sacrificio)...a giudicare dalla disposizione, quella parola indicava la tipologia di inchiostro. C'era un solo lettino per i tatuaggi, uno sgabello dall'aria scomoda per eventuali accompagnatori e poi la sedia in legno dai molti accessori, scomparti e vassoi che certamente apparteneva al tatuatore.

    L'unica persona all'interno era un anziano che stava spazzando pigramente il pavimento, torvo in volto ed apparentemente crucciato per un qualche motivo. All'ingresso dei due ragazzi sembrò sorpreso, ma poi ci fu un lampo di comprensione: aveva riconosciuto Kato. I miei omaggi signorino Yotsuki. Si inchinò, posando la scopa al muro. Il mio nome è Hakuseki Mozumi, tatuatore al servizio del clan da non meno di quarant'anni. Prima ero il maestro e socio di Matsuo Yotsuki ed ora ho il privilegio di aver insegnato all'attuale proprietario del "No Pain, no Gain", il signorino Daisuke Yotsuki, suo cugino. Poi verso Hebiko, alla quale fece un secondo inchino, meno formale. Incantato.

    Tornò presto al ninja della casata nobiliare. Sono spiacente di informarla che il signorino Daisuke non è a Oto al momento, ma si trova in viaggio per reperire alcuni componenti fondamentali per gli inchiostri. Oramai non sono che un garzone di bottega, ma se per lei è possibile accontentarsi della mia mano ormai invecchiata, sarò felice di aiutarla...desidera un normale tatuaggio...o una delle specialità del nostro villaggio, i tatuaggi da richiamo? Naturalmente sarà un prezzo di favore in entrambi i casi. Avrebbero visto un tatuaggio di serpente sulla sua mano, un serpente incatenato che sembrava risalire verso il braccio.

    Non c'erano altre persone e le scalette che portavano al piano di sopra (residenza del vecchio e di Daisuke quando si attardava al lavoro) davano a una botola chiusa. Sul retrobottega stava il piccolo laboratorio per gli inchiostri, ma era sicuramente deserto. Se il discorso si fosse portato sulle Asce, l'uomo sarebbe sbiancato. Le Asce, signorino Yotsuki? Deglutì. Sono un gruppo più pericoloso di quanto non si voglia ammettere...specialmente ora che Mani d'Oro ha messo le mani su un secondo Jigoku... Io e il Signorino Daisuke abbiamo provato a comunicare con l'Amministrazione, ma non ci hanno ascoltato, pensano che le Asce siano solo dei teppisti!

    Si sarebbe dovuto sedere sullo sgabello dopo quel piccolo sfogo. Se finalmente l'amministrazione si è messa in moto devono aver esagerato. Non voglio sapere cosa è successo ma voglio mettervi in guardia: le Asce hanno un nuovo capo...Mani d'Oro. Era un mio allievo a cui ho insegnato le arti dei tatuaggi e dei Fuuinjutsu. Mi tradì quando non volli donargli un inchiostro raro e si unì alle asce. Fino a due anni fa era il braccio destro del leader, ma ora è cresciuto in potere e lo ha soppiantato...credo abbia ricevuto aiuto, ma non saprei dire da chi. E ha due Jigoku...gli inchiostri rari che vi dicevo...nascono da innumerevoli sacrifici umani ripetutisi nei secoli e hanno poteri immensi.

    Jigoku no Orochi (Serpente dell'Inferno) è il primo che ha ottenuto, anche se non so come. Qualunque animale velenoso riprodotto con quell'inchiostro può trasferirsi su altri corpi e distruggerli dall'interno.
    Mostrò la mano. Uno dei teppisti delle Asce lo aveva sulla mano, mi colpì trasferendomelo addosso. Sarei morto se il signorino Daisuke non avesse realizzato un tatuaggio contenitivo. Sospirò. Quel ragazzo ha un talento che capita una volta ogni cento anni.

    E giusto ieri uno dei teppisti è venuto qui...ogni tanto appaiono, e ha provato a distruggere la mia collezione. Fortunatamente era troppo debole persino per me e lo ho allontanato, ma col braccio destro ha dissolto un mobile in marmo con un semplice contatto...un effetto che solo Jigoku no Inago (Locusta dell'Inferno) possiede. Ci sono solo sette Jigoku degni di questo nome, gli Shichikessaku...i Sette Capolavori. Ognuno di essi permette di trasmettere su altri una porzione del proprio potere, con usi limitati fino all'esaurimento...e sono convinto che Mani d'Oro ne abbia due adesso.

    Se volete combatterlo, portatevi dietro qualcuno di molto potente...e state attenti anche ai suoi seguaci.
    Conosceva la locazione di un magazzino, vicino alla zona dei Vicoli, in cui a volte le Asce si riunivano, anche se sicuramente non si trattava del loro quartier generale, ma poteva essere un modo per cominciare...a patto di avventurarsi nei vicoli, e serviva un piano o comunque una discreta dose di cautela per farlo e raggiungere il capannone abbandonato dotato di tre soli ingressi: il portone principale, un lucernaio e una finestra al secondo piano sul retro. Nulla di più...e apparentemente nessuna guardia all'esterno...ma sarebbe stata dura capire se ce ne fossero all'interno.

    CITAZIONE
    I vicoli sono estremamente pericolosi per chi non è almeno Chunin, organizzare l'avanzata o la vostra sicurezza ne potrebbe risentire nel prossimo post

    Neko no Toire - La Lettiera per Gatti / Ciò che resta del Neko Senzai



    Si suol dire che di fronte a una tragedia si fa di necessità virtù, e quando tra le necessità annoveriamo alcuni dei bisogni fondamentali dell'uomo, specificatamente maschio e adulto, è chiaro come la tragedia venga presto superata e soppiantata dal freddo tecnicismo. Se il bordello è distrutto, lo si rimpiazza con una o più tende adeguate. Se delle quindici ragazze cinque sono morte, assieme al gestore, evidentemente una di loro si prende la briga di dirigere le altre e cercare sostitute. Perchè il Mestiere, quello in cui a dispetto di ogni giudizio trovano il loro orgoglio, non può essere arrestato da qualcosa di banale come una bomba.

    AyatAG_118730 aveva perso un'occhio nell'esplosione, ma forse questo le aveva permesso di vedere le cose con più chiarezza. Ora, con una benda sul viso, era diventata la Maitresse ed aveva indurito il suo animo a sufficienza da permettere a sè stessa e alle sue compagne di sopravvivere, non senza un silenzioso aiuto da parte dei clienti di sempre e dall'Amministrazione che aveva fornito fondi generosi alle Gatte superstiti.

    Con il suo lungo abito rovinato, che aveva deciso di tenere così stracciato come imperitura memoria delle compagne cadute, la bionda accoglieva i visitatori e indicava loro gli scomparti della tenda dove appartarsi, mentre la pesante mannaia al suo fianco dissuadeva eventuali teste calde troppo frettolose o che non volevano aspettare il loro turno. Fu lei ad accogliere Amano e Kamine.

    Gentili clienti. Temo non sia possibile lasciare una "stanza" per voi due, solo le Gatte possono utilizzare la nostra struttura. A meno che non siate interessati a una piccola festa privata in cui partecipa una Gatta, se non erro Ayane è libera e non disdegna certe attività. Ci fu un barlume di delusione quando Kamine, con le sue domande, fece capire di non essere in gita "di piacere" col suo giovane amante, ma piuttosto in caccia di qualcuno... Una Gatta non caccia, sono le prede a venire da lei. Una Gatta ascolta e vede, ma tutto rimane tra le Gatte. Non c'è motivo di parlare con chi non è una Gatta, a meno di accordi di qualche genere. Accordi antichi, vecchi di generazioni. Spiegò, con un sorriso malizioso, mentre allungava una mano per sfiorare le ciocche della Kunoichi. Ma nulla vieta di avere una nuova Gatta che impari ciò che le altre hanno da dire...cosa ne pensi?

    Era una possibilità, unirsi al Neko Senzai implicava un discreto impegno, anche in termini etici e mentali, ma aveva senza dubbio dei vantaggi vista la mole di informazioni a cui si poteva accedere, ed evidentemente Aya era in cerca di personale, dopo la morte di Yoko, Maria, Azusa, Kana e Cristie.

    Certo, c'era una strada alternativa. Quando il ragazzino menzionò il nome di Luis Mikawa parlando con uno dei garzoni del bordello (un ragazzotto di nome Ataru, forse tredicenne, che si occupava di rifornire le singole tende di cibo, bevande e ogni genere di richiesta, rigorosamente bendato), l'espressione della ormai monocola Aya cambiò radicalmente (aveva l'udito fino, o forse la voce era passata di bocca in bocca fino a lei, origliata attraverso le sottili tende del nuovo, improvvisato, Neko Senzai) Luis? Avrebbe lasciato perdere Kamine, ignorandola completamente per precipitarsi dal ragazzo, del quale avrebbe cercato di prendere il viso per meglio guardarlo...e studiarlo.

    No. Non gli somigli...perchè usi quel nome impunemente? Non sai quanto valore abbia quel nome? Se lui fosse ancora qui non sarebbe successo niente. NIENTE! Aggiunse con un pizzico di isteria, cercando persino di schiaffeggiareVelocità Gialla
    Forza Verde
    il ragazzo. Chiarito (forse) l'equivoco, la Maitresse lo avrebbe comunque guardato con risentimento. E dove si trova lui, adesso? Perchè non è tornato qui? Perchè ci ha...lasciato...? Lacrime ornavano il suo singolo occhio, così strane su quell'espressione che a fronte del dolore si era fatta dura e implacabile, ma che ora era crollata al solo sentire un semplice nome, quello del loro protettore ormai sparito. Amano doveva inventarsi qualcosa se voleva il supporto di Aya, o quella porta si sarebbe chiusa per sempre...

    Intanto Kamine era stata lasciata da sola, a sei o sette metri di distanza, ma sempre sotto il grande tendone pieno di tende più piccole che costituiva il complesso principale del nuovo bordello, ma forse non era del tutto un male. Davanti alla stanza/tenda più vicina, all'interno del più ampio tendone in cui si trovavano, una piccola custodia appesa ad uno dei piloni conteneva un'accetta, segno distintivo ed inequivocabile del gruppo di teppisti. Una delle ragazze si stava intrattenendo con una delle Asce.
    Poteva correre il rischio di provare a entrare senza provocare il caos? Aya e la sua mannaia erano distratte dal cucciolo di Luis e nessuno la stava guardando...ma come poteva fare ad assicurarsi di non provocare una rivolta? Le Gatte erano neutrali, e qualunque forma di violenza non sarebbe stata ben vista...a meno di ingegnarsi in qualche modo.

    All'interno Kioko, l'esperta in torture sessuali, stava tenendo una sessione di bondage e frusta con un membro di basso rango delle Asce (a giudicare, se Kamine si fosse avvicinata, dai colpi di frusta) ma questo poteva comunque creare dei problemi. Doveva inventarsi qualcosa, se voleva sfruttare quell'opportunità.


    Kuro no Meiro - Labirinto Nero / I Vicoli del Quartiere dei Piaceri

    0421_nor



    Era mattina, ma anche in assenza delle tenebre, i Vicoli mantenevano il loro appellativo di "Labirinto Nero", con un'aria pesante, a tratti mefitica, e le curve a gomito che sembravano essere state progettato appositamente per invitare un qualunque aggressore ad appostarvici. Le Guardie erano superflue, chiunque non fosse in grado di badare a sè stesso non sarebbe sopravvissuto nei vicoli, che le forze dell'ordine fossero presenti o meno.

