Un Distillato di Morte

Add Veleni con Febh

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  1. Shunsui Abara
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    Un distillato di morte
    Suna


    Ed infine i sintomi erano arrivati. In realtà, già mentre stava estraendo il veleno dall'edera, Shunsui aveva iniziato a sentire qualcosa. Il prurito agli arti alle mani iniziò in sordina all'inizio, per poi non smettere più. Era come se diverse zanzare lo avessero punto ripetutamente, così che un'irrefrenabile voglia di grattarsi iniziò ad insinuarsi nei suoi pensieri. Il mal di testa venne dopo. Partì come una fitta dalla tempia destra, che poi si diramò a tutto il lobo del medesimo lato. Shunsui odiava i mal di testa. Se gli faceva male la testa gli veniva automaticamente la nausea, ed ora la combinazione mal di testa, nausea e prurito stavano completamente azzerando la sua concentrazione. Eppure Febh continuava a parlare: ora erano passati ai veleni minerali. Come al solito, il jonin gli propose una lista di ingredienti estremamente difficili da trovare, il che aggiunse frustrazione allo stato psicologico pessimo in cui il genin si trovava.Certo mai una cosa facile...mi stai davvero suggerendo di andare a rubare un diamante a casa di qualcuno? Il diamante era da escludere. Gli oggetti costosi sono spesso anche ben difesi, e le sue condizioni fisiche non gli permettevano di combattere, soprattutto considerando che, di lì a poco, il veleno avrebbe dovuto farlo sentire ancora peggio. Non mi viene in mente nulla per il fango...ma il cristallo di sodio forse so dove trovarlo... Infatti, un notevole accumulo di quel minerale era stato recentemente trovato all'interno di una miniera di sale. Le miniere di sale sono luoghi naturalmente molto asciutti, e dove l'umidità è bassissima. Tuttavia, era accaduto che un minatore, nello svolgimento delle sue mansioni, avesse scoperto un filone del minerale esplosivo. Fortunatamente, aveva portato in contatto con l'aria solo un piccola porzione della sostanza, la quale aveva detonato, essendo il prossimità del vapor acqueo rilasciato dal sudore dell'uomo. Solo il minatore più vicino era stato ferito a seguito dell'incidente, ma la miniera era stata momentaneamente chiusa per iniziare i lavori di messa in sicurezza.

    Tuttavia maggiori problemi dovevano ancora arrivare. Sui veleni di natura sintetica, Febh non aveva alcuna idea circa dove incominciare. Shunsui lo guardò mezzo allibito, ma di fatto non poteva farci nulla. Era già tanto che l'otese conoscesse in maniera così approfondita i veleni che si potevano trovare a Suna. Ok me la vedo io...hai un contenitore ermetico?

    [...]



    Arrivare alla miniera di sale fu un vero supplizio. Il prurito si era esteso anche ai piedi, ed ogni passo che il genin faceva incrementava la sensazione di fastidio, a causa dello sfregamento con le scarpe. Per alleviare la sua condizione, il genin aveva rivestito la superficie dei piedi con il chakra repulsivo, così che il materiale delle scarpe non fosse più a contatto con la pelle. Inoltre, si era legato le mani con dei fili di chakra, per evitare di grattarsi involontariamente. In movimento, la nausea la sentiva di meno, ma il mal di testa non accennava a diminuire. Per sua fortuna, l'accesso alla miniera non era guardato e non dovette fare molto di più che forzare una recinzione metallica. C'era diversi accessi al sotto suolo e, da ognuno di essi, si potevano vedere rotaie e carrelli trasportatori. Per il resto, il luogo era deserto. Shunsui non dovette far altro che seguire i cartelli che indicavano di non proseguire verso quella direzione.

