Team 1 - Campo di allenamento

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    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami


    La battaglia era entrata nel vivo. Le illusioni del maestro Akuma stavano confondendo i tre giovani allievi, che in quei momenti dovevano solo mantenere la calma. Rimasero nascosti nel bosco fin quando non si scoprì la vera natura natura del maestro, la prima a scattare verso di lui fu la giovane ragazza dai capelli rossi, iniziando a muoversi velocemente raggiungendolo. L’unico suo obiettivo era quello di recuperare il guanto al più presto, prima di finire nuovamente sotto l’effetto di un’altra illusione. Anche i due compagni di squadra iniziarono a muoversi. Evidentemente avevano già una strategia ma la Hoshiyama non poteva sapere le loro vere intenzioni, poichè era impegnata a raggiungere il maestro e recuperare l’oggetto prezioso. Solo dopo riuscì a capire la strategia iniziata dal kiriano. Infatti il ragazzo lanciò due congegni che, generando una sostanza simile al ghiaccio, bloccarono il maestro. Non sapeva cosa aveva in mente il sunese, ma grazie al loro intervento il maestro Asmodai aveva altri avversari da tenere conto. La mano della genin di avvicinò sempre di più all’obiettivo ma, improvvisamente, Asmodai iniziò a sprofondare nel terreno.

    §Ma che…!?§

    Senza rendersene conto, il maestro aveva spezzato alcuni sigilli attivando così quella tecnica tanto sconosciuta per la ragazza della foglia. Di sicuro era una tecnica di alto livello poichè il suo corpo era diventato liquido, capacità che Asami ancora non aveva. Fondendosi con il terreno, il giovano uomo schivò tutti gli attacchi del team. La ragazza cercò di raggiungerlo con la mano, ma l’unica cosa che toccò fu solo il solido terreno. Un altro tentativo fallito per il gruppo di genin che per pochi centimetri non riuscì a raggiungere l’obiettivo posto dal sensei.

    §Maledizione! Stavamo per prenderlo.§

    Diede un leggero colpo al terreno quando improvvisamente sentì un ruggito. La ragazza si girò di scatto, notando come le due illusioni create dal kiriano erano letteralmente scomparse. Ma ciò che la preoccupò, fu l’evocazione che iniziò a muoversi ad alta velocità proprio verso di lei. A quanto pare l’aveva scelta come bersaglio. In un istante la raggiunse. E in un istante la ragazza iniziò ad accumulare del chakra per la sua prossima difesa. Ma il movimento del pterosauro prese alla sprovvista la ragazza che l’unica cosa che fece e restare ferma guardando l’evocazione pronta a sferrare uno dei suoi micidiali colpi.

    §Oh no!§

    Il chakra raccolto lo accumulò velocemente in corrispondenza della spalla. L’evocazione aveva intenzione di colpirla in quella zona. Anzi l’aveva colpita in quella zona. Il becco colpì in corrispondenza della spalla, causando un grosso taglio che iniziò a sanguinare. Fortunatamente la ragazza riuscì in tempo ad accumulare il chakra, diminuendo così l’impatto con il becco tagliente di Zurara. [(Subisci e Mena) Slot Difesa: Resistenza 300 + 4 Tacche = 400]
    Ma in quel momento la ragazza decise di contrattaccare nonostante la ferita alla spalla destra. Questa volta per l’attacco decise di mandare il chakra all’interno del suo braccio sinistro e un’altra quantità all’interno della sua mano del medesimo braccio. La velocità del colpo era aumentata grazie all’uso del chakra cercando di sorprendere l’evocazione, come aveva fatto quest’ultima precedentemente con l’aspirante medico. La mano sinistra aperta cercò di colpire Zurara da sinistra verso destra. Poteva sembrare un normalissimo colpo sferrato dalla giovane kunoichi. In realtà non era altro che una tecnica in grado di colpire l’avversario con un’ incredibile forza. Forza che fu incrementata con il chakra utilizzata dalla ragazza per colpire con maggiore potenza l’animale. [(Subisci e mena) Slot Azione I: Velocità 300 + 4 Tacche= 400 + Slot Tecnica Avanzata: Palmo Distruttivo 300 + 4 Tacche (Incremento tecnica) + 4 Tacche Aumento Forza = 500]
    Cercò di colpirlo con tutta la forza che aveva accumulato in quegli istanti.
    Se l’avesse colpito poi si sarebbe guardata intorno cercando il maestro. Dopodichè avrebbe guardato il terreno sotto i suoi piedi. Sapeva solo che il maestro si trovava sotto terra ma non conosceva la sua attuale posizione. Nonostante ciò avrebbe iniziato ad urlare rivolgendosi proprio al maestro, anche se avrebbe rivolto il suo sguardo su un punto imprecisato della zona di combattimento.

    -Maestro Asmodai! Esci ecombatti! Affrontaci di persona, senza illusioni... e senza evocazioni!-

    Il maestro avrebbe accettato la proposta dell’aspirante medico?


    CITAZIONE
    Dati Asami
    Chakra: 11/30 Bassi ( -2 Aumento Resistenza [Slot Difesa]; -2 Aumento Velocità; -2 Aumento Forza; -2 Tecnica Palmo distruttivo)
    Ferite complessive: ½ Contraccolpo Aumento Velocità; 1,25 Taglio alla spalla destra; ½ Contraccolpo Aumento Resistenza; ½ Contraccolpo Aumento Velocità; ½ Contraccolpo Aumento Forza
    Vitalità: 8,75/12 Leggere (-1,25 leggere; ½ Contraccolpo Aumento Resistenza; ½ Contraccolpo Aumento Velocità; ½ Contraccolpo Aumento Forza )
    Energia Vitale: 26,75/30
    Equipaggiamento:
    9 Kunai
    Guanto in Cuoio
    7 Spiedi
    10 Shuriken
    Respiratore
    Kit di Primo Soccorso
    2 Tonico di Recupero Minore
    1 Tonico di Ripristino Minore
    Specchietto in Metallo
    1 Antidoto Base

    Slot Gratuito:///

    Slot Difesa I: Subisci e mena: Resistenza = 400
    Slot Difesa II:///
    Slot Difesa III:///

    Slot Azione I: Subisci e mena: Utilizzo tecnica Palmo Distruttivo Velocità = 400; Forza = 500
    Slot Azione II:///
    Slot Azione III:///

    Slot Tecnica I: Palmo Distruttivo
    Slot Tecnica II:


    Tecniche Usate:

    Palmo Distruttivo - Houshou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare un colpo con il palmo: la Forza è incrementata di 4 tacche e non risentirà di nessun malus da eventuali danni subiti durante l'esecuzione. Il colpo inoltre può spingere indietro l'avversario di 9 metri. È possibile utilizzarla in Subisci e Mena come se posseduto il talento 'Tecniche Immobili'.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Da genin in su]
     
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    Shunsui ci aveva quasi creduto. Quando le bombe gelo avevano intrappolato il sensei e Asami si era trovata letteralmente ad un palmo di mano di distanza dal prendere il guanto che li avrebbe glorificati del successo in quella prova, realmente il genin aveva pensato Sì..ce l'abbiamo fatta! Eppure la gloria sfuggì loro di mano, rivelandosi per l'illusione che era. Asmodai sembrò cambiare consistenza davanti ai loro occhi, diventando liquido ed immergendosi letteralmente nel terreno. Shunsui potè vedere lo sconcerto e la frustrazione negli occhi di Asami. Come lui, anche la ragazza di Konoha ci aveva creduto. Dannazione, ci eravamo quasi! La prossima volta gli prenderemo quel guanto! Disse alla ragazza, cercando di motivarla. Il problema era come portare a termine una cosa del genere. Il jonin poteva avere la capacità di nuotare nella terra come nel mare, ma loro non avevano modo fare altrettanto. Eppure c'erano altri problemi da affrontare al momento. A quanto pareva, il sensei era riuscito a comunicare con Zurura, in qualche modo, così da dargli un altro ordine. Lo pterosauro scattò verso il gruppo di genin, questa volta minacciando Asami. La ragazza fece del suo meglio per difendersi, ma si ritrovò con una ferita non dissimile da quella che il sunese aveva subito pochi secondi prima. Tuttavia, la ragazza dimostrò di avere ben altre carte da giocarsi in corpo a corpo rispetto Shunsui. Con una capacità di reazione impressionante, Asami sferrò un poderoso colpo a Zurura, il quale avrebbe senza dubbio accusato l'impatto e sarebbe stato probabilmente scaraventato lontano da loro.