    Shinken era una di queste persone, ed anzi, la sua caccia silenziosa lo rendeva più simile ad uno dei suddetti aggressori. In quell'ambiente, lui era il predatore.

    Superando la repulsione del toccare la pelle grassoccia ed unta di sudore mai lavato di uno dei barboni, apprese che le Asce, a parte la caratteristica accetta al fianco, recentemente avevano iniziato a sfoggiare un gran numero di tatuaggi e che a volte, ma soprattutto dopo aver bevuto, sembrava che quei tatuaggi si muovessero.

    Al contrario, quando travestito da bambino avesse sottomesso un teppista armato di coltello che stava attraversando la peggior giornata della sua vita (la ragazza lo aveva mollato, la madre aveva tagliato i fondi ed era appena scappato da uno scontro con un bestione alto il doppio di lui...solo per finire distrutto da un bambinetto di nemmeno dodici anni). Ammirava le Asce, ma non ne faceva parte e di fatto non ne conosceva nessuna personalmente...però aveva visto un membro noto, tale Aoitumblr_nmgyo7WN8V1unvshyo1_500, che conosceva solo di vista e per la fama di feroce picchiatore, entrare nella casa di un medico illegale portandosi un grosso sacco insanguinato sulle spalle...forse un ferito grave. E non era successo più di due ore prima.

    Seguendo questa pista avrebbe potuto facilmente trovare il basso edificio ad un piano. Secondo le informazioni del teppista, la sala operatoria era al piano inferiore e ci si arrivava solo da una botola nella cucina (ci era stato una volta, mentre accompagnava un Senpai rimasto accoltellato in uno scontro). Le porte e le finestre erano sbarrate, ma il teppista non poteva sapere se ci fossero meccanismi d'allarme, fatto sta che la casa sembrava completamente deserta e sigillata.

    Niente guardie, niente prese d'aria visibili per lo scantinato, le cui pareti erano abbastanza solide da rendere vana l'Arte della Terra, se posseduta. Doveva inventarsi un qualche metodo per entrare, se voleva battere questa pista.

    In caso contrario avrebbe potuto continuare ad indagare, magari focalizzandosi su domande più specifiche, anche se col rischio che l'interrogato se le ricordasse una volta conclusa l'aggressione.

    CITAZIONE
    Considero utilizzati 8 bassi complessivi per raccogliere queste informazioni.
     
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    Predatore e Prede


    Sigilli Trafugati - parte II



    La caccia era ufficialmente iniziata.

    Scegliendo attentamente i suoi bersagli, il Fedaykin stava piano piano percorrendo tutta la zona dei Vicoli. Non passò molto tempo che identificò la sua prima vittima: lo sfortunato doveva essere quasi sicuramente un senza tetto, un vagabondo dei vicoli, ma alcuni comportamenti del clochard attirarono l'attenzione del Jonin che non si fece influenzare dall'aspetto (effettivamente poco invitante) della sua vittima. Le prime informazioni che riuscì ad ottenere non furono però utili a localizzare un possibile obiettivo ma aiutarono a meglio definire le caratteristiche dei suoi futuri bersagli. Oltre la particolare arma che ogni appartenente al gruppo delle Asce sfoggiava, sembrava che ultimamente stessero facendo un ampio utilizzo di tatuaggi, particolare che incuriosì Shinken. Certamente il Jonin non aveva idea delle particolari proprietà di questi tatuaggi, ma il dettaglio che questi ultimi si potessero addirittura muovere lo incuriosì. Alcool o no, era un informazione che non poteva permettersi di scartare, almeno non nell'immediato. Dopo aver stordito il vagabondo decise di proseguire oltre.


    La caccia del bambino ebbe sicuramente più successo. Il malcapitato pensò di poter sottrarre con la prepotenza ed un banale coltello qualche Ryo ad un povero fanciullo perso nei vicoli ma invece la sua faccia finì su uno dei muri non appena palesò le sue ostilità. La mano destra del bambino lo teneva saldamente attaccato alla parete e, contemporaneamente, il chakra finì per insinuarsi nel cervello del malcapitato, aiutando il Jonin a rubare le informazioni che cercava. Bene. Squillò il giovane Questo è già un inizio. Sai qualcosa sui nuovi tatuaggi che le Asce hanno deciso di farsi? Forse non ne sapeva nulla, forse invece avrebbe potuto avvalorare la tesi del clochard o addirittura smentirla.

    Estorte le informazioni necessarie, Shinken colpì alla testa il ragazzo cercando di farlo svenire. Lo avrebbe poi legato, perquisito ed imbavagliato. Ma mentre compieva queste operazioni sentì la Lama Interna fremere; avrebbe voluto sgozzare il ragazzo ed evitare così che la sua stima per le Asce lo spingesse dritto dritto da loro a spifferare l'accaduto. Poi si ricredette, infondo anche lui era un cittadino del Paese delle risaie, non meritava di morire per così poco. Si assicurò che fosse svenuto per bene e che non si sarebbe ripreso per tutta la giornata, poi lo infilò in un vicolo buio senza uscita, ci gettò sopra un panno zozzo trovato lì vicino e riprese a camminare in direzione del medico illegale.

    . ... .



    La camminata questa volta fu più veloce, non fu propriamente una corsa ma qualcosa di più simile ad un passo svelto. Sul volto del ragazzo era comparso un enorme sorriso: forse stava fingendo o forse ea proprio Shinken che stava già assaporando il sangue del suo bersaglio, Aoi e tutte le Asce che si portava dietro. Ora sapeva dove cercarli. [ Abilità ]
    Movimenti Silenziosi [2]
    Maestria: L'utilizzatore annulla l'udito perfetto avversario se presente, altrimenti ottiene un bonus +3 alla Furtività. Il bonus alla Furtività non è cumulabile con quello concesso da 'Movimenti Invisibili' o 'Movimenti Inodore'.

    Nemico Prescelto [0] ( Asce - Percezione e Furtività +3 )
    Speciale: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo o un gruppo definito, definendolo come proprio nemico prescelto. Ogni azione intrapresa contro di essi ha Percezione o Furtività incrementata di 4,5, oppure entrambi incrementati di 3. Il nemico prescelto può essere assegnata da terzi, nemico personale o per ottenere vantaggi.

    Missione in Solitaria [0] (Stanare Aoi +2 tacche Concentrazione )

    Speciale: L'utilizzatore può affrontare più facilmente una missione se non ha alleati al suo fianco: ogni azione intrapresa è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della missione. La missione non deve essere continuativa (come proteggere un obiettivo); il potenziamento non è applicabile per eventi collaterali la missione e non strettamente collegati.

    Mov. Silenziosi.
    Percezione 12 Furtività 13.5
    Avvicinandosi sempre di più al luogo indicatogli, Shinken decise di compiere l'ultimo avvicinamento furtivamente. Silenzioso ed elegante si spostò dalla strada fino ai tetti degli edifici vicino alla casa del medico. Per prima cosa, dall'alto della sua posizione, passò qualche secondo ad osservare la struttura tramite la sua normale vista e poi - posizionandosi al riparo dagli occhi indiscreti della strada - si sedette a gambe incrociate e chiuse gli occhi. Assunse una posizione di concentrazione e rimase immobile [ Slot Tecnica Avanzata ]Passo Perfetto
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultarsi del tutto dalle conoscenze che percepiscono il chakra; non può essere percepito il chakra dell'utilizzatore finché attiva questa tecnica. L'utilizzatore non può utilizzare il chakra altrimenti la tecnica si scioglierà e potrà essere percepito.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 3 / Consumo: Basso )
    [Da chunin in su]



    Echolocation_2


    Prima un impulso, poi due. Poi cominciarono a susseguirsi quasi senza tregua; il Fedaykin stava trovando la concentrazione per mappare tutto il territorio circostante. I primi servirono solo a definire la dimensione e le caratteristiche del circondario ma una volta calibrato il "tiro", Shinken stava seriamente mappando tutto quello che aveva intorno, edifici e persone comprese. Per i primi istanti rimase concentrato sull'abitazione poco distante, ne osservò i dettagli e i possibili accessi mentre ragionava sui possibili approcci. Poi intensificò gli impulsi, cercando di penetrare sin dentro alle mura domestiche (e forse anche lo scantinato), per quello che gli era possibile [ Escluso dal Mondo ]Escluso dal Mondo: L'utilizzatore deve rinunciare alla vista, all'olfatto ed il gusto. I sensi scelti non possono essere utilizzati. L'utilizzatore ha un bonus progressivo alla percezione . L'utilizzatore ha sempre attivo un ecoradar acustico a 360° entro 3 metri per ogni valore in Percezione posseduto. Spendendo 4 round è possibile utilizzare il radar ad una distanza decuplicata (x10). E' possibile negare il bonus a percezione e/o l'ecoradar e 'riattivare' i sensi precedentemente persi (tramite l'utilizzo di uno slot tecnica/azione).

    Percezione 12 x 3m = 36m di ecolocalizzazione

    Considero un progressivo aumento del sonar da 36 metri fino ai 36 x10 m = 360m della massima capacità dell'Ecolocalizzazione. Cercando (dato che suppongo esistano dei limiti fisici ma che non sia impossibile far penetrare le onde sonore dentro una struttura) di capire per sommi capi cosa succede all'interno..
    . In realtà stava cercando di captare chi o cosa ci fosse dentro quell'edificio, se i suoi bersagli erano ancora al suo interno o se invece il luogo era stato abbandonato da poco. Non avrebbe tentato un assalto senza sapere contro cosa o chi stava andando ma sopratutto non avrebbe battuto la strada della "semplice bussata alla porta". Doveva essere certo di colpire i suoi bersagli. Inoltre - tempo due ore - potevano essere arrivati altri membri delle Asce o poteva benissimo essere una trappola ben architettata dai suoi bersagli. Non avrebbe assaltato la struttura, non per il momento, avrebbe cercato di captare altre informazioni per poi decidersi ad intervenire.

    Una cosa era certa, Shinken cercava i ladri dei Sigilli ma anche i ladri dei Sigilli sapevano che qualcuno, prima o poi, li sarebbe andati a cercare.


    ° Dimmi che siete ancora chiusi lì dentro piccoli topolini °



    Se il sonar non fosse riuscito a penetrare a sufficienza per poter avere la conferma sui suoi bersagli (qualsiasi segnale che vi fossero più di una sola persona nel laboratorio sarebbe stato sufficiente), allora il Fedaykin avrebbe semplicemente atteso, continuando ad osservare la zona dei Vicoli dentro al suo campo (per un massimo di 360m di raggio). Avrebbe cercato persone, avrebbe cercato di mapparne i movimenti, i gruppi e le azioni, cercando di captare tutti i dettagli utili alla sua ricerca. Invisibile alla percezione del chakra, gli impulsi erano difficilmente percepibili dall'orecchio umano, forse giust qualche animale avrebbe percepito il suo sofisticato sistema di ecolocalizzazione. Al momento si sentiva forte di una posizione sicura.

