[GIOCO] Ōkina Tōketsu

Anche se poteva sembrare strano, non era la prima volta che Haruki veniva trattato come una principessa da salvare. Per questa ragione, non si era scomposto quando Shin lo aveva accolto tra le sue braccia e si era messo a correre all'impazzata lungo il condotto che li avrebbe portati alla salvezza. Dopo pochi metri, il monaco decise che non era il caso di continuare a farsi trasportare come un sacco di patate e tornò a muoversi in maniera indipendente. Ciò non gli sarebbe stato difficile, visto che insieme al chakra del Demone, anche l'illusione della flautista aveva cessato di esercitare i suoi effetti sul corpo del Consigliere. Con grande sollievo del monaco, anche la chunin di Kiri si era unita alla loro fuga. Haruki aveva grande fiducia nelle sue capacità, ma i nemici che avevano dovuto affrontare non erano certo dei principianti e per questa ragione aveva seriamente temuto per l'incolumità della ragazza.

Se Meika e Shin avrebbero incontrato non poche difficoltà a muoversi nell'ombra, il monaco invece si trovava nel suo ambiente naturale. Per aiutare i suoi compagni, si mise alla testa del team, così da poter far strada ai due ninja che lo accompagnavano. Sfortunatamente il vantaggio che la manovra di Shin gli aveva permesso di accumulare si esaurì in fretta. Haruki poteva chiaramente sentire il rumore dei passi delle persone che li stavano seguendo e la salva di proiettili che schizzò verso di loro lo convinse che non potevano ancora considerarsi al sicuro. Quantomeno, il jinchuuriki, pur privato del sostegno del Rokubi, non fece fatica ad evitare il colpo diretto al suo fianco. Concentrando una modesta quantità di chakra negli arti inferiori, riuscì a spostarsi di circa un metro, allontanandosi dalla traiettoria del proiettile, che impattò contro il metallo del tunnel prima di allontanarsi dal trio. [Slot Difesa I] Poco più avanti si trovarono difronte ad un altro ostacolo, ma non fu difficile superarlo. Ai tre bastò azionare la leva a manubrio per riaprire il condotto e poter proseguire verso la salvezza. Prima di procedere, richiusero la porta a tenuta stagna, così da ostacolare i loro inseguitori.

Ora non gli restava che percorrere la parte del condotto che saliva verso la superficie. Non ci impiegarono molto a raggiungere la grata che li separava dall'esterno, ma non avevano secondi da sprecare. Provocando un rumore basso e profondo, l'acqua aveva preso a muoversi con grande velocità verso di loro, minacciando di travolgersi. Allarmato dall'eventualità di essere schiacciato come un ratto, Haruki non stette a perdere altro tempo e provò a sfrondare almeno una delle barre di metallo. Caricando una grande quantità di chakra nel pugno destro, avrebbe colpito il duro acciaio pregando di ottenere il risultato sperato. Se con l'aiuto di Meika e Shin fosse riuscito a sfondare l'inferriata, si sarebbe immediatamente diretto all'esterno, spostandosi dalla traiettoria dell'imponete volume d'acqua che stava per raggiungerli.