    Shunsui si sarebbe immediatamente avvicinato alla ragazza e le avrebbe passato a sua volta un tonico coagulante minore Prendi! Io ho già usato il mio... Chiederle come stesse era una domanda stupida, quindi si limitò a darle qualcosa che potesse farla sentire meglio. La ragazza ci sapeva fare, ed aveva già conquistato le simpatie di Shunsui con quel poderoso colpo che aveva appena sferrato. Ma, soprattutto, l'opinione che aveva della fogliosa aumentò ulteriormente quando sfidò apertamente il sensei. Shunsui condivideva totalmente il suo punto. Usare le proprie abilità in combattimento era sacrosanto, e sforzasi per raggiungere un obiettivo era dovuto. Ma non c'era gioco lì. Se il sensei fosse rimasto sotto terra, loro non sarebbero mai riusciti a raggiungerlo ed avrebbero semplicemente perso. Inoltre, che motivo aveva il jonin di nascondersi? Era più forte, più veloce, più resistente di tutti loro messi insieme, e poteva contare su illusioni che sembravano reali. Senza pensarci due volte, Shunsui si unì al coro della ragazza:
    Si infatti! Non possiamo mica spaccare il terreno!
     
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    × Legenda
    Narrazione
    «Dialoghi»



    "Buono il sushi..."
    "L'hai preparato tu?"
    "E chi sennò?" - domandò l'Akuma ingoiando il riso. - "Ci sono delle pecche. Il gusto non è così come dovrebbe essere. Manca di sapore. Capisci?.. E' come se qualcosa lo abbia rovinato. L'umido? Non può essere..."
    "Magari sei tu che non ci ha messi abbastanza amore" - e nel mentre questo simpatico dialogo continuava, sopra al terreno infuriava la battaglia. Le sorti di questa battaglia erano state affidate niente di meno a che a Zurura, il quale non si era risparmiato. Accorso vicino alla kunoichi della foglia, il pterosauro riuscì a colpire la ragazza sulla spalla con la fredda lama della propria katana. Metallo contro carne, quindi, come volte prima di allora. Quello che Zurura non si aspettò, fu la reazione della kunoichi. Quest'ultima, pur avendo accusato il colpo, riuscì a contrattaccare, sferrando un poderoso pugno al mento del pterosauro. Quest'ultimo lo accusò [3 leggere alla testa] venendo piroettato subito indietro e accasciandosi a 9 metri dalla fogliosa, un po' stordito e abbastanza incazzato. Riprendendosi, il volatile preistorico non attaccò, posizionandosi invece in guardia di difesa e preparandosi, forse, a dover difendere di nuovo qualcosa.

    I due però non sembravano vogliosi di attaccare. Anche perché, con tutta probabilità, non sapevano che cosa dovevano attaccare, e dove. Seinji Akuma era sempre stato un maestro degli inganni. Poteva insegnare a chiunque come perdere tempo inutilmente. O come far incazzare le persone, facendo perdere tempo prezioso a loro. Quando però alle orecchie del sensei nascosto giunse la voce di Asami e Shunsui, che lo chiedevano di uscire dal nascondiglio e affrontarli faccia a faccia, egli s'impietosì.
    "Vuoi vedere che non mi faranno mangiare il mio sushi in santa pace?" - si chiese tra sé e sé impacchettando il riso nella carta, nascondendo il cibo nella tasca del suo vestiario e formando il sigillo della capra.

    Tecnica del Teletrasporto - Shunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può viaggiare attraverso lo spazio entro 45 metri dal punto di partenza. A terra, alla partenza o all'arrivo, possono essere lasciati dei frammenti elementali a scelta. Il viaggio durerà circa un secondo. Il punto d'arrivo non deve essere occupato da altra sostanza solida o liquida, né deve essere presente entro 6 metri una discreta fonte di chakra. È possibile portare altri ninja con se al costo extra pari a Mediobasso ognuno. Dopo aver attivato la tecnica, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso )
    [Da chunin in su]


    In un attimo Seinji Akuma, - in arte Asmodai, - comparve a 1 solo metro dal fiume alle sue spalle. Il trio di allievi lo avrebbe trovato felice, gioioso, contento di sé stesso. Solo successivamente avrebbero sentito del rammarico nella sua voce.
    «State scherzando chiese?» - chiese seriamente. Alla fin dei conti i 3 se l'avevano cavata bene, ma quella richiesta gli era sembrata abbastanza assurda. - «Anche in una missione chiedereste ai vostri avversari di non usare questo, quello e quest'altro pure?» - Poi sorrise. - «Comunque ci so. Da ora in poi niente illusioni, niente evocazioni, e niente nascondigli. Solo io e voi tre.» - Le regole, dunque, erano chiare. Ma per ribadire che il tempo stava scorrendo e non ne mancava poi molto, e soprattutto notando che Asami, per esempio, era ferita e anche senza chakra, aggiunse:
    «Avete poco tempo, sbrigatevi.» - Seinji era dunque fermo, a un metro dall'acqua del fiume alle sue spalle. Distava circa una decina di metri dai suoi allievi ed era curioso di vedere come se la sarebbero cavata allora.




    Zurura
    Chakra: 10,5/12 bassi
    Vitalità: 3/6 leggere


    Seinji
    Vitalità: 18 / 18 leggere
    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 390-16(Tecnica)

    Recupero Abilità: ///

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai (7 dei kunai sono già legate alle bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione: Albero e Orologio

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: Spostamento sotterraneo
    Slot azione 2: Spostamento Zurura
    Slot azione 3: Attacco Zurura

    Slot Tecnica 1: Movenza d'Ombra
    Slot Tecnica 2: ///
    Slot Tecnica 3: ///

    Abilita Usate: Percezione del Chakra, Comunicazione a distanza.


    //OT: Altri 4 post.
     
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    Paese dell'Erba


    Un sorriso di sfida si aprì sul volto di Shunsui, quando vide il maestro ricomparire davanti ai loro occhi. Certo poteva essere un'altra illusione, e forse lo era, ma Seinji sembrava sincero nel volerli affrontare in campo aperto. La ramanzina che rivolse loro era sacrosanta, ma interessava poco al genin. Finalmente la partita si spostava su un livello di difficoltà alla loro portata. Si voltò verso i suoi compagni facendo loro un cenno di assenso: avrebbero attaccato tutti insieme. Non potendo rischiare la comunicazione verbale, la quale avrebbe fatto capire al jonin i loro piani, i tre genin avrebbero dovuto basare il loro attacco unicamente sull'improvvisazione. La coordinazione sarebbe dovuta essere perfetta. Il primo a partire fu Takeshi. Tra di loro era quello più abile nelle arti magiche, ed immediatamente iniziò a comporre una serie di sigilli con le mani, che il sunese non conosceva. Tuttavia, mentre lui componeva, Shunsui rovistò nella sacca porta oggetti, alla ricerca delle sua trappole già preparate. ...questi oggetti non mi servono nelle trappole.... rapidamente rimosse[Slot gratuito lento]
    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    gli oggetti che aveva già connesso a degli inneschi, così da poterli usare liberamente. Intanto, dai piedi del genin di Kiri, una serie di lanceGelide Lance Ghiacciate
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Scimmia, Ariete, Cinghiale, Cane, Bue (5)
    L'utilizzatore, sbattendo il piede a terra, può creare una riga lineare di 15 metri di lance di ghiaccio che partiranno a 45° dal terreno e proseguiranno per 6 metri dal punto d'origine. La Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Le lance sono lunghe 1,5 metri e hanno potenza pari a 30; se incontrano un ostacolo solido, lo infilzeranno continuando ad avanzare.
    Tipo: Ninjutsu - Hyoton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Da genin in su]
    di ghiaccio spaccarono il terrno davanti al lui, proseguendo in linea retta verso il jonin. Shunsui, cercando di mettere in secondo piano lo stupore di vedere una tecnica così spettacolare in opera, prese tre kunaiKunai (2 avvelenati) [Distanza]
    Piccoli pugnali a lama quadrangolare, affilati sui due angoli stretti; alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. I kunai hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Taglio/Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 6
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 10)


    Veleno Debilitante C1 (Riflessi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa un malus di una statistica primaria scelta di 2 tacche per 2 round. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Spossata (DnT Leggero).
    Tipo: Supporto-Variabile
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 50)


    Cartabomba I [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa danni dimezzati. L'attivazione è percepibile tramite udito, vista e tatto; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale-Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 45)

    , due dei quali erano avvelenati, mentre il terzo portava con sè una cartabomba, e li lanciò verso il busto del maestro, con un gesto unico. I tre proiettili avrebbero raggiunto il sensei contemporaneamente alla tecnica del kiriano, in maniera tale che Asmodai fosse minacciato dall'alto e dal basso allo stesso tempo. Con medesima tempistica, la cartabomba sul kunai del sunese sarebbe detonata.