    L'alternativa opposta avrebbe invece fatto scattare il piano del Fedaykin. Aoi ed il presunto ferito (forse proprio quello che aveva gentilmente deciso di lasciare la mano all'amministrazione di Oto) si erano nascosti in una scatola ben chiusa, una bellissima trappola per topi nel seminterrato della casa. Se il sonar avesse in qualche modo confermato la loro presenza, Shinken avrebbe concentrato il suo ecolocalizzatore, puntandolo unicamente sull'edificio. Avrebbe cercato di percepire trappole nell'immediato perimetro della casa [ Percezione 12 ] e se fosse stato possibile avvicinarsi senza farne scattare qualcuna, Shinken avrebbe messo mano alla sacca dell'equipaggiamento che portava al suo fianco destro.

    Tre passi sulle tegole ed avrebbe spiccato il volo. Senza atterrare direttamente nel perimetro della casa, avrebbe utilizzato una posizione intermedia per un ultimo, rapido, controllo. Silenzioso e preciso nei movimenti, avrebbe avvicinato il lato lungo della casa, percorrendo tutto il muro perimetrale. Alla base dell'edificio, applicata al centro del muro in corrispondenza dell'inizio delle fondazioni, avrebbe attaccato il suo unico Fuuijutsu esplosivo. Il Fedaykin avrebbe minato la parte del semi interrato più fragile (cioè quella più sollecitata dalle azioni verticali ed orizzondali), impostando il timer alla bomba. Questo unico e fluido movimento lo avrebbe portato poco distante, arrivando a fermarsi vicino ad uno degli angoli dell'edificio [ Schema ]casa_espl

    Ho improvvisato due esempi per chiarire la posizione dell'esplosivo.
    Rosso per la Cartabomba
    Viola per movimento Shinken
    . Una rapida posizione delle mani e avrebbe utilizzato una tecnica molto particolare, solitamente utilizzata per tutt'altro scopo [ Slot Tecnica Avanzata ]Palude Infernale - Yomi Numa
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può trasformare una superficie in uno strato fangoso. Il punto iniziare deve essere entro 9 metri dall'utilizzatore e distante 1,5 metri da fonti di chakra. La Velocità di diffusione è pari la concentrazione dell'utilizzatore. Chiunque entri in contatto con questa superficie, vi rimarrà invischiato, immobilizzando la parte del corpo venutaci a contatto: causa Intralcio Medio. Ogni slot azione utilizzato all'interno dell'area fa affondare la vittima: le unità affondate raddoppiano, minimo 1. Le parti
    affondate hanno Intralcio Grave. La palude dura 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 3 / Consumo: Medio a 9 metri )
    [Raggio massimo: 9 per Grado]]
    [Da chunin in su]

    Velocità diffusione Blu +2tacche. Consumo Medio x3 = Elevato

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.

    Tecnica Furtiva [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot tecnica extra se non è percepito dall'avversario. Può essere utilizzato 1 volta ogni 3 round.
    . Il resto lo avrebbe fatto la gravità: la palude si sarebbe sviluppata tutto intorno alla casa, non l'avrebbe fatta sprofondare - questo è certo - ma la cartabomba sarebbe esplosa minando le pareti perimetrali del semi-interrato [ Cartabomba lvl III ]Cartabomba III [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di raggio pari a 3 metri quando attivata; entro 6 metri causa comunque danni, dalla potenza dimezzata. L'attivazione è percepibile tramite i sensi; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da 3 secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale-Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 70 | Durezza: 1 | Crediti: 100)
    e centinaia di metri cubi di fanghiglia e terra sarebbero entrati nel laboratorio del medico. Uscire sarebbe stato quasi impossibile, con la forza del flusso in entrata che avrebbe travolto qualsiasi cosa, e non rimanere soffocati sarebbe stato ancora più difficile. O almeno questo era quello che pensava il Jonin di Oto.

    Mentre si posizionava sul tetto dell'edificio adiacente, avrebbe atteso che qualcosa o qualcuno reagisse a quell'assalto. Preparava l'eventuale colpo di grazia. Sonar attivo e mano destra vicina alla Katana.

    ° Chiunque metta piede fuori da questa casa è morto °



    OT: Perdonatemi eventuali errori nella scrittura del post: non ho considerato il tutto come un unico round di combattimento (forse sarebbe considerabile quasi come due) ma se anche fosse solo uno dovrei rientrare negli slot concessi, azione e tecnica (vedi abilità Tecnica Furtiva). Dato che questo modus operandi potebbe essere infattibile (non sono sicuro, almeno), vi prego di avvisarmi (e redarguirmi) se ci fosse qualcosa di non valido. IN tal caso provvederò a modificare il tutto.

    Slot al momento dell'assalto:
    - Slot Azione Gratuito movimento dal tetto alla seconda posizione.
    - Primo Slot Azione: movimento lungo il muro
    - Secondo Slot Azione: applicazione cartabomba
    - Terzo Slot Azione: riposizionamento (Azione Rapida)

    - Slot tecnica avanzata: Palude Infernale.

    Ferite: Nessuna
    Consumi: 17/60 Bassi consumati

    Equip utilizzato: Cartabomba lvl III

     
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    [Sigilli Trafugati] II



    Un solo ninja rispose alla prospettiva di andare al Neko Senzai, tale Amano.
    CITAZIONE
    Se non ti spiace mi unirei anch'io, mio padre era ben conosciuto al bordello e forse potremmo sfruttare il suo nome per fugare qualche sospetto e sciogliere qualche lingua

    Kamine era ad un passo dal fare un sarcastico commento su un figlio che candidamente ammette che il padre era un più che assiduo frequentatore del bordello, ma qualcosa nel retro della sua testa la bloccò all'istante....beh, lui almeno un padre ce l'ha e lo conosce... Si limitò quindi ad annuire e abbozzare un sorriso. Bene, andiamo.

    [...]
    Era la prima volta che Kamine metteva piede nella tendopoli che funzionava da bordello, in sostituzione del Neko Senzai. Non fu difficile individuare la maitresse, meno lo fu acquisire le informazioni che cercava.
    CITAZIONE
    Una Gatta non caccia, sono le prede a venire da lei. Una Gatta ascolta e vede, ma tutto rimane tra le Gatte. Non c'è motivo di parlare con chi non è una Gatta, a meno di accordi di qualche genere. Accordi antichi, vecchi di generazioni.

    Aya stava tentando di reclutarla?
    CITAZIONE
    Ma nulla vieta di avere una nuova Gatta che impari ciò che le altre hanno da dire...cosa ne pensi?

    La mano della maitresse le accarezzo i capelli che le cadevano dal viso. Sul volto della kunoichi apparve un sorriso indecifrabile.
    Un corso di aggiornamento potrebbe farmi bene... Allungò una mano per prendere nella sua quella di Aya. Ma al momento, siamo in missione urgente. È un discorso che dovremo riprendere più avanti....E poi i clienti finirebbero con il bacino frantumato.

    CITAZIONE
    Non credi che dovremmo essere più discreti? Potrebbero essere anche ben voluti quelli delle Accette e dimostrandoci così interessati a loro potremmo allertare qualche loro amico

    Inclinò la testa verso Amano e parlò abbassando la voce.
    Hai ragione, ma non abbiamo tempo per agire completamente sotto traccia. Dobbiamo fare in fretta, perchè se i miei sospetti sono fondati e hanno agito per conto di qualcuno, rischiamo di veder sparire dalla circolazione il maltolto, finchè non tornerà ad azzannarci alla gola quando meno ce l'aspettiamo. Il tono di voce divenne di nuovo meglio udibile anche da Aya. E poi, l'Amministrazione di Oto è sempre stata in rapporti più che ottimi con il Neko, sta anche aiutando dopo l'attacco...non vedo perchè dovremmo avere paura che siano dalla parte delle Asce...
    Avrebbe voluto aggiungere altro, ma l'attenzione di Aya venne letteralmente catturata da Amano e dal suo parlare in giro del padre. A quanto pare, era più che un cliente da quelle parti...

    Improvvisamente, Kamine si trovò da sola, ignorata da tutti, mentre Aya era completamente assorbita da Amano. Occasione perfetta per dare un'occhiata in giro, nella speranza di trovare qualche informazione utile. Ma trovò ben più di questo, semplicemente girandosi verso la tenda più vicina. Un'accetta appesa fuori di essa, non lasciava poi tanti dubbi su chi ci fosse all'interno. La ragazza si mosse con quanta più nonchalance possibile, avvicinandosi all'entrata, non prima di aver cercato di fare dei segni ad Amano per indicargli di tenere occupata la maitresse, se questi fosse stato a portata. Tese le orecchieInvestigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.
    per captare cosa stesse succedendo all'interno. Dai rumori era chiaro che dentro si stessero consumando pratiche abbastanza esotiche. La kunoichi pensò per qualche secondo, poi si decise....uff, cosa non si fa per lavoro...

    Discretamente, si tolse il mantello e le protezioni. Poi, cercando di mettersi in un angolo o comunque in una posizione dove non poteva essere notata subito, si spogliò, rimanendo con la sola biancheria intima. Si sciolse i capelli, poi prese un kunai e del filo di nylon. Fece passare il filo dentro al foro del kunai, poi fece una piccola coda con i suoi capelli della parte inferiore posteriore della testa, che legò a fiocco con il filo di nylon a cui era attaccato il kunai. Lasciò liberi i capelli della parte superiore e alcuni sotto quelli legati, di modo che, ricadendo naturalmente, nascondessero alla meglio il kunai, almeno quanto sarebbe bastato per entrare nella tenda e non costituire nessuna minaccia all'apparenza, aiutata dal colore scuro dei propri capelli e dalle luci quantomeno soffuse dell'ambiente. Fece un fagotto con il mantello e ci mise il proprio equipaggiamento e i vestiti, infilandoci anche l'accetta che era appesa fuori dalla tenda. Muovendosi silenziosamente, scostò il lembo della tenda ed entrò, poggiando a terra il fagotto.

    Se la gatta nella tenda fosse stata di spalle, le si sarebbe avvicinata, approcciandola da dietro e baciandole prima una spalla, poi continuando sul collo, per poi parlare con voce sensuale e presentarsi. Se invece la gatta fosse stata rivolta verso l'entrata, Kamine si sarebbe prima presentata, per poi fare il giro dell'eventuale piattaforma dove si trovava il cliente e approcciarla per baciarla, per poi spostarsi alle sue spalle. Mi chiamo Mila...Aya mi ha mandato per osservare e imparare... Fece una risatina. Continuando ad accarezzare Kioko da dietro, studiò la situazione dell'Ascia legata all'interno.

    Se questi fosse stato legato e impossibilitato a parlare da una ball gag o un altro tipo di bavaglio, Kamine avrebbe agito subito, tentando di addormentare Kioko
    Tecnica del Sonno - Nemuri
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'illusione si attiva prendendo alla sprovvista la vittima e poggiando le mani sulle spalle; la vittima non deve accorgersi della minaccia, ma considerarsi in una situazione di calma, senza pericoli. La vittima cadrà in un sonno illusorio per 3 ore o finché non rilasciata. L'efficacia è pari a 10. Rivolgere una minaccia di danno fisico, sveglia la vittima prima dell'esecuzione.

    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Livello: 5 / Consumo: Medio )
    [Da studente in su]
    e sorreggendola tra le braccia, poggiarla delicatamente a terra. Si sarebbe poi avvicinata all'uomo, sciogliendo il filo e prendendo il kunai in mano, puntandolo alla gola dell'uomo.