    L'aria all'interno della miniera era difficile da respirare, forse perchè era così asciutta, ed aveva uno strano odore. Non che Shunsui ci stesse prestando davvero attenzione. Ormai tutti i suoi pensieri erano indirizzati ai suoi dolori. Uno nuovo si era aggiunto alla lista: le ossa gli avevano iniziato a far male. E non dovette nemmeno toccarsi la fronte per capire che la febbre gli si stava alzando. Inoltre, iniziò ad avere problemi nel controllare il flusso di chakra diretto ai piedi, per mantenere il chakra repulsivo, nonchè quello che stava adoperando per manipolare i fili di chakra. Questo diavolo di veleno a breve non mi permetterà nemmeno di mettere in atto il mio piano... Shunsui aveva trovato l'interruttore generale, quindi potè muoversi nella miniera attraverso cunicoli illuminati, piuttosto che bui, il che fu una gran cosa. Ad un certo punto, arrivò davanti un segno di divieto che recitava: "pericolo di morte. Non attraversare." Esattamente quello che sto cercando. Evocando Gekido, ne prese il controllo e lo mandò in avanscoperta, fino a raggiungere il luogo dell'esplosione. La marionetta si muoveva a scatti a causa delle sua mani tremolanti e dello scarso controllo sui fili di chakra, ma per quello che avrebbe dovuto fare sarebbe stato più che sufficiente. Il luogo dell'esplosione era fin troppo chiaro. Le pareti fatte di sale della miniera avevano cambiato colore, passando ad un rosso arancio, dove il calore della reazione chimica era più intenso. Stando a distanza, Shunsui manovrò Gekido affinché questa prendesse un piccone da terra ed iniziasse a colpire la parete nel punto dove l'esplosione era avvenuta. La marionetta sferrava colpi sgraziati e pesanti, impiegando tempo a compiere movimenti che altrimenti avrebbe effettuato in una frazione di secondo. Tuttavia, Infine tutto il sale venne rimosso, ed il minerale che Shunsui stava cercando emerse. Uff almeno non è già esploso.... Un ultimo colpo permise alla marionetta di staccarne un pezzetto, che venne immediatamente sigillato nel contenitore ermetico. In quel modo poteva portarlo in giro, senza preoccuparsi che l'aria umida vi entrasse in contatto. Ripose tutto nella sacca porta oggetti e richiamò Gekido, quindi si avviò verso l'uscita. Ma ci fu un problema. La febbre gli era salita ed incominciava a sentirsi davvero molto debole. Sembrava che qualsiasi parte del suo corpo gli desse fastidio, e non riusciva nemmeno più ad utilizzare il chakra per ignorare il dolore. Nemmeno si accorse di cadere, sebbene realizzò che qualcosa di appuntito gli penetrò nel braccio sinistro. Accasciato a terra, voltò la testa e vide che la punta di un piccone poggiato a terra gli era entrata per cinque centimetri nel braccio, evitando l'osso. Il dolore del taglio fu una spiacevole aggiunta alla sua condizione. Cazzzooooo...! Merda....!! Rialzandosi -operazione al limite delle sue forze - rimosse il piccone a denti stretti, e premette con la mano destra sulla ferita. Fortuna volle che nelle vicinanze ci fosse una cassetta medica, così riuscì a trovare del disinfettante e delle bende con cui realizzo una fasciatura di emergenza. Non osò prendere un tonico di cura, temendo che i suoi effetti potessero amplificare quelli del veleno, oppure neutralizzare l'antidoto che stavano cercando di produrre. Ficcò nella borsa bende e disinfettante ed uscì da quel posto infernale.


    [...]


    Dopo un po' di tempo, Shunsui riuscì a far ritorno dal jonin otese. Saltare sull'edificio, o utilizzare il chakra adesivo per salire il muro era oltre le attuali capacità del genin, quindi usò le scale. Ansimante per lo sforzo, posò sul tavolo il contenitore con il sale:Questo è tutto....uff...quello che ....uff...ho trovato....per quello sintetico...ah....bho...non so che dirti...però...aspetta... Un pensiero improvvisamente lo aveva investito. Forse erano le allucinazioni per colpa della febbre, ma si rivide mentre leggeva uno dei suoi libri sui veleni. In particolare, stava leggendo dell'iodoformio:

    CITAZIONE
    è una sostanza d'un bel giallo di solfo, d'un odore forte e caratteristico, insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool,
    nell'etere, nel cloroformio, nella, benzina, glicerina, negli oli fissi e volatili....

    L'avvelenamento è ordinariamente causato da medicature allo iodoformio di ferite, piaghe, scottature...

    Si possono distinguere [i sintomi] in generali e locali. I primi consistono in anoressia, lingua impaniata, sapore di iodoformio in bocca. Compaiono in seguito disturbi nervosi: agitazione, insonnia, delirio. Il polso è piccolo e frequente. Nei casi più gravi si osserva grande esaltazione, allucinazioni, delirio, polso frequentissimo, stato subfebbrile o febbre alta, perdita della coscienza, morte nel più grave collasso. La durata di questi sintomi può variare da un giorno ad oltre un mese...

    Trova impiego come antisettico e disinfettante...

    Tornando in sè, frugò nella sua sacca porto oggetti alla ricerca della boccetta di disinfettante che aveva preso alla miniera. Controllando i componenti, scoprì che proprio iodoformio.Che fortuna... Poggiò la boccetta sul tavolo, spiegando a Febh il suo contenuto. Che cosa....facciamo...ora...Febh?


    Materiale preso da Veleni ed Avvelenamenti di Costante Ferraris =) Sto quasi studiando per questa giocata ahahha
     
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