    Sfruttando la bomba e la tecnica di Takeshi come distrazione, Shunsui avrebbe a sua volta composto i sigilli di una tecnica elementareTecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo:Basso )
    . La trasformazione lo rese identico ad un Fuuma Shuriken, che Takeshi immediatamente colse al volo, con una prontezza di spirito incredibile. Con uguale rapidità, sfruttando lo slancio di tutto il corpo, ruotò il busto ed allungò il braccio che reggeva il Shunsui/ shuriken così da proiettare il compagno verso la posizione del sensei. Shunsui avrebbe mirato alla testa di Asmodai. Indipendentemente dal fatto che il sensei avesse schivato o parato il colpo, la henge si sarebbe disattivata una frazione di secondo dopo il contatto con il sensei, o passata la sua posizione. ORA LO PRENDO!Cercando di sfruttare la sorpresa per la trasformazione, Shunsui si sarebbe piegato su se stesso e ruotato il corpo a mezz'aria, cercando di afferrare con la mano destra il guanto che il sensei aveva posto sulla spalla!

    Indipendentemente dal fatto che il tentativo fosse riuscito o meno, Shunsui avrebbe colpito il terreno in seguito al movimento precedente, ed avrebbe usato una piccola capriola per attutire i danni dell'atterraggio. La coordinazione dei due genin era stata davvero ben eseguita, ma chiaramente ad una velocità che non poteva impensierire il sensei. Tuttavia, c'era ancora Asami da considerare. Se la ragazza si fosse riuscita ad inserire bene nella combinazione, avrebbe potuto sfruttare qualche punto cieco aperto nella difesa del sensei e fare la differenza.


    Shunsui Abara




    Chakra:
    Vitalità:



    Riassunto Azioni



    Slot tecnica Avanzata:-
    Slot tecnica Base: T. della Trasformazione

    I slot azione: Lancio kunai
    II slot azione:Attivazione bombacarta I
    III slot azione: Tentativo di presa su guanto


    I slot difesa: -
    II slot difesa:-
    III slot difesa: -


    Equipaggiamento Usato



    2 bombacarta I
    5 kunai
    5 spiedi


    /// OT ///







     
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    L’attacco colpì in pieno volto il pterosauro evocato dal maestro Asmodai. Grazie ad una tecnica e all’aiuto del chakra, il pugno riuscì a scaraventare la creatura alata a 9 metri dalla ragazza, che nel frattempo fu raggiunta dal sunese. La ragazza osservò i movimenti di Zurara che si preparò a difendersi da ulteriori attacchi da parte dei genin, che non arrivarono mai. Al contrario la ragazza aveva approfittato di quei pochi secondi per recuperare le forze anche se la ferita continuava a sanguinare. Infatti, prima del colpo subito dalla ragazza, l’animale l’aveva colpita in pieno alla spalla destra. La ferita doveva essere richiusa ma l’unico tonico che aveva portato con sé era stato dato al sunese che fu il primo ad essere colpito dal possente becco. L’unico modo per curare la ferita era quello di utilizzare il kit medico. Ma a sua insaputa anche Shunsui aveva lo stesso tonico. La ragazza accettò volentieri il gesto del ragazzo, prendendo il tonico [Slot Gratuito] e ingerendolo insieme al tonico Recupero Minore anche per recuperare una piccola parte del chakra. [Slot Azione I][Abilità: Impasticcato]
    Come per magia la ferita si stava richiudendo, bloccando la fuoriuscita di sangue e evitando ulteriori complicazioni e dolori in quella parte del corpo. Nel frattempo sia Asami che Shunsui sfidarono il maestro Asmodai che precedentemente era scomparso, immergendosi nel terreno restando nascosto dai tre ninja. La ragazza dai capelli rossi spostava il suo sguardo in tutte le direzioni. Poteva trovarsi sotto ai loro piedi o poco lontano. Poteva comparire davanti ai loro occhi o dietro alle loro spalle, colpendo i tre tre genin di sorpresa. Poteva anche restare sotto il terreno, restando nascosto e non accogliendo la sfida lanciata dapprima dalla Hoshiyama. Cosa aveva intenzione di fare il maestro? Aveva intenzione di usare ancora le sue illusioni?

    §...§

    Improvvisamente il maestro Asmodai comparve alle vicinanze del fiume, trovando forse assurda la richiesta dei genin. La ragazza, con sguardo determinato, continuò a guardarlo. Lo aveva sfidato apertamente solo per rendere il guanto. Sapeva che il maestro era molto più forte di tutti e tre genin messi insieme ma, forse, con una buona strategia il trio aveva la possibilità di recuperare quel guanto. Mancava poco tempo allo scadere dei dieci minuti e il kiriano aveva scelto di accontentare i tre giovani in questa nuova sfida. La ragazza fece un mezzo sorriso non appena Asmodai accettò la sfida. Si aspettava una reazione offensiva del maestro ma a quanto pare aveva deciso di assistere ad un’eventuale strategia dei genin. Ma la ragazza, pensandoci bene, sapeva che in realtà era il maestro a dover stare alla larga da loro se non voleva perdere il suo guanto posato su quella spalla. Ma qual era la strategia da attuare? Takeshi o Shunsui avevano già qualcosa in mente?

    §E’ specializzato nel combattimento a lungo raggio, forse non sarà altrettanto bravo nel corpo a corpo...§

    Infatti dopo aver dimostrato le sue doti da illusionista, la ragazza arrivò solo a questa conclusione. Poteva sbagliarsi ma provare non gli costava nulla. A parte il chakra. Dopo l’ultimo scontro con Zurara ne aveva consumato un bel pò per diminuire i danni subiti e per sferrare quel colpo che lo scaraventò lontano dai tre genin. In un batter d’occhio più della metà della sua quantità di chakra era stata consumata. E il guanto non era stato ancora preso. Fortunatamente con quel tonico recuperò una piccola parte del chakra che accumulò in corrispondenza del suo baricentro. Poteva servire per qualunque evenienza. Nel frattempo il giovane genin di kiri spezzò alcuni sigilli e dopo aver colpito il terreno con un piede generò una lastra di ghiaccio che si diresse verso l’avversario. La ragazza notò la lastra di ghiaccio avvicinarsi sempre di più al maestro quando improvvisamente il ninja di Suna era pronto a lanciare diverse armi contro di lui. Solo quando li lanciò definitivamente le armi potè notare che su uno di essi c’era una cartabomba. Quindi aspettò l’esplosione di quest’ultima e il lancio di Shunsui, trasformato in uno shuriken gigante, prima di spezzare il sigillo della tigre e dirigersi anche lei verso il maestro, estraendo dal suo marsupio con la mano destra un kunai. [Slot Tecnica I; Slot Azione II; Slot Gratuito]
    Attivò di nuovo quella tecnica. Poteva essere ripetitiva e prevedibile ma era l’unico modo per incrementare la sua velocità e rendersi impercettibile al suo avversario. Inoltre era impegnato con l’attacco di Shunsui, che nel frattempo cercò di prendere il guanto. Forse il maestro avrebbe schivato l’attacco posto dal sunese con facilità. E sarebbe stato in quel preciso istante che la ragazza sarebbe comparsa alla destra del maestro dietro alle sue spalle, cercando di prendere il guanto con la mano sinistra. [Slot Azione III: Velocità 300 + 3 Tacche= 375]
    Il kunai alla mano destra lo avrebbe usato per parare eventuali attacchi da parte del maestro Asmodai.