    Se l'uomo fosse stato legato ma non imbavagliato, Kamine avrebbe comunque eseguito la tecnica, ma sarebbe scattata in avanti Velocità 425 verso l'uomo, cingendo Kioko alla vita con un braccio mentre con l'altra mano si avventava sulla bocca dell'uomo, chiudendola. Lasciò poi scivolare Kioko a terra e prese il kunai, puntandolo alla gola dell'uomo.

    Una parola di troppo, un grido, un tentativo di scappare e sei morto. Niente più giochetti che ti piacciono tanto, niente dolore. Un solo secondo e puff, tutto finito. Tentava di fare leva sulle sue "passioni" particolari. Tutto chiaro? Annuisci se hai capito.

    Se avesse annuito, avrebbe tolto la mano dalla sua bocca (o lo avrebbe sbavagliato). Continuando a puntargli il kunai alla giugulare, con la mano libera gli avrebbe stretto un capezzolo (o afferrato l'eventuale attrezzo che già lo stringeva), mettendosi a cavalcioni sopra di lui. Dammi quello che voglio e potresti anche ricavare quello per cui sei dentro questa tenda... Tenendo strette le dita, gli torse il capezzolo.

    Allora...voglio sapere cosa avete fatto tu e i tuoi compari delle Asce questa notte. E bada bene che non accetto un "non lo so" come risposta. Rilasciò la tensione sul capezzolo.Avete lavorato di vostra iniziativa o su commissione di qualcuno? E dov'è adesso quello che avete rubato? Dov'è il vostro covo abituale e dove nascondete la merce?
    Ad ogni informazione utile, Kamine avrebbe torto il capezzolo dell'uomo, o graffiato il petto con le unghie o schiaffeggiato (se avesse dato modo di vedere che la cosa era di suo gradimento). Ad ogni informazione non ricevuta o inutile, Kamine lo avrebbe liberato da uno degli eventuali elementi di costrizione che gli provocavano dolore (stando ben attenta a non staccare nulla che potesse ridargli la mobilità).

    [OT]
    Febh, ho considerato il tizio sotto "bondage" secondo il tuo post, se hai in mente altro, modifico senza problemi.

    Chakra: 47/50
    Legenda
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    Il Fiore Lupo

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    Una sottile linea di Inchiostro.



    Già, mi piacerebbe un tatuaggio a forma di Ascia-


    Fu il mio unico commento, secco e telegrafico. E tanto bastò per convincere a parlare quello che si definiva il dipende più fedele e anziano della Sala dei Tatuaggi. Lo compresi subito, intravedendo nel suo sguardo una sorta di reazione mista tra lo sgomento e la sorpresa più totale quando nominai quella parola.

    Il tizio prese a parlare, senza molti indugi e con mia sorpresa a dire la verità, introducendo persone e fatti a me completamente ignoti ma dalla natura estremamente interessante. In sostanza potevamo dire che io ed Hebiko, senza saperlo veramente, avevamo aperto una sorta di forziere nascosto. L'anziano tatuatore ci spiegò molte cose e ci avvertì dei numerosi rischi che stavamo andando a correre incontro ma sopratutto ci redarguì sulla effettiva pericolosità di quella sorta di tatuaggi e delle persone che ne erano in possesso, in particolare Mani d'Oro. Tuttavia rimasi in silenzio, non aveva senso commentare davanti a quel tizio: la mia collega avrebbe saputo da lì a poco le mie impressioni.

    Al termine del suo discorso fissai il vuoto per qualche istante, mi era venuta una idea:- Senta...Non potrebbe applicarmi anche a me uno di questi tatuaggi? Non so, qualcosa che mi possa difendere da quella sorta di attacchi così insidiosi? Non penso di costringerla, del resto non le sto chiedendo lo stesso potere di Mani d'Oro ma solo un modo per combattere alla pari quanto meno... in pù visto che è stato il suo Sensei per molto tempo quali sono le sue debolezze? Giusto per togliermi il dubbio: è uno Yotsuki anche lui? Ha parenti, famiglia? Delle paure che non ha mai superato? Una ferita o un fianco più debole?.- attesi qualche istante, attenendo che magari anche Hebiko si sarebbe, se avesse voluto, proposta per i tatuaggi - Ah... tra l'altro non potrebbe mostrarci alcuni schizzi tipici delle Asce e magari spiegarmi il loro significato, se esiste... immagino che se seguono una scala gerarchica credo che i loro tatuaggi non facciano di meno. Avrò modo almeno da capire effettivamente chi mi troverò davanti.- in realtà l'idea era proprio quella di memorizzarli visivamente e magari applicarmeli con la Tecnica della Trasformazione, se ce ne fosse stata l'occasione.

    Avrei così atteso l'eventuale reazione del tatuatore alla mia prima proposta ed avrei atteso una sua risposta, così da decidere il passo successivo.


    Al termine dell'interazione con l'anziano...



    Uscimmo entrambi dal Sala e facendo un cenno ad Hebiko indicai, in maniera univoca, di seguirmi. Così mi apprestai ad infilarmi in una delle tante viuzze vuote e malmesse del quartiere dei Piaceri. E dopo essermi accertato dell'effettiva assenza di persone presi a parlare, con un tono discreto:- Quel vecchietto ci ha detto tantissime cose interessanti e credo di essermi fatto una sorta di idea preliminare. Mani d'Oro, ex allievo del tatuatore, si è separato dal maestro per il solito motivo: la ricerca del potere o una cosa del genere. Qualcuno, astuto, ha notato in lui un potenziale e gli ha fornito mezzi e strumenti. Ebbro di fama e gloria stanotte ha voluto fare il colpaccio: entrare nella storia e rubare i Sigilli a Febh. Inoltre sappiamo che quel bastardo di Goemon è collegato ai Sigilli in qualche modo, anche se non sappiamo come. Tuttavia mi viene da pensare solo una cosa Hebiko: Figlio-di-puttana-Goemon ha fornito supporto a Mani d'Oro e ora, come conseguenza, ci ritroviamo in questo casino. Il problema è che Goemon sa quello che fa, così ci ha dimostrato fino ad ora e quindi questo lo rende un tizio pericoloso. Potrebbe benissimo essere già un paio di passi più avanti di noi. - ripresi fiato, tendendo le orecchie alla ricerca di rumori sospetti - Ora questa è la teoria. La pratica è che sappiamo che c'è un gruppo di Asce nei Vicoli, niente di più. Inoltre non per quanto possa essere risultato affidabile il vecchio non mi fido. C'è qualcosa che non mi torna. Se Mani d'Oro fosse stato un tipo sveglio avrebbe già ucciso o fatto sparire quel vecchio, del resto si tratta pur sempre del suo Sensei. O almeno così avrei fatto io. Perciò non possiamo fidarci solo delle sue parole. Non completamente almeno. Per questo ti propongo di proseguire con le indagini e posticipare l'assalto ai Vicoli, che oltretutto sono un posto terribilmente pericoloso. Pensavo di indagare alla Pelle dell'Alligatore: l'amministratore ci ha detto che in quel luogo abbandonato ci sono voci che si radunano vecchi nemici delle Ascie. E come si dice: Il nemico del mio nemico è mio amico...Che ne pensi? E se sei d'accordo direi che è meglio ci togliamo il coprifronte, potrebbero nemmeno farsi vedere se vedono questo simbolo.- Avrei così atteso la risposta della mia collega Shinobi e nel caso affermativo di risposta sapevamo che fare. Di nuovo nel Quartiere dei Piaceri, di nuovo alla ricerca di indizi o, nel migliore dei casi, di alleati utili alla causa.


    Davanti alla Pelle dell'Alligatore...


    Nuovamente ci muovemmo in silenzio concentrati sul da farsi e sul cercare di restare il più discreti possibili, senza più il simbolo del nostro Villaggio sulla nostra fronte. Una volta giunti a destinazione mi voltai verso Hebiko. Questa volta la mia espressione risultò tesa. A differenza dell'emporio non potevo certo aspettarmi cosa sarebbe potuto succedere nel peggiore dei casi. Stavamo correndo un rischio.

    Mi allontanai di tre-quattro metri da Hebiko, giusto per mantenere una distanza di sicurezza nel caso ci avessero attaccati, e così proponendomi da apri-fila sarei entrato nell'edificio. Acuendo al massimo i miei sensi mi sarei guardato attorno, in primo per scoprire se c'era qualcuno e secondo per individuare qualche pericolo.

    Se il locale sarebbe stato vuoto avrei atteso qualche minuto, magari per aspettare una reazione qualunque essa sarebbe stata. Se ciò non sarebbe avvenuta mi sarei posto al centro del piano e ad alta voce avrei urlato:-Siamo qui per le ASCE!- Un'esca. Molto pericolosa, ma necessaria. A quel punto se qualcuno si sarebbe fatto vivo avrei continuato, limitandomi ad una sola frase:-Siamo qui per vendetta come voi. E credo che abbiamo molte cose da condividere...-

    Se invece mi sarei ritrovato in locale aperto e con una serie di persone mi sarei avvicinato alla prima che mi sarebbe apparsa più affidabile e avrei proferito:- Voglio parlare con qualcuno di importante qui, subito. In privato.- il mio tono si sarebbe rivelato freddo, distaccato e terribilmente minaccioso, non avevamo tempo da perdere. Se la mia richiesta sarebbe stata accettata a quel punto probabilmente mi sarei ritrovato davanti a qualcuno di rilevante e avrei così proferito:- Le Asce. Le stiamo cercando e le vogliamo morte. E' credo che sia un pensiero condiviso con qualcuno che abita in questo posto. Credo che possiamo giungere a qualche accordo. Che ne dice?-
     
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    Oto, sounds Good

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    Amano
    Neko Senzai, post II

