[GIOCO] Ōkina Tōketsu

L'attacco di Haruki non aveva ottenuto il successo sperato, ma ciò non aveva importanza. Grazie al diversivo che aveva creato, Shin era riuscito a raggiungere il loro obiettivo e a distruggerlo. La missione era stata completata. Sfortunatamente, prima di poter raggiungere i suoi compagni di missione, doveva togliersi dalla brutta situazione in cui si era infilato. I demoni che si era ritrovato difronte purtroppo non sarebbero stati l'unico dei suoi problemi. Proprio mentre uno dei due stava cercando di colpirlo con un pugno gigantesco, qualcosa si era avvolto attorno alle sue gambe, riducendo le sue prestazioni fisiche. Haruki non aveva percepito nessuno impugnare una catena, tantomeno aveva le aveva avvertite strisciare a terra o fendere l'aria. Erano semplicemente comparse, avvinghiandosi su di lui. Ciò l'aveva sorpreso molto: considerata l'acuità dei suoi sensi, anche se la melodia prodotta dalla donna era una fastidiosa fonte di disturbo, sarebbe stato impossibile non accorgersi minimamente di un attacco simile. Fortunatamente, non avrebbe dovuto muoversi per rispondere adeguatamente al primo assalto. Anche se le sue capacità di reazione erano state intaccate della catena, riuscì comunque a sollevare entrambe le braccia, proteggendosi il volto. Il diretto dell'Oni, per quanto enorme, scontratosi contro i suoi parabraccia, non riuscì a produrre alcun danno. Mantenendo alta la guardia, con un rapido gioco di gambe Haruki provò a sollevare leggermente i piedi, così da poter smuovere le catene. Avrebbe sfruttato i rumori generati dal loro spostamento sul metallo per capire la lunghezza della catena e il punto a cui era fissata. Pagò cara quell'azione, perché mentre si occupava di quell'operazione, l'Oni sferrò un secondo colpo, centrandolo all'addome. Haruki, indietreggiando di un passo a causa della botta, si riprese in un batter di ciglia. Fortunatamente, il corpetto che indossava gli aveva attentato la forza pugno, non permettendogli di causare grandi danni. Anche se il chakra demoniaco lo rendeva meno lucido del normale, senza tuttavia farlo diventare incapace di ragionare, ormai gli sembrava di aver finalmente compreso che cosa gli era successo: i suoi spostamenti non avevano prodotto alcun rumore, le catene non erano fissate ad alcun punto, erano semplicemente avvolte attorno ai suoi arti. Ciò gli fece sospettare che si trattassero del prodotto di un'illusione. Sfortunatamente, non ebbe il tempo per provare immediatamente a librarsi di quel genjutsu. Dopo il secondo attacco, l'Oni aveva subito ripreso a incalzarlo e questa volta aveva mirato nuovamente al suo volto. Ripetendo la stessa manovra difensiva che aveva adottato la precedentemente, Haruki ne uscì completamente indenne.

Avrebbe voluto sfruttare quell'occasione per provare a usare il rilascio, ma un altro dei tre nukenin non gli lasciò nemmeno la possibilità di prendere fiato. Prima ancora che potesse comporre un solo sigillo, gli fu addosso, riversandogli contro una massa di materia che sembrava provenire dal suo stesso corpo. Considerata la scomoda posizione in cui si trovava, schivare non era tra le sue opzioni. Gli toccò nuovamente incassare il colpo, sperando di riuscire a sopravvisse. Alzò entrambe le braccia, coprendosi il volto e la fronte, in modo da proteggere le parti più nobili del suo organismo. La massa di fili neri si scontrò contro i suoi abiti, arrivando a scalfire anche la pelle. Fortunatamente il chakra che era riuscito ad impastare in quella zona fu sufficiente a limitare di molto i danni. Qualche goccia del suo sangue bagnò la terra, ma il monaco era ancora nelle condizioni di poter combattere e ad usare gli arti superiori senza problemi. Ovviamente, non avrebbe retto per tanto tempo contro due ninja di quel livello, ma quello era un problema che non avrebbe dovuto affrontare. Il secondo uomo, rapidamente quanto si era avvicinato, si allontanò da lui dirigendosi verso Shin. Sfruttando l'apertura determinata da quel gesto, anche Haruki si mise in movimento. A differenza del manipolatore di fibre nere, lui avrebbe seguito l'ordine del genin di Konoha, dirigendosi verso l'uscita presente dall'altra perte della stanza. [Slot Gratuito Istantaneo] + [Slot Azione]. Le catene l'avrebbero rallentato, ma la potenza garantitagli dal suo chakra e da quello del Rokubi sarebbero riuscite a compensare abbondantemente. Inoltre, se nessuno l'avesse seguito e si fosse trovato ad almeno 9 m dal nemico, avrebbe provato a liberarsi dall'illusione. Continuando a correre verso l'uscita e il suo giovane compagno di missione, riposti i tirapugni, avrebbe composto un unico sigillo. Il Rilascio, rafforzato dall'attivazione di un simbolo della Psiche e di uno del Fisico, sarebbe immediatamente riuscito a liberarlo dall'incanto, permettendogli di ritornare ad usare il 100% del suo potenziale.