    CITAZIONE
    Dati Asami
    Chakra: 11/30 Bassi (+3 Tonico Recupero Minore; -2 Tecnica Attacco Improvviso; -1 Aumento Velocità)
    Ferite complessive: ½ Contraccolpo Aumento Velocità; 1,25 Taglio alla spalla destra; ½ Contraccolpo Aumento Resistenza; ½ Contraccolpo Aumento Velocità; ½ Contraccolpo Aumento Forza
    Vitalità: 8,75/12 Leggere
    Energia Vitale: 26,75/30
    Equipaggiamento:
    9 Kunai
    Guanto in Cuoio
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    Respiratore
    Kit di Primo Soccorso
    1 Tonico di Recupero Minore
    1 Tonico di Ripristino Minore
    Specchietto in Metallo
    1 Antidoto Base

    Slot Gratuito: Passaggio Tonico, Estrazione Kunai

    Slot Difesa I: ////
    Slot Difesa II: ////
    Slot Difesa III:///

    Slot Azione I: Utilizzo Tonici [Tonico Coagulante minore; Tonico Recupero Minore]
    Slot Azione II: Movimento
    Slot Azione III: Movimento della mano per afferrare il guanto = Velocità 375

    Slot Tecnica I: Attacco Improvviso
    Slot Tecnica II:

    Tecniche Usate:

    Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]
     
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    Alla fine aveva acconsentito alla loro richiesta. Forse davvero non avevano alcun modo di prenderlo la, sotto il terreno. O forse voleva darli solo qualche chance in più: del resto, lui, era molto forte, ma erano pur sempre 3 contro a 1, e se avessero pensato a una strategia che includesse tutte le loro particolarità, avrebbero potuto prendere quel guanto. E così a Seinji non rimase che aspettare, tanto per vedere cosa avrebbero provato a fare di nuovo. E così fece, attese, fino a vedere che il primo ad agire fu il suo stesso compaesano, Takeshi. Quest'ultimo compose dei sigilli che il signor Akuma aveva già visto una volta, insieme alla tecnica che venne successivamente. Sapeva che da lì a poco delle lance ghiacciate sarebbero volate nella sua direzione e per questo saltò in diagonale indietro di qualche metro, - per precisione 2, - atterrando così leggermente a sinistra rispetto alla sua posizione iniziale e direttamente con i piedi sull'acqua del bacino acquifero immediatamente posteriore. Fu un gesto di schivata abbastanza elementare quello, se non fosse per un piccolo problema: insieme alle lance ghiacciate arrivarono le armi di Shunsui, - probabilmente, perché Asmodai si era distratto abbastanza da non vederle e l'esplosione che si propagò vicino a una lancia lo mandò un attimo in stato di confusione. [Slot Difesa 1 - Riflessi: 750] Mandati all'aria i due attacchi dei ragazzi, rimase Asami, che però Asmodai perse di vista e non appena atterrato sull'acqua dietro alla sua schiena, si mise a cercarla con gli occhi, conscio di non vederla.

    CITAZIONE
    Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.
    (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da Chunin in su]

    [Fintanto che dopo l'attacco primario mi ritrovo sull'acqua, considero come se il tuo tentativo di prendere il guanto non avvenga Asami]
    Solo una volta completamente fermatosi sull'acqua a circa 1 metro e mezzo dalla riva, l'Akuma vide finalmente la ragazza: era apparsa, forse dopo aver sfruttato una di quelle sue tecniche di movimento velocizzato, proprio sulla riva. "Che non riesca a camminare sull'acqua?" - si domandò Asmodai comprendendo che quello era un altro problema: senza saperci camminare su, non avrebbe potuto...
    "Un shuriken!" - esclamò Asmodai nella sua mente, guardando un grande shuriken volargli contro. Aveva delle dimensioni considerevoli e almeno inizialmente il sensei pensò che volessero tranciarlo in due con un unico gesto.
    "Schiva!" - gli risuonò nella mente una voce e Seinji così fece, spostando di nuovo lateralmente rispetto al shuriken, che gli passò di lato, non molto lontano dalla sua spalla. [2° Slot Difesa - RIflessi: 750]
    "Fiu..." - pensò di nuovo l'Akuma, distogliendo in un attimo lo sguardo dal shuriken e concentrandolo sui 3, no... sui 2! dei suoi allievi.
    "Dov'è..?"
    Il resto successe in un attimo: lo shuriken si trasformò in Shunsui, e questi allungò la mano in un gesto veloce con la sola intenzione di prendere quel guanto. Sorpreso, Seinji non si mosse, e pur potendo reagire anche a quest'altra sorpresa, decise che quella mossa meritava il massimo dei voti. Così lascio che Shunsui prendesse il suo primo e poi... atterrasse in acqua insieme al guanto.
    «Anche tu non sai usare il chakra per stare sull'acqua?» - chiese Seinji alla vista del suo allievo preferito che avrebbe potuto annegare. In un Seinji lo raccolse, se lo portò in spalla e saltò sulla riva.
    «Bravi!» - esclamò applaudendo. - «Avrete preso il guanto ma... la prossima volta niente richieste particolari,» - disse Seinji.
    «Ora ditemi un po': non sapete proprio utilizzare il chakra per stare sull'acqua o arrampicarsi sugli alberi?»




    Zurura
    Chakra: 10,5/12 bassi
    Vitalità: 3/6 leggere


    Seinji
    Vitalità: 18 / 18 leggere
    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 390-16(Tecnica)

    Recupero Abilità: ///

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai (7 dei kunai sono già legate alle bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione: ///

    Slot Difesa 1: Schivata
    Slot Difesa 2: Schivata
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: Spostamento sotterraneo
    Slot azione 2: Spostamento Zurura
    Slot azione 3: Attacco Zurura

    Slot Tecnica 1: ///
    Slot Tecnica 2: ///
    Slot Tecnica 3: ///

    Abilita Usate:
     
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    La manovra che eseguirono fu spettacolare! I suoi compagni di quadra avevano dato il meglio di loro stessi, riuscendo a coordinarsi in maniera pressoché perfetta. Il lancio di Takeshi era stato preciso e ben eseguito, e Asami era stata impeccabile nel piazzare la sua offensiva tra la detonazione della cartabomba di Shunsui ed il suo tentativo di avvicinamento, camuffato da attacco. Shunsui si era sentito il cuore battergli nel petto come non mai quando, trasformato da Fuuma Shuriken, si era avvicinato alle spalle del sensei senza che lui se ne accorgesse! E quante cose potevano essere andate storte! Se il sensei avesse parato invece che schivato il loro attacco combinato, oppure se avesse usato una tecnica per difendersi o chissà quale altra diavoleria, il loro piano sarebbe fallito miseramente. Ma nulla di tutto quello era accaduto. Shunsui, incredulo, aveva allungato la mano fino a prendere il guanto sulla spalla del sensei, per poi tirarlo a se durante la caduta verso il basso. L’acqua lo accolse con il suo abbraccio gelido, entrandogli nella bocca, aperta per lo stupore di essere riuscito in un impresa che non aveva ritenuto possibile. Si affrettò a riemergere, facendo sbucare dallo specchio d'acqua per prima la mano che reggeva il guanto bianco del sensei. Quando anche la testa uscì, subito i suoi occhi andarono a cercare quelli dei suoi compagni, cercando suoi loro volti la stessa gioia che ora il suo stesso viso doveva emanare. E poi guardò ancora un volta il guanto, e poi il sensei, e poi il guanto. Mentre il suo grido di vittoria riempiva l’aria del loro campo di allenamento, Shunsui cercò di muovere gambe ed il braccio libero del guanto per non riaffondare: SIIIIII! CE l’ABBIAMO FATTAAA! Facendo quelle poche bracciate che servivano per arrivare a riva, Shusui si sbrigò ad uscire fuori dall'acqua per andare dai suoi compagni e portare loro il piccolo trofeo di stoffa che avevano conquistato. Siete stati grandi! Takeshi quel lancio è stato spettacolare! E Asami il tuo movimento è stato incredibile! Si sarebbe voltato quindi verso il sesei, dicendo: Asmodai sensei ce l’abbiamo fatta no? Questo guanto….questo guanto me lo incornicio ahahah Il ragazzo di Suna era felice come una pasqua, in particolar modo perché anche il sensei sembrava aver apprezzato particolarmente la strategia che avevano messo in atto. Nella sua mente, i ricordi freschi di quello che era successo pochi secondi prima continuavano a ritornargli davanti gli occhi. Compreso il fatto che, forse, una frazione di secondi prima di riuscire a prendere il guanto, Asmodai si era accorto del movimento del genin di Suna ma, forse per volontà o forse per necessità, non si era difeso dall'ultimo attacco. Tuttavia, il genin scacciò quella domanda dalla sua mente. Ora era il tempo di festeggiare! E se anche il sensei non si fosse voluto difendere, significa solo che siamo stati bravi!