    Limitai la mia risposta a Kamine ad un cenno d'assenso, poteva avere ragione ma da parte mia non avevo intenzione di rinunciare a cercare alleati attraverso la fama del mio patrigno, così mi spostai rivolgendomi casualmente ai lavoratori della tendopoli finché non catturai l'attenzione della stessa Aya. La donna si fiondò su di me, prendendomi il volto tra le mani ed osservandomi con meticolosa attenzione, la forza che mostrò nella presa era qualcosa di eccezionale dal mio punto di vista e mi ritrovai ad afferrarle istintivamente i polsi mentre la fissavo di rimando nell'unico occhio che aveva, quello sguardo mi mise in imbarazzo. I dubbi della Gatta erano leciti, non ero il figlio naturale di Luis ed ero pronto a spiegarle la cosa ma il tono isterico con cui mi incalzò non aveva nulla di rassicurante, infatti poco dopo scostò la mano dal volto in un gesto inequivocabile a cui reagì prontamente con un rapidoMezzobasso, Riflessi Bianca+2 spostamento del busto e il capo all'indietro, complice anche il fatto di esser già in contatto con l'arto di lei deviaiMezzobasso, Forza Bianca+2 il colpo di qualche centimetro, giusto il necessario per evitare in tutta sicurezza il manrovescio. EHI! Calmiamoci! arretrai di un passo in cerca di una distanza di sicurezza nel caso la giovane avesse ancora intenzione di alzare le mani Sono il suo figlio adottivo! Per questo non gli somiglio... presi un lungo respiro Se non mi credi sappi che so tutto, che aveva in affitto un appartemento di fronte al locale dalla signora Tanaka Makiko e che si prendeva cura di voi, che tentò di sistemare i problemi con le bande nel quartiere prima di partire... le diedi qualche attimo per riflettere, non avevo idea di quanto bene conoscesse mio padre, quindi non sapevo se quelle poche ma essenziali informazioni mi avrebbero permesso di farmi ascoltare Non sto mentendo, sono suo figlio aggiunsi con un filo di voce in cui si poteva chiaramente percepire tutto l'orgoglio che provavo per quella sola affermazione.
    Se mi credesse o se semplicemente volesse indagare ancora prima di decidere se darmi fiducia non lo sapevo, ma la donna continuò a squadrarmi ponendo altre domande, ben più difficili a cui rispondere. Era chiaro che si sentiva tradita dalla partenza del Mikawa, che covasse un certo risentimento nei suoi confronti ma che, nonostante tutto, desiderasse ancora aggrapparsi alla sua spalla ed in un certo senso questa mia intuizione -veritiera o fallace- mi fece sentire in sintonia con lei Papà ora vive a Borgo Dipao, a nord di qui, sulla costa. Convive con mia madre da quando ci ha liberato da un gruppo di teppisti. Non so perchè non sia più voluto tornare qui, ad Oto, ne parla sempre con un pò di amarezza e nostalgia, per quanto sia difficile intuire cosa pensi realmente in ogni momento della giornata... un naturale sorriso comparì sul mio volto ripensando al genitore-maestro che mi aveva inviato in quel covo di matti però so per certo che il giorno in cui lo conobbi era un uomo sulla soglia dell'autodistruzione, i suoi studi sulle chiiton lo stavano letteralmente fagocitando. Ricordo ancora perfettamente le ulcere che ricoprivano i suoi arti, i suoi racconti di quando era giovane ed ebbro del potere che stava accumulando, l'idea che non avesse bisogno di nessuno e che solo la forza era necessaria per vivere in questo Mondo... era una persona infelice e malata... presi fiato, abbassando lo sguardo a terra per un momento, spiacevoli ricordi riapparvero in un lampo, poi nuovamente riportai le iridi a fissare il volto di Aya, ora una luce di orgoglio e forza d'animo infiammava il mio sguardo Luis si è dovuto allontanare da Oto perchè stava morendo, forse è stato debole a non saper più come affrontare i suoi demoni interiori rimanendo qui, ma io sono contento che sia partito, ora ho un padre che mi vuole bene e non pensare nemmeno per un secondo che ti permetta di pensare a lui come ad un codardo o un traditore. Lui voleva bene alle persone di questo quartiere e teneva particolarmente a voi, lo so perchè spesso mi ha raccontato delle Gatte e della signora Makiko! il tono di voce si accese come il mio animo, il volto leggermente arrossato per la foga e l'emozione Papà mi ha chiesto di venire qui, mi ha allenato e quando ha visto che ero pronto mi ha chiesto di prendere il suo posto al Villaggio del Suono, quindi signorina Aya non si deve più preoccupare, ora sarò io la mano di Luis che proteggerà le Gatte del Neko Senzai! piegai il busto in avanti, in un gesto esagerato, le braccia rigide lungo i fianchi ed urlai ormai dimentico di tutte le persone che avevamo attorno forse intente ad osservare quello strano ragazzetto scalzo che si prostrava davanti alla Signora del bordello Perdoni mio padre signorina Aya e mi accetti come vostro guardiano! .
    Avrei atteso una qualsiasi reazione senza più muovere un muscolo, trainato dall'emozione avevo tirato fuori tutto quello in cui avevo pensato durante il viaggio che mi aveva condotto fin lì, ma ora che la mente aveva smesso di correre senza briglie una vaga sensazione di imbarazzo per essermi aperto così davanti a degli sconosciuti mi fece avvampare ancor di più. Era ovvio che non fossi nemmeno lontanamente all'altezza di Luis Mikawa, ma la determinazione che avevo dentro non era una cosa che si poteva ignorare e di sicuro Aya non poteva non averla percepita, che poi le importasse era tutta un'altra questione.
    Intanto anche se non avevo per nulla colto il gesto della mia compagna d'avventure avevo fortuitamente messo su proprio un bello spettacolino non solo per la maitresse, ma anche per tutti i presenti in quel momento, suppongo.

    Amano Banryu

    Energia vitale: 30/30
    Vitalità: 8/8
    Ferite: Illeso.
    Chakra: 90/100
    Consumi del turno:
    - Mezzobasso potenziamento Riflessi
    - Mezzobasso potenziamento Forza

    Commenti OT
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    Procedere con cautela

    II - Caccia di informazioni



    Al termine della riunione, Kato la aspettò fuori, proponendole di fare coppia durante la ricerca. Hebiko si prese qualche secondo per fare un paio di profondi sospiri, cercando di ritrovare la calma, per poi rispondere con tono gentile:

    Certo, te lo avrei chiesto io stessa. E prometto che eviterò stupidi errori come nella nostra precedente missione. Mi dispiace non essermi fidata fin da subito.

    Accettò la sua proposta, aggrottando la fronte al sentire del suo disappunto nell’essere un “VIP” del suo clan. Non era esattamente a conoscenza delle meccaniche in un vero e proprio clan, ma era quasi certa che essere membri rinomati doveva essere perlopiù un pregio, al contrario di come ne parlava lo shinobi. Lo interruppe, domandando incuriosita:

    Purtroppo? Dovrebbe essere un vanto, no?

    Alla sua domanda riguardante i sigilli, la Vipera si mordicchiò le labbra nervosa, rispondendogli gesticolando:

    Avrei dovuto informarmi prima! Dopo che Febh ha distrutto l’ufficio e mi ha… uhn… “accennato” cos’era successo, ho cercato tra i vari documenti di cosa si trattasse, ma tutto era sparso in giro, perciò ho trovato solo dei frammenti. Sembra che vengano associati agli elementi naturali, e che siano in grado di potenziare il tuo corpo… Con rischio di mutazioni ad uso prolungato. I tatuaggi dei due tizi, i sottoposti di Lord Goemon, avevano un utilizzo simile. Perciò ogni segno simile dovrà metterci in allerta.

    Lì finivano le sue conoscenze. Il resto probabilmente non si trovava nemmeno in quell’ufficio, era certa che, per quanto Febh potesse essere irresponsabile, materiali e documenti davvero importanti fossero nascosti da qualche parte, accessibili solo a lui o ad un ristretto gruppo di persone. Non poteva lamentarsi troppo di quella sua limitazione, era segretaria da poco, doveva prima guadagnarsi la sua fiducia con cose più importanti del renderlo più responsabile sul lavoro.




    Entrambi raggiunsero il negozio, Hebiko lasciò completa libertà a Kato sapendo che quello era il suo territorio, senza ribellarsi nemmeno quando anche lui la dichiarò come sua fidanzata. Era semplice capirne il motivo, ma non appena il vecchio avesse dato loro le spalle, si sarebbe avvicinata all’orecchio dello shinobi, sibilandogli sottovoce:

    Vedi di non prenderci gusto con questa storia.

    Se si fosse voltato, l’avrebbe vista sorridergli divertita, sventolando la sua linguetta da serpente.
    La kunoichi non conosceva la differenza tra inchino formale e non, e se anche fosse stato non se ne sarebbe minimamente lamentata. La ragazza ricambiò con il suo stesso movimento, evidentemente impacciata sotto il punto di vista della formalità; crescere nei vicoli di Oto non l’ha aiutata a diventare una ragazza per bene dalle buone maniere.
    Lo sguardo di Hebiko si fece interessato nell’udire i tatuaggi da richiamo. Rimase in disparte, la proposta di Kato di un tatuaggio che contrastasse il potere di coloro che dovevano trovare e sconfiggere era sicuramente migliore della sua idea, ma quando le fu dato il permesso di parola, si fece avanti, mostrandosi incuriosita.

    Uhm… Com’è che funzionano questi tatuaggi da richiamo?

    Il resto rimase in mano allo shinobi, che fu in grado di raccogliere numerose informazioni. Mani d’Oro sembrava il membro più pericoloso al momento, e c’era la probabilità che fosse stato lui a convincere le Asce a spingersi a tanto per rubare i sigilli. E se possedeva due o più Shichikessaku, era sicuramente troppo pericoloso da affrontare in minoranza o addirittura in parità. Si avvicinò a Kato:

    Shinken potrebbe aiutarci, dobbiamo trovare un modo per contattarlo.

    Ascoltò tutto ciò che Kato ebbe da dirle, sentendosi in difficoltà solamente quando ipotizzò che fosse tutto un grande piano di Goemon. Si fece pensierosa, portando gli occhi al cielo.

    Non sono sicura che ci sia lui dietro. Voglio dire, sì, i sigilli hanno le loro somiglianze, ma… Se lui possedeva già l’abilità di donare quel potere, perché spingersi a rubare qualcosa di così prezioso e far arrabbiare l’Amministratore? Magari è rimasto a corto di materiale, ma se Mani d’Oro possiede un potere del genere… Che i sigilli siano più potenti?

    I troppi pochi indizi sull’effettivo covo e pericolosità delle Asce la convinsero ad aumentare le ricerche, più ottenevano indizi, meglio potevano prepararsi per affrontare i vicoli. Obbedì, nascondendo il coprifronte e seguendolo alla locanda. Vedendo come il ragazzo si era fatto silenzioso, suppose che fosse il suo turno di parlare, perciò fece per avvicinarsi al bancone in modo da chiedere direttamente al proprietario, quando lo shinobi si bloccò, urlando in mezzo alla stanza. Hebiko si irrigidì, guardandosi intorno temendo un assalto improvviso. Si limitò a sibilare sottovoce aggressivamente:

    Cosa diavolo fai?! Vuoi farci ammazzare prima del tempo?!

    In caso Kato avesse reagito con calma, non avrebbe avuto da ridire sul suo atteggiamento, avvicinandosi a lui pronta ad ascoltare ed eventualmente chiedere ulteriori informazioni.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    § III §
    I Visceri di Oto



    No Pain no Gain / Salone per Tatuaggi

    L'anziano tatuatore si ritrovò a scuotere il capo con preoccupazione. No, signorino Kato, non posso farlo. Io custodisco uno dei Shichikessaku, per la precisione Jigoku no Hana (Fiore dell'Inferno), ma quando mi venne consegnato dal padre del signorino Daisuke giurai che non lo avrei mai applicato a nessuno, perchè lo stavo solo tenendo al sicuro per quando lui, l'erede del No Pain no Gain avesse deciso di utilizzarlo. Quindi non posso farvi dono del Jigoku e in ogni caso dubito fortemente che abbiate le capacità per controllarlo senza venire distrutto. Il suo tono, per quanto rispettoso, era categorico: Jigoku no Hana non era per loro. Probabilmente il suo essere l'unica persona a sapere dove si trovava quell'inchiostro era ciò che lo aveva tenuto al sicuro da Mani d'Oro fino a quel momento.

