Team 1 - Campo di allenamento

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Zakira
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    1,324
    Reputation
    +46

    Status
    Offline
    Narrato
    Parlato Maestro Asmodai


    Il cielo era azzurro e il sole splendeva ancora su quell’area circondata da alberi, che sovrastavano il paesaggio. Le foglie verdi di quest’ultime si muovevano ad ogni soffio di vento. Alcune, senza il loro consenso, dovettero lasciare il loro posto e viaggiare seguendo quella corrente mite, portandoli lontano da quel luogo sperduto. Ad aiutare la corrente d’aria c’era anche un lungo fiume che attraversava quel luogo, portandosi dietro altre foglie che avevano perso quota. Si ritrovarono nell’acqua limpida aspettando la fine del percorso. In quell’istante c’era un’assoluta tranquillità, sottolineata dai canti dei volatili che occupavano quell’immensa zona. Molto più tranquilli, forse, erano i tre genin che avevano appena affrontato il maestro Asmodai. Dopo quella strategia e il recupero del guanto Asami poteva finalmente tirare un sospiro di sollievo. L’obiettivo era stato raggiunto e la ragazza dai lunghi capelli rossi stava riprendendo l’energie, cercando di rilassarsi. La maggior parte dei muscoli erano ancora in tensione per lo scontro appena terminato, soprattutto quelli degli arti inferiori poichè diverse volta aveva utilizzato una tecnica per raggiungere il maestro con estrema velocità. Ma la tensione si accumulò anche all’altezza delle spalle. Solo dopo lo scontro iniziò a sentire la stanchezza dovuto forse al consumo esagerato di chakra. Fortunatamente prima dell’ultima azione aveva utilizzato un tonico per ripristinare l’energia. Ma non era la prima volta che utilizzava così tanto chakra. Anche la prima volta che si scontrò con il maestro Asmodai aveva riportato numerose ferite e la quantità di chakra era quasi esaurita, rischiando così di svenire. Anche in quell’occasione utilizzò diversi tonici, ricevuti dallo stesso maestro, che significarono la fine di quella durissima prova. Ma quella volta, al paese dell’Erba, non rischiò la vita. Forse perchè, senza accorgersene, era davvero migliorata. Oppure perchè il maestro Asmodai stava davvero trattenendo la sua vera forza.
    La ragazza iniziò a fissarlo dopo le ultime parole del sunese. Cosa aveva intenzione di fare il kiriano? Accettare la proposta di Shunsui o rifiutarla? Inaspettatamente la sua risposta non era positiva come si aspettava la genin della foglia. Dopo lo scontro con il maestro per i tre giovani poteva essere faticoso affrontare un simile allenamento. Dovevano ancora riprendere le forze e il chakra non era del tutto recuperato. Qual era il programma di Asmodai? Voleva lasciarli andare? Ma l’attimo dopo fu lo stesso maestro a proporre qualcosa di nuovo ai componenti del Team 1.

    -Mediteremo. Così ripristineremo le energie e ci eserciteremo sul chakra.-

    Meditazione. Una tecnica che consentiva di rilassarsi, sia dal punto di vista fisico che mentale. Per alcuni poteva essere abbastanza facile raggiungere quella serenità. L’ aspirante medico aveva provato, negli anni della sua piena adolescenza, l’arte della meditazione…

    [...]

    Il suo sguardo fisso su un libro segnava pura pazzia. Troppe parole dal termine sconosciuto erano scritte su quei fogli bianchi e, a tratti, rovinati. Leggeva velocemente per non farsi scoprire dal padre, che non sapeva ancora della sua scelta di vita. Ma per non farsi scoprire iniziò a leggere tutti i manuali che aveva procurato con l’aiuto di alcuni componenti della servitù, nonché ex-shinobi. Ma tutto ciò che stava scritto in quei libri doveva comprenderlo da sola. Purtroppo l’intera servitù, giorno dopo giorno, era impegnata a lasciare ordinata la tenuta degli Hoshiyama. Poche furono le volte che si fece aiutare.. Ma si trattava solo di spiegazioni basilari o di semplici consigli. Ma quella volta si trovava da sola, sotto l’ombra dell’albero all’interno dei suo giardino. Si trovava lontano dall’entrata principale dell’imponente villa, dagli occhi indiscreti dei suoi genitori, anche se la minaccia maggiore era dovuta dalla presenza del padre. In quel lato della casa solo la servitù l’attraversava velocemente che, per sua fortuna, manteneva il segreto dell’aspirante kunoichi, coprendola ogni volta. Consigliata da uno dei camerieri, aveva scelto di stare all’aria aperta. La tranquillità della natura e il vento erano in grado di rendere l‘ambiente più sereno per restare concentrati. Prima di chiudere gli occhi, che erano puntati dritti sul cielo cristallino, aveva fatto due profondi respiri. Appena chiuse gli occhi, l’oscurità l’avvolse. Ma non era così oscuro come aveva immaginato. Una piccola fonte di luce proveniva dall’alto della sua visuale. Forse doveva concentrarsi su quello. Rendersi estranea da tutto ciò che la circondava. Ci mise diversi minuti e la luce fu quasi impercettibile. Ma lasua mente era ancora consapevole dell’ambiente che la circondava. Come presente erano ancora alcuni suoni che la circondavano. Il canto degli uccelli e il rumore del vento divennero la colonna sonora per quel momento di concentrazione. Quella concentrazione però fu interrotta improvvisamente da una voce femminile. Quella della madre. Com’era possibile? Perchè la stava cercando? I suoi occhi verdi videro di nuovo il cielo, ma iniziarono a vagare controllando l’ambiente circostante. Non c’era nessuno ma la voce si avvicinava sempre di più. Velocemente si rimise in piedi, cercando di tener nascosto il libro. Era il suo primo tentativo, ma non l’ultimo…

    [...]

    Dopo anni di tentativi falliti ebbe di nuovo l’occasione di riprovarci. Forse questa volta aveva davvero la possibilità di riuscirci. In quel luogo, prima protagonista di uno scontro, regnava il silenzio. Elemento fondamentale per la meditazione. Ma come il maestro, anche lei decise di sedersi sull’erba. Pian piano iniziò a concentrare le energie fisiche e psiche in corrispondenza del suo baricentro. Mescolandosi tra di loro riuscirono a dar vita al chakra, che girava su se stesso. Per portarlo sotto la pianta dei piedi la ragazza doveva trasferirlo all’interno del sistema circolatorio. Così, con il potere della mente, la ragazza lo trasferì pian piano. Il chakra raggiunse ogni parte del suo corpo in pochi secondi, toccando anche la pianta dei piedi. Per accumularlo definitivamente, la ragazza spostò la sua concentrazione in corrispondenza dei piedi. Pochi secondi dopo e l’energia bluastra rimase stabile in quella zona. Ormai la sua mente era del tutto concentrata.

    -[...] Scacciate i pensieri.-

    O quasi. La sua mente era rivolta totalmente al chakra, ma non era del tutto isolata dall’esterno. Infatti oltre alla voce del maestro iniziò a ascoltare i vari canti degli uccelli che s’insediarono in su quegli alberi. Ma era reale o solo una sua proiezione mentale? L’unico modo per scoprirlo era quello di scacciare quel suono all’interno della sua mente. Questa volta la sua concentrazione si spostò sul suo respiro. Ed ogni volta che espirava l’aria, il suono diventava sempre più debole. E la sua mente sempre più libera.



     
    .
28 replies since 29/9/2016, 11:41   347 views
  Share  
.