    L’emozione per il superamento della prova durò ancora una decina di minuti, prima che Asmodai decidesse di andare avanti con l’addestramento. Una cosa che la prova precedente aveva mostrato, era che i genin non erano molto pratici con il chakra adesivo e le sue proprietà. In particolar modo la ragazza di Konoha aveva dovuto interrompere a metà il suo attacco, data l’impossibilità di raggiungere il sensei sulla superficie liquida del fiume. Shunsui d’altro canto, era stato addestrato da Haruki a maneggiare il chakra adesivo e repulsivo. Ad ogni modo, pensò che fare un piccolo ripasso non gli avrebbe nuociuto. Sensei io ho già affrontato questo tipo di allenamento, ma immagino che un ripasso non faccia mai male…casomai, e qui parlo per me, possiamo saltare gli esercizi base per provare qualcosa di più complesso?


    Shunsui Abara




    Chakra:
    Vitalità:



    Riassunto Azioni



    Slot tecnica Avanzata:-
    Slot tecnica Base: -

    I slot azione: -
    II slot azione:-
    III slot azione: -


    I slot difesa: -
    II slot difesa:-
    III slot difesa: -


    Equipaggiamento Usato



    2 bombacarta I
    5 kunai
    5 spiedi


    /// OT ///







     
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    Subito dopo l’attacco dei suoi compagni di squadra, la kunoichi della foglia entrò in azione utilizzando l’Attacco improvviso. Credeva finalmente di prendere il guanto ma le abilità del maestro di Kiri erano così avanzate che la ragazza ne era rimasta colpita. I piedi del maestro Asmodai erano in contatto con l’acqua del fiume.

    §Ma come…?§

    Stava utilizzando una forma avanzata del chakra adesivo oppure era una delle numerose tecniche che aveva appreso il kiriano durante la sua carriera da shinobi? Purtroppo Asami non sapeva la risposta che a pochi metri dall’acqua aveva fermato la sua corsa, bloccando così il suo tentativo di prendere il guanto. Iniziò a guardare il suo maestro aspettando una sua mossa. Ma quest’ultimo doveva affrontare un terzo attacco. Quello di uno shuriken gigante. Ma Asami sapeva perfettamente che si trattava del terzo componente del Team 1. Shunsui l’attimo prima si era trasformato in quell’arma gigante. Forse quella era la tattica buona per prendere quel guanto. Nessuno poteva aspettarsi una simile azione da un giovane genin e molto probabilmente anche il maestro Asmodai poteva essere colpito dalla strategia attuata dal sunese. La ragazza osservò tutta la scena tenendo il suo sguardo verso lo shinobi di Kiri e il suo normalissimo (ma prezioso per i tre genin) guanto. Asmodai con un agile movimento riuscì a schivare facilmente lo shuriken, passando pericolosamente vicino alla sua spalla. Ma quello che non si aspettò il kiriano fu l’immediata trasformazione dell’oggetto lanciato dal suo compagno di squadra. Prendendo le sue sembianze originarie, Shunsui allungò il braccio verso il guanto prendendolo subito dopo. Sul volto della ragazza della foglia si dipinse un enorme sorriso e i suoi occhi brillarono di una luce propria.

    §Si! Grande Shunsui!§

    Finalmente i tre giovani genin del team dell’Accademia riuscirono a recuperare l’obiettivo posto dal maestro Asmodai. Ma fu proprio Shunsui ad esultare a piena voce la vittoria appena conquistata, mentre si apprestò a raggiungere la riva. Asami, dato che si trovava già nelle vicinanze dell’acqua, lo aspettò tenendo i suoi occhi verdi puntati su di lui. Ed eccolo il guanto del maestro. La ragazza dai lunghi capelli rossi lo sfiorò con le punte delle dita per poi guardare nei particolarissimi occhi gialli del sunese. Si complimentò con i suoi compagni di squadra per la tattica appena attuata anche se, per Asami, l’unico protagonista fu proprio Shunsui. Era stato lui a confondere il maestro Asmodai trasformandosi nello shuriken gigante per poi prenderlo di sorpresa e rubargli il guanto. La tattica era partita dalla sua mente geniale.

    -...Per non parlare della tua trasformazione! Hai confuso il maestro recuperando così il guanto.-

    I genin si voltarono verso il maestro che nel frattempo raggiunse anche lui la riva, complimentandosi per la strategia appena attuata. Ma nella mente della diciottenne si insinuò un altro dilemma. Era chakra adesivo quello che aveva utilizzato il maestro? Come riuscì a modificare quella proprietà, riuscendo così a camminare sull’acqua? Asami aveva già affrontato quel tipo di allenamento. Il suo maestro fu Shu, in occasione dell’apertura della ”Casa degli orrori”. Essendo la ragazza vampiro della casa dovette imparare alcune proprietà del chakra per sbalordire i futuri visitatori tramite il chakra adesivo o per attivare alcuni trabocchetti con il chakra repulsivo. In entrambi i casi il maestro di Suna propose alla ragazza alcuni allenamenti per migliorare l’utilizzo del chakra. Degli esercizi basilari che molto probabilmente non avevano niente a che vedere con l’abilità utilizzata l’attimo prima dal maestro. La ragazza della foglia non potè inseguirlo e così il suo tentativo di prendere il guanto fu interrotto. Anche Shinsui come lei aveva già affrontato un allenamento simile. Ma per migliorare le sue abilità chiese un allenamento più complesso rispetto ai semplici esercizi base. Anche Asami avrebbe affrontato lo stesso allenamento. Magari dopo avrebbe camminato normalmente sull’acqua. Cosa avrebbe fatto il maestro?
     
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    «Sì, te lo puoi prendere,» - sospirò Seinji. Ci credeva che per Shunsui fosse importante: se lo aveva sudato. E se lo era meritato. Avevano cercato di prendere quel guanto con enormi sforzi. E si erano spinti oltre le proprie possibilità inventandosi una strategia davvero particolare. Laddove Asami aveva distratto il sensei, Shunsui era divenuto un shuriken che poi Takeshi ha scagliato contro Seinji. Questi non si era accorto dello scambio, della trasformazione avvenuta, e vedere come il shuriken si trasformava vicino alla sua spalla fu un vera sorpresa. Certo, avrebbe potuto reagire, ma per far felici i piccoli non lo fece. Lasciò che prendesse il guanto; lasciò che il Team 1 ottenesse la loro prima vittoria. E riuscì anche a soddisfarsi di quella loro vittoria, anche se alla fine era una sua sconfitta. Sorrise insieme all'intero Team 1, e quando arrivò la volta del chakra, e della sua domanda a proposito, si sorprese alquanto. Ascoltò prima la risposta di Shunsui, che ammise di aver già fatto quell'allenamento, ma voleva un ripasso oppure qualcosa di più avanzato. Lo stesso sembravano volere anche Takeshi e Asami. Tuttavia, per padroneggiare meglio il chakra avrebbero dovuto prima fare degli appositi allenamenti su di questi. Sarebbe dovuto trascorrere del tempo e i 3 avrebbero dovuto lavorare molto su quell'aspetto. Per questo sensei scosse la testa. - «Non credo sia opportuno ora. Siete stanchi e avete consumato molte energie. Per imparare a camminare sull'acqua bisogna essere freschi e rinvigoriti. » - Poi fece silenzio, ascoltando i rumori provenienti dal bosco. Uccelli, vipere e chissà quant'altro ci avevano fatto la propria abitazione. Non era forse straordinario tutto quello? - si domandò per un attimo. Poi guardò i 3. - «Anzi, sapete che faremo?» - chiese. - «Mediteremo. Così ripristineremo le energie e ci eserciteremo sul chakra.» - Il sensei si sedette nella posizione del loto sull'erba. - «Provate a sentire il chakra, a dirigerlo verso le piante dei piedi,» - suggerì Asmodai mettendo le mani lungo i fianchi e manipolando il chakra all'interno del suo corpo. In meno di qualche attimo diresse quelle energie verso le piante dei piedi, che sarebbero potuto apparire a tutti leggermente pervase dal chakra bluastro.
    E nel mentre anche i 3 allievi si fossero messi a esercitarsi, Asmodai avrebbe dato loro dei piccoli consigli su come concentrarsi meglio s quegli aspetti, su come percepire meglio quella forza e dirigerla verso le zone del corpo giuste. Infine, avrebbe detto:
    «E ora provate ad annullare la vostra mente. Diventare il vuoto. Scacciate i pensieri.» - Anche lui si sarebbe concentrato per farlo. Del resto, non era un'azione da niente. Anzi.
    Seinji si aspettò che avrebbero avuto non poche difficoltà nel sentire il chakra abbastanza da farlo muovere fino ai piedi e formarci sotto dei piccoli cuscinetti; aspettò che avrebbero avuto ancora più difficoltà a meditare.
    In ogni caso, avrebbe atteso finché gli studenti non avessero finito d'esercitarsi.