    Mani d'Oro era solo un ragazzo di strada come tanti, ma dotato di grande immaginazione. Lo vidi disegnare per terra e lo scelsi come apprendista...al tempo il casato Yotsuki, dopo la morte del padre del signorino Daisuke, non aveva più interessa in questa attività. Non so molto su quali possano essere i suoi punti deboli...gli ho insegnato qualcosina sui fuuinjutsu ma credo che ormai sia cambiato al punto da non essere più riconoscibile. Del ragazzo magro con lunghi capelli biondi a cui ho insegnato non penso rimanga più nulla. Era orfano e non ho mai avuto motivo o occasione di vederlo combattere. Fece un lungo respiro. Quanto ai tatuaggi, non penso ci sia una gerarchia dietro...non sono una novità tra i delinquenti del quartiere dei piaceri ma ora nelle Asce stanno diventando sempre più frequenti. Se hanno un significato, mi è ignoto. Ma la mano che li ha tracciati è sicuramente quella del mio allievo. Si spostò per recuperare un mucchio di fogli ingialliti da un cassetto, nel piccolo mobile a parete. Questo è il suo stile di qualche anno fa...e da quel punto di vista non è cambiato molto, si è solo fatto più scuro e crudele nei tratti... parole che probabilmente avevano senso solo per chi conosceva la loro forma d'arte, ma quel campione di immagini sarebbe stato utile per eventuali trasformazioni o riconoscere alcune delle Asce. Certo, qualcuno dei delinquenti poteva anche essere stato tatuato da Mani d'Oro prima che questi si unisse alle Asce, ma era sempre bene avere informazioni.

    Quanto al Jigoku...ovviamente per quanto potente resta solo uno strumento. Un combattente può superarlo facilmente, ma una volta che l'inchiostro si estende sulla tua persona solo un tatuaggio può fermare alcuni degli effetti, come per questo serpente. Sfortunatamente, non esistono metodi di prevenzione.

    I tatuaggi da richiamo sono un'antica arte di Oto. Identici nel funzionamento ai normali rotoli da richiamo...ma portandoli sulla propria pelle li si ha sempre a disposizione. Utili soprattutto per passare i controlli alle porte dei villaggi nemici o per nascondere ciò che si possiede nel proprio corpo, senza bisogno di complessi interventi chirurgici.
    Spiegò a Hebiko con un sottile tono da imbonitore...dopotutto era sia artista che mercante della propria arte. Non mi ci vorrebbe più di una mezz'ora per tracciarne uno
    Tatuaggio da Richiamo [Vario]
    Questo tatuaggio è appositamente trattato come un Fuuinjutsu capace di contenere un numero variabile di oggetti. Ogni tatuaggio può contenere fino a 750 crediti, le dimensioni massime degli oggetti sono pari a due categorie dimensioni superiori rispetto a quelle del tatuaggio. È possibile rilasciare tutto il contenuto del rotolo o solo una parte con la tecnica Richiamo. È necessario specificare il contenuto del rotolo nel testo dell'equipaggiamento. Richiede la conoscenza della Tecnica dell'Evocazione. Se subita una ferita almeno Leggera sul tatuaggio, il Tatuaggio diventa inutilizzabile fino alla completa guarigione della pelle.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 0)
    , se voleste.



    La Pelle di Alligatore

    La definizione di "locale malfamato" non si adattava perfettamente alla taverna chiamata "Pelle di Alligatore", mentre forse era più corretto parlare di "bettola poco raccomandabile", che pure era a dir poco un eufemismo. Pareti luride, finestre chiuse da assi fissate con poca cura, barili contenenti liquami mescolati e lasciati all'aria per ammorbare l'ambiente e, soprattutto, un vicolo che portava direttamente al cosiddetto "labirinto nero" giusto affianco all'edificio ad un piano dall'aria quasi abbandonata. Eppure una delle finestre lasciava chiaramente filtrare della luce, e la porta era aperta (anche se con un solo cardine a tenerla in sede), segno che il locale era aperto ai visitatori, loro malgrado.

    Cinque o sei persone erano all'interno ed accolsero con occhi tutt'altro che amichevoli i due nuovi arrivati, troppo giovani e "candidi", forse, nonostante le loro intenzioni. I Ceffi presenti avevano tratti somatici pesanti, visi smunti da consumatori abituali di sostanze illegati o segnati da cicatrici di scontri passati che non dovevano essere finiti bene per l'altro contendente. Al bancone un uomo magro e grigio stava sistemando delle bottiglie impolverate sulla mensola senza curarsi troppo di pulirle, o di pulire i boccali dal bordo incrostato che stavano sul tavolo. Quant' all'ambiente, tutto era lurido, tavoli e pavimento inclusi, tanto da sembrare appiccicaticci di chissà quale sostanza che vi era caduta sopra mesi e mesi prima, mentre gli abiti degli avventori rasentavano lo stesso livello di incuria. Apparentemente erano tutti disarmati e le lunghe maniche impedivano di cogliere eventuali tatuaggi, ma non c'erano asce o accette visibili. Nota particolare, ogni singolo tavolo aveva una sorta di portaombrelli vicino, incassato sul muro, e da alcuni sporgevano dei manici, forse di mazze da baseball o similari, difficile a dirsi.

    Tra le facce annebbiate da alcool o chissà che altro, una spiccava per gli occhi stranamente acuti, le numerose cicatrici sul volto e il fisico possente. Se qualcuno era il capo là dentro, lui

    lo era, e fu proprio a lui che Kato si avvicinò, con la sua aria spavalda che tuttavia ricevette solo uno sguardo che pareva fatto di brace pronta a scatenare il fuoco alla minima folata di vento. Io sono importante. Sono Aguni. E tu chi diavolo sei, ragazzino? Non ci sarebbe stato un colloquio privato, ma al tavolo c'era solo lui, dopotutto. Parla.

    E poi ci furono le parole dello Yotsuki, alle quali persino il viso truce di quell'uomo si schiarì in un'espressione di assoluta sorpresa, con gli occhi sgranati per qualche istante. Hai coraggio a parlare così. O sei completamente matto. Difficile dire se anche altri lo avessero sentito, ma di certo tutti gli avventori si erano zittiti e sembravano intenti ad ascoltare, o forse erano in attesa di un qualche ordine. E sentiamo...per quale motivo tu e la ragazza volete le Asce morte? E perchè venite in quella che era la sala in cui si radunavano gli Alligatori? Avrebbe lasciato che Kato, o Hebiko, si spiegassero, ma dopo aver ascoltato la sua risposta, quale che essa fosse si sarebbe incupito nuovamente, andando a allungare una mano fino allo strano portaombrello, estraendone con deliberata lentezza un'accetta. Capisco...ma vedi...gli Alligatori non ci sono più. Ora in questo posto vengono solo le Asce. Lo abbiamo conquistato, quindi è nostro. Anche gli altri avevano messo mano alle loro asce ed accette, e due uomini si erano alzati ed erano inevitabilmente in mezzo all'unica uscita disponibile: la porta.

    Aguni sorrise con un ghigno crudele. Quindi ora o inventi qualche storiella molto divertente mentre mi implori al punto di farmi decidere di essere clemente e romperti solo le gambe dopo essermela spassata con la tua amichetta, oppure ti ammazzo e me la spasso anche con te. Erano a un metro e mezzo scarso di distanza, con un tavolino a quattro posti dall'aria fragile a separarli, e l'attenzione di Aguni era tutta per lui, mentre gli altri cinque avventori e il barman, tutti armati, si dividevano tra lui e Hebiko. Sarò anche stato degradato da quel biondino, ma resto un capobanda delle Asce e le tue parole meritano una punizione.

    Era stato un tragico errore di interpretazione. Gli Alligatori erano finiti, uccisi tutti fino all'ultimo o assorbiti dalla banda rivale, e ora quelli che si riunivano nella tana del nemico, quasi per sbeffeggiarne la passata grandezza, erano solo ed esclusivamente le Asce. Si erano ficcati nella peggiore delle trappole perchè avevano frainteso tutto. Come avrebbero fatto a uscirne?


    Neko no Toire - La Lettiera per Gatti / Ciò che resta del Neko Senzai

    Adottivo? Aya venne presa in contropiede, per quanto ancora molto scossa, e l'ombra del sospetto si accese nell'unico occhia lacrimante...presto sedata dal ragazzo che ebbe l'accortezza di tirare in ballo vecchi aneddoti che solo Luis Mikawa poteva avergli tramandato, o comunque un qualche vecchio frequentatore del Quartiere dei Piaceri. Certo, il dubbio restava, ma il tono di Amano sembrava più che convincente, e probabilmente alla fine la Maitresse decise di credergli. Si...il modo di porsi...l'aria di Luis è quella. Ascoltò le spiegazioni successive con risentimento e emozioni contenute a malapena...capiva il punto di vista di Amano, ma la sensazione di essere stata abbandonata era troppo forte, specie ora che il Neko era distrutto e che alcune Gatte erano morte. Specie ora che era lei a doversi far carico di tutto. La signora Makiko è morta. Un male ai polmoni, hanno detto.

    Distolse lo sguardo, anche se poi venne il momento in cui Amano si propose come "mano di Luis" e come nuovo protettore delle Gatte...parole alle quali la donna rimase in silenzio, squadrando quel ragazzino con incredulità, quasi quelle fossero parole che non si sarebbe mai e poi mai aspettata di sentire.

    Poi sorrise, con fare matronale, e gli si avvicinò per abbracciarlo, col seno generoso che probabilmente gli avrebbe stretto il viso in una letale quanto piacevole sensazione di avvolgimento. Lo avrebbe tenuto così per qualche secondo, quasi un minuto, prima di lasciarlo andare e dargli un bacio sulla guancia. Grazie per le tue parole. Poi si sollevò, nuovamente padrona di sè stessa e delle sue emozioni. Ma ora è il momento che ci proteggiamo da sole. Quando sarai più forte...allora, potremo riparlarne. Fece un profondo respiro. Vuoi sapere delle Asce, vero? Sembra ci sia movimento...da qualche tempo hanno molti più soldi a disposizione e vengono spesso...e hanno anche molte sostanze stupefacenti. Le Gatte sanno di non doverle prendere, su questo sono categorica, e sono abilissime nel fingere di farlo. Frugò nell'abito, estraendo un sacchetto di pillole. Queste sono alcune di quelle che hanno nascosto fingendo di averle prese. Magari puoi farle analizzare a qualcuno.

    Non so da dove le Asce le prendano, ma da un vecchio cliente mi è stato detto che questa è roba che gira parecchio ad Ame di recente, e che pare stiano per lanciare un nuovo prodotto...una droga che rende invincibili, o così dicono. Temo che le Asce e Ame abbiano una relazione di qualche genere, ma non so quale...però questo li rende molto pericolosi. Quindi, piccolo mio...stai attento.
    Nuovamente quel sorriso materno, salvo poi guardarsi attorno, con la fronte corrugata. Ma dove è finita la donna che era con te?

    [...]

    Kioko rimase un secondo sorpresa dall'apparizione di Kamine, ma alle sue parole sorrise appena, maliziosa, accettando baci e carezze dopo aver poggiato il piede nudo sul volto dell'uomo che aveva davanti, spingendoglielo in basso. Allora apprenderai. Rispose. Taro, qui, deve essere punito. Saremo in due a punirlo, e lui soffrirà. Aggiunse con sdegno...era brava nel suo ruolo e anche il modo in cui tolse il piede, negando la sottomissione al suo cliente proprio mentre questi la gustava era segno della sua esperienza nel campo.

