Un Distillato di Morte

Add Veleni con Febh

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  1. Shunsui Abara
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    Addestramento - Post 5
    Die Hard [cit.]
    Suna


    C'era tutti: il veleno animale, vegetale, minerale e quello sintentico. All'inizio Febh aveva storto un pochino il naso vedendo cosa il marionettista gli avesse portato, ma si era ricreduto subito. Del resto, Shunsui non aveva più le forze per muovere un passo. Aveva gli occhi rossi e lucidi e stava tremando per via della febbre. Si accasciò a terra, contro il parapetto del tetto, sentendo che le gambe non lo sorreggevano più. Il malessere era totalizzante. Non c'era un parte di lui che non stesse urlando di dolore: dalla testa ai muscoli, il suo corpo sembrava essere una macchina di tortura creata perchè la sua mente uscisse fuori di senno. E lui era vicino a perdere completamente la ragione. Datti...una....mossa.... avrebbe detto, stringendo i denti, interrompendo qualsiasi cosa il jonin del Suono gli stesse dicendo. Febh non prese molto bene l'interruzione, ma iniziò finalmente l'opera della mescolatura. Shunsui osservava febbrile i movimenti del jonin, più interessato a capire quando quella fase stesse per finire, piuttosto che prestando attenzione ai vari movimenti abili del ninja. Fa che finisca presto...fa che finisca presto... Aveva le braccai strette intorno al busto, cercando di farsi caldo in una giornata con una temperatura di 30 gradi centigradi. Aveva da tempo smesso di combattere il prurito, sebbene i fili di chakra gli impedissero di adoperare le dita per grattarsi. Il genin si sfregava piano con gli avambracci, cercando allo stesso tempo di alleviare le sensazioni di freddo e di prurito. Febh continuava a mischiare elementi, a riscaldarli - aveva addirittura evocato un lucertola per quel lavoro ingrato - e la procedura che stava eseguendo sembrava non aveva più fine.

    Il crollo mentale del genin arrivò quando le prime risate iniziarono ad uscire dalla sua bocca senza che lui ne avesse alcun controllo.Ahahahha....Ahahahhaha....ahahahil terrore iniziò ad impossessarsi dei suoi pensieri. Era arrivato alle ultime fasi della manifestazione degli effetti del veleno. Febh era stato chiaro, e tutto quello che aveva detto si era avverato, fino a quel momento. Il mal di testa, il prurito, la febbre ed ora le risate.AHahahaha....Ahahahahh...AHahha Dio come odiava quelle risate. Di lì a breve sarebbe arrivato il vomito, prima di cadere in uno stato semi comatoso di incubi orribili. E poi la morte. Diavolo come si poteva morire così? In uno sprizzo di lucidità si ritrovò a pensare:C'è ancora speranza...abbiamo tutti gli ingredienti...presto l'antidoto sarà pronto....ahahahhaha Sì, c'era ancora speranza, ci doveva essere ancora speranza. Intanto Febh inserì nella miscela che aveva preparato una strana scheggia di metallo, che Shunsui vide sfumata per colpa delle lacrime che le risate forzate gli stavano provocando. E poi il jonin iniziò di nuovo a parlare. Con crescente sgomento, il marionettista vide ogni sua speranza venir massacrata mentre Febh gli spiegava che era stato tutto un inganno. Non il veleno. No, quello era vero come vere erano le sue condizioni. Ma il jonin del Suono non aveva mai avuto intenzione di curarlo. Anzi, la morte di Shunsui e la sua disperazione lo avrebbero reso l'ingrediente perfetto per completare la sua formula. La cosa peggiore era che lo sguardo dell'Otese era mortalmente serio. Terrificante. ahahhahah....ahahaha...Le risate si fecero ancora più convulse e rumorose. Shunsui avrebbe voluto scappare, ma ormai il suo corpo non si poteva più muovere. Ora che ogni speranza si era infranta, non provava altro che la totale disperazione.ahahahhaahahha.... Sarebbe morto così, in un mare di risate, ucciso da un veleno mortale nascosto in una bottiglia di birra e per mano di un otese. Ahahahhaha....ahahahha Dio come odiava quella risata forzata, quella condizione impossibile e l'incapacità di difendersi. Febh si avvicinò con fare pericoloso, minacciando con la più banale delle armi ninja. Fu in quel momento, quando la disperazione si insinuò nei recessi più profondi del suo animo fino a corrompere l'essenza stessa del suo essere vivo, che qualcosa accadde. ahahahahhaLui era spacciato, finito, un corpo che respirava, ma non avrebbe lasciato quella terra senza fare nulla. Mentre il suo carnefice si avvicinava, con la vittoria in pugno, il chakra del marionettista, maldestramente controllato, venne mandato alle cartebomba che aveva nell'equipaggiamento. Due per la precisione. A quel punto, a Shunsui non interessava più se quell'attacco avesse potuto o meno danneggiare il mostro che si era trovato di fronte. Nella disperazione, sapeva solo che morire, senza nemmeno tentare di far qualcosa, era inaccettabile. ahahahahha....ahahahahha rise forte. Di lì a poco le cartebomba sarebbero detonate, facendo saltare in aria lui e quella testa di cazzo dell'otese.ahahahha...ahahahharise forte un'altra volta. E per la prima volta, rise di gusto.


    Questa volta mi devi salvare sul serio :dappa:
     
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