    Zurura
    Chakra: 10,5/12 bassi
    Vitalità: 3/6 leggere


    Seinji
    Vitalità: 18 / 18 leggere
    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 390-16(Tecnica)

    Recupero Abilità: ///

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai (7 dei kunai sono già legate alle bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione: ///

    Slot Difesa 1: Schivata
    Slot Difesa 2: Schivata
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: Spostamento sotterraneo
    Slot azione 2: Spostamento Zurura
    Slot azione 3: Attacco Zurura

    Slot Tecnica 1: ///
    Slot Tecnica 2: ///
    Slot Tecnica 3: ///

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    Shunsui era ancora di buon umore dalla buona riuscita della prova precedente, quindi accettò di buon grado l'esercizio proposto dal sensei. Normalmente non gli sarebbe piaciuto doversi cimentare con un esercizio di pura meditazione. Lui era un artigiano: avere le mani impegnate nel far qualcosa era il suo pane quotidiano, ed una filosofia di vita piuttosto che una semplice abitudine.

    Si sarebbe posizionato a circa un metro da Asami e dal sensei. Congiunse le mani nella posizione della tigre e chiuse gli occhi. La prima parte dell'esercizio, prevedeva di esercitarsi con il chakra adesivo. Shunsui aveva già eseguito questo tipo di addestramento, ed aveva affrontato già situazioni abbastanza complesse dove aveva dovuto utilizzare certe capacità. Per cui non gli fu difficile richiamare il chakra dal suo tentien e portarlo fino ai piedi, dove si venne a formare una patina di chakra, non dissimile da quella che circondava i piedi del suo sensei.

    Ben diverso fu cimentarsi con la meditazione vera e propria. Svuotare la mente non era facile. Shunsui aveva aveva sempre un progetto da realizzare, un qualcosa da costruire o da ideare. Anzi, in passato si era sforzato di concentrarsi su queste attività per riempire i suoi giorni e d i suoi pensieri, per non dover rivangare ciò che gli era successo e le persone che aveva perso. Se non lo faceva, i ricordi di quella tragica notte, quando la sua famiglia acquisita era finita nel mirino dei cremisi ed era stata distrutta, gli riempivano gli occhi di orrori. Quegli stessi orrori, tuttavia, gli davano la forza e la motivazioni di continuare ad allenarsi con zelo, e che lo avevano portato a migliorare fino a quel punto.

    Se voleva svuotare le mante, doveva iniziare con l'ordinare i suoi pensieri. Per rendersi la vita facile, visto il contesto, il genin pensò alla missione con Haruki, durante la quale aveva appresso, appunto, come manipolare il chakra cosiddetto adesivo. La missione era partita sotto i peggiori auspici. Solo una volta essere usciti dal villaggio, l'Amministratore gli aveva comunicato che la missione non era quella che gli era stata comunicata in sede amministrativa. In realtà, il monaco voleva indagare su un vecchio tempio del suo culto. Shunsui accettò il piccolo raggiro, anche perchè non voleva farsi cancellare i ricordi da Haruki. Per loro sfortuna, il tempio di si trovava all'interno di un canyon, complesso da scalare in discesa, senza l'ausilio del chakra adesivo. Haruki, con una pazienza invidiabile, aveva allora insegnato a Shunsui come controllarlo, e dopo qualche tentativo andato a vuoto, il genin era riuscito a seguire il passo del monaco. Avevano scalato le pareti del canyon fino a portarsi nelle profondità della sua gola ed, infine, avevano trovato il loro obiettivo. Un disco dorato, recanti arcane incisioni bloccava loro il passaggio. Haruki si avvicinò per toccarlo. Fu in quel momento che Shunsui bloccò il flusso di ricordi. Sapeva come sarebbe andato a finire, ma non era il momento di pensarci. Si concentrò invece sul disco dorato che racchiudeva l'ingresso al tempio. Com'era fatto? Più ci pensava, più si rendeva conto che i suoi ricordi erano sbiaditi.

    Decise quindi di direzionare i suoi pensieri verso l'unico obiettivo di cercare di ricreare, mentalmente, quei disegni. Partendo da un punto del quale si ricordava, esattamente a centro del disco, Shunsui cercò di ricostruire tutte le linee tracciate sulla superficie metallica, una ad una. All'inizio fu facile, ma più andava avanti più la sua mente era insicura. Nel suo immaginario, i segni comparivano e scomparivano sul disco, tracciando strade e percorsi, per poi essere immediatamente distrutti quando li riteneva sbagliati. Mentre la sua concentrazione aumentava, il disco si fece sempre più grande nella sua mente. I solchi divennero canyon oscuri e il metallo un mare dorato, nel quale la sua piccola figura si perdeva. Il processo, che oramai aveva preso piede, lo fece rimpicciolire sempre di più, e così allontanò i suoi pensieri ed i suoi problemi. Rimase solo l'oro e l'oscurità. L'oro e l'oscurità. Ed infine il nulla.
     
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    Parlato Maestro Asmodai


    Il cielo era azzurro e il sole splendeva ancora su quell’area circondata da alberi, che sovrastavano il paesaggio. Le foglie verdi di quest’ultime si muovevano ad ogni soffio di vento. Alcune, senza il loro consenso, dovettero lasciare il loro posto e viaggiare seguendo quella corrente mite, portandoli lontano da quel luogo sperduto. Ad aiutare la corrente d’aria c’era anche un lungo fiume che attraversava quel luogo, portandosi dietro altre foglie che avevano perso quota. Si ritrovarono nell’acqua limpida aspettando la fine del percorso. In quell’istante c’era un’assoluta tranquillità, sottolineata dai canti dei volatili che occupavano quell’immensa zona. Molto più tranquilli, forse, erano i tre genin che avevano appena affrontato il maestro Asmodai. Dopo quella strategia e il recupero del guanto Asami poteva finalmente tirare un sospiro di sollievo. L’obiettivo era stato raggiunto e la ragazza dai lunghi capelli rossi stava riprendendo l’energie, cercando di rilassarsi. La maggior parte dei muscoli erano ancora in tensione per lo scontro appena terminato, soprattutto quelli degli arti inferiori poichè diverse volta aveva utilizzato una tecnica per raggiungere il maestro con estrema velocità. Ma la tensione si accumulò anche all’altezza delle spalle. Solo dopo lo scontro iniziò a sentire la stanchezza dovuto forse al consumo esagerato di chakra. Fortunatamente prima dell’ultima azione aveva utilizzato un tonico per ripristinare l’energia. Ma non era la prima volta che utilizzava così tanto chakra. Anche la prima volta che si scontrò con il maestro Asmodai aveva riportato numerose ferite e la quantità di chakra era quasi esaurita, rischiando così di svenire. Anche in quell’occasione utilizzò diversi tonici, ricevuti dallo stesso maestro, che significarono la fine di quella durissima prova. Ma quella volta, al paese dell’Erba, non rischiò la vita. Forse perchè, senza accorgersene, era davvero migliorata. Oppure perchè il maestro Asmodai stava davvero trattenendo la sua vera forza.
    La ragazza iniziò a fissarlo dopo le ultime parole del sunese. Cosa aveva intenzione di fare il kiriano? Accettare la proposta di Shunsui o rifiutarla? Inaspettatamente la sua risposta non era positiva come si aspettava la genin della foglia. Dopo lo scontro con il maestro per i tre giovani poteva essere faticoso affrontare un simile allenamento. Dovevano ancora riprendere le forze e il chakra non era del tutto recuperato. Qual era il programma di Asmodai? Voleva lasciarli andare? Ma l’attimo dopo fu lo stesso maestro a proporre qualcosa di nuovo ai componenti del Team 1.