    La situazione era ideale, e mentre l'uomo, poco più che un ragazzo

    , con la bocca bloccata dalla gag-ball non poteva che annuire con eccitazione mentre le due donne si strusciavano, la bella Kioko finì rapidamente priva di sensi ed accomodata sul cuscino grazie al genjutsu della kunoichi. Probabilmente non avrebbe gradito una volta sveglia, ma la missione veniva prima dei convenevoli o dei buoni rapporti con le gatte, e mentre il povero Taro (che probabilmente era un nomignolo assegnatogli dalla prostituta) urlava allarmato delle grida soffocate, fuori tutti avrebbero pensato che Kioko si stesse divertendo e stesse facendo del suo meglio.

    Il kunai placò il tutto. La morte era qualcosa di molto più definitivo del dolore scaturito da un gioco erotico, e certamente "Taro" non era un cuor di leone ma solo un patetico teppista che spendeva quasi tutti i suoi soldi in quel passatempo. Non gli ci volle molto per acconsentire e venir liberato dallo strumento di bondage, madido di sudore freddo e con il volto sporco di saliva. Io non so davvero niente... UUUOOOOHHH <3! C'era un che di soddisfatto in quel grido di dolore quando Kamine gli strizzò il capezzolo. Forse l'alternanza tra piacere, paura e dolore sarebbe stata la chiave per scoprire tutto quello che c'era da sapere.

    Io ero solo il palo...non sono entrato. Mani d'Oro ha dato la Locusta a tutti tranne me, sono di rango troppo basso. Deglutì. Mani d'Oro ha trovato uno che lo supporta, è per questo che è diventato il nostro capo: ha i soldi e ha un sacco di roba...erbe, polveri, di tutto. Il meglio sulla piazza e ha anche ottenuto quell'inchiostro per i tatuaggi delle Locuste. Sono meglio di un jutsu ninja, sono fantastici e facilissimi da usare: ad Aoi è bastato toccare una parete per disintegrarla!

    Accettò di buon grado schiaffi e graffi, gemendo con fin troppa convinzione, ma tra una cosa e l'altra avrebbe rivelato un pò di cose. Mani d'Oro era il braccio destro del capo...si è fatto di qualunque cosa immaginabile ed ora è un gigante, mentre prima era magro come me. E' diventato persino più grosso di Aguni e lo ha degradato quando ha ucciso il capo e ne ha preso il posto. I suoi due più fedeli hanno tutti un tatuaggio con il fiore delle carte da gioco sulla guancia e sono arrivati da fuori, penso li abbia mandati il tizio che lo supporta. Non so come si chiami però...AAAH! <3 gemette allo schiaffo. Ma ho sentito che lo chiamavano Lord, e una volta Re, ma non so altro, davvero!

    I Sigilli li ha presi Mani d'Oro, che sta nella sua casa nel Labirinto Nero. Sapeva che erano simboli da iniettare, dice che li venderà per un sacco di soldi, che li useranno per fare una droga che ne copia gli effetti. La droga definitiva! Non so chi siano questi fabbricanti ma non credo siano gente da sottovalutare...e poi...quando li avremo... La sua espressione improvvisamente cambiò

    ...quando li avremo noi Asce potremo sottomettere tutte le puttane di Oto e tutti i ninja di questa merda di villaggio! In quello stesso istante Kamine avrebbe potuto sentire un morso alla coscia, là dove stava a cavalcioni del suo prigioniero, e quasi contemporaneamente un dolore bruciante si sarebbe esteso al suo corpo, come una febbre terribileDolore (DnT Medio) che tuttavia si riattiva ogni volta che si esaurisce
    Status Affaticato
    Status Scoordinato

    Nessun jutsu curativo può annullare questi effetti
    mentre sulla carne era apparso il tatuaggio di un serpente. STRONZA! Mi sei stata addosso talmente tanto tempo che sono riuscito a spostarlo dalla schiena fino al fianco, puttana! Essendo steso schiena a terra, il tatuaggio era stato invisibile fino a quel momento! Il Serpente dell'Inferno salirà fino al cuore e poi ti ammazzerà! Sarò anche di basso rango ma non al punto da non avere un tatuaggio di Mani d'Oro! E poi avrebbe cominciato a gridare: AIUTO! AIUTO! ASSASSINA! ASSASSINA! Visto l'ambiente ristretto, non ci sarebbe voluto che un secondo perchè la gente accorresse...Kamine doveva inventarsi qualcosa!



    Kuro no Meiro - Labirinto Nero / I Vicoli del Quartiere dei Piaceri

    L'ecolocazione donata dai batteri di Shinken era potente, ma non al punto da poter mappare un'intero edificio trovando ogni trappola o studiandone ogni piano ignorando lo spessore delle pareti. Certo, la casa del medico in sè era banale legno e non offrì particolare resistenza a gran parte delle onde sonore, rivelandone grosso modo la disposizione interna delle stanze, dei muri e di alcuni mobili, ma era troppo imprecisa per fornire notizie su trappole di piccole dimensioni o molto ben nascoste. Quanto al seminterrato, poi, la percezione sonar aveva ancora più difficoltà ad agire perchè la terra, a differenza dell'aria o dell'acqua, non conduceva quasi per niente le onde sonore, quindi non aveva che un metro scarso di "visuale" oltre la botola che dava accesso al piano inferiore (botola che comunque era riuscito a percepire, complici le informazioni del poveraccio privo di sensi qualche vicolo più indietro, che comunque non sapeva nulla di più di quanto detto sui tatuaggi). Fortuna volle che in quel momento qualcuno stesse passando proprio sotto alla botola, e quella sagoma sfumata, appena percepibile dalla sua "vista", fu più che sufficiente per confermare che qualcuno era là sotto al momento.

    Il complesso piano poi, venne messo in atto con una fluidità silenziosa e perfetta, l'efficienza di un Fedaikin di Oto. Mentre la palude ammorbidiva il terreno ed abbassava la cartabomba quanto bastava per minacciare efficacemente il terreno, ci fu solo un attimo di preavviso prima che si scatenasse il caos all'interno della casa. L'esplosione fu solo la nota d'inizio, mentre il foro dell'esplosione (che certo aveva mandato gambe all'aria qualcuno) faceva precipitare litri e litri di melma all'interno sollevando un coro di grida di sorpresa e terrore che erano la musica preferita di qualsiasi Otese che si rispettasse. All'ecolocazione di Shinken non sfuggì l'apertura della botola, mentre due figure cercavano di arrampicarsi alla meglio, dopo qualche minuto, ma anche l'interno della casa era stato invaso dalla Palude infernale e sembravano in estrema difficoltà, tanto che una delle due (apparentemente gracile, forse il medico) riprecipitava nella bottola, perso tra i flutti. L'altro, dai lunghi capelli, usò tutte le sue forze per guadagnare l'uscita, seppur a fatica, mentre gridava per la disperazione.

    Una volta all'esterno sarebbe stato facile riconoscerlo come il famigerato Aoi nonostante la lordura della palude che aveva addosso, unico sopravvissuto di quel terribile attacco e talmente fuori controllo che non sarebbe stato affatto difficile aggredirlo e ridurlo all'impotenza per il Fedaikin, o anche ucciderlo, per quanto la cosa fosse controproducente. Tutto stava a vedere come e quando lo avrebbe fatto.

    [...]

    Si può sapere chi sei? Cosa diavolo vuoi da me? Perchè non combatti da uomo, eh? O sei troppo effemminato per fare a pugni con uno che può spaccarti la faccia senza che tu nemmeno te ne accorga? Eh? Avanti, io sono Aoi delle Asce, non ho paura di te! Parlava, sputava, sbraitava e minacciava, ma cosa avrebbe fatto Shinken e come avrebbe condotto l'interrogatorio, casomai avesse scelto di catturare Aoi?

    Sembrava, a giudicare dai segni sulle braccia, che l'uomo fosse parecchio preso dall'uso di sostanze illegali e forse possedeva una discreta resistenza al dolore, ma non era detto. Certamente aveva perso la sua ascia nella Palude, ma restava un inconfondibile tatuaggio a forma di serpente a due teste che partiva dal gomito destro e si inerpicava su spalle e schiena fino al gomito sinistro. E aveva un secondo segno alla base del collo, subito sopra la porzione centrale del tatuaggio...forse un tatuaggio a sua volta, solo che rappresentava tre mezzelune disposte a triangolo intorno a un punto centrale. Un terzo tatuaggio era invece sul dorso della mano destra, apparentemente una specie di insetto fantasioso.
     
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    Oto, sounds Good

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    Amano
    Neko Senzai, post III

    L'abbraccio di Aya fu inaspettato e conturbante, il tepore che avvolse il mio viso e il profumo della pelle mi colpirono con forza e qualcosa nei pantaloni si mosse, l'imbarazzo crebbe ma non avevo alcuna intenzione di allontanare la donna, anzi l'abbracciai di rimando cingendole la vita godendo appieno di quei pochi momenti finchè non fu lei a sciogliere l'unione dei nostri corpi ponendo in calce un dolce bacio sulla mia guancia calda e rossa come il fuoco. Quando poi riprese a parlare, proponendomi di tornare solo una volta che fossi divenuto più abile, il senso del dovere m'investì come una secchiata d'acqua gelida che mi fece scattare sull'attenti al pari di un buffo soldatino, annuendo con vigore accettai la proposta Tornerò di sicuro dolce Aya, è una promessa pensai e fu quindi tempo di riprendere il lavoro che l'Amministratore ci aveva assegnato.
    Le poche informazioni che Aya potè fornirmi erano comunque molto interessanti, i criminali del Suono avevano un legame con il villaggio di traditori e questo poteva essere solo un male, sopratutto se d'un tratto avevano trovato qualcuno pronto a finanziarli e rifornirli, dovevamo subito far rapporto a Febh, affrontare quegli uomini pensando ad un gruppo unicamente radicato ad Oto avrebbe condotto ad un tragico errore di valutazione. La donna mi fornì anche una piccola scorta di sostanze stupefacenti, sicuramente l'amministrazione avrebbe saputo a chi rivolgersi per capire esattamente di cosa si trattasse ed ero sempre più convinto di dover tornare di corsa dal capo per fare il punto della situazione. Non si preoccupi signorina Aya, starò attento! risposi all'espressione materna di lei con un sorriso smagliante, nonostante il brusco inizio già mi sentivo affezionato ad Aya, complice il profondo legame che entrambi avevamo con Luis. Forse sap... Mi venne da domandarle se per caso sapesse dove potessero nascondersi i membri delle Accette, un covo o addirittura la loro base operativa, ma venni preceduto dal suo quesito ed a quel punto mi guardai attorno spaesato Kamine?! un misto tra una domanda più per me stesso che altri ed una chiamata a cui speravo la ragazza rispondesse... Dove diavolo si è cacciata? ero preoccupato, lo spirito con cui stava affrontando quelle indagini poteva averla portata ad un'azione avventata con il rischio di cacciarsi -e più probabilmente cacciarci entrambi- nei casini con le ragazze del Neko Sono certo sia qui attorno a far domande... una rassicurazione in cui non credevo nemmeno io.

