Un Distillato di Morte

Add Veleni con Febh

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  1. Shunsui Abara
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    Un distillato di morte
    Suna


    Nelle condizioni in cui Shunsui si trovava, non riuscì esattamente a capire cosa fosse successo. I suoi occhi percepirono lo scatto rapidissimo del jonin, ma nulla di più. Avvertì l'aria che gli si muoveva intorno mentre i colpi perfetti dell'otese strapparono tutte le sacche e possibili nascondigli di armi che il genin portava con sè. E poi sentì l'esplosione, molto vicina, ma non così vicina come si sarebbe aspettato. Lo spostamento d'aria ed il botto della detonazione lo investirono senza procurargli alcun danno. Come quello poteva essere, il marionettista non ne aveva idea. ahahah...ahahha Però poi, quando gli avvenimenti rallentarono ad una velocità a lui più congeniale, vide il corpo di Febh, vicino. Così vicino che era l'unica cosa che poteva averlo difeso dall'esplosione. Con gli occhi febbricitanti, il genin osservò il volto dell'otese. Nonostante i vestiti strappati testimoniassero di aver subito la violenza del colpo, lui non sembrava assolutamente dolorante. Anzi, non era nemmeno contrariato. Al più il contrario. Continuava a blaterare che tutto era riuscito perfettamente. Era un peccato che Shunsui non potesse condividere la stessa gioia in quel momento.

    Ancora confuso per quello che era accaduto, dal fatto di essere ancora vivo e per lo star ancora provando un dolore straziante, Shunsui osservò Febh completare il suo veleno definitivo, il quale era, per sua fortuna, anche l'antidoto alla sostanza che gli circolava in corpo. Fu quasi con gioia che Shunsui accettò di essere pugnalato. Chiaramente era solo nella sua testa, ma gli parve di poter percepire il suo sistema essere ripulito, sanato da quella sostanza mortale. Decisamente più concreta fu la quasi immediata scomparsa di tutte le condizioni negative che avevano afflitto il suo corpo. La febbre scese rapidamente, portando la sua temperatura corporea a valori normali, e così anche il prurito ed il mal di testa scomparvero. Shunsui era così sollevato e si sentiva così in forze, che il dolore alla spalla era completamente trascurabile, rispetto quello che aveva sopportato in quegli ultimi minuti. Oh mio dio...sono vivo... Ed in verità non si era mai sentito più vivo di quel preciso momento, in cui era scampato alla morte certa. Aveva l'adrenalina al massimo, era euforico, ed iniziò a ridacchiare tra se e se, coprendosi il viso con le mani. Ma questa volta era una risata calda e liberatoria. Aprendo uno spiraglio tra le dita, guardò il jonin in un misto di gioia e rabbia. Gli tornò il prurito alle mani, ma questa volta era perchè lo avrebbe volentieri preso a pugni. Ed avrebbe fatto bene. In fondo mi ha salvato la vita....Eppure, chissà com'era possibile, il prurito alle mani non gli passava. Questa me la pagherai cara...Febh sensei. Non so quanto tempo mi ci vorrà, ma ti restituirò con gli interessi quello che mi hai fatto passare oggi..io...io ero così vicino a rimetterci la pelle... nonostante il tono fosse progressivamente diventato più forte e sicuro, mano a mano che il genin parlava, alla fine le parole gli morirono in bocca....grazie Febh...io ti devo la vita. Disse con sincerità, mentre si rialzava dalla posizione seduta, ora che la sua immobilità era stata guarita. Ignorando i vestiti maditi di sudore, il genin fece due passi. Era incredibile come l'antidoto ideato da Febh fosse così potente da averlo rimesso in senso in così poco tempo. Era strabiliante. E tutto era stato possibile grazie alle emozioni. Quella, tra tutte le cose che aveva visto in quel giorno, era sicuramente la cosa più importante che aveva imparato. Una lezione che decisamente non avrebbe scordato, considerando come gli era stata impartita. ...morte imbottigliati, dici? Bhè non dubito che sarà un veleno estremamente potente, vedendo gli effetti che ha avuto sul mio corpo, nella sua versione "prematura". Ma esattamente che cosa dovrebbe fare questo veleno? Perchè dovrebbe essere diverso dai tutti i veleni che possono portare alla morte? E soprattutto, perchè lo hai voluto creare? Il jonin era andato incontro a non pochi guai per ideare quella sostanza, e mettere a repentaglio la vita di Shunsui era, oggettivamente parlando, la cosa più facile da mettere in atto - sebbene per lui fosse stata un'esperienza traumatica. Quindi cosa aveva di speciale quel veleno? Se ciò che era accaduto poteva non significare nulla per l'otese, Shunsui era stato profondamente toccato dagli eventi che erano appena accaduti. Se il suo corpo era stato completamente sanato, la sua mente ed il suo spirito ancora vacillavano. Infatti, si poteva vedere da come parlava e si muoveva, e da come i suoi occhi si spostavano vuoti nell'aria, che ancora gli serviva un po' di tempo per riprendersi. E questo, nonostante gli effetti straordinari della sostanza che Febh gli aveva messo in circolo. Però Shunsui sentiva di essere cambiato. Qualcosa dentro di lui si era rotto, sebbene non fosse possibile prevedere in quel momento quali sarebbero state le conseguenze di quel cambiamento.

    Indipendentemente dalla risposta, Shunsui sapeva che non voleva avere nulla a che fare con quel veleno. Per lo meno non in quel momento. Forse se ne sarebbe pentito in futuro, ma aveva preso la sua decisione. C'era un'altra cosa che invece ora lo premeva. Come hai detto, ti devo decisamente più di un incarico, ma per il momento credo che possiamo iniziare con quello. Ti ho detto che avrei preso io la persona che ha attentato alla tua vita, ed intendo rispettare la parola data....chiaramente puoi unirti alla caccia all'uomo...oppure, ora che hai il tuo veleno perfetto, non ti interessa più?
     
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