    -Mediteremo. Così ripristineremo le energie e ci eserciteremo sul chakra.-

    Meditazione. Una tecnica che consentiva di rilassarsi, sia dal punto di vista fisico che mentale. Per alcuni poteva essere abbastanza facile raggiungere quella serenità. L’ aspirante medico aveva provato, negli anni della sua piena adolescenza, l’arte della meditazione…

    [...]

    Il suo sguardo fisso su un libro segnava pura pazzia. Troppe parole dal termine sconosciuto erano scritte su quei fogli bianchi e, a tratti, rovinati. Leggeva velocemente per non farsi scoprire dal padre, che non sapeva ancora della sua scelta di vita. Ma per non farsi scoprire iniziò a leggere tutti i manuali che aveva procurato con l’aiuto di alcuni componenti della servitù, nonché ex-shinobi. Ma tutto ciò che stava scritto in quei libri doveva comprenderlo da sola. Purtroppo l’intera servitù, giorno dopo giorno, era impegnata a lasciare ordinata la tenuta degli Hoshiyama. Poche furono le volte che si fece aiutare.. Ma si trattava solo di spiegazioni basilari o di semplici consigli. Ma quella volta si trovava da sola, sotto l’ombra dell’albero all’interno dei suo giardino. Si trovava lontano dall’entrata principale dell’imponente villa, dagli occhi indiscreti dei suoi genitori, anche se la minaccia maggiore era dovuta dalla presenza del padre. In quel lato della casa solo la servitù l’attraversava velocemente che, per sua fortuna, manteneva il segreto dell’aspirante kunoichi, coprendola ogni volta. Consigliata da uno dei camerieri, aveva scelto di stare all’aria aperta. La tranquillità della natura e il vento erano in grado di rendere l‘ambiente più sereno per restare concentrati. Prima di chiudere gli occhi, che erano puntati dritti sul cielo cristallino, aveva fatto due profondi respiri. Appena chiuse gli occhi, l’oscurità l’avvolse. Ma non era così oscuro come aveva immaginato. Una piccola fonte di luce proveniva dall’alto della sua visuale. Forse doveva concentrarsi su quello. Rendersi estranea da tutto ciò che la circondava. Ci mise diversi minuti e la luce fu quasi impercettibile. Ma lasua mente era ancora consapevole dell’ambiente che la circondava. Come presente erano ancora alcuni suoni che la circondavano. Il canto degli uccelli e il rumore del vento divennero la colonna sonora per quel momento di concentrazione. Quella concentrazione però fu interrotta improvvisamente da una voce femminile. Quella della madre. Com’era possibile? Perchè la stava cercando? I suoi occhi verdi videro di nuovo il cielo, ma iniziarono a vagare controllando l’ambiente circostante. Non c’era nessuno ma la voce si avvicinava sempre di più. Velocemente si rimise in piedi, cercando di tener nascosto il libro. Era il suo primo tentativo, ma non l’ultimo…

    [...]

    Dopo anni di tentativi falliti ebbe di nuovo l’occasione di riprovarci. Forse questa volta aveva davvero la possibilità di riuscirci. In quel luogo, prima protagonista di uno scontro, regnava il silenzio. Elemento fondamentale per la meditazione. Ma come il maestro, anche lei decise di sedersi sull’erba. Pian piano iniziò a concentrare le energie fisiche e psiche in corrispondenza del suo baricentro. Mescolandosi tra di loro riuscirono a dar vita al chakra, che girava su se stesso. Per portarlo sotto la pianta dei piedi la ragazza doveva trasferirlo all’interno del sistema circolatorio. Così, con il potere della mente, la ragazza lo trasferì pian piano. Il chakra raggiunse ogni parte del suo corpo in pochi secondi, toccando anche la pianta dei piedi. Per accumularlo definitivamente, la ragazza spostò la sua concentrazione in corrispondenza dei piedi. Pochi secondi dopo e l’energia bluastra rimase stabile in quella zona. Ormai la sua mente era del tutto concentrata.

    -[...] Scacciate i pensieri.-

    O quasi. La sua mente era rivolta totalmente al chakra, ma non era del tutto isolata dall’esterno. Infatti oltre alla voce del maestro iniziò a ascoltare i vari canti degli uccelli che s’insediarono in su quegli alberi. Ma era reale o solo una sua proiezione mentale? L’unico modo per scoprirlo era quello di scacciare quel suono all’interno della sua mente. Questa volta la sua concentrazione si spostò sul suo respiro. Ed ogni volta che espirava l’aria, il suono diventava sempre più debole. E la sua mente sempre più libera.



     
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    Narrazione
    «Dialoghi»


    Il periodo di meditazione trascorse né con molta fretta, né con esigua calma. La ricerca interiore, quella di sé stessi, che permetteva di vedere le cose da un'altra prospettiva, era un fatto complicato. Lo si comprendeva con l'età, con l'esperienza. In nessun altro modo, comunque, si poteva raggiungere i risultati che di norma venivano raggiunti con la sola e cruda pratica. Il duro lavoro era l'unica strada verso il successo e prima o poi quei 3 lo avrebbero capito. E mentre si esercitavano cercando di non divagare con i pensieri e le idee, ma focalizzarsi su qualcosa di solo e unico, in modo da concentrarsi, rivolgere tutta la propria attenzione verso un solo punto. Guardando come lo facevano i piccoli, Seinji ripensò agli anni della sua giovinezza. Quando era lui quello che si concentrava cercando di raggiungere degli stati di coscienza più profonda. Ma quegli anni erano terminati. Erano soltanto un lontano, vago ricordo. Ora Seinji era quello che doveva insegnare. L'insegnamento, però, era davvero particolare e durante tutta la durata dello stesso, il maestro non proferì una sola parola, ma, anzi, cercò di mantenere tutta la calma e tranquillità del mondo. Percepire il chakra, del resto, non era facile. Ognuno di loro scelse qualcosa su cui concentrarsi. Seinji glie lo lasciò fare per circa un'ora e trascorsa quella sbatté due volte, violentemente, le mani. Vicino a quella foresta tutti e 3 avrebbero potuto sentire un suono alto, acuto, e si sarebbero risvegliati scoprendo che era passato davvero molto tempo: il sole era in un'altra posizione e da lì a poco sarebbe iniziato il tramonto.
    «Ci siamo allenati bene,» - spiegò l'Akuma complimentandosi con gli allievi. - «Siete sicuramente molto migliorati... tutti. Ma ora dovete riposare per bene.» - Continuò egli facendo capire a tutti che quel piccolo allenamento in compagnia, - sperando che non fosse l'ultimo, - avrebbe apportato loro i benefici sperati. Guardandoli ancora notò che qualcuno sanguinava addirittura. Era stato un allenamento tosto, ma giusto. - «Dai, andate a riposarvi... Alla prossima.» - Sospirò Asmodai avviandosi verso Zurura. Poi si rivolse a Takeshi: - «Vieni con me?» - Il ragazzo accettò ed entrambi salirono sul grosso dorso di Zurura. Solo dopo che Seinji ebbe salutato i due allievi restanti Zurura si alzò in volo e sparì tra le nuvole.

    Quella sessione di allenamento era finita.