    Ed ecco che quasi in risposta alle mie parole le grida di un uomo attirarono l'attenzione di tutti Assassina? Dio... non dirmi che... mi fiondai tra i primi oltre i drappeggi potendo così osservare la scena che speravo di non trovare, Kamine a cavalcioni su un uomo legato come un salame e poco distante una ragazza, probabilmente una Gatta, priva di sensi. L'associazione mentale tra la parola Assassina ed un corpo immobile non era certo difficile da fare, ma pur non conoscendo la kunoichi non potevo pensare che fosse stata davvero così stupida, scattai quindi in avanti cercando di anticipare qualsiasi reazione dei presenti per accertarmi delle condizioni della giovane, non ero un medico ma era evidentemente addormentata ed il respiro pesante di chi giace in un profondo sonno era ben visibile anche dal movimento del torace Respira! gridai, indicando a tutti il fatto che ritmicamente il torace si gonfiasse per poi tornare alla normalità Sta solo dormendo e non è ferita... mi affrettai ad aggiungere cercando di rassicurare un'Aya forse in preda all'ira nel vedere cosa fosse accaduto alle sue spalle. Cosa diavolo stai combinando tu? mi rivolsi alla mia compagna con durezza, non tanto per la preoccupazione ma più per una sorta di recita, prendendo in mano io la situazione assumendomi il ruolo del severo e contrariato speravo infatti di tenere a bada la Maitresse e tutti gli altri dandole il tempo di spiegarsi, avevamo bisogno di risolvere la situazione nella maniera più pacifica possibile e in ogni caso ero davvero intenzionato a capire cosa le fosse saltato in mente.

    Amano Banryu

    Energia vitale: 30/30
    Vitalità: 8/8
    Ferite: Illeso.
    Chakra: 90/100
    Consumi del turno: nessuno.

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    Predatore e Prede


    Sigilli Trafugati - parte III



    Il fango aveva rapidamente riempito tutto il seminterrato, inghiottendo ben due dei presenti all'interno della casa. Shinken rimase in silenzio mentre osservava soddisfatto - tramite l'eco-localizzatore - i risultati del suo assalto. Il danno alla struttura dell'abitazione ne aveva sensibilmente compromesso la stabilità e l'esplosione, che aveva permesso al terreno liquido di penetrare all'interno del laboratorio, aveva anche fatto crollare una buona parte dell'abitazione, spallando l'edificio. Nell'attimo in cui la cartabomba esplose però, il più forte tra i tre - e forse anche il più vicino all'uscita - era riuscito a evitare di rimanere soffocato dai detriti, scappando in tempo dalla trappola per topi. Sporco ed ansimante, Aoi delle Asce era ora in piedi, all'esterno, completamente preso nello sbraitare in direzione del cielo.

    Ancora con il fiato corto, e probabilmente ancora con gli arti inferiori invischiati nel fango, Aoi stava cercando in tutti i modi di provocare il Fedaikin, sfidandolo ad uno sconveniente scontro diretto. Ma dalla sua posizione sicura, concentrato sull'obbiettivo, Shinken non ascoltò nemmeno le parole di quel ragazzo, continuando unicamente a monitorarne la posizione. Non notò i tatuaggi, ne quei dettagli che solo la vista avrebbero potuto dargli, ma non appena quest'ultimo commise l'errore di urlare il suo nome, il Jonin di Oto non fece più aspettare la sua preda. Con un movimento fluido di entrambi gli arti superiori, mentre compieva un elegante "saltuccio" per sparire dietro al colmo del tetto dell'edificio, fece scorrere due coppie di spiedi tra le sue dita, scoccandoli precisi in direzione dell'arto inferiore destro e della schiena del criminale. Il fatto che l'attacco sarebbe arrivato in contemporanea a quel "Aoi delle Asce!", urlato a gran voce, non fu un caso. Shinken voleva intenzionalmente far incazzare il suo nemico, stuzzicandolo e facendolo innervosire, perchè voleva conoscerne il reale potenziale, farlo sbraitare tutto lo sbraitabile, prima di lanciarvisi a capofitto e concludere il lavoro. Non avrebbe combattuto come aveva fatto contro lo Yakushi Posseduto, non avrebbe rischiato di mandare all'aria quella missione per degli sciocchi errori di valutazione o per frenesia.

    ° Oh no, mio caro. Non stiamo giocando al tuo gioco, questa è la MIA caccia! °


    Dal primo giorno in cui rimise piede ad Oto aveva già avuto modo di testare le sue capacità balistiche e per questo Shinken, da quella distanza e con l'aiuto del sonar, non peccò di certo in precisione. Le armi avrebbero percorso silenziose la traiettoria immaginata dal Jonin, cercando di colpire il biondo infangato, mirando agli tsubo della sua gamba e della schiena, per complicarne i movimenti successivi [ Abilità + Slot Azione Extra e 1 ] Statistiche: Forza Blu+5 tacche, Precisione +20

    Scelta di direzione Fo+2
    Volontà Assassina Fo+2
    Sopravvivenza Fo+1, Rif-1

    Azione Furtiva [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra se non è percepito dall'avversario. Può essere utilizzato 1 volta ogni 3 round.


    Volontà Assassina [0]
    Maestria: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo, definendolo come propria vittima prescelta. Ogni azione intrapresa contro di essa è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della vittima. La vittima può essere assegnata da terzi, un nemico personale o per ottenere vantaggi.


    Padronanza degli Tsubo [2]
    Maestria: L'utilizzatore può aggiungere uno status Leggero o Medio ad un attacco a distanza, 1 volta a round. Gli status durano 3 round. Non è possibile cumulare gli stessi status.


    Spiedi [Distanza]
    Simili a lance di piccolissime dimensioni, gli spiedi sono leggeri, veloci e possono raggiungere massimo 15 metri.
    Tipo: Da Lancio-Perforazione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 15
    (Potenza: 5 | Durezza: 3 | Crediti: 5)


    Considero Aoi di spalle perchè non diversamente specificato.
    . Rapidissimi sigilli ed una goccia di sangue. In contemporanea al movimento a rientrare del braccio, mentre la mancina aveva già tirato fuori da sotto la veste un rotolo grigio e gli spiedi volavano verso Aoi, Shinken premette con vigore a terra, abbassandosi di colpo e richiamando a se Jintao. O meglio, il corpo del fu Jintao [ Slot Gratuito Istantaneo ]Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora
    Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo 1/4 Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:Variabile )
    . Spalle coperte da un manto nero, il vecchiovecchiaccio comparve chinato con la schiena al suo evocatore, imbalsamato com'era aspettava di essere riportato in "vita" mentre poggiava il suo peso su un bastone nodoso e resistente.

    ° Oh, vecchio Jintao. Quanto tempo è passato dall'ultima volta? Questi non sono di certo i tuoi monti del Paese della Terra, forse con tutto questo fango il tutto rassomiglia di più a Shiranui. °



    Raccolto e nascosto dalla sagoma dell'anziano, senza nemmeno bisogno di prendere fiato, Shinken ottenne il controllo del cadavere, lasciando che fosse la sola mano sinistra a indirizzarne i movimenti. Per come si era abituato eranono necessarie poche contrazioni muscolari per comandare quel sacco di carne, volendo anche da una notevole distanza. E tutto era congeniale a portare avanti il suo piano: il Jonin avrebbe sì potuto immobilizzare facilmente il comandante delle Asce - perchè di modi diretti ne aveva a bizzeffe - ma qualsiasi ipotesi lo avrebbe messo in una condizione scoperta, senza conoscere il reale potenziale del suo obiettivo, o avrebbe dovuto impegnare una grande quantità di energie per attuare le sue strategie. Invece, Jintao, vecchio compagno di viaggio, era Perfetto.

    Fece così muovere il cadavere, facendolo saltare fuori dal nascondiglio del Fedaikin, con la stessa velocità con cui si sarebbe mosso lui stesso [ Slot Tecnica Avanzato + Slot Azione 2 ]

    Tecnica dell'Anima Morta - Shikon no Jutsu
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (5)
    L'utilizzatore può muovere i cadaveri presenti entro un raggio di 30 metri. Le statistiche sono pari energia all'utilizzatore; non potrà utilizzare chakra e conoscenze ninja. Il cadavere utilizza gli slot azione dell'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 2 / Consumo: 1/2 Basso ogni azione )
    [Da jonin in su]


    Slot azione: Movimento verso Aoi, consumo 1/2Basso
    in direzione del suo obiettivo.


    piede


    Se Aoi si fosse accorto della sua presenza, avrebbe potuto vederlo meglio: dalla corporatura massiccia, il vecchio era ricoperto da un mantello scuro ed aveva in mano un nodoso bastone di legno. Quello strumento, che fu l'unico appoggio dell'ansiano prima dell'incontro con il giovane Momoi, era qualcosa di più di un semplice pezzo di legno; il Viaggio a Shiranui era qualcosa che poteva cambiare l'anima delle persone ma contemporaneamente poteva rendere i pochi oggetti che i pellegrini portavano con loro, speciali. Con l'asta stretta tra le mani, Jintao cercò quindi di colpire Aoi alla testa, con l'intenzione di farlo svenire con un unico - potente - colpo.[ Slot Azione 3 ]

    Tecnica dell'Anima Morta - Shikon no Jutsu
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (5)
    L'utilizzatore può muovere i cadaveri presenti entro un raggio di 30 metri. Le statistiche sono pari energia all'utilizzatore; non potrà utilizzare chakra e conoscenze ninja. Il cadavere utilizza gli slot azione dell'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 2 / Consumo: 1/2 Basso ogni azione )
    [Da jonin in su]


    Cecchino [2]
    Speciale: Il potenziamento concesso dal bonus della Precisione è +20 anziché +10. Questo potenziamento è utilizzabile 1 volta ogni 2 round.


    Bo [Mischia]
    Il bo è un bastone in legno lungo circa 180cm. Data la lunghezza, può effettuare spazzate, disarmi, leve e affondi ma non fendenti.
    Tipo: Asta-Contusione
    Dimensione: Grande
    Quantità: 1
    (Potenza: 30+10 | Durezza: 2 | Crediti: 85)


    Slot azione: Attacco con bastone ad Aoi, consumo 1/2Basso
    Statistiche: Energia Blu, precisione +20
    . Se non fosse svenuto dopo quel colpo preciso, il vecchio avrebbe roteato il bastone, riposizionandosi in difesa con l'arma davanti a se.

    OT: Ho provato a fare una cosa un pò Yaoi ;3
    Se dopo aver lanciato, mentre gli spiedi viaggiano, evoco il cadavere con lo slot istantaneo ed utilizzo la tecnica, non dovrebbe poter usare AdO (soprattutto perché dovrei rimanere nascosto dietro al cadavere). Ho anche pensato che se è veramente rincoglionito dall'uscita dal mare di cacca, non dovrebbe a maggior ragione MA Febh, o grande e potente Febh, solo tu potrai svelare se sono un cretino e merito di morire oppure no. Mi cuccherò tutte le conseguenze :zxc: Ah, il cadavere del caro Jintao è stato già giocato in Shiranui. Non fate come Fenix, sono un eliminatore, li tratto bene, li lavo e li pulisco tutti i giorni, ergo non puzzano, non ci provate a darmi dello zozzone è_e

    Slot al momento dell'assalto:
    - Slot Azione Extra + Primo Slot Azione: lancio spiedi
    - Slot Azione Istantaneo Veloce: Tecnica del richiamo
    - Slot Tecnica Avanzato: Tecnica dell'Anima Morta
    - Secondo Slot Azione: movimento verso Aoi
    - Terzo Slot Azione: colpo di bastone
    Ferite: Nessuna
    Consumi: 18/60 Bassi consumati

    Equip utilizzato: Cartabomba lvl III


    Edited by Shinken Takatsui - 6/11/2016, 00:40
     
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