    Zurura
    Chakra: 10,5/12 bassi
    Vitalità: 3/6 leggere


    Seinji
    Vitalità: 18 / 18 leggere
    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 390-16(Tecnica)

    Recupero Abilità: ///

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai (7 dei kunai sono già legate alle bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione: ///

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///

    Slot Tecnica 1: ///
    Slot Tecnica 2: ///
    Slot Tecnica 3: ///

    Abilita Usate:
     
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    Paese dell'Erba


    Il battito di mani del sensei risvegliò Shunsui da quello stato di torpore in cui la sua mente era caduta. Disorientato, aprì gli occhi per ritrovare il sensei ed i suoi compagni, esattamente nella stesso posizione in cui li aveva lasciati. ...ma quanto tempo è passato..? Il sole non si era mosso eccessivamente dalla sua posizione, quindi non poteva essere trascorso molto tempo. Forse un'ora o due al massimo. Per Shunsui non erano invece passati che pochi minuti da quando si era perso nell'esercizio mentale che il sensei aveva deciso di far fare. Accorgendosi di star ancora inviando chakra sulle piante dei piedi, il genin della sabbia chiuse quella valvola immaginaria che dava libero passaggio al chakra verso tutte le sue parti del corpo. Si sentiva stanco. Lo scontro prima e la meditazione poi, le ferite e le gioie del successo si erano accumulate tutte, e pesavano sulle sue spalle come un macigno. Quando Asmodai disse loro che l'allenamento poteva ritenersi concluso, Shunsui accolse quelle parole come una manna dal cielo. DisseGrazie sensei! Quando potremmo ritrovarci per un'altra sessione? Doveva dire che, in fin dei conti, aveva davvero apprezzato quell'esperienza. Combattere con altre persone era diverso da quello a cui era abituato. Inoltre, era appagante poter condividere le esperienze con un gruppo di persone affiatate. Lui, Asami e Takeshi si conoscevano da troppo poco tempo affinché si fosse già creato quel senso di appartenenza ed affiatamento che caratterizzavano una vera e propria squadra. Ma Shunsui sperava che sarebbe accaduto, prima o poi.

    Asmodai sensei richiamò il grande Zurura e, preso Takeshim, si allontanò dai due rimanenti genin in direzione di Kiri. Trovandosi da solo con Asami, il sabbioso disse:Uff...davvero un allenamento intenso...eheh....è stato davvero un piacere combattere al tuo fianco...nonostante fosse solo una simulazione....il volto del ragazzo di aprì in un gran sorriso, mentre i due si iniziarono ad incamminare.Se non ti dispiace, credo che potremmo fare un tratto di strada insieme, almeno fino al confine del paese del Fuoco! Poi da lì devierò attraverso il deserto e quindi verso Suna. Si allontanarono sempre di più dal luogo dove, per la prima volta, il team 1 aveva combattuto insieme. Quella era stata la loro genesi. Se avessero avuto fortuna, e fossero stati sufficientemente bravi, sarebbero anche sopravvissuti alle numerose avventure che li aspettavano. ...che dici... meglio una cornice nera...o marrone? disse infine Shunsui, sventolando i guanto bianco del jonin della Nebbia.
     
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    Il silenzio. Il vuoto. Nella sua mente il nulla. Era chiusa all’interno di una campana di vetro. Al suo esterno poteva succedere di tutto ma lei non poteva saperlo. Era riuscita a estraniarsi totalmente dall’ambiente che la circondava. Il tempo si era fermato improvvisamente. I suoi muscoli erano totalmente rilassati. Quasi inesistenti. Sembrava quasi come spiccare il volo e viaggiare tra le nuvole bianche. Non riusciva nemmeno a sentire il rumore del suo respiro. La sua concentrazione si basava sul nulla ma serviva per mantenere la meditazione. Nella sua mente comparve improvvisamente una ragazza dai lunghi capelli rossi. Era una proiezione di se stessa. Seduta su un pavimento inesistente. Aveva ancora gli occhi chiusi. Aprendoli, pian piano, iniziando a guardarsi intorno ma non c’era niente e nessuno.

    -Ma dove sono?-

    La sua voce rimbombò sotto forma di eco. Iniziò a vagare senza una meta precisa. Ma il suo senso di orientamento era più confuso che mai. Dov’era il maestro e i suoi compagni di squadra? Abbassò lo sguardo, notando il riflesso del suo viso. quando improvvisamente ascoltò una voce di una bambina all’interno. Parole incomprensibili seguiti da una risata cristallina. La ragazza non sapendo dove guardare iniziò a correre ma non trovò nessuno. E la risata era ancora più stridula. Quasi spaventosa. Ma di colpo smise di importunare la sua mente, lasciando la ragazza dai capelli rossi nuovamente sola, all’interno della sua mente. La ragazza chiuse lentamente gli occhi, percependo la voce di un’altra persona. E solo quando li riaprì di nuovo si accorse di ritrovarsi al paese dell’Erba, in presenza del maestro che nel frattempo si complimentò con i suoi allievi. Asami lanciò uno sguardo agli altri due genin per poi spostarlo sul cielo. Il sole aveva cambiato la sua posizione. Stava per tramontare. Quanto tempo era passato. Non aveva avvertito lo scorrere del tempo. Come non aveva avvertito, inizialmente di ritrovarsi per davvero all’interno del paese dell’Erba, sul campo di battaglia. Ma tra i tre fu il sunese a rispondere al maestro. Tra tutti il più entusiasta fu proprio il sunese, che volle sapere già il prossimo incontro del team 1.
    Ma per il maestro fu il momento di andare e, richiamando a se Zurara, lasciò quell’area. Dirigendosi verso Kiri anche Takeshi andò via insieme al maestro.

    -Alla prossima Maestro Asmodai! Ci rivedremo Takeshi!-

    [...]

    -Uff...davvero un allenamento intenso...eheh....è stato davvero un piacere combattere al tuo fianco...nonostante fosse solo una simulazione....-

    -E’ stato un piacere anche per me… Shunsui.-

    Mostrando, come il sunese, un gran sorriso. In quel momento si ritrovarono solo lei e Shunsui. Ma, anche per loro era il momento di andare. Poteva restare in quella zona per la notte e incamminarsi il giorno seguente. Ma grazie alla meditazione aveva recuperato le forze e l’unica cosa che voleva era tornare al suo villaggio. Poteva andare da sola ma avendo problemi di orientamento perdersi era l’unica cosa che voleva. Inoltre Shunsui doveva recarsi al paese del Vento in confine con quello del Fuoco.

    -Se non ti dispiace, credo che potremmo fare un tratto di strada insieme, almeno fino al confine del paese del Fuoco! Poi da lì devierò attraverso il deserto e quindi verso Suna.-

    -Eh?-

    La ragazza rivolse lo sguardo verso il ragazzo dai capelli neri, dritto negli occhi. Inspiegabilmente aveva avuto la sua stessa idea, precedendola di qualche secondo. Gli rivolse un piccolo sorriso rivolgendogli poi la parola.

    -Che coincidenza… Avevo intenzione di chiederti la stessa cosa.-

    Così i due si allontanarono sempre più dal paese dell’Erba. Prima di lasciare il campo d’allenamento, lanciò un ultimo sguardo per poi raggiungere il sunese.

    -...che dici... meglio una cornice nera...o marrone?-

    La ragazza osservò il guando bianco alla mano del sunese. Allora era vero. Non era un sogno o un’illusione. Il guanto del maestro era stato preso. L’avevano preso. La genin della foglia, sorridendo, continuò ad osservare con i suoi occhi verdi.

    -Direi nero…-

    In realtà per Asami nè il marrone nè il nero erano dei colori che lei adorava. Ma il nero poteva far risaltare di più il bianco puro del guanto. Inoltre il nero poteva rappresentare il maestro Asmodai stesso dato che i suoi vestiti erano di colore nero.
    Una volta arrivati al confine con il paese del Vento la ragazza prese parola, rivolgendosi al suo compagno di squadra.

    -Ci rivedremo, Shunsui… se vuoi far un giro a Konoha… non esitare.-

    Dopodichè s’incamminò verso il villaggio della foglia. Solo un dubbiò la tormentò durante il suo tragitto. Di chi era la voce che aveva ascoltato nella sua mente durante la sessione di meditazione?
     
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